lunedì, Dicembre 22, 2025
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Gaza, Hamas rilascia tutti i 20 ostaggi vivi e li consegna alla Croce Rossa. Migliaia di persone in piazza a Tel Aviv

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ROMA (ITALPRESS) –  Il gruppo terroristico palestinese Hamas ha rilasciato gli altri 13 ostaggi nell’area di Khan Younis, consegnandoli alla Croce Rossa. Lo annunciano le tv arabe. Sono stati rilasciati, quindi, tutti i 20 ostaggi vivi rapiti il 7 ottobre 2023. I corpi dei 28 ostaggi deceduti saranno consegnati alla Croce Rossa in un trasferimento separato questo pomeriggio.

In precedenza sette ostaggi israeliani vivi erano stati trasferiti dal gruppo terroristico palestinese Hamas alla Croce rossa internazionale a Gaza. Gli ostaggi che a breve torneranno in Israele, dove erano stati rapiti 738 giorni fa, il 7 ottobre 2023, due anni fa, sarebbero Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Alon Ohel, Omri Miran, Eitan Mor e Guy Gilboa-Dallal. Sei degli ostaggi sono stati consegnati in un punto di consegna nel nord di Gaza, mentre un altro a Gaza City, riportano i media. Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha annunciato questa mattina di aver avviato un’operazione multifase per facilitare il rilascio e il trasferimento di ostaggi israeliani e detenuti palestinesi come parte di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

TRUMP ARRIVA IN ISRAELE

I sette ostaggi israeliani rilasciati oggi dal gruppo terroristico palestinese Hamas – Matan Angrest, i fratelli Gali e Ziv Berman, Alon Ohel, Eitan Mor, Omri Miran e Guy Gilboa-Dalal – sono stati portati in una struttura delle Forze di difesa israeliane (Idf) vicino alla comunità di confine di Re’im dopo essere stati scortati fuori dalla Striscia di Gaza dalle truppe. Lo riferisce l’esercito israeliano. I sette si sottoporranno a controlli fisici e mentali iniziali presso il sito dell’esercito e incontreranno i loro familiari.

Intanto nella piazza degli ostaggi, a Tel Aviv, continuano ad arrivare persone per celebrare questo storico giorno. Secondo i media, nella piazza ci sono circa 65mila persone e ne stanno arrivando altre.

Le famiglie degli ostaggi hanno ricevuto videochiamate dirette da Hamas poco prima del rilascio dei loro congiunti. Lo riportano i media israeliani. Tra queste, Einav, madre di Matan Zangauker, che ha detto al telefono al figlio: “Matan, stai tornando a casa. State tornando tutti a casa. Grazie a Dio la guerra è finita. State tornando a casa. La mia vita, ti aspetta”.

IL VIDEO DEL CONVOGLIO DELL’IDF CHE TRASPORTA I PRIMI 7 OSTAGGI LIBERATI

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Regionali Toscana, affluenza al 35% alle 23. Domani si vota fino alle 15

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FIRENZE (ITALPRESS) – Seggi chiusi in Toscana, dove si vota per il presidente e il Consiglio regionale. I seggi riapriranno nella giornata di domani dalle 07:00 alle 15:00. L’affluenza al voto è al 35,52 % alle ore 23, a metà delle sezioni (2191 su 3922) in cui è stato raccolto questo dato. Cinque anni fa l’affluenza al voto alla stessa ora fu complessivamente al 42,94%. (ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

Shoah, opposizioni in rivolta dopo frasi Roccella su “gite” ad Auschwitz

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ROMA (ITALPRESS) – “Non si è fatto i conti fino in fondo con l’antisemitismo nel nostro Paese. Tutte le gite scolastiche ad Auschwitz, cosa sono state? Sono state gite? A che cosa sono servite? Sono servite, secondo me, sono state incoraggiate e valorizzate, perchè servivano effettivamente all’inverso. Ovvero servivano a dirci che l’antisemitismo era qualcosa che riguardava un tempo ormai collocato nella storia, e collocato in una precisa area: il fascismo. Le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ripetere che l’antisemitismo era una questione fascista e basta”. Queste le parole pronunciate dal ministro alla Famiglia Eugenia Roccella ad un convegno dell’Unione delle comunità ebraiche italiane a Roma. Frasi che hanno provocato la reazione di tutte le opposizione, ribellatesi alla visione del ministro. Elly Schlein, leader del Pd, si è rivolta alla premier Giorgia Meloni, affinchè “prenda subito le distanze dall’indecente uscita della ministra Roccella perchè a tutto c’è un limite, nonostante questo governo dimostri come sia possibile superarlo anche insultando i viaggi della memoria ad Auschwitz e provando a riscrivere la storia”. Magi di Più Europa, ha detto che “Il ministro Roccella una ne pensa e cento ne sbaglia. Non solo dà una lettura strumentale e provinciale del ricordo dell’Olocausto anche attraverso le gite scolastiche nei campi di concentramento, ma sembra voler sminuire il ruolo del nazifascismo che un secolo fa ha pianificato lo sterminio programmatico degli ebrei in Europa”. Secondo Angelo Bonelli di Avs, “Le parole della ministra Roccella sono sconcertanti. Mostrano una totale insensibilità verso la tragedia che si consuma a Gaza e un’indifferenza assoluta di fronte alla pulizia etnica portata avanti dal governo di Netanyahu contro il popolo palestinese, che per l’Onu costituisce un genocidio. Le gite scolastiche oggi dovremmo organizzarle a Gaza, per far vedere agli studenti cosa significa un genocidio nel terzo millennio: bambini sepolti sotto le macerie, ospedali bombardati, intere famiglie annientate”. “Negare il valore della Memoria è inaccettabile: le parole di Eugenia Roccella sono gravi ancora più perchè a pronunciarle è un ministro della Repubblica. Facciamo nostre le sempre sagge parole di Liliana Segre”. Lo scrive sui social la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva e componente della Commissione Segre. “Sono gravissime le parole della ministra Roccella, che riesce nell’impresa di negare l’indiscutibile valore educativo di quelle che lei liquida come “gite” ad Auschwitz. Quei viaggi di istruzione da anni servono a raccontare l’orrore del Novecento, a mantenere viva la memoria di chi è stato vittima del genocidio ad opera del regime nazifascista. La Roccella vuole forse riscrivere la storia?”. Lo afferma la deputata M5S Annalaura Orrico.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

Omicidio a Palermo, Schifani “La Sicilia reagisca alla violenza”

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PALERMO (ITALPRESS) – “La notizia del tragico omicidio del giovane di stanotte a Palermo ci sconvolge profondamente. È inaccettabile che un ragazzo perda la vita in questo modo, vittima di una violenza assurda e ingiustificabile. A nome della Regione esprimo il più sincero cordoglio ai familiari e agli amici. Dobbiamo reagire come comunità: educando al rispetto, sostenendo le famiglie e i giovani, rafforzando la presenza delle istituzioni nei luoghi della socialità. Solo insieme possiamo fermare questa spirale di violenza e riaffermare il valore della vita e della convivenza civile”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito all’omicidio di un giovane in pieno centro a Palermo nella notte.

– foto IPA Agency –

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Spinazzola e la Nazionale ritrovata “Sono felice, ora dare tutto per il Mondiale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono un altro giocatore. Sono felice dell’uomo e del giocatore che sono diventato”, così Leonardo Spinazzola ha parlato di sé in una lunga intervista concessa a Radio1 Rai. Tornato in Nazionale dopo oltre due anni, il terzino attualmente in forza al Napoli di Conte, si gode il momento e spiega di essere diverso rispetto al giocatore dell’Europeo del 2021, quando era un incontenibile esterno di fascia prima dell’infortunio grave, la rottura del tendine d’Achille sinistro durante la partita con il Belgio nei quarti di finale. Meno esplosivo sì, ma più maturo, più esperto. “Sono un altro giocatore rispetto all’Europeo”, ha detto Spinazzola, “sono andato avanti, ho oltrepassato quell’immagine dell’Europeo. Spero che lo facciano anche gli altri”. Dopo l’infortunio Spinazzola ha attraversato momenti difficili, ha avuto bisogno di un sostegno psicologico. “Succede”, ha spiegato al microfono di Radio1, “non c’è nulla di sbagliato. Ognuno di noi ha dei traumi, ha delle cose che ti tengono intrappolato. A me è successo e con questo aiuto ho fatto un grande percorso. Soprattutto per me uomo, ben più importante del me giocatore”.

Tra i tanti allenatori avuti, Spinazzola vede somiglianze tra Gattuso e De Rossi, compagni nell’Italia campione del mondo nel 2006: “Sono ex giocatori che con il loro carisma, anche con la loro simpatia, mettono in primo piano il gruppo e la serenità all’interno di questo”. Spinazzola si definisce un giocatore fortunato. “Ma la fortuna va cercata anche attraverso le sconfitte. E la fortuna più grande è la salute, quella della propria famiglia”. Gli scudetti con la Juventus e con il Napoli, la Conference League con la Roma e l’Europeo con la Nazionale. Manca la partecipazione al Mondiale. “Cosa rappresenterebbe? Tanto, tutto. Dobbiamo mettercela tutta per arrivarci”.

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Mkhitaryan “Inzaghi fondamentale per l’Inter, Chivu ha un gran futuro”

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ROMA (ITALPRESS) – Un lungo viaggio in giro per l’Europa, diversi Paesi toccati, dall’Ucraina all’Italia, passando per Germania e Inghilterra, ma ancora tanta voglia di giocare. Ora Henrikh Mkhitaryan è al quarto anno con la maglia dell‘Inter, una squadra che negli ultimi anni è stabilmente tra le migliori d’Italia e d’Europa, grazie anche a un allenatore come Simone Inzaghi, da questa stagione sulla panchina dell’Al-Hilal. “Di lui ho solo bei ricordi, se lo vedrò lo riabbraccerò, gli ho mandato un messaggio quando è andato in Arabia perchè è stato un allenatore fondamentale per questa Inter”, ha detto al Festival dello Sport di Trento il centrocampista nerazzurro.

A livello personale, il centrocampista armeno spiega che il tecnico piacentino “mi ha dato una seconda giovinezza. L’ho avuto tra i 33 e i 36 anni e mi faceva giocare quasi tutte le partite, mi ha fatto sentire importante”. Il rapporto tra Inzaghi e l’Inter si è chiuso dopo la finale di Monaco, con il 5-0 subito contro il Psg che, per Mkhitaryan, è sia orgoglio che un trauma: “Tutti e due i sentimenti sono forti. Sono orgoglioso perchè la stagione è stata molto lunga, ma in tre settimane abbiamo perso tre titoli. E’ la regola del calcio. C’è rimpianto perchè non siamo riusciti a vincere un trofeo dopo nove mesi di stagione, ed eravamo una squadra abituata a vincere”.

Ora c’è Cristian Chivu, rumeno come l’allenatore che lo ha lanciato nel calcio europeo, allo Shakhtar Donetsk, ovvero Mircea Lucescu: “Lucescu è stato davvero importante per me. Non direi che lui e Chivu si assomigliano, perchè il calcio è cambiato, da quando ero allo Shakthar ad oggi è quasi un altro sport. Ma mi trovo benissimo con tutti e due ed è la cosa più importante. Chivu mi fa giocare meno? Non posso dimenticare che tra poco avrò 37 anni – prosegue Mkhitaryan sull’attuale allenatore nerazzurro – La mia voglia di giocare è tantissima, ma bisogna capire le scelte dell’allenatore. Sono pronto ad aiutare la squadra anche giocando una partita a settimana. Io ne parlo benissimo, perchè vedo un allenatore che vuole crescere e imparare ogni giorno e ha un grande futuro”. Tra le grandi figure che hanno caratterizzato la sua carriera c’è anche il suo ex procuratore, Mino Raiola: “Non era solo un rapporto di lavoro, è stata una connessione come tra padre e figlio. Ci sono stati tanti episodi, tanti momenti tra noi due. Sapeva cosa volevo io, mi ha sempre aiutato e dato consigli. E’ sempre stato affidabile, mi ha aiutato tantissimo”, è il ricordo del centrocampista ex Roma.

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Superbike, all’Estoril buona la prima per la nuova anteriore media E0672

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ESTORIL (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – Con la vittoria in Gara2 di oggi, Stefano Manzi (Yamaha) si è matematicamente laureato campione del mondo WorldSSP con un round di anticipo, grazie agli 82 punti di vantaggio su Can Oncu (Yamaha) a fronte dei 50 ancora in palio. Per Manzi si tratta del primo titolo iridato nella categoria, dopo aver chiuso al secondo posto nel 2023 e nel 2024. Sul podio di oggi con lui sono saliti Philipp Oettl (Ducati), secondo, e Jeremy Alcoba (Kawasaki), terzo. Tutti i piloti hanno utilizzato pneumatici in mescola SC1 anteriore e SCX posteriore, entrambe di gamma.

Un successo e un secondo posto a testa in WorldSBK per Toprak Razgatlioglu (BMW) e Nicolò Bulega (Ducati). Il turco ha vinto la Superpole Race davanti al ducatista, e i due si sono poi scambiati di posizione nella classifica finale di Gara2. Due volte terzo classificato Alvaro Bautista sull’altra Ducati ufficiale. Le scelte di pneumatici dei tre piloti a podio, in entrambe le gare, sono state la media E0672 anteriore e la supersoft E0126 posteriore, con la sola eccezione di Bulega che nella gara corta ha preferito l’anteriore SC1 di gamma. Nuovo record del giro in gara firmato da Nicolò Bulega in Superpole Race. Al quinto passaggio, il pilota Ducati ha girato in 1’34″973, migliorando di oltre sette decimi il giro veloce di gara siglato ieri da Razgatlioglu in Gara1.

Entrambe le gare di oggi sono state sensibilmente più veloci rispetto alle corrispondenti del 2024: nella Superpole Race il miglioramento complessivo è stato di oltre 13 secondi, equivalenti a circa 1 secondo e 3 decimi al giro. Gara2 è stata quasi 30 secondi più veloce, per un miglioramento medio sul giro di 1 secondo e 4 decimi. In Superpole Race, per il posteriore 5 piloti hanno scelto la extrasoft SCQ di sviluppo in specifica E0479, mentre tutti gli altri hanno preferito la supersoft SCX di sviluppo E0126, che è stata poi la scelta unanime in Gara2. In entrambe le gare si sono viste in azione tutte e tre le opzioni anteriori a disposizione, con statistiche molto bilanciate tra le due medie SC1 di gamma e E0672 di sviluppo. Garrett Gerloff (Kawasaki) e Michael Van der Mark (BMW) sono gli unici due che hanno utilizzato la dura SC2 di gamma in almeno una delle due gare. Il Round di Estoril è stato anche l’ultimo appuntamento di stagione della FIM Yamaha R3 bLU cRU World Cup, nella quale tutti i piloti gareggiano con pneumatici Pirelli SC1 anteriore e posteriore. Il campione di quest’anno è Alessandro Di Persio, che ha vinto la serie con 114 punti di vantaggio su Arai Agaska e 117 su Mario Salles.

“Prima di tutto voglio fare i complimenti a Stefano Manzi, che è riuscito a conquistare il titolo mondiale WorldSSP, e al Team Ten Kate per il tredicesimo successo iridato – commenta Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli – Il notevole miglioramento del tempo di gara anche nella classe WorldSSP sottolinea l’efficacia della posteriore supersoft SCX, ormai una specifica ben nota e molto apprezzata nella categoria. Per quanto riguarda la WorldSBK, l’assegnazione del titolo è rimandata a Jerez tra una settimana, e sarà molto interessante, dal nostro punto di vista, osservare le evoluzioni prestazionali con le nostre specifiche. Qui a Estoril abbiamo avuto ulteriore conferma della grande versatilità e delle ottime prestazioni della supersoft di sviluppo E0126, che si è dimostrata una valida alleata sia nelle gare lunghe sia in quella corta, permettendo anche sensibili miglioramenti nei tempi di gara in tutte e tre le competizioni del weekend. Ma siamo anche molto positivamente colpiti dalla nuova anteriore media di sviluppo E0672. Alla sua prima apparizione, ha raccolto ampi consensi e feedback positivi da parte dei piloti. Nonostante Estoril non sia una pista particolarmente impegnativa per l’anteriore, le qualità della nuova specifica hanno già cominciato ad emergere e questo è un segnale molto incoraggiante. Siamo curiosi di rivederla all’opera su un tracciato dove l’anteriore è chiamato a un lavoro più intenso, come potrebbe essere Jerez dove andremo la settimana prossima per il gran finale di stagione”.

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Ong Alarm Phone “Guardia costiera libica ha sparato contro barcone di migranti in zona soccorso maltese”

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un gruppo di oltre 100 persone a bordo di un’imbarcazione all’interno della zona di ricerca e soccorso (SAR) di Malta ha riferito di essere stato colpito da colpi d’arma da fuoco della Guardia costiera libica nel pomeriggio di domenica, secondo quanto denunciato dall’ONG Alarm Phone.

Alarm Phone, che gestisce una linea diretta per i migranti che attraversano il Mediterraneo, ha riferito che la chiamata di soccorso è arrivata intorno alle 13:30 da un’imbarcazione con circa 113 persone a bordo, situata a circa 90 miglia nautiche a sud-est di Malta. “Le persone riferiscono che in questo momento la cosiddetta Guardia costiera libica sta sparando contro di loro!”, ha scritto l’ONG sui social media, esortando le autorità europee a intervenire immediatamente per fermare l’attacco e mettere in salvo le persone a bordo. La zona SAR di Malta, una delle più estese del Mediterraneo, coincide in gran parte con la sua regione d’informazione di volo ù un’eredità del periodo di dominio britannico. Tuttavia, le ONG accusano spesso Malta e Italia di rispondere con lentezza alle chiamate di soccorso dei migranti, mentre intensificano la cooperazione con la Libia per ridurre gli sbarchi.

Le organizzazioni per i diritti umani hanno ripetutamente documentato abusi contro i migranti in Libia, dove governi rivali e milizie controllano diverse aree del paese. Nonostante questa instabilità, gli Stati membri dell’UE continuano a fare affidamento sulle autorità libiche per intercettare i barconi prima che raggiungano le acque europee. Malta sostiene da tempo che la gestione dei flussi migratori richieda un coordinamento regionale, ma i critici affermano che il suo approccio trascura gli obblighi umanitari.

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Stati generali delle Isole minori, Musumeci “Appuntamento al 2027”

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LIPARI (MESSINA) (ITALPRESS) – Gli Stati generali delle Isole minori, che si sono tenuti a Lipari dal 10 al 12 ottobre, torneranno a riunirsi nel 2027. Ad annunciarlo, a conclusione dell’edizione di quest’anno, il ministro Nello Musumeci, che ha promosso l’evento: “Nel 2027 – ha affermato – faremo un bilancio delle cose che ci siamo detti oggi e che speriamo possano diventare azione, anche con il coinvolgimento delle opposizioni”.
abr/azn

Isole minori, a Lipari gli Stati generali. Focus sulle criticità

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LIPARI (MESSINA) (ITALPRESS) – Dal 10 al 12 ottobre l’isola di Lipari è stata protagonista degli “Stati Generali delle isole minori marine”, organizzati dal ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci. Una tre giorni che ha visto il coinvolgimento di numerosi esponenti del Governo, delle realtà insulari, dai sindaci alle associazioni di categoria operanti in diversi settori. L’obiettivo era accendere i riflettori sulle problematiche che accomunano le isole minori italiane, riflettere sulle strategie da adottare per mitigare le ricadute negative e permettere alle comunità locali di esprimere tutte le loro potenzialità.
abr/azn