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Superbike, all’Estoril buona la prima per la nuova anteriore media E0672

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ESTORIL (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – Con la vittoria in Gara2 di oggi, Stefano Manzi (Yamaha) si è matematicamente laureato campione del mondo WorldSSP con un round di anticipo, grazie agli 82 punti di vantaggio su Can Oncu (Yamaha) a fronte dei 50 ancora in palio. Per Manzi si tratta del primo titolo iridato nella categoria, dopo aver chiuso al secondo posto nel 2023 e nel 2024. Sul podio di oggi con lui sono saliti Philipp Oettl (Ducati), secondo, e Jeremy Alcoba (Kawasaki), terzo. Tutti i piloti hanno utilizzato pneumatici in mescola SC1 anteriore e SCX posteriore, entrambe di gamma.

Un successo e un secondo posto a testa in WorldSBK per Toprak Razgatlioglu (BMW) e Nicolò Bulega (Ducati). Il turco ha vinto la Superpole Race davanti al ducatista, e i due si sono poi scambiati di posizione nella classifica finale di Gara2. Due volte terzo classificato Alvaro Bautista sull’altra Ducati ufficiale. Le scelte di pneumatici dei tre piloti a podio, in entrambe le gare, sono state la media E0672 anteriore e la supersoft E0126 posteriore, con la sola eccezione di Bulega che nella gara corta ha preferito l’anteriore SC1 di gamma. Nuovo record del giro in gara firmato da Nicolò Bulega in Superpole Race. Al quinto passaggio, il pilota Ducati ha girato in 1’34″973, migliorando di oltre sette decimi il giro veloce di gara siglato ieri da Razgatlioglu in Gara1.

Entrambe le gare di oggi sono state sensibilmente più veloci rispetto alle corrispondenti del 2024: nella Superpole Race il miglioramento complessivo è stato di oltre 13 secondi, equivalenti a circa 1 secondo e 3 decimi al giro. Gara2 è stata quasi 30 secondi più veloce, per un miglioramento medio sul giro di 1 secondo e 4 decimi. In Superpole Race, per il posteriore 5 piloti hanno scelto la extrasoft SCQ di sviluppo in specifica E0479, mentre tutti gli altri hanno preferito la supersoft SCX di sviluppo E0126, che è stata poi la scelta unanime in Gara2. In entrambe le gare si sono viste in azione tutte e tre le opzioni anteriori a disposizione, con statistiche molto bilanciate tra le due medie SC1 di gamma e E0672 di sviluppo. Garrett Gerloff (Kawasaki) e Michael Van der Mark (BMW) sono gli unici due che hanno utilizzato la dura SC2 di gamma in almeno una delle due gare. Il Round di Estoril è stato anche l’ultimo appuntamento di stagione della FIM Yamaha R3 bLU cRU World Cup, nella quale tutti i piloti gareggiano con pneumatici Pirelli SC1 anteriore e posteriore. Il campione di quest’anno è Alessandro Di Persio, che ha vinto la serie con 114 punti di vantaggio su Arai Agaska e 117 su Mario Salles.

“Prima di tutto voglio fare i complimenti a Stefano Manzi, che è riuscito a conquistare il titolo mondiale WorldSSP, e al Team Ten Kate per il tredicesimo successo iridato – commenta Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli – Il notevole miglioramento del tempo di gara anche nella classe WorldSSP sottolinea l’efficacia della posteriore supersoft SCX, ormai una specifica ben nota e molto apprezzata nella categoria. Per quanto riguarda la WorldSBK, l’assegnazione del titolo è rimandata a Jerez tra una settimana, e sarà molto interessante, dal nostro punto di vista, osservare le evoluzioni prestazionali con le nostre specifiche. Qui a Estoril abbiamo avuto ulteriore conferma della grande versatilità e delle ottime prestazioni della supersoft di sviluppo E0126, che si è dimostrata una valida alleata sia nelle gare lunghe sia in quella corta, permettendo anche sensibili miglioramenti nei tempi di gara in tutte e tre le competizioni del weekend. Ma siamo anche molto positivamente colpiti dalla nuova anteriore media di sviluppo E0672. Alla sua prima apparizione, ha raccolto ampi consensi e feedback positivi da parte dei piloti. Nonostante Estoril non sia una pista particolarmente impegnativa per l’anteriore, le qualità della nuova specifica hanno già cominciato ad emergere e questo è un segnale molto incoraggiante. Siamo curiosi di rivederla all’opera su un tracciato dove l’anteriore è chiamato a un lavoro più intenso, come potrebbe essere Jerez dove andremo la settimana prossima per il gran finale di stagione”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Ong Alarm Phone “Guardia costiera libica ha sparato contro barcone di migranti in zona soccorso maltese”

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un gruppo di oltre 100 persone a bordo di un’imbarcazione all’interno della zona di ricerca e soccorso (SAR) di Malta ha riferito di essere stato colpito da colpi d’arma da fuoco della Guardia costiera libica nel pomeriggio di domenica, secondo quanto denunciato dall’ONG Alarm Phone.

Alarm Phone, che gestisce una linea diretta per i migranti che attraversano il Mediterraneo, ha riferito che la chiamata di soccorso è arrivata intorno alle 13:30 da un’imbarcazione con circa 113 persone a bordo, situata a circa 90 miglia nautiche a sud-est di Malta. “Le persone riferiscono che in questo momento la cosiddetta Guardia costiera libica sta sparando contro di loro!”, ha scritto l’ONG sui social media, esortando le autorità europee a intervenire immediatamente per fermare l’attacco e mettere in salvo le persone a bordo. La zona SAR di Malta, una delle più estese del Mediterraneo, coincide in gran parte con la sua regione d’informazione di volo ù un’eredità del periodo di dominio britannico. Tuttavia, le ONG accusano spesso Malta e Italia di rispondere con lentezza alle chiamate di soccorso dei migranti, mentre intensificano la cooperazione con la Libia per ridurre gli sbarchi.

Le organizzazioni per i diritti umani hanno ripetutamente documentato abusi contro i migranti in Libia, dove governi rivali e milizie controllano diverse aree del paese. Nonostante questa instabilità, gli Stati membri dell’UE continuano a fare affidamento sulle autorità libiche per intercettare i barconi prima che raggiungano le acque europee. Malta sostiene da tempo che la gestione dei flussi migratori richieda un coordinamento regionale, ma i critici affermano che il suo approccio trascura gli obblighi umanitari.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Stati generali delle Isole minori, Musumeci “Appuntamento al 2027”

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LIPARI (MESSINA) (ITALPRESS) – Gli Stati generali delle Isole minori, che si sono tenuti a Lipari dal 10 al 12 ottobre, torneranno a riunirsi nel 2027. Ad annunciarlo, a conclusione dell’edizione di quest’anno, il ministro Nello Musumeci, che ha promosso l’evento: “Nel 2027 – ha affermato – faremo un bilancio delle cose che ci siamo detti oggi e che speriamo possano diventare azione, anche con il coinvolgimento delle opposizioni”.
abr/azn

Isole minori, a Lipari gli Stati generali. Focus sulle criticità

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LIPARI (MESSINA) (ITALPRESS) – Dal 10 al 12 ottobre l’isola di Lipari è stata protagonista degli “Stati Generali delle isole minori marine”, organizzati dal ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci. Una tre giorni che ha visto il coinvolgimento di numerosi esponenti del Governo, delle realtà insulari, dai sindaci alle associazioni di categoria operanti in diversi settori. L’obiettivo era accendere i riflettori sulle problematiche che accomunano le isole minori italiane, riflettere sulle strategie da adottare per mitigare le ricadute negative e permettere alle comunità locali di esprimere tutte le loro potenzialità.
abr/azn

Violenta una donna a Napoli, arrestato un 29enne con precedenti penali

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NAPOLI (ITALPRESS) – Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un 29enne marocchino, con precedenti di Polizia, per violenza sessuale. In particolare, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Squadra Mobile, a seguito di una nota pervenuta alla Sala Operativa, sono intervenuti in Piazza Enrico De Nicola per la segnalazione di violenza sessuale ai danni di una donna.

I poliziotti, giunti sul posto, sono stata avvicinati da una passante che ha riferito di aver visto un uomo abusare di una donna in strada. Gli agenti, prontamente intervenuti, hanno soccorso la donna che è stata, successivamente, trasportata presso l’Ospedale Cardarelli e hanno bloccato il 29enne che si trovava accasciato a terra; l’uomo, infatti, era stato bloccato da alcuni passanti mentre cercava di darsi alla fuga, in attesa dell’arrivo dei poliziotti. Per tali motivi, l’indagato è stato tratto in arresto dal personale operante.

– foto d’archivio ufficio stampa Polizia di Stato –

(ITALPRESS).

Fincantieri, Folgiero “Difesa al centro del nuovo piano industriale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo il vento in poppa e vogliamo sfruttarlo”. Con questa immagine marinaresca, il CEO di Fincantieri, Piero Roberto Folgiero, sintetizza, in una intervista al quotidiano La Repubblica, il momento positivo del gruppo e anticipa le linee guida del nuovo piano industriale che aggiornerà quello 2023-2027, proiettandolo fino al 2030. Il piano, spiega Folgiero, punterà a “mettere più vela” sulle attività strategiche dell’azienda, articolate oggi su quattro pilastri: cantieristica civile, militare, navi per compiti speciali e attività subacquee, quest’ultimo ambito in forte crescita. “Ci sarà un deciso aumento della capacità, soprattutto nella difesa”, afferma l’amministratore delegato. “Lo faremo in due tempi: nell’immediato con interventi a bassa intensità di capitale, trasferendo nei cantieri militari le pratiche e le discipline maturate in quelli civili – come turni di lavoro aggiuntivi, maggiore allestimento a terra delle navi e più alta saturazione delle officine – e successivamente, se la domanda resterà robusta, con investimenti mirati”.

L’obiettivo, aggiunge, è “aumentare la produttività grazie a più tecnologia nei cantieri, efficienza nella catena dei fornitori e disciplina finanziaria”. Ma anche evolvere il modello di business, perché “con navi sempre più digitali possiamo e dobbiamo fornire non più semplici prodotti, ma servizi lungo tutto il loro ciclo di vita, diventando partner di lungo periodo degli armatori”. Alla domanda se Fincantieri intenda aprire nuovi cantieri, Folgiero chiarisce che “il tema non è moltiplicare i siti, ma riarticolare la nostra capacità”. “Se saturiamo il cantiere di La Spezia – spiega – potremo allocare ulteriore domanda militare altrove, ad esempio a Castellammare di Stabia, che oggi ha capacità ibride, e poi spostare su Romania e Vietnam lavorazioni che oggi si fanno in Italia”. In un contesto internazionale segnato da tensioni crescenti, Folgiero osserva che “siamo entrati in un ciclo lungo: i blocchi si rafforzano e la spesa in difesa cresce, con una tendenza alla regionalizzazione industriale”. Tuttavia, precisa, “non vedo una partita “Occidente contro resto del mondo”, ma due macro-mondi che devono comunicare. L’Italia, con il Piano Mattei e il suo baricentro mediterraneo-africano, può fare da ponte con il “Grande Sud”, in primis con l’Africa”.

L’export di difesa, aggiunge, “non è una vendita chiavi in mano, ma diplomazia industriale: il modello è quello del co-sviluppo, creando filiere miste tra le PMI italiane nostre fornitrici e le imprese locali, come stiamo facendo in Medio Oriente”. In parallelo, continua il manager, Fincantieri lavora su tre livelli: “nazionale, con il rafforzamento della capacità navale della Marina; europeo, dove servono convergenza e cooperazione; e internazionale, nel rispetto della piattaforma geopolitica italiana”. Sul tema dell’integrazione industriale nel settore della difesa europea, Folgiero avverte: “Non si può pensare che la soluzione sia subito un unico campione europeo. Prima del consolidamento serve una tappa intermedia, che è la deframmentazione: smettere di fare una corvetta tedesca, una italiana, una francese e convergere su piattaforme comuni con requisiti allineati, lasciando margini di personalizzazione alle marine”. “Se non riusciamo a farlo, il consolidamento resta un miraggio”, aggiunge.

Il numero uno di Fincantieri guarda con interesse ai programmi europei già operativi: “Bisogna usare regole e strumenti che già ci sono. Penso al programma SAFE, che mette a disposizione circa 150 miliardi da spendere entro il 2030 per progetti che coinvolgano almeno due nazioni e abbiano un contenuto europeo minimo del 65%. O al Fondo europeo per la difesa (EDF), che richiede la partecipazione di almeno tre Paesi per ciascun progetto”. “In questo – sottolinea – Fincantieri è un caso di scuola: siamo ponte tra Italia e Francia sulle unità di superficie e tra Italia e Germania sui sommergibili. E l’esperienza ci dice che funziona”. Un’attenzione particolare è riservata al comparto subacqueo, destinato a diventare “il quarto pilastro” del gruppo. “Ai prodotti tradizionali – sommergibili e loro componenti – si affiancano i sistemi non convenzionali: droni subacquei, piattaforme di comando e controllo, comunicazioni, sistemi di ricarica e unità di superficie per lancio e recupero”, spiega Folgiero. “L’Italia – conclude – ha accelerato con il Polo nazionale della subacquea, e Fincantieri è pronta a posizionarsi da leader in questo settore strategico”.

– foto IPA Agency –

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Dalla Giunta regionale altri investimenti su ospedali e ambulatori, Rocca “Fatti concreti per la sanità”

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Dalla Giunta regionale altri investimenti su ospedali e ambulatori, Rocca “Fatti concreti per la sanità”

ROMA (ITALPRESS) – Nuovi macchinari e interventi per gli ospedali e le strutture sanitarie del Lazio. La Giunta regionale, su proposta del presidente Francesco Rocca, ha stanziato circa 3 milioni di euro per la sostituzione delle grandi apparecchiature, insieme con gli interventi di adeguamento e manutenzione straordinaria. La delibera di giunta ha altresì previsto oltre 230mila euro per la manutenzione straordinaria e l’adeguamento edile-impiantistico del Centro di salute mentale di Formia e altri 175mila euro per l’adeguamento del sistema di emissione fumi ospedalieri del Santa Maria Goretti di Latina. Si tratta di ulteriori investimenti pianificati dall’amministrazione Rocca per rafforzare i servizi sanitari e garantire una maggiore sicurezza delle strutture sanitarie del territorio.

“Con oltre 3 milioni di euro stanziati per nuove apparecchiature (che si aggiungono alle oltre 320 grandi apparecchiature acquistate nei mesi scorsi), continuiamo a rafforzare la sanità del territorio non a parole, ma con fatti concreti. Investire in nuove apparecchiature, ristrutturazioni e sicurezza significa garantire qualità nella cura per i cittadini e mettere gli operatori sanitari nelle condizioni di esprimere al meglio la loro professionalità. È così che costruiamo una sanità pubblica più moderna, efficace e vicina alle persone” ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Liguria, Piana “Gli 80 anni di Confcommercio Genova celebrano il nostro cuore produttivo”

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GENOVA (ITALPRESS) – “Celebrare gli 80 anni di Confcommercio Genova significa rendere omaggio a un’associazione che rappresenta la storia e l’anima economica della città e della Liguria”. Lo ha dichiarato il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana, intervenuto oggi al Centro Congressi dei Magazzini del Cotone in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’associazione, portando i saluti della Regione Liguria e del presidente Marco Bucci.

Nel corso della mattinata Piana ha preso parte anche alle premiazioni delle imprese con oltre 40 e 50 anni di adesione a Confcommercio Genova, sottolineando il valore di generazioni di commercianti e artigiani che costituiscono un punto di riferimento economico e sociale per la nostra comunità. “Queste imprese – ha poi proseguito – rappresentano non solo l’ossatura del tessuto economico e produttivo ligure, ma anche presidi di vita nei nostri quartieri e borghi. La Regione è al loro fianco con politiche mirate come la valorizzazione delle botteghe storiche, il marchio degli artigiani e la nuova “Bottega Ligure”, dedicata a chi da almeno trent’anni porta avanti con passione il proprio mestiere”. “Il dialogo costante con Confcommercio – ha aggiunto Piana in chiusura – ci aiuta a definire politiche efficaci a sostegno del commercio di prossimità, chiamato oggi a sfide sempre più complesse”.

– foto d’archivio ufficio stampa Regione Liguria –

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Zidane “Tornerò ad allenare, Juve nel cuore ma sogno la Francia”

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TRENTO (ITALPRESS) – Ha scritto la storia del calcio da giocatore e ha vinto tre Champions League da tecnico del Real Madrid, ma al momento Zinedine Zidane è fermo e in attesa d’impiego. Nel suo intervento al Festival dello Sport di Trento, però, Zizou non mostra la fretta di rimettersi in sella: “Sono fermo ma, avendo i miei figli, la mia vita è bella. So fare anche altre cose, come andare a vedere i miei figli giocare: giocano tutti e tre in Spagna. Un giorno tornerò a fare l’allenatore, ma adesso non mi manca. Tornerò sicuramente, prima o poi. Allenare la Juve? Non lo escludo, il club ha fatto altre scelte e anch’io, ma ho sempre la Juve nel cuore. In futuro, mi piacerebbe allenare la Nazionale francese. Vedremo”.

Non può ovviamente mancare un ricordo della Juventus, a cui l’ex fantasista deve tanto: “Gli anni a Torino sono stati bellissimi, sono arrivato dalla Francia dove il calcio non era importante come in Italia. Vincere era la cosa più importante, dovevamo farlo sempre, sia in casa che fuori casa”. “In Francia, invece, c’era una mentalità diversa – prosegue – Per me non era semplice, arrivando dopo Platini, anche perchè il modo di lavorare era diverso: c’era tantissimo lavoro fisico con Ventrone, che non è più con noi, e poi ho capito perchè fosse importante. L’avvocato Agnelli? Quando facevo una bella partita o un gol, alle tre-quattro del mattino tornavamo a casa e lui mi chiamava alle sei per farmi i complimenti e parlandomi in francese. Era un signore, si vedeva la sua passione per il calcio. Del Piero? Quello che faceva in campo era impressionante, ho avuto la fortuna di fare quattro-cinque anni con lui e con tanti giocatori di livello: Montero, Padovano, Vieri, Boksic… Avevamo una bella squadra, ma lui aveva qualcosa di particolare. Non so spiegarmi come mai quella Juve non sia riuscita a vincere la Champions, abbiamo perso due finali…”.

Si passa poi a commentare la sua (breve) carriera da allenatore: “Quando ho smesso, ho cambiato la mia vita occupandomi dei figli e della famiglia, godendomi gli amici e viaggiando tanto. Dopo tre-quattro anni, avevo 37 anni e mi sono chiesto: ‘adesso, che faccio?’. Non potevo continuare a fare quella vita, avevo un amico che faceva l’allenatore e lì ho deciso di prepararmi e provare”. “Avevo fatto due anni il manager – ricorda – e non mi piaceva, poi ho deciso di cambiare percorso e iniziare ad allenare, mi sono reso conto che mi piaceva. Ho avuto tanti maestri in Francia, ma l’allenatore da cui ho imparato di più è Marcello Lippi. Quando sono arrivato qui, era tutto difficile per me, sia fisicamente che in campo. Lui però mi ha sempre difeso e ha sempre creduto in me, è stato fondamentale”.

Nelle vittorie, secondo Zidane, “per me l’80% è il merito dell’allenatore e 20% dei giocatori. Conta tutto, anche l’atteggiamento in allenamento. Trasmetti sempre la tua energia, devi sempre lasciare i problemi a casa e non trasporli sulla squadra. Nel Real Madrid avevo una grande squadra, ma ho trasmesso loro la fiducia totale. Li allenavo, avevo la fiducia assoluta di vincere con loro e gliela trasmettevo ogni giorno. E in campo si vedeva tutto questo, insieme alla mia idea di giocare a calcio. Ho allenato Modric, CR7, Benzema, Kroos… Che giocatori”, conclude Zidane.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).