sabato, Dicembre 20, 2025
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IA, Bisio (Engineering) “Diventi motore crescita e competitività”

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COMO (ITALPRESS) – “L’Intelligenza Artificiale sta vivendo una nuova evoluzione: i Large Language Model continuano a rappresentare il cuore pulsante dell’AI generativa, ma nel frattempo gli Small Language Model stanno rendendo più accessibile l’AI e aprendo la strada agli Agentic AI. Questi ultimi sono sistemi capaci di pianificare, agire e adattarsi in tempo reale, segnando il passaggio verso forme di Intelligenza Artificiale realmente autonome. E’ una trasformazione profonda, che crea ecosistemi digitali più efficienti, multimodali e sostenibili”. A parlare è il CEO di Engineering Aldo Bisio a ComoLake 2025.
“In Engineering – aggiunge – crediamo che l’Intelligenza Artificiale debba essere un motore di progresso, accessibile, etico e al servizio delle persone. La nostra vision è “AI First”: abbiamo reso questa tecnologia un elemento strutturale dei processi industriali, dei servizi pubblici e della vita quotidiana. Usiamo l’AI e la Generative AI in tutti i settori strategici – industria, energia, sanità, finanza, pubblica amministrazione – per trasformare dati in conoscenza e conoscenza in valore reale. Con EngGPT, la nostra piattaforma di Private GenAI conforme all’AI Act, diamo alle organizzazioni strumenti per sviluppare la propria intelligenza digitale in modo sicuro e personalizzato. Il nostro obiettivo è accompagnare imprese e istituzioni verso un futuro in cui l’AI non sostituisce, ma amplifica le capacità umane, costruendo un’economia più competitiva, sostenibile e inclusiva”.
-foto ufficio stampa Engineering –
(ITALPRESS).

Sicurezza a Palermo, Schifani e Lagalla al Viminale: più agenti, tre zone rosse e investimenti sulla videosorveglianza

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PALERMO (ITALPRESS) – Rafforzare la sicurezza a Palermo in modo immediato e strutturale. È questo l’obiettivo condiviso al termine dell’incontro che si è tenuto al Viminale tra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, alla presenza del capo della Polizia, Vittorio Pisani.

Nel corso della riunione è stato confermato l’impegno del ministero dell’Interno a potenziare ulteriormente le misure di sicurezza destinate alla città, anticipando di alcuni mesi quanto già deliberato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ad agosto. Le nuove misure prevedono, infatti, un incremento immediato delle forze dell’ordine presenti a Palermo, con una progressiva crescita degli organici nell’arco di tre mesi e l’impiego di reparti mobili di stanza in Sicilia per attività di prevenzione dei reati. Saranno inoltre destinati 2,7 milioni di euro per il potenziamento dei sistemi di telesorveglianza e avviate operazioni periodiche di controllo e perquisizione nei quartieri a più alto rischio, insieme all’attivazione di posti di blocco stradali.

L’intesa raggiunta prevede anche il raddoppio del numero di agenti della polizia municipale in fase di reclutamento e l’autorizzazione informale a utilizzare, in affiancamento alla polizia locale, servizi di vigilanza privata per il presidio di aree urbane a rischio più contenuto. Il Comitato provinciale per la sicurezza pubblica sarà inoltre invitato a valutare forme di vigilanza rafforzata nelle zone centrali più esposte. A queste misure si aggiunge la creazione di tre “zone rosse” (Vucciria, Teatro Massimo e Maqueda-Stazione) dove i controlli saranno intensificati e sarà possibile allontanare in tempo reale soggetti pericolosi, anche pregiudicati, al fine di garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Nel corso dell’incontro, il presidente Schifani ha assicurato la disponibilità della Regione a integrare con risorse proprie i progetti di sicurezza, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali avanzate a supporto delle attività di controllo e prevenzione.

“Ringrazio il ministro Piantedosi – dice il presidente Schifani per la sua immediata disponibilità a riceverci dopo la mia telefonata. Mi ero recato al Viminale insieme al sindaco Lagalla per fare il punto sulla sicurezza a Palermo e oggi possiamo registrare risultati concreti. L’incontro ha confermato la volontà comune di rafforzare la sinergia tra governo nazionale, Regione Siciliana e amministrazione comunale per garantire più sicurezza, più legalità e maggiore serenità ai cittadini di Palermo. Un plauso – conclude Schifani – va alle forze dell’ordine per la maxi operazione allo Zen di stamane. Si tratta di un segnale forte della presenza dello Stato e dell’impegno per restituire sicurezza e legalità ai quartieri più difficili di Palermo, abitati da tanti cittadini onesti che nulla hanno da temere da questa presenza”.

“L’incontro di oggi – aggiunge il sindaco Lagalla segna un passaggio fondamentale per il rafforzamento delle politiche di sicurezza a Palermo. Ringrazio il ministro per l’attenzione e per l’impegno immediato che porterà a un incremento delle forze dell’ordine e a nuovi investimenti nella videosorveglianza, pari a 2,7 milioni di euro. Esprimo inoltre gratitudine al presidente Schifani per la disponibilità a integrare con risorse regionali le misure di sicurezza e le tecnologie di controllo. A questo si aggiunge la possibilità – da noi proposta e accolta – di raddoppiare il numero degli agenti municipali in fase di reclutamento. Inoltre, si avvia un percorso per valutare l’uso integrato di vigilanza privata in aree a rischio più contenuto, a supporto della polizia locale. Palermo vive una fase di crescita ma ha bisogno di maggiore ordine e legalità: l’amministrazione comunale continuerà a lavorare con determinazione per garantire ai cittadini sicurezza e fiducia nello Stato. Infine, rivolgo il mio sentito ringraziamento alle forze dell’ordine per la massiccia operazione di controllo interforze di oggi allo Zen, importante segnale di presenza e di risposta dello Stato”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Forum Enpaia 2025, Italia ed Europa davanti alle sfide globali

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ROMA (ITALPRESS) – In un’Italia che fatica a trovare il passo di una crescita stabile e competitiva, e in un’Europa chiamata a ridefinire la propria traiettoria in un contesto internazionale instabile, il Forum Enpaia 2025 ha messo al centro della scena le sfide e le opportunità che attendono il Paese. A Villa Aurelia, la sesta edizione dell’incontro promosso dalla Fondazione Enpaia ha offerto un confronto serrato tra mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale su tre assi strategici: economia, geopolitica e agroalimentare.
Ad aprire i lavori, il direttore generale della Fondazione, Roberto Diacetti, che ha ribadito il ruolo delle casse previdenziali come leve di sostegno all’economia reale: “Abbiamo posto, da tempo, il tema della defiscalizzazione degli investimenti nell’economia reale delle casse previdenziali o dei fondi pensione. Pensiamo ci sia la possibilità di prevedere un sistema di tassazione agevolata per chi investe nelle imprese italiane. Guardando alle prospettive, i problemi restano quelli di una crescita modesta e di imprese troppo piccole per competere a livello internazionale”.
La prima sessione ha esplorato le prospettive dell’economia italiana ed europea. Per Nicola Maione, presidente di Monte dei Paschi, “l’Italia cresce se produce e produce solo se industria e finanza camminano insieme. Il rafforzamento del credito e la valorizzazione del capitale umano sono fattori determinanti per costruire una crescita stabile, sostenibile e condivisa”.
Il tema energetico è stato invece al centro dell’intervento di Agostino Scornajenchi, AD di Snam: “L’Italia è passata in pochi anni da Paese di mera destinazione a crocevia dei flussi di gas destinati all’Europa. Il gas svolge un ruolo centrale, perchè consente di dare stabilità e competitività al sistema, accompagnandone la decarbonizzazione senza però rinunciare alla competitività”.
Sul piano degli investimenti, Maurizio Tamagnini, CEO di FSI, ha sottolineato: “L’Italia è oggi più che mai attrattiva nel mondo. Gli investimenti nel consolidamento e nell’innovazione delle nostre filiere rappresentano una significativa opportunità di crescita e di valorizzazione dei migliori talenti del Paese”.
Il dialogo successivo, curato da Paolo Boccardelli, ha messo al centro la ridefinizione degli equilibri globali. Giampiero Massolo, presidente di Mundys, ha avvertito: “Il sistema internazionale si caratterizza per un rapido cambio di paradigma: dalla cooperazione alla competizione. In tale contesto, le crisi non possono essere risolte, ma solo mitigate. Per
navigare in questo “disordine mondiale”, l’Italia deve rafforzare l’Ue e il legame transatlantico”.
Un messaggio di realismo ma anche di speranza è arrivato dal presidente del Copasir, Lorenzo Guerini: “Siamo in un quadro di profonda trasformazione, con molta incertezza, ma esiste la possibilità di costruire nuove relazioni più forti e aperte. Occorre rilanciare il diritto internazionale e guardare con fiducia al futuro: una volta concluse le crisi, ci potrà essere un domani migliore”.
Dal palco, anche il contributo video del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto: “Le sfide che Italia ed Europa affrontano sono legate a un contesto geopolitico incerto e alla necessità di agire su più fronti: competitività, coesione e posizionamento globale. Le direzioni sono tracciate per rafforzare un’Europa più solida di fronte a un mondo in tumulto”.
La seconda sessione ha affrontato il tema del made in Italy agroalimentare. Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, ha ricordato: “Il comparto vitivinicolo esporta circa 8 miliardi di euro. Ma il vino non è solo economia: è rappresentatività dei territori, storia e cultura, uno dei maggiori messaggeri del Made in Italy”. Guardando al capitale umano, Cecilia Jona Lasino, economista Luiss, ha rilanciato: “Per fermare l’emorragia di talenti occorre colmare il ritardo negli investimenti in innovazione e competenze. Solo così i giovani potranno diventare i veri protagonisti del futuro del Paese”.
Le preoccupazioni del settore agricolo sono state evidenziate da Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura: “La sicurezza alimentare, pilastro dell’Ue, oggi è minacciata da un contesto internazionale complesso e da una riforma della Pac inadeguata. Servono mercati stabili e accordi lungimiranti, ma prima di tutto occorre garantire redditività alle imprese agricole”. Sul fronte del lavoro, Onofrio Rota, segretario generale della Fai-Cisl, ha sottolineato: “dobbiamo rendere più attrattivo il lavoro agroalimentare con maggiori salari e tutele, sostenendo le imprese davanti ai rischi dei nuovi dazi e di accordi internazionali privi di reciprocità”.
Infine, Angelo Mastrolia, presidente di NewPrinces Group, ha ammonito: “Per creare valore non bisogna essere piccoli. In un mercato globale la dimensione fa la differenza.
Pensare che la piccola scala sia un valore è un errore strategico: servono innovazione, investimenti e aggregazioni per rendere le imprese realmente competitive”.
Il Forum Enpaia 2025 ha dunque messo in evidenza la necessità di un’agenda condivisa che sappia unire finanza, industria, politica estera ed economia reale. Dal sostegno alle imprese alla valorizzazione del capitale umano, dall’energia alle filiere agroalimentari, la direzione tracciata punta a un’Italia più attrattiva, competitiva e capace di giocare un ruolo da protagonista nello scenario europeo e internazionale.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Nuova Mazda CX-5 più concreta, tecnologica e accessibile

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ROMA (ITALPRESS) – Presentata in anteprima europea lo scorso luglio, la nuova generazione della Mazda CX-5 viene svelata oggi a Roma. Sin dal suo debutto nel 2012, questo modello ha rappresentato un punto di riferimento strategico per la Casa giapponese a livello globale. Oggi, la terza generazione della CX-5 evolve nel segno della coerenza secondo i valori che contraddistinguono Mazda e del principio giapponese del Kaizen, ovvero il miglioramento continuo. La nuova Mazda CX-5 eredita i punti di forza delle generazioni precedenti e li reinterpreta attraverso un’evoluzione concreta in termini di design, connettività e prestazioni, offrendo un equilibrio armonioso tra estetica, funzionalità e valore. La CX-5 è stata la prima Mazda a introdurre le tecnologie Skyactiv e il linguaggio stilistico del Kodo Design, due elementi distintivi che hanno profondamente influenzato l’identità di Mazda e contribuito in maniera determinante al suo successo. Il design rappresenta ancora una volta uno dei principali elementi distintivi. Il Kodo Design, infatti, evolve in una forma più pulita ed essenziale, con superfici scolpite, parafanghi posteriori più muscolosi e riflessi lungo le fiancate che aggiungono profondità alla silhouette. Inoltre, un elemento distintivo “Signature Wing”, posto tra i gruppi ottici anteriori, enfatizza il design del frontale, rendendolo immediatamente riconoscibile, conferendogli un carattere deciso e distintivo. Anche gli interni esprimono appieno la filosofia giapponese: essenzialità, cura del dettaglio e valorizzazione degli spazi vuoti, per un abitacolo che trasmette calma ed equilibrio, in perfetta sintonia con il concetto di umanocentricità.

La nuova versione cresce nelle dimensioni con una lunghezza di 4,69 metri, guadagnando 11 cm rispetto alla generazione precedente, maggiore larghezza e altezza, garantendo un’abitabilità superiore e un bagagliaio da 583 litri, tra i più ampi del segmento. Sul fronte della versatilità, il SUV si adatta perfettamente a ogni scenario di utilizzo – dalla città, ai lunghi viaggi, fino a un uso più dinamico o leggermente off-road, anche grazie alla disponibilità della trazione integrale i-Activ AWD, che monitora fino a 200 volte al secondo il comportamento dell’auto, offrendo massima stabilità e sicurezza in ogni condizione. Sotto il cofano, la nuova Mazda CX-5 adotta il motore benzina e-Skyactiv G 2.5 da 141 CV (104 kW), che sostituisce la precedente unità da 2.0 litri. Abbinato alla tecnologia mild hybrid Mazda M Hybrid da 24V e al sistema brake-by-wire, questo propulsore garantisce una coppia massima di 238 Nm e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,5 secondi nella versione a trazione anteriore. Il risultato è un’esperienza di guida più fluida, reattiva e confortevole.

La scelta di Mazda di adottare un motore aspirato di grande cilindrata, anzichè soluzioni turbo di piccola cubatura, riflette l’approccio distintivo del marchio, fondato su tecnologie ingegneristiche avanzate ed esclusive. Tra queste, l’elevato rapporto di compressione, il collettore di scarico 4-2-1 e la precisione costruttiva che consente di ridurre al minimo gli attriti. A completare il quadro tecnologico, il sistema di disattivazione dei cilindri e l’elettrificazione leggera del sistema M Hybrid, che insieme contribuiscono a migliorare l’efficienza senza compromettere il piacere di guida.

La nuova CX-5 inoltre, continua a incarnare l’attenzione di Mazda verso la sicurezza, grazie al pacchetto completo di tecnologie i-Activsense, che include i più recenti sistemi di assistenza alla guida (ADAS), progettati per offrire la massima protezione e puntare al conseguimento delle 5 stelle Euro NCAP. Connettività e usabilità sono state ulteriormente migliorate grazie alla nuova interfaccia HMI. Il display centrale, disponibile nei formati da 12,9 o 15,6 pollici, offre un’esperienza d’uso intuitiva in stile smartphone, con menu personalizzabili. Per la prima volta su una Mazda, la nuova CX-5 integra i servizi Google1, 2, rendendo la guida quotidiana ancora più semplice e connessa. Il quadro strumenti digitale da 10,25 pollici e i comandi al volante semplificati garantiscono una visualizzazione chiara e immediata delle informazioni essenziali. Nelle versioni superiori, l’impianto Mazda Harmonic Acoustic, è potenziato da un sistema audio Bose®3 con 12 altoparlanti.
Mazda conferma il proprio impegno nel proporre veicoli ricchi di contenuti già a partire dalle versioni di ingresso. La nuova CX-5 offre fin dall’allestimento Prime Line una dotazione completa e di alto livello, con elementi solitamente riservati a versioni superiori nei modelli concorrenti. Il posizionamento prezzo rappresenta dunque un elemento chiave: il listino parte da 35.900 euro, con un’offerta di lancio con prezzi a partire da 32.900 euro, rendendo questa nuova generazione accessibile anche a clienti provenienti da segmenti inferiori che cercano un SUV autentico, elegante e ricco di contenuti.

La nuova CX-5 è preordinabile fino al 31 dicembre 2025 e arriverà nelle concessionarie italiane a partire da gennaio 2026. Mazda offre ai primi clienti che sceglieranno di acquistare la nuova CX-5 entro il 31 dicembre 2025 con Premiere Choice: fino a 3.000 euro di vantaggi in caso di permuta, riservati ai nuovi clienti, con un minitasso agevolato del 3,99%, e rate a partire da 279 euro al mese; con Premiere Choice Plus: fino a 4.500 euro di vantaggi in caso di permuta per i clienti fidelizzati Mazda, con un minitasso promozionale al 2,99%, e rate a partire da 259 euro al mese. Nelle prossime settimane, la Nuova Mazda CX-5 sarà protagonista di un tour che toccherà diverse città italiane, offrendo al pubblico un’anteprima esclusiva del modello rinnovato.

– foto: ufficio stampa Mazda Motor Italia –

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Automotive, Cipolletta “Panorama complessivo non positivo”

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TORINO (ITALPRESS) – “Il perimetro dei dati ci dà un panorama complessivo non positivo, possiamo dire negativo. Le previsioni per il prossimo anno purtroppo non sono così positive, ma sono sorti dei dati piuttosto interessanti, come la reattività delle imprese del territorio della filiera della componentistica e dell’automotive, una ricerca della specializzazione e la filiera si sta compattando per riuscire a dare un’offerta integrata ai nuovi mercati”. Queste le parole di Massimiliano Cipolletta, presidente della Camera di Commercio di Torino, al Mauto di Torino a margine della presentazione dell’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana e sui servizi per la mobilità realizzato dalla Camera di commercio di Torino e da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica).

xn3/tvi/mca1