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Lancia celebra al Rallye Sanremo una stagione indimenticabile

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TORINO (ITALPRESS) – Il Trofeo Lancia 2025 si prepara al suo atto conclusivo al Rallye Sanremo, in programma dal 18 al 19 ottobre, che porterà sulle strade liguri la passione e la storia di un marchio che ha ritrovato nel mondo dei rally la propria dimensione naturale. Dopo sei appuntamenti di grande intensità, infatti, la stagione si chiude in uno dei luoghi più iconici del motorsport, dove Lancia ha scritto alcune delle sue pagine più leggendarie, che hanno contribuito a farne il marchio più vincente nella storia del rally, con ben 10 Campionati del Mondo Rally Costruttori, tre Campionati del Mondo di Endurance Costruttori, una 1000 Miglia, due Targa Florio e una Carrera Panamericana. Giunto oggi alla 72esima edizione, il Rallye Sanremo è una delle gare più celebri e affascinanti d’Europa, con le sue prove speciali, disegnate tra l’entroterra ligure e la Riviera dei Fiori, alternando tratti tecnici e veloci, con fondi misti e condizioni meteo spesso variabili che ne hanno fatto una delle sfide più amate e selettive per piloti e costruttori.

In totale i partecipanti percorreranno i 481 km di gara, dei quali 118,42 di prova speciale. A completare il quadro dell’evento, a Sanremo saranno esposte due vetture simbolo della storia sportiva di Lancia: la 037 e la Delta Integrale, due icone che, proprio sulle strade liguri, hanno scritto alcune delle pagine più gloriose del marchio nei rally. Nel 1983 la Lancia Rally 037 conquistò una vittoria leggendaria con Walter Ròhrl e Christian Geistdòrfer, l’ultima di un’auto a due ruote motrici nell’era del Gruppo B, in una gara che consacrò il talento e il coraggio del team Lancia Martini. Sei anni più tardi, nel 1989, a Sanremo Miki Biasion e Tiziano Siviero portarono al debutto la Delta Integrale 16V, aprendo la strada al terzo titolo mondiale consecutivo. Due episodi che non solo hanno legato per sempre il nome Lancia alla città dei fiori, ma continuano a ispirare le nuove generazioni e a testimoniare la grandezza di una leggenda tutta italiana.

La gara sanremese arriva dopo la tappa del Rally del Lazio Cassino, che ha già consegnato a Gianandrea Pisani e Nicola Biagi il titolo di Campioni del Trofeo Lancia 2025 e quello di Campioni Italiani CIAR 2Ruote Motrici, riportando il marchio Lancia a un successo tricolore che mancava dal 1993. Con la loro Ypsilon Rally4 HF, l’equipaggio di Lion Racing ha dominato la stagione con quattro vittorie e due podi, dimostrando l’eccezionale competitività del progetto Lancia Corse HF.

Va anche sottolineato che ad ogni appuntamento del calendario di questa stagione sportiva, le Ypsilon Rally4 HF hanno rappresentato tra il 20 e il 30% dei partecipanti, segno del successo della formula e che al parco assistenza, animato spesso dalla presenza di Miki Biasion e della gamma Ypsilon, il pubblico ha potuto vivere da vicino l’atmosfera unica del Trofeo, incontrare i protagonisti della stagione e respirare la passione autentica che accompagna il ritorno di Lancia nel mondo dei rally. Inoltre, presso lo stand Lancia, allestito nel villaggio del Rallye di Sanremo, sarà possibile ammirare anche il nuovo orologio da collezione Lancia HF, frutto della collaborazione tra Lancia e la prestigiosa Maison Eberhard & Co., che celebra il ritorno del leggendario logo HF e dell’inconfondibile elefantino rosso, simboli dell’anima più sportiva di Lancia.

A Sanremo restano da assegnare ancora i titoli Junior ed Expert, che promettono battaglie sul filo dei secondi. In particolare, nella classifica Junior, il giovane Gabriel Di Pietro arriva in Liguria da leader con appena 3,5 punti di vantaggio su Nicolò Ardizzone e 9,5 su Davide Pesavento: tre piloti racchiusi in un fazzoletto di punti, pronti a giocarsi tutto sulle prove speciali tra l’entroterra e la Riviera. Confermata in Liguria anche la presenza della Lady Asia Vidori. Invece, tra gli Expert, il polacco Dariusz Polonski guida la classifica forte di tre vittorie consecutive, inseguito da Emanuele Fiore e da Denis Vigliaturo, che si è invece aggiudicato le prime due vittorie stagionali. La lotta tra gli Expert vedrà al via anche Mauro Porzia e Pierluigi Maurino, che completano la Top5 di classe e ambiscono ad un posto sul podio mentre c’è tanta curiosità attorno alle wild card Christian Casadei, Paolo Vigo e Giulio De Matteis attesi al loro debutto nel Trofeo.

Se il titolo Master è stato già assegnato a Pisani, il podio di categoria è ancora tutto da decidere con Giorgio Cogni, che arriva in riviera al secondo posto in classifica con un margine rassicurante sul trio composto da Andrea Mazzocchi, Federico Francia ed Edoardo De Antoni racchiusi in un fazzoletto di punti e pronti a giocarsi il terzo gradino del podio. I piloti di Gima e RD possono ambire anche al titolo di ViceCampione.

Il Rallye Sanremo sarà quindi teatro di un doppio epilogo: da un lato la celebrazione di Pisani e Biagi, veri protagonisti dell’anno e simbolo del ritorno vincente di Lancia; dall’altro, la lotta serrata per i titoli di categoria e per il titolo Costruttori del CIAR 2Ruote Motrici, dove la Casa torinese occupa la seconda posizione a soli tre punti dal primato.

Protagonista assoluta della stagione sportiva la Ypsilon Rally4 HF, sviluppata con la consulenza tecnica del due volte campione del mondo Miki Biasion, che ha saputo imporsi su terreni e condizioni diverse, dimostrando prestazioni e affidabilità. Inoltre, il Trofeo Lancia, con un montepremi complessivo di 360.000 euro e la possibilità per il miglior pilota Under 35 di entrare nel Team Lancia Corse HF nel FIA ERC 2026, si è confermato un laboratorio di talenti e un trampolino per le nuove generazioni. “Il Rallye Sanremo sarà la giusta cornice per festeggiare un ritorno vincente e guardare al futuro. Pisani e Biagi hanno riportato Lancia al vertice, ma ciò che più conta è il livello straordinario raggiunto dal Trofeo: giovani, team e vetture hanno dimostrato che la passione e la competenza italiane possono ancora fare la differenza. Il Trofeo, le vittorie e l’entusiasmo che abbiamo visto in questa stagione rappresentano il punto di partenza di un percorso che crescerà nel 2026 con la Ypsilon Rally2 HF Integrale” dichiara Dichiara Eugenio Franzetti, Direttore di Lancia Corse HF.

foto: ufficio stampa Stellantis

(ITALPRESS).

Capo Verde ai mondiali 2026: è il più piccolo stato al mondo che è riuscito a qualificarsi

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L’arcipelago di Capo Verde ha scritto una pagina storica del calcio: per la prima volta giocherà la fase finale dei Mondiali 2026. Il 3-0 su Eswatini a Praia ha consegnato ai “Blue Sharks” il pass diretto attraverso il girone africano, coronando un percorso di crescita tecnica e mentale che ha coinvolto l’intero Paese. La portata del traguardo è duplice: Capo Verde è il più piccolo Stato per superficie ad essersi mai qualificato a un Mondiale e, per popolazione, è il secondo più piccolo di sempre, subito dopo l’Islanda del 2018.

Come è arrivata la qualificazione

La corsa mondiale dei Blue Sharks ha avuto una svolta nella parte centrale del girone CAF. Dopo un avvio altalenante, la squadra di Pedro “Bubista” Brito ha infilato vittorie pesanti e ha chiuso in testa, lasciando alle spalle una tradizionale potenza come il Camerun. La partita decisiva a Praia, con le reti di Dailon Rocha Livramento, Willy Semedo e Stopira, ha trasformato lo stadio nazionale in un mare blu di bandiere e cori. L’entusiasmo ha travolto tutto l’arcipelago, con celebrazioni guidate anche dalle massime cariche dello Stato.

Il paradosso delle dimensioni: piccolo per area, grande per ambizione

Dire “il più piccolo stato al mondo che è riuscito a qualificarsi” è corretto se ci riferiamo alla superficie: con poco più di 4.000 km², Capo Verde stabilisce un primato storico di “micronazione” ai Mondiali, superando il precedente riferimento di Trinidad e Tobago. Per popolazione, invece, Capo Verde è il secondo più piccolo di sempre a qualificarsi alla Coppa del Mondo maschile, dietro all’Islanda che nel 2018 arrivò in Russia con circa 350.000 abitanti. Questa doppia chiave di lettura rende ancora più straordinario il traguardo africano.

Cosa ha fatto la differenza

Per comprendere l’exploit, aiutano alcuni fattori tecnici e organizzativi. Di seguito un breve riepilogo in elenco numerato.

Prima di tutto, ecco i 4 fattori chiave che hanno spinto Capo Verde verso il Mondiale:

  1. Identità tattica chiara – compattezza tra i reparti, blocco difensivo ordinato e ripartenze pulite, costruite su principi semplici ma ripetibili.

  2. Talento diffuso nella diaspora – il lavoro di scouting ha valorizzato giocatori cresciuti in Europa con radici capoverdiane, integrandoli in un progetto nazionale credibile.

  3. Gestione dei momenti – nelle gare decisive, il gruppo ha mostrato freddezza e capacità di colpire nei frangenti cruciali.

  4. Continuità tecnica – fiducia in Bubista anche nei passaggi difficili, senza strappi che avrebbero azzerato il capitale di apprendimento costruito nelle qualificazioni.

I protagonisti e lo stile di gioco

Per chi si avvicina ai Blue Sharks, è utile un colpo d’occhio sintetico.

Ecco, in un unico elenco puntato, alcuni riferimenti da tenere a mente:

  • Struttura 4-3-3 o 4-2-3-1: linee corte, attenzione alle seconde palle, esterni rapidi per allungare il campo.

  • Giocatori simbolo: interpreti duttili tra difesa e trequarti, capaci di leggere le transizioni e di occupare l’area con tempi d’inserimento efficaci.

  • Palle inattive: arma strategica per sbloccare partite bloccate, grazie a esecuzioni pulite e coordinazione nei blocchi.

  • Mentalità: resilienza e senso di appartenenza, benzina emotiva che ha permesso di reggere l’urto con rivali storicamente più quotate.

Un segnale per l’Africa e per il torneo a 48 squadre

L’allargamento del Mondiale a 48 squadre ha offerto più finestre alle federazioni emergenti, ma non toglie nulla al valore tecnico dell’impresa: servono consistenza in un girone lungo e capacità di gestione delle pressioni. Il successo di Capo Verde è un messaggio a tutta l’Africa calcistica: con programmazione, network sulla diaspora e idee di gioco, anche realtà con risorse limitate possono diventare case study competitivi. Per il torneo in Nord America, i Blue Sharks portano una narrazione fresca, capace di unire identità locale e globalizzazione del talento.

Dal campo alla cultura: perché Capo Verde ispira

Il calcio capoverdiano si nutre del legame tra isole, comunità e musica, di un’immaginario che va oltre i 90 minuti. La nazionale è diventata una vetrina culturale per un turismo attento e per un racconto che alterna orgoglio diasporico e progettualità domestica. Per chi desidera approfondire temi di cultura e stile di vita connessi al movimento sportivo, consigliamo di leggere un contenuto della nostra sezione Lifestyle, per esempio la guida allo stretching quotidiano per stare meglio, utile a chi vuole integrare il calcio giocato con abitudini sane nella routine.

Cosa aspettarsi ai Mondiali

Capo Verde arriverà al 2026 con la serenità di chi ha già vinto superando la porta d’ingresso del torneo, ma con l’ambizione di lasciare un segno competitivo nel girone. La squadra non partirà per fare da comparsa: la struttura difensiva, la qualità sulle corsie e la cura delle palle inattive possono renderla avversaria scomoda per chiunque. E comunque vada, resterà il valore simbolico di un Paese che, pur minuscolo per superficie, ha saputo entrare nella mappa calcistica del mondo con organizzazione e coraggio collettivo.

Meloni “Landini obnubilato dal rancore, in tv mi definisce una cortigiana”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, evidentemente obnubilato da un rancore montante (che comprendo), mi definisce in televisione una ‘cortigiana’. Penso che tutti conoscano il significato più comune attribuito a questa parola, ma, a beneficio di chi non lo sapesse, ne pubblico la prima definizione che si trova facendo una rapida ricerca su Internet. Ed ecco a voi un’altra splendida diapositiva della sinistra: quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, replicando alle dichiarazioni del segretario generale della Cgil a DiMartedì su La7 che l’aveva definita “una cortigiana di Trump”, postando la definizione tratta da Oxford Languages: “Donna di facili costumi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

ComoLake, Nespoli “IA? Mi piace pensare persona sia sempre al centro”

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COMO (ITALPRESS) – “L’Intelligenza artificiale? A me piace pensare che al centro della creazione ci sia sempre la persona, ci sia sempre la mente che crea delle cose nuove. I computer, le macchine riusciranno a fare le cose molto più velocemente e molto più precisamente di come le facciamo noi, ma se dobbiamo creare qualcosa abbiamo bisogno della persona”. A dirlo l’ex astronauta Paolo Nespoli a margine del Digital Innovation Forum – ComoLake 2025, il forum organizzato da Micromegas e promosso da Fondazione Innovazione Digitale.

f28/fsc/gsl

Ricerca McDonald’s, amore e famiglia nei sogni degli italiani

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MILANO (ITALPRESS) – L’Italia è un Paese che sogna in grande. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta da YouGov per McDonald’s in occasione del lancio in Italia del nuovo panino Big Arch.
Il lancio è stato celebrato con un evento speciale che ha unito due città in un’unica esperienza dedicata alla grandezza in tutte le sue forme. A Milano, con la conduzione di Nicola Savino, la Galleria Meravigli ha fatto da cornice a un percorso scenografico con imponenti installazioni.
Durante la serata è stata presentata in anteprima la ricerca “Pensare in grande”, ispirata proprio al concept del panino e dedicata alle grandi esperienze e ai grandi desideri nella vita degli italiani.
In contemporanea, anche a Napoli, con la conduzione di Alvin, McDonald’s ha presentato il nuovo panino.
Nel corso della serata, è stata trasmessa in streaming e per gli ospiti dell’evento di Milano e Napoli la coreografia dei mille droni che nella notte precedente hanno provato lo spettacolo
per omaggiare la città. A causa del maltempo a Napoli il live drone show è stato rimandato.
La survey racconta un Paese che associa l’essere “grandi” alla capacità di vivere intensamente, coltivare sogni ambiziosi e dedicare tempo di qualità a sè stessi e agli altri. Nove italiani su 10 dichiarano infatti di avere un grande sogno e quasi 1 su 4 è già impegnato per realizzarlo, nonostante le difficoltà economiche e lo scenario sfidante dei tempi attuali. Ma quali sono i sogni più grandi? Fortuna, successo lavorativo e vivere fino a 100 anni.
Mentre la metà degli italiani nutre grandi aspirazioni, in particolare rispetto alle proprie condizioni di salute ed economiche, sono l’amore e la casa le prime due “cose” grandi che desidererebbero avere nella loro vita. Per i giovanissimi contano soprattutto i sentimenti: amore, famiglia, esperienze e amicizia.
Se parliamo poi di “vivere alla grande”, i momenti che gli italiani associano maggiormente a questo concetto sono: il tempo di qualità trascorso con amici e parenti, le soddisfazioni scolastiche o lavorative e una vacanza memorabile.
La metà degli italiani dice di sentire il bisogno di nutrire grandi aspirazioni, in particolare legate alla salute (50%) e alla stabilità economica (49%).
Per i più giovani (tra i 18 e i 34 anni) sognare in grande, invece, riguarda più i legami emotivi e gli aspetti di esperienza come i viaggi; anche per loro la condizione economica resta prioritaria. Quando si parla di “cose grandi”, gli italiani mettono al primo posto l’amore (34%) e una casa tutta loro (33%). Tra i giovanissimi, il cuore batte più forte: amore (52%), casa (38%), famiglia (36%), esperienza (35%) e amicizia (31%) sono i pilastri del loro ideale di felicità.
E se si parla di “grande” casa, la fantasia degli italiani corre verso un terrazzo spazioso (40%) o una cucina ampia (34%), simboli di convivialità e piacere di vivere. Al terzo posto con il 30% si posizionano gli elementi di arredo (un grande tavolo, un letto king size o un divano XXL), seguiti da una enorme cabina armadio (24%) prediletta soprattutto dalle donne.
Per i giovani, invece, la prima scelta ricade su elementi di arredo molti grandi (41%) come un letto king size, un grande divano, seguiti anche per loro, da un grande terrazzo e una grande cucina, riflesso del loro stile di vita.
Vivere alla grande, ma in semplicità Ma cosa significa davvero “vivere alla grande”? Per il 34% degli intervistati si tratta di trascorrere tempo di qualità con amici e parenti seguiti dalle soddisfazioni scolastiche o lavorative (16%) e da una vacanza memorabile (15%).
Un atteggiamento che si traduce anche in piccoli gesti quotidiani: oltre otto italiani su dieci dicono di avere un rituale per “iniziare la giornata alla grande”. C’è chi fa una colazione straordinaria (32%), chi scorrazza sui social (17%), chi si allena (16%) e, soprattutto i più giovani, ascoltano una playlist motivazionale (10%).
Quando ci si sente grandi Ci sono momenti che segnano il passaggio alla vita adulta e che fanno sentire grandi: il primo viaggio da soli (21%), la prima volta alla guida (12%) o il primo colloquio di lavoro (12%).
Inoltre, mentre i più nostalgici del primo bacio sono gli uomini (15%) e gli over 55 (15%), sono i giovanissimi a ricordare maggiormente il momento in cui sono state consegnate loro le chiavi di casa (15%).
-news in collaborazione con McDonald’s-
-foto ufficio stampa McDonald’s-
(ITALPRESS).

Malta scelta per la nuova antenna europea “Calypso” dell’AI Factory

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta è stata selezionata come una delle sei nuove sedi europee per ospitare un’Antenna dell’AI Factory — parte di un’iniziativa dell’UE volta a promuovere l’innovazione e le capacità di supercalcolo in tutto il continente. La rete, coordinata dalla EuroHPC Joint Undertaking, collega ora 19 hub di intelligenza artificiale con l’obiettivo di rendere l’Europa un leader mondiale nell’intelligenza artificiale e nel calcolo ad alte prestazioni.

La EuroHPC ha già acquisito 11 supercomputer distribuiti in Europa, tre dei quali figurano tra i dieci più potenti al mondo — tra cui Jupiter in Germania, il primo supercomputer europeo di classe exascale. L’UE investirà circa 55 milioni di euro nelle nuove Antenne dell’AI Factory, con contributi equivalenti da parte dei Paesi partecipanti. L’antenna maltese, denominata Calypso (Computational AI factory Link Yielding Performance, Services, and Outreach), sarà guidata dalla Malta Digital Innovation Authority(MDIA) e collegata all’AI Factory Pharos della Grecia.

Il Ministro dell’Economia Silvio Schembri ha dichiarato che Calypso collegherà direttamente Malta alle risorse europee più avanzate di intelligenza artificiale e supercalcolo, creando nuove opportunità per startup, ricercatori e imprenditori locali.

Il CEO della MDIA, Kenneth Brincat, ha aggiunto che il progetto da 10 milioni di euro rafforzerà l’ecosistema dell’innovazione maltese e offrirà accesso a potenti strumenti e competenze nel campo dell’IA. Entro la metà del 2026, tutte le Antenne dell’AI Factory firmeranno accordi di collaborazione, garantendo che ricercatori e industrie europee possano beneficiare dell’infrastruttura avanzata di calcolo della EuroHPC, indipendentemente dalla loro ubicazione.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

In calo le importazioni di container negli Usa

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ROMA (ITALPRESS) – Non è ancora chiaro se sia già un effetto dei dazi, ma le importazioni di container da parte degli Stati Uniti sono in calo. A settembre, secondo il Global Shipping Report, sono scese dell’8,4% rispetto ad agosto. Considerando i primi 9 mesi dell’anno, c’è stato però un aumento dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Settembre è tipicamente inferiore ad agosto in termini di volumi, ma il calo dell’8,4% evidenzia potenzialmente una maggiore sensibilità alle scadenze tariffarie. Gli importatori infatti continuano ad adeguare i flussi di spedizione in risposta ai cambiamenti politici. Dopo due mesi di volumi elevati, le importazioni di container dagli Stati Uniti sono quindi diminuite a settembre, trainate da un significativo calo dei volumi dalla Cina.
sat/azn

Media esortano Malta ad adottare un piano per la libertà di stampa

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Le principali organizzazioni internazionali per la libertà dei media hanno esortato il governo maltese ad adottare un Piano d’Azione Nazionale sulla Libertà di Stampa e la Sicurezza dei Giornalisti, definendolo una “opportunità storica” per garantire tutele durature alla stampa e onorare la giornalista uccisa Daphne Caruana Galizia.

In una dichiarazione congiunta che segna l’ottavo anniversario dell’assassinio di Caruana Galizia, l’International Press Institute (IPI) e altri 17 gruppi per la libertà di stampa hanno affermato che le recenti consultazioni sulla riforma dei media devono portare ad “azioni concrete e misurabili” in linea con gli standard europei e internazionali. La proposta della coalizione alle autorità maltesi include 14 raccomandazioni chiave, tra cui la creazione del piano nazionale, l’istituzione di un organismo interministeriale per coordinare le risposte alle minacce, e riforme costituzionali per sancire il giornalismo come pilastro della democrazia.

Altre proposte chiedono misure più efficaci contro le cause vessatorie (SLAPP), maggiori tutele per i whistleblower e riforme dei media di servizio pubblico per garantire indipendenza e trasparenza. I gruppi per la libertà di stampa hanno sottolineato che Malta deve ancora affrontare problemi sistemici emersi con l’omicidio di Caruana Galizia nel 2017, esortando a un’attuazione completa delle raccomandazioni dell’inchiesta pubblica del 2021. Hanno inoltre chiesto formazione per le forze dell’ordine e i magistrati, nonché misure di protezione per le giornaliste vittime di abusi online. “L’attuazione di queste raccomandazioni sarebbe un modo significativo per continuare a onorare la vita e l’eredità di Daphne Caruana Galizia”, ha dichiarato Tom Gibson del Committee to Protect Journalists.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).