sabato, Marzo 15, 2025
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Cagliari e Genoa non si fanno male, 1-1 alla Unipol Domus

CAGLIARI (ITALPRESS) – Cagliari e Genoa non si fanno male nella sfida a tinte rossoblù della Unipol Domus che apre la 28esima giornata di Serie A. Un tempo a testa e un punto a testa: avanti i padroni di casa con Viola, definitivo 1-1 di Cornet all’alba della ripresa.

Tre uomini sulla trequarti per Davide Nicola che lancia Zortea, Viola e Coman a sostegno di Piccoli. Vieira non vuole dare punti di riferimento e sacrifica Pinamonti: attacco leggero con Miretti libero di svariare, Ekhator e Cornet sugli esterni e Ekuban davanti.

La classica fase di studio iniziale viene interrotta bruscamente da una verticalizzazione geniale di Obert per Piccoli che sotto porta non sbaglia ma vede strozzato in gola l’urlo per il gol, annullato a causa di un fuorigioco millimetrico. Al quarto d’ora pericoloso Coman su una punizione dalla trequarti battuta all’improvviso: sorpreso Leali e la difesa del Genoa, la palla però sbatte sul palo esterno e i liguri tirano un sospiro di sollievo. Rimandato di soli pochi minuti il momento del meritato vantaggio del Cagliari. Al 18′ Piccoli difende il possesso con le unghie, poi sterza sul difensore e lancia Viola, pure fortunato con il controllo e gelido con il sinistro a battere il portiere per l’1-0. Unico neo del primo tempo sardo è la distorsione alla caviglia che mette ko Coman e costringe Nicola a inserire Augello, nel finale Piccoli non prende la porta su cross basso di Zortea e il Genoa si rende per la prima volta pericoloso sugli sviluppi di una mischia in area in cui Ekuban fallisce la deviazione vincente.

Si fa perdonare a inizio ripresa l’attaccante italo-ghanese: su una bella invenzione di Miretti nello spazio, Ekuban prende il tempo a Luperto e serve al centro un pallone che Cornet deve solo spingere in rete per il pareggio. Cambia completamente registro la squadra di Vieira nella seconda frazione e con gli innesti dalla panchina, Zanoli e Pinamonti su tutti, prova a chiudere la rimonta. De Winter si mangia le mani quando stacca in area ma non riesce a insaccare sul perfetto traversone di Martin, Pinamonti, invece, poco dopo protesta per un contatto prolungato con Zappa che per Fabbri non vale un calcio di rigore.

A un quarto d’ora dalla fine si fa male Cornet, ma la buona notizia per il Genoa è che dopo quasi sei mesi torna in campo Malinovskyi. Gli ultimi minuti sono orfani di grandi emozioni. Anche il Cagliari reclama un penalty, non concesso per un presunto mani di Vasquez che poi sarà provvidenziale in chiusura su Gaetano. Finisce in parità, si muovono le classifiche e a conti fatti, per entrambe, va bene così.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Furlani vince l’argento nel lungo agli Europei indoor

APELDOORN (OLANDA) (ITALPRESS) – Prima medaglia azzurra agli Europei indoor ad Apeldoorn, in Olanda. Secondo posto per Mattia Furlani nel salto in lungo, l’azzurro è salito sul podio grazie alla misura di 8.12. Primo al quinto salto, il bronzo olimpico a Parigi 2024 è stato beffato per un solo centimetro dal bulgaro Bozhidar Saraboyukov (lasciati ben 24 centimetri al momento dello stacco). Terzo lo spagnolo Lester Lescay (8.12). Fuori dal podio due anni fa a Istanbul, questa è la sua prima medaglia continentale indoor, la seconda della sua carriera dopo l’argento vinto ai mondiali di Glasgow lo scorso anno. Non è mancata l’amarezza: “Mi dispiace perchè ho lavorato tanto bene – ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport il 19enne laziale, tesserato per le Fiamme Oro Padova -, ho fatto la mia gara, potevo ambire a molto di più, ho litigato già da ieri con la rincorsa, però è così, i progetto sono a lungo termine. Se non cambio adesso la rincorsa non la cambio più, è pur sempre una medaglia internazionale. Non vedevo l’ora di entrare in pedana, ho fatto semplicemente la mia gara, mi dispiace, ma ci si lavora, ci sarà un Mondiale, un mondiale outdoor, sono tappe. Di solito con 8.12 mi scaldo”. La sorpresa della serata è stata Alice Mangione, terza (52.67) e qualificata alla finale dei 400 metri. Doppio sorpasso per l’azzurra che dal quinto posto è riuscita a qualificarsi in finale per via della terza posizione finale col tempo di 52″67. A vincere la semifinale è stata l’olandese Klaver in 51″15, seconda la polacca Ersetic in 52″41. In mattinata sessione di qualificazione, con Larissa Iapichino in finale grazie al 6.76 al secondo dei tre salti a disposizione, dopo un 6.53 d’esordio. “Missione compiuta – il commento della lunghista fiorentina – la qualificazione è sempre lo scalino più difficile ma siamo riusciti ad aggiungere anche questo tassello. Tecnicamente i miei salti di oggi sono stati discreti, ma di difficile c’è stata la tensione del primo turno, con soli tre tentativi. Domani ce ne sono sei per tutte, si può osare e trovare le misure anche se qualche dettaglio non dovesse andare. Sono molto più serena di altre volte”. Nel salto triplo Andrea Dallavalle (16.87) e Andy Diaz (16.74) hanno strappato il pass per la finale grazie a un unico salto. In semifinale gli ottocentisti Catalin Tecuceanu (1’48.10) ed Eloisa Coiro (2’04.09). Nelle semifinali dei 60m ostacoli fuori Giada Carmassi (8.04), Elisa Di Lazzaro (8.05) e Lorenzo Simonelli (7.60 e primo degli esclusi). Domani si torna in pista, in mattinata spazio alle qualificazioni, dalle 18.40 la finale del salto triplo dove l’Italia potrà andare a medaglia, alle 20 spazio al salto in alto, con Matteo Sioli e Manuel Lando in pedana.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Furlani argento nel salto in lungo agli Europei indoor

APELDOORN (OLANDA) (ITALPRESS) – Prima medaglia azzurra agli Europei indoor ad Apeldoorn, in Olanda. Secondo posto per Mattia Furlani nel salto in lungo, l’azzurro è salito sul podio grazie alla misura di 8.12. Primo al quinto salto, il bronzo olimpico a Parigi 2024 è stato beffato per un solo centimetro dal bulgaro Bozhidar Saraboyukov (lasciati ben 24 centimetri al momento dello stacco). Terzo lo spagnolo Lester Lescay (8.12).

Fuori dal podio due anni fa a Istanbul, questa è la sua prima medaglia continentale indoor, la seconda della sua carriera dopo l’argento vinto ai mondiali di Glasgow lo scorso anno. Non è mancata l’amarezza: “Mi dispiace perché ho lavorato tanto bene – ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport il 19enne laziale, tesserato per le Fiamme Oro Padova -, ho fatto la mia gara, potevo ambire a molto di più, ho litigato già da ieri con la rincorsa, però è così, i progetto sono a lungo termine. Se non cambio adesso la rincorsa non la cambio più, è pur sempre una medaglia internazionale. Non vedevo l’ora di entrare in pedana, ho fatto semplicemente la mia gara, mi dispiace, ma ci si lavora, ci sarà un Mondiale, un mondiale outdoor, sono tappe. Di solito con 8.12 mi scaldo”.

LE ALTRE GARE

La sorpresa della serata è stata Alice Mangione, terza (52.67) e qualificata alla finale dei 400 metri. Doppio sorpasso per l’azzurra che dal quinto posto è riuscita a qualificarsi in finale per via della terza posizione finale col tempo di 52″67. A vincere la semifinale è stata l’olandese Klaver in 51″15, seconda la polacca Ersetic in 52″41. In mattinata sessione di qualificazione, con Larissa Iapichino in finale grazie al 6.76 al secondo dei tre salti a disposizione, dopo un 6.53 d’esordio. “Missione compiuta – il commento della lunghista fiorentina – la qualificazione è sempre lo scalino più difficile ma siamo riusciti ad aggiungere anche questo tassello. Tecnicamente i miei salti di oggi sono stati discreti, ma di difficile c’è stata la tensione del primo turno, con soli tre tentativi. Domani ce ne sono sei per tutte, si può osare e trovare le misure anche se qualche dettaglio non dovesse andare. Sono molto più serena di altre volte”.

Nel salto triplo Andrea Dallavalle (16.87) e Andy Diaz (16.74) hanno strappato il pass per la finale grazie a un unico salto. In semifinale gli ottocentisti Catalin Tecuceanu (1’48.10) ed Eloisa Coiro (2’04.09). Nelle semifinali dei 60m ostacoli fuori Giada Carmassi (8.04), Elisa Di Lazzaro (8.05) e Lorenzo Simonelli (7.60 e primo degli esclusi). Domani si torna in pista, in mattinata spazio alle qualificazioni, dalle 18.40 la finale del salto triplo dove l’Italia potrà andare a medaglia, alle 20 spazio al salto in alto, con Matteo Sioli e Manuel Lando in pedana.

– Foto Ipa Agency –

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Calabria-CdM, ok stato emergenza ospedali e resiste su attribuzioni

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, per la durata di dodici mesi, in relazione alla situazione di criticità in atto concernente il sistema ospedaliero della Regione Calabria. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, diramata al termine del Consiglio dei Ministri.

Il Consiglio dei ministri, inoltre, ha deliberato su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, di resistere nel giudizio per conflitto di attribuzioni sollevato dalla Regione Calabria per l’annullamento delle circolari, protocollo numero 34247 del 3 dicembre 2024 e numero 36861 del 23 dicembre 2024, emanate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Dipartimento per i trasporti e la navigazione – Direzione generale per la motorizzazione. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, diramata al termine del Consiglio dei Ministri.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Bernini “Il provvedimento sul reato di femminicidio un segnale forte”

Bernini

ROMA (ITALPRESS) – “Le università devono essere luoghi di formazione dove tutti devono sentirsi sicuri. Gli sportelli antiviolenza sono vocati a questo, con un’attenzione particolare che ho chiesto ai rettori”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. “Abbiamo invitato i rettori a fare ulteriori proposte su quali elementi normativi potrebbero essere inseriti nel corso dell’iter del disegno di legge sul reato di femminicidio, nei confini di un provvedimento già forte. Non vogliamo né possiamo prevaricare l’autonomia dei singoli atenei, ma siamo disponibili a finanziare e monitorare le loro iniziative. Inoltre siamo aperti al dialogo, ascoltando da loro qualunque forma di proposta che possa aiutarci ad aiutarli”.

mca3/fsc

Femminicidio, Calderone “Nostro impegno punire i responsabili”

ROMA (ITALPRESS) – “Definire oggi il reato di femminicidio e assegnargli una dimensione codicistica autonoma è assolutamente necessario: è un reato terribile, epilogo tragico di situazioni che parlano di violenze reiterate nel tempo”. A dirlo è il ministro del Lavoro Marina Calderone durante la conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. “Le donne spesso subiscono in silenzio senza denunciare, perché hanno paura per il futuro dei loro figli – continua Calderone, – Il nostro impegno dev’essere quello di punire chi si rende responsabile di un reato così efferato, al contempo vogliamo sostenere chi si trova in difficoltà e dare alle donne la possibilità di liberarsi da situazioni così tragiche: stiamo mettendo in campo tanti strumenti, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per diffondere la consapevolezza che una soluzione contro il femminicidio c’è”.
mca1/fsc

Nordio “Femminicidio fattispecie autonoma, un risultato epocale”

Nordio

ROMA (ITALPRESS) -“Aver inserito il femminicidio nell’ordinamento penale come fattispecie autonoma è un risultato epocale: finora si discuteva sulla possibilità di configurare questa forma di reato come una circostanza aggravante dell’omicidio, ora aver costituito una fattispecie autonoma ci esime da una serie di problematiche tecniche che riguardano i bilanciamenti tra attenuanti e aggravanti”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. “Questa è anche una manifestazione potente di attenzione a questa piaga così dolorosa, che ha avuto un riconoscimento penale di prima levatura – aggiunge Nordio, – Maltrattamenti, stalking e altri tipi di reato ascrivibili al codice rosso diventano invece aggravanti, rendendo più difficile un trattamento di indulgenza per chi li commette”
mca3/fsc

Piantedosi “Non condivido sentenza della Cassazione sul caso Diciotti”

ROMA (ITALPRESS) – “Le sentenze si rispettano, ma si possono commentare: non condivido affatto la decisione della Cassazione sul caso Diciotti. Non ho letto la sentenza per intero ma ricordo che il Senato aveva stabilito l’inesistenza del reato, in quanto la vicenda era riconducibile al perseguimento di un interesse pubblico: quelle persone erano state salvate in acque maltesi, quindi in un’area non di competenza dell’Italia. Non commento le parole della presidente Cassano, ma da parte mia ribadisco come tale decisione sia assolutamente non condivisibile”. Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.

Fonte video: Palazzo Chigi
mca2/fsc

Piantedosi “Potenziata formazione polizia sul tema femminicidio”

Piantedosi

ROMA (ITALPRESS) – “È un intervento molto importante, che si inserisce nella scia di alcuni provvedimenti già adottati per marcare una presenza forte sul tema della violenza contro le donne: ci tengo anche a segnalare che la formazione delle forze di polizia sulla sensibilità e sulla professionalità in merito a questo tema è in crescita”. Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. “Nei presidi di polizia ci sono luoghi dedicati all’ascolto delle vittime, le cosiddette stanze rosa – prosegue Piantedosi – Al momento sono 339 su tutto il territorio nazionale tra questure e caserme, altre ne saranno istituite e questo andrà di pari passo con l’impegno verso la sensibilizzazione del personale”.

Fonte video: Palazzo Chigi
xd8/tvi/mca2

Roccella “Il femminicidio da ora è un reato autonomo”

Roccella

ROMA (ITALPRESS) – “Fin dall’inizio del nostro mandato la violenza sulle donne è stata un tema centrale: abbiamo cercato di intervenire sugli strumenti di prevenzione, con l’adozione di misure cautelari. I femminicidi sono diminuiti in misura molto lieve e quindi abbiamo ritenuto di dover intervenire nuovamente”. Lo sottolinea la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. “Abbiamo dunque introdotto un reato autonomo di femminicidio che verrà punito con l’ergastolo”, ha aggiunto.

mca1/tvi