Tg Economia – 22/10/2025
Ibe Driving Experience 2025, innovazione e sicurezza al centro della mobilità collettiva del futuro
RIMINI (ITALPRESS) – Ultima giornata per la quarta edizione di IBE Driving Experience, l’appuntamento organizzato da Italian Exhibition Group (IEG) che ha portato la bus travel industry e gli operatori del Trasporto Pubblico Locale a incontrarsi al Misano World Circuit Marco Simoncelli.
Nato come spin-off esperienziale di IBE INTERMOBILITY Future Ways (il principale appuntamento italiano dedicato alla mobilità collettiva e condivisa sostenibile, la cui prossima edizione è in programma al quartiere fieristico di Rimini dal 24 al 26 novembre 2026), l’evento si è confermato come format unico nel suo genere, capace di coniugare esposizione di mezzi innovativi e soluzioni tecnologiche, test su pista in condizioni reali, momenti di formazione e occasioni di networking tra i professionisti della mobilità collettiva pubblica e privata. La seconda giornata ha visto i bus impegnati nel test drive su pista: l’eccezionalità del circuito di Misano è stata trasformata in un laboratorio dinamico in cui la componente esperienziale ha incontrato innovazione di prodotto, sicurezza e visione strategica.
La giornata è stata aperta, in Sala Riviera del Circuito Simoncelli, dalla tavola rotonda “Sicurezza nella mobilità pubblica: sinergie tra regole e cultura”, promossa da Start Romagna e ASSTRA – Associazione Trasporti. In apertura, dopo il ricordo e l’omaggio della platea a Raffaele Marianella, l’autista morto sul lavoro lo scorso 19 ottobre, il saluto di Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group – IEG che ha dichiarato “IBE Driving Experience è un evento che nasce con un’anima speciale perché unisce le prove in pista di quelle che sono le novità del mercato bus & travel e del TPL: per questo, non c’era un luogo migliore del Misano World Circuit Marco Simoncelli.
Oggi si aprono i lavori con temi cruciali, sicurezza e legalità nella mobilità pubblica: sono valori concreti, che toccano la qualità della vita delle persone e delle nostre comunità. Ne abbiamo avuto un esempio, tragicamente, nei giorni recenti. La sicurezza non è soltanto una questione di regole, ma un dovere collettivo per costruire un ambiente dove tutti, cittadini, imprese, operatori del trasporto pubblico, istituzioni, si sentano parte attiva di un cambiamento positivo.
Organizzare questi appuntamenti con Start Romagna e ASSTRA per noi è fondamentale proprio per questi obiettivi, ampliare e arricchire il confronto, creare connessioni tra quella che è la dimensione nazionale e quella territoriale-locale e cercare di individuare risposte che siano efficaci. Voglio ringraziare anche AN.BTI – Confcommercio per la collaborazione ormai consolidata che anche quest’anno ha portato a IBE Driving Experience la loro assemblea”.
La prima sessione della tavola rotonda dal titolo “Sicurezza e legalità a bordo bus: regole definite, cultura da costruire”, ha visto gli interventi di Andrea Corsini – presidente Start Romagna, Alessandro Meggiato – dirigente Settore Trasporti Infrastrutture e Mobilità Sostenibile Regione-Emilia Romagna, Claudio Mastromattei – questore di Forlì-Cesena, Gianpaolo Patruno – questore di Ravenna, Olimpia Abbate – questore di Rimini, Edoardo Soverini – provveditore agli studi di Ravenna, Giuseppe Foti, provveditore agli studi di Rimini e Forlì-Cesena, con le conclusioni a cura di Alberto Rossano, responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di Start Romagna. Quest’ultimo intervento ha fatto da momento di collegamento con la seconda sessione “La sicurezza: le buone pratiche delle Aziende” a cura di ASSTRA: un momento di confronto sulle iniziative che le aziende di trasporto pubblico locale hanno condotto negli ultimi anni per garantire un ambiente di viaggio sicuro per i clienti, gli autisti e per il personale addetto ai controlli.
Sono state così presentate le buone pratiche di AMT Genova, ATV Verona e dell’Ente Autonomo Volturno, esperienze scalabili e replicabili su tutto il territorio nazionale e che vedono nella formazione, nel dialogo istituzionale e negli aspetti organizzativi tre fattori decisivi per aumentare il livello della sicurezza percepita e reale a bordo dei mezzi pubblici e negli spazi di fermata.
Si è tenuta nella giornata di ieri – con la conduzione di Laura Rolle, co-founder e head of research di Blue Eggs, ricercatrice e docente universitaria – la Masterclass Mobilità dedicata ai Deep Trend elaborati da Blue Eggs, grazie a un metodo di analisi proprietaria che individua i modelli mentali e i valori che guidano i comportamenti di consumo: un patrimonio di tendenze e segnali intercettati su un orizzonte di 3-5 anni a disposizione della progettazione industriale e della programmazione dei decisori – aziende e istituzioni – del TPL chiamati a cogliere 3 grandi sfide decisive per il futuro della mobilità collettiva.
La prima riguarda la necessità di ricodificare il tempo dello spostamento, che non sarà più solo un tempo per raggiungere una meta, ma può diventare uno spazio di valore, da vivere come parte integrante dell’esperienza grazie a servizi digitali ed esperienze personalizzate. La seconda sfida è allinearsi a un nuovo tipo di sostenibilità, che supera la dimensione esclusivamente ambientale per abbracciare quella sociale. La mobilità del futuro potrà contribuire a creare legami, collegare territori e rafforzare le comunità, esempi come il bus-supermercato che raggiunge i piccoli borghi interni, o le partnership tra eventi culturali e servizi di trasporto per rispondere a bisogni intermittenti, favorire la partecipazione e la connessione tra territori, mostrano come il sistema della mobilità possa diventare un vero e proprio attivatore di relazioni.
La terza sfida, infine, riguarda il ruolo umano dell’autista, che nell’era dell’intelligenza artificiale e della robotica assume un valore decisivo. Non più solo conducente, ma anche figura capace di costruire relazioni umane significative con i passeggeri, arricchendo l’esperienza di viaggio.
-Foto ufficio stampa Ibe-
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Ceccarelli “Con programma Dacia Zen estensione gratuita di garanzia”
MILANO (ITALPRESS) – “Dacia Zen è un programma lanciato circa due anni fa che consente al cliente Dacia, oltre il terzo anno dall’acquisto del veicolo, e quindi appena uscito dal periodo di garanzia, di poter beneficiare di un anno di garanzia supplementare ogni volta che fa manutenzione presso la rete ufficiale del brand. Questa estensione di garanzia si rinnova annualmente, fino a un massimo di 7 anni o un massimo 150.000 km. Tutto gratuitamente, semplicemente effettuando la manutenzione presso la rete ufficiale”. Lo spiega Enrico Ceccarelli, Quality & Services Director Dacia Italia.
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Atp Vienna, Sinner domina Altmaier. Vittorie anche per Berrettini e Cobolli
VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner supera il primo turno all’“Erste Bank Open”, torneo Atp 500 con montepremi totale pari a 2.736.875 euro, in scena sui campi in duro di Vienna. Il fuoriclasse altoatesino, numero 2 del ranking mondiale e favorito del tabellone, ha superato all’esordio il tedesco Daniel Altmaier, n.51 Atp, in due set con il punteggio di 6-0 6-2, in circa un’ora di gioco. Al secondo turno (ottavi) Sinner, che ha appena rinunciato a vestire la maglia azzurra alle Finals di Coppa Davis, se la vedrà in un derby tutto tricolore con Flavio Cobolli, 22esimo del ranking mondiale.
“Il primo set è stato quasi perfetto con quasi zero errori. Nell’indoor però devi stare molto attento perché le cose possono cambiare rapidamente se l’avversario comincia a servire bene, ma sono davvero felice dell’esordio, mi sono sentito molto bene in campo”, ha detto l’azzurro. Nella capitale austriaca, come anche nel 2023, ci sono diverse persone che ama a guardarlo dal vivo: “Mia mamma diventa nervosa quando mi vede dal vivo, non so se era in tribuna oggi. Mio fratello non c’è, ma probabilmente verrà a Torino. È bello avere mio padre nel box, so anche che mi guarda sempre anche quando sono lontano e cerco di abituarmi alla sua presenza. Averli mi ricorda quanti sacrifici ho fatto e continuo a fare, ma sentire l’affetto dei miei cari mi fa anche essere più leggero in campo”, ha aggiunto il numero 2 del ranking mondiale.
AVANTI ANCHE COBOLLI E BERRETTINI
Precedentemente i romani Flavio Cobolli e Matteo Berrettini si erano qualificati per il secondo turno. Cobolli ha superato all’esordio il ceco Tomas Machac per 7-6(8) 6-2, mentre Berrettini si è imposto per 7-6(5) 6-3 sull’australiano Alexei Popyrin. Berrettini se la vedrà agli ottavi con il britannico Cameron Norrie.
– Foto IPA Agency –
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E’ morta la donna di 62 anni accoltellata a Milano. Fermato l’ex marito
MILANO (ITALPRESS) – E’ morta la donna accoltellata questa mattina dall’ex marito nella sua abitazione di via Giuseppina Grassini a Milano. La donna, 62enne, era stata ricoverata in condizioni gravissime al Niguarda: presentava lesioni da taglio volto, all’arto inferiore e superiore. A nulla è valso l’intervento d’urgenza cui è stata sottoposta dai medici nel tentativo di salvarla: è morta poco prima delle 20. L’ex marito è stato rintracciato e arrestato nel pomeriggio all’interno del Parco Nord Milano.
L’AMICA “EX MARITO APPOSTATO DA UN MESE SOTTO CASA”
“Conoscevo l’ex marito, da un mese era appostato sotto casa, ieri sera era qui che la insultava”. Sono le parole di Antonietta Morella, amica della donna accoltellata a morte stamani a Milano dall’ex marito che subito dopo è scappato. La donna è stata intervistata in diretta durante il programma Ore 14 in onda su Rai condotto da Milo Infante. “Abito qui nella torre di fianco – ha raccontato la signora Morella -, ho sentito urlare e mi sono affacciata, c’era quell’uomo che l’ha picchiata fino a farla cadere per terra, lui aveva il casco, l’ha picchiata brutalmente”. “Conoscevo l’ex marito – continua – era una persona ‘non sana’, si era trasferito nel palazzo di fronte a Luciana, la controllava. Erano separati da anni, ora lei aveva un altro uomo ed era felice”.
– Foto IPA Agency –
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Piantedosi “Per difendere libertà di stampa impegno concreto, non propaganda”
ROMA (ITALPRESS) – “Esprimo anche in questa sede la piena solidarietà mia e del governo a Ranucci e alla sua famiglia e ribadisco la ferma condanna per l’atto vigliacco e criminale che ha subito e che rappresenta un attacco non solo alla persona, ma alla libertà di stampa e ai valori fondamentali della nostra democrazia: il lavoro delle forze di polizia prosegue con intensità per assicurare rapidamente alla giustizia i responsabili dell’attentato”. Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso di un’informativa urgente alla Camera sull’attentato a Sigfrido Ranucci.
“Le articolazioni competenti del mio ministero sono impegnate da tempo nei servizi di protezione e tutela di Ranucci, proprio per l’esposizione a rischio derivante dalla sua attività di giornalista d’inchiesta – aggiunge Piantedosi -. A partire dal 2020 ha effettuato alcune segnalazioni su atti intimidatori, consistenti per lo più in missive e messaggi via web. Fui io stesso, da prefetto di Roma, a informarlo sulla necessità di assegnargli una tutela personale, modulata da agosto 2021 in un dispositivo tutorio di quarto livello: anche recentemente, a seguito dell’atto intimidatorio del 16 ottobre, ho dato mandato di rafforzare al massimo ogni misura di protezione. Il livello di sicurezza è stato innalzato, rimodulando il dispositivo tutorio dal quarto al terzo livello; inoltre, presso le aree abitualmente frequentate dal giornalista è stato attivato un dispositivo di vigilanza generica radiocollegata; analoga attenzione è stata posta alle misure di sicurezza già adottate dal commissariato di pubblica sicurezza Rai in occasione degli ingressi e delle uscite di Ranucci dall’azienda. Anche prima dell’attentato le misure nei suoi confronti sono sempre state tempestivamente adeguate alle segnalazioni e alle risultanze informative emerse via via”.
“Il fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti è costantemente seguito dal mio ministero, anche tramite il centro di coordinamento per le Attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni che io stesso presiedo e che verrà riconvocato ai primi di novembre – ha sottolinea il ministro -: abbiamo inoltre costituito un organismo di supporto quale sede privilegiata di confronto tra referenti del mondo dell’informazione ed esperti del Viminale, al fine di individuare a livello operativo gli interventi più idonei di prevenzione e contrasto”.
“Per inquadrare meglio il fenomeno degli atti intimidatori, credo sia utile fornire qualche elemento sulle dinamiche nazionali prendendo in considerazione due tipi di dati, a carattere quantitativo e qualitativo – continua Piantedosi, – Il quinquennio 2020-2024 ha registrato 718 episodi, con una media di circa 143 eventi all’anno e un picco nel 2021 con 232: nei primi sei mesi del 2025 sono state registrate 81 segnalazioni di minacce; il maggior numero di episodi si è dunque verificato quando in carica non c’era questo governo. Esaminando le tipologie di minacce, è possibile distinguere le matrici principali tra criminalità organizzata, quelle di natura sociopolitica e una terza generica che ingloba tutti i casi rimanenti: nel quinquennio le maggiori occorrenze si sono verificate per motivi sociopolitici riconducibili a eventi di piazza, manifestazioni pubbliche o sportive o scenari simili; anche in questo caso il maggior numero di episodi si è verificato nel 2021, con 113. Le principali minacce arrivano dal web e dalle piattaforme social: nel primo semestre del 2025 sono 31 su 81 totali. Degno di nota è il dato sulle minacce mediante aggressione fisica, che però mostra una tendenza alla riduzione: ulteriori condotte minatorie sono le minacce verbali e il danneggiamento di beni di proprietà dei giornalisti, che sommate sfiorano il 20% del totale”.
“L’attenzione di questo governo alla sicurezza dei giornalisti è massima. Chi utilizza questo grave atto intimidatorio per adombrare una responsabilità dell’esecutivo offende la verità e le istituzioni con scarso senso dello Stato: lo stesso Ranucci ha fatto dichiarazioni estremamente equilibrate, lontane da ogni ricostruzione dietrologica – dice ancora il titolare del Viminale -. La libertà di stampa è di vitale importanza per la democrazia e la sua difesa richiede, oltre ad azioni concrete come quelle poste in essere da forze di polizia e autorità giudiziaria, anche l’impegno assiduo delle istituzioni e della società civile: in questo senso auspico che il tema della tutela della libertà di stampa non scadesse a strumento di grossolana propaganda partitica”.
– Foto IPA Agency –
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Lazio, Difensore Civico sui banchi di scuola per educare a cittadinanza attiva
ROMA (ITALPRESS) – Si è svolta presso la Sala Di Carlo del Consiglio regionale del Lazio la presentazione ufficiale del progetto “Il Difensore Civico sui Banchi di Scuola”, un’iniziativa promossa dal Difensore civico della Regione Lazio, in collaborazione con il Consiglio regionale del Lazio, volta a diffondere tra i giovani la conoscenza dei diritti dei cittadini, delle istituzioni di garanzia e degli strumenti di tutela previsti dall’ordinamento.
Ad aprire i lavori è stato Marino Fardelli, Difensore civico della Regione Lazio e Presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province Autonome italiane, che ha evidenziato l’importanza di un progetto che guarda al futuro: “Portare il Difensore civico nelle scuole significa seminare cultura della legalità, del rispetto e della partecipazione civica. E’ un modo per far comprendere ai giovani che il rispetto delle regole non è un limite, ma una garanzia di libertà e giustizia per tutti”.
L’evento, caratterizzato da un forte spirito di collaborazione interistituzionale, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni regionali: Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e della Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome italiane; Civita Di Russo, Vice Capo di Gabinetto Vicario del Presidente della Regione Lazio; Pasquale Ciacciarelli, Assessore regionale del Lazio; Luciano Mario Crea, Presidente della V Commissione Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo; Luciano Nobili, Presidente della Commissione Speciale PNRR e grandi eventi.
“Il senso civico che devono avere i nostri ragazzi è importante, per questo sin dal mio insediamento ho sempre di più rafforzato il ruolo del Difensore Civico: quello di ridurre lo spazio che spesso si crea tra cittadini e istituzioni e soprattutto dare risposte. Un ruolo che vogliamo continuare a valorizzare”, ha detto Aurigemma.
Tutti i relatori hanno sottolineato come l’educazione civica, la conoscenza dei diritti e la partecipazione attiva alla vita democratica rappresentino pilastri fondamentali per la formazione dei cittadini di domani.
A portare la loro testimonianza e sensibilità sul tema sono intervenuti anche ambassador del progetto, provenienti dal mondo della cultura, della ricerca e dello spettacolo: Sara Manfuso, opinionista televisiva, che ha evidenziato come la comunicazione possa e debba avere un ruolo educativo e sociale; Giulia Paolella, dottoranda di ricerca ed ex partecipante al programma televisivo “La pupa e il secchione”, che ha raccontato la sua esperienza di crescita personale e il valore del merito e dell’impegno; Carlotta Delicato, chef e vincitrice di “Hell’s Kitchen Italia”, che ha ricordato come anche attraverso la cucina e la creatività si possa trasmettere il senso della disciplina, della cooperazione e del rispetto delle regole.
A chiudere i lavori, gli interventi di Fabio Tagliaferri, Presidente ALES, e Edith Gabrielli, Direttrice Generale dell’Istituto VIVE (Vittoriano e Palazzo Venezia), che hanno posto l’accento sul legame tra arte, cultura e diritto come leve di emancipazione e crescita sociale: “Educare alla cittadinanza significa anche educare alla bellezza, alla responsabilità collettiva e alla tutela del patrimonio comune. L’arte e la cultura sono strumenti potenti per promuovere una società più consapevole e solidale”.
Il progetto “Il Difensore Civico sui Banchi di Scuola” rappresenta il primo passo di un percorso educativo itinerante che coinvolgerà istituti scolastici di ogni ordine e grado in tutte le province del Lazio. Attraverso incontri, laboratori e momenti di confronto, gli studenti potranno dialogare direttamente con il Difensore civico e con esperti del settore, approfondendo temi legati ai diritti fondamentali, alla giustizia sociale, alla partecipazione civica e all’etica pubblica.
L’obiettivo è formare cittadini consapevoli, capaci di riconoscere e difendere i propri diritti, ma anche di rispettare i doveri che garantiscono la convivenza democratica.
Le scuole e i docenti interessati a far partecipare i propri studenti possono aderire al progetto visitando la pagina dedicata sul sito ufficiale del Difensore civico del Lazio:
https://difensorecivico.regione.lazio.it/il-difensore-civico-tra-i-banchi-di-scuola/
– Foto mec/Italpress –
(ITALPRESS).
Sud Chiama Nord illustra la linea per la Finanziaria 2026, De Luca “Cento proposte, piano da 1,5 miliardi”
PALERMO (ITALPRESS) – A Palazzo dei Normanni, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa, Sud Chiama Nord ha illustrato la linea politica e le proposte che il movimento intende presentare nell’ambito della Legge Finanziaria 2026. Si tratta di un pacchetto di 100 proposte del valore di 1 miliardo e mezzo di euro, che il gruppo parlamentare dell’Ars sottoporrà al governo Schifani per inserirle nella manovra di stabilità di fine anno.
Ad aprire i lavori è stato il coordinatore regionale di Sud chiama Nord Danilo Lo Giudice, che ha introdotto l’incontro sottolineando il senso del lavoro svolto nelle ultime settimane: “In queste settimane abbiamo lavorato sulle misure che intendiamo proporre e sostenere nella nostra Regione — ha spiegato Lo Giudice — misure che riguardano diversi settori e molteplici criticità e che vogliamo rendere realmente funzionanti. Si tratta di proposte con una visione ampia e complessiva, frutto non solo dell’esperienza maturata in questi anni, ma anche della principale caratteristica del nostro movimento: essere un movimento formato da sindaci, amministratori operativi, assessori e consiglieri comunali, da persone che vivono quotidianamente il territorio, ne conoscono le peculiarità, i problemi e anche le potenzialità. Queste sono le basi sulle quali stiamo lavorando: individuare soluzioni concrete per affrontare le criticità e costruire una prospettiva diversa per la nostra terra. Il nostro approccio sarà di natura politico-istituzionale e finanziaria, ma anche profondamente territoriale e costruttiva. Le proposte che stiamo presentando al Governo regionale riguardano temi che riteniamo essenziali e fondamentali. Attraverso i dati vogliamo evidenziare alcune specificità che meritano attenzione, per rilanciare e rendere più efficace l’azione amministrativa e di governo, rafforzando i settori strategici della Regione”.
“Questa – ha affermato Cateno De Luca -, di fatto è la nostra Legge di Stabilità per la Sicilia, quella che noi avremmo fatto se fossimo stati al Governo. Si tratta del frutto dell’esperienza maturata sul territorio e della conoscenza diretta delle dinamiche regionali. Serve a scuotere le coscienze e a porre al centro alcune questioni che riteniamo decisive. Abbiamo concentrato la nostra attenzione su una serie di ambiti che comprendono circa 100 proposte. Stiamo completando l’elaborazione dei testi per poterli presentare ufficialmente, perché ogni proposta si fonda su dati, numeri e analisi concrete. La nostra impostazione parte da un presupposto chiaro: noi non facciamo parte di questo Governo, ma rappresentiamo un’opposizione costruttiva. Non siamo qui per distruggere, ma per proporre. Il nostro è un approccio serio e pragmatico, basato su un confronto di merito. Le proposte sono articolate in più pacchetti tematici”.
Il primo, è stato spiegato, riguarda gli enti locali, un tema fondamentale per Sud chiama Nord, dal momento che è un movimento dei sindaci, delle amministrazioni, dei territori. Il Movimento, è stato sottolineato, ha lavorato su interventi che toccano anche le isole minori, dove i numeri, pur piccoli, raccontano grandi problematiche. Sulle opere pubbliche locali si chiede più sussidiarietà, perché troppe competenze restano bloccate o centralizzate, rallentando l’attuazione degli interventi. Basti pensare, è stato puntualizzato, ai comuni costieri, circa 140 in tutta la Sicilia, che oggi vivono una situazione di forte criticità legata anche alla gestione delle concessioni e degli spazi demaniali. Ma le proposte riguardano anche Sviluppo e semplificazione amministrativa; ambiente e valorizzazione dei territori; Accelerazione della spesa; politiche sociale e giovanili.
“Serve una visione diversa – ha aggiunto De Luca -, fondata sulla responsabilità, sulla collaborazione istituzionale e sulla capacità di ascoltare chi ogni giorno amministra dal basso. Non possiamo continuare a fare norme solo per riempire le pagine della Gazzetta Ufficiale. Dobbiamo invece introdurre regole che garantiscano risultati concreti, che rispondano ai bisogni reali dei territori e delle persone. Chiederemo formalmente un incontro al Governo per discutere nel merito le nostre proposte. Noi siamo pronti a collaborare, a sostenere un percorso condiviso di riforme e di misure concrete. Ma se il Governo non accoglierà le nostre istanze, andremo avanti comunque, con i fatti e con la forza delle idee. Non facciamo parte della coalizione di centrodestra, non facciamo parte del governo e nemmeno degli sfascisti e di chi grida in continuazione inutilmente senza essere nelle condizioni di sedersi per affrontare corpo a corpo il merito delle questioni – ha affermato De Luca – Il governo è ancora in tempo per inserire i nostri emendamenti nella loro proposta altrimenti li presenteremo in commissione Bilancio e li discuteremo uno per uno. La sfida non sulle poltrone che a noi non interessano, ma sul buon governo e sulle soluzioni alle criticità. Schifani – ha aggiunto De Luca -, deve fare uno sforzo in più, dando credibilità a Palazzo d’Orleans. Se il governo dà una apertura alle nostre proposte non avremo problemi a sostenere il percorso della legge di stabilità che esce dalla giunta, i temi che poniamo sono indispensabili”.
Nel corso della conferenza, sono intervenuti anche i deputati Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto, che hanno approfondito i rispettivi ambiti di intervento. “La Sicilia conta il più alto numero di comuni in dissesto o in pre-dissesto d’Italia: è un’emergenza strutturale che non può più essere affrontata con misure straordinarie — ha evidenziato Lombardo —. Servono strumenti stabili, legati a criteri di efficienza e responsabilità. Chi migliora la propria capacità di riscossione e gestisce bene le risorse va premiato, non penalizzato. È ora di rimettere i comuni al centro delle politiche regionali, perché sono loro il vero motore dei territori”. “Chi come noi viene dal mondo dei sindaci sa bene cosa significa garantire ogni giorno i servizi con risorse limitate e personale precario — ha aggiunto Sciotto —. Dietro ogni dipendente comunale ci sono persone che hanno dato tutto alla propria comunità e meritano stabilità e rispetto. Le nostre proposte vanno in questa direzione: tutelare i lavoratori, rafforzare i servizi sociali e creare le condizioni per una pubblica amministrazione efficiente e umana”.
– foto ufficio stampa Sud Chiama Nord –
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Tommaso Paradiso annuncia “Casa Paradiso”, il nuovo album in uscita il 28 novembre
MILANO (ITALPRESS) – Tommaso Paradiso annuncia “Casa Paradiso”, il nuovo attesissimo progetto discografico del cantautore romano, in uscita venerdì 28 novembre 2025 su tutte le piattaforme digitali e in tutti gli store fisici per Columbia Records/Sony Music Italy, già disponibile in preorder.
Anticipato da un trailer cinematografico ed emozionale che con le iconiche voci calcistiche di Fabio Caressa e Beppe Bergomi ne ha svelato titolo e release date, l’annuncio ufficiale del disco e della tracklist arriva a poche settimane dall’uscita del primo singolo estratto “Lasciamene un po’” – ai vertici delle classifiche radio, tra i brani più trasmessi del momento – e dall’annuncio del tour nei palasport che nella primavera del 2026 toccherà tutta Italia.
“Ho un’ammirazione profonda per chi, ogni giorno, affronta l’ignoto. Potrei quasi definirla un’invidia positiva, sana. Sono incantato da quelle persone che, per indole, sanno ribaltare gli schemi, o addirittura uscirne. Sono incantato dagli avventurieri e dalle avventurose. Mi inchino di fronte a chi ha il coraggio di intraprendere viaggi lontani e profondi, dentro e fuori di sé, alla ricerca del senso autentico delle cose o più probabilmente della vita” dice Tommaso Paradiso.
“Io, invece, sono semplicemente un uomo ossessionato dall’intensità emessa dalla luce delle lampadine. Sono convinto che anche un ambiente non canonicamente “bello” possa essere salvato da una luce calda. Sono semplicemente un uomo ossessionato dai palazzi, dall’edilizia in generale. Ancora non ho capito se tutto ciò che compio quotidianamente sia un tentativo di fuga dal malessere o una costante tensione verso il benessere. Fatto sta che il piacere, immediato o programmato, sa tenermi a galla da quando mi sveglio a quando mi addormento. Esco di casa verso mezzogiorno, noleggio un monopattino e percorro le stesse identiche strade: il mio cuore si gonfia e la mente si libera. Potrei addirittura affermare di essere “fatto”, sì, ma di un godimento naturale. Assisto e interpreto i fatti di questo mondo che mi cadono in testa, e ho l’oscura consapevolezza di non poter fare niente di significativo. Ho un po’ di paura. Posso solo scrivere e accompagnare questa rassegna di pensieri con la musica. È notte. Noleggio un altro monopattino. Ho bisogno di percorrere quella via che da Piazzale Flaminio sale su, dove passa anche il tram. Ho bisogno di accendere quella piccola luce, debole come me, aprire il frigo, fumare un’ultima sigaretta e amare all’infinito chi mi ha dato tutto e anche chi non mi ha dato niente. Tornare a casa” conclude Tommaso Paradiso.
“Casa Paradiso” è disponibile in diversi formati fisici: il CD in una speciale configurazione pop-up, il vinile in due diverse colorazioni, e il vinile bianco autografato in vendita esclusiva su amazon.it.
-Foto ufficio stampa Goigest-
(ITALPRESS).


