martedì, Novembre 26, 2024
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Vicenzatour2023, nuovi itinerari da maggio a dicembre

Da maggio a dicembre un nuovo programma di 13 tour guidati arricchirà l’offerta culturale di Vicenza. VicenzaTour, che ha riscosso un notevole successo negli anni scorsi, viene riproposto con 11 itinerari di nuova ideazione e due consolidati e sempre molto richiesti, in programma il sabato e la domenica.

Il calendario, come di consueto particolarmente articolato, ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, culturale e museale della città coinvolgendo musei e monumenti attraverso percorsi originali e stimolanti condotti dalle Guide turistiche abilitate di Vicenza che hanno collaborato anche all’ideazione.

La quarta edizione è organizzata dall’amministrazione comunale con la collaborazione della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, delle Gallerie d’Italia – Vicenza, del Palladio Museum, del Museo Diocesano, del Museo del Gioiello, della Fondazione Coppola, del Consorzio Vicenzaè e l’Ufficio IAT per la realizzazione.

Gli itinerari riproposti sono quelli “natalizi” nelle sedi museali che conservano opere d’arte che raccontano la nascita di Gesù e delle altre sacre rappresentazioni come le preziose icone russe, in programma nel mese di dicembre.

Novità assoluta è la visita ad una dimora di proprietà privata, Villa Ghislanzoni Curti a Bertesina, a pochi minuti di bicicletta dal centro storico, di cui si potranno vedere gli interni, il giardino all’italiana e il parco storico e conoscere la storia del borgo in cui sorge. Sarà il primo appuntamento “green” del fitto calendario che si terrà sabato 13 maggio e si ripeterà sabato 27 maggio con partenza alle 10 da via San Cristoforo 37. Costo 12 euro.

Si proseguirà poi in giugno con “Vicenza dall’alto” per visitare le torri di Porta Castello e del Museo diocesano e la terrazza della Basilica palladiana. In giugno si potranno vedere anche le opere d’arte del Santuario di Monte Berico nel Museo di arte Sacra e la Sala del Quadro e un altro tour condurrà alla scoperta della Vicenza di Antonio Fogazzaro.

settembre si scoprirà la Vicenza romana lungo l’antica via Postumia.

Ad ottobre sono tre gli appuntamenti proposti dedicati al Rinascimento: il primo condurrà a Palazzo Chiericati e al Teatro Olimpico, il secondo al Museo del Gioiello e alle Gallerie di Palazzo Thiene, il terzo al Teatro Olimpico e al Palladio Museum.

A novembre sarà la volta della Vicenza del ‘600 con un percorso a Palazzo Leoni Montanari e, per la prima volta, all’Oratorio del Gonfalone e a San Nicola mentre l’altro itinerario del mese condurrà a Palazzo Trissino e nella Loggia del Capitaniato nel cuore del governo cittadino.

Un’altra delle proposta collaterale al VicenzaTour2023, confermata ogni sabato (esclusi luglio e agosto) alle 14.30, è la visita “Scopri Vicenza, un capolavoro di città” che condurrà i partecipanti nel centro storico cittadino (10 euro).

I tour durano indicativamente due ore e sono gratuiti fino ai 12 anni compiuti.

Per iscrizioni e informazioni consultare il programma completo  o contattare l’Ufficio informazioni e accoglienza turistica – Iat in piazza Matteotti 12, 0444320854, [email protected]

Prenotazioni online www.vicenzae.org

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Fonte: Comune di Vicenza

Unico: il mercato del fatto a mano torna in Piazza dei Signori a Vicenza

Sabato 6 maggio dalle 9.30 alle 20, in piazza dei Signori a Vicenza, torna l’attesa edizione primaverile di Unico – Il mercato del fatto a mano, organizzato da Non ho l’età in collaborazione con l’amministrazione.

La manifestazione richiama oltre 50 artigiani da tutta Italia, per un evento all’insegna del fatto a mano che promuove uno shopping lento, capace di unire il rispetto per l’ambiente all’originalità.

L’edizione primaverile torna alla ribalta, prima dell’arrivederci a settembre, pronta ad accogliere nuovi espositori, con un’attenzione particolare all’ambiente e alla sostenibilità, due obiettivi prioritari per tanti artigiani presenti alla manifestazione.

A Unico i visitatori troveranno articoli prodotti in serie limitate o unici, con uso di materiali locali. Sarà presente ad esempio il laboratorio sartoriale Ida Tess, che utilizza solo tessuti recuperati da fondi di magazzino e scarti di produzione e che deve il proprio nome ad una sarta vicentina.

Tra gli artigiani anche Martino Dorigo e Marco Cuzzolin de Il Retrobottega, che recuperano e rivisitano alcuni pezzi d’arredamento vintage.

Non mancheranno creazioni speciali per la festa della mamma: dalle composizioni floreali di Spazio botanico, con i suoi incredibili e delicatissimi fiori stabilizzati e presentati dentro deliziose campane di vetro, all’arredo per la casa di Pesce fuor d’acqua, con tessuti variopinti in lini pregiati, ai bijoux di Officina 925, eseguiti con la tecnica della cera persa per realizzare pezzi di gioielli artistici unici.

Ritornano alcuni espositori che hanno fatto la storia della manifestazione come R&S ceramica pop, che realizza tazze, ciotole e piatti con le tecniche tradizionali della maiolica italiana e della ceramica popolare veneta.

Questa edizione porterà in piazza i colori: particolarmente attesa la presenza di Valentina e Beatrice di Armocrombeauty. Sabato mattina Armocrombeauty sarà a disposizione per stories e racconti con gli artigiani. Nel pomeriggio saranno a disposizione per consulenze su prenotazione all’email [email protected].

È sempre attivo lo shop online www.unicofattoamano.it.

In caso di maltempo la manifestazione verrà annullata.

Per maggiori informazioni: www.unicofattoamano.it [email protected] 3496410654

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Fonte: Comune di Vicenza

Palazzo Pojana in Corso Palladio a Vicenza. Passeggiare nella storia (puntata 3)

Vincenzo Pojana possedeva un palazzo in un angolo tra contrà Do Rode e corso Palladio, acquistò l’edificio apposto e nel 1561 chiese di poter unire le due strutture con un arco che scavalcasse contrà Do Rode.

La realizzazione ebbe luogo tra il 1561 ed il 1566: i due edifici furono collegati grazie ad un interessante soluzione che attraversa la contrada sottostante. La facciata del nuovo palazzo non è simmetrica al piano inferiore (lo si può ancora leggere nonostante gli sventramenti che l’edificio ha subito per l’apertura dei negozi): infatti le due arcate di destra dovevano fungere da ingresso. Il piano nobile è caratterizzato da sei le- sene giganti di ordine corinzio e cinque finestre a tabernacolo ed altre cinque quadrate superiori.

Palazzo Pojana
Palazzo Pojana (Foto di Emanuele Calegaro)

La paternità di Palladio deriverebbe dall’esistenza di un disegno, ma per il Centro Studi Andrea Palladio l’attribuzione a Palladio non si fonda su riscontri documentari né su disegni autografi, ma sull’evidenza della qualità architettonica dell’articolazione del piano nobile, con un ordine che abbraccia due piani, nonché del disegno di particolari, come gli elegantissimi e carnosi capitelli compositi e la trabeazione.

Tuttavia, elementi come le paraste prive di “entasi” poco si accordano al linguaggio palladiano degli anni Sessanta, tanto da far pensare che il disegno della porzione sinistra del palazzo Pojana sia frutto di un progetto giovanile di Palladio, poi esteso all’edificio confinante negli anni ‘60.

Da Storie Vicentine n. 6 gennaio-febbraio 2022


In uscita il prossimo numero di Maggio 2023
distribuito nelle edicole del centro e prima periferia e agli Abbonati
Prezzo di copertina euro 5
Abbonamento 5 numeri euro 20
Over 65 euro 20 (due abbonamenti)

Rodolfo Aricò, a Villa Pisani Bonetti di Lonigo la mostra personale

Sabato 6 maggio 2023, inaugura a Villa Pisani Bonetti una mostra personale di Rodolfo Aricò (Milano 1930 – 2002) a cura di Francesca Pola, in cui saranno presentate opere scelte per dialogare con questo capolavoro giovanile dell’architettura di Andrea Palladio: un luogo straordinario che, nella relazione propositiva con la sua identità storica aperta al confronto con la creatività contemporanea, apre al visitatore inedite coordinate di esperienza.

La mostra, che riceve il Patrocinio di Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Lonigo, Associazione VilleVenete è organizzata dall’Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art, in collaborazione con Archivio Rodolfo Aricò e A arte Invernizzi Milano.

Rodolfo Aricò, protagonista dell’arte italiana della seconda metà del XX secolo, dalla metà degli anni ‘60 con le sue tele sagomate pone l’accento sul paradosso della geometria come strumento di rappresentazione, per farne luogo di successione temporale e apertura relazionale. In una pittura stratificata sia a livello strutturale che cromatico, come in una spinta che continuamente preme sui margini, le sue immagini vivono di una esattezza instabile, dove il colore è sentimento di conoscenza dello spazio, in una tensione continua tra superficie e profondità: una immagine dissonante, in cui l’essenzialità monocroma delle sue opere è continuamente problematizzata da dinamiche strutturanti e da mescolanze percettive. La mostra permette di riconoscere la continuità di alcune coordinate fondanti le dissonanze di relazione tra geometria e struttura e il rapporto tra colore e luce.

Come scrive Angela Faravelli, quello tra Andrea Palladio e Rodolfo Aricò è un dialogo “costellato di similitudini e assonanze, basato sulla geometria delle forme originarie e volto alla ricerca di assoluti e leggi universali che dimorano nell’interiorità dell’uomo. Entrambi utilizzano un preciso repertorio di elementi architettonici: l’uno per costruire edifici secondo le leggi di una nuova «divina proporzione» trattata ne I quattro libri dell’architettura (Venezia, 1570); l’altro per indagare l’aspetto psicologico della mente umana, dando enfasi all’aspetto formale e al significato umanistico, per sconfinare – attraverso un uso sapiente della campitura pittorica – in un mondo orfico. Nasce così un’inedita “messa in scena” in cui contenitore e contenuto si trovano in un rapporto armonioso di interdipendenza, dove la visione è in grado di cogliere tutti gli elementi nella loro configurazione, nel loro stare, singolarmente, gli uni con gli altri.

È il grande salone centrale del piano nobile di Villa Pisani Bonetti ad accogliere l’ultimo ciclo pittorico di Rodolfo Aricò; Sere (1997), Chi ama crede (1997), Sensus 3 (1999) e i due Senza titolo (2002) lasciano trasudare una corporeità della materia data dalla manipolazione del colore sulla superficie dell’opera, esaltata dall’illuminazione che penetra dalla grande apertura della finestra termale. L’andamento curvilineo della copertura delle cantine riecheggia in Arco (1979) che – nella solitudine del proprio apparire puro e semplice – diviene, oltre che rappresentazione del pensiero architettonico, superficie vibrante dalla quale il colore pulsa nella sovrapposizione di numerose stratificazioni.”

In occasione della mostra è stato pubblicato un volume bilingue a cura di Francesca Pola fondato su un ampio e approfondito studio dell’opera di Aricò. La monografia intende offrire una visione complessiva del lavoro dell’artista in chiave internazionale con immagini di opere, fotografie storiche e documenti, una selezione di scritti d’artista e testi critici che ne hanno punteggiato il percorso, un focus di Angela Faravelli sul rapporto tra opera e architettura e un aggiornato apparato bio-bibliografico.

Villa Pisani a Bagnolo di Lonigo, progettata da Andrea Palladio a partire dal 1541, al ritorno dal suo primo viaggio a Roma, e realizzata tra il 1544 e il 1545, è forse l’opera più rappresentativa del periodo giovanile della sua attività e con essa inizia la collaborazione con la Repubblica veneziana. Ispirata alla monumentalità della Roma imperiale, Villa Pisani rappresentava l’affermazione del potere di Venezia sulla terraferma: la dimora rappresentativa e vivibile nello stesso tempo, controllava il territorio agricolo circostante, mentre la posizione sul fiume la collegava alla Serenissima per i trasporti di persone e di merci. La Villa presenta la facciata principale verso il fiume, mentre il retro si rivolgeva verso le zone lavorative del complesso.

Ubicata all’interno del giardino della Villa è la Barchessa, in origine costruzione rustica con ampie tettoie ad archi a destinazione essenzialmente agricola che oggi, dopo un attento restauro e completo ripristino, ritorna a vivere, preservata e valorizzata, nel XXI secolo, in veste di un raffinato Relais, grandi Spazi Eventi e con il ristorante Osteria del Guà (www.labarchessadivillapisani.it).

Negri Dè Salvi e il loro palazzo di Vicenza. Passeggiare nella storia (puntata 2)

La famiglia Negri, proveniente dalla Germania, per alti meriti ottenne dalla Serenissima la cittadinanza di Vicenza. Nel registro dei feudi, sotto il giorno 14 gennaio 1695, si leggono i privilegi del conte Vincenzo padre e i suoi figli Egidio, Marco, Isabella.

Una serie di nomi illustri ha avuto questa famiglia, onorata nel campo della magistratura, nelle lettere, nella milizia, ottenendo onori e privilegi da sovrani europei. onorata nel campo della magi- stratura, nelle lettere, nella milizia, ottenendo onori e privilegi da sovrani europei. L’undici marzo 1652, venne elevato a Cavaliere Vincenzo Negri, conte del Principe Francesco Molino. Il dieci aprile 1680 venne creato conte Marco Negri Cavaliere di San Marco, da questo ramo discendono gli odierni Conti Negri.

In molti documenti esistenti nel comune di Chiuppano o Clupano ci sono nomi che potrebbero riferirsi alla famiglia. È certo che nel 1417 in un testamento di Vincenzo fu Giulio da Clupano appare il nome di Zannino Negri de Clupano, scritto dal notaio Giovanni di Giacomo da Piovene. Il dieci febbraio 1418, Zannino si trovò confinante in una concessione con Aurosio fu Matteo da Piovene. Il sette dicembre 1422, Michele Negri fu presente in una concessione di Cristoforo fu Marco de Caprelli (i Capra). Il tredici settembre 1457, il nunzio Stefano Negri fu testimone in una controversia per il quartese, tra il prete Pietro di Francia e i fratelli Filippo e Giovanni Sartore.

Nel 1472 Pietro e Cristoforo Negri di Chiuppano ricevono una investitura feudale. Nel 1476 Cristoforo fu presente nell’inventario dei beni della chiesa dei santi Michele e Daniele come confinante. Il quindici aprile 1482, in Padova, nel Palazzo Vescovile, Fra cesco figlio di ser Pietro, cittadino di Vicenza, chiese di essere investito del feudo decimale già dei fratelli Zeno Pietro e Cristoforo. L’undici gennaio 1488, in Padova, nel Palazzo Vescovile dinanzi a Padre Pietro Barozzi Vescovo, comparvero il signor Scolaro dello studio di Padova e il signor Francesco figlio del nobile Pietro de Negri fu Stefano, cittadino di Vicenza, per ottenere l’investitura speciale. È accertato che nel 1503, per l’assegnazione di affittanze per la chiesa di Chiuppano in San Pietro Valdastico, fu citato il signor Cristoforo Negri di Chiuppano come confinante di un terreno in Carrè. Il 15 luglio 1532, in Padova, nel Palazzo Vescovile il feudo fu rinnovato per il signor Antonio de’ Negri, cittadino di Vicenza vassallo e feudatario, figlio del fu Girolamo, per se e i suoi fratelli. Nei beni inventariati dal comune di Chiuppano del 1623 risulta il nome di tale Benedetto.

Il 6 ottobre 1631, in tempore pestis, morì Benedetto di anni 80 circa. In un documento postumo datato 22 marzo 1707, si trova un legato testamentario di 100 Ducati alla chiesa di Chiuppano per cui il Parroco aveva l’obbligo di celebrare 12 messe l’anno. Nel 1713, appare il nome dei Negri per una proprietà del conte Vincenzo Negri, colonnello delle Milizie di Guardia al Confine dei Sette Comuni. Scrive il  Notaio Nicolò Rezzara nel 1772, di una proprietà del signor Negri- Salvi confinante col marchese Capra. I Negri quindi si erano imparentati con i Salvi di Vicenza. 

Edoardo Negri de Salvi

Edoardo Negri de Salvi, nato a Vicenza, il 23 agosto 1847 e morto ivi nel 1937. Deputato del Regno. Colonnello Militare. Nel 1866, partecipò alla aIIa Guerra d’Indipendenza come volontario con Giuseppe Garibaldi, ebbe il battesimo del fuoco nella battaglia di Pieve di Ledro il 18 luglio. Fu eletto nelle elezioni politiche del 1900 nel collegio di Marostica, deputato per quattro legislature. Fu consigliere comunale e provinciale di Vicenza e dal 1914 al 1918 presidente della Federazione della Scherma. Sposato con la contessa Beatrice Emo Capodilista, ebbe tre figli. 

Pier Eleonoro Negri

Pier Eleonoro Negri , nato a Locara, 29 giugno 1818, morto a Firenze nel 1887, conseguì il grado di tenente generale e ricevette sia la medaglia d’argento al valor militare, sia la medaglia d’oro al valor militare. La sua figura è stata tuttavia, a partire dai primi anni del XXI secolo, al centro di progressive critiche e controversie, soprattutto per essere stato l’ufficiale in comando in occasione della rappresaglia durante i fatti di Pontelandolfo e Casalduni.

Guido  Negri

Guido  Negri  è una figura di grande interesse per la sua storia di combattente e per la spiritualità che lo portò a essere protagonista di una causa beatificazione della chiesa padovana. Il suo sentimento religioso e patriottico furono chiari fin dalla giovinezza e lo portarono da un lato a far parte della Società della Gioventù Cattolica e, a entrare tra i terziari domenicani. Dall’altro lato a prendere parte alle guerre in cui l’Italia si trovava impegnata. Richiamato per la terza volta, dopo la leva nel 1911-12 e la guerra italo-turca, con il grado di capitano fu inviato, benché convalescente al 55° Fanteria sul monte Piana. Ricoverato nuovamente per la febbre alta, durante la successiva convalescenza di laureò in lettere a Padova.

Da Storie Vicentine n. 6 gennaio-febbraio 2022


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Stella Meravigliosa: presentato il 76° Ciclo di Spettacoli Classici del Teatro Olimpico di Vicenza

Stella Meravigliosa. Si chiama così il 76° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza presentato oggi alla stampa, il quinto affidato alla Direzione Artistica di Giancarlo Marinelli, scrittore, autore teatrale e regista, un Ciclo caratterizzato da un titolo di grande forza evocativa che riassume le scelte artistiche e l’impostazione del lungo e a volte accidentato, percorso di lavoro.

Il titolo rimanda al romanzo del 1962 dello scrittore giapponese Yukio Mishima, un testo che incarna il dilemma atroce e dilaniante tra conservazione e annientamento, creazione e distruzione, indicando la necessità irrevocabile di una scelta.

Gli spettacoli del nuovo Ciclo dei Classici edizione 2023 – otto spettacoli, di cui cinque in prima nazionale – saranno in scena dal 21 settembre al 21 ottobre; si nutrono e arricchiscono negli approfondimenti de L’Olimpico incontra il pubblico, una serie di incontri, convegni, tavole rotonde, che si svolgono all’Odeo dell’Olimpico, nel Giardino del Teatro e in Basilica Palladiana, con studiosi, critici e artisti, a discutere con il pubblico dei temi e dei riferimenti suggeriti dagli spettacoli in scena.

“Stella Meravigliosa”, il titolo del 76° Ciclo è dunque di per sé l’enunciazione di una sfida e di una sua non più procrastinabile risoluzione; la guerra delle guerre magistralmente rappresentata da Mishima, diventa il motivo critico dentro e fuori il Classico e l’interrogativo su cui si plasma questa nuova edizione degli Spettacoli Classici all’Olimpico, diretta da Giancarlo Marinelli. La questione è se la forza del Mito sia quella di uscire dal Testo, e di passare nel Testo di qualcun altro, che lo declina poi secondo i tempi e i modi della Storia, oppure se la sua potenza sia inscindibile da chi per primo l’ha tramandato a noi, e senza di lui non sia possibile alcuna rappresentazione del Sacro e del Classico. E la metafora del preservare il Testo diventa anche la necessità del salvare la Terra, come spiega il Direttore Artistico: “Cosa dobbiamo fare? Salvarla o distruggerla? Forse che preservandolo (il Testo, come la Terra) li stiamo lentamente prosciugando? E quindi distruggendoli, una volta per tutte, daremmo via a una sua nuova creazione? Oppure è possibile una terza via? Una mediazione al rialzo? Ma esiste un compromesso all’altezza della meraviglia della Terra Promessa?”.

Il 76° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, l’Accademia Olimpica e la Biblioteca Civica Bertoliana; è realizzato con il sostegno della Regione del Veneto e Gruppo AGSM AIM SpA e Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo e di Burgo Group; con le collaborazioni di Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare, la Fondazione Taormina Arte, a.ArtistiAssociati di Gorizia, Savà Produzioni Creative, Teatro Ghione di Roma, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Enfi Teatro e Tema Cultura.

Come di consuetudine nelle ultime edizioni dei Classici, oltre all’incontro stampa, è prevista una conferenza spettacolo sul palcoscenico dell’Olimpico, questa sera, durante la quale Giancarlo Marinelli anticiperà, accompagnato da alcuni interpreti degli spettacoli, contenuti, temi ed appuntamenti del programma, un racconto animato dalle fascinose multivisioni di Francesco Lopergolo, in un evento-spettacolo in cui le dimensioni narrativa, poetica e visiva andranno a suggerire la ricchezza di ispirazioni e i titoli che la rassegna presenterà al pubblico in autunno.

“Stella Meravigliosa’ è il titolo di questa 76a edizione del Ciclo dei Classici. E non ci sono dubbi che una stella si è accesa nel cielo olimpico, una guida per la crescita culturale e condivisa di questa nostra città bellissima – dichiara il Sindaco di Vicenza, Francesco Rucco. – Tornando in questo luogo unico, di speciale bellezza, che è il Teatro Olimpico, riconosciamo che il messaggio culturale lanciato dalla direzione artistica di Giancarlo Marinelli in questi anni, ha saputo raccogliere l’eredità del passato e disegnare il futuro e questo diventa ricchezza condivisa, elemento unificatore della Città. E dove dimorano i Maestri, abitano anche le giovani generazioni e i nuovi talenti che andranno ad animare la scena in autunno. Ma non solo: il Ciclo Classici ha portato l’Olimpico fuori dall’Olimpico e abita oggi la Città, il territorio e il Paese, in un gioco virtuoso di condivisione e disseminazione. E frutto della condivisione è anche questa 76a edizione, realizzata grazie alla fondamentale collaborazione della Fondazione Teatro Comunale, dell’Accademia Olimpia e della Biblioteca Bertoliana, con il sostegno della Regione del Veneto e di numerose istituzioni ed enti. A tutti il mio grazie e la mia riconoscenza”.

“Il Teatro Olimpico, con l’Odeo e il suo Giardino, e la Basilica palladiana sono i luoghi dove il pubblico potrà assistere alle proposte dei Classici 2023 che vede numerosi attori di primo piano sulla scena nazionale ed internazionale, “stelle meravigliose” del teatro che Marinelli ha voluto per questa stagione insieme a giovani interpreti. Tra le novità il pubblico potrà assistere ad un spettacolo dedicato a Goffredo Parise che si terrà in Caserma Ederle, a sancire la collaborazione, anche sotto il profilo culturale, con i militari statunitensi che vivono in città. Accanto alle prime nazionali si potrà rivedere la fortunata produzione firmata Marinelli “Histoire du Soldat” e sarà riproposta la modalità dello spettacolo itinerante con il progetto Milk Wood edizione 2023 e con un appuntamento della Sezione Off. Infine sottolineo il calendario di incontri ad ingresso gratuito che vede tra i protagonisti noti studiosi e segnalo un nuovo incontro con i Classici Contro in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia”, spiega l’Assessore alla cultura del Comune di Vicenza, Simona Siotto.

“Uno spazio unico come quello dell’Olimpico – commenta il presidente dell’Accademia Olimpica, Giovanni Luigi Fontana – richiede attente valutazioni e proposte meditate non solo sul piano artistico, ma anche della coerenza e dell’equilibrio tra le due nature dell’Olimpico, che è insieme monumento da tutelare e teatro da mantenere vivo. Rispettare le sue caratteristiche e le sue fragilità non significa congelarlo nell’inattività, come dimostrano la lunga vita di questo stesso Ciclo e i tanti eventi di qualità che vi vengono proposti: significa, invece, trovare soluzioni che sappiano preservare questo luogo unico al mondo, adeguandosi alle sue esigenze senza usi eccessivi o forzature”.
“Per la Biblioteca civica Bertoliana, Istituzione che qui rappresento – dichiara la Presidente Chiara Visentin – essere presente al Ciclo dei Classici e al suo tavolo tecnico conferma quanto la ricerca e la lettura dei testi siano imprescindibili per raccontare, scegliere e ricordare, per formarsi una propria identità critica. E le voci che da secoli si leggono in Bertoliana sono tutte voci del mondo, dall’antichità fino ad ora. Tra testi classici e attualità, perché un classico è un libro che non ha mai finito di dire qual che ha da dire, oggi in special modo”.

“Ancora una volta i Classici sono lì, a indicarci la strada, a dirci che nuove prospettive e nuovi sguardi orientati al futuro, possono arrivare da molto lontano. Di questo patrimonio di cultura e di saggezza, siamo felici di essere i testimoni nel tempo e di questa squadra, che lavora incessantemente perché la magia del teatro possa realizzarsi ogni anno all’Olimpico, sono particolarmente orgoglioso. E vorrei ringraziare l’Amministrazione Comunale, per la fiducia che ci ha accordato, così come tutti i partner che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questo Festival. Ma soprattutto io dico grazie, alla Città, che accoglie sempre con entusiasmo le proposte del nostro instancabile Direttore Artistico, Giancarlo Marinelli”, conclude il Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Enrico Hüllweck.

New Conversations – Vicenza Jazz: aggiornato il programma generale

Si approssima l’inizio della ventisettesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz, con la sua ormai proverbiale sovrabbondanza di concerti dal 10 al 20 maggio, preannunciata da un’anteprima il 30 aprile a Thiene in occasione della Giornata Internazionale del Jazz.

Man mano che il conto alla rovescia prosegue, il programma delle kermesse musicale si aggiorna, rivelando nuove sezioni e contenuti. Tra le novità, di massimo rilievo è il calendario dei concerti del Jazz Café Trivellato, il punto di riferimento tra gli innumerevoli jazz club che animeranno le notti festivaliere. La novità dell’edizione 2023 è il ritorno del Jazz Café Trivellato nel Giardino del Teatro Astra (e all’interno dello stesso teatro in caso di maltempo). Tutti i concerti avranno un biglietto di ingresso a 5 euro, comprensivo della prima consumazione, e inizieranno alle ore 22:15.

Punto di ritrovo imprescindibile per chi ama rimanere coinvolto nella jazz life festivaliera sino a tarda notte, il Jazz Café Trivellato verrà inaugurato da un’anteprima venerdì 12 maggio, con il quartetto MoiGea, due sax e due batterie lanciati in improvvisazioni dai toni libertari, sulla via del sound metropolitano londinese. La programmazione prenderà poi una cadenza regolare da domenica 14 maggio, con concerti ogni sera sino alla fine del festival. Si ascolteranno il trio Mali Blues, che, guidato dal sassofonista Dimitri Grechi Espinoza, esplorerà le radici africane del blues (il 14); il quartetto del bassista Aldo Capasso, vincitore del Premio Brutal nell’ambito dell’Olimpico Jazz Contest 2022, seguito dalla Thelorkestra, la big band della Scuola Thelonious di Vicenza, diretta da Ettore Martin in un omaggio a George Gershwin (il 15); l’UNLV Joe Williams Honors Trio, formazione (allargata da vari ospiti) che raccoglie studenti e docenti del dipartimento jazz dell’Università del Nevada – Las Vegas, tra i quali spiccano il pianista Dave Loeb e il sassofonista Adam Schroeder (il 16); l’omaggio a Billie Holiday e Nina Simone dell’Indaco Trio, con la cantante Silvia Donati (il 17); la band della pianista e cantante Francesca Tandoi, figura sempre più al centro della scena jazz nazionale (il 18, con un ruolo di rilievo per il trombettista Gianluca Carollo); il trio di Noa Fort, cantante e pianista rappresentativa della nutrita e creativa schiera di musicisti israeliani di base a New York (il 19); la cantante pugliese Elena Paparusso, ‘pupilla’ di Maria Pia De Vito (il 20, in quintetto).

New Conversations vicenza jazz
Noa Fort (foto di Christian Carroll)

Fra le novità in cartellone si segnala anche la rassegna “Proxima: giovani stelle a palazzo”, realizzata in collaborazione con l’associazione Bacàn e dedicata ai giovani musicisti, alle voci destinate a rinnovare l’attuale panorama jazzistico. I concerti di “Proxima” si terranno negli spazi ipogei di Palazzo Thiene, tutti i pomeriggi dal 16 al 20 maggio (ore 18; ingresso a 3 euro). Si inizierà con il sestetto “Cohors” della cantante Valentina Fin, giovane emergente della nuova scena jazz veneta e italiana (il 16). Arriveranno poi il quartetto “Ndovu” della cantante Martina Ghibellini (il 17), vincitore dell’ultimo concorso Bettinardi di Piacenza; il duo tra le ance dello svedese Mats-olof Gustafsson e della sarda Zoe Pia, freschi di registrazione alla Casa del Jazz (il 18); il quartetto “Trail of Dreams” della cantante Giuditta Franco (il 19); la performance in solo, tra batteria, percussioni e live electronics, di Irene Bianco (il 20).

Con l’avvicinarsi dell’inizio del festival, si va man mano ampliando e definendo nei dettagli l’intera programmazione, fatta non solamente di concerti. Ci saranno proiezioni cinematografiche (il prologo del 9 maggio con la proiezione del film The Beat Bomb al Cinema Odeon; Sorry to Bother You al Cinema Araceli il 10) e numerose occasioni di incontro tra il jazz e altre dimensioni artistiche. La poesia ispira l’Elogio dei sogni, un tributo a Wisława Szymborska con la recitazione di Michele Silvestrini e Carlo Morena al pianoforte (il 12, Gallerie d’Italia, Palazzo Leoni Montanari), e ancora “Mito”, con letture musicate da Zoe Pia (protagonista a tutti gli effetti di una carta bianca, con numerose presenze nel programma del festival) e la pianista Cettina Donato (il 13, Gallerie d’Italia, Palazzo Leoni Montanari). Origine letteraria per “Note sui Sillabari”, testo di Vitaliano Trevisan dagli scritti di Goffredo Parise, con Patricia Zanco (voce recitante) e il Marcello Tonolo Trio (il 13, Odeo del Teatro Olimpico). Jazz e coreutica si incontrano grazie al pianista Simone Graziano e la danzatrice Claudia Caldarano (il 14, Pinacoteca Civica, Palazzo Chiericati), in un pomeriggio domenicale con il centro storico della città animato da due street band trentine. La Libreria Galla ospiterà “She, Coltrane. Paintings for Alice”, mostra di dipinti di Giorgia Catapano dedicati alla figura di Alice Coltrane: sarà inaugurata il 13 maggio e rimarrà aperta sino al 28 maggio.

A far lievitare i numeri del festival arrivano poi le decine di live diffusi in numerosi locali cittadini, per una full immersion sonora ubiqua e ricca di varietà stilistica.

Gigi D’Alessio in concerto a settembre in piazza dei Signori di Vicenza

Grande estate in musica per Gigi D’Alessio che per la prima volta approda in piazza dei Signori a Vicenza con il suo “Dove c’è il sole tour”. Arriverà proprio l’8 settembre (ore 21), giorno della Festa dei Oto, arricchendo il cartellone di Vicenza in Festival, promosso da DuePunti Eventi in collaborazione con il Comune di Vicenza, nell’ambito di ViOff, il Fuori Fiera di Vicenza Oro. Il live del cantautore napoletano si aggiunge alle date già annunciate di Robert Plant, frontman dei Led Zeppelin nel tour Saving Grace (6 settembre), e del nuovo spettacolo “Lo strano incontro di Giorgio Panariello e Marco Masini (7 settembre).

Il concerto fa parte del fitto calendario live di Gigi, che prenderà il via con i 5 straordinari show di GIGI – UNO COME TE – Ancora insieme” in piazza del Plebiscito a Napoli, e terminerà con lo speciale appuntamento in programma il 4 ottobre al Mediolanum Forum di Milano.

D’Alessio riabbraccia il suo pubblico per cantare insieme le sue canzoni più amate, in una scaletta che racchiude oltre 30 anni di successi: dai brani storici come “Non mollare mai”, “Il cammino dell’età”, “Mon amour”, “Quanti amori”, “Como suena el corazon”, “Non dirgli mai”, fino a quelli più recenti come “La prima stella” e “Benvenuto amore”, “Noi due”, “L’ammore”, “Come me”, “Mentre a vita se ne va”, e tanti altri ancora.

Sul palco sarà accompagnato da Alfredo Golino (batteria), Roberto D’Aquino (basso), Pippo Seno (chitarre), Ciro Manna (chitarre), Checco D’Alessio (tastiere), Lorenzo Maffia (pianoforte e tastiere) e Max D’Ambra (tastiere e programmazione).

Vicenza in Festival è promosso da DuePunti Eventi in collaborazione con la Città di Vicenza, nell’ambito di VIOFF, il Fuori Fiera di Vicenza Oro.

I biglietti del concerto saranno disponibili in prevendita nel circuito Ticketone a partire dalle ore 18.00 di mercoledì 3 maggio.

Tutte le informazioni su: http://www.vicenzainfestival.it/

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Fonte: Comune di Vicenza

Biblioteca Bertoliana, reading esclusivo di Titino Carrara

Titino Carrara, attore e regista proveniente da una delle ultime famiglie d’arte ancora in attività sarà in Biblioteca Bertoliana di Vicenza, giovedì 11 maggio 2023 per un reading con alcuni estratti appartenenti alla trilogia Caravancarrara: Strada Carrara”, “Manuale d’attore” e “La buca del diavolo”.

L’evento con Titino Carrara – un unicum che verrà messo in scena solo ed appositamente per l’occasione verrà proposto in doppio turno, alle 17 e alle 18, nella sala Manoscritti di Palazzo San Giacomo (contra’ Riale 5), per la limitata capienza di pubblico che l’antica sala offre.

Circondati da documenti antichi e rari, da manoscritti e archivi storici, tuttora custoditi in librerie del Settecento, si avrà la possibilità di compiere un viaggio nella memoria del nostro Paese, attraverso i ricordi della celebre compagnia teatrale. Un’esperienza esclusiva, impreziosita da una breve presentazione dell’archivio storico de “La Piccionaia”, donato nel 2019 alla civica vicentina (in fase di informatizzazione). I documenti di questo stesso archivio hanno rappresentato un’importante fonte per la realizzazione del docufilm “Il teatro vive solo se brucia: la straordinaria storia dei Carrara”, che lunedì 8 maggio alle 20.45 verrà presentato al Cinema Odeon di Vicenza. Alcune tra le più significative scene del film, prodotto dalla Ginko Film per la regia di Marco Zuin, sono state infatti girate proprio nella sede storica della Bertoliana di Palazzo San Giacomo, dove appunto è conservato l’archivio.

La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione scrivendo a [email protected].

Veri amanti del palcoscenico, i Carrara discendono direttamente dalle antiche compagnie itineranti del Cinquecento. La loro storia è quella di un teatro, quello popolare, che non c’è più, e di un Paese, il nostro, che dal secondo dopoguerra alla metà degli anni ’60 è cambiato radicalmente.

In un viaggio picaresco dal sud al nord, partendo dalla Sicilia e arrivando in Veneto, nell’ultimo secolo i Carrara hanno attraversato tutto lo Stivale portando il teatro laddove mai sarebbe potuto arrivare. Finanziato da Regione del Veneto e Veneto Film Commission, il documentario “Il teatro vive solo se brucia: la straordinaria storia dei Carrara” è stato realizzato grazie al sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, in collaborazione con l’associazione Pipa e Pece, con il contributo della stessa La Piccionaia-Centro di produzione teatrale e del Caseificio Tonon.

Il trailer del docufilm è disponibile al link https://vimeo.com/799521433.

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Fonte: Comune di Vicenza

Quattrozampeinfiera, a Vicenza arriva la manifestazione pet friendly

Attivazione mentale, Rally-O, Dog agility, splash dog, Disc dog, puppy class e tanto altro. Numerose le attività che Vicenza si prepara ad accogliere dedicate a cani, gatti e umani il 27 e 28 maggio 2023, a Quattrozampeinfiera, la “due giorni pet friendly” più famosa d’Italia.

Un weekend di puro divertimento all’insegna della formazione e della informazione nel quartiere fieristico di Vicenza di Italian Exhibition. Numersose le attività previste per intrattenere i visitstatori come la Tv di Qzf, la Pet a Porter per sfilare col proprio cane o gatto, la Doggy Show by Monge o l’American Style Dog Show by Farmina dedicato ai cani di razza.

I visitatori, accompagnati dai loro amici fedeli, potranno testare e acquistare prodotti e servizi dedicati alla cura e al benessere dei loro animali, confrontarsi con educatori cinofili, comportamentalisti, veterinari, toelettatori, esperti di settore per ottenere informazioni utili a interpretare correttamente e soddisfare quindi i bisogni dei propri pet.

Per chi ha intenzione di inserire un cane o un gatto nel proprio nucleo familiare, sarà possibile interfacciarsi con le numerose associazioni o gli allevatori di razza di cani e gatti presenti alla manifestazione.

Nel Felis&DogsWorld, gli allevatori saranno presenti con i loro esemplari per informare i futuri owners sulle peculiarità caratteriali delle singole specie e per capire quale sia più in linea col proprio stile di vita.

Numerose le razze feline presentate nel Felis World quali Sacri di Birmania, Ragdoll, Bengala, Certosini, Elf e Dwelf, Sphynx, Maine coon, Scottish fold e straight. Per la prima volta, per gli amanti dei gatti, sarà realizzata l’interactivity room, uno spazio ampio dove i felini possano sentirsi un po’ come a casa con tutti gli accessori per l’igiene, l’alimentazione e il gioco. Un’area accessibile ai visitatori che desiderano interagire con i mici ed essere in contatto diretto con loro in piena tranquillità.

Nel Dogs World invece, tra le tante razze presenzieranno anche Akitainu, basset hound, French Bouledogue, Labrador, Spitz nano , Cocker spaniel inglese, Cocker americano, Weimaraner, Bovaro delle fiandre, Pastori del caucaso.

A Quattrozampeinfiera spazio anche alle competizioni per cani meticci o cani di razza. All’interno della manifestazione, per la prima volta, si disputerà l’American Style DogShow by Farmina, una competizione di bellezza alla portata di tutti con una classifica improntata sul modello americano.

L’ingresso alla fiera è a pagamento. ORARI: SABATO e DOMENICA dalle 10.00 alle 19.00. Chiusura casse ore 18.00.