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Cina: colosso svedese dell’acciaio Alleima AB inaugura nuova fabbrica a Zhenjiang

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NANCHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Martedì, il colosso svedese dell’acciaio Alleima AB ha inaugurato la fase due del suo impianto di finitura a freddo a Zhenjiang, nella provincia orientale cinese di Jiangsu, raddoppiando la capacità produttiva locale e introducendo prodotti tubolari di alta gamma per ridurre i tempi di consegna ai clienti asiatici.

Lo stabilimento ampliato di 12.500 metri quadrati – un investimento da 193 milioni di yuan (circa 27,2 milioni di dollari) – produrrà prodotti tubolari ad alte prestazioni, compresi tubi ad alta temperatura e per il rifornimento di idrogeno precedentemente importati, servendo settori quali il petrolchimico, l’energia a idrogeno, la produzione di cellulosa e carta, oltre che la sanità.

Da quando è entrata in Cina nel 1985, Alleima AB ha registrato una crescita costante, con ricavi che hanno superato 1,54 miliardi di yuan nel 2024.

Nei suoi 18 anni di sviluppo a Zhenjiang, Alleima Materials Technology (Jiangsu) Co. Ltd. ha posto l’accento sulla sostenibilità, mantenendo le emissioni di gas serra al di sotto della media del settore. La nuova fabbrica utilizza energia solare per il proprio fabbisogno elettrico e Alleima AB utilizza oltre l’80% di acciaio riciclato. Entro il 2030, punta a ridurre le emissioni di CO2 del 50% rispetto al 2019.

“Abbiamo registrato uno sviluppo impressionante nella regione asiatica, con una forte crescita dei ricavi nel segmento chimico e petrolchimico negli ultimi sette anni”, ha dichiarato Carl von Schantz, presidente della Divisione Tubi di Alleima AB.

Goran Bjorkman, presidente e CEO di Alleima AB, ha affermato che aumentando la capacità e ampliando il proprio portafoglio, l’azienda sta rafforzando la sua capacità di fornire prodotti a livello locale in Asia. L’investimento mira a soddisfare un mercato forte e in crescita in Cina, ha aggiunto.

(ITALPRESS).

Malta, un finto ds tratta un giocatore: il Birkirkara sventa la truffa

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il Birkirkara, club che milita nella Premier League maltese, ha evitato per un soffio di cadere in una sofisticata truffa internazionale legata al trasferimento di un giocatore.

Un individuo che si spacciava per il direttore sportivo di una squadra della seconda divisione tedesca aveva presentato quella che sembrava un’offerta da record per il calciatore, un nazionale maltese. Lo stesso giocatore era stato contattato direttamente e aveva ricevuto una proposta dalle condizioni “difficili da rifiutare”.

Secondo quanto riportato da “NET News”, dirigenti e calciatore avevano lavorato per giorni alla chiusura del trasferimento, arrivando persino a programmare le visite mediche in Germania. Ma un documento inviato dal presunto ds è apparso sospetto e alla richiesta di una “tassa di trasferimento” temporanea e rimborsabile è scattato l’allarme.

I legali del Birkirkara, supportati dalla European Football Clubs (l’ex Eca, ndr), hanno accertato che si trattava di un’offerta fraudolenta. Contattato direttamente, il club tedesco aveva infatti assicurato che non era in corso alcuna trattativa, facendo sapere che la polizia stava già indagando su truffe simili ai danni di varie società europee.

Fonti interne riferiscono che il truffatore aveva convinto anche l’agente del giocatore a versare circa 30.000 euro per presunte spese di viaggio e visite mediche.

Una chiamata a tre tra il presidente del club, Michael Valenzia, l’agente e l’impostore ha infine svelato l’inganno quando il finto ds ha rifiutato di mostrarsi in video, ammettendo la truffa e interrompendo la comunicazione.

Il Birkirkara non ha subito danni economici ma si è messo in contatto anche con altri dirigenti di club europei per condividere le informazioni al fine di contrastare questa rete criminale che sarebbe responsabile di tentativi di frode per milioni di euro.

– Foto Pexels –

(ITALPRESS).

Cina-Europa: treno merci rende mobilificio un attore commerciale globale

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NANCHANG (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Cinque anni fa, Zhu Hao, direttore generale del marketing di Jiangxi Sanyou Furniture, nella provincia orientale cinese di Jiangxi, difficilmente avrebbe potuto immaginare che il mercato europeo sarebbe un giorno diventato un cliente principale. Oggi, invece, l’Europa rappresenta il 70% degli ordini esteri dell’azienda.

La trasformazione è iniziata con la visita di una delegazione ungherese facilitata dall’interporto internazionale di Ganzhou. Un ordine da 100.000 yuan (14.119,1 dollari) è stato effettuato e spedito tramite i treni merci Cina-Europa.

“I mobili sono arrivati in Ungheria in appena 20 giorni, meno della metà del tempo richiesto dal trasporto marittimo”, ha dichiarato Zhu. Da allora, l’azienda ha stabilito partnership stabili con clienti in Ungheria, Germania e Polonia. Lo scorso anno, gli ordini europei, tutti spediti tramite il servizio ferroviario merci tre Cina ed Europa, hanno superato i 7 milioni di yuan.

“Per noi, il treno merci Cina-Europa non è solo un collegamento ferroviario tra Asia ed Europa; è dove si trovano la nostra crescita e le nostre opportunità”, ha aggiunto Zhu.

Jiangxi Sanyou Furniture si trova nel distretto di Nankang della città di Ganzhou, nota come la “capitale cinese del mobile in legno massello”. Il distretto ospita oltre 10.000 produttori di mobili e imprese di supporto, che danno lavoro a 500.000 persone.

In passato, lunghi cicli di spedizione via mare di 45-60 giorni rendevano difficile servire il mercato europeo. Il lancio dei treni merci Cina-Europa ha gradualmente cambiato la situazione.

Dal primo treno merci Cina-Europa partito dallo Jiangxi alla fine del 2015, l’interporto internazionale di Ganzhou, l’unico interporto aperto nello Jiangxi e antica base rivoluzionaria, ha gestito oltre 1.700 treni di questo tipo, costruendo una rete logistica che abbraccia Asia ed Europa.

Grazie a questo servizio, il legname viene importato da oltre 50 Paesi e regioni, mentre i prodotti di arredamento sono esportati in più di 100 Paesi e regioni in tutto il mondo.

“Utilizzando la ferrovia, il legname europeo ora arriva in soli 12 giorni, con i costi logistici ridotti di quasi il 20%”, ha dichiarato Ye Zhangnan, responsabile dell’ufficio commerciale dell’interporto internazionale di Ganzhou, che fa capo al centro logistico ferroviario di Nanchang.

“Questo non solo aumenta la competitività delle aziende locali del mobile, ma consente anche alle imprese delle regioni vicine di condividere risorse e collaborare”, ha aggiunto Ye.

La ferrovia ha inoltre reso i prodotti importati più accessibili ai consumatori cinesi. In un negozio di importazione in regime di deposito doganale presso la stazione ferroviaria di Ganzhou, i prodotti europei sono facilmente reperibili.

“Sono stata attirata nel negozio mentre aspettavo il mio treno”, ha detto una cliente di cognome Huang, tenendo una confezione di toffee britannici. “La confezione è deliziosa, perfetta per i miei figli”.

Dai Na, direttrice del negozio, ha affermato che i loro prodotti, che spaziano da cosmetici e articoli per la cura personale a snack e bevande, sono principalmente importati tramite i treni merci Cina-Europa.

Nel centro di merci importate dell’interporto internazionale di Ganzhou, la residente locale Lu Yi ha raccontato: “Vivo qui vicino e faccio spesso acquisti qui. I prodotti sono autentici e i prezzi sono ragionevoli”.

Ji Weiting, direttore generale della società della catena di approvvigionamento che gestisce il centro, ha dichiarato che offrono quasi 7.000 prodotti provenienti da oltre 70 Paesi e regioni, molti dei quali arrivano tramite i treni merci Cina-Europa.

Secondo un rapporto sui treni merci Cina-Europa, a ottobre 2025 il servizio aveva effettuato 118.600 viaggi, trasportando 11,7 milioni di unità equivalenti a venti piedi (TEU) di merci, raggiungendo 232 città in 26 Paesi europei. Alla fine del 2024, il valore totale delle merci trasportate aveva raggiunto 426,4 miliardi di dollari.

“Abbiamo stabilito collegamenti diretti con sei interporti di confine e siamo interconnessi con cinque cluster interportuali di livello mondiale”, ha dichiarato Liu Liping, vicedirettore dell’ufficio operativo e gestionale dell’interporto internazionale di Ganzhou.

“I canali commerciali sono più fluidi, il livello di facilitazione del commercio è notevolmente migliorato e la nostra rete globale continua ad espandersi”, ha affermato Liu.

(ITALPRESS).

Legge elettorale, Tajani “sì al proporzionale con premio di maggioranza”

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ROMA (ITALPRESS) – Antonio Tajani si dice “soddisfatto” delle Regionali che “ci hanno visto conquistare, noi di FI, una Regione in più di quelle in cui governavamo (la Valle d’Aosta, ndr) e in generale confermare i nostri governi”. Il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia in un’intervista al Corriere della Sera propone una nuova legge elettorale “sul modello proporzionale, con premio di maggioranza”, che può dare stabilità al sistema senza le “distorsioni” che i collegi potrebbero causare.

“Rispetto solo a 10 anni fa, governiamo in molte più regioni di quante ne amministrava e amministra la sinistra”, sottolinea Tajani, per il quale si tratta comunque “di un voto locale, non si può paragonare al voto nazionale. Hanno pesato fattori particolari. Ad esempio in Veneto è stato decisivo il fatto che il presidente uscente Zaia abbia guidato le liste della Lega in tutte le circoscrizioni. Noi siamo orgogliosi del nostro risultato, siamo cresciuti in tutte queste Regionali, sia per numero di voti sia in seggi”.

Sulle prossime candidature di cui deve discutere il centrodestra, il vicepremier sottolinea: “Per le Regioni vedremo, per Milano noi continuiamo a dire che servirà un candidato civico. Siamo sempre convinti che ogni candidatura non vada fatta col bilancino dei partiti, qui in particolare è necessario allargare la nostra base perchè è una città dove per vincere è questo che va fatto”.

Quanto alla legge elettorale, “l’attuale può produrre distorsioni e instabilità. Noi pensiamo a un proporzionale con premio di maggioranza. Permette la governabilità e anche l’espressione e la rappresentazione di tutte le forze, con le loro specificità”, aggiunge Tajani.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Grand Prix Innovation, Milano premia l’innovazione sostenibile

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MILANO (ITALPRESS) – Alla sua quarta tappa, il Grand Prix Innovation, organizzato dalla CCI France Italie ha animato Palazzo Mezzanotte a Milano con idee, talenti e tecnologie che stanno ridefinendo l’innovazione franco-italiana. Davanti alle istituzioni e a una platea composta da oltre 400 attori dell’ecosistema innovativo francese e italiano le 6 startup finaliste hanno realizzato il loro pitch catturando l’attenzione del pubblico.
f28/mgg/mrv/gsl

Protesi d’anca, in Italia ogni anno 100 mila interventi

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MILANO (ITALPRESS) – L’intervento di protesi d’anca consiste nella sostituzione chirurgica dell’articolazione con componenti artificiali biocompatibili e a bassa usura: viene eseguito soprattutto per trattare l’artrosi dell’anca ma anche fratture, necrosi alla testa del femore o malattie congenite o acquisite in giovane età. In Italia si registrano ogni anno circa 100 mila interventi di sostituzione protesica d’anca: un numero in costante crescita per l’aumento dell’aspettativa di vita, ma non solo; grazie a nuovi approcci chirurgici meno invasivi, materiali innovativi e all’utilizzo di navigatori e robot, oggi l’intervento è meno traumatico e più preciso, il dolore postoperatorio è minore e il ritorno a una vita normale più rapido. Il recupero della deambulazione inizia già nelle prime ore e nella maggior parte dei casi entro 6-12 settimane si riprende una vita attiva.
“Quando un’articolazione è compromessa, le cause sono in primis legate all’artrosi ma non solo: basti pensare che uno dei principali motivi per fare una protesi d’anca è una frattura del femore prossimale dell’anziano, ma ci sono altre patologie come l’esito di patologie dell’infanzia, displasia, scivolamento della testa, tumori e infezioni; molte cause portano poi a un tipo di intervento di protesi”, ha affermato Filippo Randelli, direttore dell’Unità operativa complessa dell’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano e docente universitario, intervistato da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
In caso di patologie congenite, spiega Randelli, “l’articolazione dell’anca non scorre come dovrebbe o ha carichi alterati: in questi casi esperti e chirurghi attuano interventi per modificare la forma dell’articolazione e questo permette di ritardare il problema e la diagnosi precoce. Qualche volta il paziente arriva con dei sintomi già presenti e una degenerazione eccessiva: gli ultimi sintomi sono legati a un dolore abbastanza costante, soprattutto nei movimenti, e a limitazioni funzionali. In questo caso i pazienti non riescono nemmeno a mettersi i calzini, andare in bici, uscire o entrare dalla macchina, fare più di 500 metri a piedi: il paziente si accorge prima del chirurgo che è il caso di operare”.
I sintomi, prosegue, “iniziano a pervenire quando si riscontrano limitazioni nell’accavallare le gambe, dolori inguinali come la pubalgia, problemi al ginocchio. Il problema non riguarda solo gli anziani, ma anche i più giovani: lo sport eccessivo, fatto senza controllo, sviluppa al livello della testa del femore una bozza che con il tempo distrugge l’articolazione”.
Randelli riprende poi la definizione di una rivista medico-scientifica britannica secondo cui “quello di protesi d’anca è stato definito l’intervento del millennio: non esiste o quasi un altro intervento con percentuali così alte di successo. Negli ultimi anni si sono sviluppati approcci chirurgici a ridotta invasività, che hanno come vantaggio la riduzione dei tempi di ripresa funzionale: questo soprattutto per i giovani può essere importante. Al contempo si sta sviluppando la chirurgia robotica: non siamo ancora al top, non ci sono i robot che operano ma quantomeno aiutano gli uomini a essere più precisi”.
In conclusione, un monito sulla selezione del medico per farsi impiantare la protesi: “L’80% della popolazione mondiale va su Internet per scegliere il chirurgo da cui farsi operare, ma bisogna saper scegliere: spesso chi va su Internet si ferma ai primi tre siti, ma dovrebbe navigare su quelli scientifici; anche il passaparola può essere efficace. Gli ultimi dati ci dicono che una protesi dopo vent’anni ha una sopravvivenza del 95%: c’è sempre tuttavia un 5% di possibilità di fallimento precoce o tardiva, in questo caso per colpa dell’usura; molto dipende quindi da come il paziente usa la protesi. Se il chirurgo si rende conto che una protesi si sta usurando può fare un intervento di revisione abbastanza semplice e cambiare solo i pezzi usurati, ma se si aspetta il materiale di usura può mangiare l’osso e rendere la vita molto più complicata al paziente ma anche al chirurgo. La protesi, se ben impiantata, permette di fare certe cose ancora meglio di un’articolazione che magari era bloccata da una patologia congenita: questo non vuol dire ovviamente consigliare sport ad alto impatto a pazienti con protesi, per quello bisogna sempre parlare con il medico e farsi seguire in maniera costante”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

‘Ndrangheta, 7 arresti tra Crotone e Milano per favoreggiamento di latitanti

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CATANZARO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, con l’ausilio di personale a Milano, hanno dato esecuzione oggi, 26 novembre 2025, a un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Catanzaro. Sette persone risultano gravemente indiziate per vari reati, in particolare per procurata inosservanza della pena, aggravata dall’obiettivo di aver agevolato l’attività dell’associazione ‘ndranghetistica denominata locale di Cirò. Delle sette persone coinvolte, cinque sono state destinatarie della misura cautelare in carcere, mentre due sono state poste agli arresti domiciliari.

L’attività investigativa, coordinata dalla D.D.A. di Catanzaro e condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone, si è concentrata sul periodo compreso tra l’1 luglio 2024 e il 19 novembre 2024. Le indagini hanno permesso di disvelare e ricostruire una rete di fiancheggiatori. Questi soggetti sono ritenuti responsabili di aver curato e agevolato l’attività della cosca mafiosa di Cirò, facilitando la latitanza di due figure apicali del sodalizio: S.C. (43 anni) e A.A. (52 anni), entrambi residenti a Cirò Marina (KR).

I due latitanti stavano sottraendosi all’esecuzione di una pena residua, inflitta con una Sentenza emessa il 24 settembre 2021 dalla Corte d’Appello di Catanzaro, e divenuta irrevocabile per pronuncia della Corte di Cassazione. La condanna (pari a 3 anni, 25 giorni di reclusione e 5 mesi, 11 giorni di interdizione) li riconosceva colpevoli di associazione per delinquere di stampo mafioso nell’ambito della complessa operazione denominata “Stige”. Le condotte contestate ai fiancheggiatori includono l’aver fornito supporto logistico (appoggio logistico) e l’aver consegnato agli indagati SIM telefoniche che erano state appositamente attivate e intestate a prestanome. L’intento era quello di favorire la latitanza degli associati, eludendo le attività investigative e le ricerche delle forze dell’ordine

– Foto di repertorio IPA Agency –

(ITALPRESS).

Cina: debutta con successo tecnologia di sicurezza per trasporto aereo di batterie al litio

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WUHAN (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Un volo cargo che trasportava batterie al litio dotate di un nuovo sistema attivo di sicurezza è decollato martedì da un aeroporto della Cina centrale, segnando una svolta nella risoluzione degli ostacoli globali riguardanti il trasporto aereo sicuro di prodotti energetici a rischio.

Il volo cargo di SF Express è partito dall’aeroporto internazionale di Ezhou Huahu, il primo aeroporto cinese dedicato al trasporto merci, situato nella provincia di Hubei. Questo volo inaugurale è coinciso con l’apertura, lo stesso giorno a Ezhou, di un seminario sulle catene di approvvigionamento logistiche del trasporto aereo di batterie di alimentazione, nel quale esperti del settore e rappresentanti delle imprese hanno discusso delle difficoltà nello sviluppo e delle soluzioni.

In qualità di maggiore produttore mondiale di batterie di alimentazione, la Cina ha visto la produzione totale della sua industria delle batterie al litio superare 1,2 trilioni di yuan (circa 170 miliardi di dollari) nel 2024. I dati hanno inoltre mostrato che il volume del trasporto aereo di batterie al litio in Cina è aumentato del 21,26% su base annua a 645.000 tonnellate nel 2024.

Tuttavia, il rischio intrinseco di combustione ed esplosione ha costretto i regolatori a classificare questi prodotti come merci ad alto rischio, limitando così l’efficienza logistica.

Per affrontare queste sfide, il progetto è stato inserito come iniziativa nazionale chiave di ricerca e sviluppo per il periodo del 14esimo Piano Quinquennale (2021-2025) ed è guidato dalla Chongqing Jiaotong University, con la partecipazione del gigante delle batterie CATL e dell’Accademia cinese di Scienza e Tecnologia dell’Aviazione Civile.

Wu Jinzhong, responsabile del progetto e professore alla Chongqing Jiaotong University, ha affermato che il team ha affrontato tre ostacoli principali: meccanismi poco chiari di fuga termica, guasti dei materiali e delle strutture, e carenza di tecnologie di test. Ciò è stato possibile grazie alla creazione di un sistema completo di protezione della sicurezza.

Il sistema di protezione intelligente utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare in tempo reale 12 indicatori chiave come temperatura ed emissioni di gas, ottenendo avvisi di rischio nell’ordine dei millisecondi e attivando automaticamente misure di contenimento d’emergenza per bloccare la fuga termica alla fonte, superando così i metodi tradizionali di sicurezza passiva.

Yuan Shuai, ricercatore dell’Accademia cinese di Scienza e Tecnologia dell’Aviazione Civile, ha confermato che questa tecnologia colma un vuoto fondamentale nell’industria nazionale e colloca la Cina all’avanguardia internazionale nella sicurezza aeronautica dei materiali pericolosi.

Evidenziando l’impatto economico di questa innovazione, Zhao Ning, vicepresidente di SF Express, ha osservato che il volo decollato da Ezhou martedì è arrivato a Shenzhen, polo manifatturiero e tecnologico della Cina meridionale, in due ore, migliorando l’efficienza di consegna di quasi l’80% rispetto al trasporto terrestre convenzionale.

Il volo pilota di successo ha dimostrato una soluzione praticabile per la distribuzione rapida delle batterie di alimentazione, segnando la transizione di questa tecnologia dal laboratorio all’applicazione industriale.

Wu ha affermato che la tecnologia è destinata a una promozione su scala nazionale per guidare la standardizzazione della catena di approvvigionamento delle batterie.

(ITALPRESS).