mercoledì, Aprile 2, 2025
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Renault Scenic E-Tech Electric, l’elettrica per le famiglie

ROMA (ITALPRESS) – Renault Scenic E-Tech Electric completa l’offerta di veicoli elettrici della Marca nel segmento C. Con un mix di modernità elettrica, tecnologie utili e progettazione più sostenibile, reinterpreta il DNA della “voiture à vivre” per la famiglia, per rispondere alle sfide dei suoi tempi. Incarna anche la strategia di sviluppo sostenibile di Renault, attenta al benessere dei passeggeri, ma anche del pianeta.

“Scenic E-tech Electric è la punta di diamante dell’offerta Renault nel mondo elettrico dedicata alla famiglia, grazie alla sua autonomia che arriva a 625 chilometri con una ricarica rapida fino a 150 kW per rispondere alle esigenze delle famiglie che vogliono staccare la spina. “Ma di che famiglia parliamo? Mamma e papà, giovani, con 2 figli adolescenti che pensano di partire per un weekend lungo, magari per andare a Milano da Roma”. Così Raffaele Fusilli, Ad di Renault Italia racconta il prodotto attraverso quello di un viaggio in famiglia a bordo di Scenic E-tech Electric.

“Entrano in macchina e i ragazzi si accomodano sui posti posteriori: gli adolescenti di oggi li conosciamo, sono alti, ma dietro trovano uno spazio per le ginocchia di ben 28 cm, incredibilmente confortevole. Poi sistemano i bagagli essendo in 4, ed hanno un bagagliaio di 545 litri, possono quindi portare tutto ciò che serve per una bella vacanza, e si parte! Ma a questo punto succede un piccolo miracolo: alzano lo sguardo e vedono questo tetto Solarbay sviluppato in partnership con Saint Gobain, che è una straordinaria innovazione tecnologica: si può opacizzare o schiarire dividendosi in 4 segmenti. I ragazzi vogliono giocare con il tablet nei posti posteriori? Nessun problema! La loro parte di tetto sarà opacizzata mentre quella di mamma e papà sarà completamente trasparente, per godersi il cielo e i colori della giornata. E sono in viaggio… un viaggio dinamico, divertente, perchè con i 220cv di Scenic l’adrenalina si sente, la coppia è immediata, il dinamismo è piacevolissimo. E tutto questo gli procura un grande piacere di guidare” conclude Fusilli.

Scenic E-Tech Electric, infatti, offre un abitacolo progettato per il comfort ed il benessere di tutti gli occupanti. A cominciare da un’abitabilità interna di riferimento, nonostante l’impronta al suolo ridotta, grazie alla piattaforma elettrica dedicata, alle ruote posizionate ai quattro angoli della carrozzeria, al passo lungo di 2,78 metri, al pianale piatto e alla batteria compatta.

C’è spazio in abbondanza per i passeggeri, con un raggio alle ginocchia al posteriore di 278 mm, ma anche per i bagagli, con un volume del bagagliaio di 545 litri. L’innovativo tetto panoramico in vetro opacizzante Solarbay, ed il bracciolo posteriore “ingenius”, completano le dotazioni “all comfort” dell’abitacolo. Contribuiscono a ridefinire l’esperienza vissuta a bordo, proprio come il sistema multimediale OpenR Link con Google integrato, le App di infotainment e l’esclusiva firma sonora del veicolo, nata dalla straordinaria collaborazione con l’artista, compositore e autore Jean-Michel Jarre. Scenic E-Tech Electric dà priorità al piacere della guida elettrica.

Con una motorizzazione fino a 160 kW (220 cv), le dimensioni compatte e la piattaforma elettrica dedicata AmpR Medium, offre una guida dinamica ed agile, adatta per ogni percorso. Con la sua batteria da 87 kWh, Scenic E-Tech Electric rassicura chi è abituato a macinare chilometri. Tutta questa tranquillità è anche garantita dalla compatibilità di tutte le versioni con la ricarica rapida in corrente continua delle stazioni posizionate sulle autostrade o nelle loro vicinanze, ma anche con la ricarica in corrente alternata (AC) delle colonnine domestiche. Scenic E-Tech Electric è la prima auto 100% elettrica progettata per la famiglia secondo criteri di sostenibilità. Il veicolo è composto per almeno il 24% da materiali provenienti dall’economia circolare ed il 90% della sua massa è riciclabile nelle filiere del riciclo industriale, come stabilito dalla Direttiva 2005/64/CE. Ognuno dei 12 moduli della batteria è riparabile singolarmente.

Non usa pelle per gli interni né ha terre rare per il motore elettrico. In controtendenza rispetto al mercato, non è sovradimensionato in termini di misure e peso, con solo 1,85 tonnellate per 625 km di autonomia. Quattro gli allestimenti: Evolution, Techno, Esprit Alpine e Iconic. I pressi partono dai 40.060 euro per la versione Evolution 170 cavalli Comfort Range per arrivare ai 50.450 euro del top di gamma Iconic Long Range da 220 cavalli.

foto: ufficio stampa Renault Group Italia

(ITALPRESS).

Unicredit insieme all’Arena di Verona per l’Opera Festival 2025-26

VERONA (ITALPRESS) – Una partnership che guarda alle nuove generazioni. Fondazione Arena di Verona e UniCredit annunciano la riconferma dell’intervento di supporto della banca, in qualità di Main Partner, a fianco dell’Opera Festival per il biennio 2025-2026. E svelano due nuovi progetti per favorire l’inclusione e l’occupazione giovanile.

L’annuncio arriva nella Giornata Mondiale del Teatro e segna la prosecuzione di una collaborazione consolidata, avviata più di trent’anni fa, nel 1994, tra due grandi istituzioni capaci di esprimere, nei rispettivi ambiti, un’eccellenza nazionale con una forte vocazione internazionale.

Una partnership con cui UniCredit intende ribadire il proprio sostegno alla Città di Verona e una nuova, concreta, testimonianza del proprio impegno sulla cultura come leva strategica per lo sviluppo sociale ed economico del territorio e del capitale umano dei suoi abitanti. Un’attenzione che ha portato nel recente passato a un’erogazione congiunta di 14 milioni di euro da parte di UniCredit e Fondazione Cariverona che ha reso possibile un ampio intervento di restauro, i cui lavori stanno terminando proprio in queste settimane, sull’Anfiteatro romano che ospita il Festival, uno dei simboli del patrimonio artistico italiano conosciuto in tutto il mondo.

La collaborazione siglata tra le parti si arricchisce tuttavia di nuovi contenuti, con un focus particolare sulle giovani generazioni. Due le iniziative messe in cantiere per quest’anno da UniCredit: il supporto al progetto di formazione e crescita professionale ‘U Are Invited‘ realizzato da Fondazione Arena di Verona in collaborazione con “Teach For Italy” – ente del terzo settore che opera per rafforzare la scuola pubblica italiana partendo dai contesti dove le sfide legate alla povertà educativa sono maggiori.

Un’iniziativa per offrire un’opportunità di crescita per ragazzi e ragazze che frequentano Istituti tecnici e Centri di formazione professionale del territorio: grazie al progetto possono conoscere alcune professioni dell’ambito dell’arte e dello spettacolo in cui mettersi in gioco e professionalizzarsi per il loro futuro. Un’occasione per Fondazione Arena per valorizzare il ruolo e la professionalità delle maestranze del teatro, mestieri tecnici che sono ingranaggi essenziali per la realizzazione degli spettacoli. Un progetto pilota avviato in queste settimane che coinvolgerà le scuole di Verona e provincia.

Un gruppo di venti studenti, questa mattina, al Filarmonico ha incontrato gli elettricisti di Fondazione Arena e ha potuto approfondire il loro ruolo all’interno della macchina teatrale. Nelle giornate del 26 e 28 marzo, invece, in programma l’incontro tra altri due gruppi di ragazzi con il reparto sartoria, con lezioni di formazione sia a scuola che nei laboratori di via Gelmetto.

L’attivazione, a partire dall’edizione 2026 del Festival Lirico dell’Arena di Verona, della nuova tariffa “U30” che offrirà ai giovani di età inferiore ai 30 anni ben trenta serate a soli 30 euro in posti di platea con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi al mondo della musica lirica creando così una nuova leva di pubblico. Confermata la possibilità per la vasta rete internazionale di clienti e dipendenti della banca di poter usufruire di tariffe speciali per l’acquisto dei biglietti del Festival lirico.

Damiano Tommasi, Sindaco di Verona e Presidente di Fondazione Arena di Verona ha detto: “Le relazioni di lungo corso per mantenersi solide hanno bisogno di essere rivitalizzate e motivate. Ecco l’importanza del rilancio di questa partnership trentennale. C’è la voglia e il desiderio di essere protagonisti insieme e di guardare al futuro, al nuovo pubblico. Ecco perché si stanno sperimentando nuovi allestimenti, nuovi spettacoli, alimentando da un lato il sistema culturale e dall’altro il coinvolgimento del territorio e dei giovani. Un investimento sul futuro dell’Arena e della città”.

Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena di Verona ha aggiunto: “Da oltre trent’anni UniCredit sostiene l’Arena di Verona e il suo Opera Festival, un rapporto lungimirante e proficuo che ora guarda al futuro, investendo in nuove sinergie tra il mondo del teatro e quello della scuola e dei giovani. Fondazione Arena è alla continua ricerca di idee e talenti, vuole essere una fucina di professionalità non solo artistiche ma anche tecniche. E vuole parlare alle nuove generazioni. Ringrazio pertanto la Banca per aver creduto in questa partnership e averla voluta rinnovare per il prossimo biennio”.

Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia ha così commentato: “Siamo orgogliosi di rinnovare la collaborazione con la Fondazione Arena, simbolo di Verona, confermando il nostro impegno verso un territorio in cui UniCredit affonda le sue radici. Attraverso questa partnership, vogliamo continuare a sostenere l’Opera Festival dell’Arena di Verona, una delle eccellenze del nostro Paese, e promuovere la cultura come leva strategica per lo sviluppo sociale, economico e del capitale umano, soprattutto a partire dai più giovani”.

Questo il commento di Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit: “La storica partnership UniCredit-Fondazione Arena quest’anno è stata ampiamente rinnovata e rinvigorita, puntando su progettualità focalizzate sui giovani, sia sul fronte dell’Education e dell’inserimento lavorativo, che su quello della fruizione culturale”.

Andrea Compagnucci, Marketing Principal Consultant di Fondazione Arena di Verona ha detto: “UniCredit accompagna la crescita di Fondazione Arena e del Festival non solo grazie alle risorse economiche ma grazie ad un know-how trasversale. Dopo il focus degli scorsi anni sull’empowerment femminile, l’attenzione oggi si accende sui giovani e i talenti del futuro. Ci sono tanti lavori tecnici in un teatro, sconosciuti ai ragazzi. Questo progetto con Teach For Italy mette in connessione l’esigenza di formare nuovo personale con il desiderio degli studenti di scegliere la propria strada”.

Eleonora Dutto, Responsabile Sviluppo in Teach For Italy conclude: “UniCredit Foundation ha abbracciato la mission della nostra rete internazionale e da tre anni supporta in 6 paesi europei Partner del network il contrasto alle disuguaglianze educative e il rafforzamento della scuola pubblica. Siamo orgogliosi ora di poter collaborare con Fondazione Arena, mettendo a disposizione il nostro know how. Crediamo che per consentire ad ogni studente di avere le stesse opportunità, indipendentemente dal luogo in cui nasce e cresce, sia necessario un impegno sistemico e trasversale, che coinvolga diversi attori soprattutto il mondo della cultura”.

Queste le parole di Marta Ugolini, Assessore alla Cultura del Comune di Verona: “Grazie a questa collaborazione, si produce un impatto sociale oltre che economico e culturale. Si migliorano le condizioni di vita delle persone, dei giovani e si combatte la povertà educativa, facendo conoscere i diversi mestieri del teatro e aprendo nuovi orizzonti professionali. Ringraziamo UniCredit per la costante attenzione al territorio e per il sostegno con cui, attraverso Art Bonus, ha consentito un restauro incredibile dell’Arena, un’operazione straordinaria”.

– Foto IPA Agency –

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A Milano la terza edizione di “WEmbrace Awards”, Mazzone “Integrazione e inclusione”

MILANO (ITALPRESS) – Il presidente della Federazione Italiana Scherma, Luigi Mazzone, ha partecipato alla terza edizione di “WEmbrace Awards”, evento di riferimento per chi crede nel potere dell’unione e della solidarietà. Lo sport inclusivo è stato il grande protagonista di una serata stellare, svoltasi presso la Fabbrica del Vapore di Milano, ideata e organizzata dall’Associazione Art4sport Onlus, fondata da Bebe Vio Grandis insieme ai genitori Teresa Grandis e Ruggero Vio.

Con il claim “Together or Nothing” l’edizione 2025 ha inteso sottolineare come il cambiamento possa avvenire solo attraverso la collaborazione e la condivisione. Sul palco si sono alternate storie di persone, associazioni e organizzazioni che, con il loro esempio, hanno dimostrato come l’unione sia il motore di ogni grande trasformazione.

“Sono qui perché credo, personalmente e con tutta la scherma italiana, nella straordinaria forza d’integrazione dell’attività sportiva, tanto dal punto di vista sociale quanto agonistico, una certezza che è sempre stata alla base del mio impegno sia medico, da neuropsichiatra infantile, che da dirigente sportivo – ha detto Mazzone -. Nulla è più potente dello sport per favorire l’inclusione. Siamo fieri di sostenere questa eccezionale sfida di Bebe che con il suo entusiasmo, la sua energia e la sua visione rappresenta un’icona sportiva mondiale e un orgoglio per tutta la Federazione Italiana Scherma alla quale sta dedicando grandi sforzi in Consiglio federale”.

“Quello per l’inclusività è uno degli impegni più grandi della Fis e con la costituzione di Commissioni e Gruppi di lavoro siamo già partiti per mettere in atto idee, progetti e attività efficaci, sicuri di poter raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo dati”, ha aggiunto Mazzone, che ha parlato anche di “un primo bilancio di questo nuovo corso sicuramente molto positivo e con prospettive molto importanti: gli Europei di giugno in Italia, a Genova, saranno un grande palcoscenico, poi ci saranno i Mondiali di Tbilisi, è chiaro che la Federscherma abbia voglia e dovere di puntare al massimo”.

“WEmbrace è abbracciare una grandissima sfida, cambiando il punto di vista della gente, dimostrando come il sogno di uno sia diventato il sogno di tutti, dai bambini di cinque anni ai più grandi – le parole di Bebe Vio – Perché frasi come non ho tempo o non ho soldi sono solo alcune di una miriade di scuse per non fare. Tutti insieme, invece, abbiamo fatto e faremo ancora moltissime cose belle”.

La super-campionessa del fioretto paralimpico ha parlato anche della sua nuova avventura da consigliera federale, in rappresentanza degli atleti della scherma italiana. “È fighissimo il record mondiale della nostra Federazione che per prima ha integrato il mondo olimpico e paralimpico. Siamo molto avanti con l’inclusione, abbiamo una marcia in più rispetto ad altri Paesi – continua – L’esempio di Simone Vanni? Ne sono orgogliosa. Per dieci anni ct della Nazionale Paralimpica, ora è diventato ct del fioretto olimpico e ha iniziato a bomba, perché è la persona migliore al mondo per questo ruolo. Ne sono incredibilmente fiera, ho fatto la mia prima Paralimpiade e tutte le altre con lui, siamo cresciuti insieme”.

A proposito di Giochi Paralimpici, Bebe Vio Grandis ha parlato anche della prospettiva Los Angeles 2028, con l’ironia ma anche la determinazione di sempre: “È già iniziato tutto, ho preso una marea di chili in questo periodo e dunque sono pronta a ricominciare in pedana”. Chiosando poi, ancora con il sorriso, sul suo sogno d’avere oggi un ruolo ancor più importante nello sport italiano: “Intanto entrare nel Consiglio federale della Fis è stato pazzesco”, ha concluso Bebe Vio Grandis, ringraziando tutte stelle dello sport presenti a Milano: “Ci sono davvero tantissimi personaggi in rappresentanza di molte discipline, dal calcio con Giorgio Chiellini, Gigi Buffon e Fabio Capello alla scherma con Filippo Macchi e Tommaso Marini, non sono qui per la cena di gala ma perché tutti i giorni fanno qualcosa per gli altri”.

-Foto Federscherma-
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Carl Brave torna con il nuovo singolo “Morto a galla”

MILANO (ITALPRESS) – A quasi due anni dall’ultimo album “Migrazione”, Carl Brave apre il suo 2025 e pubblica il suo nuovo singolo “Morto a galla”, un racconto di una Roma inedita nelle canzoni dell’artista, che apre lo sguardo anche su altre realtà. La città in sé diventa una protagonista nascosta, che sempre più spesso mostra le sue ombre.

Roma, come anche Milano, sono tutto questo, città che respirano tra magnificenza e brutalità, tra speranza e sofferenza, e sembrano quasi fare da specchio per l’artista, che riesce a descriverle con una sincerità cruda e disarmante, rivelando così anche la sua storia. Non si tratta solo della meraviglia dei suoi tramonti ma anche degli angoli bui più nascosti. Come gli alti e bassi della vita.

Ad accompagnare il suo tanto atteso ritorno, si aggiunge oggi un altro speciale annuncio: da ottobre Carl Brave sarà di nuovo live sui palchi dei club delle principali città italiane con il “Notti brave amarcord tour 2025”. Queste le date, prodotte da OTR Live: 16 ottobre – Napoli – Casa della Musica, 17 ottobre – Molfetta (BA) – Eremo Club, 23 ottobre – Padova – Hall, 24 ottobre – Bologna – Estragon, 29 ottobre – Venaria Reale (TO) – Teatro Concordia, 30 ottobre – Milano – Fabrique, 12 novembre – Firenze – Teatro Cartiere Carrara, 27 novembre – Roma – Palazzo dello Sport.

– foto ufficio stampa Carl Brave –

(ITALPRESS).

Puglia, Emiliano “Con blocco Porsche abbiamo perso 450 posti lavoro”

Puglia, Emiliano

BARI (ITALPRESS) – “Se ci sono rimasto male per il fatto che Porsche abbia bloccato il progetto di ampliamento del Technical center di Nardò? Abbastanza. Abbiamo perso del tempo, perché il business è fatto come come l’amore, certe volte: ha i suoi tempi. Se tu, nel tempo in cui qualcuno ci sta, gli dici ‘va bene, ci vediamo domani’, c’è il rischio che quello cambi idea, come è accaduto in questa vicenda. Anche dal punto di vista ambientale, secondo me è stato un danno, perché avremmo quintuplicato l’area boschiva. Certo, nel tempo: mi rendo conto che non ci sia niente che non faccia dolore, non dispiaccia, non abbia impatto ambientale, ci mancherebbe. Il problema è che dobbiamo progettare il futuro con una strategia e in questo caso la strategia di dire sempre no non funziona. Lo abbiamo verificato, abbiamo perso 450 posti di lavoro molto innovativi”. Lo ha affermato questa mattina a Bari il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a margine della conferenza stampa del Gruppo OVS di presentazione del nuovo polo di innovazione tecnologica e del centro evoluto per il riutilizzo dei capi previsti dal progetto di investimento.

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Libro del ‘700 restituito alla scuola Teuliè di Milano

MILANO (ITALPRESS) – Il 24 marzo 2025, nella sede della Scuola Militare Teuliè di Milano, è stato restituito un bene librario risalente al 1731, sottratto in data imprecisata alla Biblioteca del rinomato Istituto. Le indagini del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, sono scaturite dai costanti controlli del mercato antiquario che hanno portato al rinvenimento del volume messo in vendita da parte di una coppia di venditori hobbisti. Questi, accortisi che sull’opera apparivano timbri e diciture che lo riconducevano a una biblioteca pubblica, lo hanno immediatamente messo a disposizione del personale del Nucleo Carabinieri TPC che ha proceduto al sequestro, necessario per lo svolgimento delle propedeutiche attività investigative.

Le indagini, svoltesi su due direttrici, hanno permesso di risalire alla Catena del possesso sino ad un anziano torinese deceduto i cui eredi, dimostratisi subito collaborativi con gli inquirenti, avevano iniziato a disfarsi di alcuni beni dello scomparso parente. Contestualmente, la collaborazione con la Biblioteca della Scuola Militare Teuliè, della quale il volume riporta timbri e note di possesso, ha permesso di ricondurre l’opera, senza alcun dubbio, a quell’Ente. L’attuale Scuola Militare Teuliè, istituto di formazione dell’Esercito italiano, viene fondata nel 1802 durante il periodo bonapartista, quale orfanotrofio militare per i figli dei caduti dell’Armata napoleonica.

Nel corso del XIX secolo, durante il quale la Lombardia passa dall’influenza francese al ritorno degli Asburgo e, infine, alla costituzione del Regno d’Italia, l’attività dell’Istituto subisce alcune soluzioni di continuità dovute a esigenze di bilancio ovvero a decisioni di politica militare. Riaperto come Collegio militare di Milano nel 1935, l’attività della scuola fu nuovamente interrotta col precipitare degli eventi bellici conseguenti ai tragici fatti dell’8 settembre 1943.

La sua definitiva riapertura è stata disposta nel 1996. Inaugurata come distaccamento della Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli, raggiunge la piena autonomia nel 1998 assumendo l’attuale denominazione il 27 giugno 2000. La Teuliè custodisce un’importante Biblioteca che conserva circa 75.000 documenti librari provenienti da due distinti fondi originari: il fondo del Presidio militare di Milano, risalente all’Unità d’Italia, che include anche i volumi della Biblioteca di Chambery appartenuti a Casa Savoia e il fondo dell’industriale bibliofilo Adolfo Casanova, donato con testamento olografo, che consta di oltre 25.000 volumi rari e antichi. Durante il secondo conflitto mondiale, per salvaguardare il cospicuo patrimonio dai bombardamenti alleati su Milano, l’Autorità militare dispose il trasferimento cautelativo della biblioteca a Cremona dove tuttavia, per le vicissitudini di guerra e a causa dell’occupazione tedesca, subì devastazioni, sottrazioni e perdite di documenti e volumi.

Dal secondo dopoguerra i due distinti fondi sono confluiti presso la caserma Teuliè di Milano e dove sono da allora custoditi. È plausibile, pertanto, ritenere che la sparizione del volume ritrovato possa risalire a quel travagliato periodo storico. L’opera rinvenuta, restituita in una sobria cerimonia tenutasi presso l’Istituto militare, è un volume di storia romana del periodo antoniniano dello storico Marco Giuniano Giustino che compendia un’opera antecedente dello storico augusteo Pompeo Trogo. L‘Epitoma dei 44 libri del “Pompei Trogi Historis Externis” si configura come un riassunto dell’opera originaria: eliminati i discorsi diretti e le digressioni troppo ampie, l’epitoma di Giustino conserva lo scheletro della narrazione, comprensivo però di diversi aneddoti. L’opera ebbe importante fortuna letteraria già in epoca tardo imperiale, grazie allo stile e alla esaustività delle descrizioni. L’edizione dell’opera rinvenuta è stata stampata a Torino nel 1731.

– Foto Ufficio stampa Carabinieri TPC –

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Migranti, via libera del Consiglio dei Ministri al decreto Albania. Piantedosi “Ampliato l’uso del centro”

ROMA (ITALPRESS) – Via libera dal Consiglio dei Ministri al decreto Albania. “Abbiamo approvato un decreto legge che interviene sulla legge di ratifica del protocollo Albania, non sul contenuto del protocollo – ha spiegato in conferenza stampa dopo il Cdm il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi -: la struttura già esistente si potrà utilizzare anche per le persone trasferite dall’Italia. Questo ci consentirà di dare immediata riattivazione a quel centro che non perde le sue funzioni già previste. Non viene snaturato, tutt’altro”.

– Foto IPA Agency –

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A Reggio Emilia l’asino di Pantelleria al centro dell’offerta turistica

PANTELLERIA (ITALPRESS) – Prende sempre più forma, per Pantelleria, la creazione di una nuova offerta ecoturistica che, attraverso un sistema coordinato di servizi, possa rispondere ad una domanda esigente del turista.

L’elemento sostanziale di questa progettazione è l’asino pantesco, al centro delle future attività escursionistiche, didattiche, educative, ricreative e terapeutiche che saranno realizzate a conclusione del percorso formativo promosso dall’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, in collaborazione con il Dipartimento di Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana e con soggetti specializzati nel settore come ARIA APERTA SNC, Pet Therapy Doctor Dog APS e l’Asineria di Reggio Emilia.

A seguito dell’importante lavoro svolto dal Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale Servizio 17Servizio per il Territorio di Trapani, che ha consentito di recuperare la razza di asinello pantesco, a rischio estinzione, è stato avviato il percorso per la preparazione di personale qualificato allo svolgimento di attività con gli asini e alla loro gestione.

Si sta svolgendo in questi giorni, presso la fattoria di animazione ambientale “L’asino di Ariosto” di Reggio Emilia, la seconda fase del corso “propedeutico – base coadiutore asino – avanzato” che coinvolgerà, fino al 30 marzo, i sette partecipanti sotto la guida degli esperti Massimo Montanari, Nicoletta Teso, Manuel Savioli, per approfondire la conoscenza delle potenzialità dell’utilizzo dell’asino in contesti naturalistici e ambientali.

Presente anche Milko Vitale, geologo dell’Ente Parco nonché referente del progetto, per poter maturare la giusta consapevolezza delle questioni da affrontare nell’implementazione del progetto su Pantelleria. Per il commissario straordinario dell’Ente Parco, Italo Cucci, questa esperienza, riportata sull’isola, rappresenta “una ventata di nuove possibilità in quanto sarà da stimolo alla comunità locale per costruire un’associazione d’impresa dedicata all’offerta esperienziale completa con gli asini”.

Durante questa settimana i corsisti sono impegnati, non solo in attività teoriche ma soprattutto pratiche e operative nell’ambiente all’aria aperta, per ampliare le competenze per la gestione degli asini, il loro accudimento e spaziare nelle varie attività di animazione, come i laboratori di relazione con il pubblico.

“Una partecipazione attiva e piena di entusiasmo quella dei panteschi – afferma Massimo Montanari che rappresenta un ottimo segnale per sviluppare un’azione concreta sull’isola, potendo creare una realtà operante sul territorio dove l’asino è un conduttore e soprattutto l’elemento di legame tra guide operatori e le persone che vengono accompagnate”.

I progetti, con il coinvolgimento degli asini, avranno anche un ambito di azione nel sociale per la comunità pantesca creando sinergie con gli organismi che si occupano delle persone fragili. Inoltre, l’isola potrà occupare una posizione di rilievo nell’ambito dell’esperienza trekking anche di più giorni itinerante lungo la rete dei sentieri Cai.

– Foto Ufficio stampa Parco Nazionale Isola di Pantelleria –

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Scontri Cremonese-Brescia, 24 indagati e 14 Daspo

CREMONA (ITALPRESS) – La Questura di Cremona ha concluso una prima fase dell’attività investigativa relativa ai violenti scontri tra tifoserie verificatisi il 29 dicembre 2024, in occasione dell’incontro di calcio tra Cremonese e Brescia Calcio, valevole per il campionato di Serie B.

Grazie a un’articolata e tempestiva attività investigativa condotta dalla Digos della Questura di Cremona, con il supporto della Polizia Scientifica, della Digos di Brescia e delle unità specializzate in ordine pubblico, è stato possibile ricostruire l’intera dinamica dei disordini e identificare numerosi soggetti coinvolti. Due i momenti principali in cui si sono verificati gli episodi di violenza: il primo scontro si è registrato nella tarda mattinata, intorno alle ore 10:20, in Piazza Libertà, quando un gruppo di tifosi Bresciani ha raggiunto deliberatamente un bar cittadino, punto di ritrovo della tifoseria locale, provocando tafferugli con lancio di oggetti e scontri corpo a corpo, prontamente contenuti dalle Forze dell’Ordine.

Il secondo episodio si è verificato nel pomeriggio, al termine dell’incontro, lungo Via del Macello, dove un gruppo di tifosi bresciani ha tentato di forzare il cordone di sicurezza per affrontare la tifoseria cremonese. Solo l’intervento risolutivo del Reparto Mobile, mediante l’impiego di lacrimogeni, ha impedito il contatto tra le due fazioni.

Un elemento di rilievo emerso nel corso delle indagini è la presenza, tra i partecipanti agli scontri, di due cittadini francesi, noti per la loro appartenenza alla frangia più radicale della tifoseria dell’Olympique Marsiglia e da tempo legati al tifo organizzato cremonese. L’identificazione di uno dei due ha richiesto un’attività investigativa transfrontaliera, condotta in collaborazione con la Polizia francese tramite il Centro di Cooperazione di Polizia Italo-Francese di Ventimiglia.

L’attività della Digos si è sviluppata su più fronti, tra cui: l’analisi delle immagini della videosorveglianza urbana e delle riprese della Polizia Scientifica; incrocio dei dati di accesso allo stadio con le schede identificative dei tifosi; monitoraggio di social network e piattaforme di messaggistica; individuazioni fotografiche e accertamenti nelle banche dati di polizia; cooperazione internazionale per l’identificazione di soggetti stranieri.

Ad oggi, 24 persone sono state denunciate per reati quali violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e possesso di oggetti atti ad offendere. A seguito della trasmissione degli atti da parte della Digos, la Divisione Anticrimine della Questura di Cremona ha attivato le procedure per l’emissione dei provvedimenti di Daspo. Dopo aver analizzato le singole condotte individuali, sono stati emessi a firma del Questore della Provincia di Cremona 14 Daspo. Nel complesso sono stati irrogati 32 anni di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, di cui 15 con obbligo di comparizione.

Tra questi, tre provvedimenti aggravati e convalidati dall’autorità giudiziaria per i soggetti recidivi) prevedono anche prescrizioni accessorie, ossia l’obbligo di presentazione presso un Ufficio di polizia durante lo svolgimento delle gare calcistiche. Sono attualmente in corso ulteriori accertamenti info-investigativi su altre posizioni ritenute meritevoli di approfondimento, finalizzati all’adozione di ulteriori provvedimenti Daspo nei confronti di altri numerosi soggetti che hanno preso parte attiva ai disordini.

-Foto questura Cremona-
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Como, sequestrata villa di pregio a membro Ndrangheta

COMO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Como, ieri mattina, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro finalizzato alla successiva confisca, emesso dalla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano.

La proposta di sequestro a firma del Questore di Como, accolta dal predetto Tribunale, ha attinto un soggetto di 46 anni di origine calabrese residente nel comasco, già noto alla cronaca giudiziaria per reati contro la persona, detenzione di armi, associazione a delinquere di stampo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività d’indagine scaturisce da una puntuale mappatura del territorio comasco riguardante i soggetti appartenenti o contigui alla criminalità organizzata ed ha consentito di ricostruire sia la pericolosità sociale qualificata del proposto, sia l’assoluta sproporzione fra il patrimonio detenuto e i redditi dichiarati al Fisco.

Gli investigatori della Divisione Anticrimine lariana hanno ricostruito l’excursus criminale del pluripregiudicato, che dalla fine degli anni 90 si è reso responsabile di reati in materia di stupefacenti e, nel 2008 è stato condannato a 20 anni di reclusione per omicidio. Da ultimo, come emerso nell’operazione “Ossessione” della DDA di Catanzaro, l’uomo è risultato parte attiva in un ingente traffico di sostanze stupefacenti, perpetrato approfittando di permessi all’esterno del carcere per svolgere attività lavorativa.

Nell’ambito di tale investigazione, i finanzieri di Erba, a seguito di una perquisizione di iniziativa con l’ausilio di un’unità cinofila, hanno rinvenuto, all’interno dei locali aziendali dove il 46enne stava svolgendo attività lavorativa, un ingente quantitativo di cocaina e hashish nella sua disponibilità.

I militari della Compagnia GdF di Erba, inoltre, hanno eseguito mirati accertamenti patrimoniali condotti sulle sue disponibilità economiche e finanziarie e dei suoi familiari che hanno consentito di rilevare la sproporzione fra il patrimonio detenuto e i redditi dichiarati al Fisco.

In particolare, dagli approfondimenti dei movimenti bancari della società per la quale il 46enne e i suoi familiari risultavano ufficialmente assunti quali lavoratori dipendenti, è emerso che la stessa era gestita occultamente dall’uomo, il quale ha distratto ingenti somme di denaro utilizzate per l’acquisto di un immobile del valore nominale di circa € 330.000,00, fittiziamente intestato a suo figlio, appena maggiorenne. All’esito del complesso iter appena delineato, personale della Questura di Como e della Guardia di Finanza di Como hanno proceduto all’immissione in possesso dell’amministratore giudiziario nominato dal tribunale di una villa di pregio sita nel comune di Cermenate (CO).

-Foto Guardia di Finanza-
(ITALPRESS).