domenica, Ottobre 19, 2025
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Giornata mondiale dell’alimentazione, Mattarella: “Inaccettabile il regresso del multilateralismo” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – È un triste paradosso che proprio mentre crescono le conoscenze, le risorse e le potenzialità tecnologiche, anche con rilevanti applicazioni al settore agricolo, assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni e a un regresso di quel sistema multilaterale, unico paradigma in grado di dare vere risposte a questi bisogni. Si tratta di una inversione di rotta incomprensibile e inaccettabile. Le Istituzioni multilaterali più direttamente impegnate nella lotta all’insicurezza alimentare sono strumenti preziosi ed esprimono consapevolezza della indivisibilità dei destini umani”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Roma all’inaugurazione del Museo e rete per l’alimentazione e l’agricoltura della Fao.

“Per poter essere protagonisti i cittadini devono essere informati, la conoscenza rimane il primo motore per stimolare un maggiore impegno, orientando le energie soprattutto delle nuove generazioni per accogliere le sfide e rendere possibile la costruzione di un futuro più equo”, ha aggiunto il capo dello Stato.

“Le Istituzioni multilaterali più direttamente impegnate nella lotta all’insicurezza alimentare sono strumenti preziosi ed esprimono consapevolezza della indivisibilità dei destini umani”, ha concluso Mattarella.

IL VIDEO

-Foto IPA Agency-
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Titmus si ritira a soli 25 anni “E’ ora di fare un passo indietro”

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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – “E’ il momento giusto per fare un passo indietro”. Ariane Titmus dice basta, ad appena 25 anni. La nuotatrice australiana ha annunciato il ritiro con un post e un video su Instagram: “E’ una decisione difficile, ma di cui sono davvero felice. Ho sempre amato il nuoto, è stata la mia passione sin da quando ero una bambina”.

Otto medaglie olimpiche di cui quattro d’oro – due nei 400 stile fra Tokyo e Parigi, un’altra nei 200 sl in Giappone e poi quella con la 4×200 sl lo scorso anno in Francia – la Titmus detiene anche il record mondiale nei 200 stile, strappato nel giugno dello scorso anno a Federica Pellegrini.

Dopo Parigi si era presa una pausa e “ho capito che alcune cose della mia vita, che sono sempre state importanti per me, ora lo sono un po’ di più del nuoto”. La 25enne australiana, che nel suo palmares annovera anche 13 medaglie mondiali fra vasca lunga e vasca corta, prima dell’Olimpiade di Parigi si era sottoposta a un intervento per rimuovere un tumore alle ovaie, situazione alla quale ha fatto riferimento parlando delle sfide legate alla salute che ha dovuto affrontare e che “mi hanno davvero scossa mentalmente”.

Fra i commenti al post quelli di Summer McIntosh, Ian Thorpe, Adam Peaty e soprattutto della grande rivale Katie Ledecky, che l’ha definita “un’atleta, una campionessa e una persona straordinaria”.

– foto Ipa Agency –
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Rapine con sequestro di persona, sei indagati in provincia di Barletta-Andria-Trani

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BARLETTA (ITALPRESS) – Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, a conclusione di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, stanno eseguendo un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani a carico di 6 indagati. Sono ritenuti appartenenti a un sodalizio criminale dedito alle rapine con sequestro di persona ed uso delle armi ai danni di autotrasportatori.

Il provvedimento scaturisce dall’indagine, convenzionalmente denominata “Long Vehicle”, coordinata dalla Procura di Trani e condotta nel periodo aprile-giugno 2024 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale BAT – mediante intercettazioni telefoniche e ambientali (puntualmente autorizzate dal tribunale di Trani), nonché servizi di OCP e attività di perquisizione e sequestro – che ha consentito di lumeggiare l’esistenza di un’associazione per delinquere dedita alle rapine con sequestro di autotrasportatori, anche con uso di armi. Le informazioni raccolte hanno consentito di documentare l’esistenza, al confine dei comuni di Molfetta e Bisceglie, di un covo rivelatosi poi quale autentica base logistica al servizio del gruppo criminale. A segnare una svolta per l’indagine è stato proprio il monitoraggio del sito che ha permesso di identificare i sodali, documentando come la compagine criminale avesse portato a segno diverse rapine in danno di autotrasportatori nelle strade della Provincia di Bari e BAT al fine di appropriarsi del carico trasportato ed immetterlo nel mercato clandestino, servendosi di autovetture rubate con targhe riciclate o ricettate, nonché di armi per portare a compimento il sequestro degli autotrasportatori.

Il sistema messo in atto seguiva uno schema preciso e collaudato. Gli indagati affiancavano il veicolo durante la marcia lungo le principali arterie stradali, costringevano l’autista a fermarsi sotto la minaccia delle armi e lo sequestravano. Una volta preso il controllo del mezzo, procedevano a controllarne il carico e ad appropriarsene, per poi liberare il conducente e darsi rapidamente alla fuga. Il piano era organizzato nei minimi dettagli. Uno dei sodali, a bordo di un’auto, aveva il compito di individuare il bersaglio. Una volta scelto, lo segnalava via ricetrasmittente ai complici che lo attendevano su una seconda vettura. Erano loro, infatti, ad avvicinare la vittima designata lungo la strada. Dopo averla costretta a fermarsi sotto la minaccia delle armi, il gruppo tratteneva l’autista finché non riusciva ad appropriarsi del carico. Solo allora lo liberava, dandosi subito dopo alla fuga. Al vertice del sodalizio figura un 48enne bitontino, in qualità di promotore e organizzatore del gruppo. I sodali agivano in perfetta sintonia, con l’affiatamento tipico di chi è abituato a commettere quel genere di reati. La suddivisione dei compiti tra i componenti non era tuttavia rigida: pur rivestendo un ruolo di comando, lo stesso bitontino non disdegnava di prendere parte attivamente alle azioni, arrivando persino a mettersi alla guida dei veicoli impiegati durante le rapine.

Nel corso dell’indagine, oltre ad essere emersi due distinti colpi portati a segno lungo la SP238 – in un caso senza portare via il carico perché sorpresi dalla presenza, all’interno del mezzo pesante, del figlio minore dell’autista sequestrato – sono state registrate le frenetiche fasi preparatorie dell’assalto ai tir.

-Foto screenshot video Carabinieri-
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Gaza, identificati i corpi di due ostaggi restituiti da Hamas. Netanyahu: “Chi ci attacca pagherà a caro prezzo”

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ROMA (ITALPRESS) – I due corpi di ostaggi restituiti da Hamas appartengono a Inbar Hayman, l’ultima donna non ancora tornata in Israele, e del sergente maggiore Muhammad al-Atrash. Lo ha annunciato l’ufficio del primo ministro, che ha osservato che “i rappresentanti delle Forze di difesa israeliane hanno informato le famiglie degli ostaggi che i loro cari sono stati restituiti a Israele e che la loro identificazione è stata completata”. Inoltre, l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha sottolineato che “Hamas è tenuta a rispettare i suoi impegni con i mediatori e a restituirli come parte dell’attuazione dell’accordo. Non scenderemo a compromessi su questo punto e non risparmieremo sforzi finché non restituiremo tutti i corpi degli ostaggi, fino all’ultimo”.

Mercoledì sera, Hamas ha consegnato due bare contenenti i resti di Haiman e Al-Atrash, affermando di aver recuperato i corpi di tutti gli ostaggi deceduti “che è riuscita a raggiungere”. Il gruppo terroristico palestinese detiene ancora i resti di 19 ostaggi a Gaza. Mentre i resti dei due ostaggi venivano trasferiti fuori da Gaza, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha minacciato di riprendere i combattimenti se Hamas non avesse rispettato l’accordo di tregua, affermando di aver ordinato all’esercito di preparare un “piano per annientare” il gruppo terroristico palestinese in caso di ripresa degli scontri.

“Se Hamas si rifiuta di rispettare l’accordo, Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, riprenderà i combattimenti e agirà per ottenere la sconfitta totale di Hamas, per cambiare la realtà a Gaza e raggiungere tutti gli obiettivi della guerra”, si legge in una dichiarazione dell’ufficio di Katz.

L’ala militare di Hamas, le Brigate Qassam, ha affermato, prima della consegna, di aver rispettato i propri obblighi previsti dall’accordo di cessate il fuoco sostenuto dagli Stati Uniti restituendo a Israele tutti gli ostaggi ancora in vita e i corpi di tutti i prigionieri morti “che è riuscita a raggiungere”. “Ciò che resta dei corpi degli ostaggi (che non sono stati restituiti) richiede grandi sforzi e attrezzature speciali per la ricerca, e stiamo compiendo grandi sforzi per risolvere questo problema”, ha affermato.

IL VALICO DI RAFAH RIAPRIRA’ LA PROSSIMA SETTIMANA

Il valico di Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, non riaprirà né oggi né domani a causa di complicazioni logistiche e di sicurezza. Lo riferisce la tv saudita Al-Hadath, secondo cui il valico potrebbe riaprire a metà della prossima settimana. Al momento non vi sono informazioni ufficiali da parte di Israele. Nei giorni scorsi le autorità israeliane hanno bloccato l’apertura del valico come ritorsione verso Hamas, che non ha consegnato tutti i 28 corpi degli ostaggi deceduti.

NETANYAHU “LA LOTTA NON E’ FINITA”

“La lotta non è ancora finita, ma una cosa è chiara: chiunque alzi la mano contro di noi sa che pagherà un prezzo molto alto”. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una cerimonia commemorativa per i militari caduti nell’operazione a Gaza e per il vittime del 7 ottobre in corso presso il Monte Herzl, a Gerusalemme. Nelle mani di Hamas restano ancora i corpi di 19 ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023. Netanyahu ha aggiunto: “Siamo determinati a portare a termine una vittoria che influenzerà la nostra vita per molti anni. Israele è in prima linea nello scontro fra barbarie e illuminismo”. 

NETANYAHU “IMPEGNATI PER IL RITORNO DI TUTTI GLI OSTAGGI”

“Siamo impegnati per il ritorno di tutti i rapiti. I caduti hanno lavorato per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra e noi li raggiungeremo”. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una cerimonia commemorativa per i militari caduti nell’operazione a Gaza e per il vittime del 7 ottobre in corso presso il Monte Herzl, a Gerusalemme. Nelle mani di Hamas restano ancora i corpi di 19 ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023.

ALTRI 14 MORTI

Quattordici palestinesi sono stati uccisi e trasportati negli ospedali della Striscia di Gaza dall’alba di oggi, compresi otto cadaveri recuperati da sotto le macerie. Lo riferiscono fonti mediche citate dall’agenzia di stampa Wafa. Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, a Gaza si stanno verificando scontri a fuoco tra i miliziani di Hamas e clan locali.

-Foto IPA Agency-
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Gaza, identificati i corpi di due ostaggi restituiti da Hamas

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ROMA (ITALPRESS) – I due corpi di ostaggi restituiti da Hamas appartengono a Inbar Hayman, l’ultima donna non ancora tornata in Israele, e del sergente maggiore Muhammad al-Atrash. Lo ha annunciato l’ufficio del primo ministro, che ha osservato che “i rappresentanti delle Forze di difesa israeliane hanno informato le famiglie degli ostaggi che i loro cari sono stati restituiti a Israele e che la loro identificazione è stata completata”. Inoltre, l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha sottolineato che “Hamas è tenuta a rispettare i suoi impegni con i mediatori e a restituirli come parte dell’attuazione dell’accordo. Non scenderemo a compromessi su questo punto e non risparmieremo sforzi finché non restituiremo tutti i corpi degli ostaggi, fino all’ultimo”.

Mercoledì sera, Hamas ha consegnato due bare contenenti i resti di Haiman e Al-Atrash, affermando di aver recuperato i corpi di tutti gli ostaggi deceduti “che è riuscita a raggiungere”. Il gruppo terroristico palestinese detiene ancora i resti di 19 ostaggi a Gaza. Mentre i resti dei due ostaggi venivano trasferiti fuori da Gaza, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha minacciato di riprendere i combattimenti se Hamas non avesse rispettato l’accordo di tregua, affermando di aver ordinato all’esercito di preparare un “piano per annientare” il gruppo terroristico palestinese in caso di ripresa degli scontri.

“Se Hamas si rifiuta di rispettare l’accordo, Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, riprenderà i combattimenti e agirà per ottenere la sconfitta totale di Hamas, per cambiare la realtà a Gaza e raggiungere tutti gli obiettivi della guerra”, si legge in una dichiarazione dell’ufficio di Katz.

L’ala militare di Hamas, le Brigate Qassam, ha affermato, prima della consegna, di aver rispettato i propri obblighi previsti dall’accordo di cessate il fuoco sostenuto dagli Stati Uniti restituendo a Israele tutti gli ostaggi ancora in vita e i corpi di tutti i prigionieri morti “che è riuscita a raggiungere”. “Ciò che resta dei corpi degli ostaggi (che non sono stati restituiti) richiede grandi sforzi e attrezzature speciali per la ricerca, e stiamo compiendo grandi sforzi per risolvere questo problema”, ha affermato.

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Cti premiata come Best Travel Management Company agli European Mission Awards 2025

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MILANO (ITALPRESS) – Cti – Cisalpina Tours International è stata premiata come Best Travel Management Company agli European Mission Awards 2025, il riconoscimento che celebra l’eccellenza nel business travel a livello europeo. Gli European Mission Awards (EMA), ideati e organizzati dalla casa editrice che da oltre vent’anni pubblica la testata specializzata Mission, nascono dall’esperienza degli Italian Mission Awards, attivi dal 2013, e si propongono di valorizzare le migliori realtà del settore travel management nel panorama continentale. L’edizione 2025, ospitata nella cornice dei Chiostri di San Barnaba a Milano, ha messo in luce i protagonisti della filiera del business travel che si sono distinti per leadership, capacità di partnership e innovazione.

“Ricevere un premio internazionale che ci riconosce come Miglior Travel Management Company in questo momento storico per Cti – Cisalpina Tours International è particolarmente emozionante – afferma Loretta Bartolucci, Global Commercial Director di Cti -. In soli due anni abbiamo saputo espandere la nostra presenza a livello globale, arrivando oggi a operare in dieci Paesi. Questo risultato è la conferma del valore di un progetto che unisce competenza, visione, consulenza personalizzata e un approccio glocal capace di coniugare prossimità, esperienza, tecnologia e standard internazionali”. 

Le prossime aree in cui Cti intende essere presente saranno il Medio Oriente e Far East, intendendo completare il global network già dal 2026. “Questo traguardo è frutto della dedizione che ogni membro dei nostri team mette ogni giorno al servizio dei clienti – osserva Giorgio Garcea, CCOO di Cti – Cisalpina Tours International -. Abbiamo saputo individuare e valorizzare risorse di talento nel mondo, capaci di espandere nei propri mercati non solo il business, ma anche relazioni significative e durature. Con il trademark Cti – Cisalpina Tours International vogliamo esprimere la nostra presenza globale, la coerenza della nostra identità come gruppo multinazionale sotto la bandiera di MSC Group e la volontà di mantenere ben saldo il legame con le nostre radici di eccellenza italiana”.

-Foto Cti-
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Six Kings Slam, Sinner batte Tsitsipas e vola in semifinale: affronterà Djokovic

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ROMA (ITALPRESS) – Esordio vincente per Jannik Sinner nel “ricchissimo” torneo-esibizione “6 Kings Slam” 2025, in scena sul cemento di Riad, in Arabia Saudita.

L’azzurro, numero due del mondo, ha sconfitto il greco Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-2, 6-3 in 1h16′ di gioco. Nel prossimo turno, ovvero in semifinale, il tennista altoatesino sfiderà il serbo Novak Djokovic.

Dall’altra parte del tabellone, invece, si affronteranno per un posto in finale lo statunitense Taylor Fritz e lo spagnolo Carlos Alcaraz, il numero uno del ranking internazionale.

“E’ bello tornare qui, vedere tanta gente venuta qui per seguire la partita. Il primo incontro non è mai facile, è un campo indoor strano perché la palla rimbalza tanto: con le palle nuove è rapido poi si rallenta un po’” ha detto Jannik Sinner a caldo dopo la vittoria nel quarto di finale del Six Kings Slam contro Stefanos Tsitsipas. “Ci conosciamo meglio io e Stefanos, con il tempo siamo migliorati. So meglio adesso come affrontarlo tatticamente, come gestire le partite con lui. Cerco di essere aggressivo in risposta, poi credo di aver servito bene nei momenti importanti” ha aggiunto Sinner nel post partita.

In semifinale sfiderà Novak Djokovic. “Novak è un esempio, ha ancora fame di vittoria: è bello avere un campione come lui che compete ad alto livello nel circuito, lo sport ha bisogno di questo. Sarà una partita complicata, ci siamo affrontati tante volte. Cercheremo di giocare il tennis migliore possibile e vedere come andrà. Siamo qui soprattutto per divertirci e per divertirvi, per portare del buon tennis al pubblico” ha detto Jannik.

Le condizioni di gioco, e la distanza breve rispetto agli Slam, ha detto Sinner, “penso possano aiutare Djokovic. E’ in forma incredibile, e non si può sottovalutare questo aspetto. Sarà anche un gioco mentale, e da questo punto di vista è uno dei più forti che abbia mai giocato a tennis”. In prospettiva, Sinner potrebbe ritrovare in finale Carlos Alcaraz, suo avversario nella sfida per il titolo negli ultimi tre Slam della stagione. “E’ bella la rivalità con Carlos, ci sono tante dinamiche. In campo cerchiamo di dare il meglio, siamo comunque buoni amici fuori. Cerchiamo sempre di spingerci l’un l’altro a migliorarci”.

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Sinner batte Tsitsipas, ora sfida Djokovic al Six Kings Slam

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ROMA (ITALPRESS) – Esordio vincente per Jannik Sinner nel “ricchissimo” torneo-esibizione “6 Kings Slam” 2025, in scena sul cemento di Riad, in Arabia Saudita. L’azzurro, numero due del mondo, ha sconfitto il greco Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-2, 6-3 in 1h16′ di gioco. Nel prossimo turno, ovvero in semifinale, il tennista altoatesino sfiderà il serbo Novak Djokovic. Dall’altra parte del tabellone, invece, si affronteranno per un posto in finale lo statunitense Taylor Fritz e lo spagnolo Carlos Alcaraz, il numero uno del ranking internazionale.
– foto Ipa Agency –
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Gaza, Trump “Se Hamas non rispetta gli accordi l’Esercito israeliano tornerà a combattere”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Se Hamas non rispetterà l’accordo di cessate il fuoco l‘Esercito israeliano “potrà tornare a combattere non appena lo dirò io”. Così il presidente americano Donald Trump in un’intervista telefonica alla “CNN”.

“Quello che sta succedendo con Hamas, verrà risolto rapidamente – ha aggiunto Trump -. Hamas sta sgomberando le bande, le bande violente”. Cosa succederebbe se Hamas si rifiutasse di disarmare? “Israele tornerà in piazza non appena lo dirò io. Se Israele potesse entrare e farli fuori, lo farebbe”. “Ho dovuto trattenerli”.

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La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in un convegno che si svolgerà il 20 ottobre a Roma

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ROMA (ITALPRESS) – La necessità di adeguare agli standard internazionali l’approccio alla sicurezza in Italia, coniugando i temi della safety – la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – e quelli della security sia sul piano legislativo che su quello della cultura d’impresa. Di questo si parlerà nel corso di un convegno promosso dall’associazione Lavoro&Welfare e International SOS Foundation presso la nuova aula dei gruppi parlamentari lunedì 20 ottobre.

Si tratta di dare le risposte più appropriate a un’epoca nella quale imprese e lavoratori sono esposti a pericoli globali e pervasivi che riguardano l’incolumità degli addetti, la salvaguardia dei processi aziendali dalle minacce materiali e da quelle digitali e la tutela della privacy dei dipendenti. Sul fronte delle imprese tale processo è già codificato nel concetto manageriale di “duty of care” che, nella cultura aziendale internazionale, indica l’obbligo, sia morale che legale, di proteggere la sicurezza fisica e il benessere mentale di dipendenti e collaboratori, ovunque questi operino.

Sul fronte legislativo occorre integrare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro con la security, estendendo il campo di applicazione del testo unico sulla sicurezza sul lavoro (Dlgs 81/08) ai nuovi rischi emergenti, tra i quali quelli legati all’incolumità delle persone. Da qui, la necessità di avviare un processo per adeguare la legislazione, sia sul piano regolatorio, sia per quanto riguarda il supporto e gli incentivi alle imprese.

Tutto ciò anche nella consapevolezza che il duty of care rappresenta, oltre a un dovere sociale, un concreto fattore di competitività. Di questi temi discuteranno i relatori del convengo: Cesare Damiano, presidente di Lavoro&Welfare; Umberto Saccone, senior strategic advisor di International SOS; Alberto Pagani, studioso di intelligence, docente nel settore della sicurezza; Nicola Minasi, capo dell’Unità di Crisi del Maeci; Maria Cristina Urbano, presidente dell’Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari; Nicola Massimo Masciulli, generale di Corpo d’Armata, capo del Comando Interregionale Ogaden per il Sud dell’Arma dei Carabinieri; Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali della Camera; Walter Rizzetto, presidente commissione Lavoro della Camera. I lavori saranno coordinati dal giornalista Roberto Arditti.

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