martedì, Dicembre 9, 2025
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Cina, per la città di Yiwu valore record di import-export

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HANGZHOU (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La città di Yiwu, nota come “il supermercato del mondo”, nella provincia orientale cinese dello Zhejiang, ha registrato un valore record di importazioni ed esportazioni pari a 701,19 miliardi di yuan (circa 99,1 miliardi di dollari) nei primi dieci mesi di quest’anno, superando per la prima volta la soglia dei 700 miliardi di yuan.

Secondo la dogana di Yiwu, il valore ha già superato il totale della città per l’intero anno 2024, con una strategia di diversificazione dei mercati sempre più rilevante.

Da gennaio a ottobre, Yiwu ha registrato scambi commerciali con 230 Paesi e regioni in tutto il mondo. Tra questi, 164 hanno registrato tassi di crescita che hanno superato le doppie cifre, con un incremento di 32 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare, le esportazioni verso i mercati dell’ASEAN sono aumentate del 51% su base annua.

Durante questo periodo, la dogana di Yiwu ha emesso 130.000 Certificati di origine Cina-ASEAN, per un valore totale di 2,87 miliardi di dollari, rappresentando aumenti su base annua rispettivamente del 26,52% e del 26,15%, e aiutando così le imprese a risparmiare circa un miliardo di yuan in dazi nei Paesi importatori.

“Ad esempio, con tale certificato le tazze termiche esportate da Yiwu possono beneficiare del trattamento a zero dazi in Indonesia”, ha dichiarato Cai Sisi, un funzionario doganale.

I dati mostrano che la città ha esportato 5.096 categorie di merci nei primi dieci mesi, con un aumento dell’11,2% su base annua. Le esportazioni di prodotti culturali sono state pari a 58,18 miliardi di yuan, in crescita del 19,5% anno su anno.

“I prodotti culturali di Yiwu stanno guadagnando popolarità nei mercati esteri. Gli articoli che offrono un valore emotivo sono particolarmente prediletti tra i consumatori stranieri”, ha affermato Huang Changchao, presidente dell’associazione dell’industria dei prodotti culturali della città.

– Foto Xinhua –

(ITALPRESS).

Castro all’89’ regala la qualificazione al Bologna, Parma sconfitto 2-1

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BOLOGNA (ITALPRESS) –  Il Bologna fa suo il derby contro il Parma, vincendo in rimonta per 2-1, e conquista il pass per i quarti di finale di Coppa Italia: massimo risultato con il minimo sforzo per gli uomini di Italiano, che giocano una partita in generale sottotono, strappando il successo con l’incornata di Castro in extremis.

Sia Italiano che Cuesta optano per un turnover ragionato, a sottolineare la ricerca del giusto compromesso tra la voglia di andare avanti nella competizione e la necessità di gestire le forze in vista dei prossimi impegni. Ecco, quindi, che nel Bologna la linea dei trequartisti ci sono Bernardeschi, Fabbian e Rowe, mentre i ducali si schierano con Ondrejka e Benedyczak in avanti e il debutto assoluto in prima squadra del diciottenne Trabucchi in difesa.

L’avvio della partita è molto “sporco”, soprattutto da parte dei giocatori del Bologna, molto imprecisi nei tocchi e nella gestione della palla. Emblematico l’erroraccio al 13′ di Ferguson che spiana la strada a Lovik, preciso nel trovare Benedyczak che poi batte Ravaglia per il vantaggio degli ospiti; nell’occasione, non esenti da colpe anche Heggem e Lucumì. I ritmi non sono particolarmente alti, anche perché la squadra di Italiano fatica a trovare il ritmo anche dopo il gol subito. Nel momento più importante arriva la fiammata giusta: è il 38′ quando Bernardeschi lancia in avanti un po’ alla cieca trovando invece Rowe, che disorienta Trabucchi con una finta di corpo e, solo davanti a Guaita, colpisce il palo, ribadendo in rete quando la palla gli torna tra i piedi. È il primo gol con la maglia del Bologna per l’ex giocatore del Marsiglia.

Al rientro dagli spogliatoi, i padroni di casa provano a fare la partita, quantomeno con il possesso palla. Arrivano anche le occasioni, in particolare con un colpo di testa di Lucumì alto di pochissimo e con Bernardeschi, che da dentro l’area perde il tempo per il tiro mancando una grossa chance. Ma l’occasione più netta capita al Parma al 69′: tacco strepitoso di Ordonez per Lovik, che entra in area e, solo davanti a Ravaglia, angola troppo mandando sul fondo. L’esterno sinistro si mette in mostra anche dieci minuti più tardi con una bella discesa conclusa con un tunnel su Holm e con un tentativo di destro fuori misura.

All’80’ è il momento anche di Ciro Immobile, al rientro in campo dopo l’infortunio. Quando sembra ormai tutto apparecchiato per i calci di rigore, Holm riscatta una prestazione non positiva con il cross perfetto per il colpo di testa vincente di Castro, completamente perso da Estevez. Il Bologna, detentore della Coppa Italia, conoscerà tra poche ore la prossima avversaria dei quarti di finale, che sarà una tra Lazio e Milan.

IL TABELLINO

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia 6; Holm 6, Heggem 5.5, Lucumì 5.5, Lykogiannis 6; Sulemana 5.5 (25′ st Pobega 6), Ferguson 5.5; Bernardeschi 5.5 (25′ st Immobile 6.5), Fabbian 5 (25′ st Odgaard 6), Rowe 6.5 (25′ st Dominguez 6); Dallinga 5 (25′ st Castro 7). In panchina: Pessina, Franceschelli, Zortea, De Silvestri, Miranda, Moro, Orsolini, Cambiaghi. Allenatore: Italiano 6.5.

PARMA (3-5-2): Guaita 6; Delprato 5.5, Troilo 6, Trabucchi 5.5 (10′ st Estevez 5); Britschgi 5.5, Ordonez 6 (41′ st Hernani sv), Keita 5.5, Cremaschi 6 (41′ st Djuric sv), Lovik 6.5; Benedyczak 6.5 (20′ st Cutrone 5.5), Ondrejka 5.5 (1′ st Oristanio 5). In panchina: Corvi, Rinaldi, Valenti, Valeri, Conde, Bernabé, Sorensen, Pellegrino, Almqvist, Begic. Allenatore: Cuesta 5.5.

ARBITRO: Tremolada di Monza 6.
RETI: 13′ pt Benedyczak, 38′ pt Rowe; 44′ st Castro.
NOTE: serata nuvolosa; terreno di gioco in ottime condizioni.
Ammoniti: Cremaschi, Hernani, Pobega.
Angoli: 11-1 per il Bologna.
Recupero: 2′; 5′.

-Foto Image-
(ITALPRESS).

All’Ambasciata italiana di Washington la quarta edizione dell’Italian Space Day 2025

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Si è svolta presso l’Ambasciata italiana di Washington la quarta edizione dell’Italian Space Day 2025, intitolata “Next Frontiers”, evento dedicato alla promozione della collaborazione tra Italia e Stati Uniti nel settore spaziale.

Una giornata di confronto tra istituzioni, industria e ricerca, concepita come un momento di rilancio della collaborazione bilaterale e di condivisione della visione comune verso un’economia spaziale più innovativa, sostenibile e accessibile.

L’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Marco Peronaci, ha rimarcato il ruolo crescente del Paese nel panorama internazionale: “L’Italia vuole essere protagonista della nuova corsa allo spazio che negli Stati Uniti sta vivendo una fase di grande trasformazione e nuove opportunità per le nostre imprese. L’Italian Space Day a Washington dà attuazione concreta al partenariato strategico Italia-Stati Uniti e alle priorità della Dichiarazione Trump-Meloni dello scorso aprile”.

Giunto alla quarta edizione, l’evento è stato organizzato con il contributo di Leonardo, SpaceX, Axiom Space, VAST, AIAA, Space Foundation, Astrolab, Seed2Table e Intuitive Machines. Più che una conferenza, Next Frontiers si è configurato come un vero Pitch Day internazionale: un format narrativo in cui l’innovazione diventa strumento di dialogo diplomatico e in cui le tecnologie spaziali vengono presentate come parte integrante della cooperazione economica tra i due Paesi. La cornice dell’Ambasciata è stata trasformata in un ambiente immersivo con video istituzionali, installazioni multimediali e countdown digitali che accompagnavano gli interventi di astronauti, esperti, economisti e investitori.

Alla giornata hanno preso parte l’onorevole Deborah Bergamini e diversi rappresentanti delle autorità spaziali statunitensi, tra cui Taylor Jordan (Department of Commerce), Juan Andres Caro (Department of State) e Casey Swails (NASA). Una platea qualificata, arricchita da esponenti dell’industria, del Congresso e dell’amministrazione statunitense, a conferma dell’attenzione rivolta al ruolo dell’Italia come attore tecnologico strategico nella nuova economia dello spazio.

Sedici aziende italiane – da ALTEC al CIRA, da D-Orbit a Telespazio, fino a Kayser Italia, Leaf Space, Vanzetti Engineering e molte altre – hanno presentato progetti che spaziano dalle tecnologie per la vita e il lavoro sulla Luna ai sistemi di propulsione per missioni interplanetarie, dalla robotica intelligente ai materiali avanzati per habitat marziani. Un mosaico di competenze che descrive la partecipazione italiana alla futura presenza umana nello spazio e il contributo alla costruzione di un ecosistema interplanetario più efficiente e sostenibile.

La manifestazione arriva in un momento cruciale per il settore italiano. Con il recente accordo tra ASI e SpaceX, l’Italia è diventata il primo partner internazionale coinvolto nelle missioni commerciali verso Marte, entrando nel programma Starship. Un risultato che testimonia la solidità della filiera nazionale e la credibilità scientifica e tecnologica del Paese. Attualmente oltre sessanta imprese italiane operano in ambito aerospaziale negli Stati Uniti, con hub in Texas, California e Florida, collaborando con partner americani nei settori della propulsione elettrica, della manifattura additiva e dell’osservazione della Terra.

Il ruolo dell’Italia nelle forniture aerospaziali verso gli Stati Uniti è in crescita costante. Tra il 2022 e il 2024, le esportazioni sono aumentate da 1,15 a 1,58 miliardi di dollari (+27,3%), con una quota di mercato passata dal 3,3% al 3,8%. Nei primi sette mesi del 2025, il valore ha raggiunto 971 milioni di dollari, in aumento del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una share salita al 4,1%.

Gli Stati Uniti rappresentano oggi il principale mercato extraeuropeo del comparto, assorbendo oltre il 40% delle esportazioni totali. In Italia il settore aerospaziale genera più di 7 miliardi di euro l’anno e impiega oltre 40 mila professionisti, con un tasso di investimento in ricerca superiore al 10%, uno dei più elevati in Europa.

L’Italian Space Day – dopo i saluti istituzionali e un pranzo di networking – ha ospitato una sessione di pitch dal vivo delle aziende italiane, insieme agli interventi degli astronauti di Axiom Space, Walter Villadei e Michael López-Alegría, e dello space economist George Pullen. La giornata si è chiusa con una reception organizzata in collaborazione con SpaceX, simbolo di un percorso condiviso che punta a rafforzare le alleanze transatlantiche e a valorizzare il contributo italiano alla nuova economia spaziale globale.

-Foto xp6/Italpress-
(ITALPRESS).

Femminicidio nelle Marche, trovato il marito della donna uccisa: è gravemente ferito

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ANCONA (ITALPRESS) – Il 50enne macedone accusato del femminicidio della moglie, avvenuto ieri a Pianello Vallesina nel comune di Monte Roberto, nell’Anconetano, è stato trovato gravemente ferito ma vivo, in una zona impervia presso Matelica, in provincia di Macerata.

L’uomo era ricercato per omicidio volontario aggravato. I carabinieri lo hanno trovato riverso al suolo, a poca distanza dalla sua auto abbandonata. Sul posto i medici del 118 per cercare di stabilizzarlo.

-Foto di repertorio IPA Agency-
(ITALPRESS).

Giambrone “Investire sulle filiere di teatro e cinema fa crescere il Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel festeggiare i nostri 80 anni abbiamo sentito l’orgoglio di essere stati un pezzo della costruzione di questo Paese”. Lo afferma Francesco Giambrone, presidente di Agis e sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. L’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, fondata nel 1945, rappresenta oggi circa 15 mila realtà del comparto, 350 mila lavoratori, non solo cantanti e attori, ma anche sarti, scenografi, macchinisti, “tutto quel mondo che non vediamo ma senza il quale non esisterebbe lo spettacolo dal vivo”, sottolinea Giambrone, che spiega: “Raggiungiamo circa 100 milioni di spettatori ogni anno, e i nostri associati realizzano un fatturato di circa 1,5 miliardi l’anno. Teniamo aperte 4.500/5.000 sale teatrali e cinematografiche”.
“Per gli 80 anni dell’Agis siamo stati ricevuti al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in quell’occasione ha ricordato come le sale teatrali e cinematografiche siano una ricchezza di questo Paese e vadano considerati un investimento”, spiega Giambrone, recentemente riconfermato alla guida dell’Agis per un altro mandato.
“Investimento è la parola chiave per un Paese che dovrebbe fare della cultura il suo asset principale”, prosegue, sottolineando l’importanza di “salvaguardare le sale, luoghi dove due comunità si incontrano e hanno bisogno l’una dell’altra: da una parte gli attori, i tecnici, tutti coloro che lavorano dietro le quinte, e dall’altra il pubblico”.
“Noi svolgiamo un servizio pubblico, questo non dimentichiamolo mai – aggiunge Giambrone -. Ha un senso che la mano pubblica investa su queste realtà, proprio perchè svolgono un ruolo pubblico, anche in termini di inclusione sociale e lotta alla dispersione scolastica”.
Riguardo alle diverse componenti del settore dello spettacolo, “i concerti vanno molto bene, così come il teatro, per un pò è stato indietro il cinema ma adesso si sta riprendendo”.
Per il cinema il problema principale è rappresentato dai tagli “che rischiano di mettere a rischio la tenuta della filiera – sottolinea il presidente di Agis -. Se sono stati fatti degli errori in passato non è una buona ragione per tagliare i fondi. Il tema è spendere bene le risorse, perchè deve essere garantita una filiera di qualità”.
Quanto al nuovo Codice dello spettacolo, “ha ripreso il suo iter, c’è una fase di ascolto importante da parte del governo, in particolare dal sottosegretario alla Cultura Mazzi. Il Codice sarà uno strumento importante, stiamo lavorando per renderlo veramente moderno e per mettere ordine a una normativa che è stata carente o addirittura confusionaria”.
Giambrone è sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma dal dicembre 2021 e recentemente è stato confermato fino al 2030. “Il teatro ha i bilanci in ordine ormai da più di 10 anni, è in una condizione di stabilità. Poi la buona salute è confermata dal fatto che il teatro è pieno, l’occupazione dei posti in media è dell’87-88% – spiega -. Ospita i più grandi artisti della scena internazionale, registi, cantanti, interpreti, e con un direttore musicale come Michele Mariotti e una direttrice del corpo di ballo come Eleonora Abbagnato ha dei pilastri forti. E’ il teatro di rappresentanza del paese e quindi cerchiamo di onorare questo ruolo nel modo migliore, accompagnando la tradizione all’innovazione e ai nuovi linguaggi”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

Giambrone “La cultura non è una spesa ma un investimento”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel festeggiare i nostri 80 anni abbiamo sentito l’orgoglio di essere stati un pezzo della costruzione di questo Paese”. Lo afferma Francesco Giambrone, presidente di Agis e sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. L’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, fondata nel 1945, rappresenta oggi circa 15 mila realtà del comparto, 350 mila lavoratori, non solo cantanti e attori, ma anche sarti, scenografi, macchinisti, “tutto quel mondo che non vediamo ma senza il quale non esisterebbe lo spettacolo dal vivo”, sottolinea Giambrone, che spiega: “Raggiungiamo circa 100 milioni di spettatori ogni anno, e i nostri associati realizzano un fatturato di circa 1,5 miliardi l’anno. Teniamo aperte 4.500/5.000 sale teatrali e cinematografiche”.
sat/mrv

Da Milano a Dalian, l’esperienza di una studentessa italiana in Cina

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SHENYANG (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Per Allegra Mafrica, appena arrivata da Milano, in Italia, passeggiare nel campus della Liaoning Normal University, situata nella città settentrionale cinese di Dalian, la fa sentire libera e a proprio agio.

Il legame di Mafrica con la cultura cinese è iniziato molto presto. Fin da bambina è stata attratta dagli spazi bianchi nei dipinti a inchiostro e acqua, dal ritmo della poesia antica, dalle storie del mondo delle arti marziali e dall’atmosfera festosa e vivace dei film cinesi.

Per comprendere queste culture, la ragazza ha iniziato a studiare cinese alle superiori. “I caratteri cinesi sono come simboli con una storia”, ha dichiarato. “Più imparo, più voglio sapere”. Questa determinazione le ha permesso di ottenere ottimi risultati nell’edizione di quest’anno della competizione “Chinese Bridge” e di cogliere l’opportunità di studiare in Cina.

Solo dopo essere arrivata in Cina ha capito che il fascino del Paese va ben oltre i libri. La città costiera di Dalian le ha regalato molte sorprese: strade pulite, una leggera brezza marina e un ritmo urbano moderno ma rilassato. Quello che preferisce è fare una passeggiata sul lungomare dopo la scuola e ascoltare il suono delle onde che si infrangono contro le rocce.

Lo scorso weekend, per ammirare un’immagine più reale e tridimensionale di Dalian, la ragazza è andata con i compagni di classe nell’antica cittadina di Fuzhou, nella città di Wafangdian. L’auto ha guidato oltre la zona urbana. La brezza marina si è gradualmente trasformata in vento di montagna, e il trambusto della città moderna è stato sostituito dalla tranquillità della città antica.

Le antiche mura della cittadina di Fuzhou apparivano particolarmente imponenti alla luce del sole. Il senso storico creato dalla sovrapposizione di mattoni blu e tegole nere ha colpito Mafrica a prima vista. Camminando sulla pavimentazione in pietra blu, i passi riecheggiavano nei vicoli, trasportandola in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. La Torre dell’Orologio, la Pagoda di Yongfeng, l’Accademia di Hengshan… Questi siti storici ben conservati le hanno reso difficile andarsene.

Successivamente Mafrica ha seguito i compagni di classe nella cittadina di Lizifang, nella città di Zhuanghe. Il paesaggio lungo la strada è cambiato dalla città antica ai campi: onde dorate di riso, villaggi sparsi e colline vicine.

Diversamente dal profondo senso storico di Fuzhou, la cittadina di Lizifang mostra il lato delicato e quotidiano di Dalian. Gli anziani del villaggio chiacchieravano sotto gli alberi, e i bambini correvano e giocavano all’ingresso dei cortili. Gli abitanti del villaggio hanno portato la ragazza a fare una passeggiata nei campi, parlando dei cambiamenti stagionali, delle festività tradizionali e dello sviluppo di Zhuanghe nel corso degli anni. “Nell’aria c’è odore di terra, un pò come nelle campagne dell’Italia settentrionale, ma qui lo spazio è più aperto e più libero”, ha raccontato Mafrica.

Diversi mesi di studio all’estero le hanno permesso di ampliare la sua comprensione della Cina da piccoli dettagli a un quadro più generale, e dai libri alla realtà. Dalla brezza marina e dalle luci dell’area urbana di Dalian, alla quiete antica delle cittadine di Fuzhou, fino alla vita rurale della cittadina di Lizifang, ogni luogo visitato le ha trasmesso lo stesso messaggio: la Cina non è un’unica immagine, ma un intreccio di innumerevoli stili di vita.

Ora Mafrica è sempre più curiosa riguardo a Dalian. Ha sentito dire che nelle strade e nei villaggi della città sopravvivono ancora molte abilità legate al patrimonio culturale immateriale, che sono state tramandate ad oggi e che rappresentano le manifestazioni più vivide della cultura cinese. Con il suo interesse per l’artigianato tradizionale, ha già iniziato a pianificare la sua prossima avventura esplorativa.

– Foto Xinhua –

(ITALPRESS).