martedì, Dicembre 30, 2025
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Come le iniziative della Cina stanno aprendo una nuova strada verso un mondo migliore

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Quando gli storici del futuro guarderanno all’epocale trasformazione globale e ricostruiranno la logica di fondo nell’evoluzione delle relazioni internazionali, riconosceranno sicuramente il primo settembre 2025 come un momento cruciale: quello in cui il presidente cinese Xi Jinping ha proposto l’Iniziativa per la governance globale (GGI).

Prima di questa proposta, Pechino aveva già avanzato una serie di importanti iniziative globali: l’Iniziativa per lo sviluppo globale (GDI) nel 2021, l’Iniziativa per la sicurezza globale (GSI) nel 2022 e l’Iniziativa per la civiltà globale (GCI) nel 2023. Insieme alla GGI, esse costituiscono un quadro olistico per la costruzione congiunta di una comunità dal futuro condiviso per l’umanità.

Ogni iniziativa affronta un pilastro fondamentale della cooperazione globale: la GDI mira a porre le basi materiali, la GSI è concepita per salvaguardare la stabilità, la GCI punta a favorire una comprensione condivisa, mentre la GGI intende fornire l’architettura istituzionale. Come ha osservato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, le quattro iniziative globali proposte dalla Cina “sono pienamente compatibili con lo Statuto delle Nazioni Unite”. Molti Paesi le considerano inoltre soluzioni pragmatiche e costruttive alle sfide globali contemporanee.

Eppure il mondo rimane frammentato, attraversato da una crescente ondata di incertezza e turbolenza. Mentre alcuni sostengono il dialogo e la cooperazione, altri si aggrappano all’unilateralismo e alla politica dei blocchi, aggravando crisi di lunga data e creando nuovi rischi.

Lo sviluppo globale rimane fragile, segnato dall’ampliarsi del divario tra Nord e Sud e aggravato da crisi energetiche e alimentari concomitanti. In tutto il mondo, oltre un miliardo di persone continua a vivere in condizioni di povertà estrema. La sicurezza è in deterioramento, con conflitti armati che raggiungono livelli record nel dopoguerra, un aumento degli sfollamenti e un ricorso crescente a sanzioni e pratiche di bullismo da parte di alcuni Paesi.

Nel frattempo, il discorso sul “conflitto tra civiltà” sembra oscurare gli scambi tra le stesse, mentre la governance globale viene erosa da ritiri dai trattati internazionali, pratiche di disaccoppiamento e dall’espansione di barriere che minano equità e uguaglianza, in particolare a danno del Sud globale.

Questa dura realtà evidenzia la rilevanza e l’attualità delle quattro iniziative globali, sottolineando ulteriormente la necessità di costruire un consenso internazionale e rafforzare la solidarietà.

(ITALPRESS).

Hi-Tech & Innovazione Magazine – 23/12/2025

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Intelligenza Artificiale, l’Europa accelera sulla ricerca
– Il progetto digital communication di Anas in Veneto e Friuli Venezia Giulia
– Empedocle dialoga con Agrigento dopo 2.500 anni
– Jakala, a Milano l’ultimo Digital Coffee del 2025

fsc/gtr

Cina: lanciato il razzo Long March-12A Y1, secondo stadio in orbita

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(CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La Cina martedì ha lanciato il razzo vettore Long March-12A Y1 da nord-ovest. Il secondo stadio è entrato nell’orbita prevista, ma il recupero del primo stadio non è riuscito.

(ITALPRESS).

Cina: riesaminato un rapporto su applicazione risultati scientifici e tecnologici

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – I legislatori cinesi stanno attualmente riesaminando un rapporto sulla promozione dell’applicazione dei risultati scientifici e tecnologici.

Il rapporto del Consiglio di Stato, presentato lunedì al Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo per la delibera, mostra che, dall’inizio del periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025), la Cina ha registrato un aumento significativo sia nel volume sia nella qualità delle applicazioni dei risultati scientifici e tecnologici, trasformando efficacemente le innovazioni in forze produttive.

Secondo il rapporto, il valore complessivo dei contratti tecnologici firmati a livello nazionale è aumentato da 2.830 miliardi di yuan (circa 402 miliardi di dollari) nel 2020 a 6.840 miliardi di yuan nel 2024, con un aumento del 141,7%.

L’adozione di nuove tecnologie ha accelerato l’ottimizzazione e l’aggiornamento delle industrie tradizionali, mentre le industrie strategiche emergenti hanno continuato a espandersi, si legge nel documento.

Nel 2024, il valore aggiunto delle imprese manifatturiere ad alta tecnologia di dimensioni superiori a quella designata è stato del 42% in più rispetto al 2020, e settori di frontiera come l’intelligenza artificiale e la biotecnologia sono emersi come nuovi motori della crescita economica.

L’integrazione tra innovazione scientifica e tecnologica e innovazione industriale sta accelerando: le imprese contribuiscono a oltre il 77% della spesa totale nazionale in ricerca e sviluppo e detengono il 73,7% di tutti i brevetti nazionali validi di invenzione, secondo il rapporto.

Il documento sottolinea inoltre che la Cina ha sostanzialmente messo in atto un quadro istituzionale per l’applicazione dei risultati scientifici e tecnologici. Le leggi e i regolamenti pertinenti vengono costantemente perfezionati, e un sistema di politiche per promuovere tale trasformazione è stato essenzialmente istituito.

(ITALPRESS).

Cirio “Lavoreremo affinché il 2026 sia un anno in cui il Piemonte rimanga centrale”

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TORINO (ITALPRESS) – “Erano trent’anni che questa regione non aveva un piano socio-sanitario, l’ultimo risaliva al ’95-’96, questo vuol dire che non c’era stata programmazione. Quando oggi ci lamentiamo che mancano i posti letto e il personale, è perché da trent’anni questa regione non si dotava di una mappa di programmazione. L’abbiamo approvata con un lavoro impegnativo che ha coinvolto la giunta e il consiglio regionale, oggi abbiamo la prospettiva chiara di un nuovo piano socio-sanitario che pone le condizioni reali per il superamento delle liste d’attesa, che per la prima volta stanno diminuendo nel nostro Piemonte. Non vuol dire che il problema è risolto, ma che la strada è quella giusta”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, commenta la fresca approvazione del nuovo piano socio-sanitario avvenuta fra i banchi del consiglio a Palazzo Lascaris, a Torino. “È bello parlare delle Atp Finals perché sono importanti, ma se poi non siamo in grado di fare un’operazione a un anziano e lo facciamo aspettare un anno, vuol dire che non avremo fatto niente di buono – ha detto Cirio – La mia soddisfazione è che chiudo un 2025 in cui le liste di attesa si stanno accorciando, quindi nel 2026 sarò felice di poter essere qua per certificare che abbiamo restituito il diritto alla salute e che non bisogna avere i soldi per curarsi nella sanità privata, questo non lo accetteremo mai in Piemonte. Il diritto alla salute è la prima delle nostre preoccupazioni”.

Se il via libera al piano socio-sanitario è appena arrivato, fra pochi giorni è in programma l’inaugurazione dell’A33 Asti-Cuneo, un’infrastruttura attesa da tempo e che porterà benefici al territorio, anche sul piano economico. “Io ho iniziato a fare politica per l’Asti-Cuneo, era il 1994-95, anni in cui a Castagnito si facevano le manifestazioni per strada protestando perché c’erano morti, insicurezza e inquinamento – spiega il governatore del Piemonte – Dopo trent’anni poniamo una soluzione a una ferita grave che ha colpito il Piemonte, per me è soprattutto il mantenimento di un impegno. Ci abbiamo lavorato e la apriamo il 30 dicembre, sarà percorribile per tutta la sua lunghezza, si entra ad Asti e si esce a Cuneo senza uscire dall’autostrada. Per un pezzo breve di qualche chilometro c’è ancora un unico senso di marcia che ad aprile verrà raddoppiato, ora è in corso il completamento dei due viadotti”.

I fronti aperti in Piemonte comprendono ovviamente anche il lavoro, che ancora oggi passa attraverso l’automotive e l’industria manifatturiera. Poche settimane fa, nello stabilimento di Mirafiori è partita la produzione della nuova 500 ibrida. “Quest’anno abbiamo portato a casa un risultato importante, perché Mirafiori nel 2024 aveva fatto poco più di 30 mila auto, mentre attraverso il nuovo modello della 500 ibrida che si affianca alla 500 elettrica si portano le auto prodotte a Mirafiori a 130-140 mila unità. Sono già più di 400 le persone che sono state assunte nelle ultime settimane proprio grazie a questo nuovo modello – ha detto Cirio – Quindi noi chiediamo a Stellantis di andare avanti nella direzione che abbiamo concordato all’interno di un contratto e che ci vede tutti impegnati a fare la nostra parte. A questo affianchiamo i dati relativi a tutta l’industria aerospaziale che ha commesse garantite per i prossimi 15 anni, i dati di crescita del Pil che vedono il Piemonte per la prima volta fra le prime regioni del Nord a trainare la crescita italiana, il dato dell’occupazione per cui abbiamo i numeri migliori degli ultimi vent’anni. Tutti questi elementi ci fanno dire che i problemi ci sono ancora, ma tanti li stiamo risolvendo e che con lavoro, impegno e serietà potremo anche nel 2026 porre soluzione ai temi che stanno a cuore alla vita reale dei cittadini”.

Il bilancio di fine anno pone anche l’obbligo di cominciare a guardare al 2026 che sta per iniziare, durante cui il Piemonte dovrà continuare ad attrarre investimenti sul proprio territorio. “Lavoreremo perché il 2026 sia un anno in cui il Piemonte rimanga centrale. Quando io diventai presidente, il Piemonte lamentava il fatto che era un po’ al di fuori degli scenari politici nazionali e delle rotte di interesse economico principali – ha detto Cirio – Oggi questo non c’è più, il Piemonte è richiesto dai grandi eventi che scelgono la nostra regione ed è centrale in qualsiasi dinamica politica. Prova ne sia che qui a Torino è stata aperta la Fondazione dell’Intelligenza Artificiale e che gli investimenti che le Nazioni Unite stanno facendo qui a Torino e in Piemonte si stanno potenziando. La centralità della politica fa sì che si abbiano gli strumenti per risolvere i problemi”.

– foto xn3/Italpress –

(ITALPRESS).

Cina: chiesta all’Olanda la revoca del provvedimento su Nexperia

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il ministero cinese del Commercio lunedì ha dichiarato che il governo olandese dovrebbe revocare immediatamente il proprio provvedimento amministrativo riguardante il produttore di semiconduttori Nexperia, una filiale oltreoceano dell’azienda cinese Wingtech.

Un portavoce del ministero ha osservato che la vicenda Nexperia è stata innescata da un intervento amministrativo inappropriato da parte del governo olandese nelle operazioni aziendali e ha chiesto che il provvedimento venga revocato immediatamente.

Il portavoce ha esortato il governo olandese a creare condizioni favorevoli per i negoziati tra le aziende coinvolte e a contribuire al ripristino della sicurezza e della stabilità delle catene industriali e di fornitura globali dei semiconduttori.

Il governo cinese ha già adottato misure concrete per concedere esenzioni alle esportazioni conformi destinate all’uso civile, creando così le condizioni essenziali per la stabilità e il flusso senza ostacoli della catena di fornitura dei semiconduttori, ha affermato il ministero.

(ITALPRESS).

Cina: il villaggio di Manhai rinasce con turismo e tradizioni etniche (3)

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MOJIANG (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Un’istruttrice (la terza a sinistra) insegna ai bambini a realizzare lavori di intreccio in bambù in un centro per viaggi studio nel villaggio di Manhai, nella contea autonoma Hani di Mojiang della città di Pu’er, nella provincia sud-occidentale cinese dello Yunnan, il 20 dicembre 2025.

Il villaggio di Manhai, situato nella contea, ospita abitanti appartenenti a diversi gruppi etnici. Negli ultimi anni, con il sostegno del governo locale, il villaggio ha compiuto progressi significativi nella rivitalizzazione rurale. Manhai ha riconvertito abitazioni inutilizzate in strutture ricettive familiari e centri per viaggi di studio. Ha inoltre valorizzato il proprio patrimonio culturale immateriale, come l’intreccio del bambù, per sviluppare corsi per viaggi studio e prodotti culturali e creativi. Inoltre, Manhai ha formato gli abitanti del villaggio nella gestione delle strutture ricettive famigliari e nel ruolo di istruttori durante tali viaggi studio. Oggi il villaggio ha attirato numerosi turisti e imprenditori in visita e intenzionati ad avviare attività.

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Cina: il villaggio di Manhai rinasce con turismo e tradizioni etniche (2)

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MOJIANG (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Una forestiera proveniente dalla provincia sud-occidentale cinese del Sichuan controlla le verdure che ha piantato nel villaggio di Manhai, nella contea autonoma Hani di Mojiang della città di Pu’er, nella provincia sud-occidentale cinese dello Yunnan, il 20 dicembre 2025.

Il villaggio di Manhai, situato nella contea, ospita abitanti appartenenti a diversi gruppi etnici. Negli ultimi anni, con il sostegno del governo locale, il villaggio ha compiuto progressi significativi nella rivitalizzazione rurale. Manhai ha riconvertito abitazioni inutilizzate in strutture ricettive familiari e centri per viaggi di studio. Ha inoltre valorizzato il proprio patrimonio culturale immateriale, come l’intreccio del bambù, per sviluppare corsi per viaggi studio e prodotti culturali e creativi. Inoltre, Manhai ha formato gli abitanti del villaggio nella gestione delle strutture ricettive famigliari e nel ruolo di istruttori durante tali viaggi studio. Oggi il villaggio ha attirato numerosi turisti e imprenditori in visita e intenzionati ad avviare attività.

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).