lunedì, Dicembre 8, 2025
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A Vienna in mostra capolavori della Città Proibita cinese

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VIENNA (AUSTRIA) (XINHUA/ITALPRESS) – Una mostra dedicata all’arte della Città Proibita cinese si è aperta martedì al Kunsthistorisches Museum di Vienna, esplorando i parallelismi e le contrapposizioni tra Oriente e Occidente nelle loro espressioni artistiche relative al potere, alla cultura e agli ideali di vita.

Intitolata “Arte ed estetica della Città Proibita cinese”, la mostra speciale presenta 76 capolavori provenienti dal Museo del Palazzo di Pechino, la maggior parte dei quali esposti per la prima volta in Europa.

Il Museo del Palazzo è un museo leader a livello mondiale con una collezione assolutamente straordinaria, parte della quale è visibile qui, ha dichiarato Jonathan Fine, direttore del Kunsthistorisches Museum.

Le opere esposte includono giade, porcellane, reperti laccati e smaltati e orologi, riflettendo i risultati artistici e tecnici dell’arte e dell’artigianato cinesi di corte del XVIII secolo.

Il pezzo forte della mostra è uno scettro ruyi in filigrana di bronzo dorato con intarsi in giada. Il reperto dimostra non solo l’eccezionale maestria della filigrana cinese, ma racchiude anche un significato di buon auspicio, “felicità e benedizione”.

“Questo evento è un’attività culturale di punta per celebrare il 55esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e Austria nel 2026”, ha dichiarato l’ambasciatrice cinese in Austria, Qi Mei. Qi ha aggiunto che la mostra riflette l’amicizia duratura tra le due nazioni, un legame che risale all’antica Via della seta.

Liu Zhenghong, vice direttore del Dipartimento di Storia della Corte del Museo del Palazzo, ha affermato che Vienna rimane una delle capitali culturali d’Europa e che questa mostra crea un ponte culturale tra la città austriaca e la Città Proibita. Liu ha espresso l’auspicio di ulteriori scambi e cooperazione tra il Museo del Palazzo e le istituzioni internazionali.

Curata congiuntamente dal Museo del Palazzo e dal Kunsthistorisches Museum, la mostra rimarrà aperta fino al 6 aprile 2026.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

Cina, imprese little giant in forte crescita grazie all’innovazione

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Negli ultimi anni la Cina ha registrato un aumento delle sue imprese “little giant”, a testimonianza della crescente spinta del Paese a promuovere aziende guidate dall’innovazione.

Secondo il ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione, il numero di queste imprese – una designazione per le piccole e medie imprese (PMI) di alto livello con grande potenziale di crescita, tecnologia avanzata e forte competitività di mercato – è passato da oltre 5.000 a più di 17.600 durante il periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025).

Le imprese “little giant” si distinguono per la loro forte attenzione all’innovazione. Nel 2024, queste aziende hanno investito in media più di 30 milioni di yuan (oltre 4,24 milioni di dollari) in ricerca e sviluppo.

Spesso descritte come campioni di nicchie di singoli prodotti e fornitori specializzati, queste imprese svolgono un ruolo importante nel migliorare la resilienza e la competitività delle catene industriali e di approvvigionamento.

Più del 60% di queste aziende è radicato nelle fondamenta industriali, e quasi l’80% opera in punti critici delle catene di approvvigionamento. Circa il 90% rifornisce direttamente almeno tre grandi imprese nazionali o internazionali, e quasi 6.000 stanno espandendosi in settori all’avanguardia come le tecnologie quantistiche.

Gli esperti ritengono che l’ascesa di queste PMI specializzate e sofisticate rifletta come l’innovazione sia diventata la loro principale base competitiva e un motore cruciale per la più ampia crescita economica della Cina.

Pur rappresentando solo il 3,5% delle PMI industriali cinesi di dimensioni superiori a quelle designate, queste contribuiscono al 9,6% dei ricavi operativi totali e al 13,7% degli utili.

Guardando al futuro, la “promozione della crescita delle PMI che utilizzano tecnologie specializzate e sofisticate per produrre articoli nuovi e unici” è stata inserita nelle raccomandazioni del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese per la formulazione del 15esimo Piano quinquennale (2026-2030), presentate in ottobre.

Li Lecheng, ministro dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione, ha affermato che il governo rafforzerà ulteriormente il ruolo delle imprese come principali innovatori, aumenterà il contributo delle aziende di alta qualità alla resilienza delle catene di approvvigionamento e migliorerà l’ambiente imprenditoriale.

Le priorità politiche includono un migliore allineamento tra innovazione ed ecosistemi industriali, lo sfruttamento di politiche fiscali e l’espansione del sostegno finanziario mirato, secondo Li.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

IA e paura del futuro, Metzl “Usare superpoteri per costruire un mondo migliore”

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nel cuore dell’Upper East Side di Manhattan, al Vaporetto di Antonucci Café – da anni punto di riferimento della comunità italiana a New York – si è tenuto un incontro sul futuro dell’umanità. L’occasione era la presentazione dell’edizione italiana del nuovo libro di Jamie Metzl, ex diplomatico che si è trasformato in uno dei più autorevoli futurologi americani, pensatore globale e autore tra i più seguiti negli Stati Uniti quando si parla di genetica, biotecnologie e intelligenza artificiale. Invitati da Francesco e Virgilia Antonucci, gli ospiti hanno partecipato a una cena intima per celebrare l’uscita di “La riprogrammazione della vita” (Luiss University Press, 2025), traduzione del suo bestseller “Superconvergence: How the Genetics, Biotech, and AI Revolutions Will Transform Our Lives, Work, and World”. Durante la serata Metzl ha firmato copie del volume e discusso con il pubblico composto interamente da giornalisti italiani sulle implicazioni – straordinarie e inquietanti – della rivoluzione in corso.
In questa intervista video per Italpress, realizzata proprio all’interno del Vaporetto, Metzl affronta la domanda che più inquieta il nostro tempo: dobbiamo essere ottimisti o spaventati dal futuro? Secondo lui entrambe le cose, perché l’umanità oggi possiede “superpoteri” in grado sia di migliorare il mondo sia di distruggerlo. Per questo, ci spiega, è indispensabile investire nelle fondamenta di un futuro migliore, assumendoci tutti la responsabilità del nostro ruolo.
Metzl parla anche di Italia: dalle sue presentazioni a Roma e Milano, all’importanza delle tradizioni culturali italiane come bussola identitaria in un’epoca dominata dall’innovazione. E quando gli chiediamo quale consiglio darebbe alla premier Giorgia Meloni, non esita a rispondere: maggiore apertura verso il futuro dell’agricoltura – compresa la carne coltivata – e valorizzazione ancora più forte della creatività e dello stile italiano, oggi “più necessari che mai” in quella che definisce una nuova era non dell’IA, ma degli “umani più IA”.

xo9/fsc/gtr
(Video di Stefano Vaccara)

Vino, Spiriti e Aceti: La Filiera Italiana Resiste

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ROMA (ITALPRESS) – Nonostante dazi, consumi altalenanti e incertezza globale, il settore italiano di vini e spiriti non arretra. Lo confermano i dati dell’Osservatorio Federvini, realizzato da Nomisma e TradeLab, che, analizzando l’andamento dei primi 9 mesi del 2025, racconta un 2025 più solido del previsto. Nonostante lo scenario complesso, le imprese italiane riescono a consolidare i mercati chiave e a crescere su nuove direttrici, adattandosi ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori. Sul fronte dell’export, gli Stati Uniti restano il mercato più delicato: dopo l’ondata di acquisti registrata a inizio anno per anticipare i dazi, le importazioni rallentano e segnano un -4,8% per il vino e un -5% per gli spiriti. Un assestamento atteso, spiegano gli analisti, che riguarda l’intero settore globale. Nonostante la frenata, il Made in Italy regge meglio dei concorrenti: l’export vinicolo cala del 2%, meno di Francia e Cile. A compensare le difficoltà americane arrivano nuove direttrici di crescita. Germania e Brasile aumentano gli acquisti di vino italiano di quasi il 9%, mentre il segmento degli aceti trova un forte rilancio in Corea del Sud, Cina e Canada. Bene anche gli spiriti in Asia: la domanda cresce in Giappone e Canada e fa un balzo eccezionale in Cina, con +94% nei primi nove mesi dell’anno. Stabilità e segnali di vivacità anche in Italia. Nei supermercati, il comparto dei vini cresce dello 0,9%, trainato da bollicine e spumanti, sempre più presenti nelle scelte dei consumatori. Positivi anche i risultati degli spiriti, sostenuti soprattutto dagli aperitivi alcolici e dai distillati. In aumento anche gli aceti, con l’Aceto Balsamico di Modena e l’aceto di mele in testa.
mgg/azn

L’ultimo saluto a Pietrangeli, Binaghi “È stato il tennis italiano”

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ROMA (ITALPRESS) – Le musiche, la Coppa Davis del 1976 e il campo a lui intitolato: l’addio a Nicola Pietrangeli si è svolto rispettando in pieno le volontà della leggenda del tennis italiano e mondiale. Le note di Charles Aznavour hanno riempito il Foro Italico aprendo la camera ardente, chiusa poi da “My way”, la celebre canzone di Frank Sinatra. E c’era pure il sole sul cielo di Roma, perché “se piove, rimandiamo”, come recita il titolo della sua biografia.

Dal mondo dello sport a quello della politica, ma anche tanti appassionati e persone comuni: tutti hanno voluto omaggiare Pietrangeli. “Quello che ho visto in questi giorni non me l’aspettavo, è stata un’esplosione di affetto”, è il commento del figlio Filippo, presente insieme al fratello Marco, che ha voluto ricordare il padre come un uomo “che si è divertito tutta la vita e che ha voluto bene a tutti”. Commosso anche il ricordo della Fitp con il presidente Angelo Binaghi, che durante la commemorazione ha sottolineato che “è riduttivo dire che ha dato tanto al tennis italiano: Nicola è il tennis italiano. Ci ha dato coraggio, ci ha spiegato che avremmo potuto vincere. Ci ha sempre creduto molto più di noi, ha aspettato che terminassero i due mesi più straordinari del tennis italiano. Oggi, in Italia, nel tennis, siamo tutti figli di Nicola”.

Come detto, tante le personalità che hanno reso omaggio al feretro, compresi Adriano Panatta e Antonio Zugarelli, che erano in campo nella Davis vinta con Pietrangeli capitano. E poi il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio (“storie come la sua non muoiono mai”), e gli ex numeri uno dello sport italiano Giovanni Malagò (“era scanzonato e ironico, ma soprattutto un amico di famiglia”), Giovanni Petrucci (“sono contento di essere stato io a intitolargli questo campo. La sua classe e il suo stile erano sotto gli occhi di tutti”) e Franco Carraro (“oggi sarebbe stato ancora più forte”). “Era un’icona, ci ha insegnato ad amare la Davis e il valore di vestire la maglia azzurra”, è invece il ricordo del capitano della Davis, Filippo Volandri, mentre la capitana della Billie Jean King Cup, Tathiana Garbin, ha aggiunto che “ci ha dato tanti consigli divertenti, lo ricordiamo con tanto amore”. Tra i vari sportivi, c’erano anche il direttore degli Internazionali d’Italia, Paolo Lorenzi, e l’ex attaccante della Lazio, squadra del cuore di Pietrangeli, Bruno Giordano. Presente anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha descritto quella odierna come “una giornata di dolce tristezza, che è un po’ l’essenza di ciò che è stato Nicola e di cosa ha rappresentato”.

Dopo la commemorazione, il funerale si è tenuto in forma privata presso la chiesa Santa Maria della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio, con la presenza di altre personalità come Fabio Fognini, Gianni Rivera e il principe Alberto di Monaco, che prima di entrare in chiesa ha ricordato: “Era un uomo splendido, era sempre presente nei momenti più importanti della mia vita”.

– Foto mec/Italpress –
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Pnrr, Foti “Raggiunti 366 obiettivi su 575, spesa a 92,5 miliardi”

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ROMA (ITALPRESS) – Ad oggi abbiamo raggiunto 366 obiettivi del Pnrr dei 575 che dobbiamo raggiungere, pari al 63,66% degli obiettivi stessi. Abbiamo 153 miliardi che sono stati e verranno incassati dal governo italiano, a fronte dell’assegnazione di 194,4 miliardi, pari al 79%: in Europa questa percentuale è del 58%. Per quanto riguarda gli obiettivi, in Europa la media del 45%”. Così il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, al question time della Camera.

“Attualmente abbiamo in corso 540mila progetti finanziati dei quali 353mila sono stati conclusi, 29mila sono in fase di conclusione, 121mila in corso, 3121 progetti sono in pre-esecuzione, 41mila progetti hanno soltanto il problema di caricamento sulla piattaforma Regis. Anche per quanto riguarda la spesa abbiamo raggiunto i 92,5 miliardi, a cui vanno aggiunti i 10 miliardi di facility, cioè gli strumenti finanziari che sono già stati trasferiti ai soggetti terzi che saranno i gestori delle misure in questione”, aggiunge.

“Per quanto riguarda la revisione recentemente approvata dalla Commissione Europea, si tratta di una revisione di 13,5 miliardi che incide sul sistema delle imprese, sull’agroalimentare, sull’agricoltura, sulla connettività digitale, sulle infrastrutture idriche e sull’economia circolare. Posso assicurare che, come previsto, siamo al 40% delle risorse territorializzabili alle regioni del Sud, rispettando quelle che erano le previsioni. Penso di poter dire che in questi mesi e in questi anni abbiamo fatto il nostro dovere”, conclude Foti.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).