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“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Giovanni Busato già Contrà del Soccorso Soccorsetto

Contrà Giovanni Busato. Laterale di Corso Fogazzaro. Già chiamata Contrà del Soccorso Soccorsetto. Intitolata con delibera consiliare 24 marzo 1899 in onore del pittore e patriota Giovanni Busato (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Nato a Vicenza il 1° dicembre 1806, morto a Vicenza il 10 dicembre 1886. Studiò all’Accademia di Belle Arti a Venezia e poi a Roma alla scuola di perfezionamento.

Eseguì il ritratto del Papa Gregorio XVI. Lavorò molto in Italia e all’estero. Gli affreschi esterni della Banca Popolare in Palazzo Thiene sono opera sua. A Santa Corona San Giuseppe, nelle chiesa dei Servi San Luigi Gonzaga, ai Filippini Nostra Signora del Sacro Cuore con Santi in adorazione. La sua salma è tumulata nel famedio.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Giampietro de’ Proti, Cavaliere di San Marco dopo Vicenza sottomessa alla Serenissima

Contrà Giampietro de’ Proti. Proposta dal conte Almerigo Da Schio, la delibera fu approvata il 17 ottobre 1887 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Giampietro de’ Proti, fu ultimo del suo casato, fondatore del pio istituto che porta il suo nome. Nato a Vicenza nel 1345 da Tomaso e Franceschina dal Verme, morto a Vicenza, 30 agosto 1412.

Fu mandato a Venezia per discutere la sottomissione di Vicenza alla Repubblica Serenissima. Fu creato Cavaliere di San Marco.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Giacomo Zanella, da Contrà Santo Stefano a Contrà Apolloni

Contrà Giacomo Zanella. Prolungamento di Contrà Santo Stefano sino a Contrà Apolloni (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr). Intitolata, su proposta di Antonio Fogazzaro, il 18 maggio 1888 per voto del Consiglio Comunale al “cantore della conchiglia”. Giacomo Zanella nato a Chiampo il 9 settembre 1920, morto a Cavazzale il 18 maggio 1888.

Studiò in Seminario a Vicenza e venne ordinato sacerdote il 6 agosto 1843. Nel 1847 ottiene la laurea in Lettere all’Università di Padova. Nel 1853 viene allontanato dall’insegnamento perché liberale e patriota.

Nel 1857 rientra nel mondo della scuola al liceo Foscarini di Venezia e poi al ginnasio di Padova con la carica di Preside. Quando il Veneto nel 1866 fu annesso al Regno d’Italia ottenne la carica di Rettore Magnifico all’Università di Padova.

Nel 1875 fu collocato a riposo, ma la sua attività proseguì con la direzione dell’Istituto delle Dame Inglesi. Nel 1878 si ritirò a Cavazzale nella sua villa a contatto con la natura e l’Astichello. È sepolto nel tempio di San Lorenzo.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Giacomo Orefice già Contrà della Luna per la presenza di una osteria con alloggio

Contrà Giacomo Orefice. Già Contra’ della Luna. Lunga 30 metri. Delibera del 5 giugno 1945 Comitato Liberazione Nazionale.

Giacomo Orefice, musicista. Nato a Vicenza il 27 agosto 1865 e morto a Milano il 22 dicembre 1922 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà Orefice era denominata un tempo Contrà della Luna, documento 10 aprile 1609, per la presenza di una Osteria con alloggio. Mio padre, negli anni 50, mi portava a mangiare le trippe in quella frequentata osteria.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Gazzolle già chiamata rampa Nievo

Contrà Gazzolle. La voce è probabilmente derivante dal Wald, bosco. A Vicenza, esisteva un bosco fuori Porta Nuova, chiamato Gazzo, in provincia di Padova si conosce sin dal 975 il Comune di Gazzo.

Se il nome gazzo, gazo significa bosco, il toponimo gazzolle potrebbe avere senso (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Secondo altre opinioni ci potrebbe stare la derivazione Gaiole in francese gèole, cioè prigione, nome che a suo tempo veniva dato alla Torre del Tormento dove era la prigione pubblica.

Contrà Gazzolle, veniva anche chiamata rampa Nievo dal Palazzo che la famiglia aveva in questa via e ancora esistente ed attivo come sede della Provincia di Vicenza.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Garibaldi già Contrada delle Copparie

Contrà Garibaldi già Contrada delle Copparie parola dialettale che deriva da “copare” – ammazzare, perché sulla via si aprivano numerose botteghe di macellai, ndd).

Sino agli anni 60, vi si teneva il mercato delle scarpe, poi trasferito alle Pescherie Vecchie (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr). Il 26 giugno 1867, il Consiglio Comunale intitolò la Contrà a Giuseppe Garibaldi, nato a Nizza il 4 luglio 1807 e morto a Caprera il 2 giugno 1882.

Uomo di mare, nel 1836 sbarca in Brasile, partecipa alla difesa di Montevideo e diventa benemerito della Repubblica. Il 15 aprile 1848, ritorna in Patria, nel 1849 è alla difesa di Roma, è chiamato dai suoi “Il Generale”. Nel 1860 organizza la spedizione dei Mille, il 7 settembre entra in Napoli. Deputato per la Circoscrizione di Roma, si ritira nell’isola di Caprera.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Frasche del Gambero già stradella del Gambareto

Contrà Frasche del Gambero. Lunga 100 metri (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Il toponimo è composto da due parti, Frasche e Gambero: due denominazioni distinte che in origine vedevano la presenza in zona di un’osteria con pergolato, le Frasche, e un’altra osteria con insegna del Gambero, saporito crostaceo. La via era anche denominata stradella del Gambareto perché, secondo l’estimo del 1665, vi abitava un rev. Gambareto.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Francesco Canneti già Contrà Oratorio del Duomo

Contrà Francesco Canneti. Già Contrà Oratorio del Duomo, dietro le Poste  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

Deliberazione comunale 17 ottobre 1888. Il musicista Francesco Canneti nacque a Vicenza 29 agosto 1807, morto il 4 agosto 1884. Compositore assai lodato di musica sacra e profana, scrisse numerose opere tra cui: l’Emilia, La Francesca da Rimini, Il Saul. La casa Ricordi di Milano pubblicò un “Trattato di contrappunto” che ebbe un certo successo.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Fedele Lampertico, già contrà Calonega

Contrà Fedele Lampertico. Già contrà Calonega, è lunga 80 metri. Laterale al Duomo. Calonega in dialetto significa Canonica, la casa dove vivevano i sacerdoti della cattedrale, iscritti nella matricola o canone, da cui canonica  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr). Il giorno dopo la sua morte, il consiglio Comunale 7 aprile 1906 intitola a Fedele Lampertico, la strada del centro storico. Nato a Vicenza il 3 giugno 1833, morto a Vicenza, 6 aprile 1906.

Statista ed economista, laureato in giurisprudenza a ventidue anni, si dedica subito alla cosa pubblica. È eletto deputato quando il Veneto entra a far parte del Regno d’Italia, rinuncia nel 1870 per motivi familiari. Viene nominato Senatore del regno il 6 novembre 1873. Fondatore della Società Mutuo Soccorso degli artigiani. Presidente dell’Istituto Veneto delle scienze. Promosse con Alessandro Rossi la costruzione della linea ferroviaria Vicenza Thiene Schio.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà do Rode o Due Rode, già stradella della Roda, dei notai, di Sant’Omobono e contrà dei Muzan

Contrà do Rode o Due Rode. Laterale Corso Palladio. Lunga 115 metri. La denominazione trae origine dal nome di una osteria segnalata nel 1665 in cui si cita “casa dell’Hosta delle due rode di proprietà della signora Lucia Nieva” (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr).

La via ebbe nei secoli diversi nomi, era chiamata anche stradella della roda, dei notai, di Sant’Omobono per un oratorio che sorgeva vicino, contrà dei Muzan, nobili vicentini che vi avevano un Palazzo e numerose botteghe.