martedì, Luglio 1, 2025
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Università Palermo lancia “TiSento” per una rete idraulica intelligente

PALERMO (ITALPRESS) – Rivoluzionare il settore delle applicazioni idrauliche in chiave sostenibile attraverso due linee d’azione: integrazione di tecnologia avanzata alle infrastrutture e ricorso a processi produttivi a basso costo. Questi i punti centrali del progetto TiSento, realizzato dall’Università di Palermo e presentato nell’edificio 19 del complesso di viale delle Scienze.
L’iniziativa si propone di progettare, produrre e installare tubazioni innovative di materiale composito con sensori integrati. Due le linee di sviluppo seguite per raggiungere tale obiettivo: da un lato lo studio di progetti innovativi a livello industriale che permettano la sensorizzazione integrata di tipo distribuito per ottenere un monitoraggio diffuso, dall’altro la realizzazione di tubi in materiale composito con sensori di diversi diametri tramite il ricorso a tecnologie innovative.
L’obiettivo finale è la creazione di una rete intelligente, dotata di avanzati sistemi di sensorizzazione delle tubazioni per il monitoraggio remoto: il progetto prevede un’articolazione temporale di 30 mesi, tra azioni di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Per la Sicilia le ripercussioni positive potrebbero riguardare in particolare il contrasto alla crisi idrica: un sistema di tubazioni meno obsoleto può infatti contribuire a una diversa gestione delle perdite di acqua. In questa direzione Siciliacque, dopo la sperimentazione preliminare nel laboratorio di Idraulica ambientale dell’Università Kore di Enna, proverà questa condotta innovativa in uscita dal potabilizzatore Ancipa, dove sono già state create delle derivazioni per allacciare le nuove condotte alla rete idrica di sovrambito.
“TiSento fa parte di un progetto della Regione sul fondo sociale, in cui mettiamo insieme aziende e Università – spiega Antonino Valenza, responsabile scientifico del progetto – Vogliamo portare avanti idee innovative per lo sviluppo economico del territorio: in questo caso sono coinvolte due aziende, una legata alla riparazione delle tubazioni e l’altra legata alla produzione di tubi in composito. Nel nostro progetto abbiamo contrattualizzato oltre sei assegnisti di ricerca e coinvolto una decina di colleghi di vari settori, dall’elettronica all’idraulica fino ai materiali, perchè il valore aggiunto di TiSento è proprio mettere insieme diverse conoscenze che possono produrre soluzioni innovative. Spero che dall’appuntamento di oggi possano venire fuori soluzioni a un problema che per la Sicilia è importante, ovvero la siccità: con questi tubi sensorializzati riusciamo a prevenire e programmare tutte le eventuali perdite che si possono avere nelle reti idriche”.
Per Enrico Napoli, prorettore vicario dell’Università di Palermo, TiSento costituisce “un’interessante opportunità di collaborazione con alcune aziende che da diversi anni portano avanti ricerche molto interessanti: per noi è un’esperienza molto positiva, perchè ci permette di dare un valore importante alle nostre ricerche con una ricaduta davvero interessante sul territorio e sulla produzione locale. E’ questo che l’Università deve fare: produrre conoscenze e trasformarle in innovazioni”.
Tra le aziende partner del progetto c’è Ekso la cui presidente del Cda, Sabrina Sabbatini, sottolinea come “si è creata una sinergia tra la compagine universitaria e quella imprenditoriale: si è investito su un’innovazione che ritengo potrebbe essere utile al mercato delle condotte. Noi siamo stati il propulsore, perchè l’esigenza di sensorizzare i tubi viene proprio da chi i tubi li utilizza: noi ci occupiamo proprio di questo, ovvero il risanamento e la sostituzione di tubazioni di ogni genere. L’obiettivo è implementare questo progetto, cercare di trasformarlo da artigianale a industriale così da renderlo appetibile per il mercato degli utenti finali, vale a dire le società che si occupano del risanamento e della manutenzione di condotte”.
A illustrare i dettagli tecnici del progetto è Costantino Giaconia, docente di elettronica presso l’ateneo: “Stiamo provando a creare dei sensori che riescono a misurare e localizzare le perdite in condotta senza toccare l’acqua, con sensori che si appoggiano sulle superfici esterne del tubo: attraverso tecniche di Cheap Technology i sensori vengono interposti nell’intercapedine tra il tubo esistente e quello nuovo e recuperano vibrazioni, dalle quali è possibile misurare la presenza di una perdita; in questo modo è possibile visualizzare il punto in cui intervenire”.
Il progetto è finanziato dal P.O.C. SICILIA 2014-2020 Azione 1.1.1- Investimenti qualificati per lo sviluppo e il potenziamento della capacità di ricerca e innovazione – Completamento graduatoria all’Azione 1.1.5 del PO FESR Sicilia 2014/2020.
-foto xd8/Italpress –
(ITALPRESS).

Università Palermo lancia “TiSento” per una rete idraulica intelligente

PALERMO (ITALPRESS) – Rivoluzionare il settore delle applicazioni idrauliche in chiave sostenibile attraverso due linee d’azione: integrazione di tecnologia avanzata alle infrastrutture e ricorso a processi produttivi a basso costo. Questi i punti centrali del progetto TiSento, realizzato dall’Università di Palermo e presentato nell’edificio 19 del complesso di viale delle Scienze.
L’iniziativa si propone di progettare, produrre e installare tubazioni innovative di materiale composito con sensori integrati. Due le linee di sviluppo seguite per raggiungere tale obiettivo: da un lato lo studio di progetti innovativi a livello industriale che permettano la sensorizzazione integrata di tipo distribuito per ottenere un monitoraggio diffuso, dall’altro la realizzazione di tubi in materiale composito con sensori di diversi diametri tramite il ricorso a tecnologie innovative.
L’obiettivo finale è la creazione di una rete intelligente, dotata di avanzati sistemi di sensorizzazione delle tubazioni per il monitoraggio remoto: il progetto prevede un’articolazione temporale di 30 mesi, tra azioni di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Per la Sicilia le ripercussioni positive potrebbero riguardare in particolare il contrasto alla crisi idrica: un sistema di tubazioni meno obsoleto può infatti contribuire a una diversa gestione delle perdite di acqua. In questa direzione Siciliacque, dopo la sperimentazione preliminare nel laboratorio di Idraulica ambientale dell’Università Kore di Enna, proverà questa condotta innovativa in uscita dal potabilizzatore Ancipa, dove sono già state create delle derivazioni per allacciare le nuove condotte alla rete idrica di sovrambito.
“TiSento fa parte di un progetto della Regione sul fondo sociale, in cui mettiamo insieme aziende e Università – spiega Antonino Valenza, responsabile scientifico del progetto – Vogliamo portare avanti idee innovative per lo sviluppo economico del territorio: in questo caso sono coinvolte due aziende, una legata alla riparazione delle tubazioni e l’altra legata alla produzione di tubi in composito. Nel nostro progetto abbiamo contrattualizzato oltre sei assegnisti di ricerca e coinvolto una decina di colleghi di vari settori, dall’elettronica all’idraulica fino ai materiali, perchè il valore aggiunto di TiSento è proprio mettere insieme diverse conoscenze che possono produrre soluzioni innovative. Spero che dall’appuntamento di oggi possano venire fuori soluzioni a un problema che per la Sicilia è importante, ovvero la siccità: con questi tubi sensorializzati riusciamo a prevenire e programmare tutte le eventuali perdite che si possono avere nelle reti idriche”.
Per Enrico Napoli, prorettore vicario dell’Università di Palermo, TiSento costituisce “un’interessante opportunità di collaborazione con alcune aziende che da diversi anni portano avanti ricerche molto interessanti: per noi è un’esperienza molto positiva, perchè ci permette di dare un valore importante alle nostre ricerche con una ricaduta davvero interessante sul territorio e sulla produzione locale. E’ questo che l’Università deve fare: produrre conoscenze e trasformarle in innovazioni”.
Tra le aziende partner del progetto c’è Ekso la cui presidente del Cda, Sabrina Sabbatini, sottolinea come “si è creata una sinergia tra la compagine universitaria e quella imprenditoriale: si è investito su un’innovazione che ritengo potrebbe essere utile al mercato delle condotte. Noi siamo stati il propulsore, perchè l’esigenza di sensorizzare i tubi viene proprio da chi i tubi li utilizza: noi ci occupiamo proprio di questo, ovvero il risanamento e la sostituzione di tubazioni di ogni genere. L’obiettivo è implementare questo progetto, cercare di trasformarlo da artigianale a industriale così da renderlo appetibile per il mercato degli utenti finali, vale a dire le società che si occupano del risanamento e della manutenzione di condotte”.
A illustrare i dettagli tecnici del progetto è Costantino Giaconia, docente di elettronica presso l’ateneo: “Stiamo provando a creare dei sensori che riescono a misurare e localizzare le perdite in condotta senza toccare l’acqua, con sensori che si appoggiano sulle superfici esterne del tubo: attraverso tecniche di Cheap Technology i sensori vengono interposti nell’intercapedine tra il tubo esistente e quello nuovo e recuperano vibrazioni, dalle quali è possibile misurare la presenza di una perdita; in questo modo è possibile visualizzare il punto in cui intervenire”.
Il progetto è finanziato dal P.O.C. SICILIA 2014-2020 Azione 1.1.1- Investimenti qualificati per lo sviluppo e il potenziamento della capacità di ricerca e innovazione – Completamento graduatoria all’Azione 1.1.5 del PO FESR Sicilia 2014/2020.
-foto xd8/Italpress –
(ITALPRESS).

Calderone “3.839 assunzioni nei servizi sociali territoriali”

ROMA (ITALPRESS) – “Dopo l’intervento sull’assegno di inclusione, continua la nostra strategia integrata a sostegno dei più fragili. Lunedì 30 giugno sarà pubblicato il bando di concorso nazionale per il reclutamento di 3.839 unità di personale con competenze di carattere sociale, da assumere a tempo pieno e determinato per tre anni presso gli Ambiti territoriali sociali (ATS): chi volesse concorrere troverà tutte le informazioni sul portale InPA, sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e su quello dedicato al Piano nazionale Inclusione. Un contributo concreto al rafforzamento dei servizi sociali territoriali e delle attività a favore dei cittadini che utilizza 545 milioni di euro del Programma nazionale Inclusione e Lotta alla povertà 2021-2027, finanziato dall’Unione Europea”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Fillea Cgil “Nei cantieri sfruttamento, infortuni e finti imprenditori”

ROMA (ITALPRESS) – “Sfruttamento, infortuni, morti e tante zone nere di regolarità, con il caldo estremo peggiorano le condizioni di lavoro”. E’ quanto afferma il segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco a seguito dell’ultimo episodio di cronaca che, in base alle prime ricostruzioni, ha visto coinvolto un giovane operaio, trovato in gravi condizioni alla fermata di un autobus, dopo essere stato vittima di un incidente sul posto di lavoro. “Una scena disumana e degradante per tutto il mondo del lavoro che ci consegna ancora una volta uno spaccato desolante”, afferma il segretario generale. “Illegalità, sfruttamento e disprezzo della vita umana, soprattutto nei confronti dei migranti, più fragili e ricattabili da chi considera il lavoro solo un profitto”. “La tragedia delle morti sul lavoro – precisa Di Franco – è ancor più inquietante e drammatica dell’anno precedente e se non facciamo qualcosa di strutturale con una norma per affrontare in maniera strutturale e organica il tema del caldo nei cantieri, nelle cave e nelle fabbriche, con questo scenario, ci saranno altre tragedie. I dati lo evidenziano. In 12 mesi sono state 1.090 le vittime sul lavoro nel nostro Paese contro i 1.041 decessi di fine dicembre del 2023. Un morto ogni 8 ore e uno ferito al minuto, il settore delle costruzioni maggiormente colpito. Le imprese devono capire che investire in sicurezza significa investire nella vita delle lavoratrici e dei lavoratori e nel futuro delle loro famiglie”.
Quindi, “la sicurezza sul lavoro nei cantieri passa soprattutto dall’applicazione dei Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative e attraverso gli enti bilaterali di settore. Quando si progettano salute e sicurezza dei lavoratori bisogna agire un livello di contrattazione, stabilendo cronoprogrammi di esecuzione e logistica, che definiscano correttamente le tempistiche, la quantità e la frequenza degli interventi. Chiediamo l’istituzione di una procura nazionale, composta da magistrati e professionisti con competenze specifiche, che possa pronunciarsi adeguatamente e con maggiore puntualità sui temi di salute e sicurezza”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Diabete, Mulè “Pronti per lanciare lo screening a livello nazionale”

ROMA (ITALPRESS) – “Siamo pronti per la seconda fase, quella della diffusione dello screening a livello nazionale. La sperimentazione nelle prime cinque regioni è andata bene. Adesso manca solo il passaggio alla Conferenza Stato Regioni e poi quello nelle commissioni competenti di Camera e Senato. Entro fine anno siamo fiduciosi di poter avviare lo screening in tutta Italia”: lo ha detto il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, intervenuto in un The Watcher Talk, in onda su Urania Tv. “Il decreto attuativo, già in fase avanzata, conterrà tutte le indicazioni, proprio per evitare che ogni regione vada per la sua strada. Sarà fondamentale la presa in consegna dei soggetti positivi, in modo da poter innescare un coordinamento terapeutico che, tra le altre cose, preveda anche un supporto psicologico alle famiglie dei piccoli bambini a rischio – ha aggiunto -. Tutti i dati rilevati saranno un patrimonio prezioso per poter fare passi da gigante nella ricerca e nella prevenzione”.

fsc/gtr
(Fonte video: Utopia Studios)

Anas, gara d’appalto da 219 milioni per il Ponte dei Congressi a Roma

ROMA (ITALPRESS) – Anas SpA (società del Gruppo FS Italiane) in qualità di soggetto attuatore e per conto del Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025, Roberto Gualtieri, ha avviato la procedura di gara per l’affidamento della progettazione esecutiva, dell’esecuzione dei lavori e dei servizi di monitoraggio geotecnico strutturale (in corso e post opera) e di bonifica di ordigni bellici, per la realizzazione del Ponte dei Congressi e della viabilità accessoria, la sistemazione delle banchine del Tevere e l’adeguamento del Ponte della Magliana. L’importo complessivo a base di gara è di 218.598.523,15 euro.

L’opera, il cui completamento è previsto entro il 2031, collegherà l’autostrada di Fiumicino e il quartiere Eur. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per l’8 ottobre 2025 alle ore 12:00. L’intervento è inserito nel Programma dettagliato degli interventi connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica 2025 (allegato 1 al DPCM dell’11 giugno 2024, ID 134). Il costo complessivo dell’opera ammonta a 298,2 milioni di euro, finanziati con 8,6 milioni di fondi del Giubileo 2025 e 289,6 milioni di fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di Roma Capitale.

La progettazione del Ponte dei Congressi e della relativa viabilità accessoria è iniziata nel 2007, con l’inserimento dell’opera nel “Piano di interventi di riqualificazione delle infrastrutture viarie e per la mobilità”. L’obiettivo è migliorare la viabilità e la connettività nell’area del Ponte della Magliana, l’unico collegamento tra il GRA e Roma EUR, e connettere la riva destra del Tevere (interessata dai flussi dell’Autostrada Roma-Fiumicino, via della Magliana e via Isacco Newton) con la riva sinistra (interessata dai flussi nel quartiere EUR, via Cristoforo Colombo, via del Mare-via Ostiense e via Laurentina). Il progetto definitivo in gara, verificato e approvato dal CdA di Anas il 22 maggio 2025 , prevede la realizzazione di un’infrastruttura stradale di collegamento tra l’autostrada di Fiumicino e il quartiere Eur, all’interno di un più ampio progetto di riabilitazione della valle del Tevere tra il Ponte della Magliana e il Nuovo Ponte dei Congressi.

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo sistema stradale con un anello rotatorio a senso unico per collegare le carreggiate in direzione Roma e Fiumicino tramite rampe di connessione. Inoltre, sono previsti miglioramenti e adeguamenti delle viabilità adiacenti per garantirne la funzionalità. Sarà anche implementato un nuovo sistema per ciclisti e pedoni, al fine di promuovere la mobilità sostenibile. Infine, il progetto include la creazione di un nuovo Parco Fluviale del Tevere, che si estenderà tra il Ponte della Magliana e il Nuovo Ponte dei Congressi. Il criterio di aggiudicazione scelto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con 20 punti per la componente economica e 80 punti per quella tecnica. Il tempo utile per l’esecuzione dei lavori è stimato in circa 6 anni.

– foto ufficio stampa Anas –

(ITALPRESS).

Carabinieri, celebrato il ventennale della fondazione CoESPU

ROMA (ITALPRESS) – CoESPU, punto di riferimento internazionale per la formazione avanzata delle forze di polizia specializzate nell’ambito delle operazioni di peacekeeping e stabilizzazione in contesti post-bellici e di crisi, ha celebrato a Roma il ventennale della fondazione. La cerimonia, che si è tenuta presso l‘Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri, ha visto la presenza, tra gli altri, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha consegnato le Croci al Merito dell’Arma; del vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani; del ministro della Difesa; Guido Crosetto; del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.

Il CoESPU, Centro di Eccellenza per le Stability Police Units con sede a Vicenza, è stato istituito nel 2005 grazie a una collaborazione tra il Governo italiano e quello degli Stati Uniti sotto l’egida del G8 (oggi G7), il Centro si configura come un hub dottrinale e di ricerca, dedicato non solo all’addestramento pratico e alle esercitazioni, ma anche allo sviluppo e alla diffusione di dottrina, pensiero innovativo, buone pratiche e lezioni apprese a livello globale.

“Quel progetto, di 20 anni fa, si è dimostrato lungimirante, i numeri parlano chiaro e testimoniano un successo straordinario: il Centro ha formato oltre 15.000 operatori provenienti da 128 Paesi e 17 Organizzazioni internazionali, realizzando una rete globale di capacità condivise, interoperabili, fondate su valori comuni quali la legalità, i diritti umani, la prossimità ai cittadini. Dovrà essere un vero e proprio ecosistema dell’innovazione. Il rinnovamento ciclico – ha detto il generale Luongo – ci permetterà di seguire il ritmo incalzante delle trasformazioni globali, per trasmettere capacità al passo coi tempi, pur rimanendo saldi nei nostri valori fondanti”. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Generale Luciano Portolano, soffermandosi sul metodo a cui si ispira il CoESPU, ovvero al modello dei Carabinieri: militari abituati a un rapporto empatico e di contatto con le popolazioni civili locali anche in zone difficili, ha ricordato come “i conflitti simmetrici di vasta scala comportano e comporteranno, una volta terminati, una delicata e complessa ricostruzione del tessuto sociale. Siamo chiamati a far fronte alle sfide che possono minare pace e sicurezza internazionale. In questo contesto il CoESPU è chiamato a raccogliere queste sfide con apertura e flessibilità senza mai venir meno la dimensione umana e culturale”.

Il Ministro Crosetto, infine, ha parlato del CoESPU come “una fiammella che, in un mondo che a tratti ci appare avvolto nell’oscurità, continua a tenere viva la luce. La luce dell’umanità, del diritto, delle conquiste civili che abbiamo raggiunto. Non è l’unica fiammella, ce ne sono molte. Il nostro compito è custodirle, proteggerle, alimentarle. Farle diventare un fuoco. Perché la libertà, la pace e il diritto devono divampare. In vent’anni, il CoESPU ha fatto proprio questo: ha mantenuto viva una speranza concreta. La speranza che le Forze Armate e le Forze di Polizia possano essere – quando animate non solo da competenza tecnica, da equipaggiamenti o rigore militare, ma da un’anima – un elemento fondamentale nella costruzione della pace. Il Centro si distingue per il suo impegno nella diffusione della cultura della legalità e del rispetto dei diritti fondamentali, con particolare attenzione alle sfide legate alla Protezione dei Civili e dei soggetti più vulnerabili in contesti post-bellici o instabili, con un’attenzione particolare verso la violenza di genere e l’agenda “Women, Peace and Security”. Attraverso corsi di formazione, progetti di ricerca e attività di cooperazione internazionale, il Centro contribuisce in modo fattivo alla promozione della Pace, della Sicurezza e della Speranza nelle aree più fragili del pianeta, offrendo un esempio concreto di responsabilità globale e servizio all’umanità.

-Foto ufficio stampa Carabinieri-
(ITALPRESS).