martedì, Luglio 1, 2025
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Né l’Ue né alcuno dei suoi Stati membri riconoscono l’autoproclamata repubblica Saharawi

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il portavoce per gli Affari Esteri dell’Unione europea ha ribadito venerdì che “né l’Ue né alcuno dei suoi Stati membri riconoscono l’autoproclamata repubblica Saharawi”. Secondo quanto riporta l’agenzia marocchina Map, questa dichiarazione fa seguito alla riunione ministeriale Unione Europea-Unione Africana, che si è svolta questo venerdì a Roma.

Ricordando che le riunioni ministeriali Ue-Ua sono copresiedute e co-organizzate dall’Ue e dall’Ua, il portavoce per gli Affari Esteri dell’Ue ha indicato che “le modalità concordate prevedono che ciascuna parte sia responsabile dell’invito dei propri membri”.

Ha quindi attribuito la presenza di questa entità non riconosciuta per l’Onu alla riunione ministeriale Ue-Ua all’Unione Africana, negando così che l’Ue avesse invitato la cosiddetta “RASD” alla riunione. “Gli inviti ai membri africani vengono inviati dall’Unione Africana“, ha affermato.

In questo contesto, il portavoce ha insistito sul fatto che “la posizione dell’Ue è ben nota: né l’Ue né alcuno dei suoi Stati membri riconoscono la RASD” e che la presenza di questa entità “alla riunione ministeriale Unione Europea-Unione Africana non ha alcuna influenza su questa posizione”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Esce “The secret of life: partners, Volume Two”, il nuovo album di Barbra Streisand

MILANO (ITALPRESS) – È uscito oggi “The secret of life: partners, Volume Two”, il nuovo album di Barbra Streisand. L’album, in uscita per Columbia Records / Sony Music in versione CD, vinile e digitale è da ora disponibile.

Una nuova raccolta di duetti con un gruppo incredibili di artisti contemporanei che uniscono le loro voci in undici brani. L’album è il seguito tanto atteso della sua raccolta di duetti del 2014, “Partners”, certificata disco di platino e arrivata al primo posto in classifica. L’album riunisce talenti senza tempo, ognuno con il proprio stile vocale unico: da Paul McCartney, Bob Dylan e James Taylor, a Sting, Hozier, Sam Smith, Seal e Josh Groban.

Anche la star del country Tim McGraw e la cantante jazz Laufey contribuiscono con le loro voci inconfondibili ai duetti. Il disco include inoltre un potente trio d’eccezione, con Barbra Streisand affiancata da Mariah Carey e Ariana Grande.

“Registrare questo album con amici nuovi e amici di lunga data è stata un’esperienza piena di gioia! Ho scelto il titolo ‘The Secret of Life’perché ho trovato particolarmente ispirato il testo filosofico di James Taylor. Con il passare degli anni, sto imparando che ‘il segreto della vita è godersi il passare del tempo.’ È un promemoria: nonostante le notizie quotidiane che non possiamo ignorare, dobbiamo comunque fermarci ad annusare le rose… e io adoro, adoro le rose!” racconta la Streisand.

L’album è stato prodotto dai vincitori del Grammy come “Produttori dell’anno”, Walter Afanasieff e Peter Asher. Barbra Streisand, insieme al suo storico collaboratore e direttore artistico Jay Landers, ha curato la produzione esecutiva. Le orchestrazioni dell’album sono state affidate a William Ross e David Campbell, e registrate presso la Streisand Scoring Stage di Culver City, in California, oltre che con la prestigiosa London Symphony Orchestra agli Abbey Road Studios di Londra.

-Foto ufficio stampa On-out Now-
(ITALPRESS).

Screening diabete, Buzzetti (FeSDI) “Test autoanticorpali affidabili”

ROMA (ITALPRESS) – “Il progetto propedeutico aveva l’obiettivo di individuare il metodo più efficace per garantire la certezza dei risultati dello screening, volto all’identificazione degli autoanticorpi del diabete di tipo 1 e della celiachia. Un altro obiettivo fondamentale era garantire sostenibilità economica e minimizzare l’invasività per i bambini coinvolti. I test autoanticorpali si sono dimostrati affidabili anche su larga scala. In alcuni casi, tecnologia e sostenibilità non sono in conflitto: oggi sappiamo di poter applicare questi test in tutte le regioni, fornendo indicazioni generali e rispettando l’autonomia territoriale. I risultati dei test possono essere disponibili entro pochi giorni, a condizione che i laboratori siano adeguatamente attrezzati”. A dirlo Raffaella Buzzetti, Presidente della Federazione delle Società Diabetologiche Italiane (FeSDI) e Presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) a The Watcher Talk Salute, il format in onda su Urania Tv.
fsc/gtr
(Fonte video: Utopia Studios)

Porti, Ferrante “La sostenibilità parte dalla formazione dei marittimi”

ROMA (ITALPRESS) – “I nostri porti stanno affrontando un’onda di trasformazione positiva, fatta di progresso, digitalizzazione e innovazione tecnologica. Ma ogni cambiamento ha ricadute concrete sulla vita e sul lavoro dei marittimi, che devono essere messi nelle condizioni di vivere questa transizione da protagonisti, e non da spettatori”. Lo ha dichiarato il Sottosegretario di Stato al Mit, Tullio Ferrante, intervenuto all’evento “Onda dei porti e della sostenibilità” promosso a Procida dal Comitato del lavoro marittimo e dall’Assessorato del lavoro marittimo del Comune isolano.

“La sostenibilità – ha aggiunto Ferrante – deve essere intesa anche in chiave sociale e umana: il marittimo di oggi deve conoscere il mare, ma anche la chimica dei nuovi carburanti, i protocolli per il cold ironing, le interfacce digitali e, per questo, serve un nuovo patto educativo che parta proprio dalle realtà portuali minori e insulari. La tecnologia non può sostituire l’uomo in quanto la transizione sarà realmente sostenibile solo mantenendo al centro la dignità e la professionalità dei lavoratori del mare. Un porto sostenibile è un ecosistema che forma, integra e crea opportunità e perché ciò avvenga – ha concluso il Sottosegretario – servono alleanze concrete tra istituzioni, imprese, rappresentanze dei lavoratori e sistemi formativi”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Screening diabete, Filippini (Sanofi) “Forte collaborazione regioni”

ROMA (ITALPRESS) – “Noi di Sanofi siamo impegnati a sviluppare farmaci di prima classe e migliore classe e vogliamo portare innovazione, nella logica del cosiddetto break-trough. Il Paese deve essere pronto a recepire l’innovazione per fare la differenza sulla vita dei piccoli, bisogna quindi lavorare a livello nazionale e regionale. Desideriamo che si apra un dibattito sulle pratiche più promettenti (come lo screening nazionale per il diabete di tipo 1 anche nelle regioni, così che anticipino il decreto di attuazione della legge nazionale sullo screening del diabete. Siamo consci che la differenza la faccia il modello organizzativo locale, visto l’assetto dell’Italia sulla sanità. Sono iniziati confronti locali sul progetto pilota dello screening, ad esempio abbiamo già riscontrato esplicito interesse a collaborare dalla Regione Marche e dalla Regione Sardegna, non ho dubbi che le altre regioni seguiranno”. Lo ha detto Fulvia Filippini, Director, Country Public Affairs Head Italy & Malta, Global PA Strategic Projects di Sanofi, a The Watcher Talk Salute, il format in onda su Urania Tv.

fsc/gtr
(Fonte video: Utopia Studios)

FactBook 2025 dell’Università di Bergamo, Italia leader della ripresa del traffico aereo in Europa

BARI (ITALPRESS) – È stata presentata oggi la XIX Edizione del FactBook 2025, lo studio che approfondisce lo scenario europeo del trasporto aereo, realizzato dal centro ICCSAI Transport and Sustainable Mobility dell’Università di Bergamo. L’analisi mostra come tutti gli anni una fotografia puntuale sullo stato dell’arte di domanda e offerta, rotte, tariffe, evoluzione delle regolamentazioni, vettori e gestori aeroportuali. L’evento, ospitato e sponsorizzato da Aeroporti di Puglia e tenutosi oggi a Bari presso il Congress Center dell’aeroporto internazionale Karol Wojtyla, ha visto la presenza di tutte le massime autorità del trasporto aereo e delle Istituzioni pugliesi. Alle due relazioni di Renato Redondi e Stefano Paleari di ICCSAI, è seguita una tavola rotonda moderata da Mara Monti de Il Sole 24 Ore alla presenza di Pierluigi Di Palma, Presidente ENAC, Valentina Lener, Direttore generale di Aeroporti 2030, Carlo Borgomeo, Presidente Assaeroporti, Oliver Jankovec, Direttore Generale di ACI Europe, Antonio Maria Vasile, Presidente di Aeroporti di Puglia e Amelia Corti, Direttore Generale di Sacbo. Presenti, inoltre, l’Assessore ai Trasporti e alla Mobilità della Regione Puglia, Debora Ciliento e, in collegamento, Nicola Zaccheo, Presidente dell’Autorità dei Trasporti. Dallo studio è emerso che il 2024 ha segnato per l’Europa il recupero dei volumi di traffico passeggeri pre-Covid.

Il recupero è avvenuto con velocità molto diverse per i Paesi dell’aerea del Mediterraneo quali Italia, Portogallo e Spagna da un lato, con tassi di crescita elevati sospinti dai flussi turistici, e Germania, Francia e Olanda dall’altro, che non hanno ancora recuperato i volumi di traffico del 2019, causa una crescita ridotta dei rispettivi mercati domestici e le difficoltà dei grandi hub continentali. Il ruolo degli hub europei si sta infatti ridimensionando a causa delle difficoltà a collegare direttamente alcune destinazioni asiatiche stante il divieto di sorvolo determinato dal conflitto tra Russia e Ucraina e una tendenza di lungo periodo che vede ridursi la percentuale del traffico mondiale in connessione. Come risultato complessivo, la connettività mondiale degli aeroporti europei è ancora inferiore ai valori del 2019, confermando una perdita di competitività a favore degli scali di Istanbul e Medio Oriente. Anche la qualità del network intra-europeo rimane inferiore rispetto ai livelli pre-pandemia, con una riduzione delle frequenze e delle connessioni negli aeroporti intermedi, limitando la possibilità di viaggi di andata e ritorno in giornata. Il principale vettore sul mercato europeo si conferma Ryanair, con un tasso di crescita ancora significativo dell’8,5%, anche se in riduzione rispetto agli anni precedenti, a causa anche dei ritardi nelle consegne dei nuovi aeromobili.

ITA Airways mette a segno la crescita più elevata tra le principali compagnie aeree europee, +21,3%, con un traffico 2024 ancora al di sotto dei livelli di Alitalia nel 2019. Nonostante la quota low-cost si stia riducendo leggermente sia in Europa (al 49%) sia in Italia (al 58,3%), anche per il 2024 restano low-cost i vettori di riferimento in 18 dei 20 maggiori aeroporti italiani. Infine, il traffico merci torna a crescere nel 2024 in Europa dopo due anni di calo. In Italia, il settore cargo continua a registrare risultati superiori alla media europea, con una crescita sostenuta soprattutto dagli aeroporti di Roma Fiumicino e Venezia, crescita legata alla ripresa dei flussi intercontinentali. Le prospettive del merci sul 2025 restano però incerte, a causa delle maggiori difficoltà economiche e delle turbolenze geopolitiche legate ai dazi imposti dagli Stati Uniti.

La relazione di Stefano Paleari, fondatore di ICCSAI, dal titolo “La mobilità aerea tra realtà e desideri” ha rappresentato una vera e propria sintesi delle caratteristiche del trasporto aereo, delle prospettive e del ruolo dei nuovi sistemi integrati aeroportuali. Per Paleari, “il traffico crescerà ancora dai 220 milioni di passeggeri del 2024 a oltre 300 milioni nel 2035. Il mezzo aereo piace e permettere di connettere territori altrimenti isolati. Gli aeroporti sono per questo beni preziosi dal momento che è molto difficile costruirne di nuovi e questo a livello europeo. Per l’Italia, inoltre, sono l’unico presidio di filiera in assenza di una compagnia nazionale di grandi dimensioni. Sul fronte dei prezzi, il problema del trasporto aereo sono i picchi nei periodi “caldi” dovuti all’esplosione della domanda non compensabile con una maggiore capacità. In media, tuttavia, il costo è relativamente inferiore rispetto ad altri mezzi di trasporto a parità di distanza. Gli investimenti sono, inoltre, in gran parte pagati dai passeggeri nel loro biglietto. Gli aeroporti sono inoltre un laboratorio di innovazione e di early adoption. Anche il tema ambientale va affrontato in modo razionale e dati alla mano. Le maggiori emissioni sono dovute alla crescita dei volumi mentre per passeggero-chilometro continuano a ridursi. Per assecondare la crescita del traffico si dovrà ricorrere ai sistemi integrati aeroportuali, ovvero la gestione di più aeroporti che servono bacini parzialmente sovrapposti. Per Paleari, ogni area o regione ha le sue specificità e se le previsioni di crescita saranno rispettare, tutti potranno avere un beneficio. Controproducente per il consumatore e per le casse pubbliche forzare la mano sui tempi. Anche nel transitorio una paziente gestione integrata multiscalo potrà darà benefici”.

Antonio Maria Vasile, Presidente di Aeroporti di Puglia, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di aver ospitato la presentazione del Fact Book 2025 in Puglia, che riteniamo sia il giusto riconoscimento del lavoro svolto in questi anni da Aeroporti di Puglia sulla direttrice del Piano Strategico improntato sullo sviluppo della capacità delle infrastrutture, sulla base dell’analisi della domanda potenziale e dell’obiettivo di miglioramento dell’accessibilità ed intermodalità, della digitalizzazione e dell’innovazione volta a ridurre l’impatto ambientale della struttura aeroportuale e a favorire la transizione ecologica. Gli aeroporti di Bari e Brindisi evidenziano le crescite più alte a livello nazionale, sia nel primo quadrimestre 2025 e sia nel post-Covid, a conferma della generosa attività commerciale di attrazione dei flussi e sviluppo della connettività della Puglia. Anche gli scali di Foggia e Grottaglie, nell’ottica della Rete aeroportuale svolgono un importante ruolo al servizio del territorio, nelle rispettive specifiche specializzazioni di Base logistica di Protezione Civile e di Spazioporto per i voli suborbitali. In considerazione dell’aumento significativo del volume di passeggeri e movimenti, Aeroporti di Puglia ha predisposto un Piano di adeguamento ed espansione delle infrastrutture, contribuendo progressivamente ad aumentare la capacità e ad implementare soluzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili. Aeroporti di Puglia persegue una visione moderna, orientata all’innovazione, alla sostenibilità e alla digitalizzazione. Riteniamo che gli scali del futuro dovranno sviluppare l’intermodalità con un’impostazione che privilegi sostenibilità e innovazione con un forte impatto sulla ‘passenger experience’ come fattori abilitanti chiave di posizionamento lungo la catena del valore e di reinvenzione di modelli di business aeroportuale”.

“Oggi è una giornata importante per la rete aeroportuale pugliese, perché viene presentato uno studio di carattere internazionale, realizzato dall’ICSSAI-ITSM dell’Università di Bergamo, che certifica la crescita costante dei nostri aeroporti e la capacità di reazione al difficile periodo della pandemia – ha dichiarato l’Assessore ai Trasporti e alla Mobilità della Regione Puglia, Debora Ciliento -. Gli aeroporti pugliesi sono passati dagli oltre 6 milioni di passeggeri del 2015 ai 10 milioni nel 2024. E nei primi 5 mesi del 2025 sono già stati registrati 4 milioni di passeggeri. Viene quindi coronato un percorso lungo vent’anni, che ha portato a investire e credere nel progetto di potenziamento del sistema aeroportuale pugliese, cioè di tutti gli aeroporti della nostra terra ognuno con le sue peculiarità. Ma poiché dietro ogni numero c’è sempre la presenza delle persone, devo ringraziare il presidente Antonio Vasile e tutto lo staff di Aeroporti di Puglia per quello che sono riusciti a fare in stretto contatto con la Regione: ci siamo posti sfide e traguardi che stiamo raggiungendo. Solo se si cammina insieme con un obiettivo ben preciso si ottengono risultati come questi”.

Il rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Sergio Cavalieri ha dichiarato “Ringrazio Aeroporti di Puglia per questa splendida ospitalità. Il nostro centro, nato 19 anni fa grazie al contributo di Sacbo e dei suoi azionisti è diventato punto di riferimento nazionale e internazionale degli studi applicati sul trasporto aereo. Iniziative come questa rafforzano anche il legame tra le università e sono una bella dimostrazione del loro ruolo per lo sviluppo culturale, sociale ed economico”.

– foto ufficio stampa UniBg –

(ITALPRESS).

Screening diabete, D’Avino (FIMP) “Fatti 5.600 prelievi con risultati”

ROMA (ITALPRESS) – “Il progetto pilota dello screening per il diabete di tipo 1 è stato accolto molto bene, i pediatri hanno capito che la macchina doveva funzionare e la risposta è stata eccellente. L’idea vincente è stata la concatenazione tra prevenzione-screening-diagnosi precoce. I pediatri di famiglia vedono nella prevenzione la loro mission e questo screening è fondamentale per permettere di arrivare alla diagnosi precoce. Siccome le due malattie croniche oggetto dello screening hanno un impatto molto forte sulle famiglie, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè ha individuato un percorso virtuoso e, attraverso 5.600 prelievi, abbiamo potuto screenare un numero considerevole di bambini per celiachia e diabete tipo 1. Ora il progetto triennale estenderà lo screening su tutto il territorio nazionale, nell’ottica di dare possibilità di cura a tutti”. Lo ha detto Antonio D’Avino, Presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri, a The Watcher Talk Salute, il format in onda su Urania Tv. “I LEA devono garantire, su tutto il territorio nazionale, le stesse opportunità di diagnosi e di cura ai bambini di ogni regione – ha aggiunto -. Il test tra l’altro non è invasivo, consiste in una semplice puntura del polpastrello ed è stato molto facile ottenere la collaborazione dei minori. C’è stata infatti una massiccia richiesta da parte delle famiglie. A questo punto ci aspettiamo che i dati di prevalenza vengano confermati e che si continuino ad individuare bambini che potenzialmente potrebbero sviluppare il diabete tipo 1 e la celiachia. Abbiamo agevolmente superato le poche criticità confrontandoci con tutti gli attori della filiera e sono certo che nel progetto triennale ci saranno ancora meno ostacoli da affrontare”.

fsc/gtr
(Fonte video: Utopia Studios)

Diabete, Cherubini (SIEDP) “Dallo screening non si tornerà indietro”

ROMA (ITALPRESS) – “Gli obiettivi di questa legge di sistema sul diabete di tipo 1 sono innanzitutto quello di prevenire la chetoacidosi nei bambini e poi quello di predisporre tutte le terapie a disposizione per tutelarli dai danni che si possono determinare in seguito all’insorgenza di una predisposizione al diabete di tipo 1 e alla celiachia. Adesso abbiamo bisogno di una grande spinta informativa che coinvolga gli operatori sanitari e poi la popolazione”: lo ha detto Valentino Cherubini, Presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), intervenuto in un The Watcher Talk, il format in onda su Urania Tv.
fsc/gtr
(fonte video: Utopia Studios)