ROMA (ITALPRESS) – “Mai come adesso c’è uno straordinario bisogno di capire i bisogni dei ragazzi e proiettarsi nel futuro. In questo – ha aggiunto – si inserisce la proposta di legge, condivisa con la fondazione Paoletti, che mira a creare una giornata del silenzio che serve per riflettere in questo chiasso che ci circonda e fare in modo che si recuperi quell’anima che molte volte ormai viene persa, dispersa ogni giorno tra mille rivoli dei social e dei condizionamenti esterni”. Così Giorgio Mulè, deputato di Fi e vicepresidente della Camera, a margine del primo evento per celebrare i 25 anni della Fondazione Patrizio Paoletti.
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Giovani, Mulè “Con Fondazione Paoletti una pdl per giornata del silenzio”
Ucraina, Tajani “UE dovrà svolgere il suo ruolo per la pace a Kiev”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “L’Europa dovrà svolgere un suo ruolo per garantire la pace a Kiev, anche perché ha inflitto le sanzioni alla Russia. Quando ci sarà la possibilità di sedersi a un tavolo, lavoreremo tutti per raggiungere la pace in Ucraina”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, al suo arrivo al consiglio Affari esteri a Bruxelles.
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Gattuso “Irlanda del Nord alla nostra portata, ci giochiamo tutto”
ZURIGO (SVIZZERA) (ITALPRESS) – “Penso che bisogna commentare soltanto la gara contro l’Irlanda del Nord, ci giochiamo tutto. Poi Galles e Bosnia hanno due ambienti diversi, tipologie di gioco differenti, ma la testa è all’Irlanda, poi speriamo di poter parlare di una di una delle due”. Lo ha dichiarato il ct della nazionale italiana Gennaro Gattuso, ai microfoni di Rai Sport, dopo il sorteggio dei playoff in cui l’Italia giocherà contro l’Irlanda del Nord. “L’Irlanda del Nord è una squadra alla nostra portata, ce la giochiamo in una partita secca, loro sono molto forti fisicamente, giocano sulle seconde palle, ci sarà da fare una grande partita, ma penso che ce la possiamo giocare”.
“Dobbiamo giocarcela, sapevamo che saremmo dovuti passare dai playoff, è un percorso che dobbiamo migliorare, guardiamo con fiducia in avanti. Il problema non è tattico, in questo momento dobbiamo lavorare sulle nostre fragilità. La mia priorità è questa”, ha aggiunto il commissario tecnico ai microfoni di Sky Sport. “Possibili stage? Non sta a me decidere, abbiamo un presidente e chi si occupa di queste cose. Più giorni abbiamo a disposizione e meglio è. Da parte mia devo rimanere più vicino possibile ai giocatori, anche perché siamo all’11esima giornata e ci rivedremo alla 30esima”.
“La convocazione di Chiesa? Il suo problema lo sapete bene. Io lo chiamo ad ogni convocazione, il problema non è Gattuso o il suo staff, il problema ce l’ha lui. Me lo chiedete sempre, ma io rispondo sempre allo stesso modo”
TUTTI GLI ACCOPPIAMENTI DEI PLAYOFF
BUFFON “ABBIAMO OTTIME CHANCE DI QUALIFICARCI”
“Il nostro destino è sapere che dobbiamo affrontare due partite perché è quelle che vogliamo fare e che faremo. Lo faremo nel modo migliore possibile, sapendo di avere ottime chance di poter arrivare al Mondiale perché lo abbiamo dimostrato tante volte”. Ha parlato così canali ufficiali della Figc il capo delegazione della Nazionale Gianluigi Buffon dopo il sorteggio. “Ogni tanto, come è successo nell’ultima partita, c’è qualche inconveniente che fa sì che non riusciamo a dare una continuità nelle prestazioni. Però credo che in tutti i percorsi virtuosi, nel momento in cui sembra che tutto vada bene, arriva sempre un contrattempo che può essere anche benefico perché può farti ritrovare la giusta umiltà e la giusta attenzione per affrontare il prosieguo”.
O’NEILL “AFFRONTIAMO UNA DELLE NAZIONALI PIÙ FORTI DI SEMPRE”
“Qualunque squadra è complicata da affrontare. Sarà bellissimo, affronteremo una delle più grandi nazionali di sempre”. Così il ct dell’Irlanda del Nord Michael O’Neill ai microfoni di Sky Sport per commentare la semifinale playoff contro l’Italia. “La gara contro la Norvegia? Hanno Haaland e tanti giocatori forti, ma è difficile fare una valutazione. Soltanto una si qualificava direttamente al Mondiale, ma non significa molto per ciò che riguarda la forza dell’Italia”.
STAMPA IRLANDA DEL NORD “PEGGIOR SORTEGGIO POSSIBILE”
“Il peggior sorteggio possibile”. È questa la reazione da parte della stampa nordirlandese dopo il sorteggio dei playoff mondiali 2026. “Si tratta del peggior sorteggio possibile che l’Irlanda del Nord potesse sperare, poiché, nonostante le difficoltà, l’Italia è ancora una delle migliori nazioni del calcio mondiale”, si legge sul “Belfast Telegraph”. Dello stesso avviso la BBC: “Stando alla classifica FIFA, questo è il sorteggio più difficile. Anche se l’Irlanda del Nord dovesse vincere, la squadra di O’Neill dovrà affrontare Bosnia Erzegovina o Galles fuori casa”.
SHEVCHENKO “L’ITALIA DEVE QUALIFICARSI”
“L’Italia è una squadra che deve essere al mondiale, ha uno dei campionati più forti d’Europa. Gattuso ha già dato un’impronta alla squadra, ho visto tanta aggressività, auguro all’Italia di prepararsi al meglio e riuscire ad arrivare al mondiale”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport l’ex attaccante del Milan e attuale presidente della Federcalcio ucraina Andriy Shevchenko.
MONTELLA “NON C’È SPAZIO PER SBAGLIARE”
“La Romania è una squadra giovane che ha fatto gli Europei, Lucescu conosce molto bene il calcio turco, ma la verità è che per andare ai mondiali devi fare il massimo. Il livello è questo qui”. Queste le parole ai microfoni di Sky Sport del ct della Turchia Vincenzo Montella in merito ai playoff per i Mondiali 2026. “Saranno due finali, sperando di arrivare fino in fondo. Veniamo da un ottimo risultato in Spagna, la squadra ha tenuto bene, non abbiamo squalificati, ci arriviamo nelle migliori condizioni, anche se non sai come si arriverà a marzo. Comunque ho chiesto alla Federazione di fermare il campionato prima dei playoff, sarebbe bello avere due giorni in più”
“Il calcio ce lo dice costantemente, Malta e le Far Oer hanno iniziato a fare punti, in passato non era così. L’Italia? Incontrerà eventualmente Galles o Bosnia, parlo del Galles perché è una squadra molto ostica, in casa si trasforma. Devi fare il tuo massimo per andare al Mondiale, non c’è spazio per sbagliare”, ha concluso.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cina: la celebrazione degli agrumi a Chengmai, nell’Hainan
Gli aranceti di Chengmai, nell’Hainan, sono inondati di sole mentre gli agricoltori raccolgono i gustosi agrumi – il raccolto è nel pieno svolgimento. Mentre il resto del Paese si copre, queste dolci arance sono pronte a partire, portando un vivace gusto di calore per i giorni freddi in arrivo. (ITALPRESS/XINHUA)
mec/lcr/mrv
(Fonte video: Xinhua)
Pichetto “Italia partner proattivo su cooperazione per il clima”
BELEM (BRASILE) (ITALPRESS) – Nel corso degli eventi collaterali alla COP30 di Belém, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha messo in evidenza risultati e obiettivi dei programmi italiani a sostegno della transizione ambientale ed energetica. Nel corso dell’iniziativa organizzata da Cassa Depositi e Prestiti “Climate Finance for a Just Transition: scaling innovation and partnerships for global impact”, il ministro ha ricordato il ruolo del Fondo italiano per il clima, che “sostiene progetti che favoriscono la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, contribuendo alla riduzione delle emissioni, alla resilienza delle comunità vulnerabili, alla protezione degli ecosistemi”. Il Fondo Clima, ha aggiunto il titolare dell’Ambiente, si integra “con iniziative multilaterali e con programmi come il Global Gateway e il Piano Mattei, rafforzando il ruolo dell’Italia come partner affidabile e proattivo della cooperazione internazionale per il clima”.
Pichetto ha anche lanciato l’iniziativa italiana “Nature-Based Solutions Innovation Accelerator”, promossa dal MASE assieme al programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP). Aprendo i lavori di un convegno al Padiglione Italia dedicato al tema delle “soluzioni basate sulla natura”, Pichetto Fratin ha annunciato che il Paese intende, attraverso il programma NBS-IA, “promuovere interventi innovativi e resilienti in Asia Centrale e Africa, nei Paesi prioritari del Piano Mattei, dove l’urgenza climatica si intreccia con sfide infrastrutturali e sociali di grande portata”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cina: ad Altay inaugurata nuova stagione di neve
La stagione di neve 2025-2026 è ufficialmente iniziata nella prefettura di Altay, prestigiosa destinazione sciistica che si trova nello Xinjiang, nella Cina nordoccidentale. Situata tra i 45 e i 47 gradi di latitudine nord, Altay gode di 170-180 giorni di nevicate all’anno. (ITALPRESS/XINHUA)
mec/lcr/mrv
(Fonte video: Xinhua)
Cina: principale partner commerciale della Germania nei primi nove mesi
La Cina ha riconquistato la propria posizione come più grande partner commerciale della Germania nei primi nove mesi del 2025, secondo i dati diffusi mercoledì dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis). (ITALPRESS/XINHUA)
mec/lcr/mrv
(Fonte video: Xinhua)
Cina: immagini della trasformazione ecologica in Mongolia Interna
Un vasto intervento ecologico è in corso nella Mongolia Interna, in Cina, dove 4,46 milioni di ettari di terre desertificate sono state trasformate negli ultimi cinque anni. L’area è pari a 2,7 volte la dimensione di Pechino. (ITALPRESS/XINHUA)
mec/lcr/mrv
(Fonte video: Xinhua)
Esce “Una storia Importante / Una Historia Importante”, 40 anni di Eros Ramazzotti in un nuovo album
MILANO (ITALPRESS) – A distanza di tre anni dall’ultimo progetto discografico, Eros Ramazzotti inaugura un nuovo capitolo della sua straordinaria carriera a quarant’anni dall’indimenticabile performance di “Una storia importante” al Festival di Sanremo: il 21 novembre esce in tutto il mondo “Una Storia Importante”/”Una Historia Importante”, il nuovo album – in versione italiana e spagnola – per Friends & Partners S.p.A./ Eventim Live International distribuito da Sony Music Entertainment. A partire da venerdì 21 novembre sarà in rotazione radiofonica in oltre 30 paesi “L’aurora” / “La Aurora” reinterpretata con Alicia Keys. In questa nuova versione prodotta da Alicia Keys, le voci dei due artisti si fondono in un dialogo autentico, capace di donare a uno dei brani più preziosi e intimi del repertorio di Ramazzotti una nuova luce. Per la produzione di questo nuovo progetto che fonde passato, presente e futuro in un unico suono, Eros sceglie di tornare a collaborare con CanovA, intrecciando in 15 tracce brani inediti ad alcune delle hit più iconiche della sua carriera, riarrangiate in una nuova veste con grandi artisti internazionali e italiani.
Tra gli inediti del disco – “Festa” / “Fiesta”, “Domani” / “Mañana”, “Solo insieme a te” / “Solo junto a ti”, “Stupide parole romantiche” / “Estúpidas palabras románticas”, “5 secondi” / “5 segundos” – c’è anche il primo singolo “Il mio giorno preferito” / “Mi día preferido” -scritto con Edoardo D’Erme, Tommaso Paradiso, CanovA, Antonio Cirigliano e prodotto da CanovA- con cui Eros Ramazzotti ha ottenuto il primato assoluto di essere il primo artista del 2025 a raggiungere direttamente il #1 EarOne Airplay nella settimana di uscita. Un altro nuovo brano è già stato cantato dal vivo: “Buona stella” scritto con Elisa (prodotto da Elisa, Marz, Zef, Will Medini) duetto presentato in anteprima mondiale durante le due serate sold out del World Tour Gala Première allo Ziggo Dome di Amsterdam.
Il sound di Ramazzotti incontra l’energia e la grinta inesauribile di Jovanotti con cui ha scritto “La mia strada” / “La aventura”, mentre con Max Pezzali nasce “Come nei film” raccontando di ricordi, amicizia e incontri inattesi capaci di trasformare la vita in un colpo di scena da film. Ad impreziosire l’album anche nuove collaborazioni internazionali: in “Otra como tú”, Eros duetta con l’artista simbolo della musica messicana contemporanea Carín León, una delle voci più importanti del panorama latino, vincitore di quattro Latin Grammy, che produce il brano rinnovandone il fascino e donandogli nuova intensità. “Fuego en el fuego” si trasforma in un’esplosione di ritmo dal respiro internazionale grazie alla collaborazione con Lali, cantautrice e attrice tra le più popolari e affermate dell’America Latina. Nella versione spagnola, “Una emoción para siempre” trova nuova vita grazie alla cantautrice portoricana Kany García, icona del pop latino e sette volte vincitrice di Latin Grammy Awards, nota per la sua narrazione potente e i suoi testi emotivi.
Nella versione italiana del disco invece, “Un’emozione per sempre” si trasforma in un dialogo tra due generazioni del cantautorato italiano insieme a Ultimo, mentre in “Quanto amore sei” / “Cuanto amor me das” Eros Ramazzotti torna a cantare con Giorgia, una sessione spontanea in studio dall’amico di sempre Andrea Bocelli ha dato vita a un’emozionante versione di “Se bastasse una canzone” / “Si bastasen un par de canciones”. “Una Storia Importante”/”Una Historia Importante” sarà disponibile in tanti speciali formati. In italiano: doppio vinile nero, trasparente, arancione, arancione autografato, CD Jewel Box, Deluxe e Deluxe autografato. In spagnolo: doppio vinile nero, arancione e arancione autografato, CD Jewel Box, deluxe e deluxe autografato.
– Foto ufficio stampa Goigest –
(ITALPRESS).
Assemblea Cia “La Pac non si tocca, tutti in piazza a Bruxelles il 18 dicembre”
ROMA (ITALPRESS) – “L’agricoltura non chiede privilegi, pretende rispetto. Non può essere una voce residuale del bilancio Ue, perché è la condizione stessa dell’Europa: garantisce cibo sicuro, tutela dell’ambiente, resilienza dei territori e futuro delle comunità. Per questo, il 18 dicembre saremo in piazza a Bruxelles, con oltre 5mila agricoltori e almeno mille trattori in arrivo da ogni parte del continente, per ribadire che il settore è primario per un motivo”. Un messaggio che non lascia spazio ai dubbi. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha aperto l’Assemblea annuale 2025, davanti al vicepresidente della Commissione Ue Raffaele Fitto, al ministro Francesco Lollobrigida, ai parlamentari e ai delegati da tutta Italia, riuniti all’Auditorium Antonianum di Roma sotto lo slogan “Coltiviamo l’Europa, proteggiamo il Futuro”.
“Oggi siamo a una svolta pericolosa. Il rischio di un progressivo smantellamento della Pac dopo il 2027, delineato dal nuovo Quadro Finanziario Pluriennale, appare sempre più concreto -ha spiegato Fini-. Questo significherebbe un taglio drastico delle risorse e la loro dispersione in un fondo unico, destinato a generare conflitti tra comparti e a compromettere il mercato unico. Sarebbe la fine di un sistema equo: avremmo agricolture di serie A e agricolture abbandonate alla serie B”. Ecco perché, ha ribadito il presidente di Cia, “rilanciamo una mobilitazione senza tregua, finché non vedremo un cambio di passo vero, non di facciata. Ora l’Italia assuma con forza la guida di questa battaglia decisiva per il futuro dell’agricoltura e le istituzioni nazionali ed europee dimostrino davvero, con fatti e non parole, di essere dalla nostra parte”.
Nella sua relazione, Fini ha segnalato una deriva generalizzata sempre più evidente: “Durante la pandemia, l’Europa è stata rapida, solidale, concreta. Adesso sembra attraversata da lentezze, divisioni, compromessi al ribasso -ha dichiarato-. Ma la complessità globale non si governa con 27 politiche diverse”.Cia chiede una vera Europa federale, dotata di una politica estera, di difesa, energetica e industriale comune: “Draghi e Letta hanno descritto con crudezza ciò che abbiamo sotto gli occhi. Senza una vera unione politica, decisioni rapide e non ostaggio dell’unanimità, la Ue non reggerà le transizioni demografica, tecnologica, economica e geopolitica. Anche un’Europa a due velocità è preferibile a un’Europa immobile”.
Nessuna politica Ue ha generato più stabilità della Pac. “È la politica più antica, la più solida, la più europea. Ha garantito per oltre cinquant’anni sicurezza alimentare, coesione sociale, presidio delle aree interne”, ha sottolineato il presidente di Cia. Per questo motivo, la proposta della Commissione è considerata “pericolosa e miope”: trasformare la Pac post 2027 in un capitolo indistinto del QFP e tagliare le risorse del 22% indebolirebbe il settore e l’intero impianto comunitario. Il peso dell’agricoltura nel bilancio Ue crollerebbe dal 31% al 15% e solo per l’Italia significherebbe passare da 40 miliardi a circa 31, con 9 miliardi di perdita netta. “Non è una riforma tecnica: è un cambio di paradigma. E a perderci sarebbero agricoltori, cittadini e territori -ha rimarcato Fini-. Ridurre la Pac a una voce qualsiasi del bilancio significa indebolire l’Europa stessa”.
Il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034 e la futura Pac, insomma, “sono il banco di prova decisivo per lo sviluppo dell’Europa in cui crediamo”, ha detto il presidente di Cia, lanciando un appello diretto: “La Pac deve restare fuori dal fondo unico. Va rafforzata e finanziata di più, non ridimensionata, e va preservata nella sua autonomia, non rinazionalizzata. Non è in gioco solo il reddito degli agricoltori, ma anche la sicurezza alimentare e il mercato unico europeo”.
Fini ha anche criticato le ultime correzioni proposte dalla Commissione: “Si tratta di aggiustamenti estetici, non cambia la sostanza. Non risolvono le criticità strutturali né rispondono alle istanze del mondo agricolo”. Poi il richiamo essenziale alle politiche di coesione: “Restare nella propria terra è un diritto universale. Ma senza servizi, connessioni, opportunità, i giovani vanno via e le campagne si spopolano. E senza agricoltura la coesione svanisce”. Per questo, ha evidenziato il presidente di Cia, “non dobbiamo mettere in competizione la politica di coesione con quella agricola né alimentare una logica di contrapposizione per l’assegnazione delle risorse. Al contrario, deve esistere una sinergia efficace tra le due, per sostenere la crescita dei territori e la competitività delle imprese”. I dati parlano chiaro: il 56% della superficie coltivabile italiana si trova nelle aree interne, dove vivono 13 milioni di persone, soprattutto agricoltori, argine contro il dissesto idrogeologico che mette a rischio il 60% del territorio nazionale. “Difendere queste zone significa difendere l’Italia reale”.
Il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034 e la futura Pac, insomma, “sono il banco di prova decisivo per lo sviluppo dell’Europa in cui crediamo”, ha detto il presidente di Cia, lanciando un appello diretto: “La Pac deve restare fuori dal fondo unico. Va rafforzata e finanziata di più, non ridimensionata, e va preservata nella sua autonomia, non rinazionalizzata. Non è in gioco solo il reddito degli agricoltori, ma anche la sicurezza alimentare e il mercato unico europeo”. Fini ha anche criticato le ultime correzioni proposte dalla Commissione: “Si tratta di aggiustamenti estetici, non cambia la sostanza. Non risolvono le criticità strutturali né rispondono alle istanze del mondo agricolo”. Poi il richiamo essenziale alle politiche di coesione: “Restare nella propria terra è un diritto universale. Ma senza servizi, connessioni, opportunità, i giovani vanno via e le campagne si spopolano. E senza agricoltura la coesione svanisce”. Per questo, ha evidenziato il presidente di Cia, “non dobbiamo mettere in competizione la politica di coesione con quella agricola né alimentare una logica di contrapposizione per l’assegnazione delle risorse. Al contrario, deve esistere una sinergia efficace tra le due, per sostenere la crescita dei territori e la competitività delle imprese”.
I dati parlano chiaro: il 56% della superficie coltivabile italiana si trova nelle aree interne, dove vivono 13 milioni di persone, soprattutto agricoltori, argine contro il dissesto idrogeologico che mette a rischio il 60% del territorio nazionale. “Difendere queste zone significa difendere l’Italia reale”.
Quanto alle tariffe, “non siamo per l’uso dei dazi come arma politica: i costi superano i benefici”. Lo dimostrano gli ultimi numeri sull’export verso gli Usa: nell’estate 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, sono già evaporati 282 milioni di euro di prodotti agroalimentari tricolori dal mercato statunitense. “Bisogna tornare a negoziare – ha rilanciato il presidente di Cia -. Non accetteremo mai che l’agroalimentare italiano ed europeo diventi merce di scambio nella geopolitica globale”. “Queste sono le istanze del nostro settore. Ora chiediamo alle istituzioni di fare la propria parte: con coraggio, visione e coerenza. Perché senza agricoltura non c’è sicurezza alimentare, ambientale e sociale. Non c’è futuro. Non c’è Europa -ha chiosato il presidente di Cia-. È questo il messaggio che porteremo a Bruxelles il 18 dicembre insieme al Copa-Cogeca: non stiamo difendendo solo un comparto, ma il destino stesso dei territori e delle generazioni che verranno”.
– Foto ufficio stampa Cia-Agricoltori Italiani –
(ITALPRESS).


