sabato, Novembre 22, 2025
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Cop30, Cotana “Rse a Belem per mostrare risultati ricerca in diversi settori”

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BELEM (BRASILE) (ITALPRESS) – “Rse è qui alla Cop30 per mostrare i risultati della ricerca in vari settori. In particolare quelli molto significativi che stiamo ottenendo nella fusione nucleare e nella produzione, stoccaggio e tracciabilità dell’idrogeno”. Così Franco Cotana, Ceo di Rse, intervistato dalla Italpress a margine di un evento organizzato al Padiglione Italia della Cop30 di Belem, dedicato a importanti soluzioni tecnologiche per la decarbonizzazione del settore energetico.

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Dal 19 novembre la piattaforma “Carta del docente” sarà utilizzabile per i residui non spesi

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ROMA (ITALPRESS) – Dalle ore 12 di domani la piattaforma “Carta del docente” sarà accessibile per gli insegnanti che dispongano di eventuali residui dell’anno scolastico 2024/2025 e per i beneficiari di sentenze a cui è stata data esecuzione. Pertanto, gli insegnanti potranno usufruire dell’importo dovuto, cioè dell’eventuale residuo sui 500 euro spettanti per l’anno scolastico 2024/2025 ovvero degli importi definiti dalle sentenze di cui è data esecuzione.

“Con la riapertura di domani confermiamo la nostra cura per la formazione e il costante aggiornamento dei docenti“, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Cop30, Latini (Acea) “Sull’acqua serve una sinergia tra pubblico e privato”

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BELEM (BRASILE) (ITALPRESS) – In questa Cop “sta emergendo una centralità sulle tematiche di adattamento climatico, del ruolo dei privati, del contributo che possono dare a questo processo e la centralità dell’acqua. Acea non può che condividere un approccio pragmatico, sempre più progressivo alla transizione ecologica che mette al centro l’adattamento e la resilienza delle infrastrutture oltre che la tutela dell’acqua”. Così Pierfrancesco Latini, Chief Risk, Sustainability & International Officer di Acea, intervistato dalla Italpress alla Cop30 di Belem in Brasile.

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Manovra, Assolombarda: “Bene le risorse alla sanità, ma serve una svolta sugli investimenti”

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MILANO (ITALPRESS) – Assolombarda lancia la nuova edizione del Milano Life Science Forum, l’appuntamento annuale che riunisce imprese, istituzioni, mondo della ricerca e terzo settore, con l’obiettivo di delineare una visione multilivello — regionale, nazionale ed europea — della “salute di domani”.

In un contesto segnato dall’aumento costante delle patologie croniche e dal progressivo invecchiamento della popolazione, “la prevenzione emerge come investimento strategico imprescindibile per la salute pubblica e la sostenibilità dei sistemi sanitari”, sottolinea l’associazione. “La Lombardia si conferma un laboratorio privilegiato per lo sviluppo e l’implementazione di modelli innovativi di prevenzione e promozione della salute. Ma non si tratta solo di una sfida locale: l’Italia è chiamata ad assumere un ruolo guida nel tracciare politiche di prevenzione efficaci, capaci di ridurre disuguaglianze territoriali e sociali. Sul piano europeo, l’Unione ha davanti a sé l’opportunità di ridefinire le regole di bilancio, riconoscendo finalmente la prevenzione come investimento prioritario e garantendo ai Paesi membri le risorse necessarie per agire sul lungo termine”.

Ad aprire l’incontro è stato Alvise Biffi, presidente di Assolombarda, che ha introdotto i lavori sottolineando come l’aumento delle risorse per la sanità previsto nella legge di bilancio rappresenti un segnale positivo, ma anche l’occasione per un cambio di passo. “L’edizione di quest’anno del Milano Life Sciences Forum vuole mettere in evidenza sia il valore della filiera, che in Lombardia vale oltre il 12% del PIL regionale, sia l’importanza della prevenzione come leva strategica per la sostenibilità dei conti pubblici e per la tutela della salute dei cittadini – ha spiegato -. La sfida della prevenzione, e più in generale quella della sanità, richiede di affrontare diverse priorità a più livelli, dal finanziamento alla governance del sistema. Sul fronte delle risorse, accogliamo positivamente i fondi previsti nella legge di bilancio: ai 4 miliardi già stanziati per il 2026 se ne aggiungono ora altri 2,4 miliardi di euro. Tuttavia, è necessario un cambio di passo, con una governance più flessibile e orientata agli investimenti, in grado di garantire continuità e risultati concreti”.

Nel corso della giornata, il dibattito si è articolato attorno a due prospettive complementari. La prima, di natura sanitaria, ha affrontato il tema della qualità della vita e della prevenzione delle patologie croniche attraverso la sessione “Prevenire è meglio che curare: una visione integrata della sanità”, che ha visto la partecipazione di rappresentanti del Ministero della Salute, della Regione Lombardia e del Parlamento europeo.

La seconda, di taglio economico, ha approfondito il valore della prevenzione come investimento strategico, con la sessione “Prevenzione ed economia: investire oggi per risparmiare domani“, dedicata al legame tra politiche sanitarie, sostenibilità dei conti pubblici e innovazione nella filiera della salute. In entrambe le sessioni, imprese e operatori del settore hanno contribuito al confronto, confermando che solo una visione condivisa e multilivello può tradurre la prevenzione in una leva concreta di crescita, efficienza e benessere collettivo.

A portare il loro contributo al MLSF 2025, sono intervenuti, nelle due sessioni: Carlo Signorelli, professore ordinario di Igiene e sanità pubblica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Luigi Maria Terracciano, rettore di Humanitas University e direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, Sandra Gallina, direttrice generale della DG SANTE della Commissione Europea, Rosario Andrea Cocchiara, dirigente del Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze Sanitarie del Ministero della Salute, Emanuele Monti, presidente della Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia e membro del CdA AIFA.

Letizia Moratti, membro del Parlamento Europeo, Commissione per la Sanità Pubblica, Fabio Pengo, vicepresidente del Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa (FASI), Massimo Bordignon, professore ordinario all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Walter Bergamaschi, Direttore della Direzione generale della programmazione e dell’edilizia sanitaria Ministero della Salute Marco Alparone, vicepresidente e assessore al Bilancio e Finanza di Regione Lombardia, Giacomo Basaglia Cosentino, vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia,. Ivan Michele Colombo, presidente di Confindustria Lombardia Sanità e Servizi, Carlo Fidanza, membro del Parlamento Europeo, Commissione per il Controllo dei Bilanci.

L’ottava edizione di MLSF evidenzia come la filiera delle Scienze della Vita in Lombardia possa generare valore aggiunto significativo, grazie al modello integrato pubblico-privato: il valore aggiunto della filiera Life Science in Lombardia è ormai superiore al 12 % del PIL regionale e rappresenta un terzo dell’intero comparto nazionale. Questo modello pubblico-privato, grazie alla solida collaborazione tra università, centri di ricerca, imprese e sistema sanitario, si conferma un unicum in Italia, capace di generare innovazione, cura e prossimità ai bisogni dei cittadini. In questa nuova edizione si è lavorato per consolidare tale modello, ponendo al centro il tema della prevenzione come volano per innovazione, sviluppo e benessere collettivo.

A chiudere i lavori è stata Nicoletta Luppi, vicepresidente di Assolombarda con delega a Europa e Life Sciences, che ha tirato le conclusioni della mattinata, delineando le priorità per una nuova agenda europea della prevenzione e dell’innovazione sanitaria. “Davanti a uno scenario di policrisi globale, la nuova edizione del Milano Life Science Forum rilancia una verità che non possiamo più ignorare: la salute, a partire dalla prevenzione, non è un costo, ma un investimento produttivo strategico che quindi non dovrebbe essere assoggettata ai vincoli di bilancio- ha sottolineato – . Se vogliamo rafforzare la competitività e scongiurare il declino industriale europeo, dobbiamo partire da qui. Eppure, i numeri parlano chiaro: nonostante il ritorno sull’investimento garantito da prevenzione e immunizzazione, in quasi l’80% degli Stati membri dell’UE solo lo 0,5% dei budget sanitari è destinato a questa partita. È un paradosso che va superato. Il “quadrilatero” Assolombarda, in questa direzione, si conferma laboratorio di politiche avanzate. La nostra visione è chiara: ogni euro investito in prevenzione oggi genera valore economico e sociale domani, riducendo costi futuri e rafforzando produttività e coesione. La sfida è duplice: a livello nazionale, occorre premiare chi investe bene, con più flessibilità e meno rigidità contabile. A livello europeo, è necessario affermare una posizione comune affinché la prevenzione, a partire da immunizzazione e screening, sia considerata e trattata come investimento produttivo. Serve agire compatti a tutti i livelli istituzionali. La sanità è, infatti, difesa a tutti gli effetti: sicurezza per i cittadini, sostenibilità per l’economia, progresso civile e, soprattutto, competitività industriale. Oggi, mentre si discute di un’Europa sempre più “warfare state”, non possiamo dimenticare che il vero pilastro della nostra identità è il “welfare state”. Difendere la salute significa difendere la democrazia stessa su cui si fonda l’Unione Europea. Se crediamo davvero, quindi, che il capitale umano e sociale sia la nostra forza più grande, è il momento di agire: con più risorse, con regole nuove e con una governance flessibile all’altezza delle sfide che ci attendono”.

-Foto xm4/Italpress-
(ITALPRESS).

Epsteingate, le sopravvissute davanti al Campidoglio prima del voto

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di Stefano Vaccara

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Dopo mesi di rinvii, pressioni politiche e tentativi di insabbiamento, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti vota stasera l’Epstein Files Transparency Act, la legge che impone al Dipartimento di Giustizia il rilascio integrale dei dossier sul traffico sessuale organizzato da Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell. A sbloccare l’impasse non sono stati né la Casa Bianca né la leadership repubblicana, ma un fronte trasversale guidato dai deputati Ro Khanna (Dem), Thomas Massie (Rep) e Marjorie Taylor Greene (Rep), circondati da sopravvissute che hanno trasformato il Capitol in una requisitoria morale. La conferenza stampa, davanti alla scalinata del Campidoglio, è stata ancora una volta un pugno nello stomaco, con in mostra le foto di adolescenti abusate. Wendy, oggi madre, ha gridato ciò che molti americani non riescono più a ignorare: “Per favore, approvate la legge. Per favore, rilasciate i dossier. Smettetela di farci combattere da sole per una verità che avrebbe dovuto proteggerci fin dall’inizio”. Haley Robinson, rivolta direttamente al potere politico, ha dichiarato: “Sono traumatizzata, non sono stupida. Siamo state sottoposte a così tanto stress. Questo è un Paese libero, ma oggi non mi sento libera”. Danny Bensky ha evocato l’immagine che nessun legislatore vorrebbe vedere nella propria coscienza: “Chiudete gli occhi e pensate a una bambina tra i 14 e i 18 anni. Ora immaginatela davanti alle porte di legno della casa di Epstein. La fareste entrare? Se la risposta è sì, state con i predatori. Se la risposta è no, allora siete dalla parte della giustizia”.

Annie Farmer ha demolito ogni tentativo di piegare il caso a propaganda elettorale: “Non è la storia di pochi democratici corrotti o di pochi repubblicani corrotti. È un tradimento istituzionale”. Ha ricordato che denunce ignorate, insabbiamenti e accordi segreti sono avvenuti sotto le amministrazioni Clinton, Bush, Obama, Trump, Biden e di nuovo Trump: una linea continua di mancata trasparenza “istituzionale”. La bomba politica della giornata l’ha lanciata Marjorie Taylor Greene, fino a pochi giorni fa volto emblema della fedeltà a Trump. Davanti alle telecamere la deputata ha accusato il suo stesso leader: “È stata una delle cose più distruttive per il movimento MAGA vedere l’uomo che abbiamo sostenuto dire che siamo traditori solo perché vogliamo trasparenza“. E ancora: “Sono stata chiamata traditrice da un uomo per il quale ho combattuto cinque, no, in realtà sei anni. Gli ho dato la mia lealtà gratis, e lui mi ha chiamato traditrice perché mi sono schierata con queste donne e ho rifiutato di ritirare il mio nome dalla petizione”. Greene ha poi restituito la parola “traditrice” proprio al suo accusatore: “Un traditore è un americano che serve Paesi stranieri e sé stesso. Un patriota è un americano che serve gli Stati Uniti d’America. E americani come le donne qui dietro di me”. E ancora: “Non prendo più sul serio le parole, solo le azioni. L’unica cosa che parlerà per i potenti e le coraggiose sopravvissute è la liberazione dei dossier”.

Dopo aver per mesi ostacolato il voto, lo Speaker repubblicano Mike Johnson ha tentato una complessa giustificazione politica, accusando l’opposizione di strumentalizzare la vicenda: “Questo non è trasparenza, è un esercizio politicoà I democratici vogliono collegare Trump allo scandalo”. Ha definito il testo legislativo “pericolosamente difettoso” sostenendo che potrebbe “rivelare l’identità delle vittime” e persino “creare nuove vittime”. Poi ha aggiunto: “Il provvedimento andrà avantià non perché sia scritto bene, ma perché abbiamo registrato le nostre obiezioni”. Una posizione che molti attivisti definiscono ossimorica: se Johnson ritiene la legge una minaccia per le vittime, perché accetta di farla passare? La risposta implicita è politica: da ieri anche Trump, ostile per mesi alla trasparenza, ha improvvisamente dichiarato che “firmerebbe” la legge. In chiusura, Teresa, un’altra sopravvissuta, ha fissato l’obiettivo di ciò che sta accadendo: “Senza trasparenza non c’è responsabilità. Senza responsabilità non c’è giustizia. E senza giustizia, la democrazia muore”. Le vittime ora chiedono tempi rapidi anche al Senato e che la legge arrivi subito dopo sul tavolo presidenziale: “Quando il Presidente incontrerà le sopravvissute, sarà impossibile non agire”, ha detto Khanna.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Unipol apre sede a Bruxelles, Cimbri “Importante esserci, Europa va rafforzata”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Abbiamo inaugurato la nostra sede qui a Bruxelles. Ormai la legislazione generale che riguarda il nostro settore si sviluppa qui, è importante esserci”. Lo ha detto il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, a margine dell’apertura di una nuova sede di rappresentanza istituzionale a Bruxelles, dove per l’occasione è stato organizzato un convegno, presso il Parlamento Europeo, dal titolo “Il contributo delle assicurazioni alla competitività europea”.

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Fontana firma la pre-intesa sull’Autonomia differenziata e ricorda Roberto Maroni

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MILANO (ITALPRESS) – “Ghe sem propi, ci siamo proprio, anche sul tema dell’Autonomia”. Ha esordito così, a Palazzo Lombardia, in occasione della firma della pre-intesa sulle prime materie concernenti l’Autonomia differenziata, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ricordando il suo predecessore, Roberto Maroni, come “artefice di un percorso che ora acquisisce concretezza”. Una citazione, quella di Fontana, accompagnata da un lungo applauso.

“Fu lui – ha aggiunto Attilio Fontana – ad avere la grande intuizione e il coraggio di promuovere il referendum del 22 ottobre 2017, grazie al quale diventò chiara e forte la volontà popolare dei lombardi, di cui tutti i Governi che si sono succeduti hanno dovuto tenere conto”.

-Foto Regione Lombardia-
(ITALPRESS).