ROMA (ITALPRESS) – Prosegue la regular season di Nba. Nonostante l’assenza di Shai Gilgeous-Alexander, Oklahoma domina Utah a domicilio 131-101. Chet Holmgren e Jalen Williams fanno le veci dell’Mvp e combinano 50 punti (25+25). Bene Aaron Wiggins in uscita dalla panchina con 19 punti. Al rientro in campo dopo una settimana, Luka Doncic si carica sulle spalle i Los Angeles Lakers. I gialloviola passano sul parquet di Philadelphia 112-108 grazie alle tripla doppia dello sloveno da 31 punti, 15 rimbalzi e 11 assist. LeBron James aggiunge 29 punti, 7 rimbalzi e 6 assist. Ai 76ers non bastano i 28 punti, 7 rimbalzi 9 assist di Tyrese Maxey per evitare di mettere fine alla striscia di tre vittoria consecutive. Trenta minuti in campo per Joel Embiid, che chiude con 16 punti all’attivo e un brutto 19% al tiro (4/21). Denver corsara a Charlotte: 115-106 per i Nuggets, che approfittano della grande vena realizzativa di Jamal Murray, alla sirena con 34 punti. Nikola Jokic sfiora l’ennesima tripla doppia e termina con 28 punti, 9 rimbalzi e 11 assist. Hornets ko e orfani di LaMelo Ball. Successo esterno per Golden State, che batte Chicago in trasferta 123-91. Match a senso unico, nonostante l’assenza di Steph Curry. Solido Jimmy Butler con 19 punti, 8 rimbalzi e 6 assist. Bulls alla settima sconfitta in fila. Memphis si sbarazza di Portland 119-96. I Grizzlies conducono l’incontro dall’inizio alla fine e vincono la quinta nelle ultime sei: 22 punti per Santi Aldama e 12+10 rimbalzi per Zach Edey. Trail Blazers con ai box Holiday, Lillard e Henderson. i allunga a cinque la striscia positiva di Boston che spreca 23 punti di vantaggio nel secondo tempo ma riesce a spuntarla su Toronto per 121-113 con 30 punti di Brown e 27 – di cui 14 nel primo quarto di White. Per i Raptors quinto ko nelle ultime sei gare. I Celtics risalgono fino al terzo posto nella Eastern Conference, alle spalle di New York che supera 106-100 Orlando trascinata da Brunson (30 punti e 9 assist) e Hart (17 punti e 12 rimbalzi): per i Knicks 13esima vittoria in 14 partite al Garden nonostante l’assenza di Towns.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
OKC non si ferma, Doncic trascina i Lakers, vincono Denver e Boston
Ucraina, Bashirov “L’Europa ora è isolata. Su tre punti la Russia non tratterà”
ROMA (ITALPRESS) – “L’Europa voleva isolarci, non ci è riuscita, e adesso scopre che l’unica a essere isolata è lei”. A dirlo in una intervista al Corriere della Sera è Marat Bashirov, politologo di fede putiniana e uno degli opinionisti russi più popolari. “Per noi è un buon momento”, afferma. E ancora: “Con Trump, gli Usa hanno cambiato il paradigma della promozione dei loro interessi. Che il principale concorrente in tutto il mondo per loro sia la Cina, lo si sapeva da molto. Questo obbliga per forza di cose la Casa Bianca a non considerarci più parte del cosiddetto ‘asse del male’. Ne consegue che il ‘caso ucraino’ per loro non ha più alcuna valenza. E vorrebbero solo sbarazzarsene”.
“Gli americani sanno che ci sono venticinque punti su 28 di questa dichiarazione di intenti sui quali la Russia è pronta a discutere – continua -. Ma i rimanenti tre sono fondamentali”. Quali concessioni potrebbe fare Putin su questi punti fondamentali? “Su Nato, territori, dimensioni delle forze armate ucraine, nessuna. È una posizione rigida, e ufficiale. Tutto il resto sono sfumature di grigio”. L’Europa “è rimasta sola”, “Negli ultimi tempi, le imprese americane hanno occupato determinati settori del mercato in Russia, e lo hanno fatto apertamente, mentre le società europee se ne andavano”.
foto IPA
(ITALPRESS).
Il Napoli batte 2-1 la Juve e torna in cima, brilla Hojlund
NAPOLI (ITALPRESS) – Dopo le vittorie contro Atalanta e Roma, il Napoli batte, per 2-1, anche la Juventus e si ritrova capolista della Serie A, da solo, in attesa del Milan (in campo domani contro il Torino). Il mattatore della serata è Rasmus Hojlund, autore di un gol per tempo: “inutile”, dunque, la rete del momentaneo pareggio firmata da Yildiz.
Alla vigilia c’era grande attesa per il ritorno di Spalletti nella città che gli ha regalato la più grande gioia della carriera. Al momento dell’ingresso in campo, però, l’accoglienza dei suoi ex tifosi è stata fredda: nè applausi, nè fischi per il tecnico di Certaldo. Alcuni tifosi del Napoli, invece, non si sono “risparmiati” all’arrivo al Maradona del pullman avversario, colpito da alcune pietre. A differenza di una Juve spaesata, nel primo tempo, il Napoli mostra sin dalle prime battute di sapere bene come comportarsi in campo, giocando con maggiore intensità e organizzazione.
In particolare, l’uomo più determinante tra le fila partenopee è David Neres, che già al 5′ serve un assist al bacio per il colpo di testa a lato di McTominay. La seconda iniziativa pericolosa creata dall’ala brasiliana viene invece capitalizzata di rapina da Hojlund. Al 7′, infatti, Neres salta secco Koopmeiners e mette al centro il pallone per la punta danese, lesto ad anticipare Kelly e ad infilare Di Gregorio per il gol dell’1-0. Al 26′ poi il portiere juventino è provvidenziale nel parare la girata aerea di Di Lorenzo su sviluppo di corner. Nel finale di frazione si incomincia a intravedere qualche tiepido segnale in casa Juve, soprattutto grazie alla qualità di Yildiz, schierato da falso nove. L’idea però di Spalletti di giocare senza un reale riferimento offensivo non premia: ecco allora all’intervallo entrare David per Cabal.
Nonostante il Napoli approcci con decisione anche il secondo tempo, alla Juventus basta una fiammata per segnare la rete dell’1-1. Su azione di ripartenza al 59′, McKennie imbuca per Yildiz che solo davanti a Milinkovic pareggia i conti. Gli ospiti prendono fiducia e la partita diventa più equilibrata. Il Napoli però non demorde e riesce a tornare in vantaggio, sfruttando un clamoroso errore di McKennie. Al 78′, su traversone di Neres, il centrocampista americano intercetta di testa, ma serve un assist involontario per Hojlund che, da due passi, buca Di Gregorio e segna il 2-1. L’assalto finale dei bianconeri produce solo un tiro centrale di Zhegrova al 94′, bloccato senza problemi da Milinkovic-Savic. Con questo successo il Napoli scavalca l’Inter e torna al primo posto della classifica di Serie A, a quota 31. Per la Juve, invece, arriva la settima sconfitta consecutiva al Maradona: bianconeri fermi al settimo posto.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Il Napoli batte 2-1 la Juve e torna in vetta, doppietta di Hojlund
NAPOLI (ITALPRESS) – Dopo le vittorie contro Atalanta e Roma, il Napoli batte, per 2-1, anche la Juventus e si ritrova capolista della Serie A, da solo, in attesa del Milan (in campo domani contro il Torino). Il mattatore della serata è Rasmus Hojlund, autore di un gol per tempo: “inutile”, dunque, la rete del momentaneo pareggio firmata da Yildiz.
Alla vigilia c’era grande attesa per il ritorno di Spalletti nella città che gli ha regalato la più grande gioia della carriera. Al momento dell’ingresso in campo, però, l’accoglienza dei suoi ex tifosi è stata fredda: nè applausi, nè fischi per il tecnico di Certaldo. Alcuni tifosi del Napoli, invece, non si sono “risparmiati” all’arrivo al Maradona del pullman avversario, colpito da alcune pietre. A differenza di una Juve spaesata, nel primo tempo, il Napoli mostra sin dalle prime battute di sapere bene come comportarsi in campo, giocando con maggiore intensità e organizzazione.
In particolare, l’uomo più determinante tra le fila partenopee è David Neres, che già al 5′ serve un assist al bacio per il colpo di testa a lato di McTominay. La seconda iniziativa pericolosa creata dall’ala brasiliana viene invece capitalizzata di rapina da Hojlund. Al 7′, infatti, Neres salta secco Koopmeiners e mette al centro il pallone per la punta danese, lesto ad anticipare Kelly e ad infilare Di Gregorio per il gol dell’1-0. Al 26′ poi il portiere juventino è provvidenziale nel parare la girata aerea di Di Lorenzo su sviluppo di corner. Nel finale di frazione si incomincia a intravedere qualche tiepido segnale in casa Juve, soprattutto grazie alla qualità di Yildiz, schierato da falso nove. L’idea però di Spalletti di giocare senza un reale riferimento offensivo non premia: ecco allora all’intervallo entrare David per Cabal.
Nonostante il Napoli approcci con decisione anche il secondo tempo, alla Juventus basta una fiammata per segnare la rete dell’1-1. Su azione di ripartenza al 59′, McKennie imbuca per Yildiz che solo davanti a Milinkovic pareggia i conti. Gli ospiti prendono fiducia e la partita diventa più equilibrata. Il Napoli però non demorde e riesce a tornare in vantaggio, sfruttando un clamoroso errore di McKennie. Al 78′, su traversone di Neres, il centrocampista americano intercetta di testa, ma serve un assist involontario per Hojlund che, da due passi, buca Di Gregorio e segna il 2-1. L’assalto finale dei bianconeri produce solo un tiro centrale di Zhegrova al 94′, bloccato senza problemi da Milinkovic-Savic. Con questo successo il Napoli scavalca l’Inter e torna al primo posto della classifica di Serie A, a quota 31. Per la Juve, invece, arriva la settima sconfitta consecutiva al Maradona: bianconeri fermi al settimo posto.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Lazio-Bologna 1-1, Isaksen illude i biancocelesti, Odgaard risponde
ROMA (ITALPRESS) – Nel giorno del ritorno da avversario di Ciro Immobile nell’Olimpico biancoceleste, Lazio e Bologna non vanno oltre l’1-1. Alla fine però ad essere in vantaggio nel conto dei rimpianti è la squadra di Italiano, incapace nel finale di sfruttare la superiorità numerica dal 79′ per il rosso a Gila. La sfida dell’Olimpico si chiude quindi con la firma degli attaccanti danesi in campo: Isaksen e Odgaard. Sono proprio loro a scaldare i guantoni dei portieri in avvio. Al 15′ Ravaglia salva il risultato su Isaksen dopo un errore di Casale. Situazione simile, ma sul fronte opposto al 30′: Marusic regala palla a Odgaard che trova però l’opposizione di Provedel. Al 38′ si sblocca il risultato: Isaksen deposita in rete dopo una respinta iniziale di Ravaglia sulla precedente conclusione di Zaccagni. Il vantaggio biancoceleste però dura pochissimo. E al 40′ si certifica la serata no di Nuno Tavares (ammonito in precedenza per un brutto fallo su Orsolini e sostituito all’intervallo). Il portoghese subisce il tunnel di Zortea che arriva a calciare: Provedel devia sul palo, ma Odgaard è più veloce di Gila nel fiondarsi sul tap in. Nel secondo tempo inizia lo show di Ravaglia. Al 62′ il portiere rossoblù nega il gol prima a Guendouzi e poi a Cancellieri. Dieci minuti dopo altri interventi su un tiro deviato del centrocampista francese e poi su un colpo di testa di Noslin. La svolta del match si ha al 79′: Gila viene prima ammonito per un intervento duro su Castro, poi riceve il rosso diretto per qualche parola di troppo all’indirizzo dell’arbitro Fabbri. La Lazio però gestisce benissimo l’inferiorità, chiudendo ogni spazio alla squadra di Italiano. Lazio a 19 punti in classifica. Bologna a 25. Per Ciro Immobile solo panchina nella sua partita speciale.
– foto Ipa Agency
(ITALPRESS).
Lazio-Bologna 1-1, Isaksen illude i biancocelesti, Odgaard risponde
ROMA (ITALPRESS) – Nel giorno del ritorno da avversario di Ciro Immobile nell’Olimpico biancoceleste, Lazio e Bologna non vanno oltre l’1-1. Alla fine però ad essere in vantaggio nel conto dei rimpianti è la squadra di Italiano, incapace nel finale di sfruttare la superiorità numerica dal 79′ per il rosso a Gila. La sfida dell’Olimpico si chiude quindi con la firma degli attaccanti danesi in campo: Isaksen e Odgaard. Sono proprio loro a scaldare i guantoni dei portieri in avvio. Al 15′ Ravaglia salva il risultato su Isaksen dopo un errore di Casale. Situazione simile, ma sul fronte opposto al 30′: Marusic regala palla a Odgaard che trova però l’opposizione di Provedel. Al 38′ si sblocca il risultato: Isaksen deposita in rete dopo una respinta iniziale di Ravaglia sulla precedente conclusione di Zaccagni. Il vantaggio biancoceleste però dura pochissimo. E al 40′ si certifica la serata no di Nuno Tavares (ammonito in precedenza per un brutto fallo su Orsolini e sostituito all’intervallo). Il portoghese subisce il tunnel di Zortea che arriva a calciare: Provedel devia sul palo, ma Odgaard è più veloce di Gila nel fiondarsi sul tap in. Nel secondo tempo inizia lo show di Ravaglia. Al 62′ il portiere rossoblù nega il gol prima a Guendouzi e poi a Cancellieri. Dieci minuti dopo altri interventi su un tiro deviato del centrocampista francese e poi su un colpo di testa di Noslin. La svolta del match si ha al 79′: Gila viene prima ammonito per un intervento duro su Castro, poi riceve il rosso diretto per qualche parola di troppo all’indirizzo dell’arbitro Fabbri. La Lazio però gestisce benissimo l’inferiorità, chiudendo ogni spazio alla squadra di Italiano. Lazio a 19 punti in classifica. Bologna a 25. Per Ciro Immobile solo panchina nella sua partita speciale.
– foto Ipa Agency
(ITALPRESS).
Meloni sente Zelensky “Sostegno all’Ucraina e al negoziato”
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in vista di una serie di visite di lavoro che quest’ultimo compirà in questi giorni a Londra, Bruxelles e Roma, nell’ambito dei suoi contatti sul processo di pace in Ucraina con i principali leader europei.
Nel corso del colloquio, il presidente Meloni ha innanzitutto voluto rinnovare “la solidarietà italiana a seguito di una nuova serie di attacchi indiscriminati russi contro obiettivi civili ucraini e ha annunciato al presidente Zelensky l’invio di forniture di emergenza a sostegno delle infrastrutture energetiche e della popolazione – spiega Palazzo Chigi in una nota -. I generatori forniti da aziende italiane verranno inviati in Ucraina già nelle prossime settimane”.
Il presidente Meloni ha inoltre nuovamente espresso “sostegno al processo negoziale in corso e all’impegno degli Stati Uniti per individuare un percorso che possa condurre a una pace giusta e duratura. Funzionale a tale percorso è la reiterata disponibilità dell’Ucraina a sedere in buona fede al tavolo negoziale. E’ stato pertanto nuovamente ribadito l’auspicio che da parte russa si manifesti analoga apertura”, conclude Palazzo Chigi.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Prima della Scala, Sala “Il maestro Chailly ha fatto un’ottima scelta”
MILANO (ITALPRESS) – “Mi pare che il maestro Chailly abbia fatto un’ottima scelta, poi siamo tutti curiosi. Non è una delle opere più conosciute, ma è un’opera importante: Sostakovich è stato un grande maestro contemporaneo dell’ultimo secolo in assoluto. I messaggi sono quelli di cui c’è bisogno oggi: mettere la donna al centro è quanto mai giusto, al di là delle particolarità dell’opera”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala arrivando al Teatro La Scala in occasione della Prima che quest’anno mette in scena “Una lady Macbeth del distretto di Mcensk”. Il primo cittadino poi aggiunto che “c’è stata anche qualche polemica per la scelta di un’opera russa, ma il senso e la storia dell’opera mi fa dire che è stata una scelta estremamente corretta”.
xh7/sat/mca2
Curtis, Cerasuolo, Quadarella e Razzetti d’oro agli Europei in vasca corta
LUBLINO (POLONIA) (ITALPRESS) – Giornata di gloria per i portacolori azzurri agli Europei di nuoto in vasca corta, a Lublino. Otto le medaglie vinte dagli italiani nell’ultima sessione della kermesse polacca. Brilla Sara Curtis (CS Esercito/CS Roero), che è medaglia d’oro nei 50 dorso. La piemontese nuota il record europeo in 25”49 e batte la francese Analia Pigree (25”96) e l’olandese Maaike de Waard (25”97). Quarta la britannica Lauren Cox in 26”03. A ruota bronzo per Francesco Lazzari (Sport Club 12 Ispra) nei 50 dorso maschili. Il lombardo nuota a due centesimi dal primato personale (22″76) e si arrende solamente all’estone Ralf Tribuntsov (22″68) e al ceco Miroslav Knedla (22″69). Quarto posto per l’altro azzurro in questa finale, ovvero l’emiliano, del gruppo VVF Fiamme Rosse, Lorenzo Mora (22″83).
Gloria per gli azzurri poi nei 50 rana maschili. Simone Cerasuolo (GS Fiamme Oro/Imolanuoto) è medaglia d’oro. 25”67 (record italiano) il tempo del romagnolo, che tiene testa al turco Huseyin Emre Sakci, argento in 25”85. Bronzo per Nicolò Martinenghi (CC Aniene) in 25”86, con un ottimo ritorno. “Sono contento per la medaglia, ma non sono soddisfatto della mia gara. Nel riscaldamento non mi sono sentito bene, vincere era importante. Se a inizio anno mi avessero detto che avrei vinto Mondiale ed Europeo non ci avrei creduto”, ha detto Cerasuolo, a RaiSport, dopo la gara odierna.
Sempre Curtis è sul podio, medaglia d’argento, anche nei 50 stile libero, con Silvia Di Pietro (CS Carabinieri/CC Aniene) quarta. “È stato molto divertente. Sono contenta per l’oro nel dorso e per il record europeo. I 50 stile sono stata una sfida e sono contenta per essere riuscita a raggiungere entrambi i miei obiettivi”. Queste le parole, ai microfoni di RaiSport, di Sara Curtis dopo l’oro nei 50 dorso e l’argento nei 50 stile agli Europei in vasca corta di Lublino.
Nei 200 farfalla femminili poi arriva pure il bronzo inaspettato di Anita Gastaldi (Carabinieri e VO2 Nuoto Torino). L’azzurra nuota il record italiano di 2’04”07 e termina dietro solamente all’irlandese Ellen Walshe (oro in 2’03”24) e alla danese Helena Rosendahl Bach (argento in 2’03”55). Ottava posizione per Paola Borrelli (Fiamme Gialle e In Sport Rane Rosse) in 2’08”36.
Arriva quindi l’oro di Simona Quadarella. La romana, tesserata CC Aniene, domina i 1.500 metri stile libero femminili e ferma il cronometro a 15’29”93. Argento alla tedesca Maya Werner (15’47”00); bronzo all’ungherese Ajna Kesely (15’51”73). “Sono molto contenta per la vittoria, è la prima volta che vinco i 1500 in vasca corta. Speravo di poter fare un tempo migliore, ma gareggiare da sola non è facile. La gara è stata molto faticosa e già a 500 metri sentivo un po’ la fatica. Sono stati degli Europei bellissimi”.
Il quarto oro lo firma Alberto Razzetti (Fiamme Gialle), che vince i 400 misti. 3’58”79 il tempo del ligure, che piega la concorrenza e rifila quasi cinque secondi al britannico Max Litchfield, argento in 4’03”25. Bronzo al tedesco Cedric Bussing (4’03”51).
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


