martedì, Novembre 18, 2025
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A ottobre l’ammontare dei prestiti a imprese e famiglie è cresciuto dell’1,5% rispetto ad un anno prima

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ROMA (ITALPRESS) – A ottobre, secondo i dati dell’Abi, l’ammontare dei prestiti a imprese e famiglie è cresciuto dell’1,5% rispetto ad un anno prima. A settembre i prestiti alle famiglie erano cresciuti del 2,2% e quelli alle imprese dell’1,2%. Per le famiglie è il decimo mese consecutivo in cui si è registrato un incremento e per le imprese è il quarto mese consecutivo in cui sono cresciuti i finanziamenti. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 3,30% (3,28% nel mese precedente; 4,42% a dicembre 2023).

Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato il 3,56% (3,38% nel mese precedente; 5,45% a dicembre 2023); il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è stato il 3,95% (3,94% nel mese precedente). Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a ottobre 2025 è stato il 2,10%.

A settembre tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 2,10%; area dell’euro 1,86%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi Bce) quando il tasso era dello 0,29%, l’incremento è stato di 181 punti base. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a ottobre 2025 è stato il 3,50%, con un incremento di 219 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%.

A ottobre il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,64% (0,63% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022). Il tasso sui conti corrente, che non hanno la funzione di investimento e permettono di utilizzare una moltitudine di servizi, a ottobre 2025 è stato lo 0,28% (come nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Carceri, Nordio: “Improprio parlare di indulto senza conoscerne gli effetti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il sovraffollamento carcerario lede la dignità della persona ma misure lineari e automatiche, come la storia ci insegna, non sono strumenti risolutivi. Nel luglio 2006, con il Governo Prodi, la popolazione detentiva era pari a 60.710 detenuti. Con l’indulto del 2006 furono rimessi in libertà il 36% dei detenuti. Risulta però che già nel febbraio 2008 le presenze detentive aumentarono nuovamente a 51.195 e nel luglio 2009 a 63.472, in misura addirittura superiore a quella registrata tre anni prima, mantenendo peraltro una crescita costante. Inoltre, nel giro di soli tre anni fu registrata una recidiva del 48%. Questi numeri dimostrano che le misure lineari e automatiche non funzionano, dovendosi diversamente adottare misure che tengano conto delle specificità trattamentali dei singoli detenuti”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

“In questa direzione e in attuazione della normativa già esistente, abbiamo accertato che 10.105 detenuti cosiddetti definitivi – con pena residua sotto i 24 mesi, per reati diversi dagli ostativi di cui all’articolo 4 bis O.P. e che negli ultimi 12 mesi non hanno riportato sanzioni disciplinari gravi – sono potenzialmente fruitori di misure alternative alla detenzione in carcere. Di conseguenza – spiega il ministro – il ministero ha istruito una task force che ha già attivato interlocuzioni con la magistratura di sorveglianza e con i singoli istituti penitenziari per favorire la definizione delle posizioni. La collaborazione istituzionale sta consentendo un iter più veloce delle pratiche già incardinate innanzi i tribunali di sorveglianza, attraverso lo scambio di dati e notizie riguardanti i singoli detenuti”, conclude Nordio.

-Foto IPA Agency-
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Manovra, Fumarola “Più risorse per la scuola e il ripristino di Opzione donna”

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo apprezzato una serie di risposte che ci sono state date attraverso delle scelte messe a bilancio, abbiamo però chiesto delle attenzioni particolari rispetto al mondo della scuola, dell’università e della ricerca perché servono più risorse, ma anche rispetto ai pensionati: abbiamo chiesto che si possa ripristinare Opzione donna perché non ha solo un valore simbolico, ma bisogna mettere nella condizione le donne di poterla scegliere e, per far questo, bisogna evitare di zavorrarla così come è stato negli anni passati con delle condizionalità”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, a margine dell’assemblea nazionale all’Auditorium del Massimo a Roma, commentando la manovra.

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La Nazionale marocchina di calcio vince la 17esima partita di fila e continua il suo record

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RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – La Nazionale marocchina di calcio tocca quota 17 e migliora il proprio record mondiale di vittorie consecutive (centrato un mese) fa grazie al successo nell’amichevole disputata ieri sera contro il Mozambico. Disputato nel nuovo stadio di Tangeri, il match ha visto la squadra di casa imporsi per 1-0 grazie alla rete di Azzedine Ounahi.

Con questa vittoria, il Marocco di Walid Regragui è riuscito a staccare ulteriormente Spagna e Germania, che detenevano il primato con 15 vittorie di fila rispettivamente nelle stagioni 2008-2009 e 2010-2011. Questo record mondiale di vittorie consecutive conferma ulteriormente la crescita del calcio marocchino.

In cifre, la squadra ha segnato 51 gol in 17 incontri, con una media di 3 reti a partita, subendone soltanto 4. Adesso, la striscia di vittorie può estendersi maggiormente se arriverà il successo martedì nell’amichevole contro l’Uganda, in preparazione alla Coppa d’Africa in programma in Marocco tra poco più di un mese.

-Foto Map-
(ITALPRESS).

Basilicata, Bardi “Se Chiorazzo ha elementi sul presunto caso ‘Affidopoli’ riferisca alle autorità”

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POTENZA (ITALPRESS) – “In merito alle dichiarazioni diffuse dal consigliere regionale Angelo Chiorazzo sul presunto caso ‘Affidopoli’, ribadisco un principio fondamentale: se il consigliere Chiorazzo è in possesso di elementi concreti riguardanti ipotesi di comportamento illegittimo in vari ambiti, dalla sanità all’ambiente, dalla comunicazione ai servizi, ha il dovere di riferirli alle autorità competenti. La legalità non si persegue attraverso insinuazioni, ma con atti formali e verificabili”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

“Le risultanze del rapporto che ho personalmente richiesto e ricevuto sugli affidamenti relativi ad alcune iniziative di comunicazione sono già state puntualmente comunicate alla stampa. Esse riguardano esclusivamente il perimetro delle mie responsabilità che continuo a esercitare con rigore e trasparenza”, aggiunge.

“L’iniziativa che ho assunto sollecita dirigenti e funzionari competenti a verificare nel merito tutti i rilievi emersi dalla recente campagna di stampa e ad adottare, laddove necessario, le decisioni conseguenti. È un atto dovuto che conferma l’attenzione costante della Regione Basilicata a ogni profilo di correttezza amministrativa. Dispiace constatare che il consigliere Chiorazzo scelga di cavalcare questa campagna costruendo illazioni e insinuazioni. Esistono leggi, regolamenti e responsabilità precise che garantiscono legalità e trasparenza, indipendentemente dal rumore della polemica politica. Comprendo che ciò possa non soddisfare chi è abituato ad agitarla sempre e a qualunque costo, ma per quanto mi riguarda continuerò a lavorare nel pieno rispetto delle istituzioni e nell’interesse esclusivo dei cittadini lucani”, conclude Bardi.

-Foto ufficio stampa Regione Basilicata-
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Madre Terra – Transizione energetica e innovazione: 17/11 convegno a Roma

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ROMA (ITALPRESS) – Convegno “Transizione energetica e innovazione tra opportunità e ostacoli. PNRR – Piano Transizione 5.0 e PNIEC 2030”: a Roma, 17 novembre, ore 17.00, Sala Capranichetta (P.za di Monte Citorio, 125) promosso da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi con main partner Renexia, event partner Almaviva. Apertura dei lavori con il videomessaggio di saluto e di indirizzo del Ministro Tommaso Foti e presentazione del 23° Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la green & blue economy”. Diretta su Radio Radicale. Media partners: Askanews, Italpress, Opera2030, TeleAmbiente.
mgg/mrv

Colpo al patrimonio del clan mafioso “Laudani”: sequestrate tre società per un valore di 2,1 milioni di euro

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CATANIA (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito due provvedimenti con cui il Tribunale di Catania ha applicato misure di prevenzione sui patrimoni riconducibili a Salvatore Orazio Scuto, ritenuto esponente di spicco del sodalizio mafiosoLaudani”, attivo nella provincia di Catania e, in modo preminente, nel territorio dell’acese.

E’ stato disposto il sequestro di prevenzione della società Vetrans Srl, con sede ad Aci S. Antonio in quanto sarebbe risultata direttamente riconducibile a Scuto e finanziata con proventi derivanti dalle attività illecite. Con un secondo decreto è stata applicata la misura dell’amministrazione giudiziaria alla società Ap Motors Srls, con sede a Zafferana Etnea (CT), e alla ditta individuale LB Auto, con sede ad Aci S. Antonio (CT), operanti nel commercio di autovetture.

È stato nominato un amministratore giudiziario che si affiancherà all’organo gestorio/titolare delle imprese per avviare un percorso di collaborazione, diretto attuare una serie di iniziative utili a neutralizzare la rilevata infiltrazione e a dotare l’azienda degli strumenti necessari per scongiurare, in futuro, rischi analoghi. Il valore delle società è pari a circa 2,1 milioni complessivi. 

-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza Catania-
(ITALPRESS).

Malta apre al mercato cinese con il primo accordo sul pesce selvatico

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta ha firmato il suo primo accordo con la Cina per l’esportazione di prodotti ittici provenienti da pesca selvatica. L’intesa è stata raggiunta durante una visita ufficiale in Cina del ministro maltese della Pesca, Anton Refalo, che ha incontrato Meijun Sun, ministro dell’Amministrazione Generale delle Dogane cinese.

L’accordo garantisce ai prodotti ittici maltesi pescati in mare aperto un accesso diretto al mercato cinese, uno dei più grandi al mondo. Refalo ha dichiarato che questo sviluppo apre “un nuovo capitolo” per i pescatori maltesi, offrendo nuove opportunità di reddito, prezzi migliori e un riconoscimento internazionale per la qualità dei prodotti. Ha inoltre sottolineato che la presenza di Malta alla China International Import Expo ha dimostrato che i prodotti agricoli e ittici del Paese possono competere a livello globale.

“La qualità, la genuinità e la passione dei nostri produttori vengono notate dai consumatori e dagli investitori internazionali”, ha aggiunto Refalo, sostenendo che Malta può avere un ruolo significativo quando lavora con “visione e determinazione”. Durante la visita, i funzionari maltesi hanno tenuto ulteriori incontri a Shanghai e con l’Associazione del Popolo per la partnership con Paesi stranieri per discutere una cooperazione più ampia e future opportunità di esportazione.

-Foto DOI-
(ITALPRESS).

Negli ultimi dodici anni l’Italia ha registrato una riduzione di oltre 140mila attività di commercio al dettaglio

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ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi dodici anni l’Italia ha registrato una riduzione di oltre 140mila attività di commercio al dettaglio, tra negozi e attività ambulanti, con cali particolarmente accentuati nei centri storici e nei piccoli comuni. Un trend che, senza nuove ed efficaci politiche di rigenerazione urbana e senza interventi per riutilizzare gli oltre 105mila negozi sfitti (un quarto dei quali da oltre un anno), è destinato ad aggravarsi ulteriormente con il rischio di perdere, da qui al 2035, altre 114mila imprese al dettaglio.

E’ quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio in vista dell’iniziativa nazionale “inCittà – Spazi che cambiano, economie urbane che crescono”, dedicata al futuro delle città e delle economie urbane, organizzato dalla Confederazione che si terrà a Bologna, a Palazzo Re Enzo, il 20 e 21 novembre prossimi (qui il programma dell’evento). In pratica, oltre un quinto delle attività oggi esistenti sparirebbe con gravi conseguenze per l’economia urbana, la qualità della vita e la coesione sociale.

Questo è confermato anche dall’analisi della densità commerciale, cioè il rapporto tra numero di negozi e abitanti, che evidenzia come molte città medio-grandi del Centro-Nord sarebbero quelle più esposte a questo fenomeno, mentre per alcuni Comuni del Mezzogiorno il calo sarebbe più contenuto, soprattutto per la riduzione dei residenti e il minor ricorso agli acquisti online.

Confcommercio, anche attraverso il progetto Cities, propone un’Agenda Urbana Nazionale da definire insieme a Governo, Regioni e Comuni, per rigenerare i centri urbani valorizzando le economie di prossimità e le imprese del terziario di mercato. L’obiettivo è creare un quadro stabile e integrato delle politiche urbane, armonizzando i Distretti Urbani dello Sviluppo Economico e promuovendo strumenti condivisi contro la desertificazione commerciale e per una logistica urbana sostenibile.

“La desertificazione dei negozi – afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalliè un problema economico, sociale e di coesione: ogni saracinesca abbassata significa meno sicurezza, meno servizi, meno attrattività e meno socialità nelle nostre città. E senza efficaci e tempestivi interventi di rigenerazione urbana, entro il 2035 rischiamo di avere delle vere e proprie città fantasma. Per scongiurare questa prospettiva, servono politiche nazionali e strategie condivise tra istituzioni, imprese e territori capaci di coniugare competitività, sostenibilità e qualità della vita. Ma soprattutto, è necessario sostenere il commercio di prossimità con politiche fiscali più eque, accesso al credito più facile e meno costoso e misure specifiche per affrontare la transizione economica. Così come è indispensabile riqualificare gli oltre 100mila negozi sfitti, tema sul quale auspichiamo una collaborazione con le controparti interessate e gli Enti locali. E la risposta concreta è il progetto Cities di Confcommercio che ha proprio l’obiettivo di contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale promuovendo progetti per rigenerare le aree in declino, favorire un uso equilibrato dello spazio urbano e valorizzare il ruolo delle economie di prossimità. Solo così sarà possibile garantire una maggiore qualità per i residenti e una migliore offerta per i turisti”.

Nel 2024 si contano in Italia oltre 534mila imprese del commercio al dettaglio, di cui circa 434mila in sede fissa, quasi 71mila ambulanti e 30mila appartenenti ad altre forme di commercio (internet, vendita per corrispondenza, etc.). Il confronto con il 2012 evidenzia la scomparsa di quasi 118mila imprese del commercio al dettaglio in sede fissa e di circa 23mila attività ambulanti, per una riduzione totale di oltre 140mila unità, risultato di un eccesso di chiusure rispetto alle aperture.

Le cause sono riconducibili a una crescita insufficiente dei consumi interni, al cambiamento dei comportamenti di spesa dei consumatori e alla diffusione delle tecnologie digitali che hanno favorito gli acquisti online. Non a caso, nello stesso periodo le imprese attive operanti prevalentemente su internet o nella vendita per corrispondenza sono aumentate di oltre 16mila unità (+114,9%). Per quanto riguarda il commercio al dettaglio in sede fissa, le contrazioni più rilevanti si registrano nei seguenti comparti: distributori di carburante (-42,2%), articoli culturali e ricreativi (-34,5%), commercio non specializzato (34,2%), mobili e ferramenta (-26,7%), abbigliamento e calzature (25%).

-Foto ufficio stampa Confcommercio-
(ITALPRESS).