lunedì, Novembre 24, 2025
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Ucraina, Tajani “La trattativa non è iniziata, non si può fare senza Kiev e Ue”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “La trattativa ancora non è iniziata. Vedo che c’è qualcuno, come il presidente Conte, che fa polemica su questo. Siamo convinti che proprio perchè l’Europa ha inflitto delle sanzioni alla Russia non possa non essere parte della trattativa. Pero’ quando inizierà la trattativa, adesso non c’è una trattativa, c’è forse un dialogo tra americani e russi che continua, ma ancora non c’è nessuna trattativa. La trattativa non si può fare senza l’Ucraina e senza l’Europa”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Esteri, in merito all’assenza dell’Italia nelle trattative per la pace.

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Valditara “Patrizio Oliva sarà testimonial nelle scuole”

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NAPOLI (ITALPRESS) – Oggi ho avuto l’onore di conoscere personalmente Patrizio Oliva, campione olimpico e mondiale di boxe, una persona straordinaria dentro e fuori dal ring che sta aiutando tanti giovani a vincere la sfida della vita. Ha accettato la mia proposta di diventare testimonial nelle scuole, mettendo la sua esperienza e i suoi sani valori al servizio delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Oliva è un simbolo dello sport italiano, esempio concreto di come i talenti possono essere coltivati e i sogni trasformati in realtà grazie a dedizione e impegno. Dobbiamo creare una rete di esempi positivi per dare dignità, riscatto, realizzazione personale, futuro a tanti giovani in Campania e in Italia”. Lo dichiara il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

– foto ufficio stampa Ministero dell’Istruzione –

(ITALPRESS).

Schifani “Mozione di sfiducia? Sono assolutamente sereno”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Mi risulta che le opposizioni stiano ancora raccogliendo le firme sulla mozione di sfiducia. Ieri hanno fatto la conferenza stampa senza avere le firme: le raccoglieranno, poi noi faremo la nostra parte e diremo il nostro pensiero politico in Aula. Sono assolutamente sereno”. Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, a margine dell’Assemblea pubblica di Sicindustria, tenutasi a Villa Igiea a Palermo.

“Abbiamo puntato su una manovra che guarda molto al sociale, al mondo d’impresa, alle agevolazioni per le assunzioni: con 200 milioni sosteniamo finanziariamente la decontribuzione in occasione delle nuove assunzioni di giovani siciliani”, sottolinea il governatore siciliano. “Questo è un ulteriore stimolo a una crescita ormai consolidata – aggiunge Schifani – UniCredit, che sistematicamente versa la quota Irpef alla Regione, un anno fa ha versato 80 milioni mentre quest’anno sono 102. L’economia cresce e produce più interessi: oltre alla decontribuzione in manovra puntiamo sul South Working, che poche ore fa è stato votato all’unanimità in commissione e permetterà ai nostri ragazzi di lavorare a distanza in Sicilia dando un contributo alle imprese del nord che accettano questa condizione. Questa manovra guarda al mondo d’impresa ma anche alle famiglie, al sociale, alle infrastrutture: la decontribuzione è spalmata su tre anni, quindi non può essere una misura spot ma strategica per il mio governo”.

“Lavoriamo molto bene con Confindustria anche sui fondi Step, che ci permetteranno di avere accesso a grandissimi investimenti: due giorni fa ne ho parlato in un incontro con il ministro Urso”, ha ribadito. “Noi siamo attrattivi anche perché abbiamo velocizzato i pareri della commissione tecnico-specialistica sulle autorizzazioni ambientali – prosegue Schifani, – Il nostro obiettivo è guardare con un interesse sempre maggiore agli obiettivi della comunità industriale: la crescita dell’occupazione e della ricchezza sarà oggettivamente tangibile. Intendiamo sfruttare al massimo questo momento magico”.

E sul caso dell’Italo-Belga: “Ho appreso dalle agenzie della relazione della commissione Antimafia, mi deve ancora essere comunicata formalmente affinché io possa trasmetterla subito all’Avvocatura regionale”. 

– foto d’archivio IPA Agency –

(ITALPRESS).

Prevenire, curare, sostenere: la sfida al Diabete di Tipo 2

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto oggi a Roma l’evento di presentazione del policy paper Prevenire, curare, sostenere: la sfida al Diabete di Tipo 2, alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni, della Comunità Scientifica e delle Associazioni di pazienti impegnate in ambito diabetologico. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con AstraZeneca Italia, conclude il percorso avviato dal gruppo di lavoro sul Diabete di Tipo 2, che nel corso dell’ultimo anno ha riunito Istituzioni, rappresentanti della Società Italiana di Diabetologia SID, dell’Associazione Medici Diabetologi AMD, della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie SIMG e di Diabete Italia Rete Associativa ODV, per individuare proposte di policy condivise per una risposta più equa, integrata e sostenibile alla patologia. In Italia, infatti, oltre 3,8 milioni di persone convivono con il Diabete di Tipo 2, che rappresenta circa il 90% di tutti i casi di diabete e determina un impatto stimato di oltre 20 miliardi di euro annui per il SSN. Il documento elabora pertanto una serie di raccomandazioni di policy basate su tre priorità: la necessità di ulterioriaggiornamenti delle Note regolatorie prescrittive, la formazione integrata dei professionisti coinvolti nella presa in carico delle persone con Diabete, e una governance clinica orientata al valore degli outcome clinici, per far sì che l’appropriatezza prescrittiva diventi anche leva di sostenibilità e miglioramento nella gestione della patologia.
La prima direttrice emersa dal confronto riguarda la necessità di aggiornare il contesto regolatorioalle più recenti evidenze cliniche: dopo la riclassificazione in fascia A delle gliflozine, il sistema è entrato in una fase di maggiore semplificazione burocratica, che consente un accesso più ampio e capillare alle terapie per i pazienti. Tuttavia, secondo Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia SID, la semplificazione prescrittiva potrà generare un reale valore solo se accompagnata da un uso clinicamente appropriato dei farmaci innovativi “l’uso precoce delle gliflozine, in coerenza con le Linee Guida SID-AMD e con le raccomandazioni internazionali, rappresenta una leva fondamentale per ridurre complicanze cardiovascolari e renali, oltre a migliorare la prognosi dei pazienti con Diabete di Tipo 2. La semplificazione è un passo importante, ma la differenza la fa la qualità dell’appropriatezza clinica, basata sulle evidenze”.
Il secondo asse del documento è dedicato al ruolo dei centri diabetologici come snodi clinici e formativi all’interno della rete territoriale. Con l’aggiornamento delle regole prescrittive, i centri possono ora concentrare la propria attività sul coordinamento della presa in carico e sul supporto alla medicina generale “la semplificazione non deve ridurre il ruolo dei centri, ma valorizzarne la funzione di riferimento clinico e di formazione continua per la rete territoriale. La medicina generale e la diabetologia devono crescere insieme, condividendo percorsi, linguaggi e strumenti comuni per assicurare uniformità e prossimità delle cure”, ha affermato Riccardo Candido, Past President dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD).
Infine, il documento mette in evidenza come la sostenibilità economica del sistema derivi, anche, direttamente dalla qualità delle decisioni cliniche. L’adozione precoce e appropriata dei farmaci innovativi non rappresenta un costo, ma un investimento in salute pubblica, poichè l’impiego tempestivo delle terapie più efficaci consente di ottenere migliori outcome clinici, riducendo le complicanze e i ricoveri evitabili, migliorando al contempo la qualità di vita dei pazienti.
“Le Linee Guida SID-AMD costituiscono oggi un riferimento imprescindibile per la cura delle persone con Diabete di Tipo 2 e le evidenze mostrano con chiarezza che l’impiego precoce delle terapie più efficaci permette di rallentare la progressione della malattia, ridurre le complicanze cardio-renali e migliorare la prognosi clinica: questa è la vera leva di sostenibilità, una buona medicina basata su evidenze solide”, ha concluso Angelo Avogaro, Past President della Società Italiana di Diabetologia (SID).
Centrale è stata anche la prospettiva delle Associazioni dei pazienti, impegnate a rendere i percorsi realmente accessibili lungo tutto il territorio nazionale. Marcello Grussu, Vicepresidente di Diabete Italia Rete Associativa ODV, ha richiamato il valore della formazione: “L’equità nasce quando ogni paziente, indipendentemente dalla Regione in cui vive, incontra professionisti formati e in grado di applicare in modo omogeneo le stesse indicazioni cliniche. Per questo la formazione integrata è una priorità: solo così la semplificazione normativa potrà tradursi in percorsi chiari, continui e realmente prossimi ai bisogni delle persone con diabete”.
Offrendo una lettura del lavoro svolto dal gruppo, Claudio Longo, Presidente e Amministratore Delegato di AstraZeneca Italia, ha messo in primo piano il valore della collaborazione tra Istituzioni, Comunità Scientifica, associazioni di pazienti e industria: “Le recenti evoluzioni normative in termini di semplificazione e di ampliamento dell’accesso alle cure sono il risultato di un lavoro condiviso, frutto della collaborazione tra Istituzioni, professionisti sanitari, associazioni di pazienti e industria e rappresentano un rilevante passo avanti per i pazienti con diabete di tipo 2 e, più in generale, per tutti coloro che convivono con una malattia cronica. In una fase di profonda trasformazione del Sistema, solamente un dialogo costante tra tutti gli attori, che tenga conto dei reali bisogni della comunità dei pazienti e dei cittadini, può favorire diagnosi più precoci e tempestive e trasformare l’innovazione in valore concreto per le persone nell’ottica di garantire sostenibilità, equità e prossimità delle cure”.

– foto Esperia Advocacy –

(ITALPRESS).

Prevenire, curare, sostenere: la sfida al Diabete di Tipo 2

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto oggi a Roma l’evento di presentazione del policy paper Prevenire, curare, sostenere: la sfida al Diabete di Tipo 2, alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni, della Comunità Scientifica e delle Associazioni di pazienti impegnate in ambito diabetologico. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con AstraZeneca Italia, conclude il percorso avviato dal gruppo di lavoro sul Diabete di Tipo 2, che nel corso dell’ultimo anno ha riunito Istituzioni, rappresentanti della Società Italiana di Diabetologia SID, dell’Associazione Medici Diabetologi AMD, della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie SIMG e di Diabete Italia Rete Associativa ODV, per individuare proposte di policy condivise per una risposta più equa, integrata e sostenibile alla patologia. In Italia, infatti, oltre 3,8 milioni di persone convivono con il Diabete di Tipo 2, che rappresenta circa il 90% di tutti i casi di diabete e determina un impatto stimato di oltre 20 miliardi di euro annui per il SSN. Il documento elabora pertanto una serie di raccomandazioni di policy basate su tre priorità: la necessità di ulterioriaggiornamenti delle Note regolatorie prescrittive, la formazione integrata dei professionisti coinvolti nella presa in carico delle persone con Diabete, e una governance clinica orientata al valore degli outcome clinici, per far sì che l’appropriatezza prescrittiva diventi anche leva di sostenibilità e miglioramento nella gestione della patologia.
La prima direttrice emersa dal confronto riguarda la necessità di aggiornare il contesto regolatorioalle più recenti evidenze cliniche: dopo la riclassificazione in fascia A delle gliflozine, il sistema è entrato in una fase di maggiore semplificazione burocratica, che consente un accesso più ampio e capillare alle terapie per i pazienti. Tuttavia, secondo Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia SID, la semplificazione prescrittiva potrà generare un reale valore solo se accompagnata da un uso clinicamente appropriato dei farmaci innovativi “l’uso precoce delle gliflozine, in coerenza con le Linee Guida SID-AMD e con le raccomandazioni internazionali, rappresenta una leva fondamentale per ridurre complicanze cardiovascolari e renali, oltre a migliorare la prognosi dei pazienti con Diabete di Tipo 2. La semplificazione è un passo importante, ma la differenza la fa la qualità dell’appropriatezza clinica, basata sulle evidenze”.
Il secondo asse del documento è dedicato al ruolo dei centri diabetologici come snodi clinici e formativi all’interno della rete territoriale. Con l’aggiornamento delle regole prescrittive, i centri possono ora concentrare la propria attività sul coordinamento della presa in carico e sul supporto alla medicina generale “la semplificazione non deve ridurre il ruolo dei centri, ma valorizzarne la funzione di riferimento clinico e di formazione continua per la rete territoriale. La medicina generale e la diabetologia devono crescere insieme, condividendo percorsi, linguaggi e strumenti comuni per assicurare uniformità e prossimità delle cure”, ha affermato Riccardo Candido, Past President dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD).
Infine, il documento mette in evidenza come la sostenibilità economica del sistema derivi, anche, direttamente dalla qualità delle decisioni cliniche. L’adozione precoce e appropriata dei farmaci innovativi non rappresenta un costo, ma un investimento in salute pubblica, poichè l’impiego tempestivo delle terapie più efficaci consente di ottenere migliori outcome clinici, riducendo le complicanze e i ricoveri evitabili, migliorando al contempo la qualità di vita dei pazienti.
“Le Linee Guida SID-AMD costituiscono oggi un riferimento imprescindibile per la cura delle persone con Diabete di Tipo 2 e le evidenze mostrano con chiarezza che l’impiego precoce delle terapie più efficaci permette di rallentare la progressione della malattia, ridurre le complicanze cardio-renali e migliorare la prognosi clinica: questa è la vera leva di sostenibilità, una buona medicina basata su evidenze solide”, ha concluso Angelo Avogaro, Past President della Società Italiana di Diabetologia (SID).
Centrale è stata anche la prospettiva delle Associazioni dei pazienti, impegnate a rendere i percorsi realmente accessibili lungo tutto il territorio nazionale. Marcello Grussu, Vicepresidente di Diabete Italia Rete Associativa ODV, ha richiamato il valore della formazione: “L’equità nasce quando ogni paziente, indipendentemente dalla Regione in cui vive, incontra professionisti formati e in grado di applicare in modo omogeneo le stesse indicazioni cliniche. Per questo la formazione integrata è una priorità: solo così la semplificazione normativa potrà tradursi in percorsi chiari, continui e realmente prossimi ai bisogni delle persone con diabete”.
Offrendo una lettura del lavoro svolto dal gruppo, Claudio Longo, Presidente e Amministratore Delegato di AstraZeneca Italia, ha messo in primo piano il valore della collaborazione tra Istituzioni, Comunità Scientifica, associazioni di pazienti e industria: “Le recenti evoluzioni normative in termini di semplificazione e di ampliamento dell’accesso alle cure sono il risultato di un lavoro condiviso, frutto della collaborazione tra Istituzioni, professionisti sanitari, associazioni di pazienti e industria e rappresentano un rilevante passo avanti per i pazienti con diabete di tipo 2 e, più in generale, per tutti coloro che convivono con una malattia cronica. In una fase di profonda trasformazione del Sistema, solamente un dialogo costante tra tutti gli attori, che tenga conto dei reali bisogni della comunità dei pazienti e dei cittadini, può favorire diagnosi più precoci e tempestive e trasformare l’innovazione in valore concreto per le persone nell’ottica di garantire sostenibilità, equità e prossimità delle cure”.

– foto Esperia Advocacy –

(ITALPRESS).

Studio Generali jeniot-Quattroruote, uso smartphone alla guida aumenta i rischi

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stato presentato oggi, presso il Centro Tecnologico di Generali jeniot, a Pero (Milano), il report “Influenza della distrazione da smartphone alla guida”, realizzato da Generali jeniot e Automotive Safety Center GuidaSicura Quattroruote, sull’impatto reale dell’utilizzo dei dispositivi mobili.
Il test sperimentale in pista, che è stato svolto su un circuito che ha riprodotto le reali condizioni di traffico urbano a una velocità di 40-50 km/h, ha evidenziato come le attività più comuni con lo smartphone incidano negativamente sulla guida. Scrittura di messaggi: 59% del tempo senza guardare la strada, oltre 220 metri percorsi senza controllo visivo; impostazione del navigatore: 56% di distrazione visiva, circa 173 metri senza controllo visivo, con mancato riconoscimento di pedoni; telefonate: 5,7% di distacco visivo, con numerosi errori di guida per il carico cognitivo.
Per misurare in modo oggettivo il livello di attenzione è stato elaborato un apposito Distraction Score, un indice che combina dati di tracciamento oculare e performance di guida restituendo un valore su una scala da 0 a 100.
Generali jeniot ha sviluppato un simulatore di guida che permette di sperimentare in prima persona quanto sia rischioso distrarsi al volante, con l’obiettivo di trasformare i risultati dell’analisi in consapevolezza concreta. La postazione, paragonabile ai simulatori professionali utilizzati nelle autoscuole, consente di scegliere tra cambio manuale o automatico e di affrontare un percorso urbano realistico.
Lo studio sulla distrazione ha già posto le basi per lo sviluppo di nuove soluzioni digitali antidistraction dedicate ai clienti, pensate per prevenire i rischi e rendere lo stile di guida più sicuro e consapevole.
“Con questo progetto vogliamo elevare il livello di servizio ai clienti, trasformando ricerca e sperimentazione in strumenti concreti per la sicurezza delle persone. Lo studio e il simulatore di guida rendono tangibili le conseguenze della distrazione da smartphone, sensibilizzando in modo diretto sull’importanza di comportamenti responsabili al volante – afferma Alberto Busetto, CEO & GM Generali jeniot -. Con la nostra offerta innovativa vogliamo garantire servizi di prevenzione e protezione rafforzando il ruolo di Generali jeniot come punto di riferimento nella mobilità connessa e sostenibile”.
Lo studio e il simulatore di guida condividono la stessa visione che ha ispirato iniziative come “Chilometri di Scelte”, la nuova brand narrative di Generali jeniot, nata per raccontare il valore delle decisioni quotidiane attraverso un percorso fatto di incontri, esperienze e innovazione e che oggi prosegue con progetti mirati alla sicurezza stradale.

– Foto ufficio stampa Generali –

(ITALPRESS).

La mostra del Giornale di Medicina Militare approda a Roma, il 21 novembre l’inaugurazione

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo l’anteprima ufficiale dello scorso 29 ottobre presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, la mostra del Giornale di Medicina Militare “Voce e Specchio della Sanità Militare” approda il 21 novembre 2025 al Museo dei Granatieri di Roma, in Piazza S. Croce in Gerusalemme, dove sarà inaugurata con un evento dedicato. Editore del Giornale di Medicina Militare, Difesa Servizi SpA, la partecipata del Ministero della Difesa che si occupa della valorizzazione degli asset delle Forze Armate.

Sono attesi all’inaugurazione il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, Il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci, l’Ispettore Generale della Sanità Militare, Tenente Generale medico Carlo Catalano, l’Ispettore Generale della Sanità della Marina Militare, Contrammiraglio Vincenzo Aglieri, il Segretario Generale della Corte dei Conti dottor Franco Massi, Don Massimo Angelelli, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della Cei. Il Giornale di Medicina Militare è il più antico periodico edito ininterrottamente in Italia e tra i più longevi in Europa.

Le copertine del Giornale, specchio di un’epoca, voce di una comunità in uniforme, sono reinterpretate in forma artistica, trasformandosi in un percorso visivo e narrativo che unisce tradizione, innovazione e memoria istituzionale della Sanità Militare. L’esposizione, ideata dal Colonnello medico Francesco Ruggiero, Direttore del Giornale di Medicina Militare, è stata sostenuta dall’Ispettore Generale della Sanità Militare, Tenente Generale medico Carlo Catalano. Le opere dei copertinisti Generale (aus.) Angelo Ionta e CC Stefano Piccirilli dialogano con documenti preziosi: opere di Beltrame, Mucha e Dore’, antichi volumi del periodico, pagine uniche che hanno attraversato le generazioni, fino alle copie secolari della Domenica del Corriere che, negli anni, hanno immortalato eventi e volti di un’Italia in evoluzione. A partire dal 22 novembre, e fino al 11 gennaio 2026, la mostra accoglierà gratuitamente il pubblico invitandolo a compiere un viaggio attraverso oltre un secolo di memorie. Un mosaico vivo, dove arte e memoria si intrecciano per restituire la profondità di un impegno istituzionale oltre che professionale.

“Voce e Specchio della Sanità Militare” non è semplicemente una mostra ma un racconto corale, un invito a guardare dentro una storia che continua a rinnovarsi, mantenendo intatti i suoi valori fondativi.

– Foto Difesa Servizi SpA –

(ITALPRESS).