mercoledì, Novembre 19, 2025
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Webuild, entra in una nuova fase il cantiere per la realizzazione della Stazione Venezia della Metropolitana di Roma

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ROMA (ITALPRESS) – Da oggi il cantiere per la realizzazione della Stazione Venezia della Linea C della Metropolitana di Roma entra in una nuova macrofase. Completate le attività della prima macrofase, che hanno interessato la realizzazione dei diaframmi, dello scavo archeologico e del solaio di copertura, si avvia ora la fase di completamento della scatola di stazione e delle opere connesse.

L’intervento, affidato al consorzio Metro C, guidato da Webuild e Vianini Lavori, su incarico di Roma Metropolitane per conto di Roma Capitale, rappresenta uno dei progetti più complessi e strategici realizzati nel cuore storico della città. I lavori della prima macrofase, avviati nel giugno 2023 con lo spostamento dei sottoservizi e le attività di salvaguardia del patrimonio artistico e monumentale, hanno registrato numeri importanti.

Sono stati realizzati 124 diaframmi (91 definitivi e 33 cross wall) con profondità fino a 85 metri e spessore di 1,5 metri, in aggiunta ai 18 diaframmi realizzati per il pozzo dei Vigili del Fuoco in Via dei Fori Imperiali. Sono stati movimentati 35.000 metri cubi di scavo, impiegati 35.000 m³ di calcestruzzo e 4.700 tonnellate di acciaio. Per garantire la tutela del patrimonio storico e monumentale in superficie, sono stati installati oltre 1.500 strumenti di monitoraggio su chiese e edifici storici, inclusi la Basilica Ulpia, il Foro di Traiano e Palazzo Bonaparte.

Lo scavo archeologico, avviato a maggio 2025 sotto la direzione della Soprintendenza Speciale di Roma, ha riportato alla luce strutture di epoca romana e medievale, tra cui tracce medievali dell’antica via Flaminia e complessi abitativi riconducibili alle “insulae” romane.

Nella nuova macrofase il cantiere entra nel vivo: si procederà al consolidamento dei terreni, alla chiusura della scatola di stazione con i diaframmi mancanti, alla deviazione ulteriori dei sottoservizi e a un nuovo scavo archeologico fino a 4-5 metri di profondità. In parallelo sarà completato il pozzo di servizio per i Vigili del Fuoco lungo via dei Fori Imperiali. Per la Linea C, Webuild ha realizzato le nuove archeo-stazioni Porta Metronia e Colosseo-Fori Imperiali, la cui apertura al pubblico è prevista a dicembre. L’intera Linea C, una volta completata, si estenderà per 29 km con 31 stazioni (includendo la futura tratta T1 in fase di progettazione).

Con il consorzio Metro C, oltre che su stazione Venezia, Webuild è attualmente impegnata anche nella realizzazione della Tratta T2, lunga circa 4 km, che collegherà la stazione Venezia a Clodio/Mazzini, passando sotto il Tevere. Su questa tratta, sono previste quattro nuove stazioni: Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano (con interconnessione alla Linea A) e Clodio/Mazzini.

Le stazioni Chiesa Nuova e San Pietro saranno delle archeo-stazioni pensate per valorizzare il patrimonio storico e integrarsi con il tessuto urbano. Con oltre 890 km di metropolitane realizzate nel mondo, Webuild si conferma tra i leader globali del settore, con progetti di rilievo internazionale in corso in Italia, Francia, Australia e Arabia Saudita. Tra i progetti completati più di recente, l’ultima tratta della M4 di Milano, la Metropolitana di Salonicco, la Orange Line (Linea 3) della Metropolitana di Riyadh e la Stazione dell’Arte Monte Sant’Angelo a Napoli.

-Foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).

Berlino, Mattarella viene accolto al Reichstag

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BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Berlino arriva al Palazzo del Reichstag, dove è in programma la cerimonia della “Giornata del lutto nazionale”, a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

sat/mca2
Fonte video: Quirinale

Malta, la pressione migratoria è in calo: non ha più bisogno dell’assistenza dell’Unione Europea

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta sta rimpatriando quasi l’80 per cento dei richiedenti asilo respinti e non ha più bisogno dell’assistenza dell’Unione Europea per gestire la migrazione irregolare, ha dichiarato in parlamento il ministro dell’Interno Byron Camilleri.

Camilleri ha affermato che Malta non rientra più tra gli Stati mediterranei considerati sotto pressione dall’UE, citando un calo significativo degli arrivi di migranti irregolari. Secondo il ministro, una migliore cooperazione con la Libia ha contribuito alla diminuzione degli sbarchi, ma il fattore decisivo è stata la strategia migratoria “rigorosa ma equa” adottata dal Paese.

“Dopo che tutti vengono salvati, assistiamo i rifugiati ma siamo molto severi con chi abusa del sistema e li rimandiamo nei loro Paesi d’origine”, ha spiegato Camilleri. Ha inoltre ricordato che il ministero dell’Interno ha istituito unità dedicate ai rimpatri, incaricate di coordinare le operazioni in modo più efficiente.

Secondo Camilleri, queste misure hanno permesso a Malta di raggiungere uno dei tassi di rimpatrio più alti d’Europa, vicino all’80 per cento negli ultimi anni. “Siamo ora considerati un Paese modello in questo settore e non abbiamo più bisogno dell’assistenza dell’UE”, ha concluso.

-Foto Ministero degli Interni-
(ITALPRESS).

Cina: tradizioni Miao in mostra alla fiera agricola di Rongshui (2)

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LIUZHOU (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Attrici espongono broccati del gruppo etnico Miao durante una fiera agricola nella Contea Autonoma Miao di Rongshui, nella Regione Autonoma Guangxi Zhuang, nel sud della Cina, il 15 novembre 2025. Una comunità della cittadina Miao della contea di Rongshui ha organizzato questa fiera per presentare e promuovere prodotti agricoli tipici e patrimoni culturali immateriali delle località vicine.

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Cina: tradizioni Miao in mostra alla fiera agricola di Rongshui (1)

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LIUZHOU (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Attrici mostrano ricami del gruppo etnico Miao e il lusheng, un tradizionale strumento a fiato con canne, durante una fiera agricola nella Contea Autonoma Miao di Rongshui, nella Regione Autonoma Guangxi Zhuang, nel sud della Cina, il 15 novembre 2025. Una comunità della cittadina Miao della contea di Rongshui ha organizzato questa fiera per presentare e promuovere prodotti agricoli tipici e patrimoni culturali immateriali dei villaggi vicini.

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Indagine sulla qualità della vita, Milano torna prima. Ultima Caltanissetta

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MILANO (ITALPRESS) – Milano conquista nuovamente il primo posto, con ottimi risultati nella dotazione di servizi, reddito, gestione delle infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo, seguita da Bolzano e Bologna, nell’Indagine annuale sulla qualità della vita 2025 nelle province italiane, realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 27^ edizione. Rispetto alla classifica dello scorso anno, per Milano e Bolzano si tratta di una conferma, mentre migliora Bologna che sale di una posizione. Due passi indietro, invece, per Monza e della Brianza, mentre si segnala un significativo avanzamento in graduatoria di Rimini e Ascoli Piceno, rispettivamente al 12° e 15° posto, con oltre venti posizioni guadagnate rispetto al 2024. Ancora in fondo alla classifica Caltanissetta (107ª), preceduta da Crotone (106^), che scende di cinque posizioni in un anno e Reggio Calabria (105^), che invece conquista un posto. Da rilevare, in negativo, Foggia, che passa dalla 93^ alla 104^ postazione in classifica, Pordenone dalla 9^ alla 23^ e Gorizia dalla 26^ alla 52^.
Lo studio si articola in nove dimensioni d’analisi: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, turismo intrattenimento e cultura, che hanno permesso di indagare in maniera approfondita i molteplici aspetti relativi alla qualità della vita a livello locale. Le 107 province italiane sono state classificate in 5 cluster (Mediterraneo, Francigena, Adriatico, Padania, Metropoli), ottenendo così una fotografia più dettagliata delle specificità territoriali. La qualità della vita nel 2025 è risultata buona o accettabile in 60 province su 107. Si tratta di un valore inferiore a quello registrato negli ultimi anni e quindi indicativo di un peggioramento.
L’indagine conferma anche per il 2025 la frattura esistente tra il Centro-Nord e l’Italia meridionale e insulare. Nelle regioni del Mezzogiorno, inoltre, restano significative aree di disagio sociale e personale. La qualità della vita nelle province del Nord-Ovest risulta in leggero arretramento (19 province su 25 sono nei due gruppi di testa – qualità buona e accettabile – 2 in meno rispetto alla passata edizione). Una situazione opposta caratterizza il Nord-Est, mentre nell’Italia centrale si registra un lieve miglioramento. Per le province dell’Italia meridionale e insulare, soltanto L’Aquila si classifica nel gruppo 2 (qualità della vita accettabile), contro le due (Pescara e Teramo) censite lo scorso anno.
Gli indicatori della dimensione “Affari e lavoro” riportano informazioni sul mercato occupazionale, sulle imprese, sull’importo dei protesti per abitante e sulla incidenza di startup e Pmi innovative. Bolzano si classifica al primo posto come nelle tre passate edizioni, seguita da Firenze (che si trova al quarto posto) e che scala ben 16 posizioni rispetto allo scorso anno. A seguire Prato, Padova e Trento. In coda alla classifica troviamo esclusivamente province dell’Italia meridionale e insulare: Agrigento, Siracusa e Napoli.
La dimensione dell’ambiente è articolata in due sottodimensioni: quella negativamente associata alla qualità della vita comprende indicatori di impatto ambientale, mentre nella sottodimensione positiva figurano anche variabili il cui andamento può essere messo in relazione con le azioni degli amministratori locali. E’ ancora Bolzano in vetta: apre la classifica della qualità ambientale, seguita da Bologna, Bergamo e Reggio Emilia. Nelle 19 posizioni di testa figurano 6 province del Nord-Ovest; 12 province del Nord-Est e Macerata in rappresentanza dell’Italia centrale. In coda si confermano anche per il 2025 Palermo e Catania.
Ascoli Piceno apre la classifica della dimensione relativa a reati e sicurezza, scalando dieci posizioni rispetto allo scorso anno. Seguono nell’ordine Oristano, Potenza, Matera e Treviso. L’analisi dei risultati rilevati in questa e nelle passate edizioni denota una sostanziale stabilità del quadro relativo alla sicurezza. Infatti, anche quest’anno le province in cui la sicurezza è risultata buona o accettabile ammontano a 65, dato in linea con quello delle ultime sette edizioni dell’indagine, un risultato quindi stabile nel tempo e molto positivo. In coda troviamo Roma, Trieste, Firenze e, ultima, Milano.
Per il 2025, nella dimensione della sicurezza sociale sono stati sostituiti 5 dei 12 indicatori in cui si articola. E’ subentrato il dato relativo ai NEET (percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono impegnati nè in percorsi di istruzione o formazione, nè nel mondo del lavoro). Al posto dei 4 indicatori rimossi troviamo: omicidi stradali ogni 100 incidenti stradali, dai morti per abuso di alcol per 100 mila abitanti, dai morti per abuso di sostanze stupefacenti per 100 mila abitanti e, infine, dall’indice di affollamento carcerario. La provincia che quest’anno apre la classifica è Ascoli Piceno, seguita da Lodi, Prato, Siena e Ragusa, mentre chiude quella del Sud Sardegna.
Sono 6 gli indicatori della dimensione Istruzione e formazione: tasso di partecipazione alla scuola dell’infanzia, percentuale di persone di età compresa tra 25 e 64 anni in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore, percentuale di persone di età compresa tra 25 e 39 anni con laurea o altri titoli, percentuale di persone di età compresa tra 25 e 64 anni coinvolte in attività di formazione permanente e la percentuale di studenti in possesso di adeguate competenze numeriche e alfabetiche. Apre la classifica Bologna, confermando il piazzamento delle passate due edizioni dell’indagine. A seguire Milano, due province del Nord-Est, Udine e Trieste, e Ascoli Piceno in rappresentanza dell’Italia centrale. Chiudono Caltanissetta e, ultima, ancora una volta, Crotone.
La struttura di questa dimensione di analisi è stata profondamente modificata nel 2022, con l’eliminazione della densità demografica; la sostituzione del numero medio di componenti del nucleo familiare con il numero medio di figli per donna; l’inserimento di 5 nuovi indicatori. Bolzano si conferma al primo posto, risultato che si ripete da undici anni a questa parte. A seguire si classificano nel gruppo di testa Trento, Brescia, Monza e della Brianza e Milano. In ultima posizione Sud Sardegna e Oristano.
A partire dal 2025, accanto alle sottodimensioni dei posti letto in reparti specialistici e della dotazione di grandi apparecchiature diagnostiche, è stata inserita la sottodimensione degli indicatori di attività ospedaliera, che tenta di catturare l’impatto della mobilità ospedaliera extraregionale sul sistema ospedaliero provinciale e la sua attrattività. Ancona apre la classifica, migliorando il terzo posto già conseguito lo scorso anno, seguita da Catanzaro, Siena, Pisa e Verona. Chiude la classifica la provincia del Sud Sardegna, che peggiora di una posizione.
Nella nuova dimensione turismo, intrattenimento e cultura apre la classifica Bolzano, seguita da Trieste, Rimini, Roma e Livorno. Nel gruppo di testa sono comprese 17 province, contro le 14 censite lo scorso anno. Vi figurano, tra le altre, Milano, Imperia, Verona, Venezia, Gorizia, Ravenna e Forlì-Cesena, Firenze, Grosseto, Lucca. Chiude la classifica Enna.
A partire dalla presente edizione dell’indagine, la ricchezza matrimoniale pro capite è stata sostituita dai valori immobiliari (sottodimensione positiva), ed è stato inserito un nuovo significativo indicatore, rappresentato dal costo al mq per l’affitto di un immobile residenziale. Milano apre la classifica confermando i risultati ottenuti nelle cinque passate edizioni. A seguire nel gruppo di testa troviamo Bolzano, Firenze, Monza e della Brianza e Bologna. Chiude la classifica, come nelle sei passate edizioni, la provincia di Crotone.
Secondo Marino Longoni, Condirettore di ItaliaOggi, “la classifica 2025 dell’Indagine elaborata da ItaliaOggi e Ital Communications conferma tendenze già osservate in passato: le grandi città, soprattutto del Centro-Nord, mostrano una forte capacità di resilienza e di adattamento alle emergenze degli ultimi anni. Purtroppo, si accentua invece il divario tra Centro-Nord e Sud, dove emergono segnali sempre più evidenti di disagio sociale e personale. Milano, da due anni, rimane nelle prime posizioni in classifica e, nonostante risultati molto negativi per l’indicatore relativo alla sicurezza, mantiene salda la sua leadership”.
Attilio Lombardi, Founder di Ital Communications, ha affermato: “L’indagine che anche nel 2025 Ital Communications, insieme a ItaliaOggi e in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, ha condotto su 107 province italiane, analizzando dimensioni quali lavoro, sicurezza sociale, ambiente, istruzione, giustizia, salute, ha permesso di avere un quadro ampio e dettagliato sul livello di qualità della vita. Sono emersi segnali importanti, utili per valutare criticità e urgenze, ma anche aspetti positivi e di crescita. Il nostro impegno e il nostro ruolo, come comunicatori, è quello di favorire la buona comunicazione, che rappresenta un elemento fondamentale per la capacità dei cittadini a partecipare alle decisioni collettive: si tratta di un modo per agevolare un dialogo concreto all’interno delle comunità, utile allo sviluppo dei singoli territori”.
Per Alessandro Polli, docente di Statistica economica e Analisi delle serie storiche all’Università La Sapienza di Roma: “L’indagine sulla qualità della vita – giunta alla 27^ edizione – è uno degli studi più completi disponibili in Italia. Si articola in nove dimensioni e 97 indicatori che permettono un’analisi approfondita del contesto locale. L’edizione di quest’anno conferma tre tendenze: la crescente frattura tra il centro-nord, più resiliente, e il Mezzogiorno, sempre più vulnerabile; la presenza di ampie aree di disagio sociale nel sud, difficili da affrontare nell’attuale quadro di finanza pubblica; e il consolidamento del primato delle province e città metropolitane del centro-nord, che anche nella fase economica e geopolitica attuale mostrano la maggiore capacità di resistenza”.

– foto ufficio stampa Ital Communications –

(ITALPRESS).

Gli pneumatici P Zero protagonisti al Macau Grand Prix

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ROMA (ITALPRESS) – Il Macau Grand Prix non delude mai. Anche quest’anno, nella 72esima edizione della classicissima asiatica, il lungo week-end di gara ha offerto spettacolo e colpi di scena in tutte le categorie più attese, tutte equipaggiate con pneumatici Pirelli.

A imporsi nelle gare conclusive della domenica sono stati Mari Boya nella Formula Regional World Cup, Antonio Fuoco del team AF Corse su Ferrari 296 nella GT World Cup e Jules Roussel nella F4 World Cup.

Ogni gara ha avuto battaglie fino all’ultimo giro e diversi contatti con i muretti che hanno tenuto acceso l’interesse del pubblico assiepato lungo il Guia Circuit. Nella Formula Regional Boya si è imposto al termine di un duello serrato con il poleman Freddie Slater nel quale è prevalso solo quando l’inglese è finito nel muretto nel tentativo di riguadagnare il primo posto. Hanno completato il podio della Formula Regional Enzo Deligny e Theofile Nael che si sono dati costantemente battaglia. Nella gara delle GT3, Fuoco – vincitore della qualifying race del sabato, per la quale ha ricevuto il consueto award Pirelli – non ha mai ceduto la testa della corsa, mentre alle sue spalle si è accesa la lotta per il secondo posto tra la BMW M4 di Raffaele Marciello, seclondo, e la Porsche di Laurin Heinrich, terzo. Nella gara delle F4, il giovanissimo Emanuele Olivieri, anche lui vincitore della qualifying race del giorno precedente, ha chiuso al secondo posto, difendendosi fino all’ultimo dagli attacchi di Rayan Caretti.

“Come sempre è stato un week-end intenso a Macao, durante il quale siamo stati impegnati in diverse categorie, tutte caratterizzate da un livello di competitività molto alto – l’analisi di Matteo Braga, Circuit Activity Manager PirelliI diversi prodotti forniti hanno dimostrato ancora una volta affidabilità e adattabilità su un tracciato che resta uno dei più sfidanti dell’intera stagione. Questa edizione, oltre a offrirci spunti tecnici utili per il futuro, è stata anche l’occasione per consolidare la nostra relazione con il promoter e le autorità locali, in particolare con il Museo del Gran Prix di Macao, al quale abbiamo donato – come lo scorso anno – lo pneumatico speciale con il disegno del dragone, che nella cultura cinese simboleggia forza, prosperità e tradizione. Anche questa gomma entrerà nel corner espositivo dedicato a Pirelli, a testimonianza del legame con un evento che per noi va ben oltre il ruolo di fornitore e partner tecnico”.

A equipaggiare le vetture più performanti dell’evento sono stati i P Zero nelle diverse declinazioni per tipologia di vetture, mentre i Cinturato da bagnato sono rimasti nei box grazie alle condizioni sempre asciutte. Le GT3 iscritte alla FIA GT World Cup e le GT4 della Greater Bay Area GT Cup hanno utilizzato i P Zero DHG; le monoposto del FIA Formula Regional World Cup hanno montato i P Zero DMC, mentre le F4 hanno corso sui P Zero DMA. A supporto di team e piloti ha operato una squadra di oltre 40 tecnici, ingegneri e membri dello staff Pirelli, dal Motorsport internazionale e dalla struttura cinese, che hanno garantito assistenza continua per tutto il fine settimana.

-Foto ufficio stampa Pirelli-
(ITALPRESS).

Cina: veicoli senza conducente consegnano pacchi nei villaggi del sud-ovest

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Recentemente, la filiale di China Post di contea di Lancang, nella provincia dello Yunnan, nel sud-ovest della Cina, ha introdotto veicoli intelligenti senza conducente per risolvere il problema delle consegne nelle aree montuose.

I veicoli senza conducente dispongono di navigazione automatica e rilevamento intelligente degli ostacoli, così da adattarsi a condizioni stradali complesse e garantire consegne efficienti e precise.

In futuro, l’azienda costruirà una rete logistica intelligente basata su “droni + veicoli senza conducente + punti di consegna” per portare benefici a un numero maggiore di persone nelle zone montane.
(ITALPRESS/XINHUA)

mec/fsc/gtr
(Fonte video: Xinhua)

Cina: ravvivare tradizione, promuovere MTC nella Grande Baia

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Nella Grande Baia Guangdong-Hong Kong-Macao, la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) sta avanzando attraverso eredità e innovazione, puntando a uno sviluppo di alta qualità. I giovani professionisti stanno ora cogliendo l’opportunità di unire la tradizione agli standard moderni.
(ITALPRESS/XINHUA)

mec/fsc/gtr
(Fonte video: Xinhua)