lunedì, Dicembre 1, 2025
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Cina: in attività il centro logistico nella Zona libero scambio di Shanghai (2)

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SHANGHAI (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Una foto aerea scattata con drone il 26 novembre 2025 mostra una vista del Maersk Lin-gang Flagship Logistics Center a Shanghai, nella Cina orientale.

Il centro logistico, situato nella Zona franca speciale integrata di Yangshan nella nuova area di Lingang della Zona di libero scambio di Shanghai (FTZ), è ufficialmente entrato in attività. Questo magazzino logistico integrato, con un’area di stoccaggio di circa 147.000 metri quadrati, ha richiesto un investimento complessivo di circa 1 miliardo di yuan (circa 141,24 milioni di dollari).

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Cina: in attività il centro logistico nella Zona libero scambio di Shanghai (1)

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SHANGHAI (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Questa foto scattata il 26 novembre 2025 mostra una vista interna di un magazzino del Maersk Lin-gang Flagship Logistics Center, a Shanghai, nella Cina orientale.

Il centro logistico, situato nella Zona franca speciale integrata di Yangshan nella nuova area di Lingang della Zona di libero scambio di Shanghai (FTZ), è ufficialmente entrato in attività. Questo magazzino logistico multifunzionale, con un’area di stoccaggio di circa 147.000 metri quadrati, ha richiesto un investimento complessivo di circa 1 miliardo di yuan (circa 141,24 milioni di dollari).

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Suigo “Infrastrutture digitali indispensabili per smart city e inclusione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Senza infrastrutture digitali è impossibile realizzare smart city e garantire inclusione sociale, offrendo a tutti la possibilità di utilizzare strumenti digitali». Lo ha detto Michelangelo Suigo, direttore Relazioni esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT, intervenendo a Futura, Smart City Talks di Urania TV. “Le città devono essere più veloci e più sicure. Possiamo portare un esempio concreto replicabile ovunque: il nostro progetto ‘Roma 5G’, parte di un programma di Roma Capitale, premiata al Barcellona Smart City Expo World Congress 2025 come prima città al mondo per smart city”. “Come INWIT siamo pronti a portare questi progetti anche a Perugia e in Umbria, dove disponiamo di circa 300 torri multi-operatore, che abilitano servizi di connettività essenziali, 4G e 5G”, ha aggiunto.
fsc/gsl
(Fonte video: Urania TV)

Friuli Venezia Giulia, Roberti: “Dalla Regione 1 milione per la riqualificazione di Piazza Goldoni a Trieste”

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TRIESTE (ITALPRESS) – “Questo progetto interviene in un’area in cui il rischio di degrado è elevato. È evidente che un intervento esclusivamente infrastrutturale non può da solo risolvere tutte le questioni legate alla sicurezza urbana, che dipendono da una pluralità di elementi. Tuttavia, opere che rendono gli spazi più vivibili, ordinati, illuminati e facilmente controllabili costituiscono un contributo importante al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di convivenza all’interno del tessuto cittadino”. Così l’assessore regionale alle Autonomie locali e sicurezza, Pierpaolo Roberti, oggi a Trieste nel corso della presentazione del progetto di riqualificazione di piazza Goldoni, alla presenza dell’assessore alle Politiche del territorio del Comune di Trieste, Michele Babuder.

Il quadro economico complessivo dell’opera ammonta a 1.050.000 euro; sono previsti 365 giorni per l’esecuzione dei lavori, il cui avvio è programmato per il mese di gennaio. Come ha spiegato il rappresentante della Giunta regionale, il progetto trae origine da una scelta prevista dalla legge regionale del 2023 che disciplina le politiche dell’immigrazione.

La norma introduce, tra i diversi ambiti di intervento, una specifica linea di finanziamento destinata ai Comuni per azioni di riqualificazione in aree caratterizzate da una significativa presenza di cittadini stranieri o considerate a rischio di degrado. Su questa misura è stato pubblicato un primo bando nel 2024, al quale hanno partecipato tre Comuni, tra cui quello di Trieste, che si è aggiudicato un finanziamento di poco superiore al milione di euro.

“L’area individuata per l’intervento – ha aggiunto l’assessore regionale – è quella di piazza Goldoni, contesto urbano che presenta criticità sia sotto il profilo della sicurezza sia sotto quello della convivenza civile. Le problematiche rilevate derivano da diversi fattori: la conformazione stessa della piazza, la funzione di punto di ritrovo che si è consolidata nel tempo e la presenza di alcune attività pubbliche che hanno esercitato un effetto attrattivo per tipologie di frequentatori che hanno contribuito a generare situazioni difficili da gestire”.

Il percorso progettuale si trova ora nella fase conclusiva, avendo la Giunta comunale approvato il progetto esecutivo. Nel dettaglio, secondo Roberti, i lavori non prevedono uno stravolgimento della piazza, ma puntano a correggere criticità puntuali e a migliorare le caratteristiche che oggi determinano le situazioni più problematiche.

“È particolarmente positivo – ha sottolineato l’assessore regionale – che la definizione delle soluzioni sia stata accompagnata da un confronto tra i diversi dipartimenti dell’Amministrazione comunale, con un ruolo centrale della Polizia locale, necessario per acquisire indicazioni tecniche specifiche utili a garantire interventi realmente efficaci”. 

Ampliando l’analisi al resto della Regione, Roberti ha rimarcato che questa linea di finanziamento si conferma uno strumento efficace. Nello stesso bando, ad esempio, anche il Comune di Udine ha ottenuto risorse significative per un intervento nel quartiere di Borgo Stazione, un’altra area caratterizzata da condizioni di forte degrado.

Infine, dando un’anticipazione, Roberti ha affermato che in sede di legge di stabilità, nelle prossime settimane, verrà emanata una notifica interpretativa della norma per chiarirne ulteriormente finalità e obiettivi, così da rafforzare il sostegno ai centri urbani, in particolare alle città di maggiori dimensioni.

“Nel caso di Trieste – ha concluso Roberti -, ciò potrà riguardare anche altre zone sensibili – da piazza Libertà a piazza Garibaldi e ad altri contesti noti per criticità analoghe – con l’obiettivo di mettere i Comuni nelle condizioni di attingere con sempre maggiore efficacia a questa misura di finanziamento per interventi mirati e strutturali”.

-Foto Regione Friuli Venezia Giulia-
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Brignone ritrova gli sci: “È un punto di partenza, ma c’è ancora tanto da fare”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ stata una giornata perfetta per andare a sciare, con condizioni invernali e vicina a casa”. A distanza di 237 giorni dalla caduta rimediata agli Assoluti dello scorso 3 aprile che le provocò la frattura del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, Federica Brignone ha iniziato il lavoro in pista. Per la campionessa valdostana due giorni sulla neve di Cervinia che hanno segnato il suo ritorno sugli sci, ulteriore step verso la guarigione completa.

“Sono molto contenta di avere rimesso gli sci, ci sono tante cose positive ma c’è ancora tanto da fare – racconta ai canali Fisi la due volte vincitrice della Coppa del Mondo di sci alpino – Diciamo che è un primo assaggio, non un punto di arrivo ma di partenza. All’inizio ero un po’ ingessata, giro dopo giro ho trovato un buon feeling, mi è sembrato di non avere mai smesso di sciare, ho sentito la gamba reagire, il contatto con la neve e lo scivolamento è stata una bella sensazione. E’ qualcosa di bello tornare sul mio attrezzo a questo punto, dopo quasi otto mesi, anche se sappiamo che dobbiamo crescere ulteriormente. Fra qualche giorno torneremo nuovamente in pista per esplorare, sciare è tutta un’altra cosa rispetto al lavoro in palestra, soprattutto se consideriamo gli angoli, le torsioni e le pressioni di cui abbiamo bisogno per sciare ad alto livello, cercheremo di andare a pari passo con la preparazione atletica”.

-Foto IPA Agency-
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Schifani incontra i sindacati: “Nella finanziaria le risorse del contratto 2025-2027”

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PALERMO (ITALPRESS) – “La Sicilia sta vivendo un momento positivo: il bilancio è in attivo, le entrate aumentano e abbiamo bisogno dell’impegno di tutti per trasformare queste risorse in crescita e sviluppo. La Regione si fonda sui suoi dipendenti, il loro lavoro è fondamentale per essere pronti ed efficienti di fronte alle sfide che ci attendono nel prossimo futuro. Ed è per questo che, dopo due rinnovi del contratto collettivo di lavoro del comparto in poco più di un anno, nel Bilancio 2026-2028 stiamo stanziando fondi per 35 milioni di euro per il prossimo Ccrl 2025-2027. Un obiettivo che porterà i nostri dipendenti allo stesso livello dello Stato, colmando i ritardi accumulati e riconoscendo il ruolo strategico della nostra pubblica amministrazione. Sarà la prima volta, dopo decenni di blocco, che la Regione avrà un contratto rinnovato nei tempi di vigenza”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, incontrando oggi a Palazzo d’Orléans i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Funzione pubblica. 

Presenti anche il capo di gabinetto del presidente Salvatore Sammartano, il capo di gabinetto dell’assessorato della Funzione pubblica Carmen Madonia e la dirigente generale del dipartimento Salvatrice Rizzo. Accogliendo l’appello dei sindacalisti, inoltre, la Presidenza della Regione si è impegnata anche a dare un input all’Aran Sicilia affinché avvii al più presto anche il confronto per il rinnovo del contratto dei dirigenti regionali, ancora fermo al 2019-2021.

“Sul tema, il nostro impegno è massimo – ha aggiunto Schifani -. Il lavoro in Regione deve tornare a essere attrattivo. Vogliamo che i giovani desiderino lavorare qui. Mi auguro che questi segnali di attenzione da parte del mio governo portino nei nostri dipendenti un nuovo senso di appartenenza e di orgoglio per il ruolo che svolgono, fondamentale per i cittadini e per le imprese della nostra Isola”. 

-Foto Regione Siciliana-
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Venezia, potenziato il Piano Freddo: posti letto anche in centro storico

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VENEZIA (ITALPRESS) – Torna il Piano Freddo, a partire dal 1. dicembre. Quest’anno sarà un Piano potenziato e rafforzato per offrire un sostegno ancora più importante alle persone senza dimora e alle fasce fragili. I 18 operatori impegnati sul territorio fino al 21 marzo 2026, infatti, potranno mettere a disposizione delle persone in difficoltà anche 11 posti letto in centro storico, nella Casa di San Giuseppe, in Campo de la Tana. E sulla terraferma potranno contare su nuovi posti letto nel rinnovato Centro Servizi Drop In, di via Giustizia a Mestre.

Ma il Piano Freddo è solo una delle tessere che compongono il grande mosaico del servizio alle persone più fragili, fatto anche di azioni di supporto e accompagnamento a cittadini in situazione di marginalità: al già citato Centro Servizi Drop In, infatti, si aggiungono i progetti New Way e Stop & Go, e la consolidata collaborazione con gli aderenti al Tavolo Senza Dimora e Marginalità: in questi ultimi vent’anni si è costituita una vera e propria rete, fatta di interventi integrati, mirati ad “agganciare” persone che versano in condizione di esclusione sociale. Lo scorso inverno le Unità di strada hanno incontrato 1.837 persone e ne hanno assistite 224, oltre un terzo italiane. Tra queste, 37 donne, 17 over 65 e 62 persone considerate particolarmente vulnerabili. La fascia più presente è stata quella tra i 18 e i 34 anni.

“Anche quest’inverno faremo in modo che chi, per vari motivi, si trova in difficoltà possa trascorrere le notti in sicurezza e al caldo – spiega l’assessore alla Coesione sociale Simone VenturiniOltre alla consueta offerta di posti letto nella Casa dell’Ospitalità e all’assistenza in strada, ampliamo l’accoglienza del Drop In e introduciamo nuovi posti in centro storico, grazie alla collaborazione con Caritas Veneziana. Il tutto nell’ottica di garantire più strutture e servizi rivolti a persone che, altrimenti, rischierebbero di non farcela da sole. Un impegno che si aggiunge alla grande generosità della nostra comunità, che ogni anno organizza una capillare raccolta di coperte e indumenti caldi. Siamo una città generosa e solidale“.

Da dicembre il Piano Freddo rafforzerà i servizi di bassa soglia già attivi, offrendo accoglienza, ascolto e una prima presa in carico, con l’obiettivo di avviare percorsi di reinserimento e maggiore autonomia.

Gli operatori saranno in strada tutte le sere, per 110 giorni, in terraferma e centro storico; monitoreranno i posti più frequentati e offriranno supporto anche con beni di ristoro. Oltre al posto caldo, gli ospiti potranno usufruire di docce, lavanderia e colazione. Gli stessi operatori risponderanno al numero verde 800 589 266, attivo 24 ore su 24, istituito dal Comune di Venezia e a disposizione di utenti e cittadini, per tutta la durata del Piano Freddo, per segnalazioni o richieste di informazioni.

La Casa dell’Ospitalità di via Santa Maria dei Battuti a Mestre metterà a disposizione, ogni giorno, almeno 35 posti letto, che potranno diventare 45 nelle notti più critiche, con 5 letti riservati per le emergenze o per persone accompagnate dagli operatori delle Unità di strada.

Caritas Veneziana metterà invece a disposizione la struttura San Giuseppe di Campo della Tana, con i suoi 11 posti letto, con funzione di ricovero notturno per maschi maggiorenni, già utenti dei servizi del centro storico, quali la mensa, le docce e il centro d’ascolto. L’accesso sarà consentito nella fascia oraria tra le ore 20.30 e le 21, mentre l’uscita avverrà entro le ore 8 del mattino seguente, con possibilità di una semplice colazione. Oragnizzazione resa possibile anche grazie all’opera di un gruppo di volontari che si occuperà della guardianaa notturna.

L’accesso sarà consentito solamente dopo un colloquio con il richiedente del servizio, su appuntamento (al numero di telefono 3341032714) il martedì mattina, tra le ore 10 e le 12, nel Centro d’ascolto di Casa San Giuseppe alle Muneghette, a Castello 2616. Chi desiderasse collaborare alla raccolta di coperte e indumenti può rivolgersi al numero unico comunale 041041, anche per ampliare i punti di raccolta già attivi.

-Foto Comune di Venezia-
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Cina: a Ningbo risorse utilizzate per un progetto di lezioni di scuola serale (3)

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NINGBO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Un insegnante (al centro) insegna a un cittadino a suonare il guqin, uno strumento musicale tradizionale cinese a sette corde pizzicate, durante una lezione serale presso il centro attività giovanili nel distretto di Jiangbei di Ningbo, nella provincia orientale cinese di Zhejiang, il 26 novembre 2025.

A partire dal 2024, il distretto di Jiangbei a Ningbo ha integrato risorse educative e formative provenienti da università, ospedali, studi legali e altre imprese e istituzioni in un progetto di scuola serale, offrendo corsi di lingue straniere, danza, musica e design della moda, tra gli altri. Finora ha registrato più di 9.600 cittadini.

-Foto Xinhua-
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Cina: a Ningbo risorse utilizzate per un progetto di lezioni di scuola serale (2)

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NINGBO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Un insegnante (primo da destra) insegna ad alcuni cittadini a suonare la chitarra durante una lezione serale presso il centro attività giovanili nel distretto di Jiangbei di Ningbo, nella provincia orientale cinese di Zhejiang.

A partire dal 2024, il distretto di Jiangbei a Ningbo ha integrato risorse educative e formative provenienti da università, ospedali, studi legali e altre imprese e istituzioni in un progetto di scuola serale, offrendo corsi di lingue straniere, danza, musica e design della moda, tra gli altri. Finora ha registrato più di 9.600 cittadini.

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Cina: a Ningbo risorse utilizzate per un progetto di lezioni di scuola serale (1)

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NINGBO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Un istruttore (secondo da sinistra) insegna boxe a un cittadino durante una lezione serale tenuta presso il centro attività giovanili nel distretto di Jiangbei di Ningbo, nella provincia orientale cinese di Zhejiang, il 26 novembre 2025.

A partire dal 2024, il distretto di Jiangbei a Ningbo ha integrato risorse educative e formative provenienti da università, ospedali, studi legali e altre imprese e istituzioni in un progetto di scuola serale, offrendo corsi di lingue straniere, danza, musica e design della moda, tra gli altri. Finora ha registrato più di 9.600 cittadini.

-Foto Xinhua-
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