lunedì, Novembre 17, 2025
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Massiccio attacco russo su Kiev e altre regioni dell’Ucraina, vittime e decine di feriti

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Massiccio attacco russo nella notte sull’Ucraina. Colpita principalmente la zona di Kiev, ma i droni e i missili russi hanno interessato anche le regioni di Kiev, Kharkiv e Odessa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto che decine di persone sono rimaste ferite, tra cui bambini e una donna incinta e quattro persone sono morte. Nell’attacco sono stati impiegati circa 430 droni e 18 missili, tra cui missili balistici e aerobalistici. “L’attacco è stato appositamente calcolato per causare il maggior danno possibile alle persone e alle infrastrutture civili. Solo a Kiev, decine di grattacieli sono stati distrutti. Secondo i dati preliminari, in mattinata i russi hanno utilizzato il missile Zircon nella regione di Sumy. Il ministro dell’Interno Igor Klymenko ha già riferito sui progressi delle operazioni di soccorso a terra. Anche il comandante dell’Aeronautica Militare Anatoly Krivonozhko ha riferito sui risultati del lavoro di difesa aerea. Ringrazio i nostri soldati per il loro lavoro di alta qualità”, dice Zelensky.

“L’Ucraina sta rispondendo a questi attacchi con la forza a lungo raggio e il mondo deve fermare questi attacchi contro la vita con sanzioni. La Russia può ancora vendere petrolio e costruire i propri progetti. Tutto questo deve essere fermato. Si sta lavorando molto con i partner per rafforzare la difesa aerea, ma non è sufficiente. È necessario un rafforzamento con sistemi aggiuntivi e missili intercettori. Europa e Stati Uniti possono dare il loro contributo. Contiamo su soluzioni concrete. Grazie a tutti coloro che ci aiuteranno”, aggiunge Zelensky, riferendo di avere avuto anche un colloquio con il presidente della Finlandia, Alexander Stubb.

“Abbiamo discusso di ulteriore sostegno all’Ucraina in tutte le direzioni possibili e delle nostre azioni congiunte con i nostri partner per fare pressione sulla Russia. Solo la pressione – sanzioni e forza – può costringere i russi a porre fine a questa guerra, di cui nessuno tranne loro ha mai avuto bisogno. Faremo tutto il possibile per riuscirci”, conclude.

TAJANI “PRONTO NUOVO PACCHETTO PER MATERIALE MILITARE”

“E’ già pronto un nuovo pacchetto, che firmeremo nelle prossime, di materiale militare” per l’Ucraina. Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri, a margine dell’apertura del tavolo interistituzionale di coordinamento anticorruzione internazionale. “Continueremo a sostenere l’Ucraina che è ancora sotto attacco da parte russa, anche questa notte, con missili e droni. È giusto garantire la sicurezza e l’indipendenza di un Paese che è stato aggredito”, ha aggiunto.

Il ministro ha poi ribadito che “dobbiamo lavorare per costruire la pace e siamo assolutamente convinti che si possano fare dei passi avanti. Vedremo se sarà possibile un incontro al vertice tra Stati uniti e Federazione Russa. Noi continuiamo a sostenere le iniziative americane per arrivare a un cessate al fuoco, poi toccherà all’Ucraina decidere come comportarsi per quanto riguarda i territori occupati”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Massiccio attacco russo su Kiev e altre regioni dell’Ucraina, ci sono vittime e decine di feriti

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Massiccio attacco russo nella notte sull’Ucraina. Colpita principalmente la zona di Kiev, ma i droni e i missili russi hanno interessato anche le regioni di Kiev, Kharkiv e Odessa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto che decine di persone sono rimaste ferite, tra cui bambini e una donna incinta e quattro persone sono morte. Nell’attacco sono stati impiegati circa 430 droni e 18 missili, tra cui missili balistici e aerobalistici. “L’attacco è stato appositamente calcolato per causare il maggior danno possibile alle persone e alle infrastrutture civili. Solo a Kiev, decine di grattacieli sono stati distrutti. Secondo i dati preliminari, in mattinata i russi hanno utilizzato il missile Zircon nella regione di Sumy. Il ministro dell’Interno Igor Klymenko ha già riferito sui progressi delle operazioni di soccorso a terra. Anche il comandante dell’Aeronautica Militare Anatoly Krivonozhko ha riferito sui risultati del lavoro di difesa aerea. Ringrazio i nostri soldati per il loro lavoro di alta qualità”, dice Zelensky.

“L’Ucraina sta rispondendo a questi attacchi con la forza a lungo raggio e il mondo deve fermare questi attacchi contro la vita con sanzioni. La Russia può ancora vendere petrolio e costruire i propri progetti. Tutto questo deve essere fermato. Si sta lavorando molto con i partner per rafforzare la difesa aerea, ma non è sufficiente. È necessario un rafforzamento con sistemi aggiuntivi e missili intercettori. Europa e Stati Uniti possono dare il loro contributo. Contiamo su soluzioni concrete. Grazie a tutti coloro che ci aiuteranno”, aggiunge Zelensky, riferendo di avere avuto anche un colloquio con il presidente della Finlandia, Alexander Stubb.

“Abbiamo discusso di ulteriore sostegno all’Ucraina in tutte le direzioni possibili e delle nostre azioni congiunte con i nostri partner per fare pressione sulla Russia. Solo la pressione – sanzioni e forza – può costringere i russi a porre fine a questa guerra, di cui nessuno tranne loro ha mai avuto bisogno. Faremo tutto il possibile per riuscirci”, conclude.

– Foto IPA Agency –

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A Roma fiamme in un capannone abitato da 200 senza fissa dimora, tre intossicati

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ROMA (ITALPRESS) – Incendio, la notte scorsa, all’interno di un capannone di tre piani, in zona La Rustica, a Roma, dove vivevano circa 200 cittadini senza fissa dimora, in buona parte extracomunitari. Tre persone, bloccate all’interno per il denso fumo, sono state salvate dai Vigili del fuoco. Evitata la propagazione delle fiamme all’interno dell’edificio. Concluse le operazioni di spegnimento, prosegue la bonifica e la messa in sicurezza del sito.

– Foto VVF –

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Coppa Davis: Musetti “Non parteciperò alle Finali di Bologna”

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TORINO (ITALPRESS) – “Vista la mia condizione fisica ho parlato con il capitano Volandri e ho deciso che per quest’anno non giocherò la Coppa Davis a Bologna”. Così Lorenzo Musetti, nella conferenza stampa, dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz alle Nitto Atp Finals di Torino. “C’è molto rammarico e dispiacere per la data e per come sono arrivato a questa competizione, sicuramente con un approccio migliore avrei provato a giocarla nonostante l’impegno familiare (Musetti sta per diventare papà, ndr). Purtroppo quest’anno non farò parte della squadra”.
Dopo il forfait di Jannik Sinner, quindi, il capitano azzurro di Coppa Davis, Filippo Volandri, è costretto a rinunciare anche al tennista toscano in vista delle Finali a 8 che si disputeranno la prossima settimana a Bologna. Confermati al momento Matteo Berrettini, Flavio Cobolli, Simone Bolelli e Andrea Vavassori. In pre-allarme Lorenzo Sonego e Luciano Darderi. Il piemontese al momento sembra il favorito per la sostituzione last minute di Musetti.
– foto Image –
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L’Italia vince in Moldova 2-0, decidono nel finale Mancini ed Esposito. Gattuso “Una vergogna i cori di contestazione”

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CHISINAU (MOLDOVA) (ITALPRESS) – L’Italia passa nel finale, contro la Moldova gli azzurri vincono 2-0 grazie alle reti di Gianluca Mancini e Pio Esposito. Quinta vittoria consecutiva per Gennaro Gattuso, ma il successo della Norvegia, prossimo avversario nell’ultima giornata alle qualificazioni ai Mondiali 2026, condanna virtualmente la Nazionale ai playoff che si svolgeranno il 26 (semifinali) e il 31 marzo (finali). Solo una vittoria degli azzurri con nove gol di scarto potrebbe ribaltare la differenza reti, un vero e proprio miracolo sportivo.

Il verdetto quasi definitivo arrivato dalla sfida tra Norvegia ed Estonia non ha influito sull’approccio, la squadra di Gattuso ha premuto subito sull’acceleratore: l’Italia è scesa in campo un 4-2-4 offensivo, con Raspadori e Scamacca scortati in attacco da Orsolini e Zaccagni. In mediana Cristante, con la fascia da capitano sul braccio, e Tonali. Al 6′ è stato lo stesso Raspadori ad avere la prima occasione, al 12′ ancora Cristante, di tacco, ha impensierito Cojuhar. Il portiere moldavo ha salvato il risultato in altre due occasioni, Mancini subito dopo ha avuto l’opportunità più nitida del primo tempo calciando sopra la traversa nonostante l’ottima posizione. I padroni di casa hanno sfruttato le ripartenze, alla mezz’ora Postolachi ha sfiorato il vantaggio, ma il piatto sinistro è finito fuori dallo specchio della porta di Vicario.

Di nuovo Cristante, a pochi minuti dal termine del primo tempo, ha tentato una conclusione dalla distanza uscita per pochi centimetri. Qualche minuto più tardi il centrocampista della Roma è stato imitato da Orsolini, ma il risultato non è cambiato. Nella ripresa è andato in scena lo stesso copione, la prima occasione è stata quella di Cambiaso, il tiro del laterale della Juventus è stato però respinto da Revenco. Il ct Gattuso, dal 20′ della ripresa, ha sostituito i due attaccanti, ma nonostante l’ingresso di Retegui ed Esposito l’Italia ha faticato a trovare il gol. Il forcing finale da parte degli azzurri ha dato i suoi frutti a tre minuti dal 90esimo: cross di Dimarco dalla sinistra, in tuffo Mancini ha superato Cojuhar. In pieno recupero è arrivata la rete di Pio Esposito, sempre di testa.

Dopo la vittoria di questa sera a Chisinau in casa della Moldova (2-0 con le reti di Mancini e Pio Esposito per l’Italia), gli azzurri torneranno in campo domenica 16 novembre per affrontare la Norvegia. Il match, valido per l’8^ e ultima giornata del girone I delle qualificazioni ai Mondiali del 2026, si disputerà allo stadio San Siro di Milano.

COME FUNZIONA IN CASO DI ARRIVO A PARI PUNTI: IL REGOLAMENTO

GATTUSO “UNA VERGOGNA I CORI DI CONTESTAZIONE”

“Mi dispiace aver sentito dei cori come ‘andate a lavorare’. Penso sia una vergogna. Mi amareggia, non è il momento di dire ai giocatori quelle cose, bisogna stare uniti, la squadra sta combattendo in campo nonostante le difficoltà. Sentire 500 tifosi contestare i giocatori non lo accetto, ma andiamo avanti”. Lo ha detto, a Rai Sport, il ct della Nazionale Gennaro Gattuso, dopo la vittoria dell’Italia per 2-0 sulla Moldova nel match del girone I di qualificazione ai Mondiali. “Loro non hanno mai tirato in porta, non esistono partite facili, sono molto soddisfatto, abbiamo fatto quel che dovevamo fare, dando minutaggio ad altri ragazzi”, ha aggiunto. L’Italia ha sei vittorie nel girone ma dovrà passare per gli spareggi: “Bisogna chiedere a chi fa i gironi e le regole. Nel 1994 c’erano due squadre africane, ora ce ne sono otto. Ma non è una polemica. Ai nostri tempi la miglior seconda andava diretta al Mondiale”, ha concluso il ct.

IL TABELLINO

MOLDOVA (3-5-2): Cojuhar 6; Stefan 6, Craciun 6.5, Dumbravanu 6; Revenco 6, Perciun 5.5 (16’st Bogaciuc 6), Rata 6.5 (29’st Bodisteanu sv), Ionita 5.5, Reabciuk 5.5 (10’st Bitca 6); Nicolaescu 6 (29’st Fratea sv), Postolachi 5.5 (10’st Damascan 6). In panchina: Timbur, Avram, Cucos, Caimacov, Bors, Forov, Platica. Allenatore: Popescu 6

ITALIA (4-2-4): Vicario 6; Bellanova 6, Mancini 7, Buongiorno 6.5, Cambiaso 6 (29’st Dimarco 6.5); Tonali 6, Cristante 6.5; Orsolini 6 (29’st Politano 6.5), Scamacca 5.5 (20’st Retegui 6), Raspadori 5.5 (20’st Esposito 7), Zaccagni 5.5 (37’st Frattesi sv). In panchina: Donnarumma, Carnesecchi, Locatelli, Ricci, Gabbia, Bastoni, Di Lorenzo. Allenatore: Gattuso 6.5

ARBITRO: Balakin (Ucraina) 5
RETI: 43’st Mancini, 47’st Esposito
NOTE: terreno di gioco in buone condizioni.
Ammoniti: Dumbravanu, Revenco, Stefan.
Angoli 1-13.
Recupero 2’pt, 6’st.

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(ITALPRESS).

Atp Finals, troppo Alcaraz per Musetti: Lorenzo è eliminato, lo spagnolo rimane in vetta al ranking

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TORINO (ITALPRESS) – Carlos Alcaraz batte Lorenzo Musetti nell’ultima partita del girone “Connors” delle Atp Finals, in corso a Torino, alla Inalpi Arena. 6-4 6-1 il punteggio in favore della spagnolo, dopo un’ora e 24 minuti di gioco: un risultato che ha una valenza doppia per Alcaraz, che ottiene la terza vittoria su tre match giocati nel girone del “Master”, chiuso in testa, ma che, soprattutto, si è assicurato di chiudere l’anno da numero uno del ranking Atp.

Dopo un primo set equilibrato e conquistato da Alcaraz grazie al break nel decimo gioco, il secondo parziale ha visto lo spagnolo prendere il sopravvento sul carrarino, che alla lunga ha perso lucidità e freschezza: ne consegue che la palla break annullata nel secondo game è solo l’anticipo dei due break consecutivi arrivati nel quarto e nel sesto gioco. In mezzo, due palle del contro break annullate da Alcaraz, che però chiude i conti al terzo match point nel turno in battuta del settimo game.

MONTEPREMI ATP FINALS

REGOLAMENTO ATP FINALS

Questa sconfitta costa l’eliminazione a Musetti: al secondo posto del girone, infatti, si piazza Alex de Minaur (con Fritz eliminato). L’australiano affronterà ora Jannik Sinner (impegnato domani alle 14 contro Ben Shelton nel suo ultimo incontro del round robin) nelle semifinali di sabato.

ALCARAZ “IL NUMERO UNO SIGNIFICA TANTO”

Significa tanto per me essere primo al mondo: è sempre un sogno questo. A inizio anno vedevo il numero uno molto lontano, perché Jannik Sinner giocava bene e vinceva tutti i tornei, ma da metà stagione mi sono posto questo obiettivo, perché pensavo fosse raggiungibile. Ho giocato un grande tennis per tanti tornei di fila, abbiamo lottato spalla a spalla”. Così Carlos Alcaraz, dopo la vittoria in due set contro Lorenzo Musetti alle Atp Finals di Torino. “Sono felice di vedere Lorenzo giocare questo torneo – ha aggiunto lo spagnolo -. È un grande giocatore, siamo cresciuti insieme e giocare con lui su questi palcoscenici è un piacere. È difficile giocare contro di lui perché può fare qualsiasi cosa, devi sempre essere attento. A inizio partita abbiamo giocato entrambi con energia, poi forse lui fisicamente è un po’ calato e io sono cresciuto molto”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

“Noi, il Popolo”, Claudio Gatti indaga su storia che ha creato America di oggi

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Incontro a New York con Claudio Gatti, giornalista investigativo tra i più noti in Italia e autore del libro appena uscito in Italia col titolo “Noi, il popolo” (Fuoriscena 2025).
Un’opera sulla storia americana dalle origini a oggi, raccontata con il suo metodo inconfondibile: scavare nelle fonti, rimettere in discussione le verità ufficiali e dare voce a chi è stato escluso dalla narrazione dominante.
Gatti ricostruisce la nascita degli Stati Uniti attraverso tre popoli – i bianchi europei, i nativi americani e gli afroamericani ridotti in schiavitù – mostrando come da quel conflitto iniziale siano nati i miti, le contraddizioni e le ferite che segnano ancora oggi l’America contemporanea.
Un viaggio nelle radici profonde del Paese che ha generato anche il movimento MAGA e il “fenomeno Trump”, per capire non solo cosa è accaduto, ma perché continua a ripetersi.
Questo è il nostro dialogo con Claudio Gatti, cittadino anche americano da 15 anni e residente a New York da quasi 40.

xo9/sat/mca2
(video di Stefano Vaccara)

Il Dipartimento di Stato americano designa un gruppo italiano Antifa come organizzazione terroristica

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il Dipartimento di Stato americano ha designato quattro gruppi Antifa europei come organizzazioni terroristiche straniere. Per l’Italia, figura nella lista la Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI/FRI).

Si tratta, si legge nella nota del Dipartimento di Stato Usa, di “un gruppo anarchico militante che opera principalmente in Italia, con affiliati storici autoproclamatisi in Europa, Sud America e Asia. La Fai/Fri dichiara la necessità della lotta armata rivoluzionaria contro gli stati nazionali e la ‘Fortezza Europa’. Dal 2003, la FAI/FRI ha rivendicato la responsabilità di minacce di violenza, attentati e lettere esplosive contro istituzioni politiche ed economiche, tra cui un tribunale e altre “istituzioni capitaliste”. Le altre tre organizzazioni sono la tedesta Antifa Ost e le due greche Giustizia Proletaria Armata e Armed Proletarian Justice e Autodifesa rivoluzionaria di classe.

“Oggi, sulla base dello storico impegno del Presidente Trump nel contrastare la campagna di violenza politica di Antifa, il Dipartimento di Stato designa Antifa Ost, con sede in Germania, insieme ad altri tre gruppi violenti di Antifa in Italia e Grecia, come Terroristi Globali – afferma in una nota Marco Rubio, segretario di Stato Usae intende designare tutti e quattro i gruppi come Organizzazioni Terroristiche Straniere, a partire dal 20 novembre 2025. La designazione di Antifa Ost e di altri gruppi violenti di Antifa sostiene il Memorandum Presidenziale sulla Sicurezza Nazionale, un’iniziativa volta a smantellare reti, entità e organizzazioni autodefinite “antifasciste” che usano la violenza politica e gli atti terroristici per minare le istituzioni democratiche, i diritti costituzionali e le libertà fondamentali. I gruppi affiliati a questo movimento aderiscono a ideologie rivoluzionarie anarchiche o marxiste, tra cui l’antiamericanismo, l’”anticapitalismo” e l’anticristianesimo, utilizzandole per incitare e giustificare aggressioni violente in patria e all’estero – conclude Rubio -. Gli Stati Uniti continueranno a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per proteggere la nostra sicurezza nazionale e pubblica e negheranno finanziamenti e risorse ai terroristi, prendendo di mira anche altri gruppi Antifa in tutto il mondo”.

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Sant’Agostino unisce l’Italia all’Algeria, due popoli per la pace

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ROMA (ITALPRESS) – Nella Sala “Di Liegro” di Palazzo Valentini si è tenuto oggi l’incontro “Sant’Agostino unisce l’Italia all’Algeria Due popoli per la pace”, promosso dall’Associazione Internazionale di Amicizia Italo-Araba Assadakah, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, in collaborazione con Welcome Association Italy e la Nobile Accademia Leonina.

L’evento ha riunito diplomatici, accademici e rappresentanti religiosi in un intenso momento di dialogo interculturale, volto a valorizzare la figura di Sant’Agostino, padre della Chiesa nato a Tagaste (oggi Souk Ahras, Algeria), come simbolo di unità spirituale e intellettuale tra le due sponde del Mediterraneo.

Dopo i saluti istituzionali, Talal Khrais, presidente di Assadakah, ha aperto i lavori con un messaggio denso di significato: “Il bello che Sant’Agostino continua a fare oggi è radunarci per riflettere insieme su come costruire una cultura di pace e di amore. Questo incontro – ha detto – è già un atto di speranza, perché ci richiama al valore del dialogo, dell’accoglienza e della conversione come cammino umano e comunitario”. 

Khrais ha poi ricordato il percorso spirituale e filosofico di Agostino, dalla giovinezza inquieta fino alla maturità di pensatore cristiano, sottolineando come la sua vita rappresenti un ponte tra fede e ragione, Africa ed Europa, tradizione e modernità. Di grande rilievo anche il discorso dell’Ambasciatore algerino, S.E. Mohamed Khlefii, che ha offerto una profonda riflessione storica e sociologica sul ruolo dell’Algeria come culla di civiltà, di pensiero e di dialogo interreligioso: “Sant’Agostino – ha dichiarato – è un figlio autentico dell’Algeria, e la sua eredità dimostra che il nostro Paese, fin dall’antichità, è stato luogo di incontro e di convivenza tra culture. Oggi, in un Mediterraneo attraversato da nuove sfide, il suo messaggio di ricerca interiore e di responsabilità verso l’altro resta un faro universale”.

L’Ambasciatore ha poi richiamato la necessità di una cooperazione mediterranea più umana, capace di superare i confini economici per promuovere scambi culturali, educativi e spirituali: “L’Algeria e l’Italia – ha aggiunto – condividono non solo interessi geopolitici, ma una memoria comune. La pace e la prosperità dei nostri popoli dipendono oggi dal saper investire nella conoscenza, nel rispetto reciproco e nel dialogo fra le civiltà”.

A seguire, Monsignor Abdo Raad, fondatore dell’associazione Annas Linnas, ha posto l’accento sul significato spirituale dell’incontro: “Agostino ci insegna che la fede autentica non separa, ma illumina. Il dialogo fra cristiani e musulmani non è solo possibile, è necessario per costruire un mondo fondato sulla giustizia e sulla fraternità”.

Durante l’evento è stata inoltre presentata la rubrica culturale “Algeria, un paese da scoprire”, curata da Patrizia Boi, Roberto Roggero e Maddalena Celano, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza del patrimonio storico e artistico algerino in Italia, rafforzando i legami di amicizia tra le due nazioni. La serata si è conclusa con un appello condiviso: trasformare il Mediterraneo da linea di frattura a spazio di riconciliazione, riscoprendo nel pensiero di Sant’Agostino la radice comune di un umanesimo universale.

“Italia e Algeria – ha ricordato Khrais – non sono solo due nazioni affacciate sullo stesso mare, ma due anime unite da una storia di dialogo e civiltà. È tempo di renderla viva nel presente”. 

-Foto associazione Assadaka-
(ITALPRESS).