venerdì, Dicembre 19, 2025
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Musumeci “Nuova direttiva sulla qualità dell’aria in vigore a fine 2026 impone comunicazioni precise”

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ROMA (ITALPRESS) – “La nuova direttiva di qualità dell’aria che entrerà in vigore alla fine del 2026 impone precisi e stringenti compiti di comunicazione per le amministrazioni competenti in materia. Sarà inoltre definito un apposito indice da attivare a livello nazionale e pubblicato sui siti Internet delle amministrazioni competenti al fine di informare in tempo reale cittadini. Infatti a partire dal 2028 i piani di qualità dell’area dovranno contenere apposite azioni da mettere in campo nel caso in cui tali soglie vengano superate”. Così il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci nel corso del question time alla Camera.

Il ministro ha poi ricordato che “non emerge uno specifico evento calamitoso riconducibile alle competenze del servizio nazionale della protezione civile: il Dipartimento della protezione civile non è infatti titolare di competenze in tema di qualità dell’aria, né in termini di sistemi di monitoraggio né in termini di allertamento. Rientra invece nell’ambito delle competenze regionali la redazione del piano di tutela della qualità dell’aria”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Paralisi cerebrale infantile, Policlinico Gemelli capofila di uno studio su un farmaco innovativo

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ROMA (ITALPRESS) – La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS annuncia l’avvio del primo studio di Fase 2 sulla terapia con il cenegermin (rhNGF, Nerve Growth Factor ricombinante umano) nei bambini con paralisi cerebrale infantile (CP – Cerebral Palsy), autorizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Lo studio, coordinato da Domenico Romeo, responsabile dell’Unità Operativa di Paralisi Cerebrali Infantili e Neurosviluppo del Policlinico Gemelli IRCCS, ricercatore di Neuropsichiatria infantile all’Università Cattolica, rappresenta un passo importante nella ricerca di nuove terapie per questa patologia. Lo studio di Fase 2, randomizzato, in doppio cieco, valuterà sicurezza, tollerabilità, farmacocinetica e farmacodinamica di cenegermin (rhNGF) somministrato per via intranasale. Saranno arruolati complessivamente 60 bambini affetti da paralisi cerebrale, di età compresa tra i 2 e i 6 anni. Lo studio, che parte in questi giorni al Policlinico Gemelli, coinvolgerà anche altri centri in tutta Italia ed è sostenuto da Dompé farmaceutici.

“Si tratta di un trial molto innovativo – spiega Domenico Romeoperché utilizza una somministrazione non invasiva per via intranasale che dovrebbe permettere di superare la barriera emato-encefalica. È la prima volta che una molecola ‘biotech’ come l’NGF ricombinante umano viene somministrata nel sistema nervoso centrale in uno studio clinico; si tratta di uno sviluppo degli studi su bambini con trauma cranico grave e arresto cardio-circolatorio, condotti dal professor Antonio Chiaretti, associato di Pediatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore del Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. Riteniamo che sia la via di somministrazione, che la struttura della molecola, identica a quella naturale prodotta dall’organismo, produrranno potenziali effetti clinici sulla spasticità e minimi effetti collaterali”.

Con il termine paralisi cerebrale infantile si intende un ampio gruppo di disturbi neurologici dovuti a cause diverse, che danno luogo a una lesione permanente, non progressiva, del cervello in via di sviluppo. Il danno si può verificare prima, durante o dopo la nascita (cause prenatali: malformazioni cerebrali su base genetica, infezioni materne da toxoplsamosi, rosolia, herpes, cytomegalovirus durante la gravidanza; cause peri-natali: ridotto apporto di ossigeno al cervello, emorragia cerebrale; cause post-natali: meningo-encefaliti, trauma cranico graco) e influenza la funzione motoria e lo sviluppo del bambino, con vari gradi di gravità. Le conseguenze del danno si vedono soprattutto sulla postura e sul movimento, ma possono associarsi anche problemi della deglutizione, sensoriali (soprattutto alla vista e all’udito), cognitivi ed emotivi, della capacità di comunicare e relazionarsi con gli altri. La lesione alla base della PC non è reversibile, ma è possibile intervenire per limitare le sue conseguenze con interventi mirati e tempestivi, che variano in base all’età, al tipo di danno neurologico e ai problemi presenti. La diagnosi si effettua con la risonanza magnetica, l’ecografia transfontanellare (ETF) e altri esami. Le terapie attuali sono principalmente sintomatiche e affidate a interventi riabilitativi, tossina botulinica, baclofen, interventi chirurgi mirati; non esistono tuttavia trattamenti in grado di ripristinare la perdita neuronale. Una nuova possibilità di trattamento viene da Cenegermin (rhNGF), la versione biotech del Fattore di Crescita Nervoso (NGF – Nerve Growth Factor), scoperto dai Nobel Rita Levi-Montalcini e Stanley Cohen nel 1951 e già approvato dalla European Medicines Agency (EMA), dalla FDA statunitense e dalla NMPA cinese, per una rara patologia oftalmologica.

– foto ufficio stampa Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS –

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von der Leyen “E’ il momento dell’indipendenza dell’Europa”

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STRASBURGO (ITALPRESS) – “Il Consiglio europeo di questa settimana dovrà affrontare la realtà del momento. La realtà di un mondo diventato pericoloso, di guerre e pericoli. La realtà del mondo è che noi europei dobbiamo difenderci e dobbiamo anche dipendere da noi stessi”. Così la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. “Siamo in questo mondo già da parecchio tempo, da prima dell’invasione illegale russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 – ha aggiunto – La pace che abbiamo conosciuto se ne è andata, non abbiamo più tempo di lasciarci andare a pensieri nostalgici. Ciò che conta adesso è come decidiamo di confrontarsi con tutto ciò. Non possiamo lasciare il mondo agli altri o che siano gli altri a definire noi”. “L’Europa deve essere responsabile della propria sicurezza. Non è più una scelta o un’opzione, ma un imperativo. Conosciamo le minacce che ci arrivano e faremo fronte ad esse. Dobbiamo sviluppare e schierare nuove capacità in modo da contrastare questa nuova guerra ibrida moderna”, ha evidenziato.
Secondo von der Leyen “questo è il momento dell’indipendenza dell’Europa. Quando abbiamo iniziato a utilizzare questo termine, molti sono stati scettici su ciò che questo comporta o se sarebbe stato realistico. Ma guardate quello che abbiamo già fatto in campi come la difesa, l’energia…abbiamo fatto davvero l’impossibile e siamo pronti a fare di più perchè nella nostra indipendenza rendiamo noi stessi più forti e un’Europa più forte è un partner più forte anche per garantire un mondo più sicuro”.

– foto Ipa Agency –
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Sfruttamento della prostituzione, 6 arresti tra l’Alessandrino e il Torinese

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VERCELLI (ITALPRESS) – Su disposizione della Procura di Vercelli, gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito 6 misure cautelari in carcere nei confronti di persone residenti nell’Alessandrino e nel Torinese, gravemente indiziate in concorso del reato di sfruttamento della prostituzione.

L’indagine ha avuto inizio da una segnalazione di movimenti sospetti all’interno di un appartamento in provincia di Vercelli. Gli accertamenti hanno consentito agli investigatori di ricostruire le varie fasi dell’organizzazione dell’attività di favoreggiamento della prostituzione. Sono in corso diverse perquisizioni all’interno di appartamenti e immobili nella disponibilità degli indagati. A effettuare l’operazione è il personale della Squadra Mobile e della Questura, in collaborazione con le Squadre Mobili di altre province piemontesi e di unità speciali e cinofile della Polizia di Stato.

– foto di repertorio ufficio stampa Polizia di Stato –

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Studio EPO e OCSE, crescita quintuplicata delle tecnologie quantistiche in dieci anni

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ROMA (ITALPRESS) – Le tecnologie quantistiche hanno il potenziale di rivoluzionare il modo in cui elaboriamo le informazioni, comunichiamo e misuriamo il mondo che ci circonda, con applicazioni che spaziano dalla difesa alla sanità. Si prevede che il mercato globale della tecnologia quantistica raggiungerà circa 93 miliardi di euro entro il 2035. Secondo un nuovo studio pubblicato oggi dall’Ufficio Europeo dei brevetti (EPO) e dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), il panorama della tecnologia quantistica sta vivendo una rapida espansione grazie all’aumento delle aziende che entrano nel settore, all’incremento degli investimenti e alla forte crescita dell’innovazione, ma ora deve affrontare sfide legate alla crescita e alla commercializzazione della tecnologia. Parte del piano di lavoro biennale dell’Osservatorio dell’EPO sui brevetti e la tecnologia, il rapporto offre un’analisi completa dell’ecosistema quantistico, includendo brevetti, investimenti, competenze, catene di approvvigionamento e politiche. La pubblicazione coincide con l’Anno internazionale della scienza e della tecnologia quantistica delle Nazioni Unite (IYQ).

“Le tecnologie quantistiche hanno un potenziale enorme, ma sono ancora nelle prime fasi di sviluppo – ha dichiarato il Presidente dell’EPO, António Campinos -. Come evidenzia questo studio e il rapporto Draghi, l’UE ha margini per aumentare i propri investimenti nel settore quantistico, soprattutto se confrontata con paesi leader come gli Stati Uniti. Ora sono necessari finanziamenti da parte del settore privato per commercializzare la ricerca di base e i governi devono considerare questo settore in rapida crescita una priorità strategica per lo sviluppo dell’innovazione”. Secondo lo studio, il numero di famiglie di brevetti internazionali (IPFs) – una serie di domande di brevetto depositate in diversi paesi per la stessa invenzione – nel settore quantistico è quintuplicato solo nell’ultimo decennio. Il rapporto identifica tre sottocategorie principali: comunicazione quantistica, calcolo quantistico (compresa la simulazione) e rilevamento quantistico.

La comunicazione quantistica ha rappresentato il maggior numero di IPF fino al 2022. Tuttavia, il settore dell’informatica quantistica ha registrato la crescita maggiore in termini di IPF durante il periodo in esame, con un aumento di quasi 60 volte rispetto al 2005, ed è destinato a diventare il settore più importante dell’ecosistema quantistico. In totale, tra il 2005 e il 2024 gli innovatori di tutto il mondo hanno generato circa 9740 IPF relativi alla tecnologia quantistica. Gli Stati Uniti sono in testa, seguiti da Europa, Giappone, Cina e Repubblica di Corea. In Europa, i primi tre paesi per numero di brevetti quantistici sono Germania, Regno Unito e Francia. La regione sta inoltre assistendo alla nascita di startup dinamiche, come le aziende francesi C12 e PASQAL, incluse nel rapporto come casi di studio, sebbene molte di esse debbano affrontare sfide in termini di finanziamento e crescita.

Il settore quantistico comprende oggi più di 4500 aziende, con meno di 1000 aziende (poco meno del 20%) specializzate nelle tecnologie quantistiche (quantum core). Le principali aziende quantistiche sono in genere startup e dipendono fortemente dagli investimenti iniziali e dai finanziamenti pubblici. Alle aziende non specializzate (80%) sono riconducibili la maggior parte dei brevetti relativi alla quantistica e della creazione di posti di lavoro, e sono nella posizione migliore per la commercializzazione. L’Europa ospita uno dei cluster più densi al mondo di aziende leader specializzate nel settore quantistico (quantum core), con percentuali di aziende di quantum core vicine al 40% in paesi come il Regno Unito, i Paesi Bassi e la Francia. Ciò contrasta nettamente con gli Stati Uniti (20%), dove la quota di quantum core è inferiore e vi è una maggiore presenza di giganti tecnologici.

L’Italia, dal 2005 al 2024, non ha registrato famiglie di brevetti relativi alla tecnologia quantistica, ma da quest’ultimo anno (2025), grazie anche al supporto dei fondi europei – come il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF)- prevede una strategia di investimenti di oltre 227 milioni di euro per sviluppare laboratori nazionali, formare la forza lavoro e incoraggiare gli investimenti privati. Gli investimenti si concentreranno su settori chiave come l’informatica, la simulazione, la comunicazione, il rilevamento e la scienza di base, con una partecipazione attiva ai programmi dell’UE e l’obiettivo di aumentare l’autonomia strategica. A livello di singole aziende i primi cinque richiedenti di famiglie di brevetti (IPF) quantistici tra il 2005-2024 sono stati IBM, LG, Toshiba, Intel and Microsoft. Aziende europee come IQM Quantum Computers e Robert Bosch sono anche tra i migliori richiedenti rispettivamente nei settori dell’informatica e della sensoristica. Le prime quattro università per IPF quantistici provengono tutte dagli Stati Uniti, guidato dal MIT e da Harvard. Il CNRS, più grande organizzazione di ricerca pubblica in Francia, si distingue come l’unica istituzione pubblica europea ad apparire tra i primi 20 candidati.

Tra le realtà italiane, è da citare l’Istituto Italiano Nazionale di Scienza e Tecnologia quantistica (NQSTI) un consorzio di 20 centri di ricerca nazionali, finanziato dal PNRR con circa 103 milioni di euro, con l’obiettivo di coprire l’intero spettro dalla ricerca di base fino allo sviluppo di prototipi, con una forte attenzione agli spin-off accademici e all’innovazione industriale. Lo studio ha inoltre analizzato il commercio internazionale dei beni che sostengono l’ecosistema quantistico, definiti “beni rilevanti per il quantistico”, distinguendo tra materie prime e apparecchiature. Negli Stati Uniti, come in Giappone, Italia e Turchia, l’alluminio rappresenta la principale importazione. Secondo lo studio, la collaborazione tra organismi di ricerca pubblici, startup e grandi aziende sta diventando sempre più importante nell’innovazione quantistica.

Il settore deve inoltre affrontare sfide quali la crescente concentrazione e dipendenza delle catene di approvvigionamento globali per i componenti critici. Le aziende quantistiche devono inoltre garantire la disponibilità di competenze tecniche altamente complesse e favorire l’integrazione delle competenze trasversali necessarie a sostenere gli sforzi di commercializzazione.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Ue, von der Leyen “Siamo in un mondo di guerre, dobbiamo difenderci. Prossimi giorni cruciali per l’Ucraina”

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STRASBURGO (ITALPRESS) – “Il consiglio europeo di questa settimana dovrà affrontare la realtà del momento. La realtà di un mondo diventato pericoloso, di guerre e pericoli. La realtà del mondo è che noi europei dobbiamo difenderci e dobbiamo anche dipendere da noi stessi”. Così la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. “Siamo in questo mondo già da parecchio tempo, da prima dell’invasione illegale russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 – ha aggiunto – La pace che abbiamo conosciuto se ne è andata, non abbiamo più tempo di lasciarci andare a pensieri nostalgici. Ciò che conta adesso è come decidiamo di confrontarsi con tutto ciò. Non possiamo lasciare il mondo agli altri o che siano gli altri a definire noi”.

“Non c’è atto più importante della difesa europea della difesa dell’Ucraina. I prossimi giorni saranno cruciali per garantire il suo futuro. Tocca a noi decidere come vogliamo finanziare la lotta dell’Ucraina: i negoziati stanno andando avanti a passi da gigante, ma al contempo si stanno intensificando gli attacchi russi. Non si tratta di una questione di numeri, ma si tratta di rafforzare la capacità dell’Ucraina per garantire una pace vera, giusta, equa e durevole che tuteli l’Ucraina ma soprattutto l’Europa”, ha poi ammonito. “Per questo consiglio europeo imminente propongo due opzioni: una basata sui beni congelati e un’altra sui prestiti europei. Dovremmo scegliere quale strada prendere, ma una cosa è sicura: dobbiamo prendere la decisione per finanziare l’Ucraina per i prossimi due anni”, ha aggiunto. Von der Leyen ha poi ricordato che “la scorsa settimana abbiamo fatto un passo importante: il congelamento duraturo dei beni russi. Questo è un passo decisivo che manda un messaggio politico chiaro: i beni russi resteranno congelati finché la Russia non interromperà la guerra e non pagherà i risarcimenti all’Ucraina per i danni fatti”.

“Il nostro compito nel vertice di questa settimana sarà dimostrare che siamo concentrati sulla nostra strategia, sul nostro interesse e sulle nostre priorità”, ha aggiunto. “Non sarà la prima volta che le dichiarazione sull’Europa si dimostreranno sbagliate e superate. Non sarà la prima volta che ci si renderà conto che l’ordine mondiale sta cambiando. La strategia di sicurezza nazionale [degli Stati Uniti, ndr] è giusta quando dice che l’Europa ha perso una parte del Pil mondiale dal 25% nel 1990 al 14% odierno – ha spiegato – Quello che invece non sta scritto è che le cifre per gli Stati Uniti sono sulla stessa linea: hanno perso una percentuale del Pil dal 22% nel 1990 al 14% di oggi. Questa non è la storia di una sola economia da un lato dell’Atlantico, questa è la storia di uno spostamento dell’economia mondiale”.

“Sull’indipendenza dei combustibili fossili russi siamo stati pionieri fin dal primo giorno e gli sforzi ci hanno ripagato. Grazie al RepowerEU le importazioni di gas russo, sia GNL sia da gasdotti, sono scese dal 45% all’inizio della guerra al 13% di oggi. Le importazioni di carbone sono scese dal 51% a zero. Il greggio dal 26% al 2%. Tutto ciò significa che riusciremo a far diminuire le importazioni di combustibili fossili dalla Russia per il nostro bene e per sempre”, ha annunciato von der Leyen.

“Se prendiamo solo la Cina, la loro percentuale del Pil mondiale è aumentato dal 4% nel 1990 al 20% di oggi. Ecco perché gli Stati Uniti da parecchio tempo hanno spostato le loro priorità e l’interesse strategico. Ma questa strategia non è la causa di quello che sta vivendo l’Europa, è un sintomo della realtà del mondo di oggi”, ha aggiunto.

“Questo è il momento dell’indipendenza dell’Europa. Quando abbiamo iniziato a utilizzare questo termine, molti sono stati scettici su ciò che questo comporta o se sarebbe stato realistico. Ma guardate quello che abbiamo già fatto in campi come la difesa, l’energia…abbiamo fatto davvero l’impossibile e siamo pronti a fare di più perché nella nostra indipendenza rendiamo noi stessi più forti e un’Europa più forte è un partner più forte anche per garantire un mondo più sicuro”, ha rivendicato.

“L’Europa deve essere responsabile della propria sicurezza. Non è più una scelta o un’opzione, ma un imperativo. Conosciamo le minacce che ci arrivano e faremo fronte ad esse. Dobbiamo sviluppare e schierare nuove capacità in modo da contrastare questa nuova guerra ibrida moderna”. “Dopo decenni di investimenti insufficienti, finalmente siamo una svolta. Stiamo trasformando la nostra base industriale della difesa in un’area in grado di fornire tecnologie all’avanguardia e contrastare questa ondata di guerra – ha sottolineato – Quest’anno abbiamo fatto di più per la difesa che in tutti gli scorsi decenni. Avevamo investito 8 miliardi nel fondo per la difesa. Quest’anno attiveremo fino a 800 miliardi di investimenti entro il 2030″. Secondo Von Der Leyen, “questa crescita per la difesa non è solo per la difesa, ma sono in gioco la nostra libertà, la nostra prosperità e soprattutto la nostra indipendenza”.

– foto IPA Agency –

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Leonardo firma un contratto per la fornitura di 12 aerei M-346 F Block-20 all’Austria

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ROMA (ITALPRESS) – Leonardo ha firmato con la Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità, un contratto per la fornitura di 12 velivoli multiruolo M-346 destinati alla Forza Aerea austriaca (Luftstreitkräfte) e volti a soddisfare l’esigenza di difesa dello spazio aereo nazionale e del territorio del Paese, oltre che il requisito di addestramento dei piloti militari. Il contratto, si legge in una nota, comprende la fornitura di velivoli in configurazione light fighter nel nuovo standard M-346 F Block 20 dotati di cockpit con Large Area Display (LAD), radar a scansione elettronica attiva, data-link Link 16, sistemi di difesa dotati di contromisure elettroniche e nuovi sistemi d’arma. La fornitura comprende inoltre una suite completa di sistemi di simulazione, dotazioni iniziali di parti di ricambio e attrezzature di terra ed un supporto logistico/manutentivo per sei anni dalla consegna del primo velivolo prevista nel 2028.

Questo nuovo passo fa seguito a due contratti già firmati nel 2022 e nel 2023 per la fornitura al Ministero della Difesa austriaco di 36 (18 + 18) elicotteri AW169M LUH (Light Utility Helicopter), nonché alla scelta, da parte del governo austriaco, di addestrare i propri piloti di caccia alla IFTS (International Flight Training School) di Decimomannu, attività che ha consentito alla Forza Aerea austriaca di apprezzare appieno le caratteristiche e le qualità operative dell’M-346, spina dorsale della scuola. “Il lancio del programma M-346 Austria rappresenta per noi motivo di grande orgoglio, consapevoli del valore che la sinergia tra Istituzioni nazionali e industria può creare al fine di soddisfare i requisiti emergenti di Paesi amici, come già avvenuto in precedenti occasioni – ha detto Stefano Bortoli, Managing Director della Divisione Aeronautica di Leonardo -. Siamo quindi lieti di continuare a fare la nostra parte, con le nostre soluzioni aeronautiche abilitate da significativi enhancement tecnologici. Allo stesso tempo, questo programma conferma la competitività internazionale del sistema M-346, in grado di rispondere alle esigenze di versatilità operativa dettate dai moderni scenari che richiedono capacità di risposta e adattamento, crescenti livelli di digitalizzazione, efficienza nella gestione dei nuovi asset della difesa anche all’insegna della complementarità e interoperabilità, adeguata formazione per il personale addetto”.

In Austria l’M-346 F Block20 sostituirà il Saab 105, ritirato dal servizio nel 2020, con il duplice ruolo di caccia per operazioni a più ridotta intensità e addestratore avanzato. La piattaforma di Leonardo è infatti in grado di offrire, al tempo stesso, un sistema d’addestramento al volo avanzato integrato e completo che comprende un sistema GBTS (Ground Based Training System), scenari ed elementi simulati combinati con voli reali secondo una logica Live, Virtual and Constructive (LVC) e una capacità light-combat per missioni aria-aria e aria-superficie abilitate da avanzati sistemi di missione, equipaggiamenti e sensori, e comprendente anche sonda per il rifornimento in volo. L’M-346 è il fulcro di un sistema d’addestramento al volo avanzato moderno ma allo stesso tempo collaudato e in continua evoluzione. La sua è una storia di successo che, ad oggi, vanta oltre 150mila ore volate e quasi 160 esemplari venduti, permettendo a diverse Forze Aeree in Europa e nel mondo di formare i piloti destinati a volare su caccia ad alte prestazioni come Eurofighter, F-35 e i ‘combat air system’ di prossima generazione.

Sono 20, infatti, i Paesi che già addestrano i propri piloti su M-346 o che hanno scelto questo velivolo, nella versione Fighter, come caccia leggero multiruolo. Grazie alle sue elevate prestazioni e doti di maneggevolezza, inoltre, l’M-346 è stato scelto dall’Aeronautica Militare come futuro aereo della Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”.

– foto ufficio stampa Leonardo –

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Sequestrati all’aeroporto di Malpensa oltre 18 mila farmaci illegali

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MILANO (ITALPRESS) – Nell’ambito dei controlli alla frontiera doganale condotti nell’area aeroportuale, il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i finanzieri del Gruppo Malpensa hanno intensificato i controlli volti ad intercettare tentativi di importazione di farmaci privi delle necessarie autorizzazioni per l’immissione in commercio sul territorio nazionale.

Le operazioni di servizio svolte presso lo scalo varesino, attraverso un’analisi approfondita dei flussi passeggeri e delle spedizioni merci, supportate dall’impiego di strumenti avanzati per lo screening e dall’esperienza operativa maturata nel tempo, hanno consentito di intercettare e sottoporre a sequestro 18.597 prodotti farmaceutici importati dall’estero privi dei requisiti di legge e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Denunciate 11 persone.

I medicinali, rinvenuti all’interno dei bagagli personali dei passeggeri, nelle spedizioni postali e in colli in transito tramite corriere espresso, sono risultati non conformi alle normative sanitarie vigenti e, quindi, non commercializzabili in Italia. I prodotti erano destinati, in particolare, al trattamento sanitario di condizioni associate a malattie cardio-cerebrovascolari, sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale, oltre che impiegati in associazione alla dieta per la perdita di peso o nell’ambito della medicina estetica.

– foto ufficio stampa Guardia di Finanza e Adm –

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A Marcianise svolta green Haiki Metals, Pietro Colucci “10 mln di investimenti”

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CASERTA (ITALPRESS) – Haiki Metals è la divisione del Gruppo Haiki+, dedicata alla produzione di piombo e leghe di piombo da riciclo di batterie esauste a fine vita. Al centro della filosofia aziendale c’è l’ambiente: l’azienda ha scelto una soluzione innovativa e sostenibile, sviluppata insieme all’Università di Napoli Federico II.
f08/mgg/gtr