domenica, Novembre 23, 2025
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Esce “Una storia Importante / Una Historia Importante”, 40 anni di Eros Ramazzotti in un nuovo album

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MILANO (ITALPRESS) – A distanza di tre anni dall’ultimo progetto discografico, Eros Ramazzotti inaugura un nuovo capitolo della sua straordinaria carriera a quarant’anni dall’indimenticabile performance di “Una storia importante” al Festival di Sanremo: il 21 novembre esce in tutto il mondo “Una Storia Importante”/”Una Historia Importante”, il nuovo album – in versione italiana e spagnola – per Friends & Partners S.p.A./ Eventim Live International distribuito da Sony Music Entertainment. A partire da venerdì 21 novembre sarà in rotazione radiofonica in oltre 30 paesi “L’aurora” / “La Aurora” reinterpretata con Alicia Keys. In questa nuova versione prodotta da Alicia Keys, le voci dei due artisti si fondono in un dialogo autentico, capace di donare a uno dei brani più preziosi e intimi del repertorio di Ramazzotti una nuova luce. Per la produzione di questo nuovo progetto che fonde passato, presente e futuro in un unico suono, Eros sceglie di tornare a collaborare con CanovA, intrecciando in 15 tracce brani inediti ad alcune delle hit più iconiche della sua carriera, riarrangiate in una nuova veste con grandi artisti internazionali e italiani.

Tra gli inediti del disco – “Festa” / “Fiesta”, “Domani” / “Mañana”, “Solo insieme a te” / “Solo junto a ti”, “Stupide parole romantiche” / “Estúpidas palabras románticas”, “5 secondi” / “5 segundos” – c’è anche il primo singolo “Il mio giorno preferito” / “Mi día preferido” -scritto con Edoardo D’Erme, Tommaso Paradiso, CanovA, Antonio Cirigliano e prodotto da CanovA- con cui Eros Ramazzotti ha ottenuto il primato assoluto di essere il primo artista del 2025 a raggiungere direttamente il #1 EarOne Airplay nella settimana di uscita. Un altro nuovo brano è già stato cantato dal vivo: “Buona stella” scritto con Elisa (prodotto da Elisa, Marz, Zef, Will Medini) duetto presentato in anteprima mondiale durante le due serate sold out del World Tour Gala Première allo Ziggo Dome di Amsterdam.

Il sound di Ramazzotti incontra l’energia e la grinta inesauribile di Jovanotti con cui ha scritto “La mia strada” / “La aventura”, mentre con Max Pezzali nasce “Come nei film” raccontando di ricordi, amicizia e incontri inattesi capaci di trasformare la vita in un colpo di scena da film. Ad impreziosire l’album anche nuove collaborazioni internazionali: in “Otra como tú”, Eros duetta con l’artista simbolo della musica messicana contemporanea Carín León, una delle voci più importanti del panorama latino, vincitore di quattro Latin Grammy, che produce il brano rinnovandone il fascino e donandogli nuova intensità. “Fuego en el fuego” si trasforma in un’esplosione di ritmo dal respiro internazionale grazie alla collaborazione con Lali, cantautrice e attrice tra le più popolari e affermate dell’America Latina. Nella versione spagnola, “Una emoción para siempre” trova nuova vita grazie alla cantautrice portoricana Kany García, icona del pop latino e sette volte vincitrice di Latin Grammy Awards, nota per la sua narrazione potente e i suoi testi emotivi.

Nella versione italiana del disco invece, “Un’emozione per sempre” si trasforma in un dialogo tra due generazioni del cantautorato italiano insieme a Ultimo, mentre in “Quanto amore sei” / “Cuanto amor me das” Eros Ramazzotti torna a cantare con Giorgia, una sessione spontanea in studio dall’amico di sempre Andrea Bocelli ha dato vita a un’emozionante versione di “Se bastasse una canzone” / “Si bastasen un par de canciones”. “Una Storia Importante”/”Una Historia Importante” sarà disponibile in tanti speciali formati. In italiano: doppio vinile nero, trasparente, arancione, arancione autografato, CD Jewel Box, Deluxe e Deluxe autografato. In spagnolo: doppio vinile nero, arancione e arancione autografato, CD Jewel Box, deluxe e deluxe autografato.

– Foto ufficio stampa Goigest –

(ITALPRESS).

Assemblea Cia “La Pac non si tocca, tutti in piazza a Bruxelles il 18 dicembre”

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ROMA (ITALPRESS) –L’agricoltura non chiede privilegi, pretende rispetto. Non può essere una voce residuale del bilancio Ue, perché è la condizione stessa dell’Europa: garantisce cibo sicuro, tutela dell’ambiente, resilienza dei territori e futuro delle comunità. Per questo, il 18 dicembre saremo in piazza a Bruxelles, con oltre 5mila agricoltori e almeno mille trattori in arrivo da ogni parte del continente, per ribadire che il settore è primario per un motivo”. Un messaggio che non lascia spazio ai dubbi. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha aperto l’Assemblea annuale 2025, davanti al vicepresidente della Commissione Ue Raffaele Fitto, al ministro Francesco Lollobrigida, ai parlamentari e ai delegati da tutta Italia, riuniti all’Auditorium Antonianum di Roma sotto lo slogan “Coltiviamo l’Europa, proteggiamo il Futuro”.

“Oggi siamo a una svolta pericolosa. Il rischio di un progressivo smantellamento della Pac dopo il 2027, delineato dal nuovo Quadro Finanziario Pluriennale, appare sempre più concreto -ha spiegato Fini-. Questo significherebbe un taglio drastico delle risorse e la loro dispersione in un fondo unico, destinato a generare conflitti tra comparti e a compromettere il mercato unico. Sarebbe la fine di un sistema equo: avremmo agricolture di serie A e agricolture abbandonate alla serie B”. Ecco perché, ha ribadito il presidente di Cia, rilanciamo una mobilitazione senza tregua, finché non vedremo un cambio di passo vero, non di facciata. Ora l’Italia assuma con forza la guida di questa battaglia decisiva per il futuro dell’agricoltura e le istituzioni nazionali ed europee dimostrino davvero, con fatti e non parole, di essere dalla nostra parte”.

Nella sua relazione, Fini ha segnalato una deriva generalizzata sempre più evidente: “Durante la pandemia, l’Europa è stata rapida, solidale, concreta. Adesso sembra attraversata da lentezze, divisioni, compromessi al ribasso -ha dichiarato-. Ma la complessità globale non si governa con 27 politiche diverse”.Cia chiede una vera Europa federale, dotata di una politica estera, di difesa, energetica e industriale comune: “Draghi e Letta hanno descritto con crudezza ciò che abbiamo sotto gli occhi. Senza una vera unione politica, decisioni rapide e non ostaggio dell’unanimità, la Ue non reggerà le transizioni demografica, tecnologica, economica e geopolitica. Anche un’Europa a due velocità è preferibile a un’Europa immobile”.

Nessuna politica Ue ha generato più stabilità della Pac. “È la politica più antica, la più solida, la più europea. Ha garantito per oltre cinquant’anni sicurezza alimentare, coesione sociale, presidio delle aree interne”, ha sottolineato il presidente di Cia. Per questo motivo, la proposta della Commissione è considerata “pericolosa e miope”: trasformare la Pac post 2027 in un capitolo indistinto del QFP e tagliare le risorse del 22% indebolirebbe il settore e l’intero impianto comunitario. Il peso dell’agricoltura nel bilancio Ue crollerebbe dal 31% al 15% e solo per l’Italia significherebbe passare da 40 miliardi a circa 31, con 9 miliardi di perdita netta. “Non è una riforma tecnica: è un cambio di paradigma. E a perderci sarebbero agricoltori, cittadini e territori -ha rimarcato Fini-. Ridurre la Pac a una voce qualsiasi del bilancio significa indebolire l’Europa stessa”.

Il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034 e la futura Pac, insomma, “sono il banco di prova decisivo per lo sviluppo dell’Europa in cui crediamo”, ha detto il presidente di Cia, lanciando un appello diretto: “La Pac deve restare fuori dal fondo unico. Va rafforzata e finanziata di più, non ridimensionata, e va preservata nella sua autonomia, non rinazionalizzata. Non è in gioco solo il reddito degli agricoltori, ma anche la sicurezza alimentare e il mercato unico europeo”.

Fini ha anche criticato le ultime correzioni proposte dalla Commissione: “Si tratta di aggiustamenti estetici, non cambia la sostanza. Non risolvono le criticità strutturali né rispondono alle istanze del mondo agricolo”. Poi il richiamo essenziale alle politiche di coesione: “Restare nella propria terra è un diritto universale. Ma senza servizi, connessioni, opportunità, i giovani vanno via e le campagne si spopolano. E senza agricoltura la coesione svanisce”. Per questo, ha evidenziato il presidente di Cia, “non dobbiamo mettere in competizione la politica di coesione con quella agricola né alimentare una logica di contrapposizione per l’assegnazione delle risorse. Al contrario, deve esistere una sinergia efficace tra le due, per sostenere la crescita dei territori e la competitività delle imprese”. I dati parlano chiaro: il 56% della superficie coltivabile italiana si trova nelle aree interne, dove vivono 13 milioni di persone, soprattutto agricoltori, argine contro il dissesto idrogeologico che mette a rischio il 60% del territorio nazionale. “Difendere queste zone significa difendere l’Italia reale”.

Il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034 e la futura Pac, insomma, “sono il banco di prova decisivo per lo sviluppo dell’Europa in cui crediamo”, ha detto il presidente di Cia, lanciando un appello diretto: “La Pac deve restare fuori dal fondo unico. Va rafforzata e finanziata di più, non ridimensionata, e va preservata nella sua autonomia, non rinazionalizzata. Non è in gioco solo il reddito degli agricoltori, ma anche la sicurezza alimentare e il mercato unico europeo”. Fini ha anche criticato le ultime correzioni proposte dalla Commissione: “Si tratta di aggiustamenti estetici, non cambia la sostanza. Non risolvono le criticità strutturali né rispondono alle istanze del mondo agricolo”. Poi il richiamo essenziale alle politiche di coesione: “Restare nella propria terra è un diritto universale. Ma senza servizi, connessioni, opportunità, i giovani vanno via e le campagne si spopolano. E senza agricoltura la coesione svanisce”. Per questo, ha evidenziato il presidente di Cia, “non dobbiamo mettere in competizione la politica di coesione con quella agricola né alimentare una logica di contrapposizione per l’assegnazione delle risorse. Al contrario, deve esistere una sinergia efficace tra le due, per sostenere la crescita dei territori e la competitività delle imprese”.

I dati parlano chiaro: il 56% della superficie coltivabile italiana si trova nelle aree interne, dove vivono 13 milioni di persone, soprattutto agricoltori, argine contro il dissesto idrogeologico che mette a rischio il 60% del territorio nazionale. “Difendere queste zone significa difendere l’Italia reale”.

Quanto alle tariffe, “non siamo per l’uso dei dazi come arma politica: i costi superano i benefici”. Lo dimostrano gli ultimi numeri sull’export verso gli Usa: nell’estate 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, sono già evaporati 282 milioni di euro di prodotti agroalimentari tricolori dal mercato statunitense. “Bisogna tornare a negoziare – ha rilanciato il presidente di Cia -. Non accetteremo mai che l’agroalimentare italiano ed europeo diventi merce di scambio nella geopolitica globale”. “Queste sono le istanze del nostro settore. Ora chiediamo alle istituzioni di fare la propria parte: con coraggio, visione e coerenza. Perché senza agricoltura non c’è sicurezza alimentare, ambientale e sociale. Non c’è futuro. Non c’è Europa -ha chiosato il presidente di Cia-. È questo il messaggio che porteremo a Bruxelles il 18 dicembre insieme al Copa-Cogeca: non stiamo difendendo solo un comparto, ma il destino stesso dei territori e delle generazioni che verranno”.

– Foto ufficio stampa Cia-Agricoltori Italiani –

(ITALPRESS).

“Lo giuro”, nel calendario dell’Esercito 2026 parole e immagini sui valori

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ROMA (ITALPRESS) – Oggi, nel cuore del Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate, è stato presentato il CalendEsercito 2026, dedicato al tema “Lo giuro”. L’evento, moderato dal Vice Direttore del TG2, Maria Antonietta Spadorcia, ha visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Isabella Rauti, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello e di numerose autorità civili, militari e religiose. Il tema prescelto, “Lo giuro!” richiama idealmente l’80° anniversario della legge n. 478 del 1946, che definì la formula del giuramento per gli appartenenti alle Forze Armate. Un gesto potente e sempre attuale: un impegno profondo che ogni soldato condivide con la Patria, con la sua storia e con tutti coloro che hanno servito l’Italia.

Il CalendEsercito 2026 racconta i valori fondamentali dell’Esercito – Patria, disciplina, onore, dovere, valore e lealtà – attraverso un incontro vivo tra immagini e parole. Le illustrazioni, realizzate a mano, raffigurano la dimensione etica, storica e spirituale dell’essere militare. I testi sono stati scritti dagli allievi degli Istituti di Formazione dell’Esercito e offrono la prospettiva sul significato del giuramento delle nuove generazioni, spiegata durante la presentazione dall’Allievo Ufficiale Domenico Pellegrino e dall’Allievo Maresciallo Chiara Bibiani. Un racconto che mette in evidenza i principi che guidano gli uomini e le donne che servono l’Italia con coraggio, responsabilità e passione.

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, nel suo intervento, ha affermato: “Dobbiamo custodire il patrimonio valoriale ed ideale cui il Calendario si ispira e trasmetterlo alle giovani generazioni. Principi morali che ci rappresentano e che guidano il nostro operato quotidiano. Il nostro compito è di portare la tradizione ereditata nel mondo digitale; la consapevolezza della nostra storia e del nostro passato ci aiutano a fronteggiare le nuove sfide e le minacce ibride che caratterizzano questo tempo. Come sottolineato dal Ministro della Difesa On. Crosetto viviamo tempi di guerra ibrida, una minaccia alla sicurezza nazionale da affrontare con gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie in particolare nel dominio Cyber. Il nostro impegno di onorare la memoria, la Patria ed il Tricolore, su cui abbiamo giurato, si rinnova nella sfida consapevole alle minacce post moderne”.

Come ha sottolineato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, durante la presentazione: “I valori non sono concetti astratti: sono la bussola che guida ogni soldato e la forza che ci fa rispondere “presente” quando la Nazione chiama. Chi sceglie di servire in armi compie una scelta e una promessa d’amore verso l’Italia, verso la Patria, ed è pronto a difenderla ovunque, sempre, a qualsiasi costo. Il CalendEsercito 2026 – ha aggiunto il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito – non è un semplice calendario: è un viaggio nei valori della vita militare, fatto di storie, emozioni e scelte quotidiane. Un ponte tra generazioni, che avvicina i giovani all’Esercito e celebra chi, con lealtà, difende la Repubblica. Raccontato con gli occhi e il cuore dei giovani dei nostri Istituti e raffigurato da una nostra dipendente civile, è un’opera interamente nostra: frutto della nostra passione e del nostro impegno e specchio della nostra identità”.

Tra i relatori anche Gianfranco Astori, consigliere del Presidente della Repubblica per l’informazione, che ha ricordato come la Costituzione sia il fondamento dell’agire di ogni militare e come l’operato dell’Esercito si guidato ogni giorno da valori come libertà, uguaglianza, giustizia e dignità della persona. A seguire il Generale di Corpo d’Armata Roberto Jucci, già Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, che ha condiviso la sua esperienza diretta ricordando il suo giuramento, sottolineando la forza di quelle due parole “Lo giuro” che lo hanno poi accompagnato per tutta la sua carriera e testimoniando come passato e futuro condividano le stesse radici profonde.

Il CalendEsercito 2026 invita tutti a riflettere sul significato del giuramento, sull’impegno di chi serve la Repubblica e sul ruolo dei valori come faro in tempi complessi, tra innovazione tecnologica, crisi globali e nuove forme di conflitto, attraverso un racconto di emozioni vere che parla al cuore di tutti. Come per le edizioni precedenti, una quota del ricavato delle vendite del CalendEsercito verrà devoluta all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani e i Militari di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.) che assiste circa 500 orfani di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Militari di Truppa, erogando sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare. La ventinovesima edizione del calendario dell’Esercito, licenziata da Difesa Servizi (partecipata del Ministero della Difesa) e realizzata grazie alla collaborazione con i partner istituzionali Leonardo S.p.A., IDV (Iveco Defence Vehicles), Rheinmetall, Beretta e Vittoria Assicurazioni, potrà essere acquistata presso i punti vendita di Giunti Editore.

– Foto Esercito –

(ITALPRESS).

Bourita chiede strumento giuridico contro il fenomeno dei bambini soldato

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RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – Il ministro marocchino degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e degli Espatriati Marocchini, Nasser Bourita, ha chiesto lo sviluppo di un nuovo strumento giuridico per contrastare efficacemente il fenomeno dei bambini soldato. Lo riferisce un comunicato del ministero degli Esteri del Marocco. Intervenendo all’apertura della Conferenza Ministeriale Africana sul Disarmo, la Smobilitazione e il Reinserimento (DDR) dei Bambini Soldato, Bourita ha deplorato il persistente vuoto giuridico e l’assenza di un quadro giuridico comune in Africa per affrontare questo problema in modo completo.

Ha sottolineato che è giunto il momento che l’Africa adotti uno strumento giuridico su misura per le realtà del continente e in grado di affrontare le sfide attuali. A questo proposito, il ministro degli Esteri marocchino Bourita ha spiegato che tale strumento potrebbe rappresentare una pietra miliare storica per colmare il vuoto giuridico collegando le norme internazionali esistenti con la realtà africana sul campo. Rafforzerebbe inoltre la capacità degli Stati africani di perseguire gli autori di questi crimini. Evidenziando lo spirito di solidarietà, fraternità e destino comune che Sua Maestà il Re Mohammed VI promuove costantemente in Africa, il ministro ha affermato che il Marocco “ha sempre sostenuto un’Africa che valorizzi pienamente i suoi giovani, protegga i suoi bambini e si impegni a difendere la loro dignità”. Ha aggiunto che la conferenza di Rabat incarna un senso di responsabilità condivisa e la determinazione a superare una delle sfide morali più urgenti del nostro tempo: il reclutamento e l’impiego di bambini nei conflitti armati.

Riflettendo sulla portata allarmante del fenomeno, Bourita ha osservato che gli sforzi dell’Africa rimangono insufficienti, con una stima 120.000 bambini soldato nel continente, pari al 40% di tutti i bambini soldato nel mondo. Un’analisi più approfondita, ha affermato, mostra che il continuo reclutamento di bambini da parte di gruppi armati mina tutti gli sforzi per ripristinare la stabilità nei paesi colpiti. Nonostante alcuni progressi incoraggianti, le iniziative di DDR rimangono incomplete e, in alcuni casi, mal progettate, in gran parte a causa dell’assenza di un approccio olistico. Affrontando l’impatto dei gruppi separatisti e terroristici nel peggioramento della crisi, Bourita ha sottolineato che in Africa questi gruppi continuano a utilizzare i bambini in attività criminali impunemente. Ha sottolineato la necessità di rompere il silenzio che circonda questo grave crimine. Tali atrocità, ha insistito, “non possono in alcun modo essere tollerate”, sottolineando che la responsabilità ricade sui singoli autori, sui leader dei gruppi separatisti e sugli stati che li ospitano o li sostengono.

In questo contesto, Bourita ha proposto la creazione di un “Gruppo di Amici per il Disarmo, la Smobilitazione e la Reintegrazione incentrato sui bambini”, che mobiliterebbe leadership politica e competenze legali. per elaborare una convenzione africana sulla prevenzione del reclutamento dei minori e sul reinserimento dei minori coinvolti.

– Foto Ministero degli Esteri del Marocco –
(ITALPRESS).

Playoff Mondiali 2026, sarà Italia-Irlanda del Nord. Eventuale finale in Bosnia o Galles

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ZURIGO (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Sarà l’Irlanda del Nord l’avversaria dell’Italia di Gattuso nel primo turno dei play-off europei per i Mondiali del 2026. È quanto stabilito dal sorteggio effettuato oggi a Zurigo. La partita si disputerà il 26 marzo, con gli azzurri che potranno contare sul fattore campo. L’Irlanda del Nord è una vecchia e sfortunata conoscenza per l’Italia, che nel dicembre 1957 crollò a Belfast perdendo il treno per il Mondiale in Svezia e che poi nel 2021 fece 0-0 nel girone, pari che di fatto spedì gli azzurri ai play-off persi poi con la Macedonia. La nazionale nordirlandese ha chiuso al terzo posto il gruppo A alle spalle di Germania e Slovacchia con 9 punti in sei partite ed è stata ripescata per i play-off grazie al percorso in Nations League.

Gli azzurri sono stati inseriti nel percorso A e, in caso di vittoria contro l’Irlanda del Nord, andrebbero a giocarsi il pass per il Mondiale contro la vincente della sfida fra Galles e Bosnia ed Erzegovina. La finale dei play-off si giocherà il 31 marzo in Galles o in Bosnia ed Erzegovina.

Nel percorso B si affronteranno Ucraina-Svezia e Polonia-Albania, nel percorso C Turchia-Romania e Slovacchia-Kosovo. Nel percorso D la Danimarca ospiterà la Macedonia del Nord mentre la Repubblica Ceca affronterà l’Irlanda. In totale verranno assegnati quattro posti.

LE PAROLE DI GATTUSO E LE ALTRE REAZIONI

PLAY-OFF EUROPEI, IL TABELLONE

Le 12 seconde – distribuite in tre fasce secondo il ranking Fifa – e le 4 squadre ripescate via Nations League sono state sorteggiate in 4 differenti percorsi. Semifinali (26 marzo) e finali (31 marzo) in gara unica. In caso di parità al 90′ si giocheranno due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno e, se la parità dovesse persistere, a decidere saranno i calci di rigore.

PERCORSO A
SEMIFINALI
ITALIA – Irlanda del Nord Galles – Bosnia ed Erzegovina
FINALE vincente Galles-Bosnia ed Erzegovina/vincente ITALIA-Irlanda Nord

PERCORSO B
SEMIFINALI Ucraina – Svezia Polonia – Albania
FINALE vincente Ucraina-Svezia / vincente Polonia-Albania

PERCORSO C
SEMIFINALI Turchia – Romania Slovacchia – Kosovo
FINALE vincente Slovacchia-Kosovo / vincente Turchia-Romania

PERCORSO D
SEMIFINALI Danimarca – Macedonia del Nord Rep.Ceca – Irlanda
FINALE vincente Rep.Ceca-Irlanda / vincente Danimarca-Macedonia del Nord

PLAY-OFF INTERCONTINENTALI, GLI ACCOPPIAMENTI

Sorteggiati a Zurigo anche gli accoppiamenti dei play-off intercontinentali che assegneranno due posti ai Mondiali 2026. Le partite si giocheranno fra il 23 e il 31 marzo a Guadalajara e Monterrey – fra le sedi designate della prossima Coppa del Mondo – col calendario che sarà definito in seguito.

SEMIFINALI
Nuova Caledonia – Giamaica
Bolivia – Suriname

FINALI
RD Congo – vincente Nuova Caledonia-Giamaica
Iraq – vincente Bolivia-Suriname

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Prestazioni e stile per la Hyundai Santa Fe Plug-in Hybrid MY26

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MILANO (ITALPRESS) – Hyundai ha introdotto il Model Year 2026 della Santa Fe Plug-in Hybrid. Punto di riferimento nel segmento D dei SUV, grazie a design distintivo, comfort superiore e tecnologie all’avanguardia, la Santa Fe Phev MY26 evolve con nel segno di prestazioni, tecnologia e stile, mantenendo saldi i pilastri che ne hanno decretato il successo e incarnando appieno la visione “Open for More” che invita a esplorare nuove possibilità ed esperienze. L’aggiornamento introduce un notevole potenziamento del sistema ibrido ricaricabile e arricchisce le opzioni di personalizzazione, rafforzando l’identità e il carattere distintivo di un SUV pensato per chi cerca una mobilità senza compromessi. Il nuovo powertrain plug-in hybrid compie un passo avanti deciso nelle prestazioni, con una potenza complessiva che passa da 253 a 288 CV. L’incremento garantisce una guida ancora più fluida e reattiva, mantenendo l’efficienza che contraddistingue la tecnologia PHEV. Basata sul motore 1.6 T-GDi abbinato a un motore elettrico e al cambio automatico a 6 rapporti, la motorizzazione è proposta esclusivamente con trazione integrale 4WD, offrendo versatilità e comfort in ogni condizione. Anche la dotazione tecnologica raggiunge nuovi livelli: per la prima volta sulla Santa Fe Plug-in Hybrid debutta la Digital Key 2.0, aggiunta nei pacchetti Bose & Tech e Calligraphy. Grazie alla tecnologia NFC, questa innovativa soluzione permette di aprire, chiudere e avviare l’auto direttamente tramite smartphone o smartwatch compatibili, eliminando la necessità di trasportare la chiave fisica e consentendo di condividere la chiave digitale con fino a 15 utenti. Un sistema pensato per chi cerca un’esperienza di guida senza limiti, ancora più connessa, intuitiva e immediata, capace di trasformare ogni viaggio in un momento di tecnologia al servizio del comfort e della libertà.
All’interno, fanno il debutto su SANTA FE Plug-in Hybrid le nuove configurazioni di colore per abitacolo e sedili in pelle Nappa abbinati al pacchetto Calligraphy: oltre a Black Ink, è ora possibile selezionare il modello nelle nuove combinazioni cromatiche Pecan Brown e Forest Green. L’introduzione del Model Year 2026 non comporta variazioni nella struttura e nei prezzi del listino di SANTA Fe Plug-in Hybrid, che continua a essere disponibile nelle configurazioni Business e XClass, entrambe proposte con trazione integrale 4WD e in versione a 5 o 7 posti. La versione Business a 5 posti rappresenta l’ingresso alla gamma PHEV e parte da 55.800 euro, offrendo una dotazione completa che comprende il quadro strumenti digitale SuperVision TFT LCD da 12,3″, il sistema di navigazione con display touchscreen da 12,3″ compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, aggiornamenti OTA, caricatore wireless per smartphone, sedili anteriori riscaldabili, climatizzatore automatico con comandi dedicati per la seconda fila, luci interne a LED, portellone posteriore elettrico e un ampio pacchetto di sistemi di sicurezza Hyundai SmartSense come la guida autonoma di secondo livello con Highway Driving Assist e soluzioni come il Rear Occupant Alert.
Al vertice dell’offerta si posiziona l’allestimento XClass, che parte da 60.550 euroi nella configurazione a 5 posti e aggiunge numerosi contenuti premium alla già ricca dotazione della versione Business.
Tra questi figurano i cerchi in lega da 20″, i sedili anteriori ventilati a regolazione elettrica, i sedili posteriori riscaldabili, gli interni premium con finiture dedicate. La componente tecnologica viene ulteriormente arricchita dal pacchetto completo Hyundai SmartSense, che include sistemi avanzati come il Blind-Spot Collision Avoidance, la frenata automatica di emergenza evoluta con anche funzione Turning, il Rear Cross- Traffic Collision Avoidance, il Blind-Spot View Monitor, il Safe Exit Assist, il Remote Smart Parking Assist e l’Highway Driving Assist 2 con assistenza al cambio di corsia. L’allestimento XClass può essere ulteriormente personalizzato attraverso il Bose & Tech Pack o il Calligraphy Pack. Il primo introduce contenuti di comfort e tecnologia come il sedile guidatore con funzione memory, il volante regolabile elettricamente, il sistema audio BOSE® premium, l’Head-Up Display, un caricatore wireless aggiuntivo e la Digital Key 2.0. Il Calligraphy Pack rappresenta invece l’espressione più elevata di stile e raffinatezza del modello, grazie alla caratterizzazione estetica specifica, ai Premium Relaxation Seats, al cassetto UV-C, ai cerchi dedicati da 20″, alla Digital Key 2.0, alla maniglia a scomparsa sul montante C e agli esclusivi interni in pelle Nappa, disponibili nelle varianti Black Ink, Forest Green e Pecan Brown.

foto: ufficio stampa Hyundai Italia

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Malta punta a guidare l’Europa nell’innovazione dell’IA

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il primo ministro maltese Robert Abela ha promesso di posizionare Malta come il leader europeo dell’Intelligenza Artificiale d’Europa attraverso continui investimenti nelle tecnologie emergenti. Intervenendo in parlamento durante il dibattito sulle stime di bilancio dell’Ufficio del Primo Ministro, Abela ha evidenziato che la Legge di Bilancio 2026 prevede una spesa nazionale di 9,3 miliardi di euro. Ha affermato che i progressi economici consentono ora a Malta di essere selettiva sugli investimenti esteri da accogliere.

“Il Paese è avanzato così tanto che ora servono nuovi obiettivi e un sostegno fresco e diverso,” ha dichiarato. La Vision 2050 del governo, che guiderà i futuri incentivi, si basa su quattro pilastri: mantenere una crescita economica annua del 5%, trasformare i servizi pubblici, rafforzare la resilienza nazionale attraverso un sistema educativo moderno e ottimizzare l’uso delle risorse terrestri e marine. Abela ha riconosciuto l’ambizione del target di crescita, osservando che molti Paesi dell’UE si attestano attualmente intorno all’1%.

“Ciò dimostra quanto sia ambizioso questo obiettivo e quanta competenza e capacità richieda,” ha detto. Sul fronte ambientale, Abela ha insistito che il suo governo ha stanziato il maggiore investimento di sempre per il settore — 275 milioni di euro. Ha inoltre citato i piani per trasformare Manoel Island e la zona di White Rocks in un parco nazionale. Ha infine accennato alle imminenti riforme urbanistiche, ribadendo che il messaggio dei cittadini è chiaro: devono essere “fatte nel modo giusto”.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Mulè “Con la Fondazione Paoletti proposta di legge per giornata del silenzio”

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ROMA (ITALPRESS) – “I 25 anni della fondazione Paoletti segnano un nuovo inizio di un’associazione meritoria, che mette al centro la salute psicologica, soprattutto degli adolescenti e dei ragazzi”. Così Giorgio Mulè, deputato di Fi e vicepresidente della Camera, a margine del primo evento per celebrare i 25 anni della Fondazione Patrizio Paoletti. “Mai come adesso c’è uno straordinario bisogno di capire i bisogni dei ragazzi e proiettarsi nel futuro. In questo – ha aggiunto – si inserisce la proposta di legge, condivisa con la fondazione Paoletti, che mira a creare una giornata del silenzio che serve per riflettere in questo chiasso che ci circonda e fare in modo che si recuperi quell’anima che molte volte ormai viene persa, dispersa ogni giorno tra mille rivoli dei social e dei condizionamenti esterni”, ha concluso Mulè.

– Foto IPA Agency –

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Terna, pronta la rete elettrica per Milano Cortina. Investimento da 300 mln

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ROMA (ITALPRESS) – Terna ha completato gli interventi per la nuova rete elettrica in alta e altissima tensione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina, in programma tra febbraio e marzo 2026. La società guidata da Giuseppina Di Foggia ha previsto un investimento di circa 300 milioni di euro per realizzare le infrastrutture finalizzate a potenziare la magliatura della rete elettrica di un’estesa porzione del Nord Italia e ad aumentare la resilienza in aree fortemente interessate negli ultimi anni da eventi meteorologici estremi. Le nuove opere a ridotto impatto paesaggistico, con 130 chilometri di elettrodotti completamente ‘invisibili’, riguardano la Lombardia, il Trentino-Alto Adige e il Veneto.
fsc/gsl