domenica, Novembre 16, 2025
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Cina: facilitato l’ingresso di più prodotti e servizi di qualità, Ministero del Commercio

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La Cina adotterà ulteriori misure per facilitare concretamente l’ingresso nel suo mercato di un numero maggiore di prodotti e servizi di alta qualità provenienti da un più ampio ventaglio di Paesi, ha dichiarato giovedì il Ministero del Commercio.

Il Paese perfezionerà i piani e rafforzerà l’organizzazione e l’attuazione delle 10 principali attività tematiche della campagna “Big Market for All: Export to China”, ha affermato He Yadong, portavoce del ministero, durante una conferenza stampa.

Ciò comporterà un ampio sviluppo di piattaforme per lo scambio e il matchmaking commerciale, utilizzando metodi quali incontri dedicati ai prodotti regionali e approvvigionamenti mirati.

La campagna, che integra e crea sinergie con la China International Import Expo (CIIE), ha già aperto un nuovo canale per l’ingresso dei prodotti globali nel mercato cinese, secondo il portavoce.

Ha contribuito anche all’eccellente risultato della ottava CIIE, che ha registrato un valore di transazioni record pari a 83,49 miliardi di dollari, con una crescita annua del 4,4%.

Il portavoce ha rivolto un sincero invito ai governi, alle agenzie di promozione commerciale, alle associazioni imprenditoriali e alle aziende di tutto il mondo a partecipare attivamente alle attività della campagna “Big Market for All: Export to China” e a condividere le opportunità offerte dal vastissimo mercato cinese.

(ITALPRESS).

Vertice intergovernativo Italia-Albania, Meloni “Determinati ad andare avanti con il protocollo sui migranti” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – Sul protocollo con l‘Albania sui migranti “siamo determinati ad andare avanti perché dal nostro punto di vista ha il potenziale per modificare il paradigma dei flussi migratori”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del I Vertice intergovernativo Italia-Albania. “L’Accordo è di grande respiro europeo e traduce in atti concreti la consapevolezza che la migrazione è un fenomeno europeo e che serve cooperare. Non tutti hanno compreso il valore di questo protocollo e in tanti hanno provato a fermarlo, ma noi siamo determinati ad andare avanti”.

“Conosciamo anche le ragioni per le quali il protocollo” con l’Albania “non ha funzionato, il protocollo funzionerà quando entrerà in campo il nuovo Patto di migrazione e asilo. Così si perderà un anno e mezzo o due anni per finire esattamente come era all’inizio. La responsabilità non è la mia. Penso che ciascuno si assumerà le proprie responsabilità”, ha attaccato.

IL VIDEO

“So che le opposizioni considerano che questa iniziativa non sia efficace perché conosciamo le loro posizioni sui flussi migratori. In Europa esiste un gruppo che annovera la maggioranza degli Stati membri europei e che partiva dalla volontà di costruire soluzioni innovative sul fenomeno migratorio, quel gruppo nasce per replicare quel modello Italia-Albania. Ci sono alcune nazioni europee che da tempo cercano di inserirsi nella stessa iniziativa perché tutti comprendono che è una iniziativa rivoluzionaria nella gestione dei flussi migratori”, ha detto. “Per il protocollo in Albania voglio ancora ringraziare il governo e il popolo albanese. E’ stato dimostrato che l’Albania si comporta già come una nazione membra dell’Ue, è capace di una solidarietà che di rado si è vista”, ha aggiunto la premier.

“Sono molto soddisfatta e contenta di accogliere a Roma il mio amico Rama. Una giornata che per le nostre relazioni si può definire storica. E’ la prima volta che i nostri governi si incontrano per un formato di questo tipo con qualità e quantità dei formati scritti”, aveva in precedenza esordito Meloni. Quella tra Italia-Albania è “una cooperazione che parte da un’amicizia che viene da lontano ma che oggi vuole essere una cooperazione più sistemica. C’è la volontà di interagire in maniera sempre più strutturata”, ha dichiarato la premier. “Se noi vogliamo arrivare a fare la nostra parte nell’apertura dei negoziati politici, prima dobbiamo chiudere quelli tecnici. Spero che si possano aprire nel semestre di presidenza di turno dell’Italia e faremo tutto ciò che serve per aiutare l’Albania nella fase tecnica con serietà e nei tempi necessari. Siamo pronti ad accompagnare l’Albania per arrivare a un obiettivo comune”, ha concluso.

“Oggi è una giornata storica perché per la prima volta il governo albanese si siede” al tavolo “con quello italiano per parlare di progetti comuni, per fare un bilancio delle cose fatte e firmare accordi concreti per progetti concreti”. Così il primo Ministro della Repubblica d’Albania, Edi Rama. “Noi siamo seguaci e fanatici dei valori
europei e non abbiamo nessuna intenzione di mettere veti”, ha aggiunto. Se mi sono pentito dell’accordo sui centri? “Li rifarei altre cento volte, con altri Paesi mai e se qualcuno mi chiede il perché io rispondo: perché non siete l’Italia che potete chiedere all’Albania tutto ciò che viene in mente. All’Italia noi siamo sempre pronti a rispondere di sì”. 

IL VIDEO

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Vertice intergovernativo Italia-Albania, Meloni “Determinati ad andare avanti con il protocollo sui migranti”

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ROMA (ITALPRESS) – Sul protocollo con l‘Albania sui migranti “siamo determinati ad andare avanti perché dal nostro punto di vista ha il potenziale per modificare il paradigma dei flussi migratori”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del I Vertice intergovernativo Italia-Albania. “L’Accordo è di grande respiro europeo e traduce in atti concreti la consapevolezza che la migrazione è un fenomeno europeo e che serve cooperare. Non tutti hanno compreso il valore di questo protocollo e in tanti hanno provato a fermarlo, ma noi siamo determinati ad andare avanti”.

“Conosciamo anche le ragioni per le quali il protocollo” con l’Albania “non ha funzionato, il protocollo funzionerà quando entrerà in campo il nuovo Patto di migrazione e asilo. Così si perderà un anno e mezzo o due anni per finire esattamente come era all’inizio. La responsabilità non è la mia. Penso che ciascuno si assumerà le proprie responsabilità”, ha attaccato.

“So che le opposizioni considerano che questa iniziativa non sia efficace perché conosciamo le loro posizioni sui flussi migratori. In Europa esiste un gruppo che annovera la maggioranza degli Stati membri europei e che partiva dalla volontà di costruire soluzioni innovative sul fenomeno migratorio, quel gruppo nasce per replicare quel modello Italia-Albania. Ci sono alcune nazioni europee che da tempo cercano di inserirsi nella stessa iniziativa perché tutti comprendono che è una iniziativa rivoluzionaria nella gestione dei flussi migratori”, ha detto. “Per il protocollo in Albania voglio ancora ringraziare il governo e il popolo albanese. E’ stato dimostrato che l’Albania si comporta già come una nazione membra dell’Ue, è capace di una solidarietà che di rado si è vista”, ha aggiunto la premier.

“Sono molto soddisfatta e contenta di accogliere a Roma il mio amico Rama. Una giornata che per le nostre relazioni si può definire storica. E’ la prima volta che i nostri governi si incontrano per un formato di questo tipo con qualità e quantità dei formati scritti”, aveva in precedenza esordito Meloni. Quella tra Italia-Albania è “una cooperazione che parte da un’amicizia che viene da lontano ma che oggi vuole essere una cooperazione più sistemica. C’è la volontà di interagire in maniera sempre più strutturata”, ha dichiarato la premier. “Se noi vogliamo arrivare a fare la nostra parte nell’apertura dei negoziati politici, prima dobbiamo chiudere quelli tecnici. Spero che si possano aprire nel semestre di presidenza di turno dell’Italia e faremo tutto ciò che serve per aiutare l’Albania nella fase tecnica con serietà e nei tempi necessari. Siamo pronti ad accompagnare l’Albania per arrivare a un obiettivo comune”, ha concluso.

“Oggi è una giornata storica perché per la prima volta il governo albanese si siede” al tavolo “con quello italiano per parlare di progetti comuni, per fare un bilancio delle cose fatte e firmare accordi concreti per progetti concreti”. Così il primo Ministro della Repubblica d’Albania, Edi Rama. “Noi siamo seguaci e fanatici dei valori
europei e non abbiamo nessuna intenzione di mettere veti”, ha aggiunto. Se mi sono pentito dell’accordo sui centri? “Li rifarei altre cento volte, con altri Paesi mai e se qualcuno mi chiede il perché io rispondo: perché non siete l’Italia che potete chiedere all’Albania tutto ciò che viene in mente. All’Italia noi siamo sempre pronti a rispondere di sì”. 

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Siglata l’intesa tra Emilia Romagna e Canada nel corso del Forum sull’intelligenza artificiale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Città più sicure, sostenibili e adattabili ai cambiamenti climatici e sociali, tecnologie avanzate per la gestione intelligente di infrastrutture ed edifici, scambi di competenze e mobilità dei ricercatori. Sono alcuni dei punti dell’intesa siglata tra Emilia-Romagna e Canada nel corso della settima edizione del Canada-Italy Forum sull’intelligenza artificiale che si è conclusa oggi a Montréal e che apre una nuova fase di collaborazione tra i due territori sui temi dell’innovazione.

L’evento, avviato nel 2019 dalla Camera di Commercio Italiana in Canada e reso possibile grazie anche all’impegno della Regione Emilia-Romagna, partner sin dalla fondazione, mira a favorire lo scambio di conoscenze sui sistemi resilienti di Information technology e a individuare nuove opportunità di collaborazione tra centri di ricerca applicata, imprese e startup.

Agli incontri ha partecipato una delegazione regionale guidata dall’assessora all’Agenda digitale, Elena Mazzoni, e composta da rappresentanti di Regione, Art-ER, Cineca, Associazione Big Data e Clust-ER (Build, Create, Innovate e Turismo). Tra i risultati concreti del Forum di Montréal, Mazzoni evidenzia l’accordo di collaborazione tra il Clust-ER Build dell’Emilia-Romagna e l’AdapT Research Institute che si occupa di tecnologie avanzate per la gestione intelligente delle infrastrutture, e fa parte della École de technologie supérieure Montréal, una delle principali università tecnologiche canadesi. L’intesa segna un nuovo capitolo nel rapporto di cooperazione tra Regione Emilia-Romagna e Québec, che da tempo collaborano su progetti legati a innovazione, transizione ecologica, aerospazio e cultura.

“Si è confermata l’importanza di un dialogo sempre più stretto tra Canada ed Europa – ha commentato nel suo intervento l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni -. Il Paese sta diversificando le proprie relazioni internazionali e guarda con crescente interesse al nostro continente, un orientamento che apre nuove opportunità di collaborazione anche per l’Italia e per l’Emilia-Romagna”.

“Valori comuni come sostenibilità, tutela dei diritti e dei dati, e un approccio etico all’intelligenza artificiale – ha proseguito Mazzoni – rendono il Québec un partner naturale per la nostra Regione. In questo quadro, la promozione di collaborazioni tra i centri di ricerca ospitati al DaMa Tecnopolo di Bologna e centri di ricerca del Québec rappresenta un punto di connessione strategico per lo sviluppo di progetti congiunti di ricerca e innovazione”.

Focus dell’intesa sono la ricerca applicata e le sperimentazioni comuni nel campo dell’intelligenza artificiale per i sistemi resilienti, cioè soluzioni capaci di rendere infrastrutture, edifici e città più sicuri, sostenibili e adattabili ai cambiamenti climatici e sociali. L’accordo punta anche a favorire scambio di competenze e mobilità dei ricercatori. Come ha sottolineato Mazzoni, “lavorare insieme su temi come la resilienza urbana e l’intelligenza artificiale significa costruire competenze condivise su sfide globali che riguardano tutti. Questo accordo non solo consolida il legame tra Emilia-Romagna e Québec, ma apre anche nuove prospettive per la creazione di ecosistemi internazionali dell’innovazione”.

Per il Clust-ER Build, che riunisce imprese, università e centri di ricerca attivi nel settore della costruzione sostenibile e delle nuove tecnologie applicate all’edilizia, la collaborazione con il centro canadese rappresenta un’occasione per rafforzare la dimensione internazionale dell’ecosistema regionale dell’innovazione.

-Foto Regione Emilia Romagna-
(ITALPRESS).

Mattarella “La musica è il linguaggio universale che accompagna l’umanità”

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Mattarella "La musica è il linguaggio universale che accompagna l'umanità"

ROMA (ITALPRESS) – “Più volte ho avuto occasione di apprezzare la straordinaria eccellenza dell’orchestra e del coro dell’Accademia, ogni volta con un’ammirazione e una riconoscenza particolarmente elevata. Riflettevo che nel corso del tempo vi sono state fasi in cui un idioma si è affermato, prima il latino, poi il francese, ora l’inglese, ma nel corso dei secoli e dei millenni un linguaggio ha sempre accompagnato l’umanità ed è la musica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

sat/mca1
(Fonte video: Quirinale)

Cina: Shanghai ospita 1.060 sedi regionali di multinazionali

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SHANGHAI (CINA) (ITALPRESS) – Shanghai, hub finanziario della Cina e popolare destinazione per gli investimenti esteri, contava 1.060 sedi regionali di multinazionali e 631 centri di ricerca e sviluppo (R&S) a capitale straniero a settembre di quest’anno, secondo gli ultimi dati della Commissione comunale per il commercio di Shanghai.

Zhu Min, direttore della commissione, ha dichiarato mercoledì a una conferenza che le capacità funzionali di queste sedi regionali – che comprendono decisioni di investimento, innovazione in R&S, gestione finanziaria, approvvigionamento e distribuzione, nonché gestione della supply chain – sono state continuamente rafforzate.

Esse formano una rete sofisticata di allocazione globale delle risorse e svolgono un ruolo cruciale nel potenziare le competenze urbane e l’influenza internazionale di Shanghai, ha affermato Zhu.

Più della metà dei centri di R&S a capitale estero di Shanghai è concentrata in catene industriali chiave quali biomedicina, tecnologia dell’informazione e componentistica automobilistica, facilitando la concentrazione delle risorse scientifiche e tecnologiche globali e promuovendo lo sviluppo scientifico, tecnologico e industriale, ha aggiunto.

Nei primi nove mesi di quest’anno, Shanghai ha registrato 4.764 nuove imprese a investimento estero, con un aumento annuo del 5,5%. Finora, la metropoli ha attirato oltre 370 miliardi di dollari di investimenti esteri cumulativi e ospita quasi 80.000 aziende a capitale straniero.

Secondo la commissione, le imprese straniere contribuiscono per circa un quarto al PIL di Shanghai e per un terzo alle entrate fiscali.

Zhu ha affermato che Shanghai promuoverà ulteriormente l’apertura di alto livello e continuerà a favorire un ambiente imprenditoriale orientato al mercato, basato sul diritto e internazionalizzato.

(ITALPRESS).

UniCredit, in 20 anni dal Fondo Carta Etica 45 milioni al sociale

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MILANO (ITALPRESS) – Vent’anni di impegno concreto a fianco delle persone e dei territori. UniCredit ha celebrato oggi presso il proprio headquarter a Milano il ventennale del Fondo Carta Etica, l’iniziativa pionieristica che dal 2005 trasforma un gesto quotidiano, l’uso della carta di credito, in un’occasione concreta di solidarietà.
L’evento, che ha visto la partecipazione di rappresentanti del Terzo Settore, delle istituzioni e di UniCredit, è stato l’occasione per mettere al centro il valore della progettualità sociale come leva per costruire comunità più coese e inclusive. Ad aprire i lavori è stato il professor Paolo Venturi, Direttore di AICCON – Research Centre – Università di Bologna, che ha tracciato un quadro dell’evoluzione del Terzo Settore in Italia, evidenziandone il contributo crescente come motore di sviluppo e innovazione sociale.
Nel suo intervento, Venturi ha sottolineato come la crescita sostenibile non possa prescindere dalla felicità condivisa e dalla partecipazione, e come il “fare banca” oggi significhi anche contribuire alla costruzione di valore sociale. In questa prospettiva, ha ricordato che il Progetto Carta Etica rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra impresa e comunità, capace di generare fiducia, coesione e nuove forme di economia civile.
Dalle testimonianze successive è emerso come il successo di Carta Etica risieda proprio nella capacità di sostenere nel tempo iniziative solide, generative e radicate nei territori.
Nel corso di questi vent’anni, il Fondo ha raccolto oltre 45 milioni di euro con cui ha sostenuto oltre 1.600 progetti in tutta Italia, supportando iniziative che spaziano dall’inclusione lavorativa alla cura, dalla formazione alla rigenerazione urbana.
Il programma si è articolato in due momenti di confronto.
La prima tavola rotonda ha affrontato il tema delle alleanze tra istituzioni, Terzo Settore e imprese per il futuro del Paese, con gli interventi del Forum Terzo Settore, principale organismo di rappresentanza unitaria del Non profit italiano, e di Caritas Italiana, che ha presentato il progetto “Pepe – Promuovere Engagement di comunità contro la Povertà Educativa”, nato nel 2023 dalla collaborazione con UniCredit per contrastare la povertà educativa e favorire l’inclusione dei giovani attraverso reti territoriali diffuse.
La seconda tavola rotonda ha dato voce ad alcune delle realtà sostenute dal Fondo Carta Etica negli anni.
Tra queste, CSV Net, con l’iniziativa nazionale Semi di Bene, nata per stimolare progettazione e raccolta fondi attraverso la piattaforma ilMioDono.it; Cavarei a Forlì con Chicchiamo in Corso, impegnata nel creare opportunità di formazione e lavoro per persone con disabilità sensibilizzando la cittadinanza al valore della diversità; la Coop. Sociale Rigenerazioni Onlus con i progetti Cotti in Fragranza e la Fattoria Didattica Sant’Onofrio, realizzati insieme alla Fondazione Don Calabria, che a Palermo e Casal di Principe offrono percorsi di reinserimento e formazione per giovani fragili; La Meridiana, con Il Paese Ritrovato, il primo villaggio in Italia dedicato alla cura di persone con forme di demenza e affette dalla sindrome di Alzheimer e Apogeo ETS, con l’Audio Visual Hub Napoli, che forma giovani Neet napoletani avviandoli alla professione di tecnico audio-video cinematografico.
Il meccanismo alla base di Carta Etica è tanto semplice quanto innovativo: per ogni spesa effettuata con le carte di credito “Etiche”, UniCredit destina il 2 per mille dell’importo al Fondo Carta Etica, senza alcun costo per i titolari. Si tratta di un modello unico nel panorama bancario italiano, che rende la solidarietà parte integrante della relazione tra banca e comunità. Le risorse, gestite dal Comitato di Solidarietà UniCredit, sono interamente dedicate a progetti di utilità sociale promossi da enti e organizzazioni del Terzo Settore, selezionati in base alla loro capacità di rispondere ai bisogni concreti delle comunità e di generare un impatto duraturo.
Nel 2024, grazie al lavoro delle strutture regionali della banca, 80 organizzazioni del Terzo Settore hanno ricevuto 1,6 milioni di euro per progetti locali. A questi interventi si aggiungono iniziative come Pay for Success e quelle promosse dalle Fondazioni azioniste e da UniGens, che ampliano la rete di solidarietà del Gruppo. Anche le campagne nazionali “1 voto, 200.000 aiuti concreti” e “Dono di Squadra”, realizzate tramite la piattaforma ilMioDono.it, restano un punto di riferimento per la partecipazione collettiva, premiando nel 2024 oltre 150 progetti in tutta Italia e coinvolgendo colleghi, clienti e cittadini in un gesto condiviso di responsabilità sociale.
In occasione dei vent’anni del Fondo Carta Etica, per l’edizione speciale dell’iniziativa “1 voto, 200.000 aiuti concreti”, UniCredit incrementerà il plafond messo a disposizione, per ampliare ulteriormente il sostegno a favore delle organizzazioni Non profit impegnate nei territori.
“Carta Etica è l’espressione concreta del nostro impegno verso le persone e i territori – ha detto Remo Taricani, Deputy Head Italy di UniCredit -. E’ un progetto che accoglie e valorizza la diversità delle esperienze, dando voce alle piccole realtà locali e alle iniziative di respiro nazionale. La sua vera forza nasce dalla partecipazione condivisa: un ponte che unisce la banca, i cittadini e il Terzo Settore in un percorso di solidarietà autentica e collettiva. Celebrare questi vent’anni significa riconoscere un traguardo importante, ma soprattutto rinnovare la nostra convinzione che il progresso economico e quello sociale debbano camminare insieme”.
Don Marco Pagniello, direttore Caritas Italiana, ha commentato: “Il progetto PEPE ha tra i suoi obiettivi quello di dimostrare che il contrasto alla povertà educativa è un investimento sociale, oltre che un’opportunità per costruire una società più giusta. Nel lungo termine, il progetto punta a diventare una buona prassi da proporre anche per favorire politiche pubbliche orientate alla creazione di comunità educantì.
‘Il Terzo settore è un’antenna sui territori che individua i bisogni delle persone e delle comunità e sa quali sono le migliori risposte da offrire – ha spiegato Giancarlo Moretti, Portavoce di Forum Terzo Settore -. Ma nel perseguire una reale prospettiva di sviluppo, puntando sull’emancipazione dal bisogno piuttosto che su palliativi alle situazioni più gravi di marginalità, il Terzo settore non può operare da solo. Molto spesso si costruiscono delle alleanze, sia con gli enti locali che con le imprese del territorio, ma c’è bisogno ora di un salto di qualità, nella stabilità delle relazioni e nella costruzione di obiettivi condivisi, per rendere queste esperienze di collaborazione dei patti stabilì.
Paolo Venturi, Direttore di AICCON – Research Centre – Università di Bologna, ha sottolineato che ‘la competitività oggi non si misura solo in termini economici, ma è profondamente legata al capitale sociale: alle relazioni, alla fiducia, alla capacità di generare legami significativi. In questo senso, la Carta Etica non ha solo sostenuto progettualità sociali nel corso degli anni, ma ha generato impatto sociale, potenziando le comunità e rafforzando il tessuto relazionale che le rende più resilienti e innovativè.
Il progetto Carta Etica si inserisce nel più ampio impegno di UniCredit per lo sviluppo sostenibile e il supporto alle comunità. Dal 2022, la banca ha erogato 13,2 miliardi di euro in finanziamenti sociali, tra microcrediti, impact financing e prestiti in aree svantaggiate; ha lanciato l’iniziativa UniCredit per l’Italia, per oltre 35 miliardi di euro, e destinato, nel 2024, 78,1 milioni di euro in contributi sociali. Nel solo 2024 anche UniCredit Foundation ha erogato 30 milioni di euro a favore di progetti dedicati ai giovani e all’istruzione. Infine con progetti come Skills for Transition e l’adesione alla Venice Sustainability Foundation, UniCredit conferma la volontà di essere un attore attivo del cambiamento, promuovendo una crescita sostenibile e inclusiva per le persone e i territori in cui opera.

– foto ufficio stampa UniCredit –
(ITALPRESS).

Insulti sessisti al sottosegretario Siracusano. La replica “Non vi vergognate?”

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ROMA (ITALPRESS) – “Vai a cucinare e poi a…”; “Povera donna…”; “Cagnetta”: con un video su Instagram il csottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano denuncia offese e insulti sessisti ricevuti sui social. La replica: “Ma non vi vergognate? Domani andrò a denunciare”.
abr/gtr
(Fonte: profilo Instagram Matilde Siracusano)

Mattarella “Musica linguaggio universale senza confini nè passaporti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Più volte ho avuto occasione di apprezzare la straordinaria eccellenza dell’orchestra e del coro dell’Accademia, ogni volta con un’ammirazione e una riconoscenza particolarmente elevata. Riflettevo che nel corso del tempo vi sono state fasi in cui un idioma si è affermato, prima il latino, poi il francese, ora l’inglese, ma nel corso dei secoli e dei millenni un linguaggio ha sempre accompagnato l’umanità ed è la musica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
“Un linguaggio universale, che esprime rispetto agli idiomi sensibilità, sentimenti, passioni, attese, e non ha bisogno di passaporto, perchè non ha frontiere – ha aggiunto il capo dello Stato -. E’ un patrimonio dell’umanità nel suo complesso: questo è il contributo che tutta l’arte fornisce. In questa stagione nella quale affiorano inattesi e preoccupanti atteggiamenti di contrapposizione e sopraffazione questo richiamo a un valore che accomuna l’umanità, senza frontiere, senza appartenenze, senza confini, senza passaporti, è un contributo straordinariamente importante. Per questo il ringraziamento per l’Accademia è particolarmente alto”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

Stellantis lancia “HVO Aurora”, nuova tappa verso mobilità più pulita in Europa

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AMSTERDAM (OLANDA) (ITALPRESS) – Stellantis annuncia il lancio di HVO Aurora, un progetto innovativo nato per aiutare le aziende a ridurre le emissioni di CO2 grazie all’impiego di carburanti ecologici per le loro flotte di veicoli commerciali leggeri (LCV). L’iniziativa è promossa da Pro One, la business unit di Stellantis dedicata ai veicoli commerciali, ed è stata sviluppata nell’ambito di Star*Up, il programma interno dell’Azienda che consente ai dipendenti di trasformare le loro idee innovative in progetti reali. HVO Aurora punta a monitorare, verificare e documentare l’utilizzo effettivo di olio vegetale idrogenato (HVO), un carburante rinnovabile ottenuto da materiali di scarto, quali l’olio di cottura esausto e grassi animali, che può contribuire a ridurre le emissioni di CO2. Il progetto presenta un sistema di tracciamento e certificazione di facile utilizzo che registra il tipo di carburante, la distanza percorsa e i consumi. Queste informazioni vengono caricate in modo sicuro sul cloud offrendo una prova chiara e in tempo reale dell’effettivo utilizzo di carburante a basso tenore di carbonio e dei benefici che ne derivano per l’ambiente.

“HVO Aurora dimostra come sia possibile ridurre da subito le emissioni well-to-wheel adottando soluzioni compatibili con i veicoli già in uso presso i nostri clienti,” ha dichiarato Luca Marengo, Head of Product and Innovation di Stellantis Pro One. “Stellantis Pro One è impegnata a fornire soluzioni pratiche e scalabili che aiutino i clienti commerciali a ridurre le emissioni dell’intero ciclo fin da ora. Questo progetto rappresenta un passo concreto verso la costruzione di un futuro più pulito per la mobilità in Europa”.

Oggi Stellantis ha dato l’avvio a un tour di un mese lungo le strade europee in collaborazione con SP3H, un’azienda francese specializzata in sensori intelligenti per carburanti a basso tenore di carbonio. Due van Stellantis (un Citroèn Berlingo e un Fiat Professional Ducato), dotati del sensore connesso FluidBox Micro di SP3H, sono partiti per un viaggio attraverso l’Europa per raccogliere dati sull’utilizzo reale. La loro missione è semplice: dimostrare che carburanti puliti e tracciabili possono essere utilizzati nei veicoli esistenti – senza modifiche alle flotte o alle infrastrutture – offrendo una soluzione pratica e complementare per ridurre le emissioni di CO2. Nel corso del viaggio attraverso diversi paesi europei, la piattaforma FluidBOX di SP3H trasmetterà i dati reali confermando l’utilizzo di HVO e stimando il risparmio di CO2 well-to-wheel. Questa dimostrazione prova che non esiste un’unica soluzione per una mobilità più pulita. Grazie a sensori di bordo che certificano l’utilizzo di carburanti a basso tenore di carbonio, HVO Aurora offre un’opzione complementare immediata, affidabile e inclusiva per contribuire a ridurre le emissioni di CO2, dedicata in particolare alle flotte di LCV. Tutte le automobili e i veicoli commerciali leggeri di Stellantis attualmente in vendita sono già completamente compatibili con il carburante diesel HVO (norma EN15940 sui carburanti diesel paraffinici). Inoltre anche molti veicoli diesel Euro 5 ed Euro 6 attualmente circolanti possono utilizzare tale carburante senza necessità di modifiche.

– foto: ufficio stampa Stellantis –

(ITALPRESS).