venerdì, Novembre 14, 2025
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Roma, sgomberati altri 11 appartamenti abusivi

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ROMA (ITALPRESS) – A distanza di pochi giorni dal primo intervento dello scorso 5 novembre le Forze di polizia, con il concorso della Polizia di Roma Capitale, della Sala operativa sociale del Comune di Roma e dei Vigili del Fuoco, hanno fatto accesso nelle prime ore di questa mattina all’interno degli ultimi due immobili del complesso edilizio sito in via Eudo Giuglioli, da tempo oggetto di occupazione abusiva da parte di soggetti perlopiù di origine sudamericana. Sono 11 complessivamente le unità abitative che sono state sottratte ad una condizione di legalità e restituite all’ente proprietario dello stabile, con un numero complessivo di 44 persone dimoranti all’interno, tra cui 10 minori. Nel corso dei controlli, a carico di alcuni soggetti trovati all’interno, sono emersi alcuni provvedimenti da notificare legati a pregresse dinamiche delittuose, cui è stato dato poi corso. Anche in questo caso, sulla scorta delle determinazioni maturate in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Giannini, con il coordinamento del Dirigente del Commissariato di P.S. Romanina, le operazioni sono state orientate dalla Questura ad un approccio finalizzato anche a dare assistenza ai nuclei familiari dimoranti all’interno dei singoli cespiti residenziali.

tvi/mca2
Fonte video: Polizia di Stato

Al San Raffaele di Milano le nuove frontiere per la cura dei tumori urologici

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MILANO (ITALPRESS) – L’Unità di Urologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano è riconosciuta come centro di eccellenza internazionale per la diagnosi e la cura delle principali patologie oncologiche e funzionali dell’apparato uro-genitale. Con oltre 3.500 interventi per tumore al rene e più di 2.000 per tumore alla vescica, l’Unità si distingue per l’esperienza chirurgica e per l’impiego delle tecnologie più avanzate, come i sistemi robotici Da Vinci Xi di ultima generazione. Ogni anno vengono eseguiti più di 700 interventi di chirurgia robotica e oltre 20.000 prestazioni ambulatoriali, con un approccio multidisciplinare che integra attività clinica, ricerca e formazione accademica. La collaborazione con l’Urological Research Institute (URI) consente lo sviluppo di terapie innovative e lo studio di nuove strategie terapeutiche, confermando il ruolo dell’Ospedale San Raffaele come punto di riferimento per pazienti provenienti da tutta Italia e dall’estero.
“La grande novità della cura del tumore del rene – spiega all’Italpress Francesco Montorsi, primario di Urologia all’IRCCS Ospedale San Raffaele e ordinario di Urologia all’Università Vita- Salute San Raffaele di Milano – è considerare che non tutti i tumori sono uguali. In base alla caratterizzazione della neoplasia è possibile curarla: pungendola con un ago e cauterizzandola; utilizzando la nuova forma di chirurgia robotica, cosiddetta “single port”, che con un unico taglietto permette di asportare selettivamente la lesione; oppure è possibile trattarla avvalendosi di una nuova forma di radioterapia che si chiama stereotassica, una tecnica molto precisa che utilizza fasci di radiazioni ad alta intensità per colpire in modo mirato il tumore risparmiando il più possibile i tessuti sani intorno. Tutte queste metodiche sono già disponibili al San Raffaele di Milano.
Innovazione, per il primario di Urologia, è poi quella di lavorare in gruppo, in forma multidisciplinare, unendo l’eccellenza di oncologi, medici e radioterapisti, con i quali viene discusso ogni caso di tumore urologico, con particolare attenzione a quello della vescica. Sulla malattia agli stadi iniziali, si interviene utilizzando dei medicinali estremamente innovativi riducendo drasticamente il rischio. Quando la neoplasia è particolarmente aggressiva l’approccio è invece la combinazione di alcuni nuovi farmaci immunoterapici o chemioterapici ed eventualmente l’intervento chirurgico e la radioterapia. Per il Prof. Montorsi “la comunione delle forze è la grandissima novità per questo tipo di tumore”.
Infine, il professore sottolinea come la chirurgia mininvasiva abbia cambiato profondamente la vita dei pazienti. In passato gli interventi erano efficaci, ma anche molto invasivi: le incisioni erano grandi e il recupero richiedeva fino a un mese prima di poter tornare alla vita normale e lavorativa.
Oggi, invece, grazie alle nuove tecniche, è possibile intervenire con approcci sempre più delicati: dalla tecnica single-port, che utilizza un unico piccolo accesso per effettuare l’intervento, alla tecnica multi-port, che prevede quattro o sei microincisioni. Il paziente “quasi non se ne accorge” – precisa il Primario – e, al tempo stesso, queste modalità permettono al chirurgo di essere estremamente preciso, rispettando i tessuti e gli organi circostanti”. Come sottolinea l’esperto, è “un grande passo avanti”. Fondamentale anche l’impegno della ricerca clinica, che al San Raffaele si rivolge “proprio al letto del paziente”: ogni piccolo progresso viene immediatamente trasferito nella pratica, per migliorare la qualità delle cure mediche e chirurgiche.

-foto IRCCS Ospedale San Raffaele –
(ITALPRESS).

Al San Raffaele di Milano le nuove frontiere per la cura dei tumori urologici

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MILANO (ITALPRESS) – L’Unità di Urologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano è riconosciuta come centro di eccellenza internazionale per la diagnosi e la cura delle principali patologie oncologiche e funzionali dell’apparato uro-genitale. Con oltre 3.500 interventi per tumore al rene e più di 2.000 per tumore alla vescica, l’Unità si distingue per l’esperienza chirurgica e per l’impiego delle tecnologie più avanzate, come i sistemi robotici Da Vinci Xi di ultima generazione. Ogni anno vengono eseguiti più di 700 interventi di chirurgia robotica e oltre 20.000 prestazioni ambulatoriali, con un approccio multidisciplinare che integra attività clinica, ricerca e formazione accademica. La collaborazione con l’Urological Research Institute (URI) consente lo sviluppo di terapie innovative e lo studio di nuove strategie terapeutiche, confermando il ruolo dell’Ospedale San Raffaele come punto di riferimento per pazienti provenienti da tutta Italia e dall’estero.
“La grande novità della cura del tumore del rene – spiega all’Italpress Francesco Montorsi, primario di Urologia all’IRCCS Ospedale San Raffaele e ordinario di Urologia all’Università Vita- Salute San Raffaele di Milano – è considerare che non tutti i tumori sono uguali. In base alla caratterizzazione della neoplasia è possibile curarla: pungendola con un ago e cauterizzandola; utilizzando la nuova forma di chirurgia robotica, cosiddetta “single port”, che con un unico taglietto permette di asportare selettivamente la lesione; oppure è possibile trattarla avvalendosi di una nuova forma di radioterapia che si chiama stereotassica, una tecnica molto precisa che utilizza fasci di radiazioni ad alta intensità per colpire in modo mirato il tumore risparmiando il più possibile i tessuti sani intorno. Tutte queste metodiche sono già disponibili al San Raffaele di Milano.
Innovazione, per il primario di Urologia, è poi quella di lavorare in gruppo, in forma multidisciplinare, unendo l’eccellenza di oncologi, medici e radioterapisti, con i quali viene discusso ogni caso di tumore urologico, con particolare attenzione a quello della vescica. Sulla malattia agli stadi iniziali, si interviene utilizzando dei medicinali estremamente innovativi riducendo drasticamente il rischio. Quando la neoplasia è particolarmente aggressiva l’approccio è invece la combinazione di alcuni nuovi farmaci immunoterapici o chemioterapici ed eventualmente l’intervento chirurgico e la radioterapia. Per il Prof. Montorsi “la comunione delle forze è la grandissima novità per questo tipo di tumore”.
Infine, il professore sottolinea come la chirurgia mininvasiva abbia cambiato profondamente la vita dei pazienti. In passato gli interventi erano efficaci, ma anche molto invasivi: le incisioni erano grandi e il recupero richiedeva fino a un mese prima di poter tornare alla vita normale e lavorativa.
Oggi, invece, grazie alle nuove tecniche, è possibile intervenire con approcci sempre più delicati: dalla tecnica single-port, che utilizza un unico piccolo accesso per effettuare l’intervento, alla tecnica multi-port, che prevede quattro o sei microincisioni. Il paziente “quasi non se ne accorge” – precisa il Primario – e, al tempo stesso, queste modalità permettono al chirurgo di essere estremamente preciso, rispettando i tessuti e gli organi circostanti”. Come sottolinea l’esperto, è “un grande passo avanti”. Fondamentale anche l’impegno della ricerca clinica, che al San Raffaele si rivolge “proprio al letto del paziente”: ogni piccolo progresso viene immediatamente trasferito nella pratica, per migliorare la qualità delle cure mediche e chirurgiche.

-foto IRCCS Ospedale San Raffaele –
(ITALPRESS).

Fastidio al polpaccio destro, Cambiaghi lascia il ritiro della Nazionale

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FIRENZE (ITALPRESS) – L’esterno offensivo Nicolò Cambiaghi ha accusato nelle scorse ore un fastidio muscolare al polpaccio destro e non sta svolgendo l’allenamento con la Nazionale italiana a Coverciano. Cambiaghi in mattinata lascerà il Centro tecnico federale e tornerà a disposizione del Bologna.

Oggi effettuerà allenamento personalizzato di recupero Calafiori, che si trascina da tempo un fastidio all’anca. Gli azzurri sono nel frattempo su uno dei terreni di gioco di Coverciano per l’allenamento di rifinitura pre gara contro la Moldova, in programma domani sera.

Al momento non verrà chiamato nessuno al posto di Cambiaghi. Lo ha precisato la FIGC. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Gaza, Tajani “Priorità consolidare la tregua e aiutare la popolazione”

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NIAGARA-ON-THE-LAKE (CANADA) (ITALPRESS) – A Gaza “dobbiamo in ogni modo far sì che innanzitutto si consolidi la tregua e che arrivino tutti i beni alimentari necessari alla popolazione civile”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della riunione dei ministri degli Esteri del G7 in Canada.

xo9/sat/gtr
(Video di Stefano Vaccara)

HIV, nuove conferme su terapie e profilassi long-acting

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ROMA (ITALPRESS) – Il trattamento e la prevenzione dell’HIV stanno vivendo una profonda trasformazione grazie ai farmaci iniettabili a lunga durata d’azione. Si tratta dei cosiddetti long-acting, capaci di mantenere efficacia e tollerabilità con una sola somministrazione ogni due mesi. È quanto emerso dal 20° Congresso della European AIDS Clinical Society, che si è svolto nelle scorse settimane a Parigi, dove sono state presentate decine di studi dedicati alle nuove terapie e strategie preventive.

sat/azn

Meloni “Il Piano Mattei è una realtà operativa, Italia ponte tra Ue e Africa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi il Piano Mattei non è più un’idea, ma è una realtà operativa che sta producendo risultati concreti. Voglio ricordare tre numeri su tutti: il coinvolgimento diretto di ormai 14 Nazioni africane, oltre un miliardo di risorse già impegnate dall’Italia per progetti nel Continente africano, la sinergia con il Global Gateway che vale più di 1,2 milioni. Una cooperazione che oggi si concentra su 4 grandi iniziative strategiche: la realizzazione del Corridoio infrastrutturale di Lobito, per collegare l’Africa occidentale a quella orientale, unendo Angola, Repubblica Democratica del Congo e Zambia; lo sviluppo delle filiere produttive del caffè in diverse Nazioni africane; l’estensione verso l’Africa orientale del cavo Blue Raman, la dorsale marittima che collegherà l’India alle economie europee, passando per il Medio Oriente e il Mediterraneo; l’AI Hub for Sustainable Development di Roma, che coinvolgerà centinaia di start-up africane per applicare l’intelligenza artificiale ai diversi settori del Piano”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio al Parlamento europeo sul Piano Mattei per l’Africa e Global Gateway.
“Stiamo portando avanti questo lavoro perchè siamo convinti che investire nel futuro dell’Africa significhi investire nel futuro dell’Europa stessa. Lo stiamo facendo attraverso un metodo che è diventato un punto di riferimento a livello europeo, come dimostra anche la presentazione di poche settimane fa a Bruxelles del Global Gateway Hub, la piattaforma permanente che coordinerà i progetti e gli investimenti europei nel Continente africano. L’Italia continuerà a essere un ponte tra Europa e Africa, mettendo a disposizione la competenza delle proprie imprese, la forza delle sue Istituzioni e la sua grande tradizione di dialogo. Perchè il futuro dell’Europa passa da un’Africa più stabile, più sicura e più prospera. E il futuro dell’Africa passa da un’Europa capace di ascoltare, investire e costruire insieme, con umiltà e rispetto dell’altro. Una sfida epocale nella quale, sono certa, il Parlamento europeo saprà svolgere un ruolo da protagonista”, conclude Meloni.
(ITALPRESS).
-Fonte: Palazzo Chigi-

Roma, sgomberati altri undici appartamenti occupati abusivamente / Video

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ROMA (ITALPRESS) – Questa mattina, come deciso in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini, è stato dato avvio allo sgombero di undici appartamenti occupati abusivamente, in uno stabile di via Eudo Giulioli.

Con le operazioni odierne si completa il piano di intervento avviato il 5 novembre scorso che ha portato allo sgombero di 4 palazzine, all’interno di un immobile che ospitava 24 appartamenti di cui 19 occupati abusivamente e gli altri 5 regolarmente locati ad occupanti regolari.

Gli immobili sono oggetto di un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Roma, che, su delega della Procura della Repubblica di Roma, è stato eseguito questa mattina dai Carabinieri. Il provvedimento recepisce le risultanze che, sotto la direzione della Procura di Roma, sono state raccolte dai Carabinieri della Compagnia Casilina i quali, attraverso una mirata attività info-investigativa, hanno documentato l’illecita occupazione abusiva dell’immobile, evidenziando i riflessi negativi che l’occupazione abusiva aveva avuto per la sicurezza dell’area.

L’attività dei Carabinieri ha consentito all’Autorità giudiziaria di emettere il decreto di sequestro, provvedimento che ha consentito di dare avvio allo sgombero completato oggi. Con l’odierno intervento vengono scongiurate diverse criticità per la sicurezza della zona, collocata in un più ampio contesto a connotazione residenziale, che negli anni si erano manifestate con numerosissimi episodi di liti, disturbo alla quiete pubblica, ubriachezza molesta e reati contro il patrimonio, i cui protagonisti sono stati spesso identificati in alcuni occupanti abusivi degli immobili.

L’operazione odierna consente, inoltre, di restituire la vivibilità necessaria ai 5 nuclei familiari che occupano l’immobile regolarmente (tra cui diversi anziani) che, nel corso delle operazioni, hanno espresso la loro gratitudine per l’intervento dei militari. Gli occupanti regolari, infatti, fino all’intervento odierno, sono stati costretti a vivere in uno stabile quasi interamente oggetto di occupazione abusiva, spesso teatro di condotte illecite e fenomeni di insicurezza diffusa.

L’intervento costituisce, pertanto, un’importante operazione di ripristino della legalità accompagnata tuttavia dall’umanità che ha contraddistinto l’intervento istituzionale: per ogni nucleo familiare sgomberato sono state preventivamente individuate delle adeguate soluzioni abitative attraverso il contributo dei servizi sociali di Roma Capitale e sono state scongiurati anche rischi per i nuclei familiari degli occupanti abusivi, alcuni dei quali, anche con la presenza di minori molto piccoli, vivevano in forti condizioni di disagio e precarie condizioni igienico-sanitarie all’interno degli appartamenti occupati.

IL VIDEO

-Foto ufficio stampa Carabinieri-
(ITALPRESS).