martedì, Dicembre 9, 2025
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Cina: nel 2021-2025 +167 mld di tonnellate di precipitazioni artificiali

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Secondo i dati ufficiali, le autorità meteorologiche cinesi hanno condotto attivamente operazioni di incremento artificiale di pioggia e neve durante il periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025), aumentando complessivamente le precipitazioni di 167,7 miliardi di tonnellate.

Durante il periodo, le autorità meteorologiche hanno inoltre effettuato operazioni di prevenzione artificiale della grandine, che hanno contribuito a ridurre le perdite economiche di circa 60,3 miliardi di yuan (circa 8,5 miliardi di dollari), secondo l’Amministrazione Meteorologica Cinese.

Le operazioni cinesi di modifica meteorologica hanno fornito un solido sostegno alla prevenzione e mitigazione dei disastri, così come ai raccolti agricoli, ha dichiarato Cai Miao, un funzionario dell’amministrazione.

Cai ha osservato che tali attività nel Paese attualmente coprono il 68% delle principali aree produttrici di cereali, il 63% delle zone con funzioni ecologiche chiave e il 55% dei frutteti a livello nazionale.

Queste operazioni hanno inoltre favorito miglioramenti ecologici, poiché i dipartimenti meteorologici conducono tutto l’anno attività di incremento artificiale di pioggia e neve in aree chiave come il Sanjiangyuan, la regione da cui si originano tre fiumi, che ospita le sorgenti dello Yangtze, del fiume Giallo e del Lancang, contribuendo a un graduale aumento della copertura vegetale nella regione.

Nell’imminente periodo del 15esimo Piano quinquennale (2026-2030), le autorità lavoreranno per migliorare l’efficacia delle operazioni di modifica meteorologica, nel tentativo di contribuire meglio alla mitigazione dei disastri, alla produzione agricola, alla protezione e al ripristino ecologici, e alle principali risposte alle emergenze, ha dichiarato Ren Zhenhe, un altro funzionario dell’amministrazione.

(ITALPRESS).

Palermo Capitale italiana del Volontariato 2025, Schifani: “Il terzo settore è una ricchezza italiana”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Le iniziative che nel corso dell’anno hanno animato questo momento di consapevolezza, ma anche di responsabilità, ospitato dalla Città di Palermo, hanno offerto un contributo rinnovato e concreto al contrasto verso ogni forma di povertà ed emarginazione, alla tutela della dignità umana, all’affermazione dei diritti e alla promozione della crescita delle comunità e delle istituzioni locali”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo all’evento di chiusura di “Palermo capitale italiana del volontariato 2025” che si è svolto questa mattina al Teatro Massimo.

Alla cerimonia è intervenuto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è stato accolto, al suo arrivo, dal presidente della Regione. “La sua presenza – ha detto Schifani – ha voluto ulteriormente onorare e sottolineare il rilievo che la nostra Repubblica riconosce al volontariato”. “La valorizzazione delle politiche sociali, della ricchezza rappresentata dal pluralismo sociale e dell’integrazione socio-sanitaria – ha aggiunto Schifani – costituiscono per il governo regionale elementi centrali per garantire piena inclusione e tutela della dignità dei nostri concittadini più deboli. Per questo siamo intervenuti a livello normativo destinando ingenti risorse della programmazione europea e dei fondi di sviluppo e coesione per contrastare le marginalità e le devianze a partire dalla drammatica diffusione della dispersione scolastica e delle droghe, in particolare il crack”.

Il presidente della Regione, citando Papa Francesco, ha poi rimarcato il ruolo del volontariato, in una logica di sussidiarietà orizzontale, al fianco delle istituzioni. “I dati dell’economia siciliana – ha detto – evidenziano una crescita assai rilevante in termini di prodotto interno lordo e di riduzione della disoccupazione, ma non sempre questo si traduce in un contenimento del disagio sociale”.

“Intendiamo proseguire con il massimo impegno, nel sostegno delle politiche sociali e di solidarietà, in una logica – ha concluso Schifani – che non individui il volontariato in termini semplificati di mera supplenza o di pura sostituzione. Per centrare l’obiettivo abbiamo necessità di voi perché non è possibile vivere indifferenti davanti al dolore, al disagio, alle crescenti povertà”. In conclusione, il presidente della Regione ha rivolto un ringraziamento a chi ha organizzato e collaborato per la riuscita di “Palermo capitale italiana del volontariato 2025” e tutto il mondo del terzo settore che “rappresenta “la quarta gamba” della nostra comunità – ha detto – una grande ricchezza italiana e una realtà essenziale per il nostro Paese”. Schifani ha infine augurato buon lavoro alla città di Modena che raccoglie il testimone per il prossimo anno.

-Foto gb/Italpress-
(ITALPRESS).

Palermo Capitale italiana del Volontariato 2025, Schifani: “Destinate ingenti risorse per il contrasto delle marginalità”

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PALERMO (ITALPRESS) – “La valorizzazione delle politiche sociali, della ricchezza del pluralismo sociale e dell’integrazione sociosanitaria costituiscono per il governo regionale elementi centrali per garantire piena inclusione e tutela della dignità dei nostri concittadini più deboli”. Lo sottolinea il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani nel suo intervento alla cerimonia di chiusura di ‘Palermo Capitale italiana del volontariato 2025’, al Teatro Massimo, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

A questa finalità siamo intervenuti a livello normativo destinando ingenti risorse della programmazione europea e dei Fondi di sviluppo e coesione, per contrastare le marginalità e le devianze a partire dalla drammatica diffusione della dispersione scolastica e della diffusione delle droghe, in particolare con la legge sul crack – prosegue Schifani, – Compito delle amministrazioni, a partire da quella regionale, è adottare politiche capaci di assicurare servizi integrati, continui e personalizzati, come evidenziato anche dall’attuale percorso di rafforzamento del sistema sociosanitario regionale e dei modelli di presa in carico unitaria: in questo senso il governo regionale è impegnato a sostenere interventi che favoriscono autonomia, partecipazione e qualità della vita, promuovendo una collaborazione sempre più stretta tra istituzioni, enti del terzo settore, organismi del volontariato, famiglie e professionisti”.

-Foto gb/Italpress-
(ITALPRESS).

Cina, vlogger trasforma in realtà le scene di “spade volanti” grazie ai droni

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Cina, vlogger trasforma in realtà le scene di "spade volanti" grazie ai droni

Magia del kung fu? No, è la potenza della tecnologia.
Il giovane influencer Fan Peng, di Chengdu, nella provincia cinese sudoccidentale del Sichuan, ha portato nel mondo reale il controllo delle “spade volanti” utilizzando la tecnologia dei droni.
Nel suo video, sciami di “spade volanti” guidate da gesti sensibili al movimento fluttuano all’unisono, richiamando scene da un romanzo di arti marziali. (ITALPRESS/XINHUA).

Palermo Capitale italiana del Volontariato 2025, Lagalla: “Mattarella fondamentale riferimento morale”

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PALERMO (ITALPRESS) – “È per tutti noi un grande onore e uno speciale privilegio, Signor Presidente, accoglierLa ancora una volta a Palermo e rivolgerLe il riconoscente saluto della Città e dell’intera compagine di quel Volontariato che, ogni giorno, in Italia, è generatore di fiducia e antidoto alla rassegnazione, vero e proprio pilastro della democrazia e della convivenza civile. Nei mesi trascorsi è stato compiuto un percorso intenso e denso di gratificanti esperienze, che ha visto Palermo e la sua Area metropolitana impegnate ad impreziosire quella rete di solidarietà, partecipazione e generosità che è carattere distintivo del volontariato italiano. Il passaggio di testimone da Trento (Capitale 2024) a Palermo ha simboleggiato l’unità del Paese, connettendo gli estremi geografici della Penisola attraverso l’ideale dorsale valoriale dell’impegno associazionistico”. Così il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in occasione dell’evento conclusivo di Palermo – Capitale Italiana del Volontariato 2025″, al Teatro Massimo.

“Lei, con la Sua costante attenzione ai valori della solidarietà e dell’impegno civile, rappresenta un fondamentale riferimento morale per questo straordinario mondo di donne ed uomini che hanno fatto dei valori di umanità e del rispetto della persona il proprio codice comportamentale – sottolinea Lagalla -. Né può essere taciuto il Suo frequente richiamo al volontariato come potente motore di energia civica in una società troppo spesso disorientata da falsi miti e da condotte egoistiche, come spesso ricordava anche un altro grande ed indimenticato simbolo della solidarietà e dell’altruismo, figlio di questa Città: Fratel Biagio Conte. Durante quest’anno, Palermo e la sua provincia hanno mostrato il loro volto più autentico: quello di una terra che, da secoli, privilegia l’inclusione e l’accoglienza e che oggi vuole testimoniare di sapersi prendere cura dei più vulnerabili ed emarginati, di non rassegnarsi alla violenza e alla cultura mafiosa, di adoperarsi per trasformare le incalzanti criticità attuali in un fattore propulsivo di solidale cambiamento collettivo. Da qui l’intendimento di procedere, quale eredità permanente di questo 2025, alla costituzione di una Fondazione di Comunità dell’Area metropolitana di Palermo, con l’obiettivo di assicurare efficace raccordo istituzionale e multilivello alle azioni di volontariato. Nel corso dell’anno, attraverso l’impegno di oltre 2.500 enti no-profit e di circa 45.000 volontari, che hanno animato centinaia di eventi territoriali distribuiti in tutta l’area metropolitana, abbiamo visto i borghi ed i quartieri aprirsi agli open day della solidarietà; assistito a importanti momenti di confronto e collaborazione tra associazioni, scuole, imprese, parrocchie; vissuto occasioni nelle quali le Comunità si sono ritrovate sulle strade con autentico sentimento di partecipazione. La creatività e la speranza si sono, così, dispiegate anche nei luoghi dove tali valori sembravano smarriti. Lo slogan di questa edizione 2025 – “(Bella e pulita). Un volontariato che non ti aspetti… Il tuo!” – ha trovato seguito e concretezza. Esso è diventato un invito all’azione, un modo per dire che la bellezza di Palermo non sta solo nel suo patrimonio artistico e culturale, ma nei gesti quotidiani di chi si mette al servizio della Comunità, dispensando generosità e fiducia. Dietro i dati ufficiali, i fatti raccontano le tante e belle storie di chi, spesso in silenzio, ha generosamente donato tempo, competenze, vicinanza, anche più semplicemente un sorriso o una carezza. Si è così tessuta una rete umana che, muovendo da questa occasione, tende a crescere e a rafforzarsi, agendo sul superamento delle diseguaglianze e sulla trasformazione dei modelli comportamentali, soprattutto di quelli che generano violenza e tensione sociale su un substrato spesso segnato da difficoltà economiche, povertà educativa, scarso senso del bene comune, mancanza di un sogno condiviso di futuro. Come Amministrazione comunale, abbiamo voluto essere parte di questa rete: più che promotori, compagni di viaggio. In sinergia con CeSVoP, Caritas Diocesana, Forum del Terzo Settore e con le tante ed importanti realtà associative della Sicilia e del resto d’Italia, nonché con ANCI, l’ente territoriale ha contribuito a sostenere percorsi di co-progettazione, di educazione alla cittadinanza, di rigenerazione urbana e sociale. Si è lavorato affinché la partecipazione non restasse un concetto astratto, ma potesse tradursi in azioni concrete nei luoghi della fragilità umana ed ambientale, della povertà e del disagio sociale, soprattutto quello che talvolta genera la gratuita violenza dei giovani e che rischia di sfociare pericolosamente nel devastante consumo di droghe e, ancor peggio, nella volontaria sottomissione di alcuni di loro alla malavita organizzata. Se un monumento dovesse mai essere realizzato per ricordare i mesi appena trascorsi, esso non sarebbe fatto di pietra o di bronzo, ma di relazioni, di esperienze, di progetti. Mi sia permesso, quindi, di rivolgere un ringraziamento sincero e vibrante alle Volontarie e ai Volontari, indiscussi protagonisti di quest’anno di impegno e di servizio; alle associazioni tutte, per la passione e la competenza con le quali hanno animato le tante attività realizzate; agli enti e alle istituzioni che hanno operato con unità di intenti e capacità di visione; ai cittadini di Palermo e della sua Area Metropolitana che, avvicinandosi con entusiasmo alle varie iniziative sul territorio, hanno legittimato e vivificato il significato profondo di essere, per il 2025, capitale del Volontariato italiano. Un affettuoso saluto e un sentito augurio di buon lavoro desidero, poi, indirizzare alla Città di Modena che oggi è qui, rappresentata dal Suo Sindaco, per ricevere l’investitura a ‘Capitale italiana del Volontariato 2026′”. “Signor Presidente, Palermo è la Sua città, e oggi, a conclusione di un anno di lavoro, siamo lieti ed orgogliosi di consegnarLe il testimone di un impegno che dovrà proseguire, soprattutto nelle periferie e laddove ancora si registrano i maggiori bisogni, significativi ritardi educativi e rilevanti criticità di sviluppo. Per tali ragioni, ci piace affermare che l’odierna chiusura della stagione di Palermo – Capitale del Volontariato coincide con una promessa di continuità, che intende confermare il comune e quotidiano impegno per una Città più giusta, resa migliore dall’umanità che la pervade”, conclude il sindaco Lagalla.

-Foto gb/Italpress-
(ITALPRESS).

Cina, splendido paesaggio ricoperto di brina nel nordest del Paese

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Cina, splendido paesaggio ricoperto di brina nel nordest del Paese

L’inverno offre uno spettacolo speciale nella città cinese nordorientale di Liaoyang. Gli alberi brillano ricoperti di brina alla luce del sole del mattino dopo un sorprendente “cambio di look” durante la notte precedente. (ITALPRESS/XINHUA)
mec/abr/

Cina, a Chengdu le stazioni di ricarica per veicoli elettrici diventano mobili

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Cina, a Chengdu le stazioni di ricarica per veicoli elettrici diventano mobili

A Chengdu, in Cina, i caricatori per veicoli elettrici diventano mobili , con la ricarica rapida che viene consegnata direttamente nel posto auto. (XINHUA/ITALPRESS).
mec/abr

Crosetto “Trump ha esplicitato che l’Unione Europea gli serve poco o nulla”

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ROMA (ITALPRESS) – “Da 3 anni, in privato, incontri, riunioni dei ministri, interviste, dico ciò che ieri è stato codificato nella Strategia di Sicurezza Nazionale USA e cioè che il rapporto con l’EU sarebbe mutato e che le garanzie di difesa regalate dopo il ’45 sarebbero finite velocemente. Era chiaro, evidente. Con una tempistica più accelerata di quella che temevo (pensavo concedessero 2/3 anni in più) é accaduto ciò che era previsto. La traiettoria della politica americana era evidente già prima dell’avvento di Trump che ha soltanto accelerato un percorso irreversibile”. Così, in un post su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che spiega: “Gli USA hanno in corso una competizione sempre più difficile, complessa e dura con la Cina e ogni loro atto, decisione, comportamento, deve essere letto in questo scenario. Trump ha semplicemente esplicitato che l’UE gli serve poco o nulla in questa competizione. Perché non ha risorse naturali particolarmente rilevanti o utili. Perché sta perdendo la competizione sull’innovazione e la tecnologia. Perché non ha potere militare. Perché, rispetto ai nuovi attori del Mondo, é piccola, lenta e ‘vecchia’. I motivi per cui lo abbia fatto anche con un po’ di asprezza non sono nemmeno loro una sorpresa perché i suoi giudizi (e quelli di molti esponenti repubblicani o maga) su alcune posizioni e scelte politiche dell’Unione sono note da anni“.

“Ma il tema principale non è l’EU – sottolinea Crosetto -. Come si nota dal poco spazio dedicato al vecchio continente, nella strategia resa nota ieri. Ogni decisione, ogni atto futuro sarà affrontato con un solo obiettivo: il rafforzamento degli USA nella competizione con la Cina. Un approccio pragmatico, senza sentimenti o legami, utilitaristico ed esclusivamente orientato alla supremazia economica e tecnologica nei prossimi anni perché significa supremazia in questo secolo. Nulla di nuovo, per chi lo avesse seguito negli anni, nulla di strano rispetto alla visione americana consolidata. É questo scenario (come dicevo ampiamente previsto) quello nel quale devono essere definite le scelte, le decisioni, le strategie delle nazioni più piccole (come noi). Perché anche noi abbiamo bisogno di risorse. Perché anche noi abbiamo bisogno di tecnologie. Perché anche noi abbiamo bisogno di far crescere la nostra economia e difendere il nostro spazio di ricchezza. Non per esercitare una supremazia su qualcuno ma per garantirci futuro. Nel frattempo però la pessima notizia è che dovremmo (per me dovremo) pensare a ciò che finora ci avevano fornito, gratuitamente, i nostri alleati statunitensi: la sicurezza, la difesa e la deterrenza. Non parlo solo di quelle militari. Per scelta politica in questi anni abbiamo costruito e consolidato una grande quantità di rapporti bilaterali con nazioni che ci possono aiutare nel percorso futuro (in Africa, Golfo, Asia, Sud America, Australia) per garantire e rafforzare la sicurezza economica, energetica e di approvvigionamenti strategici. Per scelta abbiamo contribuito a dare un piccolo impulso positivo ad un’Europa che aveva perso il contatto con le traiettorie del Mondo pensando di poterlo plasmare a sua immagine e somiglianza. Piccolo, perché le resistenze ideologiche e burocratiche che rifiutano un approccio veloce e pragmatico alle evoluzioni della realtà sono fortissime e sedimentate. L’Europa è anche però un luogo naturale dove poter trovare partners per fare ciò che da soli siamo troppo piccoli per realizzare. Ad esempio è chiaro che la ‘soglia di ingresso’ finanziaria per recuperare il tempo perso su tecnologie fondamentali richiede una quantità di investimenti pubblici e privati tali che anche per 27 nazioni sono pesanti. Ma vanno fatti, per sopravvivere. Stesso discorso per la Difesa: più siamo, più é forte, meno costa. Siamo nel pieno centro di cambiamenti epocali. Occorre vederli, capirli ed orientare la nave, come in mare durante una tempesta. Perché, come accade in mare, nessuno, nemmeno i più grandi sono in grado di controllare i flussi dei tempi nei quali viviamo, ma ognuno é costretto ad affrontarli navigando al meglio”, conclude Crosetto.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Crosetto “Trump ha esplicitato che l’Unione Europa gli serve poco o nulla”

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ROMA (ITALPRESS) – “Da 3 anni, in privato, incontri, riunioni dei ministri, interviste, dico ciò che ieri è stato codificato nella Strategia di Sicurezza Nazionale USA e cioè che il rapporto con l’EU sarebbe mutato e che le garanzie di difesa regalate dopo il ’45 sarebbero finite velocemente. Era chiaro, evidente. Con una tempistica più accelerata di quella che temevo (pensavo concedessero 2/3 anni in più) é accaduto ciò che era previsto. La traiettoria della politica americana era evidente già prima dell’avvento di Trump che ha soltanto accelerato un percorso irreversibile”. Così, in un post su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che spiega: “Gli USA hanno in corso una competizione sempre più difficile, complessa e dura con la Cina e ogni loro atto, decisione, comportamento, deve essere letto in questo scenario. Trump ha semplicemente esplicitato che l’UE gli serve poco o nulla in questa competizione. Perché non ha risorse naturali particolarmente rilevanti o utili. Perché sta perdendo la competizione sull’innovazione e la tecnologia. Perché non ha potere militare. Perché, rispetto ai nuovi attori del Mondo, é piccola, lenta e ‘vecchia’. I motivi per cui lo abbia fatto anche con un po’ di asprezza non sono nemmeno loro una sorpresa perché i suoi giudizi (e quelli di molti esponenti repubblicani o maga) su alcune posizioni e scelte politiche dell’Unione sono note da anni“.

“Ma il tema principale non è l’EU – sottolinea Crosetto -. Come si nota dal poco spazio dedicato al vecchio continente, nella strategia resa nota ieri. Ogni decisione, ogni atto futuro sarà affrontato con un solo obiettivo: il rafforzamento degli USA nella competizione con la Cina. Un approccio pragmatico, senza sentimenti o legami, utilitaristico ed esclusivamente orientato alla supremazia economica e tecnologica nei prossimi anni perché significa supremazia in questo secolo. Nulla di nuovo, per chi lo avesse seguito negli anni, nulla di strano rispetto alla visione americana consolidata. É questo scenario (come dicevo ampiamente previsto) quello nel quale devono essere definite le scelte, le decisioni, le strategie delle nazioni più piccole (come noi). Perché anche noi abbiamo bisogno di risorse. Perché anche noi abbiamo bisogno di tecnologie. Perché anche noi abbiamo bisogno di far crescere la nostra economia e difendere il nostro spazio di ricchezza. Non per esercitare una supremazia su qualcuno ma per garantirci futuro. Nel frattempo però la pessima notizia è che dovremmo (per me dovremo) pensare a ciò che finora ci avevano fornito, gratuitamente, i nostri alleati statunitensi: la sicurezza, la difesa e la deterrenza. Non parlo solo di quelle militari. Per scelta politica in questi anni abbiamo costruito e consolidato una grande quantità di rapporti bilaterali con nazioni che ci possono aiutare nel percorso futuro (in Africa, Golfo, Asia, Sud America, Australia) per garantire e rafforzare la sicurezza economica, energetica e di approvvigionamenti strategici. Per scelta abbiamo contribuito a dare un piccolo impulso positivo ad un’Europa che aveva perso il contatto con le traiettorie del Mondo pensando di poterlo plasmare a sua immagine e somiglianza. Piccolo, perché le resistenze ideologiche e burocratiche che rifiutano un approccio veloce e pragmatico alle evoluzioni della realtà sono fortissime e sedimentate. L’Europa è anche però un luogo naturale dove poter trovare partners per fare ciò che da soli siamo troppo piccoli per realizzare. Ad esempio è chiaro che la ‘soglia di ingresso’ finanziaria per recuperare il tempo perso su tecnologie fondamentali richiede una quantità di investimenti pubblici e privati tali che anche per 27 nazioni sono pesanti. Ma vanno fatti, per sopravvivere. Stesso discorso per la Difesa: più siamo, più é forte, meno costa. Siamo nel pieno centro di cambiamenti epocali. Occorre vederli, capirli ed orientare la nave, come in mare durante una tempesta. Perché, come accade in mare, nessuno, nemmeno i più grandi sono in grado di controllare i flussi dei tempi nei quali viviamo, ma ognuno é costretto ad affrontarli navigando al meglio”, conclude Crosetto.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Incendio in hotel a Sestriere, nessun ferito

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TORINO (ITALPRESS) – Nella notte i vigili del fuoco sono intervenuti a Sestriere, in provincia di Torino, per spegnere un incendio in una stanza di hotel agli ultimi piani dell’edificio. Le attività hanno coinvolto dieci squadre con oltre 29 vigili fra personale volontario e permanente. Non si riscontrano persone coinvolte dal rogo, ma l’albergo è stato momentaneamente evacuato.

-Foto ufficio stampa Vigili del Fuoco-
(ITALPRESS).