domenica, Novembre 16, 2025
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Zaia “La mia candidatura è frutto di un dibattito lunare”

MILANO (ITALPRESS) – “Io esco da un dibattito che a volte è stato lunare. Mi sono ritrovato da un lato a sentire a livello nazionale dibattere di terzo mandato sì o no. Io rappresento con i sindaci di più di 15 mila abitanti le uniche due cariche elettive che hanno il vincolo di mandato. Dapprima la negazione dello sblocco di mandati, poi ho avuto anche la negazione di poter fare la mia lista civica che serviva a dare risposta ai cittadini che non si riconoscono in una parte politica. Non ultimo mi è stato negato anche di utilizzare l’eventuale mio nome sul simbolo. A quel punto mi sono detto che se sono un problema lo faccio diventare reale”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, ospite al programma Start di Sky TG24. “Sono capolista con non poche difficoltà, cerco di non andare a fare il guastafeste in giro per i territori con i colleghi candidati, molti anche miei ex consiglieri. Il vero avversario di questa campagna elettorale è l’astensionismo. Invito tutti i cittadini ad andare a votare, sono preoccupato che l’astensionismo sia il vero partito rappresentato in queste regioni”, ha concluso.

“È possibile pensare a una Lega del Nord collegata al partito nazionale? “In un Paese come questo che sta affrontando, anche se lentamente, la riforma dell’autonomia differenziata bisognerà interrogarsi. Siamo un Paese di campanili e delle tante identità, super eterogeneo. Immagino che potremmo anche guardare a un modello che funziona che è quello della Csu bavarese. In Germania funziona il fatto che ci sia una parte del territorio che però fa sempre capo a un partito nazionale. Nessuna provocazione, ho solo posto una questione che dovrebbe riguardare tutti i partiti”, ha aggiunto.

“Per quanto riguarda il segretario Vannacci, se mi viene chiesto cosa ne penso delle leggi razziali non ho ben capito cosa pensi lui. Forse non è stato chiaro. Lo spiegherà a tutti. Sulle leggi razziali non c’è nessuna rivisitazione storica da fare”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Iren, nei primi nove mesi ricavi +16,4% a 4,8 miliardi. Dal Fabbro “Conferma dell’efficacia strategica”

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Iren ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2025. I Ricavi consolidati al 30 settembre 2025 si attestano a 4.839,8 milioni di euro, in aumento del +16,4% rispetto ai 4.156,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. I principali fattori di incremento del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per circa 90 milioni di euro dall’aumento dei prezzi delle commodities e per circa 160 milioni di euro dai maggiori volumi energetici venduti. Contribuisce positivamente il consolidamento, a far data dal 1° gennaio 2025, del gruppo EGEA Holding per 313 milioni di euro e le attività di efficienza energetica per circa 59 milioni di euro. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 1.003,5 milioni di euro, in aumento del +8,7% rispetto ai 923,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. L’incremento del margine di periodo è attribuibile prevalentemente al consolidamento del gruppo EGEA Holding (+43 milioni di euro), alla crescita organica (+18 milioni di euro) e al piano di sinergie (+16 milioni di euro). Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 401,5 milioni di euro, in aumento del +6,6% rispetto ai 376,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024.

Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per 45 milioni di euro relativi all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento (25 milioni di euro), riconducibili al Gruppo EGEA Holding, maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per 9 milioni di euro, maggiori accantonamenti al fondo rischi per 2 milioni di euro ed un minor rilascio di fondi di 2 milioni di euro. L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 219 milioni di euro, in aumento (+12,2%) rispetto al risultato dei primi nove mesi del 2024. La crescita riflette l’andamento dell’EBITDA e beneficia della riduzione del risultato di terzi legata all’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua e di un tax rate al 28% in riduzione per effetti straordinari non replicabili. L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.287,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento di 204,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2024. Al riguardo, il flusso di cassa operativo si attesta a 566 milioni di euro coprendo quasi interamente gli investimenti tecnici effettuati pari a 613 milioni di euro, mentre i 500 milioni di euro raccolti con l’emissione dei bond ibrido sono stati, come previsto, interamente impiegati per gli investimenti finanziari del periodo pari a 511 milioni di euro.

Gli investimenti complessivi realizzati nel periodo ammontano a 1.124 milioni di euro, in crescita rispetto al 2024, di cui 613 milioni di euro di investimenti tecnici (+9,5%) e 511 milioni di euro di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Iren Acqua (283 milioni di euro), all’esercizio della call e al consolidamento di EGEA Holding (238 milioni di euro) e alla cessione del ramo d’azienda inerente al servizio idrico integrato di Imperia (-11 milioni di euro). Si segnala inoltre che il 68% degli investimenti è allineato alla Tassonomia europea e sono destinati a progetti di sostenibilità, in linea con le previsioni di piano industriale.

“I risultati del periodo sono molto positivi e testimoniano l’efficacia della nostra strategia e della qualità della gestione con un Ebitda in crescita del 9% e un Utile netto del 12%. Abbiamo saputo mantenere un equilibrio solido tra crescita organica e inorganica, valorizzando le sinergie tra le diverse aree di business. Confermiamo la guidance per l’esercizio in corso, prevedendo – come già anticipato – una crescita più moderata nella restante parte dell’anno. In particolare, ci attendiamo un Ebitda 2025 di 1.350 milioni di euro, un utile netto di 300 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro”. Lo afferma Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.

“I risultati del periodo confermano la solidità del nostro modello industriale e la capacità del Gruppo di generare valore in modo sostenibile, grazie alla messa a terra di un piano di investimenti tecnici per oltre 610 milioni di euro, destinati principalmente ai business regolati – spiega Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo -. La crescita di 80 milioni di euro del periodo è stata trainata dal contributo positivo di tutte le linee di business e dall’attuazione del piano di sinergie, che sta producendo effetti concreti in termini di efficienza operativa e marginalità (+16 milioni di euro). I risultati ottenuti rappresentano una base solida per proseguire nel percorso di sviluppo e nel raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano industriale sostenuti anche da un miglioramento del rapporto IFN/EBITDA atteso a fine anno a 3,1x”.

“I risultati in crescita confermano l’impegno e la professionalità delle quasi 12.000 persone che lavorano nel Gruppo Iren e che sono il vero motore dei successi che stiamo riportando – sottolinea Moris Ferretti, Vice Presidente del Gruppo -. Prosegue, inoltre, con determinazione il nostro percorso di crescita sostenibile, con il 68% di investimenti destinati principalmente a progetti ambientali e sociali, che rappresentano un fondamento strategico in grado di dare ulteriore forza e solidità al modello di sviluppo dell’azienda. In particolare, nel periodo registriamo un incremento del +12% nelle volumetrie teleriscaldate per effetto del consolidamento di Egea e lo stabilizzarsi del 70% della raccolta differenziata grazie all’estensione delle best practice anche negli altri territori serviti”.

APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE AL 2030

Il Consiglio di amministrazione di Iren Spa ha approvato oggi l’aggiornamento del piano industriale al 2030. ‘Il Piano Industriale appena approvato si fonda su basi solide e concrete, grazie alla valorizzazione del nostro modello di business, a investimenti selettivi e alla rigorosa disciplina finanziaria – dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo del Gruppo Iren -. Abbiamo tracciato un percorso di crescita sostenibile e misurabile che ci porta ad un EBITDA atteso nel 2030 pari a 1,6 miliardi di euro, al quale si aggiungono ulteriori potenziali upside legati alle opportunità di sviluppo organico ed inorganico che il Gruppo è oggi nelle condizioni di cogliere. Allo stesso tempo, la nostra strategia conferma l’impegno verso una politica di dividendi in crescita, +8% all’anno fino al 2027 e +6% dal 2028 al 2030, a testimonianza della fiducia nella capacità del Piano di generare valore per tutti gli stakeholder’. ‘L’approvazione del nuovo Piano Industriale segna l’avvio di una fase di trasformazione mirata che modificherà il nostro modello di business rendendolo ancora più efficiente, più focalizzato e maggiormente orientato alla creazione di valore. In particolare, tramite il piano di investimenti da 6,4 miliardi di euro, rafforzeremo le attività che esprimono il maggior potenziale di crescita e che garantiscono stabilità e visibilità nel medio-lungo periodo, come i servizi a rete e i termovalorizzatori – dichiara Gianluca Bufo, Amministratore delegato del Gruppo Iren -. A ciò si affianca un piano di sinergie chiaro, definito e pienamente attuabile, che ci consentirà di recuperare redditività e di semplificare ulteriormente la struttura operativa del Gruppo. La solidità dei driver industriali e la qualità delle iniziative avviate ci permettono di confermare una crescita concreta e misurabile con un cagr dell’Ebitda del 4% e dell’Utile netto del 7%’.

‘L’approvazione, congiuntamente al piano industriale, del Piano di Transizione al 2040 rappresenta una svolta strategica per il nostro Gruppo: un percorso chiaro e ambizioso che ci porterà, grazie a un piano di investimenti mirato, a essere ancora più sostenibili, a utilizzare in modo più efficiente le risorse e a ridurre in maniera significativa il nostro impatto ambientale, dimezzando la carbon intensity – dichiara Moris Ferretti, Vice Presidente esecutivo del Gruppo Iren -. È una visione di lungo periodo che combina responsabilità industriale e innovazione, con l’obiettivo di generare valore duraturo per i territori in cui operiamo e per le generazioni future. Con questo Piano confermiamo il nostro impegno ad accompagnare la trasformazione energetica e ambientale, contribuendo a costruire un futuro più pulito, resiliente e inclusivo grazie alla massima valorizzazione del capitale umano e all’inserimento nel Gruppo di circa 2.400 nuove persone per supportare il cambiamento definito’. I tre pilastri strategici individuati nei precedenti piani industriali continuano a rappresentare il quadro di riferimento per le scelte di allocazione del capitale e incarnano i valori guida del Gruppo. Transizione ecologica, valorizzazione dei territori e qualità del servizio restano gli assi portanti del nostro percorso di sviluppo, oggi interpretati alla luce delle dinamiche competitive e regolatorie in evoluzione. L’impegno di Iren nella transizione ecologica assume un approccio ancor più mirato e resiliente. In risposta al mutato scenario di mercato e ai tempi autorizzativi per lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile, Iren privilegerà interventi che possano tutelare l’ambiente e gli ecosistemi nei quali opera, come la realizzazione di sistemi di massimizzazione del recupero di calore destinato al teleriscaldamento sui termovalorizzatori o la realizzazione di 5 nuovi impianti di depurazione, utilizzando in modo consapevole e sostenibile le risorse naturali e dando nuova vita ai rifiuti con il recupero di materia ed energia.

Questa impostazione consente di proteggere la redditività, migliorare la qualità del portafoglio investimenti e garantire una crescita coerente con le metriche di sostenibilità. La creazione di valore per i territori si traduce nello sviluppo di infrastrutture essenziali alla crescita locale e nel rafforzamento della presenza territoriale del Gruppo. Il modello multiutility consente di cogliere opportunità nuove, espandere in modo sinergico i servizi offerti, favorendo la crescita e rispondendo in modo puntuale alle esigenze delle comunità nelle quali Iren opera. La qualità del servizio rimane il principio ispiratore che muove le azioni del Gruppo. Iren punta a incrementare la resilienza delle reti di distribuzione per minimizzare i disservizi, potenziare l’esperienza del cliente attraverso presidi territoriali capillari sui territori e ottimizzare i processi aziendali per incrementarne l’efficienza. In linea con le direttrici strategiche, i tre pilastri vengono oggi declinati all’interno di un modello di business evoluto e maggiormente focalizzato. La trasformazione del Gruppo da ‘extended multiutility’ a ‘focussed multiutility’ avverrà tramite una capital allocation più selettiva e focalizzata sui business core, con l’obiettivo di massimizzare il valore generato, concentrare risorse sulle attività a maggiore ritorno e ridurre l’esposizione verso le attività sulle quali non abbiamo ancora sviluppato un vantaggio competitivo.

Il piano industriale al 2030 è integrato in un piano di transizione al 2040, che vede Iren impegnata in un percorso concreto e misurabile di lungo termine, in linea con gli obiettivi europei del Sustainable Development Goals. Gli impegni e i target ESG sono sviluppati secondo le linee guida della transizione ecologica e della centralità delle comunità e delle persone e sono articolati secondo 5 aree focus: decarbonizzazione, economia circolare, risorse idriche, città resilienti e persone. Per ogni indicatore di performance individuato Iren ha fissato dei target quantitativi di miglioramento al 2028, 2030 e 2040 delineando un percorso chiaro e monitorabile nel tempo. Per il raggiungimento di questi obiettivi è stato valutato l’impegno in termini di investimenti e ipotizzata a tendere anche l’evoluzione tecnologica come la cattura della CO2. L’aggiornamento del piano industriale prevede investimenti tecnici lordi per 6,4 miliardi di euro, di cui il 40% relativi ad investimenti di sviluppo ed il 60% di mantenimento. Tali investimenti includono, per il 23% sul complessivo, interventi di mantenimento dei business regolati a rete (RAB) relativi al ciclo idrico integrato, rete elettrica e rete gas. Nell’ambito degli investimenti di mantenimento sono altresì ricompresi tutti gli investimenti per garantire la piena efficienza degli asset e il mantenimento dell’attuale customer base. L’attuale piano di investimenti si caratterizza per i progetti di sviluppo sui business regolati a rete, in particolar modo sul servizio idrico integrato e la distribuzione elettrica, per la realizzazione di 3 termovalorizzatori che permetteranno al Gruppo di chiudere con il recupero di energia la filiera dei rifiuti urbani, per l’installazione di aerotermo sugli impianti cogenerativi e termoelettrici e per lo sviluppo della rete di teleriscaldamento, a fronte di un rallentamento dell’installazione di nuova capacità rinnovabile e di ulteriore capacità di trattamento rifiuti per il recupero di materia.

La visibilità dei ritorni è basata sull’elevata percentuale di investimenti sui business regolati, pari all’80% del totale. Infine, il 70% degli investimenti pari a 4,3 miliardi di euro è destinata a progetti sostenibili allineati alla Tassonomia europea, in particolar modo il 33% è destinata alla gestione sostenibile della risorsa idrica, il 28% a supportare la trasformazione a città resilienti, il 26% alla decarbonizzazione e il 13% all’economia circolare. ‘In sintesi, il piano è caratterizzato da una distribuzione equilibrata degli investimenti negli anni, da un basso rischio di esecuzione, da un’alta prevedibilità dei risultati e da elevati investimenti in progetti/attività sostenibili’, spiega Iren.

– foto ufficio stampa Iren –

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Rocca “Dalla Regione Lazio oltre 2 milioni per Gaza e la Cisgiordania”

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Rocca "Dalla Regione Lazio oltre 2 milioni per Gaza e la Cisgiordania"

ROMA (ITALPRESS) – “Due milioni e cento mila euro, di cui un milione e cento mila per Gaza e un milione per la Cisgiordania”, su quest’ultima, “con l’auspicio, però, di presentare un buon progetto che venga sposato dal ministero degli esteri per far lievitare questa somma in maniera sostanziosa”. È quanto previsto dai finanziamenti stanziati dalla Regione Lazio per fornire sostegno alle popolazioni. Lo ha spiegato il Presidente Francesco Rocca, rientrato dalla missione di 48 in Palestina.

xi5/tvi/mca1

La Francia ricorda le sue vittime degli attentati dell’Isis del 2015

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Si commemora oggi in Francia il decimo anniversario degli attentati terroristici avvenuti il 13 novembre 2015. Un minuto di silenzio è stato osservato da tutti i presenti davanti allo Stade de France, prima dell’esecuzione della Marsigliese, a conclusione della cerimonia commemorativa. Fra i presenti c’era anche il capo dello Stato, Emmanuel Macron. La cerimonia ha subito reso omaggio a Manuel Dias, ucciso fuori dallo stesso stadio in cui tre attentatori suicidi innescarono le loro cinture esplosive.

“Quella notte, Saint-Denis trattenne il fiato”, ha dichiarato il sindaco, Mathieu Hanotin. “Manuel Dias è il primo nome di una lista orribilmente lunga”, ha proseguito. “Il 13 novembre 2015 era ieri – ha ancora detto il sindaco – e dieci anni dopo, la Francia piange ancora i suoi morti, ma resta forte. La paura non ha prevalso”. Il 13 novembre 2015 la Francia è stata colpita da una serie di attacchi terroristici di matrice islamista, sferrati da un commando armato legato all’Isis. Gli attentati sono stati compiuti da almeno dieci persone fra uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, tra cui la più sanguinosa è avvenuta presso il teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise 90 persone. Le vittime sono state in totale 130 mentre sono stati 413 i feriti.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

 

Bce, crescita moderata in area euro nel IV trimestre

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel quarto trimestre del 2025 il PIL in termini reali nell’area dell’euro è atteso espandersi moderatamente, in un contesto di andamenti settoriali divergenti”. Lo stima la Bce nel bollettino economico. “L’aumento del PMI composito preliminare relativo al prodotto in ottobre – prosegue – è coerente con una dinamica moderatamente positiva della crescita nel settore manifatturiero all’inizio del quarto trimestre, mentre l’attività nei servizi si è rafforzata ulteriormente, confermando il ruolo di tale settore quale principale traino dell’economia. Al tempo stesso, i più recenti indicatori anticipatori mostrano un quadro contrastante: a ottobre l’aumento dell’indice PMI composito per i nuovi ordini è stato trainato da entrambi i settori, mentre il calo delle aspettative delle imprese sui 12 mesi, desunto dall’indagine PMI, è stato particolarmente marcato per il comparto dei servizi e modesto per quello manifatturiero. Nel complesso, ci si attende che l’elevata incertezza, l’aumento dei dazi effettivi, il rafforzamento dell’euro e la maggiore concorrenza a livello mondiale frenino la crescita nel quarto trimestre del 2025”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Bankitalia, nel primo semestre l’economia della Basilicata continua a ristagnare

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POTENZA (ITALPRESS) – Nella prima parte del 2025 l’economia lucana ha continuato a ristagnare. Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) della Banca d’Italia, nella media del primo semestre di quest’anno il prodotto ha registrato una variazione di poco negativa (-0,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024), in controtendenza rispetto alla moderata crescita osservata in Italia e nel Mezzogiorno. L’andamento dell’economia regionale ha risentito soprattutto di quello negativo dell’industria. Le rilevazioni campionarie relative ai primi nove mesi dell’anno indicano infatti una contrazione del fatturato e delle quantità vendute tra le imprese del settore. Le difficoltà dello stabilimento Stellantis di Melfi hanno continuato a incidere sull’intero comparto degli autoveicoli, che ha segnato ancora un forte calo della produzione e delle vendite in Italia e all’estero. Secondo nostre stime, nei primi sei mesi di quest’anno il valore della produzione del comparto estrattivo – da cui dipende l’ammontare delle royalties erogate a favore degli enti locali lucani – sarebbe sceso rispetto al primo semestre del 2024. Le esportazioni sono rimaste stazionarie in termini nominali, su livelli molto contenuti nel confronto storico.

Nei primi nove mesi di quest’anno è proseguita la crescita del settore delle costruzioni. La dinamica è stata debole nel comparto residenziale e più intensa in quello delle opere pubbliche, che ha continuato a beneficiare degli interventi previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). L’attività nel terziario ha registrato una dinamica lievemente positiva, sostenuta dal buon andamento del settore turistico-ricettivo; il comparto commerciale ha continuato a risentire della debolezza dei consumi delle famiglie. La situazione reddituale delle imprese lucane si è confermata nel complesso positiva e la liquidità è rimasta elevata. Nonostante la diminuzione del costo del credito, i finanziamenti bancari al settore produttivo hanno registrato un’ulteriore flessione, sebbene di minore intensità rispetto allo scorso anno. Il calo si è confermato più marcato per le imprese di minori dimensioni e per quelle operanti nelle costruzioni.

Nel primo semestre di quest’anno l’occupazione lucana è rimasta pressoché stazionaria rispetto allo stesso periodo del 2024. Il numero di occupati ha continuato a crescere tra i dipendenti, e in particolare per le forme contrattuali stabili, mentre è diminuito l’impiego autonomo. Le ore autorizzate per le integrazioni salariali in costanza di lavoro sono tornate ad aumentare, soprattutto nel comparto dei mezzi di trasporto. Il potere d’acquisto delle famiglie ha risentito della debolezza del mercato del lavoro e dell’inflazione, rimanendo sostanzialmente stabile rispetto al primo semestre del 2024. Similarmente, i consumi si sono mantenuti sugli stessi livelli dello scorso anno, anche per effetto di un clima di fiducia stagnante. Nella prima metà del 2025 l’espansione dell’indebitamento dei nuclei familiari lucani si è rafforzata, riflettendo soprattutto l’accelerazione dei mutui per l’acquisto di abitazioni; la crescita del credito al consumo si è confermata robusta.

La qualità del credito bancario alla clientela residente è risultata nel complesso stabile. La quota di prestiti al settore produttivo che hanno manifestato ritardi di pagamento è rimasta su livelli contenuti, sebbene si confermi superiore alla media italiana e della macroarea. La raccolta bancaria sotto forma di depositi di famiglie e imprese residenti è cresciuta, principalmente per l’aumento delle giacenze in conto corrente. È inoltre proseguito l’incremento del valore di tutte le principali tipologie di titoli detenuti in custodia presso le banche.

– foto IPA Agency –

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European Cross-border Platform a Gorizia, Bini “Regioni protagoniste della crescita”

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GORIZIA (ITALPRESS) – “Le regioni di confine sono protagoniste nel rafforzare la coesione e la collaborazione tra enti, istituzioni e cittadini in seno all’Europa: Gorizia e il Friuli Venezia Giulia sono onorati di ospitare centinaia di delegati per affrontare due giorni di confronto, dedicati alle esigenze e alle potenzialità delle aree di confine, perfettamente nel clima di cooperazione e apertura che contraddistingue GO!2025, la Capitale europea della cultura condivisa da Gorizia e Nova Gorica”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, intervenuto in delega del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, ha aperto oggi a Gorizia il meeting annuale dell’European Cross-border Platform (Ecbp), organizzato dal Comitato europeo delle Regioni in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia. Rievocando il periodo della pandemia, quando “la chiusura dei confini mise a dura prova i territori transfrontalieri”, l’assessore ha ricordato che “proprio in quei giorni Gorizia e Nova Gorica seppero unire le forze, costruendo qualcosa di grande, fino alla candidatura congiunta a Capitale europea della cultura. È quindi particolarmente significativo che il Comitato delle Regioni abbia scelto di organizzare qui questo importante evento, in una terra che ha saputo fare del confine una ricchezza”. Nel corso dell’incontro, che durerà due giorni, saranno discussi “i recenti sviluppi che influenzeranno la cooperazione transfrontaliera e la programmazione europea 2028-2034”, con la possibilità di “condividere esperienze, nuovi approcci e soluzioni”.

La piattaforma si è aperta con l’Assemblea generale dell’Associazione delle Regioni Europee di Confine (Aebr), di cui il Friuli Venezia Giulia è membro dal 2020, e si concluderà domani con il meeting del Gruppo di lavoro dei Gect (Gruppi europei di cooperazione territoriale). “Il Gect – ha ricordato l’assessore – è uno strumento prezioso in cui questa Amministrazione ha sempre creduto, come dimostrano l’istituzione dell’Euregio Senza Confini con Veneto e Carinzia e il costante sostegno al Gect GO”. La Regione ha inoltre promosso, all’interno del programma, una sessione tematica dedicata a “Regioni transfrontaliere e allargamento dell’UE”, con l’obiettivo di discutere “il ruolo delle regioni e dei comuni nel processo di allargamento e l’importanza della cooperazione tra governi regionali”. Grazie alla collaborazione con PromoTurismoFVG, sono previste anche due visite di studio a Gorizia e Nova Gorica per permettere ai numerosi partecipanti europei di conoscere da vicino la realtà del territorio. “Il Friuli Venezia Giulia – ha concluso l’assessore – grazie al suo forte impegno nelle relazioni internazionali, ha saputo offrire un contributo concreto al processo di integrazione europea, dimostrando come le regioni di confine possano essere un modello di coesione e crescita condivisa”.

– foto ufficio stampa Regione Friuli-Venezia Giulia –

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Jasmine Paolini diventa Official Brand Ambassador FULFIL

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TORINO (ITALPRESS) – Per consolidare il legame con lo sport, e in particolare con il mondo del tennis, FULFIL, oltre a confermare il proprio ruolo di Official Sponsor e barretta proteica ufficiale della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), ufficializza oggi una collaborazione pluriennale con Jasmine Paolini, in qualità di Official Brand Ambassador FULFIL. Un evento celebrato anche a Torino, all’interno del Fan Village allestito in occasione delle Nitto ATP Finals 2025, insieme a tutti i fan accorsi presso lo stand FULFIL. “Anche quest’anno, un grazie speciale a Jasmine per averci fatto emozionare e urlare di gioia – ha detto Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore delegato di Ferrero Commerciale Italia -. Siamo felici e orgogliosi che Jasmine Paolini abbia accettato di diventare Ambassador delle nostre barrette proteiche FULFIL. Nello sport così come nelle sfide che affrontiamo ogni giorno vincere non è sempre scontato: occorre impegno, passione, grinta e determinazione, valori che accomunano Jasmine Paolini a FULFIL e certamente anche a Ferrero”.

“Sono entusiasta di annunciare la mia collaborazione pluriennale con FULFIL, nel ruolo di Official Brand Ambassador. Sono barrette proteiche con vitamine eccezionalmente buone e gustose, adatte per chi pratica attività sportiva, ad ogni livello – ha sottolineato Jasmine Paolini -. Diventare Ambassador di FULFIL, inoltre, mi consente di entrare a far parte della famiglia allargata Ferrero. Oltre che motivo di grande orgoglio è al contempo una grande responsabilità: è un’azienda tra le più importanti al mondo, che rappresenta parte della storia dell’imprenditoria italiana di maggior successo. In questo senso, FULFIL e Ferrero, come me, ogni giorno rinnovano il proprio impegno e affrontano le sfide con grinta e determinazione”. FULFIL ufficializza anche il rinnovo della partnership con la FITP – Federazione Italiana Tennis e Padel.

– foto ufficio stampa FULFIL –

(ITALPRESS).