mercoledì, Novembre 19, 2025
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TIM pianta 400 nuovi alberi a Roma per contribuire al miglioramento urbano

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TIM pianta 400 nuovi alberi a Roma per contribuire al miglioramento urbano

ROMA (ITALPRESS) – Oltre cento persone tra dipendenti TIM, familiari e amici hanno partecipato alla giornata di piantagione, durante la quale è stato creato un nuovo bosco urbano nel Consorzio Unitario Torrino Mezzocammino, quartiere di Roma che ospita 38 ettari di parco pubblico. “Un’iniziativa che Tim sostiene con Rete Clima, un nostro partner sul progetto di sostenibilità e forestazione. Piantiamo oggi 400 alberi, al quarto anno della nostra iniziativa, che mira ad un impatto positivo sull’ambiente con la costruzione di aree verdi urbane. Scegliamo dei territori in cui Tim è presente: siamo stati a Roma, Milano, Torino e nuovamente a Roma. Vogliamo far capire quanto sia importante impegnarsi in prima linea per l’ambiente”, le parole di Laura Esposito, Head of Sustainabilty di Tim. Con l’iniziativa di oggi, TIM ha già piantato oltre 1.400 alberi a Milano, Roma e Torino: dal 2022, infatti, il Gruppo in collaborazione con Rete Clima, ente che accompagna le aziende in percorsi di sostenibilità e di decarbonizzazione, aderisce alla Campagna Nazionale Foresta Italia, in partnership con Coldiretti e PEFC Italia, con il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, sostenendo un progetto che unisce imprese, istituzioni e cittadini nella cura del patrimonio forestale italiano.
A questa attività TIM affianca anche un progetto di tutela della foresta amazzonica in Brasile che compensa le emissioni generate dai propri siti web. Gli alberi messi a dimora – lecci, sughere, tamerici, corbezzoli, frassini, peri e viburni – sono specie autoctone, scelte per garantire equilibrio ecologico e favorire la biodiversità vegetale e animale. L’iniziativa fa parte delle attività del piano di sostenibilità di TIM che punta a raggiungere il NetZero nel 2040 e ad attuare interventi di rigenerazione ambientale e di miglioramento dell’ambiente urbano a favore della qualità della vita dei cittadini. Il progetto testimonia, inoltre, l’impegno concreto delle persone di TIM per la sostenibilità e per i territori in cui l’azienda opera.

mec/fsc/gtr

Pma ed endometriosi: un confronto al Marina Convention Center di Palermo

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PALERMO (ITALPRESS) – L’endometriosi è una patologia cronica, infiammatoria e progressiva che colpisce in età riproduttiva una quota significativa di donne, con un rilevante impatto sulla qualità di vita, sulla fertilità e sui costi sociali e sanitari molte delle quali spesso devono rivolgersi alla procreazione medica assistita per avere dei figli. Il ritardo diagnostico, spesso di molti anni, la complessità del quadro clinico, la variabilità delle manifestazioni e la necessità di un approccio multidisciplinare hanno reso imprescindibile la definizione di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) strutturato e condiviso.

In Sicilia questo è stato istituito con la Rete Endometriosi Sicilia (Legge Regionale n. 27 del 2019) per garantire un approccio multidisciplinare e uniforme alla patologia ed è stato presentato ufficialmente il mese scorso. La rete regionale si fonda su due centri di riferimento principali: l’Arnas Civico – Di Cristina di Palermo, sede dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia diretta da Antonio Maiorana, individuata come centro coordinatore per la presa in carico e il follow-up delle pazienti, e l’Arnas Garibaldi di Catania, con il Dipartimento Materno-Infantile diretto da Giuseppe Ettore, punto di riferimento clinico e chirurgico per il trattamento dei casi complessi e per l’attività di rete con i centri territoriali e ospedalieri di secondo livello. Il PDTA mira a superare i ritardi diagnostici e a fornire cure integrate e continue su tutto il territorio regionale.

Ma c’è ancora lavoro da fare coinvolgendo le diverse componenti del sistema sanitario. Di questo si è parlato questa mattina nella prima parte del convegno scientifico “La Pma del III millennio” al Marina Convention Center di Palermo. Un incontro scientifico organizzato dal Cbr, il Centro di Biologia della riproduzione fondato da Ettore Cittadini (che ha aperto i lavori con una lettura magistrale) e dallo studio del dottore Andrea Biondo che è stato introdotto dai saluti del sindaco Roberto Lagalla e del vicesindaco Giampiero Cannella e dell’assessore regionale ai trasporti, Alessandro Aricò. “La ricerca scientifica sulla procreazione assistita ha compiuto importanti passi avanti, grazie a un approccio multidisciplinare e integrato che oggi è al centro di questo significativo convegno, occasione preziosa per fare il punto sulle più recenti innovazioni nel campo della PMA. Alla luce del preoccupante tasso di denatalità in Italia, è evidente come gli studi e le nuove tecniche possano offrire un sostegno concreto a molte donne e giovani coppie, spesso costrette ad affrontare percorsi complessi e lunghi per riuscire ad avere un figlio”, ha ricordato il sindaco nel suo saluto. Si parte dalla rete del Pdta che si fonda sui due centri siciliani ma che è ancora da costruire.

“Di fatto oltre ai due centri bisognerà costruire la rete e capire in tutte le altre province quali sono i centri che possono aver le caratteristiche per inserirsi nella stessa”, ha spiegato Ettore presente all’incontro “la rete che nasce da un progetto politico e che si vuole estendere nell’ambito della regione vuole portare il principio di equità tutte le donne devono avere la stessa possibilità di accedere. Serve fare una indagine conoscitiva di tutte le strutture per capire chi fa chi e chi fa cosa e metterle in rete”.

Per Antonio Maioranal’endometriosi è una area assistenziale complessa perché dipende dalle caratteristiche che la malattia stessa ha; serve un approccio multidisciplinare e capillare nel territorio. Solo con un progetto di rete assistenziale che abbia le caratteristiche della prossimità e la possibilità di veicolare in base alla intensità delle cure”, ha spiegato.

Dalla mattinata è emerso che il modello è simile a quello delle rete oncologica “dove però le linee guide sono molto più standardizzate e più nette, ma nella malattia endometriosica alcuni atteggiamenti terapeuctici sono ancora poco chiari dal punto di vista scientifico e si presta ad una variante enorme di possibilità teerapeutiche che spesso confondono la paziente”, ha messo in guardia Maiorana.

“L’approccio a questa malattia”, ha aggiunto, “spesso si è fatto quello che si sa fare meglio, in realtà bisogna fare quello che è necessario fare indirizzando la paziente dove ci sono le migliori cure per il suo caso”. Per Antonio Simone Laganà, neo direttore della scuola di specializzazione della scuola di ginecologia dell’Università di Palermo: “queste giornate sono utilissime per i nostri specializzandi per capire cosa fare e cosa non fare nel management delle coppie infertili quando si presentano malattie come quella dell’endometriosi; Se noi non riusciamo a curare bene le donne perdiamo la parte più importante della nostra società, formare i professionisti del futuro ad un management delle coppie inferitili è un nostro compito mandatorio”.

Ho avuto l’onore alle presenza del mio maestro Ettore Cittadini di aprire i lavori su questo tema delicato ma entusiasmante per le nuove sfide della medicina moderna”, ha spiegato Andrea Biondo, titolare dell’omonimo studio che ha organizzato l’incontro e responsabile scientifico della giornata “abbiamo parlato dell’argomento in maniera multidisciplinare toccando i vari punti e soprattutto ribadendo che oltre al progresso scientifico e necessario un trattamento sempre più attento umanizzato e personalizzato per ogni coppia”.

Giovanni Ruvolo, embriologo del Cbr e responsabile scientifico del convegno di questa mattinagiornate come queste sono fondamentali per costruire reti territoriali. Chi si occupa di endometriosi sa che deve avere una stretta relazione con i centri di procreazione medicalmente assistita. In questa fase di strutturazione si deve capire come questi centri devono essere integrati. Quello che è emerso che prima si fa diagnosi prima si riesce a preservare la fertilità delle donne. La tempestività della fase diagnostica è fondamentale. Per il paziente è importante avere dei percorsi e quanto più chiari e definiti possibili. Questa è l’occasione per rendere la Sicilia all’avanguardia al livello nazionale”.

Antonio Venezia, docente all’università di Palermo e direttore della clinica ostetrica della stessa, ha moderato i lavori della mattina ed è uno degli allievi della scuola del professore Ettore Cittadini “Il professore Cittadini ha saputo ottimizzare il nostro percorso. Oggi la ‘scuola’ è in buone condizioni e giornate come questa testimoniano il suo insegnamento e quello che è stata la guida per continuare nelle nostre carriere nell’ambito della fecondazione assistita”. 

-Foto ufficio stampa Aiop-
(ITALPRESS).

Gattuso “La Norvegia ci dirà a che livello siamo, non penso ai play-off”

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CARNAGO (ITALPRESS) – “Ringraziamo i 70mila di San Siro, se non sbaglio facciamo il record di incassi. Per noi domani sarà importante vedere a che livello siamo contro una squadra fortissima come la Norvegia che abbina velocità e forza fisica”. Il commissario tecnico della Nazionale, Gennaro Gattuso, alla vigilia del match di domani sera contro Haaland e compagni, manda un messaggio chiaro.

Sa che il match non ha significati particolari se si guarda la classifica, sa che il secondo posto e gli spareggi non si possono evitare e allora preferisce spostare l’attenzione verso una squadra che, comunque, lotta e di conseguenza può contare sul sostegno di chi ama la maglia azzurra, su quel senso di appartenenza che lui cerca di trasmettere, nonostante l’amarezza per quanto accaduto a Chisinau con il suo sfogo post-partita, diventa quasi un caso…politico. “Io rispetto La Russa, non so dove si trovava il giorno della partita, sicuramente non allo stadio e non l’ha vista nemmeno in televisione, c’era gente che augurava morte alle persone, gente che ci diceva che sarebbe venuta a Coverciano. Sono d’accordo sull’accettare i fischi, ma non erano fischi, erano cose molto più gravi”, è la risposta che dà al presidente del Senato, chiudendo l’argomento Moldova.

Del resto quella gara è alle spalle e adesso bisogna vedersela con Haaland e compagni, non ancora matematicamente qualificati, ma di fatto già ai Mondiali vista la differenza reti. “Il 9-0 è impensabile. Poi nel calcio mai dire mai, ma bisogna guardare la realtà. Noi stiamo preparando la partita come una partita vera, ci giochiamo l’orgoglio e il fatto che affrontiamo una squadra che sei mesi fa ci ha messo in grande difficoltà. Con intelligenza e con la testa ce la giocheremo per dare continuità a ciò che stiamo facendo. Vincere 9-0 è molto difficile, per non dire impossibile. Però mai dire mai…”.

In campo potrebbe esserci dal primo minuto Esposito. “Pio non ha nessun esame da superare, deve giocare e non farsi prendere dalle pressioni, è giovane e sta dimostrando grandissime cose, ma non deve dimostrare niente, deve fare il Pio, battagliare e se capita l’occasione cercare di buttarla dentro. Ha una maturità incredibile per l’età che ha”, dice Gattuso che non vuole pensare troppo ai play-off per “evitare di arrivarci scarichi. Dobbiamo pensare, oltre che a sentire, a come poter stare con i nostri calciatori, non li vedremo per più di tre mesi, ci dovremo organizzare per andarci a prendere un the, una crostata, qualcosa insieme, vedremo di riuscire a trovare un buco a febbraio per stare 48 ore insieme, poi io e il mio staff dobbiamo essere bravi a guardare bene le prestazioni che fanno i ragazzi e pregare Dio di arrivare ai play-off nelle condizioni migliori. Spostare le gare del campionato in vista dei play-off? E’ difficilissimo, speriamo che ci daranno una-due finestre per vedere i nostri calciatori, speriamo in questo, ma spostare gare non si può fare, è impossibile”.

Non ci sarà Calafiori contro la Norvegia: “Calafiori aveva dei problemini, ma è rimasto per tutta la settimana e lo ringraziamo per l’attaccamento e la voglia che ha dimostrato, potevano dirgli di stringere i denti ma non sarebbe stato corretto, ogni 3-4 giorni hanno partite. Abbiamo Buongiorno, Mancini, vedremo”, ha spiegato Gattuso.

Ci sarà, invece, Federico Dimarco. “Giochiamo in casa, dovremo fare una grande partita e cercare di battere una Nazionale forte come la Norvegia, servirà una grande prestazione”. Sul sistema qualificazioni se ne parla, ma c’è poco da fare. “E’ normale che nello spogliatoio se ne parli, ma non facciamo noi le regole, il girone è questo e anche con una sola sconfitta siamo ai play-off. L’Italia può vincere 9-0 domani? Parliamoci chiaro, penso sia difficilissimo, praticamente impossibile. Ma al di là del 9-0 sarà l’ultima partita prima dei play-off e vincere aiuta a vincere. Credo che l’Italia debba qualificarsi a questo Mondiale, ce lo meritiamo per quello che abbiamo fatto vedere in questo girone. Il Mondiale è una cosa bellissima, è un grande onore rappresentare il proprio paese. Abbiamo l’obbligo di qualificarci. Col mister abbiamo iniziato un nuovo percorso, ci sta aiutando a crescere e ci ha fatto ritrovare il senso di appartenenza. La cura dei dettagli è la cosa più importante, ma al di là di tutto credo che il gruppo faccia la differenza”, dice Dimarco che poi parla del suo momento. “Alla fine dello scorso anno ho sofferto tanto e ho cercato di uscirne con il lavoro, ora sono felice, sono felice della fiducia di Chivu e di Gattuso e spero di continuare così”.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

La vignetta: condannata al naufragio

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Navigando contro la storia, la nave fantasma di Sanae Takaichi è condannata al naufragio.

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Cina: alla COP30 focus con i partner per la cooperazione sull’innovazione green

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Un evento collaterale di alto livello su innovazione e sviluppo sostenibile si è tenuto mercoledì a Belem, in Brasile, durante la COP30, per condividere competenze ed esperienze nella transizione green. (ITALPRESS/XINHUA) mec/fsc/gtr (Fonte video: Xinhua)

Cina: gara di competenze professionali a Tianjin richiama giovani da tutto il mondo

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Cina: gara competenze professionali a Tianjin richiama giovani da tutto il mondo

La World Vocational College Skills Competition 2025 a Tianjin ha riunito 8.956 squadre provenienti da 76 Paesi. Gli studenti hanno applicato l’intelligenza artificiale e competenze pratiche a progetti reali – supportando persino l’agricoltura nei loro Paesi.
(ITALPRESS/XINHUA) mec/fsc/gtr (Fonte video: Xinhua)

Cina: inaugurato a Wanning il primo resort a tema surf

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Il primo resort turistico cinese a tema surf ha aperto a Wanning, nell’isola di Hainan. Dotato della prima piscina a onde artificiali di livello olimpico del Paese, può generare 23 tipi di onde – perfette per tutti, dai principianti ai surfisti professionisti. (ITALPRESS/XINHUA)
mec/fsc/gtr (Fonte video: Xinhua)

Cina: parco Chimelong annuncia nascita dei primi gemelli di tamarino edipo

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Il Chimelong Forest Kingdom ha annunciato giovedì la nascita dei suoi primi gemelli di tamarino edipo. Nati il 10 ottobre, queste soffici creaturine stanno già conquistando il cuore di tutti. Con loro, la famiglia di tamarini a Chimelong sale a dieci membri. (ITALPRESS/XINHUA)
mec/fsc/gtr (Fonte video: Xinhua)

Campania, Sangiuliano: “Procida merita centralità nelle strategie della Regione”

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PROCIDA (ITALPRESS) – L’isola di Procida al centro del dibattito politico per le elezioni regionali in Campania con la visita del ministro Nello Musumeci, che ha la delega alle isole minori, e il capolista di Fratelli d’Italia Gennaro Sangiuliano, con la candidata Ione Abbatangelo. Ad accoglierli l’ex sindaco e già deputato Luigi Muro.

Grande partecipazione dei cittadini alla manifestazione presso il Procida Hall, al centro tutti i temi delle isole. “Procida ha una grande e nobile storia che merita centralità nelle strategie della Regione Campania”, ha spiegato Sangiuliano. “È scandaloso che qui sia stato soppresso il presidio ospedaliero e la pessima qualità dei collegamenti marittimi con Napoli”.

Il ministro Nello Musumeci ha affermato che per la prima volta le piccole isole sono al centro di una strategia fattiva del governo. “La nobiltà di questi luoghi merita attenzione e cura”.

-Foto ufficio stampa Sangiuliano-
(ITALPRESS).

La mamma di Alberto Trentini: “Il Governo si è speso troppo poco, la mia pazienza si è esaurita”

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MILANO (ITALPRESS) –Non cerco la vostra compassione, ma voglio dirvi quanto difficili sono stati questi 12 mesi per me e la mia famiglia, anche perché mio marito non sta bene. Abbiamo vissuto notti e giornate senza senso con il pensiero fisso su Alberto a immaginare come sta, cosa pensa, cosa spera, di che cosa ha paura. Voglio ricordare che a mio figlio è stato tolto un anno di vita, un anno in cui non ha potuto godere dell’affetto della sua famiglia”. Trattiene a stento le lacrime Armanda Colusso Trentini, madre di Alberto, il cooperante italiano detenuto in un carcere di Caracas in Venezuela dallo scorso 15 novembre senza un capo di accusa formale.

Rivolgendosi ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Marino a Milano, la signora Trentini ha anche sottolineato che “che fino ad agosto il nostro governo non aveva ancora avuto alcun contatto telefonico con il governo venezuelano e questo dimostra quanto poco si sono spesi per mio figlio. Per arrivare all’obiettivo della liberazione di Alberto doveva esserci, ma non c’è stato, un gruppo coeso e motivato di persone che doveva mirare a uno stesso risultato. Invece sono qui dopo 365 giorni ad esprimere la mia indignazione, perché sono certa che per Alberto non si è fatto quel che era necessario e doveroso fare per la sua liberazione. Sono stata troppo paziente ed educata, ma ora la mia pazienza si è esaurita, ha aggiunto.

Nel corso dell’anno Alberto Trentini è stato rinchiuso in una cella di 2 metri per 2 in condizioni igieniche difficili, come raccontato da un prigioniero svizzero. “C’è però da sottolineare che il governo svizzero è andato a Caracas a prendersi il suo prigioniero, così come sono stati liberati i prigionieri americani, colombiani e di altri paesi che ci hanno raccontato le medesime terribili condizioni di detenzione – ha raccontato – Solo dopo i primi 6 mesi di isolamento totale, Alberto ha potuto telefonare tre volte per pochi minuti e verso la fine di settembre ha ricevuto la prima e unica visita dell’ambasciatore. Queste sono state concessioni del governo venezuelano a piccoli gruppi di prigionieri per poter poi affermare che erano stati fatti salvi i loro diritti”.

La signora Trentini ha poi proseguito: “Mi aveva rasserenata la stretta di mano del nostro presidente Mattarella il 19 ottobre scorso alla ministra dell’Istruzione venezuelana e il clima disteso e costruttivo con cui si erano tenute le celebrazioni per la canonizzazione dei due santi venezuelani a Roma. Avevo sperato che quell’occasione fosse il punto di svolta per la liberazione di Alberto. Gli eventi e le minacce recenti tra gli Stati Uniti e Venezuela possono avere interrotto in qualche modo le trattative per Alberto, ma io non posso dimenticare la mancanza di contatti con il Venezuela nei mesi precedenti”.

Alessandra Ballerini, avvocato delle famiglie Trentini e Regeni (i genitori di Giulio erano presenti in sala), ha dichiarato che il mancato riconoscimento del governo Maduro da parte dell’Italia dopo le ultime elezioni presidenziali “non ha reso fluidi i rapporti. Ed era per questo che nelle settimane scorse quando c’era la stata la canonizzazione confidavamo che si aprisse un canale diplomatico e non solo di colloqui. Suggerirei a Maduro di approfittare di questo rapporto cordiale tra Venezuela e Italia. Approfitti di questo momento e faccia un gesto di distensione: i suoi ministri rispettino le promesse e permettano ad Alberto di tornare a casa”.

Alle domande dei giornalisti in merito alle trattative per la liberazione del cooperante, Ballerini non ha rilasciato dettagli particolari, ma ha ammesso che “si sono palesati dei negoziatori, alcuni millantando un potere che forse non avevano”. A margine della conferenza stampa il conduttore Fabio Fazio, in prima linea nel ricordare Alberto Trentini nelle sue trasmissioni, ha dichiarato che “dire di più rispetto a quello che ha detto la signora Armanda è difficile. Faccio mio l’appello della avvocata Ballerini, con la richiesta al governo di agire come se Alberto fosse un loro figlio. Basterebbe dire ‘agite’, perché è un nostro concittadino. Bisogna occuparsene senza sosta”.

-Foto xh7/Italpress-
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