venerdì, Novembre 7, 2025
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Il Napoli stecca ancora in Champions, finisce 0-0 contro l’Eintracht

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NAPOLI (ITALPRESS) – Ancora uno stop in Europa per il Napoli, che contro l’Eintracht Francoforte non va oltre lo 0-0. Una serata non particolarmente positiva per gli uomini di Antonio Conte, che appaiono poco brillanti, imprecisi e in difficoltà nel cercare di scalfire il muro eretto dai tedeschi. Non arriva, quindi, il riscatto dopo la pesantissima sconfitta subita sul campo del Psv Eindhoven, e ora la classifica vede i partenopei con appena quattro punti all’attivo quando siamo a metà di questa prima fase della competizione.

Conte ritrova Lobotka, al rientro da titolare dopo un mese fuori per infortunio, e a sinistra propone l’inedita catena formata da Gutierrez e Elmas. Il canovaccio della partita è chiaro fin da subito, con il Napoli che prova a comandare il gioco tramite il possesso palla, mentre l’Eintracht aspetta e prova a ripartire con grande velocità. Al 6′ la prima occasione per gli azzurri, con Hojlund e Anguissa che si ostacolano a vicenda al momento del tiro su un cross di Gutierrez, poi Zetterer mura il secondo tentativo del danese. Questo, di fatto, è l’unico lampo del primo tempo; nel Napoli pesa la serata negativa di Anguissa e soprattutto McTominay, mentre sugli esterni Politano non riesce mai a saltare Brown, senza dubbio migliore in campo.

Nella ripresa, Kristensen manca lo specchio di poco dalla distanza, ma viene fermato tutto per un fallo precedente, mentre, al 73′, Milinkovic-Savic si fa trovare pronto sul tiro potente ma centrale di Knauff, “smarcato” da un goffo intervento di Buongiorno. Positivo l’ingresso di Lang, che al 76′ crea un’occasione importante sprecata ancora da Anguissa, che forse non si aspettava il passaggio di Elmas. Il centrocampista camerunense è autore di una bella cavalcata sulla destra all’83’, ma il suo cross viene malamente sprecato da McTominay, che spara alle stelle. Ancora Anguissa ci prova di testa all’89’, ma centra in pieno Koch, poi Di Lorenzo manca la ribattuta a rete calciando alto. All’ultimo respiro, Collins respinge il tentativo di Elmas e Zetterer blocca la deviazione in mischia di Hojlund. Al fischio finale, dagli spalti del Maradona si sente anche qualche fischio per il Napoli, che spreca un’altra occasione per fare i tre punti e vede complicarsi il discorso qualificazione.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic 6.5; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 6, Buongiorno 5.5, Gutierrez 5; Anguissa 5.5, Lobotka 6 (29’st Lang 6.5), McTominay 5; Politano 5 (20’st Neres 5.5), Hojlund 5.5, Elmas 6. In panchina: Contini, Ferrante, Juan Jesus, Olivera, Vergara, Beukema, Ambrosino. Allenatore: Conte 5.5.

EINTRACHT FRANCOFORTE (3-4-2-1): Zetterer 6; Collins 6.5, Koch 6, Theate 6; Kristensen 6, Chaibi 6 (48’st Dahoud sv), Larsson 6.5 (34’st Skhiri sv), Brown 7 (48’st Amenda sv); Gotze 5.5, Bahoya 5.5 (20’st Knauff 6); Burkardt 5.5. In panchina: Grahl, Santos, Wahi, Doan, Chandler, Buta, Batshuayi. Allenatore: Toppmoller 6.

ARBITRO: Pinheiro (Por) 6.
NOTE: serata serena, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Rrahmani, Zetterer, Gutierrez. Angoli: 5-3. Recupero: 1′ pt; 5′ st.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Tensioni Usa-Venezuela, Papa Leone XIV “Bisogna cercare il dialogo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Un Paese ha il diritto di avere i militari per difendere la pace e costruire la pace. In questo caso sembra un po’ diverso. Aumentano le tensioni, ma con la violenza non vinciamo. Bisogna cercare il dialogo, è il modo giusto per risolvere i problemi”. Così Papa Leone XIV, parlando con i giornalisti mentre lascia Castel Gandolfo, risponde a una domanda sulle tensioni tra Stati Uniti e Venezuela.

Sulla situazione in Medio Oriente il Pontefice si è invece espresso così: “Grazie a Dio la prima fase dell’accordo di pace ancora va avanti, ma è molto fragile. Bisogna cercare di passare alla seconda fase. La situazione delle colonie in Cisgiordania è complessa, dobbiamo cercare di lavorare insieme per la giustizia per tutti i popoli”. 

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Al via l’82esima edizione di Eicma, l’Esposizione internazionale delle due ruote

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata l’82^ Edizione di EICMA – Esposizione internazionale delle due ruote, in programma fino a domenica 9 novembre nei padiglioni di Fiera Milano Rho.
“I numeri di quest’anno sono molto positivi. Prima di tutto, gli spazi espositivi sono sold out ormai da un paio di mesi. Ci sono 2.000 marchi, 730 espositori, 50 nazioni e con una crescita del 20% nel numero delle nazioni e questo certifica l’internazionalità dell’evento. La biglietteria sta andando molto bene: siamo a più del 20% rispetto all’edizione record dell’anno scorso”, ha spiegato l’Amministratore Delegato di EICMA Paolo Magri.
Un entusiasmo che ha contagiato tutte le autorità che hanno presentato all’inaugurazione, tra cui il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Significativa, anche in questa edizione, la presenza del Made in Italy, che rappresenta il 30% del totale degli espositori, confermando il ruolo dell’Italia come primo Paese europeo per mercato e produzione motociclistica. A ulteriore dimostrazione della crescente dimensione internazionale della manifestazione, EICMA 2025 accoglie inoltre espositori da dieci nuovi Paesi, tra cui Estonia, Georgia, Irlanda, Messico, Panama, Perù ed Emirati Arabi Uniti.
Nei nove padiglioni di Fiera Milano a Rho, insieme all’area esterna MotoLive che celebra 20 anni di storia con un’estensione record di oltre 60.000 mq, EICMA si conferma non solo una fiera, ma un evento globale, capace di unire business, spettacolo, innovazione e passione in un’unica piattaforma di incontro tra industria e pubblico.
“Eicma rappresenta una delle manifestazioni fieristiche più importanti che abbiamo a Milano, leader nel settore delle due ruote. Vedere stand affollati di giovani dà grande gioia. Eicma non è solo un’esposizione di moto ma luogo dove si svolgono eventi che richiamano appassionati delle due ruote da tutto il mondo. So che la biglietteria ha già aumentato del 20% rispetto all’anno scorso, quindi uno straordinario successo”, ha dichiarato Giovanni Bozzetti, presidente di Fondazione Fiera Milano.
L’ottimismo dell’edizione di quest’anno accompagna anche la speranza di numeri più positivi per il settore rispetto a quelli passati. “Il mercato del 2025 sta dimostrando una certa ripresa, dopo essere partito in maniera abbastanza negativa all’inizio dell’anno, ma trainato soprattutto dalle omologazioni dell’Euro 5+ – ha commentato Mariano Roman, presidente di Ancma -. Negli ultimi quattro mesi ha raggiunto la parità rispetto all’anno precedente e riteniamo che ci sarà un fine anno positivo. Sicuramente positivo sarà il 2026 e lo possiamo capire anche dall’entusiasmo che c’è in questa Eicma, che sarà un record assoluto in termini di presenze e operatori. Quello della moto è un mondo estremamente positivo”.
Tra le novità di quest’anno, il presidente di EICMA Pietro Meda ha citato “la mostra sulle Desert Queen, una vera sorpresa per il pubblico. Celebriamo i 20 anni di Motolive, quindi la nostra area esterna, gare, campioni, 60 mila metri quadri di pista in interazione col pubblico, quindi show, gare e quant’altro”.
“Le fiere in presenza non vanno assolutamente sottovalutate. La fiera fisica funziona e quello che abbiamo aggiunto secondo me è stata una scelta vincente: offrire il dinamismo – ha aggiunto -. Le moto non le facciamo solo vedere, ma le persone possono salire, vedere che corrono. Siamo quindi diventati un evento dinamico: non sottovalutiamo assolutamente il digitale, ma la fiera in questo momento rimane fisica perchè la gente e i produttori la vogliono così”.

– Foto xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

Al via l’82esima edizione di Eicma, l’Esposizione internazionale delle due ruote

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata l’82^ Edizione di EICMA – Esposizione internazionale delle due ruote, in programma fino a domenica 9 novembre nei padiglioni di Fiera Milano Rho.
“I numeri di quest’anno sono molto positivi. Prima di tutto, gli spazi espositivi sono sold out ormai da un paio di mesi. Ci sono 2.000 marchi, 730 espositori, 50 nazioni e con una crescita del 20% nel numero delle nazioni e questo certifica l’internazionalità dell’evento. La biglietteria sta andando molto bene: siamo a più del 20% rispetto all’edizione record dell’anno scorso”, ha spiegato l’Amministratore Delegato di EICMA Paolo Magri.
Un entusiasmo che ha contagiato tutte le autorità che hanno presentato all’inaugurazione, tra cui il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Significativa, anche in questa edizione, la presenza del Made in Italy, che rappresenta il 30% del totale degli espositori, confermando il ruolo dell’Italia come primo Paese europeo per mercato e produzione motociclistica. A ulteriore dimostrazione della crescente dimensione internazionale della manifestazione, EICMA 2025 accoglie inoltre espositori da dieci nuovi Paesi, tra cui Estonia, Georgia, Irlanda, Messico, Panama, Perù ed Emirati Arabi Uniti.
Nei nove padiglioni di Fiera Milano a Rho, insieme all’area esterna MotoLive che celebra 20 anni di storia con un’estensione record di oltre 60.000 mq, EICMA si conferma non solo una fiera, ma un evento globale, capace di unire business, spettacolo, innovazione e passione in un’unica piattaforma di incontro tra industria e pubblico.
“Eicma rappresenta una delle manifestazioni fieristiche più importanti che abbiamo a Milano, leader nel settore delle due ruote. Vedere stand affollati di giovani dà grande gioia. Eicma non è solo un’esposizione di moto ma luogo dove si svolgono eventi che richiamano appassionati delle due ruote da tutto il mondo. So che la biglietteria ha già aumentato del 20% rispetto all’anno scorso, quindi uno straordinario successo”, ha dichiarato Giovanni Bozzetti, presidente di Fondazione Fiera Milano.
L’ottimismo dell’edizione di quest’anno accompagna anche la speranza di numeri più positivi per il settore rispetto a quelli passati. “Il mercato del 2025 sta dimostrando una certa ripresa, dopo essere partito in maniera abbastanza negativa all’inizio dell’anno, ma trainato soprattutto dalle omologazioni dell’Euro 5+ – ha commentato Mariano Roman, presidente di Ancma -. Negli ultimi quattro mesi ha raggiunto la parità rispetto all’anno precedente e riteniamo che ci sarà un fine anno positivo. Sicuramente positivo sarà il 2026 e lo possiamo capire anche dall’entusiasmo che c’è in questa Eicma, che sarà un record assoluto in termini di presenze e operatori. Quello della moto è un mondo estremamente positivo”.
Tra le novità di quest’anno, il presidente di EICMA Pietro Meda ha citato “la mostra sulle Desert Queen, una vera sorpresa per il pubblico. Celebriamo i 20 anni di Motolive, quindi la nostra area esterna, gare, campioni, 60 mila metri quadri di pista in interazione col pubblico, quindi show, gare e quant’altro”.
“Le fiere in presenza non vanno assolutamente sottovalutate. La fiera fisica funziona e quello che abbiamo aggiunto secondo me è stata una scelta vincente: offrire il dinamismo – ha aggiunto -. Le moto non le facciamo solo vedere, ma le persone possono salire, vedere che corrono. Siamo quindi diventati un evento dinamico: non sottovalutiamo assolutamente il digitale, ma la fiera in questo momento rimane fisica perchè la gente e i produttori la vogliono così”.

– Foto xh7/Italpress –

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Sinner “Fiero di essere italiano, in Coppa Davis forti anche senza di me”

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MILANO (ITALPRESS) – “Sono orgoglioso di essere italiano, sono molto felice di essere nato in Italia e non in Austria, o da un’altra parte, perché secondo me onestamente questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io”. Jannik Sinner rivendica con orgoglio le sue radici nell’intervista rilasciata a Sky Sport per il quarto capitolo di “Jannik, oltre il tennis”, in onda da domani.

“Abbiamo le strutture, abbiamo gli allenatori, abbiamo i giocatori, abbiamo tantissime mentalità differenti. Che sono anche la nostra nostra forza: alcuni dicono che l’Alto Adige è diverso, la Sicilia è totalmente diversa, però è anche la nostra fortuna, la forza nelle differenze. Quindi abbiamo di tutto per essere lì a competere contro i migliori al mondo e secondo me dobbiamo unirci, stare insieme e darci forza per avere più trofei e più orgoglio possibile, perché secondo me l’Italia lo merita”. Per quanto riguarda il suo ruolo, “io ho sempre pensato che noi atleti non cambiamo il mondo. Poi ognuno ha degli idoli: all’inizio il mio è stato Andreas Seppi, perché conoscevo solo lui, e poi dopo, quando sono entrato un po’ nel tennis, è diventato Federer, poi ho conosciuto Nadal e ho detto “lui umanamente è incredibile”. Poi ho conosciuto Djokovic e ho detto “lui è incredibile in quello che fa”. Però poi ti rendi conto che siamo persone che non cambiano il mondo. Noi giochiamo solo a tennis, cerchiamo di tirare una pallina in campo. Poi c’è chi lo fa meno bene e chi lo fa di più”.

Sinner è anche tornato sulla sua scelta di non giocare la Davis. “A fine stagione, con tutte le pressioni, le partite giocate, le emozioni, sia quando si è vinto sia dopo una sconfitta, ci vuole tanto tempo a rimettere tutte le cose insieme. E soprattutto a fine stagione una settimana è davvero tanto, per noi atleti. Per me quest’anno non c’è stato un minimo di dubbio che questa è stata la scelta giusta. Invece l’anno scorso è stato diverso: l’anno scorso non ho giocato a Parigi, ho detto “io voglio giocare la Davis” e mi hanno un po’ trattenuto, nel mio team, ma ho detto “no, questo quest’anno voglio giocare” perché l’avevo promessa a Berrettini quando abbiamo vinto nel 2023, quando lui era lì a sostenerci e abbiamo vinto, io l’ho abbracciato e gli ho detto “ti prometto che vinciamo insieme la prossima Coppa Davis, perché tu lo meriti e siamo una squadra incredibile” e l’abbiamo vinta. Poi da lì avevo già deciso che l’anno prossimo sicuramente non avrei giocato. La cosa che a me personalmente non piace è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno. Noi dobbiamo rinunciare al numero 26 al mondo, che in questo momento è Darderi, possiamo permettere di non convocare il 26 al mondo in Coppa Davis perché c’è Cobolli, c’è Musetti, ce ne sono tantissimi altri: abbiamo una squadra di doppio incredibile. Possiamo vincere anche così, abbiamo lo stesso Berrettini, e quindi la possibilità di vincere la Davis è alta”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

Malandrino “Il legame tra UniCredit e la Maratona di Palermo è ormai storico”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Il legame tra UniCredit e la Maratona di Palermo è ormai storico: dal 2008 sosteniamo una manifestazione che valorizza il rapporto tra sport, arte, cultura e ambiente in uno dei centri storici più belli del mondo. La corsa attira famiglie e contribuisce a destagionalizzare i flussi turistici; tanti nostri colleghi partecipano e, nella ‘gara nella gara interna’, consegniamo un trofeo dedicato a due colleghi appassionati che non ci sono più, Maurizio Fragale e Giuseppe Battaglia”. Lo ha affermato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit, a margine della presentazione di una mostra fotografica che racconta la Maratona di Palermo 2014-2024.

xd6/pc/mca1

Maratona di Palermo, al CRAL UniCredit la mostra fotografica di Gianfranco De Paoli

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PALERMO (ITALPRESS) – Palermo celebra dieci anni di corsa, memoria e comunità: il nuovo CRAL UniCredit di Palermo, Agrigento e Caltanissetta apre le porte a una mostra fotografica che racconta la Maratona di Palermo 2014-2024 con tanti scatti, tra emozioni di gara, città in movimento e frammenti di storia recente, visitabile dal 5 al 21 novembre (lun-ven, 10:00-13:00) nella sede di via Ruggero Settimo 42. L’esposizione, sostenuta da UniCredit, trasforma il circolo aziendale in uno spazio fruibile per soci, colleghi e cittadini, rinsaldando un legame sport-cultura che genera anche ricadute turistiche fuori stagione.

“Il legame tra UniCredit e la Maratona di Palermo è ormai storico: dal 2008 sosteniamo una manifestazione che valorizza il rapporto tra sport, arte, cultura e ambiente in uno dei centri storici più belli del mondo – ha affermato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit -. La corsa attira famiglie e contribuisce a destagionalizzare i flussi turistici; tanti nostri colleghi partecipano e, nella ‘gara nella gara interna’, consegniamo un trofeo dedicato a due colleghi appassionati che non ci sono più, Maurizio Fragale e Giuseppe Battaglia”.

“Il progetto – racconta l’autore Gianfranco De Paolinasce dal desiderio di donare ai colleghi unimaratoneti le immagini di questi dieci anni: metà dei 50 scatti è dedicata a loro e, al termine dell’esposizione del 21 novembre, le fotografie saranno regalate a chi le vorrà; ho curato didascalie e storie, perché non sono solo immagini di corsa: ci sono i segni del Covid, gli atleti con le mascherine, il minuto di silenzio dopo le stragi di Parigi del 2015, e momenti che commuovono come Vito Massimo Catania che spinse per 42 km la carrozzina di Giusi Di Vita“.

“Questo spazio vuole essere punto d’incontro tra soci, dipendenti, ex dipendenti e cittadinanza, un luogo fruibile dove le foto raccontano maratoneti e città, non solo colleghi e soci”, conclude Salvatore Mineo, presidente del nuovo CRAL UniCredit di Palermo, Agrigento e Caltanissetta.

– foto xd6/Italpress –

(ITALPRESS).

Focus Banca del Fucino, la geopolitica delle valute sta cambiando volto

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ROMA (ITALPRESS) – Qualcosa di grosso si sta muovendo sui mercati finanziari internazionali. Il 2025 ha visto turbolenze senza precedenti negli ultimi decenni per quanto riguarda due asset in particolare, il dollaro e l’oro: nei primi sei mesi del 2025 la divisa Usa ha perso circa il 10% del suo valore rispetto alle maggiori valute internazionali; contemporaneamente il prezzo dell’oro ha registrato una crescita vertiginosa, rompendo ogni precedente record storico. Che sta succedendo? Diversi analisti stanno iniziando ad usare un’espressione impegnativa – dedollarizzazione – ma quanto c’è di vero? E’ questo l’oggetto del nuovo Focus dell’Ufficio Studi della Banca del Fucino, intitolato Dedollarizzazione: Mito o Realtà?
Lo studio, diviso in tre capitoli, parte considerando le mutevoli fondamenta dell’ordine dollaro-centrico, identificando nel mercato finanziario il suo principale pilastro odierno. Sono i flussi di portafoglio diretti verso l’azionario statunitense in particolare a reggere la domanda internazionale di dollari. Ma i rischi su questo fronte si stanno moltiplicando: – gli utili per azione sull’S&P500 – il maggiore indice azionario Usa – sono vicini ai massimi storici, raggiunti durante la bolla delle Dot-com di inizio 2000; – il rapporto tra capitalizzazione del mercato finanziario Usa e il Pil del Paese ha superato per la prima volta il 200%; – anche la concentrazione è ai massimi storici, con la quota delle top 10 compagnie dell’S&P500 arrivate a costituire il 39% dell’intero indice.
A questi fattori di rischio si vanno poi ad aggiungere i crescenti dubbi circa i progetti di investimento in IA delle grandi compagnie tech Usa e i loro stessi profitti, all’apparenza sempre più circolari.
Infine, le politiche controverse varate dall’amministrazione Trump hanno anch’esse contribuito ad esacerbare tensioni già presenti nella congiuntura macroeconomica statunitense. Il risultato è visibile nella fortissima crescita delle quotazioni dell’oro, e il motivo è presto detto: la capacità degli asset denominati in dollari – in primis i titoli di Stato Usa – di costituire un riparo contro il rischio è sempre più messa in dubbio. Al contempo, ben poche classi di asset sono in grado di svolgere la funzione di safe asset prima riconosciuta al dollaro. L’oro, tra queste, è la principale.
Ma la questione non riguarda solamente gli investitori privati. Sono infatti anche e soprattutto le banche centrali ad aver dato inizio, con i propri acquisti, al rally dell’oro. Gli acquisti hanno registrato una forte accelerazione a partire dal 2022, con l’invasione russa dell’Ucraina e l’imposizione di sanzioni senza precedenti nei confronti della Russia. Il legame con la weaponization del dollaro è dunque chiaro, ancora di più alla luce dei Paesi che hanno aumentato maggiormente le proprie riserve auree: Cina, Russia e Turchia, per citarne tre. Ma non spiega tutto: infatti massicci acquisti d’oro sono stati effettuati anche dalle banche centrali di molti paesi alleati degli USA.
I primi due capitoli della ricerca targata Banca del Fucino restituiscono dunque l’immagine di un sistema monetario internazionale alle prese con una possibile transizione. La crescita del prezzo dell’oro è cioè la manifestazione di un crescente sfiducia nel sistema dollaro-centrico, in assenza però di un’alternativa in grado di sostituire interamente il dollaro e il suo ruolo.
L’ultimo capitolo dello studio è così dedicato a rispondere a una domanda: ci sono – al di là dell’oro – ulteriori evidenze di una dedollarizzazione in corso? Secondo lo studio, la risposta è affermativa, in quanto: – la quota delle riserve valutarie delle banche centrali detenuta in valute diverse dal dollaro o dall’euro è passata dal circa 9% del 2009 all’oltre 22% del 2024;
– cresce il peso delle altre valute anche per quanto riguarda la denominazione dei commerci internazionali. La Cina, in particolare, sta attivamente favorendo l’utilizzo del Renmimbi a questo fine, con risultati che – per quanto ancora modesti nel dato aggregato – stupiscono per la rapidità con cui il processo si sta realizzando; – infine, sul fronte dei flussi finanziari (Debiti transfrontalieri, bond, pagamenti internazionali ecc.) l’egemonia del dollaro rimane marcata. Al contempo, si vanno moltiplicando le iniziative per nuove infrastrutture di pagamento e di finanziamento indipendenti dalle istituzioni Usa e dal dollaro.
I processi menzionati indicano una tendenza al ridimensionamento del ruolo del dollaro. Ben altra cosa è riuscire a fornire previsioni su quale sarà il futuro assetto del sistema monetario internazionale. In merito, conclude la ricerca, è possibile solamente mettere in luce alcune linee di tendenza: – lo status del dollaro come unica moneta egemone del sistema monetario internazionale appare messo in discussione; – nè l’oro nè alcuna valuta è però in grado di sostituire il dollaro come nuovo egemone globale; – di conseguenza, è lecito attendersi l’avvento di una qualche forma di multipolarismo monetario, dove più valute egemoni a livello regionale coesistono sulla scena globale;
– nondimeno, le tensioni generate dall’accumulo di deficit o surplus commerciali da parte di alcuni Paesi rimarranno. Per questo, la ricerca conclude che solo nuovi accordi internazionali – sul modello di quelli di Bretton Woods del 1944 – potranno portare ad una durevole stabilità.
In effetti, l’intero processo potrebbe subire una rilevante accelerazione in conseguenza di una forte correzione al ribasso dei mercati finanziari Usa, al momento solo potenziale ma tutt’altro che una possibilità remota. L’eventualità di una nuova crisi finanziaria troverebbe infatti un mondo molto diverso da quello all’indomani della crisi del 2008, un mondo più propenso a ricercare nuovi equilibri monetari.
-foto Ipa Agency –
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Il Sole 24 Ore celebra 160 anni con un’edizione speciale

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MILANO (ITALPRESS) – Una copertina da collezione che racconta, attraverso il linguaggio dell’arte visiva, oltre un secolo e mezzo di storia italiana e di innovazione editoriale. È l’omaggio che Il Sole 24 Ore dedica ai lettori per i suoi 160 anni, con una sovraccoperta speciale che avvolgerà l’edizione del quotidiano in edicola domani, anticipazione delle celebrazioni che avranno il loro fulcro nella giornata aperta al pubblico domenica 9 novembre al Mudec – Museo delle Culture di Milano. Un’opera visiva che interpreta 160 anni di storia. La sovraccoperta è firmata da Adriano Attus, direttore creativo del Sole 24 Ore: un’opera originale che traduce in una trama visiva la memoria, l’evoluzione e la proiezione futura del quotidiano. L’artwork è costruito su una matrice di moduli geometrici colorati, ognuno con un valore simbolico e temporale: 70 quadratini neri evocano altrettanti anni segnati da eventi epocali nella storia italiana e internazionale; 8 rettangoli blu rappresentano otto lustri di transizione e trasformazione.

Cinque quadrati rossi raccontano cinque decadi fondative, sintesi di cambiamento e visione. L’insieme compone un racconto simbolico, un “logo-matrice” in cui il numero 160 diventa mappa del tempo e, insieme, dispositivo narrativo: una griglia che riflette le origini tipografiche del giornale, la sua trasformazione digitale e la crescita come gruppo editoriale multimediale. In questa architettura modulare si riflettono anche tre momenti chiave della storia evolutiva del Sole 24 Ore. I quadratini neri rimandano alla nascita cartacea del giornale: rappresentano l’origine tipografica, il rigore della parola stampata e la forza della carta come primo veicolo di informazione e cultura economica. I rettangoli blu, dinamici e verticali, evocano invece la stagione della trasformazione digitale, quando il giornale si apre al web, ai dati e alla velocità del tempo reale, rafforzando la propria missione informativa.

Infine, i quadrati rossi raccontano l’affermazione dell’ecosistema multimediale contemporaneo – stampa, piattaforme digitali, radio, agenzia di stampa, libri, podcast, eventi e formazione – che oggi unisce linguaggi e strumenti in una realtà editoriale modulare e integrata, che rappresenta le fondamenta del futuro. Un sistema visivo che sintetizza passato e futuro, mostrando un giornale capace di trasformarsi restando fedele alla propria vocazione: illuminare i fatti, interpretare i cambiamenti, accompagnare le scelte.

All’interno della sovraccoperta sarà pubblicato il programma completo della giornata-evento di domenica 9 novembre, “160 ANNI insieme: formare, partecipare, crescere”, che si terrà negli spazi del Mudec – Museo delle Culture e presso Talent House by The Adecco Group in via Tortona, dalle 10 alle 19:30. La giornata sarà aperta dalla cerimonia inaugurale con la presidente del Gruppo 24 ORE Maria Carmela Colaiacovo e il direttore Fabio Tamburini, in cui verrà presentato il francobollo celebrativo dei 160 anni del Sole 24 Ore. La chiusura della giornata sarà affidata all’Ad del Gruppo 24 ORE Federico Silvestri.

– Foto Il Sole 24 Ore –

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