domenica, Aprile 20, 2025
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Crosetto “Piano difesa non è solo armarsi, ma un approcio più complesso”

ROMA (ITALPRESS) – Il piano di difesa europa, ora noto come Readiness 2030, “ha un approccio molto industriale, ma poco strategico. Il tema non è quello di produrre di più, ma della costruzione della difesa. Quindi quale capacità voglio raggiungere e qual’è il quadro che mi aspetto. Tu non puoi costruire una difesa semplicemente, ma costruisco la mia difesa in relazione a ciò che mi aspetta. E’ quindi un approccio un pò più complesso e oltretutto non europeo perchè questi 800 miliardi lanciati da von der Leyen in realtà poi dovrebbero ricadere su indebitamento e investimenti nazionali. Dobbiamo far sì che questo indebitamento e questi investimenti nazionali non pesino sui bilanci dello Stato e soprattutto non facciano aumentare i tassi di interesse dell’indebitamento. Servirebbe una visione europea, ma mi pare che invece siamo ancora fermi alle dichiarazioni di intenti”. Lo ha dichiarato il ministro della difesa Guido Crosetto ai microfoni di Radio24.

foto: Ipa Agency

(ITALPRESS).

Festeggia la scarcerazione del fratello, latitante viene arrestato nel napoletano

NAPOLI (ITALPRESS) – Sfuggito all’arresto due anni fa viene scoperto alla festa del fratello scarcerato e finisce in manette. E’ accaduto nel Napoletano, dove i carabinieri hanno arrestato un cittadino serbo di 35 anni.

È il 17 ottobre del 2023 e l’Ufficio esecuzioni penali della Procura di Bologna emette un ordine di carcerazione nei confronti di Valentino Radosavljvic, 35enne di etnia rom. L’uomo deve scontare cinque anni di reclusione per diversi furti in abitazione commessi tra Bologna e Modena. Da allora del 35enne nessuna traccia.

L’uomo sparisce dai radar delle forze dell’ordine ma i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Giuliano non smettono di cercarlo. Dai diversi accertamenti emerge però un indizio che i carabinieri decidono di approfondire.

Il fratello del 35enne è stato appena scarcerato e tutta la famiglia ha organizzato per lui una festa per celebrare la libertà ritrovata. La location è una villetta di Casandrino, in via monsignor Pasquale di Pasquale. Quale migliore occasione per festeggiare tutti insieme il lieto evento.

E’ notte e i carabinieri cinturano la villetta. Musica e voci allegre fanno da colonna sonora mentre i militari irrompono nella struttura. Al grido “Carabinieri!” il 35enne tenta la fuga. Cerca di utilizzare una scala appoggiata al muro posteriore della villetta ma il perimetro è controllato dai militari che bloccano l’uomo nel giardino. La latitanza è così terminata ed il ricercato è stato accompagnato nel carcere di Poggioreale.

-Foto ufficio stampa Carabinieri-
(ITALPRESS).

Crosetto “Piano difesa non è solo armarsi, ma un approccio più complesso”

ROMA (ITALPRESS) – Il piano di difesa europea, ora noto come Readiness 2030, “ha un approccio molto industriale, ma poco strategico. Il tema non è quello di produrre di più, ma della costruzione della difesa. Quindi quale capacità voglio raggiungere e qual è il quadro che mi aspetto. Tu non puoi costruire una difesa semplicemente, ma costruisco la mia difesa in relazione a ciò che mi aspetta. È quindi un approccio un po’ più complesso e oltretutto non europeo perché questi 800 miliardi lanciati da von der Leyen in realtà poi dovrebbero ricadere su indebitamento e investimenti nazionali. Dobbiamo far sì che questo indebitamento e questi investimenti nazionali non pesino sui bilanci dello Stato e soprattutto non facciano aumentare i tassi di interesse dell’indebitamento. Servirebbe una visione europea, ma mi pare che invece siamo ancora fermi alle dichiarazioni di intenti”. Lo ha dichiarato il ministro della difesa Guido Crosetto ai microfoni di Radio24.

Dobbiamo fare affidamento sugli Stati Uniti. non esiste difesa, non esiste deterrenza occidentale senza gli Stati Uniti e di questo dobbiamo essere consapevoli. Noi non abbiamo più investito in difesa: dopo la guerra fredda tutta l’Europa ha smesso di investire, mentre gli Stati Uniti hanno continuato e questo gli ha consentito di mantenere una difesa che è la più grande difesa al mondo e una capacità di deterrenza che è la principale al mondo. E noi abbiamo goduto di questo ombrello – ha proseguito il ministro che ha poi aggiunto che “gli Stati Uniti non abbandoneranno la Nato e quindi non abbandoneranno noi. Ma è chiaro che gli Stati Uniti, e questo era iniziato già con Biden, disinvestiranno dall’Europa. Quello che abbiamo chiesto è di darci il tempo di costruire una sostituzione degli Stati Uniti in Europa. Dovremo vedere in che percentuale decideranno, ma comunque richiederà da cinque a dieci anni”.

-Foto IPA Agency-
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A Riad conclusi i colloqui Usa-Russia per la pace in Ucraina, domani il comunicato congiunto

RIAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Dopo 12 ore si è concluso l’incontro tra Russia e Stati Uniti a Riad per trovare un accordo di pace nell’ambito della guerra in Ucraina. Secondo quanto riporta Ria Novosti, infatti, la delegazione russa ha lasciato la capitale dell’Arabia Saudita e una dichiarazione congiunta verrà pubblicata domani.

L’incontro tra le due delegazioni era iniziato questa mattina. La Russia era rappresentata all’incontro dal capo del Comitato internazionale del Consiglio della Federazione Grigory Karasin e dal consigliere del direttore dell’FSB Sergei Beseda.

Tra i punti in discussione c’è stato un cessate il fuoco che riguarda l’area del Mar Nero. Sullo sfondo dei negoziati permangono però le reciproche accuse tra Mosca e Kiev di “non volere la pace”. La portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, ha usato queste parole per commentare un attacco ucraino sulla regione di Krasnodar. In precedenza il ministero della Difesa di Mosca aveva precisato che era stato abbattuto un drone a sette chilometri dalla stazione Kropotkinskaja per il pompaggio di petrolio, proprio in quella regione.

L’attacco russo sferrato oggi sulla città ucraina di Sumy ha provocato invece almeno 74 feriti, di cui 14 bambini. Ad essere colpiti, oltre a diverse abitazioni, anche un istituto scolastico, e secondo il sindaco Artem Kobzar nell’esplosione è stato anche danneggiato un ospedale vicino alla scuola. Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha scritto su X che la Russia deve fermare i suoi attacchi invece di “fare vuote dichiarazioni sulla pace”.

La delegazione ucraina rimane in Arabia Saudita

La delegazione ucraina è rimasta anche oggi in Arabia Saudita, dopo i colloqui avuti ieri con i rappresentanti dell’amministrazione americana, per tenere delle consultazioni al termine delle odierne trattative in corso tra le delegazioni di Usa e Russia. Lo ha affermato Serhiy Leshchenko, consigliere del capo dell’ufficio presidenziale ucraino, secondo quanto riferisce l’agenzia Ukrinform. “La delegazione ucraina non tornerà (a Kiev) al fine poter svolgere a sua volta delle consultazioni dopo i negoziati americani con lo Stato aggressore”, ha detto il consigliere. Secondo Leshchenko, più in generale “questi negoziati continueranno per un po’ di tempo, ma non devono necessariamente concludersi con titoli sensazionalistici, perché questo è solo un altro round, dopo il quale sono possibili altri incontri ad alto livello sulla pace”.

-Foto IPA Agency-
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A Riad al via i colloqui Usa-Russia per la pace in Ucraina

ROMA (ITALPRESS) – I colloqui tra Russia e Stati Uniti iniziano a Riad in seduta a porte chiuse. Dopo i colloqui tenutisi ieri in Arabia Saudita tra le delegazioni statunitense e ucraina per discutere di un cessate il fuoco temporaneo tra Russia e Ucraina, la delegazione russa è arrivata sul posto per il suo incontro con la parte statunitense oggi.

Il corrispondente di “Al Arabiya” ha riferito che a Riad sono iniziati i colloqui russo-americani, sottolineando che saranno a porte chiuse e limitati ai comitati tecnici. La parte russa sarà rappresentata da Rigory Karasin, ex diplomatico attualmente presidente della Commissione per gli affari esteri del Consiglio della Federazione Russa, e da Sergei Beseda, consigliere del capo del Servizio di sicurezza federale.

La delegazione statunitense è guidata da Andrew Peck, responsabile degli affari europei del Consiglio di sicurezza nazionale, e da Michael Anton, responsabile senior della pianificazione politica del Dipartimento di Stato.

Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Mike Waltz ha spiegato ieri che la delegazione del suo paese avrebbe discusso di un cessate il fuoco navale nel Mar Nero, consentendo alla parte russa e ucraina di trasportare grano e carburante e riprendere gli scambi commerciali.

A sua volta, il Cremlino ha confermato ieri che i colloqui si concentreranno sulla tregua del Mar Nero e sul trasporto di grano e navi. Il ministro della Difesa ucraino Rustam Umarov, che ha guidato la delegazione del suo Paese a Riad, ha confermato ieri che il ciclo di negoziati è stato “fruttuoso e mirato”.

-Foto IPA Agency-
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Anziana catanese sventa una truffa e fa arrestare due malviventi

CATANIA (ITALPRESS) – Hanno pensato di derubare un’anziana, facendo leva sulla sua età e sul suo stato emotivo, ritenendola un soggetto particolarmente vulnerabile. I due truffatori, però, non hanno fatto i conti con la scaltrezza della donna, una catanese di 80 anni, che ha subito fiutato il tentativo di raggiro ed è riuscita a difendersi, mettendo in pratica i suggerimenti e i consigli appresi, nei mesi scorsi, dopo avere seguito le campagne di informazione della Polizia di Stato e, in particolare, la campagna “Insieme per la sicurezza” realizzata dalla Questura di Catania.

In questo modo, il piano congegnato dai due truffatori, rispettivamente un catanese di 21 anni ed un 26enne originario di Ragusa è miseramente fallito, grazie ad una serie di brillanti contromosse che l’anziana è riuscita a mettere in atto in pochi istanti.

Dopo avere contattato telefonicamente la vittima, uno dei truffatori si è presentato come “comandante della polizia” e ha riferito che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale, causando la morte di una donna incinta.

Per rendere la storia ancora più credibile, il finto appartenente alle forze dell’ordine ha passato al telefono altri due complici, uno pseudo-avvocato e un presunto giudice, per poi fare la richiesta che avrebbe dovuto far cedere la donna: “Per risparmiare la galera a suo figlio, è necessario che lei consegni ad uno degli agenti che suonerà da lì a poco alla porta della sua abitazione tutto il denaro e i gioielli in oro in suo possesso”.

Dall’altro capo del telefono, però, la donna aveva già capito tutto anche perché, appena un mese fa, si era imbattuta in un analogo episodio, riuscendo a far fallire, anche in quel caso, il piano attraverso il quale il truffatore aveva tentato di raggirarla con lo stesso modus operandi. Per questo motivo, l’anziana ha mantenuto la calma e ha continuato ad assecondare le richieste del suo interlocutore, tenendolo in linea, senza farlo insospettire. Nel frattempo, ha pensato di scrivere un messaggio alla figlia, tramite una chat di messaggistica, per chiedere di avvertire la Polizia.

Una volta giunta la segnalazione alla Sala operativa, gli agenti della squadra volanti della Questura di Catania hanno immediatamente raggiunto l’abitazione della donna, ancora al telefono con il truffatore. I poliziotti hanno intercettato uno dei complici del raggiro mentre stava suonando al campanello di casa per recuperare quanto promesso dalla donna al telefono.

L’uomo di 44 anni, già noto alle forze di polizia per i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e per aver messo a segno truffe dello stesso tipo, è stato arrestato. L’altro malvivente, sempre al telefono con l’anziana, non essendo a conoscenza dell’arresto del complice, non ricevendo risposte, ha deciso di inviare un altro correo. A quel punto, i poliziotti hanno deciso di appostarsi sotto casa, in attesa dell’arrivo dell’altro complice.

Anche in questo caso, l’anziana ha saputo tenere testa al truffatore e ha accettato di aprire la porta di casa al secondo emissario, il 21enne. Il giovane, che pensava di dovere ritirare la borsa con denaro e gioielli, si è trovato davanti uno dei poliziotti che lo ha arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

In questa occasione, i due uomini sono stati tratti in arresto per tentata estorsione, in quanto hanno minacciato la vittima di arrestare il figlio se non avesse pagato, non limitandosi alla commissione del reato meno grave di truffa. Sentito il pubblico ministero di turno, il 26enne è stato condotto in carcere, mentre il 21enne è stato posto agli arresti domiciliari. Il gip, così come richiesto dalla Procura, ha convalidato l’arresto per il reato di tentata estorsione applicando al 21enne la misura cautelare degli arresti domiciliari e al 26enne quella della custodia cautelare in carcere.

-Foto screenshot Polizia di Stato-
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Grande Italia del fioretto a Lima, oro per Filippo Macchi e altri tre podi

LIMA (PERÙ) (ITALPRESS) – È una notte magica quella del fioretto italiano nel Grand Prix di Lima. Nella gara maschile arriva la doppietta azzurra con il primo trionfo in Coppa del Mondo per Filippo Macchi, che batte per 15-12 in uno splendido derby di finale il compagno di squadra Guillaume Bianchi, medaglia d’argento.

Ma altri due podi per l’Italia arrivano anche nella competizione femminile, con il secondo posto di Anna Cristino e il terzo di Martina Favaretto. Un poker di medaglie per il gruppo guidato dal ct Simone Vanni che in Perù, nella tappa d’elite del circuito iridato (a punteggio maggiorato), offre un’altra prova di forza, resa ancor più evidente dai piazzamenti ai piedi del podio di Tommaso Marini (6°) e Davide Filippi (8°) tra gli uomini, e di Elena Tangherlini (6^) tra le donne.

Si era laureato campione d’Europa nel 2023, prima di vincere l’argento olimpico a Parigi la scorsa estate, ma sognava ancora il primo successo in Coppa del Mondo: quella di Lima è stata la notte dei desideri realizzati per Filippo Macchi. Il 23enne portacolori delle Fiamme Oro è stato protagonista di una marcia impressionante verso il suo quinto podio in carriera nel circuito iridato: basti pensare che, nel cammino per la zona medaglie, solo il tedesco Klein, battuto con il punteggio 15-10 nel match del tabellone da 64, è riuscito ad arrivare in doppia cifra al suo cospetto.

Dal turno dei 32 in avanti, infatti, il fiorettista pisano ha dominato il giapponese Saito (15-7), lo statunitense Meinhardt (15-8) e il bi-olimpionico Cheung, vincendo per 15-9 contro il fuoriclasse di Hong Kong la stessa sfida che fu finale a Cinque Cerchi a Parigi 2024. In semifinale, opposto al coreano Kwanghyun Lee, Macchi si è imposto con il risultato di 15-9 e arrivando così al derby azzurro, in finale, contro Guillaume Bianchi.

Nell’ultimo atto, con il verdetto di 15-12, ha scritto il suo nome per la prima volta nell’albo dei vincitori di un GP. L’abbraccio con il compagno di squadra a fine incontro, la corsa verso Giulia Amore in tribuna per un bacio d’oro e poi l’Inno di Mameli che risuona in Perù, dove il giorno prima gli azzurri e lo staff del ct Vanni erano stati ricevuti dall’Ambasciatore d’Italia, Massimiliano Mazzanti. Due settimane dopo il trionfo al Cairo, stavolta è dunque d’argento Guillaume Bianchi.

Il 27enne delle Fiamme Gialle ha debuttato con un 15-9 contro Lee, portacolori di Hong Kong, e nel turno seguente ha saputo soffrire per battere 15-13 il polacco Jurkiewicz. Negli ottavi il romano ha affrontato e vinto per 15-6 il derby azzurro contro Edoardo Luperi, andandosi così a giocare la certezza del podio in un altro match tutto italiano, opposto al compagno di squadra e campione del mondo Tommaso Marini.

È stato un assalto a tinte azzurre vibrante, emozionante e con un’altalena frenetica nel punteggio che ha portato sul 14-14 dopo la prima frazione, dunque allo scadere dei 3′ iniziali nel segno di un equilibrio incredibile. Alla ripresa dell’incontro, dopo il minuto di pausa, è arrivata la stoccata vincente di Bianchi, valsa l’ipoteca della sua sesta medaglia in Coppa del Mondo, la prima nel circuito d’elite Grand Prix.

In semifinale, contro lo statunitense Nick Itkin, ha dato l’ennesima dimostrazione della sua forza, imponendosi per 15-11 e staccando così il pass per la sua seconda finale consecutiva, dopo quella in Egitto.

Splendido argento anche per Anna Cristino, tra le donne. La sua corsa verso il quarto podio in carriera, il terzo stagionale (dopo i bronzi di Busan e Torino), è iniziata con un 15-7 sulla brasiliana Pistoia ed è proseguita battendo 15-10 la spagnola Marino. Negli ottavi di finale la toscana del Centro Sportivo Carabinieri ha dominato per 15-8 la giapponese Ueno, ripetendosi poi nei quarti contro l’ungherese Pasztor, sconfitta con il punteggio di 15-8 nell’assalto che ha consegnato alla 23enne fiorettista azzurra la certezza della medaglia e la semifinale con l’olimpionica Lee Kiefer. Contro la statunitense, Cristino è rimasta sempre dentro l’assalto, non lasciando mai scappar via la super-campionessa americana, superando – con il supporto dello staff medico azzurro – anche un problema fisico durante il match ed esultando per il verdetto di 15-13 che le ha spalancato le porte della sua prima finale in Coppa del Mondo.

Solo nell’ultimo atto, contro la giapponese Komari Kikuchi, la carabiniera toscana dopo una gara perfetta e molto dispendiosa ha pagato dazio, subendo una partenza lanciata della nipponica che si è rivelata decisiva per il risultato conclusivo di 15-9 in favore dell’asiatica, che ha sancito così la piazza d’onore per Anna Cristino. Terzo gradino del podio per Martina Favaretto. Da numero 2 del mondo a 23 anni, la veneta della Fiamme Oro ha debuttato a Lima superando per 15-9 l’austriaca Brugger, prima di un secco 15-6 rifilato alla statunitense Gebala.

Nella strada che l’ha condotta al suo 12° podio in carriera, l’azzurra classe 2001 ha superato d’autorità due giapponesi: 15-9 negli ottavi contro Azuma e 15-4 su Tsuji nei quarti. Entrata in zona podio, ha affrontato un’altra nipponica, Komari Kikuchi: il risultato di 15-11 in favore della portacolori del Giappone ha così sancito la terza posizione finale per Favaretto, al quarto podio di questa sua stagione. Non solo i medagliati. Detto del derby con Bianchi che gli ha negato il podio per una sola stoccata, ha chiuso con un positivo 6° posto Tommaso Marini, in quel gotha dove ha sempre più voglia di consolidarsi Davide Filippi, 8° a Lima dopo aver perso da Itkin (15-5) il match per la medaglia. Nona posizione per Alessio Foconi, battuto 15-12 da Filippi, mentre ha chiuso 14° Edoardo Luperi, fermato negli ottavi da Bianchi (15-6).

Scorrendo la classifica maschile, 22° Tommaso Martini, 23° Francesco Ingargiola, 36° Damiano Rosatelli, 46° Giulio Lombardi, 51° Damiano Di Veroli e 81° Giuseppe Franzoni (che era uscito nelle qualificazioni del sabato). Nella gara femminile, infine, ottima prestazione anche per Elena Tangherini, rimasta a una manciata di stoccate dalla medaglia: 6° posto finale per lei, che aveva battuto nell’ordine la statunitense Partridge (15-13), la francese Catarzi (15-11) e la tedesca Kleibrink (15-8), prima di cedere nei quarti sempre alla giapponese Kikuchi (15-10). Stop agli ottavi per altre due azzurre: 14^ Irene Bertini e 15^ Martina Sinigalia. Sulla soglia delle migliori 16 si erano fermate in quattro: 17^ Martina Batini, 18^ Alice Volpi, 19^ Francesca Palumbo e 23^ Aurora Grandis; mentre erano uscite al turno precedente l’olimpionica Arianna Errigo (33^), Erica Cipressa (41^) e Giulia Amore (46^).

-Foto Ufficio stampa Federscherma-
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Siria, arrestato ufficiale collegamento tra Assad e i rivoluzionari

ROMA (ITALPRESS) – Le autorità siriane hanno arrestato un generale di brigata vicino a Maher al-Assad, comandante della Quarta divisione e fratello del presidente deposto. Era responsabile del coordinamento tra ufficiali dell’ex regime e leader delle Guardie rivoluzionarie iraniane.

La Direzione generale della sicurezza del governatorato di Deir ez-Zor, nella Siria orientale, ha annunciato l’arresto del generale di brigata Abdul Karim Ahmed al-Hamada, che ha ricoperto il ruolo di direttore del fascicolo relativo agli insediamenti con l’ex regime, oltre a essere stato consigliere e responsabile del coordinamento tra gli ufficiali dell’ex regime e i comandanti delle Guardie rivoluzionarie.

Le forze di sicurezza siriane hanno intensificato le loro operazioni per dare la caccia ai resti del deposto regime di Assad in diverse zone del Paese. La Sicurezza generale siriana ha arrestato il tenente colonnello Orwa Deeb, ex funzionario della sicurezza militare nella provincia di Homs durante il regime detronizzato, mentre tentava di fuggire in Libano dalla città di Aqrabiya, nella campagna occidentale di Qusayr, nella provincia.

I media locali hanno riferito venerdì che il generale di brigata Abdul Karim Al-Muhaimid, responsabile della sala operativa tribale a Deir ez-Zor, e suo figlio, Ahmed Abdul Karim Al-Muhaimid, sono stati arrestati.

Ciò è avvenuto poche ore dopo l’annuncio dell’arresto di Mu’ayyad al-Dhuwaihi, soprannominato “Hajj Jawad”, comandante della milizia della Brigata Sayyida Zainab affiliata alle Guardie Rivoluzionarie nella città di al-Mayadin e nelle sue campagne a est di Deir ez-Zor.

Ciò è stato preceduto dall’arresto di Yasser Matroud, funzionario dell’ufficio stampa della Milizia di difesa nazionale dell’ex regime a Deir ez-Zor. Fonti locali a Deir ez-Zor hanno affermato che il generale di brigata Al-Muhaimid, che è stato arrestato, è emerso la scorsa estate come capo della sala operativa dell’ufficio tribale del regime di Assad.

Ha svolto un ruolo chiave, insieme alla 104a Brigata della Quarta Divisione, nell’istigare gli scontri tra le forze tribali e le Forze democratiche siriane (SDF), con il supporto iraniano.

-Foto IPA Agency-
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Altro attacco israeliano a Gaza, morto anche un funzionario dell’istruzione

ROMA (ITALPRESS) – I media palestinesi riportano diverse morti avvenute in un attacco dell’IDF israeliana a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, fornendo il nome di uno degli uccisi come Manar Abu Khater, direttore dell’istruzione presso la direzione dell’istruzione di Khan Younis orientale per il governo di Hamas della Striscia.

Un altro decesso e diversi feriti sono segnalati in un attacco aereo israeliano separato nell’area di Nuseirat, nella parte centrale di Gaza. Non ci sono commenti immediati dall’IDF.

Il Cairo ha ribadito il suo rifiuto di qualsiasi tentativo di spostare forzatamente o volontariamente i palestinesi dalla Striscia di Gaza verso qualsiasi luogo al di fuori di essa.

In una dichiarazione del Servizio informazioni dello Stato egiziano si afferma che l’Egitto “respinge categoricamente qualsiasi accusa diffusa da alcuni organi di informazione circa il collegamento tra l’accettazione dei tentativi di sfollamento… e gli aiuti economici che gli vengono forniti”.

Il Servizio Informazioni dello Stato ha aggiunto: “La politica estera egiziana in generale non si è mai basata sul baratto degli interessi supremi egiziani e arabi per alcunché, di qualunque tipo si trattasse”. Il Servizio informazioni dello Stato egiziano ha aggiunto che la questione palestinese è “il fulcro della sicurezza nazionale egiziana e araba”, sottolineando che la posizione dell’Egitto sulla questione palestinese per oltre 75 anni “è rimasta una posizione ferma e di principio che dà priorità alle considerazioni di sicurezza nazionale e ai diritti del popolo palestinese”.

In mattinata, la Giordania ha condannato l’annuncio di Israele di istituire un’agenzia speciale per le “partenze volontarie” volta a sfollare i palestinesi dalla Striscia di Gaza. Il Ministero degli Esteri giordano ha affermato in una nota: “L’iniziativa israeliana, che ha coinciso con l’approvazione da parte del governo israeliano della separazione di 13 quartieri di insediamenti illegali in Cisgiordania, in preparazione della loro legalizzazione come insediamenti, prende di mira la presenza palestinese sulla loro terra”.

-Foto IPA Agency-
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Italia dai due volti a Dortmund, il 3-3 promuove la Germania

DORTMUND (GERMANIA) (ITALPRESS) – Non basta la rimonta nè il coraggio. Finisce 3-3 tra Germania e Italia, ma gli azzurri escono dalla Nations League per via del 2-1 maturato a San Siro. Prima i tre gol tedeschi nel quarto d’ora finale del primo tempo, con una Nazionale totalmente in bambola, soprattutto nel secondo gol, poi la reazione orgogliosa che porta al pareggio grazie alla doppietta di Kean e al rigore siglato da Raspadori. Non basta, è la Germania di Nagelsmann a centrare la finale four.
Si comincia con Luciano Spalletti che effettua quattro cambi come preventivato alla vigilia, con Gatti e Buongiorno in campo dal primo minuto (assente Calafiori a causa di un problema al ginocchio). Il ct ha piazzato Maldini a supporto di Kean, con Ricci in cabina di regia al posto di Rovella. L’inizio dell’Italia è stato complicato, i padroni di casa hanno iniziato col piede premuto sull’acceleratore: dopo un minuto Goretzka ha sfiorato la rete di testa, poco più tardi Sanè ha scaldato nuovamente le mani di Donnarumma, ma il portiere azzurro ha bloccato il tiro dal limite. Dalla mezz’ora in poi i tedeschi hanno certificato il loro dominio anche per demerito della Nazionale: al 30′ Kimmich ha trasformato un calcio di rigore dopo un fallo di Buongiorno in area di rigore.
Sei minuti più tardi tutta la difesa azzurra si è addormentata per protestare con Marciniak, Musiala pescato dal corner di Kimmich ha colpito praticamente a porta vuota. Incredibile. Il momento terrificante dell’Italia si è chiuso al 45′ con Kleindienst che di testa ha beffato nuovamente il portiere azzurro (gol poi confermato anche dalla goal line technology).
Due i cambi nella ripresa per Spalletti, con Politano e Frattesi al posto di Gatti e Maldini. I volti nuovi hanno dato linfa vitale, Kean ha sfruttato un errore della difesa tedesca accorciando le distanze al 4′. La rete dell’attaccante della Fiorentina ha dato spinta alla Nazionale, al 24′ è arrivato il 3-2 sempre firmato da Kean. Da quel momento in poi Barella e compagni hanno spinto per cercare un’improbabile rimonta, al 28′ Marciniak ha assegnato un calcio di rigore agli azzurri per un fallo su Di Lorenzo, ma il direttore di gara polacco ha poi cambiato la propria decisione dopo una revisione al Var. In pieno recupero il rigore segnato da Raspadori ha dato le ultime speranze agli azzurri, ma non è bastato per trovare la rete del 4-3: l’Italia torna a casa e si giocherà le qualificazioni mondiali nel gruppo I con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia, l’esordio il 6 giugno contro la nazionale di Haaland.
– Foto Ipa Agency –
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