MILANO (ITALPRESS) – La chirurgia oncologica mini-invasiva è oggi uno degli approcci più evoluti e sicuri per il trattamento di diversi tumori dell’apparato digerente, genitale e urinario: viene eseguita principalmente con tecniche di laparoscopia o robotica, che permettono di intervenire con grande precisione attraverso piccole incisioni. Il principale vantaggio di queste tecniche è il minore impatto fisico ed emotivo sul paziente rispetto alla chirurgia tradizionale a cielo aperto.
“Non c’è una vera differenza nelle modalità di chirurgia mini-invasiva, che è entrata nel nostro mondo ormai da tanti anni: una delle caratteristiche principali è l’essere meno traumatica per l’organismo, riducendo la caduta delle difese immunitarie; per una malattia troppo estesa, con il coinvolgimento di tanti organi, non sempre la chirurgia mini-invasiva è in grado di fare un trattamento oncologico adeguato”, ha dichiarato Pierenrico Marchesa, primario di Oncologia medica presso l’ospedale Civico di Palermo, intervistato per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
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Chirurgia mini-invasiva evoluta e sicura ma non adatta a tumori estesi
U21, Gravina “Stiamo parlando con Baldini e stiamo facendo delle valutazioni”
ROMA (ITALPRESS) – “In settimana definiremo tutti i quadri tecnici. Abbiamo diverse pedine da mettere al loro posto. Silvio Baldini è una di queste pedine: ci stiamo parlando e stiamo facendo delle valutazioni”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ai microfoni di RaiSport, a proposito del possibile tecnico della Nazionale azzurra Under 21.
“Le sue capacità come tecnico non si discutono. E’ noto per la sua spiccata toscanità, che lo porta a essere molto diretto. Esprime concetti in maniera veloce ed efficace”, ha aggiunto Gravina sul possibile prossimo ct della Under 21.
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Maltempo in Veneto, Zaia “Evento violentissimo che ha messo a dura prova la tenuta della rete idraulica”
VENEZIA (ITALPRESS) – “Quello di stanotte è stato un evento meteo violentissimo che ha messo a dura prova la tenuta della rete idraulica del Veneto. Dalle 19 di ieri sera e in poche ore sono caduti 91 mm di pioggia in Cansiglio, 81 ad Asolo, 80 a Conegliano, 78 a Farra di Soligo, 75 a Vittorio Veneto e 62 a Vazzola e Volpago del Montello, solo per citare alcune località particolarmente battute dal maltempo. Si sono registrati nell’Alto trevigiano allagamenti ed esondazioni di fiumi e torrenti, al momento rientrate e sotto controllo. A Miane si sono verificate diverse frane, con alcune persone evacuate. Purtroppo a San Vito di Cadore un’altra colata detritica ha invaso la SS 51 in località Dogana Vecchia: sul posto stanno operando tecnici di Anas e Vigili del fuoco per valutare l’entità del danno e predisporre le operazioni di sgombero. In totale sono stati effettuati, nella fase più critica dell’evento (dalle 20 di ieri alle 6 di stamattina) 316 interventi dei Vigili del fuoco in particolare nel territorio di Conegliano, Cordignano, Farra di Soligo, Susegana e Cappella Maggiore; 13 le squadre di Protezione civile del Veneto intervenute”. Il presidente del Veneto Luca Zaia fa il punto sul maltempo che ha colpito il Veneto dal tardo pomeriggio di ieri fino alle prime ore di stamattina. Al momento la situazione si è normalizzata su tutto il territorio.
“Secondo quanto registrato dalla Sala Operativa della Protezione civile del Veneto – dichiara il presidente – le precipitazioni hanno causato alcune esondazioni di fiumi e torrenti, come il Meschio che ha invaso la piazza di Cordignano; la quota idrometrica ha raggiunto il picco di 3,43 metri alle 23.10. A Vazzola il Monticano ha superato la terza soglia di allarme con una quota di 3,55 metri. Ad Asolo l’innalzamento idrometrico del Muson dei Sassi ha raggiunto il picco con quota 2,66 metri alle 22, mentre a Castelfranco ha raggiunto i 2,64 metri alle 23.50 superando la seconda soglia di guardia. Decine e decine i garage e gli scantinati allagati, in particolare a Conegliano, nel Solighese, a Vittorio Veneto, a Montebelluna, a Fonte”.
Le previsioni meteo al momento vedono lo scorrimento verso est delle residue precipitazioni in atto, con rovesci sparsi e qualche temporale in particolare sulle zone nordorientali. Saranno ancora possibili rovesci e qualche temporale seppure in maniera più discontinua e con ampie pause specie sulle zone meridionali. I livelli idrometrici sul Livenza restano sopra la prima soglia di guardia alla sezione di San Cassiano. Le altre situazioni critiche stanno rientrando. Nel tardo pomeriggio le precipitazioni attese potranno comunque determinare ulteriori incrementi dei livelli idrometrici nella rete idrografica.
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Terracina, crolla il tetto di un ristorante: morta una cameriera di 30 anni, una decina i feriti
TERRACINA (LATINA) (ITALPRESS) – Ieri sera, attorno alle 22,00 a Terracina, in provincia di Latina, probabilmente a causa del forte vento, è crollato il tetto del ristorante “Essenza” in via Cavour. A causa del crollo è morta una cameriera di 30 anni e una decina di persone risultano ferite, tre delle quali, in prognosi riservata.
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Cena alla Casa Bianca, Netanyahu candida Trump per il Nobel per la pace
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente americano Donald Trump ha ricevuto per la terza volta dall’inizio del suo mandato il leader israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca. La visita è avvenuta in un contesto in cui la guerra in Medio Oriente è giunta al suo ventunesimo mese. Il tycoon ha ospitato il presidente israeliano per una cena privata in cui sono stati discussi i piani da portare avanti per il futuro in modo da giungere ad un cessate il fuoco definitivo. Inizialmente la cena doveva essere a porte chiuse, ma in un secondo momento è stato concesso alla stampa di avere accesso ad una parte dell’incontro. Per l’occasione Netanyahu ha annunciato la volontà di candidare Trump al premio Nobel per la pace, consegnandogli una copia della lettera di candidatura inviata al comitato.
Secondo Netanyahu tale onoreficienza sarebbe “meritata” per Trump, che da tempo si era definito come un “maestro della pace”, esprimendo più volte in modo chiaro ed esplicito il suo desiderio di ricevere il premio Nobel. Tuttavia parlando con i giornalisti Trump ha affermato che per lui la nomina era una novità: “Dato che viene da te, questo è molto significativo”, ha affermato Trump rivolgendosi a Netanyahu, che ha replicato sostenendo di essere molto fiducioso che Israele possa raggiungere una pace con “tutto il Medio Oriente” con la leadership di Trump. Ciò includerebbe il consentire ai palestinesi di governarsi autonomamente, mantenendo “per sempre le questioni di sicurezza sotto il controllo di Israele”.
Nel corso dell’incontro il tycoon ha anche affermato di aver accettato la richiesta iraniana di incontrare i funzionari statunitensi dopo la decisione dell’amministrazione repubblicana di attaccare i siti nucleari iraniani: “Abbiamo programmato dei colloqui con l’Iran e loro vogliono parlare”, ha affermato Trump, aggiungendo che l’incontro potrebbe tenersi tra una settimana.
Per l’occasione Trump è tornato a parlare anche del conflitto in Ucraina, ribadendo la sua volontà che la Russia ponga fine alla guerra: “Quello che sta succedendo tra Russia e Ucraina è una cosa orribile – ha affermato Trump -. Non sono contento del presidente Putin, odio vedere la gente morire”. Trump ha inoltre manifestato la volontà di inviare più armi all’Ucraina. Un annuncio che è arrivato pochi giorni dopo che l’amministrazione aveva ordinato la sospensione delle forniture di armi essenziali a Kiev. Il presidente americano ha sottolineato che i soldati ucraini “devono essere in grado di difendersi perchè l’Ucraina è stata colpita molto duramente dalla Russia”.
In merito alle alluvioni in Texas, Trump ha inoltre ribadito che sta cercando di aiutare e “rendere la situazione il più confortevole possibile”, aggiungendo che i danni allo Stato sono stati “una grande sorpresa”. Il magnate ha confermato la visita in Texas del prossimo venerdì proprio in occasione dell’apparizione con Netanyahu. Nella stessa giornata della visita di Netanyahu a Washington, le famiglie degli ostaggi trattenuti a Gaza si sono recate nella capitale degli Stati Uniti per protestare all’esterno di Capitol Hill con tanto di cartelli che riportavano foto dei loro cari.
A tal proposito Netanyahu aveva reso noto che circa 50 persone sono ancora in ostaggio a Gaza, ritenendo anche che tra questi solo 20 sarebbero ancora in vita. Durante il briefing di lunedì alla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt è stato chiesto cosa ne pensasse dell’idea di Trump in merito al fatto che gli Stati Uniti potrebbero prendere il controllo di Gaza per guidare una ricostruzione. A tale quesito Leavitt ha sottolineato che la domanda era imprecisa: “Per quanto riguarda la presa di controllo di Gaza non credo che il presidente l’abbia mai detto – ha affermato Leavitt -. Credo che abbia discusso di una ricostruzione di Gaza una volta finita questa guerra”. Tale concetto era stato ribadito dallo stesso Trump lo scorso febbraio in occasione di una ulteriore visita di Netanyahu alla Casa Bianca: “Gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza e anche noi faremo la nostra parte – aveva affermato Trump -. Ne saremo padroni e saremo responsabili dello smantellamento di tutte le pericolose bombe inesplose e delle armi presenti sul sito”.
La portavoce della Casa Bianca ha inoltre dichiarato che l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, si recherà in Qatar nel corso di questa settimana, mentre l’amministrazione repubblicana continua a spingere per un cessate il fuoco un accordo sugli ostaggi: “La massima priorità del presidente in questo momento in Medio Oriente è porre fine alla guerra a Gaza e restituire tutti gli ostaggi”. Prima della cena privata con Trump, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato separatamente Witkoff, il Segretario di Stato Marco Rubio e il presidente della Camera Mike Johnson. I colloqui si sono svolti alla Blair House, la residenza presidenziale vicina alla Casa Bianca.
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Patti Smith a Venezia, quando il rock si fa poesia
VENEZIA (ITALPRESS) – Terzo appuntamento con la musica in Piazza San Marco. Finita l’eco delle avventure di Casanova in forma di musical, la Piazza ha aperto il suo palco all’icona del rock internazionale Patti Smith. Gli appassionati del rock sono accorsi per assistere ad una delle più importanti protagoniste della musica americana, espressione delle inquietudini e delle proteste degli anni ’70.
Poliedrica ed eclettica, poetessa, attrice, fotografa e visual artist, Patti Smith ha scelto Venezia come unica tappa italiana del suo tour del 2025 e ha richiamato un pubblico di fan provenienti da tutto il Paese. Torna a Venezia, conosciuta per la prima volta nel 1978 con Isabella Rossellini, accompagnata dal figlio Jackson alla chitarra.
Con una presenza scenica carica di mistero e carisma, la ‘sacerdotessa maudite del rock’ ha passato in rassegna i più grandi successi che, in 50 anni di carriera, l’hanno portata al centro della scena musicale d’avanguardia dagli anni ’70 in avanti, anticipando alcuni dei movimenti artistici più innovativi.
Un percorso musicale attraverso i suoi album più importanti dove si mescolano influenze rock e testi poetici che richiamano la beat generation, canzoni che hanno fatto la storia del rock, alimentando l’immaginario poetico di più generazioni. A più riprese, la musica ha lasciato il posto a reading poetici che hanno sottolineato la forza delle parole che ha intriso tutto il lavoro dell’artista americana nel corso della sua lunga carriera.
L’evento “Patti Smith in Venice” è parte del programma della XII edizione del Festival della Bellezza che nel 2025 ha per tema “La Meraviglia”. Concepito intorno all’idea di “Arte nell’Arte”, un unicum a livello internazionale, il Festival della Bellezza andrà in scena in 30 luoghi simbolo del patrimonio storico-artistico italiano dal VI secolo a.C. al Novecento. La musica in Piazza San Marco continua nel fine settimana con il Coro e l’Orchestra del Teatro la Fenice, che si esibiranno sabato 12 luglio nella Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni in forma di concerto, per concludersi domenica 13 luglio con “The Summer Portraits” di Ludovico Einaudi.
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Sinner ai quarti di Wimbledon, Dimitrov si ritira al terzo set
LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner accede ai quarti di finale di Wimbledon dopo il ritiro tra le lacrime di Grigor Dimitrov all’inizio del terzo set. Match non esaltante dell’altoatesino che, anche a causa di un problema al gomito accusato dopo un game, si trovava sotto di due set sul punteggio di 6-3 7-5. Grande sfortuna per Dimitrov, vittima di un problema al pettorale destro. “Dimitrov è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato oggi. E’ un amico ed è brutto vederlo così, si sarebbe meritato di giocare il prossimo turno. Non mi sento il vero vincitore, non è stato il finale che ci saremmo augurati”, le parole, nell’intervista in campo, di Sinner, alla quarta partecipazione consecutiva ai quarti di finale ai Championships. L’altoatesino si giocherà un posto in semifinale con Ben Shelton, che ha fatto fuori in quattro set Lorenzo Sonego. Sarà il settimo confronto tra Sinner e Shelton. Il bilancio recita cinque successi azzurri e uno americano, risalente al Masters 1000 di Shanghai 2023.
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A fuoco due capannoni nel catanese, le immagini dell’incendio
CATANIA (ITALPRESS) – Un vasto incendio è divampato in zona via San Marco, a Paternò, in provincia di Catania. Le fiamme hanno avvolto le sterpaglie circostanti e coinvolto due capannoni adiacenti, adibiti a deposito di imballaggi, cartoni e materiali vari. Sul posto diverse squadre di Vigili del Fuoco dai Distaccamenti di Adrano, Paternò ed Acireale, coordinate dal funzionario di servizio. Presente anche un’autobotte con personale della Forestale, militari dei Carabinieri, personale sanitario e personale della Protezione Civile.
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Fonte video: Vigili del Fuoco Catania