ROMA (ITALPRESS) – Negli Stati Uniti, due volte l’anno, il personale della “riserva” della Marina viene convocato al Naval War College (NWC) di Newport, Rhode Island, per l’addestramento OLW MARLIN: un ciclo di addestramento al livello operativo di guerra (OLW). Si tratta di un frenetico “weekend di esercitazioni” durante il quale ufficiali e marinai arruolati si addestrano al combattimento incentrato sul processo di pianificazione navale. Un evento di quattro giorni che fornisce ai riservisti una preparazione pratica per integrarsi senza problemi in un Centro Operativo Marittimo (MOC).
Intanto in Italia, dove le Forze Armate fanno i conti con carenze organiche, l’istituto della “Riserva” nell’ambito delle Forze di Completamento volontarie e per la sola categoria degli Ufficiali, è previsto e disciplinato dal combinato disposto dell’articolo 674 del Decreto Legislativo n. 66 del 15 marzo 2010 (ex art. 4 R.D. 16 maggio 1932, n. 819 – cosiddetta Legge Guglielmo Marconi), integrato dal Decreto Ministeriale 15 novembre 2004, e dell’articolo 987 del medesimo Decreto Legislativo (ex art. 25 del D.Lgs 8 maggio 2001, n. 215) e prevede l’arruolamento di particolari professionalità di interesse. Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, vuole andare oltre ed ha posto l’accento sulla necessità di una risposta rapida e adeguata alle minacce. Durante la presentazione del Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa, ha rimarcato quanto sia importante aumentare gli organici, proponendo la creazione di una ulteriore “Riserva”, quella “operativa” per affrontare eventuali conflitti o crisi. Crosetto ha dichiarato che le forze armate italiane devono essere pronte a difendere lo Stato in ogni momento, da ogni minaccia.
Secondo il ministro, una difesa robusta richiede non solo personale ben formato ma anche strutture operative sostenibili. La creazione di riserve operative serve come una strategia per garantire che le forze italiane possano essere mobilitate rapidamente quando necessario, riflettendo una mentalità proattiva per affrontare le nuove sfide nel panorama della difesa. Questa misura permetterebbe di rafforzare le proprie capacità militari, rispondendo a quanto richiesto dall’Alleanza Atlantica.
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