Il Museo del Risorgimento e della Resistenza a di villa Guiccioli di Vicenza è intimamente legato alla vita morale, culturale ed alle tradizioni della città e del suo territorio, per una serie di motivi ed argomenti che possono essere spiegati dal materiale conservato e dall’ubicazione stessa della sede museale. L’Istituto raccoglie infatti memorie di eventi e di personaggi che appartengono alla storia d’Italia e che furono protagonisti nelle vicende storiche della città. E ancora, sul colle Ambellicopoli dove sorge l’edificio di villa Guiccioli, attuale sede del Museo, si svolse l’eroica resistenza del 1848 che vide la popolazione vicentina, impegnata per la difesa della città, in unione con i volontari provenienti da varie regioni della penisola. Le raccolte conservate dal Museo sono quanto mai varie ed interessanti e anche un breve elenco può dare veramente la misura di questa ricchezza; il nucleo principale della documentazione è infatti costituito da
pubblicazioni a stampa, periodici, giornali, manoscritti, ritratti, quadri, stampe, diari, bandi e proclami, decreti, atti privati, monete, medaglie e decorazioni, carte geografiche civili e militari, armi bianche e da fuoco, bandiere, oggettistica militare di vario genere. Materiali con i quali non è difficile individuare un filo storico conduttore: i documenti e i cimeli delle raccolte rappresentano infatti un’interessante testimonianza degli avvenimenti vicentini e nazionali ed in qualche caso europei, delle vicende storiche che vanno dalla prima campagna d’Italia di Napoleone nel 1796 alla fine della Seconda Guerra Mondiale e alla lotta di liberazione(1945); si tratta di un secolo e mezzo di vicende che hanno trasformato più volte il volto politico, sociale, economico e morale d’Italia e d’Europa.
(Dal sito del Museo)
Il Parco storico di Villa Guiccioli è ubicato in uno dei luoghi più suggestivi di Vicenza. Le notizie documentate sul complesso di Villa Guiccioli risalgono al 4 marzo 1788, data in cui le Contesse Laura e Anna Maria Bombarda di Verona cedettero l’intera proprietà a tale Antonio Marchiori di Vicenza. Proprietario di “case e beni arativi, prativi e boschivi sul Monte Berico”, il Marchiori fece molte spese per migliorare lo stato e la condizione del complesso. Il 22 settembre 1794 un Maestro di Zecca veneziano, di origini greche, Marino Ambellicopoli acquistava le case ed i beni dal Marchiori. All’epoca la proprietà sembrava comprendere anche i terreni di pianura che si trovano in prossimità dell’abitato di Campedello.
L’anno 1799 corrisponde a quello della presumibile costruzione della Villa ad opera dell’architetto veneziano Giannantonio Selva amico dell’ Ambellicopoli. Dopo la sua morte, l’ 11 maggio 1803, la proprietà passava ai nipoti, gli eredi del greco, tali Giorgio e Francesco Vassili più tardi a Rosa Rughi vedova di Giorgio che ne rimase proprietaria sino al 1853, epoca in cui il complesso fu venduto al Marchese ravennate Ignazio Guiccioli, cui si deve l’attuale nome della Villa. Nel 1848 la zona fu teatro di aspre battaglie tra le truppe Austriache e quelle Italiane comandate dal Generale Giovanni Durando.
Nel 1855, grazie ad una concessione di Papa Pio IX° venne eretto un Oratorio privato di cui attualmente non rimane traccia. Il Marchese Guiccioli apportò alla Villa alcune modifiche architettoniche, ed è presumibile pure un cospicuo intervento nell’area verde circostante. I successori del Guiccioli rimasero proprietari del complesso, sotto vari titoli, fino al 1935, anno in cui il comune di Vicenza acquistò Villa Guiccioli, “con parco e terreni annessi“, per istituirvi un Museo Storico del Risorgimento e della Guerra. In tale occasione vennero effettuati alcuni lavori di restauro e alcune modifiche sia alla Villa che al Giardino.
Il parco di villa Guiccioli occupa la sommità del colle Ambellicopoli 151 m. con un’estensione di circa quattro ettari. A nord-est, la parte più ripida dei versanti è occupata dal bosco. Nel parco sono presenti complessivamente 536 piante, tra alberi e arbusti, appartenenti sia alla flora locale che a specie esotiche; le specie vegetali determinate sono circa una quarantina. Gli arbusti sono piuttosto scarsi e rappresentati prevalentemente da Lauro ceraso (Prunus laurocerasus) e dal Tasso (Taxus baccata). La presenza di specie a fogliame persistente costituisce il 63% del totale (Cipressi 31 %, Cedri 13%).
La maestosa presenza della Zelcova (Zelcova carpinifolia), censita tra gli alberi monumentali della provincia di Vicenza, arricchisce ulteriormente l’importanza di questo parco. Nella parte orientale il parco non presenta nessun elemento di discontinuità con il bosco; i grandi Lecci, i Cipressi e la stessa Zelcova sono a stretto contatto con la vegetazione arborea ed arbustiva del bosco. Qui in mezzo ad alberi di Orniello, Olmo, Carpino nero e maestosi esemplari di Roverella si snodano numerosi sentieri.
Di Luciano Parolin da Storie Vicentine n. 2 Aprile maggio 2021