Stella Meravigliosa. Si chiama così il 76° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza presentato oggi alla stampa, il quinto affidato alla Direzione Artistica di Giancarlo Marinelli, scrittore, autore teatrale e regista, un Ciclo caratterizzato da un titolo di grande forza evocativa che riassume le scelte artistiche e l’impostazione del lungo e a volte accidentato, percorso di lavoro.
Il titolo rimanda al romanzo del 1962 dello scrittore giapponese Yukio Mishima, un testo che incarna il dilemma atroce e dilaniante tra conservazione e annientamento, creazione e distruzione, indicando la necessità irrevocabile di una scelta.
Gli spettacoli del nuovo Ciclo dei Classici edizione 2023 – otto spettacoli, di cui cinque in prima nazionale – saranno in scena dal 21 settembre al 21 ottobre; si nutrono e arricchiscono negli approfondimenti de L’Olimpico incontra il pubblico, una serie di incontri, convegni, tavole rotonde, che si svolgono all’Odeo dell’Olimpico, nel Giardino del Teatro e in Basilica Palladiana, con studiosi, critici e artisti, a discutere con il pubblico dei temi e dei riferimenti suggeriti dagli spettacoli in scena.
“Stella Meravigliosa”, il titolo del 76° Ciclo è dunque di per sé l’enunciazione di una sfida e di una sua non più procrastinabile risoluzione; la guerra delle guerre magistralmente rappresentata da Mishima, diventa il motivo critico dentro e fuori il Classico e l’interrogativo su cui si plasma questa nuova edizione degli Spettacoli Classici all’Olimpico, diretta da Giancarlo Marinelli. La questione è se la forza del Mito sia quella di uscire dal Testo, e di passare nel Testo di qualcun altro, che lo declina poi secondo i tempi e i modi della Storia, oppure se la sua potenza sia inscindibile da chi per primo l’ha tramandato a noi, e senza di lui non sia possibile alcuna rappresentazione del Sacro e del Classico. E la metafora del preservare il Testo diventa anche la necessità del salvare la Terra, come spiega il Direttore Artistico: “Cosa dobbiamo fare? Salvarla o distruggerla? Forse che preservandolo (il Testo, come la Terra) li stiamo lentamente prosciugando? E quindi distruggendoli, una volta per tutte, daremmo via a una sua nuova creazione? Oppure è possibile una terza via? Una mediazione al rialzo? Ma esiste un compromesso all’altezza della meraviglia della Terra Promessa?”.
Il 76° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, l’Accademia Olimpica e la Biblioteca Civica Bertoliana; è realizzato con il sostegno della Regione del Veneto e Gruppo AGSM AIM SpA e Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo e di Burgo Group; con le collaborazioni di Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare, la Fondazione Taormina Arte, a.ArtistiAssociati di Gorizia, Savà Produzioni Creative, Teatro Ghione di Roma, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Enfi Teatro e Tema Cultura.
Come di consuetudine nelle ultime edizioni dei Classici, oltre all’incontro stampa, è prevista una conferenza spettacolo sul palcoscenico dell’Olimpico, questa sera, durante la quale Giancarlo Marinelli anticiperà, accompagnato da alcuni interpreti degli spettacoli, contenuti, temi ed appuntamenti del programma, un racconto animato dalle fascinose multivisioni di Francesco Lopergolo, in un evento-spettacolo in cui le dimensioni narrativa, poetica e visiva andranno a suggerire la ricchezza di ispirazioni e i titoli che la rassegna presenterà al pubblico in autunno.
“Stella Meravigliosa’ è il titolo di questa 76a edizione del Ciclo dei Classici. E non ci sono dubbi che una stella si è accesa nel cielo olimpico, una guida per la crescita culturale e condivisa di questa nostra città bellissima – dichiara il Sindaco di Vicenza, Francesco Rucco. – Tornando in questo luogo unico, di speciale bellezza, che è il Teatro Olimpico, riconosciamo che il messaggio culturale lanciato dalla direzione artistica di Giancarlo Marinelli in questi anni, ha saputo raccogliere l’eredità del passato e disegnare il futuro e questo diventa ricchezza condivisa, elemento unificatore della Città. E dove dimorano i Maestri, abitano anche le giovani generazioni e i nuovi talenti che andranno ad animare la scena in autunno. Ma non solo: il Ciclo Classici ha portato l’Olimpico fuori dall’Olimpico e abita oggi la Città, il territorio e il Paese, in un gioco virtuoso di condivisione e disseminazione. E frutto della condivisione è anche questa 76a edizione, realizzata grazie alla fondamentale collaborazione della Fondazione Teatro Comunale, dell’Accademia Olimpia e della Biblioteca Bertoliana, con il sostegno della Regione del Veneto e di numerose istituzioni ed enti. A tutti il mio grazie e la mia riconoscenza”.
“Il Teatro Olimpico, con l’Odeo e il suo Giardino, e la Basilica palladiana sono i luoghi dove il pubblico potrà assistere alle proposte dei Classici 2023 che vede numerosi attori di primo piano sulla scena nazionale ed internazionale, “stelle meravigliose” del teatro che Marinelli ha voluto per questa stagione insieme a giovani interpreti. Tra le novità il pubblico potrà assistere ad un spettacolo dedicato a Goffredo Parise che si terrà in Caserma Ederle, a sancire la collaborazione, anche sotto il profilo culturale, con i militari statunitensi che vivono in città. Accanto alle prime nazionali si potrà rivedere la fortunata produzione firmata Marinelli “Histoire du Soldat” e sarà riproposta la modalità dello spettacolo itinerante con il progetto Milk Wood edizione 2023 e con un appuntamento della Sezione Off. Infine sottolineo il calendario di incontri ad ingresso gratuito che vede tra i protagonisti noti studiosi e segnalo un nuovo incontro con i Classici Contro in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia”, spiega l’Assessore alla cultura del Comune di Vicenza, Simona Siotto.
“Uno spazio unico come quello dell’Olimpico – commenta il presidente dell’Accademia Olimpica, Giovanni Luigi Fontana – richiede attente valutazioni e proposte meditate non solo sul piano artistico, ma anche della coerenza e dell’equilibrio tra le due nature dell’Olimpico, che è insieme monumento da tutelare e teatro da mantenere vivo. Rispettare le sue caratteristiche e le sue fragilità non significa congelarlo nell’inattività, come dimostrano la lunga vita di questo stesso Ciclo e i tanti eventi di qualità che vi vengono proposti: significa, invece, trovare soluzioni che sappiano preservare questo luogo unico al mondo, adeguandosi alle sue esigenze senza usi eccessivi o forzature”.
“Per la Biblioteca civica Bertoliana, Istituzione che qui rappresento – dichiara la Presidente Chiara Visentin – essere presente al Ciclo dei Classici e al suo tavolo tecnico conferma quanto la ricerca e la lettura dei testi siano imprescindibili per raccontare, scegliere e ricordare, per formarsi una propria identità critica. E le voci che da secoli si leggono in Bertoliana sono tutte voci del mondo, dall’antichità fino ad ora. Tra testi classici e attualità, perché un classico è un libro che non ha mai finito di dire qual che ha da dire, oggi in special modo”.
“Ancora una volta i Classici sono lì, a indicarci la strada, a dirci che nuove prospettive e nuovi sguardi orientati al futuro, possono arrivare da molto lontano. Di questo patrimonio di cultura e di saggezza, siamo felici di essere i testimoni nel tempo e di questa squadra, che lavora incessantemente perché la magia del teatro possa realizzarsi ogni anno all’Olimpico, sono particolarmente orgoglioso. E vorrei ringraziare l’Amministrazione Comunale, per la fiducia che ci ha accordato, così come tutti i partner che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questo Festival. Ma soprattutto io dico grazie, alla Città, che accoglie sempre con entusiasmo le proposte del nostro instancabile Direttore Artistico, Giancarlo Marinelli”, conclude il Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Enrico Hüllweck.