venerdì, Aprile 26, 2024
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Negri Dè Salvi e il loro palazzo di Vicenza. Passeggiare nella storia (puntata 2)

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La famiglia Negri, proveniente dalla Germania, per alti meriti ottenne dalla Serenissima la cittadinanza di Vicenza. Nel registro dei feudi, sotto il giorno 14 gennaio 1695, si leggono i privilegi del conte Vincenzo padre e i suoi figli Egidio, Marco, Isabella.

Una serie di nomi illustri ha avuto questa famiglia, onorata nel campo della magistratura, nelle lettere, nella milizia, ottenendo onori e privilegi da sovrani europei. onorata nel campo della magi- stratura, nelle lettere, nella milizia, ottenendo onori e privilegi da sovrani europei. L’undici marzo 1652, venne elevato a Cavaliere Vincenzo Negri, conte del Principe Francesco Molino. Il dieci aprile 1680 venne creato conte Marco Negri Cavaliere di San Marco, da questo ramo discendono gli odierni Conti Negri.

In molti documenti esistenti nel comune di Chiuppano o Clupano ci sono nomi che potrebbero riferirsi alla famiglia. È certo che nel 1417 in un testamento di Vincenzo fu Giulio da Clupano appare il nome di Zannino Negri de Clupano, scritto dal notaio Giovanni di Giacomo da Piovene. Il dieci febbraio 1418, Zannino si trovò confinante in una concessione con Aurosio fu Matteo da Piovene. Il sette dicembre 1422, Michele Negri fu presente in una concessione di Cristoforo fu Marco de Caprelli (i Capra). Il tredici settembre 1457, il nunzio Stefano Negri fu testimone in una controversia per il quartese, tra il prete Pietro di Francia e i fratelli Filippo e Giovanni Sartore.

Nel 1472 Pietro e Cristoforo Negri di Chiuppano ricevono una investitura feudale. Nel 1476 Cristoforo fu presente nell’inventario dei beni della chiesa dei santi Michele e Daniele come confinante. Il quindici aprile 1482, in Padova, nel Palazzo Vescovile, Fra cesco figlio di ser Pietro, cittadino di Vicenza, chiese di essere investito del feudo decimale già dei fratelli Zeno Pietro e Cristoforo. L’undici gennaio 1488, in Padova, nel Palazzo Vescovile dinanzi a Padre Pietro Barozzi Vescovo, comparvero il signor Scolaro dello studio di Padova e il signor Francesco figlio del nobile Pietro de Negri fu Stefano, cittadino di Vicenza, per ottenere l’investitura speciale. È accertato che nel 1503, per l’assegnazione di affittanze per la chiesa di Chiuppano in San Pietro Valdastico, fu citato il signor Cristoforo Negri di Chiuppano come confinante di un terreno in Carrè. Il 15 luglio 1532, in Padova, nel Palazzo Vescovile il feudo fu rinnovato per il signor Antonio de’ Negri, cittadino di Vicenza vassallo e feudatario, figlio del fu Girolamo, per se e i suoi fratelli. Nei beni inventariati dal comune di Chiuppano del 1623 risulta il nome di tale Benedetto.

Il 6 ottobre 1631, in tempore pestis, morì Benedetto di anni 80 circa. In un documento postumo datato 22 marzo 1707, si trova un legato testamentario di 100 Ducati alla chiesa di Chiuppano per cui il Parroco aveva l’obbligo di celebrare 12 messe l’anno. Nel 1713, appare il nome dei Negri per una proprietà del conte Vincenzo Negri, colonnello delle Milizie di Guardia al Confine dei Sette Comuni. Scrive il  Notaio Nicolò Rezzara nel 1772, di una proprietà del signor Negri- Salvi confinante col marchese Capra. I Negri quindi si erano imparentati con i Salvi di Vicenza. 

Edoardo Negri de Salvi

Edoardo Negri de Salvi, nato a Vicenza, il 23 agosto 1847 e morto ivi nel 1937. Deputato del Regno. Colonnello Militare. Nel 1866, partecipò alla aIIa Guerra d’Indipendenza come volontario con Giuseppe Garibaldi, ebbe il battesimo del fuoco nella battaglia di Pieve di Ledro il 18 luglio. Fu eletto nelle elezioni politiche del 1900 nel collegio di Marostica, deputato per quattro legislature. Fu consigliere comunale e provinciale di Vicenza e dal 1914 al 1918 presidente della Federazione della Scherma. Sposato con la contessa Beatrice Emo Capodilista, ebbe tre figli. 

Pier Eleonoro Negri

Pier Eleonoro Negri , nato a Locara, 29 giugno 1818, morto a Firenze nel 1887, conseguì il grado di tenente generale e ricevette sia la medaglia d’argento al valor militare, sia la medaglia d’oro al valor militare. La sua figura è stata tuttavia, a partire dai primi anni del XXI secolo, al centro di progressive critiche e controversie, soprattutto per essere stato l’ufficiale in comando in occasione della rappresaglia durante i fatti di Pontelandolfo e Casalduni.

Guido  Negri

Guido  Negri  è una figura di grande interesse per la sua storia di combattente e per la spiritualità che lo portò a essere protagonista di una causa beatificazione della chiesa padovana. Il suo sentimento religioso e patriottico furono chiari fin dalla giovinezza e lo portarono da un lato a far parte della Società della Gioventù Cattolica e, a entrare tra i terziari domenicani. Dall’altro lato a prendere parte alle guerre in cui l’Italia si trovava impegnata. Richiamato per la terza volta, dopo la leva nel 1911-12 e la guerra italo-turca, con il grado di capitano fu inviato, benché convalescente al 55° Fanteria sul monte Piana. Ricoverato nuovamente per la febbre alta, durante la successiva convalescenza di laureò in lettere a Padova.

Da Storie Vicentine n. 6 gennaio-febbraio 2022


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