giovedì, Marzo 28, 2024
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Palazzo Thiene, un edificio rinascimentale con ricche collezioni di pittura e scultura

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Ho scoperto Palazzo Thiene uscendo dal Palladio Museum, in Contrà Porti. Proprio di fronte, si nota la facciata gotica di Palazzo Thiene. Qui c’è il fronte orientale del palazzo che spicca per una bella trifora in marmo rosa e alcuni affreschi.

L’entrata è dalla parte opposta, in Contrà San Gaetano da Thiene. Il palazzo è conosciuto per essere stata la sede storica della Banca Popolare di Vicenza dal 1872. Nel 2021 è stato acquistato dal Comune di Vicenza, dopo quasi 5 anni di chiusura, che ne ha fatto al suo interno una galleria d’arte.

palazzo thiene
La facciata orientale di Palazzo Thiene vista dall’entrata del Palladio Museum. Foto: Marta Cardini

Ora fa parte del sistema museale civico insieme a Teatro Olimpico, Basilica palladiana, Museo civico di Palazzo ChiericatiChiesa di Santa Corona, Museo Naturalistico Archeologico e Museo del Risorgimento e della Resistenza e gestito dalla direzione dei Musei civici e Conservatoria Monumenti di Vicenza, organizzata nel servizio Attività Culturali e Museali.

L’edificio

Il palazzo è un originale esempio di architettura rinascimentale, ideato da Giulio Romano e realizzato tra il 1542 e il 1558 da Andrea Palladio, autore anche della progettazione esecutiva. Dal 1994 è patrimonio Unesco e dal 2016 è stato riconosciuto di eccezionale interesse culturale.

Il palazzo palladiano ospita infatti importanti collezioni e rappresenta un’espressione artistica fortemente legata alla città e alla sua storia, coerente e affine alle realtà museali e monumentali civiche.

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Da Contrà Porti è possibile vedere uno scorcio della Basilica Palladiana. Foto: Marta Cardini

Oltre al prezioso palazzo, gli interni ricchi di apparati decorativi e affreschi lo rendono un esempio mirabilmente conservato di arte rinascimentale e rappresentativo della più alta tradizione artistica e architettonica del Veneto.

Il palazzo è stato aperto al pubblico per la prima volta dal Comune di Vicenza il 25 settembre 2021. E’ visitabile dal giovedì alla domenica.

Le collezioni interne

Nelle sale al piano terra è presente l’esposizione della quadreria, incentrata sulla pittura veneta tra Cinquecento e Settecento. Le sale al piano nobile ospitano quadreria, le ceramiche della manifattura Antonibon e le collezioni dei piatti popolari veneti dell’Ottocento. Le sale del sottotetto contengono la raccolta di stampe dei Remondini e le sculture di Arturo Martini. Mentre la Galleria Nereo Quagliato contiene la raccolta delle Oselle.

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All’interno del palazzo sono presenti ricche collezioni di pittura veneta. Foto: fonte Instagram, foto di Marco Dolfin

La pinacoteca

La pinacoteca di Palazzo Thiene raccoglie una collezione di dipinti dal XV° al XIX° di grandi maestri veneti acquisiti da Banca Popolare di Vicenza nel corso degli anni.

Il quattrocento è documentato da due protagonisti come Bartolomeo Montagna e Giovanni Bonconsiglio. Per il cinquecento, le presenze si sviluppano intorno a Jacopo Bassano e alla sua scuola. La perla dell’intera collezione è rappresentata dalla “Madonna col bambino di San Giovannino”. Per lo stesso secolo non va dimenticata la presenza di un “Ritratto di gentildonna in piedi”, dipinto dal veronese Domenico Riccio, detto Brusasorci. Ulteriori opere cinquecentesche sono i 5 dipinti di Jacopo e Domenico Tintoretto .

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La pinacoteca è ricchissima. Foto: fonte Instagram, foto di Marco Dolfin

Il seicento è rappresentato da artisti quali il vicentino Pietro Vecchia e Giulio Carpioni, ai quali sono state dedicate due intere sale del palazzo, e dal vicentino Francesco Maffei con i dipinti l'”Andata al Calvario” e la “Caduta di San Paolo”.

Marco Ricci, Giannantonio Pellegrino, Gaspare Dizioni e il grande Giandomenico Tiepolo, con un tipica e caratteristica “Testa di Vecchio”, sono i principali artisti rappresentativi del settecento veneto. L’ottocento presenta tra gli altri le opere di Carlo Ferrarin, Noè Bordignon e Alessandro Zezzos.

Il Piccolo Museo Remondini, raccoglie la collezione, unica nel suo genere, di stampe settecentesche dei Remondini costituita da circa 300 incisioni, di cui 50 facenti parte di un campionario legato e oltre 100 vedute ottiche di città d’Italia e d’Europa.

La collezione Arturo Martini, costituita da 16 sculture, tra le opere presenti il “Pegaso caduto”, gli undici gessi originali provenienti dal “Gruppo di Blevio”, il gesso patinato “Morte di Saffo” e la terracotta “Lo zio” del 1926-27.

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Il cortile di Palazzo Thiene. Foto: Instagram museivicenza

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