venerdì, Dicembre 19, 2025
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Cina, sistema di irrigazione di Dujiangyan meraviglia di armonia uomo-natura

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Il sistema di irrigazione di Dujiangyan è l’unico antico progetto di irrigazione al mondo ancora in funzione oggi, oltre a essere una delle prime pratiche riuscite di convivenza armoniosa tra uomo e natura. (XINHUA/ITALPRESS) mec/abr/red

Al Gran Gala di Firenze celebrate le eccellenze azzurre del canottaggio

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FIRENZE (ITALPRESS) – Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze per celebrare le eccellenze dell’Italremo. La Federcanottaggio rende merito alle medaglie d’oro della stagione 2025 e consegna i premi “Protagonisti” e “Passione per il Canottaggio”. Sul palco 45 azzurri tra campioni mondiali, europei, vincitori di Coppa del Mondo, Universiadi e Coupe de la Jeunesse, insieme a Giacomo Perini che la Fic ha voluto festeggiare dopo la vittoria del ricorso al Tas per l’assegnazione del bronzo vinto sul campo alle Paralimpiadi di Parigi 2024. E poi il gran finale con il quattro di coppia maschile campione mondiale a Shanghai con Luca Chiumento, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili e vincitore in Coppa del Mondo a Varese con Matteo Sartori al posto di Chiumento.

Dopo l’argento di Parigi, tutti quanti ci siamo presi un periodo di pausa – le parole di Gentili – Io forse più di tutti, pertanto ringrazio i miei compagni per la fiducia che mi hanno saputo dare nel giusto momento. La serenità raggiunta poco prima del Mondiale e il divertimento che ci regala il nostro sport ci hanno portato l’oro di Shanghai”. “Ormai siamo un quartetto rodato da tempo, sappiamo quando dobbiamo rimanere uniti nei momenti di difficoltà di un compagno – ha aggiunto Panizza – Sappiamo quando occorre esser pronti per affrontare le gare più importanti della stagione”. Rambaldi ha parlato di “anno in salita, gli Europei sono stati la gara peggiore disputata in questi sette anni. Ci è servita e fatto capire che dovevamo rimboccarci le maniche e archiviare l’argento di Parigi. Abbiamo costruito una barca veramente solida verso Shanghai, soprattutto durante l’estate, e questo ci ha dato grande forza”. Chiumento ha poi sottolineato che “amore e passione per il canottaggio mi hanno spinto ad andare sempre avanti, a superare le difficoltà registrate quest’anno. La tenacia è l’arma in più che posso metter in campo e offrire ad esempio per i giovani”.

Sartori ha infine ringraziato i compagni per la condivisione del loro bagaglio di esperienza. Il 2025 è stato anche l’anno della prima medaglia d’oro in Coppa del Mondo nel due senza femminile, l’argento agli Europei, il quarto posto ai Mondiali, oltre al secondo posto nell’otto misto. “C’è ancora molto da conquistare, ma il punto di partenza, in direzione Los Angeles 2028, è stato piuttosto buono – ha detto Alice Codato – E’ stato molto bello condividere questa avventura con Laura perchè ci siamo divertite molto”. Per Laura Meriano, “è stata una fortuna trovare da subito questa sintonia con Alice. Ci siamo trovate molto bene, avevamo le stesse idee e filosofia in barca. Così tutto ha funzionato”. Ovazione per Giacomo Perini: “Preparare il ricorso non è stata una passeggiata di salute ma eravamo certi, grazie ad Aniene, Fic e Cip, di non aver commesso alcun illecito. Pertanto eravamo sereni nell’affrontare una battaglia già vinta sul campo con il terzo posto. Anno non facile ma sono contento di poter finalmente dire che dopo 16 anni il canottaggio è tornato sul podio alle Paralimpiadi”.

In campo giovanile spiccano i campioni europei Under 19 dell’otto maschile (Matteo Cecotti, Roberto Valentino Strazzulla, Roberto Terranova, Novak Mitrovic, Pietro Blasig, Mattia Mari, Loris Piscia e Federico Bordo, tim. Morgana Maroni), dell’otto femminile (Giorgia Canale, Lara Bernardinello, Elisa Marzella, Marta Ravizza, Margherita Garis, Mariabianca Tosi, Veronica Poletti e Arianna Tosi, timoniera Margherita Fanchi) e del quattro senza femminile (Letizia Martorana, Carolina Cassani, Matilde Orsetti, Elisa Marconcini). Applausi per il due senza di Neve Aroldi e Aurora Gerosa, oro alla Coupe de la Jeunesse, e per il doppio femminile (Elena Sali, Sarà Borghi) e il quattro di coppia misto (Lorenzo Baldo, Alice Ramella, Martina Fanfani e Tommaso Vianello) vincitori delle Universiadi. Capitolo Mondiali Under 23. Ad aprire le danze sono stati Tito Christoforakis e Giacomo Matteucci, iridati nel doppio pesi leggeri maschile, seguiti dalla singolista leggera Melissa Schincariol, dal doppio maschile di Marco Prati e Josef Giorgio Marcuvic. Passerella anche per Marco Selva, campione d’Europa nel singolo maschile. Nel beach Sprint è stato festeggiato il titolo continentale Under 19 di Maria Lanciano. Celebrate la SC Gavirate, società vincitrice della classifica generale 2025 della Coppa Montù, e il CC Aniene, leader della classifica nazionale giovanile abbinata al Trofeo d’Aloja. Nel corso della serata sono stati consegnati anche i riconoscimenti ai protagonisti dell’anno: Giudice Arbitro (Jessica Lisi), Dirigente (Andrea Pignoli), Tecnico (Massimiliano Candotti), Equipaggio (quattro di coppia campione mondiale a Shanghai), Giornalista (Franco Morabito), insieme al Premio Azelio Mondini (Giancarlo Muscella) e al Premio Coraggio e Altruismo (Federico Vitale). Premi dedicati alla passione remiera sono andati a Gianluca Atlante, Riccardo Armeni e Antonio Baldacci.

“Abbiamo portato il canottaggio nel cuore del Rinascimento, siamo felici di poter celebrare le nostre campionesse e i nostri campioni in questo contesto davvero unico grazie alla collaborazione messa in campo dal Comune e dalla Canottieri Firenze – il commento del presidente federale Davide Tizzano – Ringrazio tutte le società di appartenenza di atlete e atleti per lo splendido gioco di squadra con il nostro staff federale. Puntiamo in questo quadriennio ad allargare la famiglia del nostro Canottaggio”. Presenti anche il governatore della Toscana Eugenio Giani, l’assessora comunale allo Sport di Firenze Letizia Perini e il segretario generale del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo Iakovos Filippousis.

– foto ufficio stampa Federcanottaggio –

(ITALPRESS).

Libera, censite 96 inchieste per corruzione nei primi 11 mesi del 2025. Nel 2024 erano 48

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ROMA (ITALPRESS) – Ci sono “mazzette” in cambio di un’attestazione falsa di residenza per avere la cittadinanza italiana iure sanguinis o per ottenere falsi certificati di morte. In altri casi le “mazzette” hanno facilitato l’aggiudicazione di appalti nella sanità, per la gestione dei rifiuti piuttosto che per la realizzazione di opere pubbliche, la concessione di licenze edilizie, l’affidamento dei servizi di refezione scolastica. Ci sono scambi di favori per concorsi truccati in ambito universitario. E ancora, le inchieste per scambio politico elettorale e quelle relative alle grandi opere con la presenza di clan mafiosi. In prossimità della Giornata Internazionale contro la Corruzione Libera ha scattato una fotografia delle principali inchieste sulla corruzione nel nostro Paese nell’anno in corso di cui sono emerse notizie di stampa. L’istantanea mostra un quadro allarmante: l’avanzata sotterranea e senza freni della corruzione in Italia. Da Torino a Milano, da Bari a Palermo, da Genova a Roma, passando per le città di provincia come Latina, Prato, Avellino, nel salernitano, nel corso del 2025 risuona incessantemente un allarme “mazzette” con il coinvolgimento in una vasta gamma di reati di corruzione di un migliaio di amministratori, politici, funzionari, manager, imprenditori, professionisti e mafiosi.

Dal 1° gennaio al 1° dicembre 2025, Libera ha censito da notizie di stampa 96 inchieste su corruzione e concussione, circa otto inchieste al mese (erano 48 nel 2024). Ad indagare su questo fronte sempre caldo si sono attivate 49 procure in 16 regioni italiane. Complessivamente 1028 (lo scorso anno erano 588) sono state le persone indagate per reati che spaziano dalla corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio al voto di scambio politico-mafioso, dalla turbativa d’asta all’estorsione aggravata dal metodo mafioso. “Dall’analisi delle inchieste – spiega Libera -, ancora in corso e dunque senza un accertamento definitivo di responsabilità individuali, emerge una corruzione “solidamente” regolata, spesso ancora sistemica e organizzata, dove a seconda dei contesti il ruolo di garante del rispetto delle “regole del gioco” è ricoperto da attori diversi: l’alto dirigente oppure il faccendiere ben introdotto, il “boss dell’ente pubblico” o l’imprenditore dai contatti trasversali, il boss mafioso o il “politico d’affari”. Sono ben 53 i politici indagati (sindaci, consiglieri regionali, comunali, assessori) pari al 5,5% del totale delle persone indagate. Di questi 24 sono sindaci, quasi la metà. Il maggior numero di politici indagati riguarda la Campania e Puglia con 13 politici, seguita da Sicilia con 8 e Lombardia con 6″.

“Si tratta di un quadro sicuramente parziale, per quanto significativo, di una realtà più ampia sfuggente. Oggi– commenta Libera- il ricorso alla corruzione sembra diventare sempre più una componente ‘normale’ e accettabile della carriera politica e imprenditoriale. Una strategia spesso vincente, che avvantaggiando i disonesti induce una “selezione dei peggiori” e per questa via degrada in modo invisibile la qualità della vita quotidiana, dei servizi pubblici, della pratica democratica. Questo processo di “normalizzazione”, infatti, fornisce agli occhi di molti una rappresentazione della corruzione come elemento ordinario e giustificabile, quasi una componente strutturale della nostra società e della nostra cultura. Ne scaturisce una rassegnazione che finisce per pervadere tanto la sfera privata che quella pubblica, portando troppi cittadini a considerare la corruzione e le mafie come fenomeni invincibili, quando non è affatto così. Essi prosperano però nell’indifferenza, nel disincanto, nella complicità di una parte della società”. Ritornando alla ricerca di Libera più in dettaglio, si evince che le regioni meridionali compreso le isole “primeggiano” con 48 indagini in totale, seguite da quelle del Centro (25) e dal Nord (23). Prima in classifica la Campania con 18 inchieste, seguita dal Lazio con 12, Sicilia con 11.

La Lombardia con 10 inchieste è la prima regione del Nord Italia. Se guardiamo il numero delle persone indagate la classifica cambia. Prima rimane sempre la Campania con ben 219 persone indagate, segue la Calabria con 141 persone indagate, terza la Puglia con 110 persone, a seguire la Sicilia con 98 persone indagate. Prima regione del Nord Italia la Liguria con 82 persone, seguita dal Piemonte con 80 persone indagate, La mappa delle inchieste e il numero degli indagati, per i quali naturalmente vale una presunzione di non colpevolezza, è frutto di una ricerca avente come fonte lanci di agenzie, articoli su quotidiani nazionali e locali, rassegne stampe istituzionali, comunicati delle Procure della Repubblica e delle forze dell’ordine.

“I dati che presentiamo -commenta Francesca Rispoli, copresidente nazionale di Libera- ci parlano con chiarezza: la corruzione in Italia non è affatto un’anomalia, bensì un sistema che si manifesta in mille forme diverse, adattandosi ai contesti, riflettendo l’impiego di tecniche sempre più sofisticate. Da quelle più “classiche” (la mazzetta, l’appalto truccato, il concorso pilotato) fino a quelle ormai pressoché legalizzate, frutto di una vera e propria cattura dello Stato da parte di un’élite impunita: leggi e regole scritte su misura per i potenti di turno, conflitti di interesse tollerati, relazioni opache tra decisori pubblici e portatori di soverchianti interessi privati”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Cina, “onde” di uccelli nello Shandong

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Una balena volante? Un’”onda” di uccelli mozzafiato sorvola la Riserva Naturale Nazionale del Delta del Fiume Giallo, nello Shandong, nella Cina orientale!
La riserva ha rafforzato gli sforzi di protezione degli uccelli migratori, fungendo da importante sito di svernamento e sosta per le specie migratorie a livello globale.
Grazie agli sforzi di tutela e al miglioramento dell’ambiente, il numero di specie di uccelli nella riserva è aumentato da 187 a 374 negli ultimi tre decenni, e ora oltre 6 milioni di uccelli vi si riproducono e riposano ogni anno. (ITALPRESS/XINHUA)

Cina e Giappone si sfidano nella finale a Squadre Miste ITTF 2025 a Chengdu (3)

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CHENGDU (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – L’atleta cinese Wang Manyu gareggia nella partita di singolare femminile contro Harimoto Miwa, del Giappone, nella finale tra Cina e Giappone alla Coppa del Mondo a Squadre Miste ITTF 2025 a Chengdu, nella provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, il 7 dicembre 2025.

-Foto Xinhua-

(ITALPRESS).

Cina e Giappone si sfidano nella finale a Squadre Miste ITTF 2025 a Chengdu (2)

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CHENGDU (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La reazione dell’atleta cinese Lin Shidong durante la partita di singolare maschile contro Harimoto Tomokazu, del Giappone, nella finale tra Cina e Giappone alla Coppa del Mondo a Squadre Miste ITTF 2025 a Chengdu, nella provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, il 7 dicembre 2025.

-Foto Xinhua-

(ITALPRESS).

Cina, capra adora farsi portare sulle spalle dal suo proprietario

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Una capra che era stata abbandonata non si stanca mai di farsi portare in spalla dal suo proprietario. (XINHUA/ITALPRESS)

Cina e Giappone si sfidano nella finale a Squadre Miste ITTF 2025 a Chengdu (1)

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CHENGDU (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La reazione dell’atleta cinese Wang Manyu (a destra) durante la partita di singolare femminile contro Harimoto Miwa, del Giappone, nella finale tra Cina e Giappone alla Coppa del Mondo a Squadre Miste ITTF 2025 a Chengdu, nella provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, il 7 dicembre 2025.

-Foto Xinhua-

(ITALPRESS).

Cina, cucciolo di cane da pastore sfida la neve per radunare le pecore

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Un minuscolo cucciolo di cane da pastore – appena cinque giorni dopo lo svezzamento – ha già iniziato a radunare il gregge tra vento e neve. (XINHUA/ITALPRESS).
mec/abr

Cina, grandi alberi di biancospino illuminano il festival invernale di Yakeshi

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Al festival dell’arte del ghiaccio e della neve di Yakeshi, nella Mongolia Interna, nel nord della Cina, cinque giganteschi “alberi di tanghulu” stanno rubando la scena. Alti fino a 11 metri, ogni albero è carico di migliaia di spiedini di biancospino candito. I visitatori possono arrampicarsi sugli alberi per raccoglierli da soli – ed è tutto completamente gratuito. L’inverno non è mai stato così dolce! (XINHUA/ITALPRESS). mec/abr