martedì, Luglio 8, 2025
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Bezos dona un milione di euro al Consorzio “Corila” di Venezia, Zaia “Grande sensibilità”

VENEZIA (ITALPRESS) – Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, e la sua compagna hanno donato un milione di euro al Consorzio “Corila”, impegnato nella ricerca scientifica internazionale sulla laguna unendo anche l’Università Ca’ Foscari, lo Iuav, il Cnr e l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale.

“La generosa donazione di Jeff Bezos e Lauren Sanchez rappresenta un atto di grande sensibilità e lungimiranza. Venezia non è solo una città simbolo del Veneto e dell’Italia, è un patrimonio dell’umanità che chiede attenzione, rispetto e cura. Sapere che personalità di rilievo mondiale scelgono non solo di celebrare qui momenti importanti della loro vita, ma anche di contribuire concretamente alla sua tutela, è un segnale forte di amore e responsabilità”, commenta il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Spero possano esserci anche altre iniziative di sostegno alla nostra Venezia e alla sua laguna. Questa donazione – aggiunge Zaia – dimostra che Venezia sa parlare al mondo, anche attraverso la scienza, la cultura e la sostenibilità. Il Veneto accoglie con riconoscenza questo gesto”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Russia e Cina condannano gli attacchi Usa in Iran “Violato il diritto internazionale”

MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) – “La Russia condanna fermamente gli attacchi degli Stati Uniti contro una serie di impianti nucleari in Iran all’alba del 22 giugno, che hanno fatto seguito agli attacchi israeliani contro la Repubblica islamica”. Così in una nota il ministero degli Esteri russo. “La decisione irresponsabile di sottoporre il territorio di uno Stato sovrano ad attacchi missilistici e bomba, indipendentemente dagli argomenti utilizzati per giustificarla, viola gravemente il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che in precedenza avevano inequivocabilmente qualificato tali azioni come inaccettabili”, sottolinea il ministero.

ATTACCO USA IN IRAN, COLPITI TRE SITI NUCLEARI

CONTROFFENSIVA IRAN IN ISRAELE, MISSILI SU TEL AVIV E HAIFA

LE PAROLE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI CINESE

“La Cina condanna fermamente l’attacco statunitense all’Iran e il suo attacco agli impianti nucleari sotto la supervisione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Questa mossa degli Stati Uniti viola gravemente gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale e aggrava le tensioni in Medio Oriente”. Così il portavoce del ministero degli Esteri cinese, sottolineando poi come “la Cina invita tutte le parti in conflitto, in particolare Israele, a cessare il fuoco il prima possibile, a garantire la sicurezza dei civili e ad avviare il dialogo e i negoziati. La Cina è disposta a collaborare con la comunità internazionale per unire gli sforzi, sostenere la giustizia e compiere sforzi per ripristinare la pace e la stabilità in Medio Oriente”.

– foto IPA Agency –

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Giani “Al lavoro per riportare il Gran Premio di F1 al Mugello”

FIRENZE (ITALPRESS) – “In prospettiva un giorno vorrei ripristinare quel Gran Premio di Toscana che si era disputato, l’unica volta, durante il periodo del Covid, in cui la Formula 1 fu corsa al Mugello. Lavoro perché il Gran Premio di Toscana un giorno possa tornare ad esserci, magari anche più stabilmente”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel corso di una sua visita odierna al circuito dell’autodromo del Mugello dove quest’oggi si correrà il Gran Premio d’Italia di motociclismo.

E a chi gli ha chiesto un commento all’annuncio fatto due giorni fa dal Ceo della Dorna, Carmelo Ezpeleta, di come si stia lavorando al rinnovo contrattuale fra la stessa Dorna e l’autodromo toscano per continuare a disputerà sulla pista di Scarperia il Gran Premio d’Italia, Giani ha così commentato. “Io da quando sono presidente non ho mai mancato un anno di esserci, ma soprattutto ho cercato di dare quel supporto che è necessario. Lo farò ancora di più in quel passaggio delicato che è il cambio della modalità di gestione e concessione sul moto mondiale. Noi come Regione ci siamo”, aggiungendo poi, a chi gli ha chiesto se proprio l’istituzione da lui guidata potrà contribuire al rinnovo del contratto con Dorna per la disputa del Gp d’Italia nel Mugello: “Nei prossimi mesi troveremo le modalità organizzative e anche giuridiche in cui lo possiamo fare e saranno al centro di un tavolo che abbiamo deciso di instaurare con Paolo Poli. Non ci possiamo permettere di vedere un Mugello senza il Gran Premio d’Italia”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Iran, Crosetto “Attacco Usa cambia completamente lo scenario”

ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo seguendo da ieri sera, perchè alcuni spostamenti di aerei americani ci avevano dato la ragionevole certezza che potesse scattare un attacco. Questa notte c’è stato, era chiaro che il sito nucleare di Fordow fosse il punto di interesse principale di Israele, perchè centro del programma nucleare iraniano. Israele non aveva le capacità per colpire in modo significativo questo sito, situato sotto 90 metri di roccia: per questo sono intervenuti nella notte bombardieri americani B2 che hanno la capacità di penetrazione sotto terra più elevata al mondo”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, all’edizione straordinaria del Tg1. “Di questi bombardieri avevamo già visto gli spostamenti nei giorni precedenti, per cui la notizia non ci ha colto di sorpresa. Questo cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande, si apre anche da parte dell’Iran una risposta molto più forte che non riguarderà solo Israele ma rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani, che ne sono consapevoli”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda l’Italia “abbiamo già iniziato dall’altro ieri a prendere delle misure di protezione per mettere in sicurezza i contingenti italiani che non sono coinvolti e non sono neanche un obiettivo nella risposta iraniana. Ci siamo limitati a spostare quelli la cui vicinanza a possibili obiettivi americani poteva destare problemi”, ha concluso Crosetto.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

Pancalli “No a un Coni centralizzato, mai cercato scorciatoie”

ROMA (ITALPRES) – “Vorrei offrire una leadership che metta al centro la partecipazione delle federazioni e di tutti gli organismi sportivi e dei rappresentanti degli atleti, dei tecnici e del territorio. Non voglio un Coni centralizzato e autoreferenziale, ma un’istituzione che lavori in sinergia con tutti gli attori dello sport italiano, dove ogni disciplina e ogni atleta possano sentirsi valorizzati”. Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, è tra i candidati più autorevoli alla successione di Giovanni Malagò alla presidenza del Coni, le cui elezioni si terranno giovedì 26 giugno. “So bene quanto sia fondamentale un cambiamento che non riguardi solo le progettualità concrete, ma che tocchi anche i valori fondamentali dello sport, come la sua universalità e il suo essere per natura inclusivo e solidale – sottolinea all’Italpress il 61enne avvocato romano – Credo che il Coni debba rappresentare un modello di governance trasparente e partecipato e che lo sport debba offrire opportunità a tutti, senza barriere di tipo sociale ed economico”. Qualora fosse eletto, Pancalli ha ben chiaro quali sarebbero i suoi primi tre provvedimenti: “Di sicuro darei avvio a una grande fase di ascolto. Fra le prime iniziative che intendo attuare ci saranno sicuramente quelle finalizzate a ottenere una gestione più coordinata, inclusiva e capillare dello sport italiano. Tra queste, l’istituzione di una cabina di regia nazionale dello sport che dovrà riunire in un tavolo permanente Coni, ministro per lo Sport e i Giovani, il Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute, Cip per facilitare il dialogo tra i principali attori del settore e garantire coerenza tra il vertice, la base e i territori. Tra le mie priorità rientra anche il rafforzamento del ruolo del Consiglio Nazionale e della Giunta Coni. Intendo attribuire deleghe specifiche a gruppi di lavoro permanenti che si concentrino su temi strategici come innovazione, formazione, semplificazione amministrativa, gender balance e safeguarding. Vorrei inoltre promuovere un piano quadriennale per la diffusione dei valori olimpici e dello sport nelle scuole e nelle comunità, con il supporto di atleti Ambasciatori. Parallelamente, mi impegnerei nella riqualificazione e creazione di hub sportivi moderni in tutta Italia, per garantire pari opportunità di crescita a tutti gli sportivi e ridurre il divario territoriale”. In caso di elezione al vertice dello sport italiano, l’ex pentatleta e nuotatore azzurro lascerebbe la guida del movimento paralimpico tricolore, da qualche anno ai vertici mondiali per risultati e organizzazione: “Credo di aver raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissato e anche per questo considero terminato il mio percorso all’interno del movimento. E’ giusto che siano il futuro presidente e la nuova giunta a costruire una visione per il futuro e a mettere in campo nuove iniziative per la promozione, il sostegno e la diffusione dello sport paralimpico con la cura e la dedizione che questo movimento merita. Un movimento che oggi rappresenta un patrimonio prezioso per il Paese”. Un patrimonio di esperienze che Pancalli potrebbe mettere a disposizione di un nuovo incarico: “Essere presidente del Coni non significa soltanto guidare un’organizzazione, vuol dire custodire e tenere insieme un sistema vivo, complesso, fatto di storie, passioni, responsabilità e visioni diverse. E’ un ruolo che richiede visione strategica, capacità di ascolto, senso dell’equilibrio e la determinazione di saper decidere. Ma, soprattutto, richiede un autentico spirito di servizio. Nel mio percorso ho avuto la fortuna, e la responsabilità, di vivere lo sport in tutte le sue forme. Da pentatleta e atleta paralimpico so cosa significano la fatica, la dedizione, l’orgoglio di rappresentare qualcosa di più grande di sè. Da presidente del Comitato Italiano Paralimpico ho contribuito a costruire un movimento, a dargli voce e piena cittadinanza. Come vicepresidente del Coni e commissario della Figc in uno dei momenti più delicati della storia del nostro calcio, ho imparato cosa vuol dire decidere con lucidità, quando tutto intorno chiede soluzioni rapide e credibili. Non ho mai cercato scorciatoie: ho imparato sul campo cosa vuol dire lavorare per un obiettivo. Oggi, più che mai, serve una guida che non si limiti a rappresentare, ma che sappia generare coesione, fiducia, prospettiva. Il Coni deve tornare a essere la casa comune dello sport italiano. Il mio impegno – conclude Pancalli – è restituirgli pienamente questo ruolo: farne un punto di riferimento aperto, solido e autorevole per chi, ogni giorno, fa crescere lo sport nel nostro Paese”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Pancalli “No a un Coni centralizzato, mai cercato scorciatoie”

ROMA (ITALPRES) – “Vorrei offrire una leadership che metta al centro la partecipazione delle federazioni e di tutti gli organismi sportivi e dei rappresentanti degli atleti, dei tecnici e del territorio. Non voglio un Coni centralizzato e autoreferenziale, ma un’istituzione che lavori in sinergia con tutti gli attori dello sport italiano, dove ogni disciplina e ogni atleta possano sentirsi valorizzati”. Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, è tra i candidati più autorevoli alla successione di Giovanni Malagò alla presidenza del Coni, le cui elezioni si terranno giovedì 26 giugno. “So bene quanto sia fondamentale un cambiamento che non riguardi solo le progettualità concrete, ma che tocchi anche i valori fondamentali dello sport, come la sua universalità e il suo essere per natura inclusivo e solidale – sottolinea all’Italpress il 61enne avvocato romano – Credo che il Coni debba rappresentare un modello di governance trasparente e partecipato e che lo sport debba offrire opportunità a tutti, senza barriere di tipo sociale ed economico”. Qualora fosse eletto, Pancalli ha ben chiaro quali sarebbero i suoi primi tre provvedimenti: “Di sicuro darei avvio a una grande fase di ascolto. Fra le prime iniziative che intendo attuare ci saranno sicuramente quelle finalizzate a ottenere una gestione più coordinata, inclusiva e capillare dello sport italiano. Tra queste, l’istituzione di una cabina di regia nazionale dello sport che dovrà riunire in un tavolo permanente Coni, ministro per lo Sport e i Giovani, il Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute, Cip per facilitare il dialogo tra i principali attori del settore e garantire coerenza tra il vertice, la base e i territori. Tra le mie priorità rientra anche il rafforzamento del ruolo del Consiglio Nazionale e della Giunta Coni. Intendo attribuire deleghe specifiche a gruppi di lavoro permanenti che si concentrino su temi strategici come innovazione, formazione, semplificazione amministrativa, gender balance e safeguarding. Vorrei inoltre promuovere un piano quadriennale per la diffusione dei valori olimpici e dello sport nelle scuole e nelle comunità, con il supporto di atleti Ambasciatori. Parallelamente, mi impegnerei nella riqualificazione e creazione di hub sportivi moderni in tutta Italia, per garantire pari opportunità di crescita a tutti gli sportivi e ridurre il divario territoriale”. In caso di elezione al vertice dello sport italiano, l’ex pentatleta e nuotatore azzurro lascerebbe la guida del movimento paralimpico tricolore, da qualche anno ai vertici mondiali per risultati e organizzazione: “Credo di aver raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissato e anche per questo considero terminato il mio percorso all’interno del movimento. E’ giusto che siano il futuro presidente e la nuova giunta a costruire una visione per il futuro e a mettere in campo nuove iniziative per la promozione, il sostegno e la diffusione dello sport paralimpico con la cura e la dedizione che questo movimento merita. Un movimento che oggi rappresenta un patrimonio prezioso per il Paese”. Un patrimonio di esperienze che Pancalli potrebbe mettere a disposizione di un nuovo incarico: “Essere presidente del Coni non significa soltanto guidare un’organizzazione, vuol dire custodire e tenere insieme un sistema vivo, complesso, fatto di storie, passioni, responsabilità e visioni diverse. E’ un ruolo che richiede visione strategica, capacità di ascolto, senso dell’equilibrio e la determinazione di saper decidere. Ma, soprattutto, richiede un autentico spirito di servizio. Nel mio percorso ho avuto la fortuna, e la responsabilità, di vivere lo sport in tutte le sue forme. Da pentatleta e atleta paralimpico so cosa significano la fatica, la dedizione, l’orgoglio di rappresentare qualcosa di più grande di sè. Da presidente del Comitato Italiano Paralimpico ho contribuito a costruire un movimento, a dargli voce e piena cittadinanza. Come vicepresidente del Coni e commissario della Figc in uno dei momenti più delicati della storia del nostro calcio, ho imparato cosa vuol dire decidere con lucidità, quando tutto intorno chiede soluzioni rapide e credibili. Non ho mai cercato scorciatoie: ho imparato sul campo cosa vuol dire lavorare per un obiettivo. Oggi, più che mai, serve una guida che non si limiti a rappresentare, ma che sappia generare coesione, fiducia, prospettiva. Il Coni deve tornare a essere la casa comune dello sport italiano. Il mio impegno – conclude Pancalli – è restituirgli pienamente questo ruolo: farne un punto di riferimento aperto, solido e autorevole per chi, ogni giorno, fa crescere lo sport nel nostro Paese”.
– Foto Ipa Agency –
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Buonfiglio “Con me presidente sarà un Coni ancora più forte”

ROMA (ITALPRESS) – “Una gara non si vince solo con il fisico, ma anche con la testa”. Rispolvera i suoi ricordi da atleta, Luciano Buonfiglio, in vista della volata finale per le elezioni alla presidenza del Coni, in calendario giovedì 26 giugno. Una candidatura forte, quella dell’attuale numero uno della Federazione Italiana Canoa e Kayak, sostenuta apertamente dal presidente uscente Giovanni Malagò. “Non sono un fenomeno e ho sempre lavorato coinvolgendo tante persone – spiega all’Italpress Buonfiglio, 75 anni, un passato nella Nazionale di canoa con tanto di partecipazione alle Olimpiadi di Montreal 1976 – La vera squadra per innovare e per essere al passo della situazione attuale non sarà solo la Giunta, ma l’intero Consiglio Nazionale. Perchè gli argomenti da affrontare sono tanti, e passiamo da una leadership molto forte ad un ruolo del Coni completamente diverso, per cui bisognerà essere ancora più forti e più bravi di prima per essere propositivi su argomenti che vanno dalla preparazione olimpica alla revisione delle regole, dalla centralità dell’attività ad una serie di appuntamenti importanti. Ecco, ciò che contraddistinguerà il mio programma è che sarà fatto con tutte le componenti del Consiglio Nazionale, con più partecipazione dal basso, perchè c’è necessità di dare forza al senso di appartenenza delle persone. Noi saremo 80 nel Consiglio Nazionale ma rappresentiamo milioni di sportivi, quindi il senso di appartenenza deve poi trasformarsi in senso di responsabilità”. Partendo proprio da ciò, assicura Buonfiglio, ex vice-presidente del Coni e membro del Consiglio Nazionale, “proporremo ai ministri competenti un piano strategico quadriennale da realizzare con il braccio operativo del governo, che è Sport e Salute. Le nostre competenze e conoscenze faranno sì che tutte le iniziative che vorremmo realizzare con le strutture del nostro Paese saranno sicuramente eccellenti, perchè chi meglio di noi conosce la realtà del territorio, con le sue tipologie ed eterogeneità? Chi meglio di noi conosce gli impianti che sono necessari per fare sport? Lavorando in sinergia con la base e le federazioni avremo sicuramente un ‘prodottò più credibile”. Il dirigente napoletano, da venti anni alla guida della Fick, ha le idee chiare sui primi provvedimenti da prendere in caso di vittoria: “Non dico il giorno dopo, ma convocherei subito Giunta e Consiglio Nazionale insieme per stabilire le tempistiche per affrontare le diverse priorità, perchè quando si decide insieme allora ci si sente partecipi di un progetto. Incontrerei poi immediatamente i ministri competenti assieme a Sport e Salute e metterei in moto tutte quelle iniziative per aumentare la raccolta di fondi perchè il Coni ha necessità non solo dei 45 milioni che vengono stanziati ma almeno di altri 45 e quindi c’è bisogno di attivare privati, sponsor e progetti europei, sempre in maniera professionale e con persone competenti che vi si dedichino”. Certo che una sua esperienza da capo dello sport italiano non pregiudichi il livello raggiunto dalla canoa azzurra (“Abbiamo già costruito il nostro futuro, tutti i nostri settori sono pronti a fare ancora meglio perchè abbiamo lavorato sempre sulle eccellenze, oltre che sul rispetto per l’ambiente e l’inclusione delle categorie fragili”), Buonfiglio illustra le peculiarità che dovrebbero caratterizzare un presidente del Coni: Deve essere ossessionato dall’essere all’altezza di rappresentare tutto il mondo sportivo e deve dedicarsi anima e corpo a valorizzare tutte le persone che vi operano, perchè quando anche il più giovane dei tesserati di qualsiasi disciplina conosce il percorso da seguire e l’obiettivo da raggiungere, allora abbiamo già vinto. Come diceva Giulio Onesti, il valore dello sport non è solo nella competizione ma anche nell’educazione e nella formazione. Questo è quello che mi ha guidato fino adesso – conclude – e che mi guiderà in maniera ancora più forte dopo”.
– Foto Ufficio Stampa Fick –
(ITALPRESS).

Meloni segue la crisi in Iran e riunisce ministri e intelligence “Impegno per soluzione negoziale”

ROMA (ITALPRESS) – A seguito dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato d’urgenza e presieduto questa mattina una conferenza telefonica. Hanno preso parte il vicepresidente e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il vicepresidente Matteo Salvini, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari e i vertici dell’Intelligence.

Nel corso della conversazione – si legge in una nota di Palazzo Chigi – è stata analizzata la situazione dei siti iraniani a seguito degli attacchi. Una valutazione precisa dei danni potrà essere fatta solo con il passare delle ore. La crisi è al centro dell’attenzione dell’esecutivo in tutti i suoi risvolti, dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza. Il presidente del Consiglio si terrà in contatto con i principali alleati e leader della regione nelle prossime ore. L’Italia – conclude la nota di Palazzo Chigi – continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti.

LE PAROLE DELLA PREMIER

“A seguito dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, ho convocato d’urgenza e presieduto questa mattina una conferenza telefonica tra componenti del governo e vertici dell’intelligence. La crisi è al centro dell’attenzione dell’esecutivo in tutti i suoi risvolti, dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza. L’Italia continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti”. Così su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

LA PREMIER SENTE I LEADER INTERNAZIONALI

A seguito della riunione di governo convocata d’urgenza questa mattina alla luce dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto nel corso della giornata numerosi contatti con alcuni partner internazionali e con i principali attori della regione. In particolare, il premier Meloni ha avuto uno scambio di vedute con il presidente di turno del G7, il primo ministro canadese Mark Carney, con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, con il presidente francese Emmanuel Macron e con il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer.

In ambito regionale, il presidente del Consiglio si è sentita con il principe ereditario e primo ministro saudita Mohammad bin Salman Al Saud, il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan e l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani. “Con tutti gli interlocutori è stata condivisa e data massima rilevanza alla necessità di lavorare per una rapida ripresa dei negoziati tra le parti, al fine di evitare un ulteriore allargamento del conflitto e di giungere a una soluzione politica della crisi”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

MELONI FA IL PUNTO CON MATTARELLA

Secondo quanto si apprende, il premier Giorgia Meloni ha chiamato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per fare il punto della situazione in Medio Oriente, dopo l’attacco statunitense a tre siti iraniani di arricchimento dell’uranio. La telefonata è avvenuta dopo la call di governo tenuta da Giorgia Meloni con i ministri competenti e un giro di contatti con leader occidentali e mediorientali.

LUNGA TELEFONATA TRA MELONI E SCHLEIN

C’è stato un lungo contatto telefonico fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito democratico Elly Schlein a seguito degli attacchi degli Usa all’Iran. Lo fanno sapere fonti del Nazareno.

LE PAROLE DI TAJANI “ORA DE-ESCALATION”

IL COMMENTO DI CROSETTO “ATTACCO USA CAMBIA TUTTO”

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).