sabato, Dicembre 13, 2025
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Buffon “Nazionale molto forte, unico neo i black-out durante le gare”

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ROMA (ITALPRESS) – “Orgoglioso dei portieri protagonisti, la nostra scuola rimane di riferimento. Pio Esposito? Lo paragonerei a Toni, ma più dinamico. Per la Nazionale direi che l’unico difetto sono i black-out durante le partite. Geloso del mio record di presenze in azzurro: Donnarumma deve fermarsi a 175. Il Mondiale allargato? Suggestivo vedere nuove realtà, ma non a discapito delle migliori. Spalletti l’uomo giusto per la Juve. Sfida Allegri-Conte? Il fattore coppe potrebbe pesare”. Così l’ex portiere azzurro Gigi Buffon, attuale capo delegazione della Nazionale, ai microfoni di “Radio Anch’io Sport”, su Rai Radio 1. “Ormai sono parecchi anni che in Serie A il livello dei portieri è altissimo, da migliori campionati del mondo. Ciò mi inorgoglisce, è una cosa molto bella per la corporazione della quale ho fatto parte. Questo mi fa piacere: significa che, al di là di tutto, la scuola italiana degli allenatori dei portieri è ancora di riferimento. Chiunque viene qua, riesce sempre a performare in un modo egregio”, ha precisato Buffon.

“Pio Esposito è una delle note più belle del calcio italiano. A me ha impressionato e mi piace la testa che ha, l’attitudine al lavoro e la determinazione nel voler migliorare: tutte componenti non facili da riscontrare a quella età. Quindi partiamo già da buoni presupposti. Come caratteristiche, somiglia un po’ a Luca Toni. Però per l’età che ha, è più avanti. Luca ha avuto un processo di crescita più lento, per poi esplodere a 23-24 anni. Pio è già adesso uno che determina ad alti livelli, lo abbiamo visto anche ieri a Pisa. Se lo devo paragonare a qualcuno, mi sembra un Luca Toni più dinamico”, ha detto ancora l’ex portiere azzurro.

“Penso che individualmente siamo una Nazionale molto forte, 6-7 undicesimi della nostra Nazionale sono di grande livello. In questo momento la difficoltà è trovare un equilibrio nella squadra per far sì che si sentano a proprio agio e riescano a performare al 100%. Tuttavia, l’unica cosa su cui dobbiamo porre l’attenzione è riuscire a rimanere in partita in ogni istante. Quando stiamo in partita, con l’attenzione giusta, ce la giochiamo con tutti. Poi, in certi momenti, abbiamo qualche black-out che ci fa uscire dalla gara e ce la fa compromettere. Secondo me è l’unico difetto che in questo momento abbiamo”, ha proseguito il capo delegazione della Nazionale.

“Per quanto riguarda il calendario è complicato pensare a uno Stage a febbraio e allo spostamento di una giornata di campionato per aiutare la Nazionale: questo non perché non ci sia la predisposizione da parte delle società o perché troviamo un muro. Non ci sono proprie finestre per pensare a un buco di 2-3 giorni per poterci ritrovare. Per un piccolo stage, ad oggi non c’è nulla di certo, ma devo dire che abbiamo trovato un abbraccio sincero da parte delle società e questo ci ha fatto piacere. Qualcosina riusciremo a fare col loro conforto. Lo sentono tutti questo impegno”, ha continuato Buffon. “Milan-Como a Perth è sicuramente qualcosa che non appartiene a quello che sono le nostre abitudini. Però dico anche che il mondo va avanti e dietro ci sono degli interessi non di poco conto di fronte a scelte simili. Uno può essere d’accordo o meno, però per rimanere al passo con le altre nazioni a livello di fruibilità, la scelta è stata fatta. Non sta a me dire se sarà vincente o se ci sarà da mettersi le mani dei capelli, lo dirà solo il tempo”, ha aggiunto l’ex portiere azzurro.

“Sono gelosissimo del mio record in Nazionale. Donnarumma più di 175 presenze non ne potrà fare, questo è sicuro (ride, ndr). Se c’è una cosa bella che ho sempre avuto nel mio carattere è che non ho mai provato invidia per gli altri: mi fa stare sereno, mi fa vivere bene le relazioni degli altri. Se ho sempre trovato il motivo per migliorarmi è perché guardavo sempre i migliori, ma mai con invidia”, ha continuato Buffon. “Mondiale allargato? Solo alla fine potremo tirare le somme su questo nuovo format mondiale. Credo sia suggestiva l’idea che determinate realtà e civiltà possano vivere un’emozione simile. Al tempo stesso, sarebbe bello che non influisse sul livello qualitativo del mondiale. Perché poi vedere una nazionale che ha fatto la storia del mondiale stare a casa e vedere altri che si trovano a disagio in quel contesto là, sarebbe un peccato. E secondo me al mondiale devono partecipare le migliori”, ha detto ancora l’ex portiere.

“Spalletti è senza dubbio l’allenatore giusto per la Juve. E’ l’allenatore migliore che ci fosse sulla piazza e la persona migliore su cui si poteva appoggiare la Juve in questo momento. La cosa che mi dispiace è che Luciano non abbia avuto l’opportunità di iniziare sin dal ritiro, perché avrebbe potuto indirizzare il mercato e la campagna acquisti. Invece è dovuto salire in sella. Ma il desiderio di essere di nuovo protagonista e di avere una sfida ha fatto sì che non si ponesse questo dubbio”, ha puntualizzato Buffon. “Sfida Conte-Allegri, che sono primi in classifica? Potrebbe pesare l’assenza delle coppe. Ho sempre pensato che è molto bello poter essere in corsa su tutto e usufruire delle energie e dell’entusiasmo del cavalcare l’onda delle varie competizioni. In certi momenti, è chiaro che riuscire a trarre il massimo da tutto sia complicato. Però sei una squadra con una mentalità vincente, io ho sempre preferito rimanere dentro tutte le competizioni. In questo caso Milan del grande Max, visto che non può scegliere, può trarne un grande beneficio”, ha proseguito l’ex portiere.“Conte è uno che sa quello che vuole, ha la capacità di far aderire tutte le persone circostanti, dai giocatori allo staff ai dirigenti, a quello che è l’obiettivo comune. Persone che riescono a convogliare tutta questa addizione di forze e a farle mettere in un unico alveo ne ho viste poche”, ha precisato Buffon.

Chiusura sul figlio Louis Thomas: “Avendo fatto quel percorso lì, so quanto è difficile potersi confermare e quanto è facile illudersi. Non so se è il caso di mio figlio. Però, proprio perché è mio figlio, lo voglio mettere di fronte alla realtà. La realtà dice che sta facendo un bel percorso ma non significa nulla, nulla veramente”.

– Foto IPA Agency –

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I lavoratori dell’ex Ilva di Genova riprendono il blocco stradale

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GENOVA (ITALPRESS) – I lavoratori dell’ex Ilva di Genova hanno ripreso stamattina il blocco stradale a oltranza dopo l’incontro di venerdì scorso al Mimit. L’incontro è andato male, malissimo e si devono vergognare di quello che ci hanno proposto – ha detto Armando Palombo della Rsu Fiom Cgil –. Noi ci siamo per dire a tutta l’Italia e al governo che Genova, prima di farsi chiudere questo stabilimento, ne farà di tutti i colori. Lo abbiamo dimostrato la settimana scorsa, il prezzo che gli faremo pagare è altissimo ed è per quello che oggi facciamo quello che abbiamo interrotto giovedì. Devono venirci a sfollare con le forze dell’ordine perché noi non molliamo: siamo dalla parte della ragione”.

Con l’assetto temporaneo proposto dal Governo, lo stabilimento di Genova manterrebbe in funzione solo il ciclo latta, mentre si fermerebbero le linee di zincatura. La protesta segue le stesse modalità del 19-20 novembre: i lavoratori coi mezzi d’opera della fabbrica bloccano la viabilità principale di Cornigliano lasciando di fatto l’autostrada come unico asse disponibile per attraversare la città.

– Foto xa8/Italpress –

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Giornata mondiale contro l’HIV, Rocca “Impegno della Regione per una prevenzione più forte”

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ROMA (ITALPRESS) – “In occasione della Giornata Mondiale contro l’HIV rinnovo l’impegno della Regione Lazio per una prevenzione più forte, un accesso semplice ai test e una lotta concreta contro ogni forma di stigma. L’HIV oggi si può prevenire e si può curare. Per questo serve una informazione corretta, servizi vicini alle persone e la volontà di superare paure e pregiudizi che ancora frenano la diagnosi precoce. Siamo al fianco di chi vive con l’HIV e di tutti i professionisti che ogni giorno lavorano per la tutela della salute pubblica. Il Lazio continuerà a investire su screening, percorsi di cura e iniziative che mettano al centro le persone e i loro diritti. La prevenzione è un patto che riguarda tutti. Insieme possiamo abbattere lo stigma e costruire una comunità più consapevole e inclusiva”. Lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

– Foto IPA Agency –

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Tajani “In Cisgiordania attacchi inaccettabili”. Sull’Ucraina: “Anche Putin ha interesse a fare marcia indietro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Due giorni fa abbiamo approvato un documento a firma dei ministri degli Esteri di Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna dove si condanna tutto ciò che sta accadendo in Cisgiordania, gli attacchi ai villaggi, alle persone e addirittura agli attivisti italiani che sono lì come persone libere: è veramente una questione inaccettabile. Continueremo a insistere con Israele che, al di là delle risposte formali, spero incida in maniera determinante nei confronti dei coloni”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a “Mattino Cinque” su Canale 5. “Oltretutto siamo assolutamente contrari a qualsiasi annessione di porzioni di Cisgiordania a Israele”, sottolinea. “Le risposte diplomatiche vanno bene, ma il problema sono i fatti” e “la necessità di bloccare qualsiasi azione violenta da parte dei coloni. Purtroppo nel governo israeliano c’è qualche partito estremista che sostiene le ragioni dei coloni e questo non va bene: si può sostenere tutto, ma mai usando la violenza”.

UCRAINA, “ANCHE PUTIN HA INTERESSE A FARE MARCIA INDIETRO”

“Putin non vuole che l’Ucraina faccia parte della Nato, non vuole la presenza di militari occidentali in Ucraina: si sta arrivando anche alla limitazione sul numero dei militari dell’esercito ucraino. La trattativa è in corso, non è facilissima però qualche passo in avanti si fa, voglio essere ottimista”. “Alla fine sarà anche interesse di Putin chiudere”, visti “i tempi che sono necessari a riavviare una marcia indietro della politica industriale” dalla Russia: “oggi tutta l’industria russa è un’industria della difesa, quindi avrà anche dei problemi economici a fare marcia indietro”. 

Il piano di Trump “era un piano di partenza, ora si sta lavorando perché possa essere un piano di arrivo: la cosa che a noi interessa di più è la garanzia della sicurezza dell’Ucraina e mi pare che stia passando la proposta italiana di dar vita a una sorta di articolo 5 della NATO”, cioè “in caso di attacco da parte esterna di un paese, gli altri intervengono per sostenerlo”.

“Deve essere assolutamente chiusa questa stagione” di corruzione: “se l’Ucraina vuole essere più credibile deve essere dura e determinata nel bloccare qualsiasi altro tentativo”, ma “non è perché c’è qualche corrotto che dobbiamo dire che l’Ucraina non ha diritto alla propria integrità territoriale e alla propria indipendenza”.

– Foto IPA Agency –

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Sequestrato a Ercolano un opificio abusivo contenente oltre 65 tonnellate di rifiuti

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NAPOLI (ITALPRESS) – I finanzieri della Compagnia Portici hanno sequestrato, nel Comune di Ercolano (NA), un opificio abusivo di 500 mq utilizzato come luogo di stoccaggio, contenente 65 tonnellate di rifiuti tessili, classificati come rifiuti speciali non pericolosi. All’interno dei locali è stata rinvenuta anche 1 tonnellata circa di rifiuti in materiale plastico e la relativa attrezzatura da lavoro.

L’esame del materiale stoccato sull’area ha permesso di rilevare la presenza di balle di indumenti usati provenienti dall’attività di raccolta nei centri urbani, ceste metalliche, contenitori in plastica, banchi da lavoro e due bilance. Il deposito veniva utilizzato per il commercio all’ingrosso, il recupero, la messa in riserva e il trattamento di rifiuti tessili di seconda mano, privi di igienizzazione e sanificazione. L’attività imprenditoriale è risultata completamente sconosciuta al fisco, nonché priva delle necessarie autorizzazioni per il suo svolgimento.

All’interno del deposito, i finanzieri hanno constatato la mancata installazione di un impianto antincendio, obbligatorio per contenere la notevole quantità di materiale infiammabile. Parte degli abiti usati erano già pronti per essere immessi su un mercato “parallelo”, privi di qualsiasi documentazione atta ad attestare la legittima provenienza e a garantirne tracciabilità e qualità. Grazie all’intervento di tecnici della società erogatrice di energia elettrica è stato accertato, altresì, che il contatore posto all’esterno dell’edificio era stato manomesso, in modo da consentire l’allaccio abusivo alla rete nazionale. Il responsabile, un 50enne italiano gravato da precedenti, che operava all’interno dei locali, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli per illecita gestione di rifiuti, per le violazioni in tema di certificazioni obbligatorie per la prevenzione incendi, nonché per il furto di energia elettrica.

– Foto GDF –

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Boston passa a Cleveland, Lakers e Thunder ok: il resoconto della notte Nba

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ROMA (ITALPRESS) – Prosegue la regular season di Nba. Senza Tatum e White, colpo di Boston a Cleveland. I Celtics passano 117-115 in Ohio grazie ai 42 punti di Payton Pritchard e alla tripla doppia da 19 punti+12 rimbalzi+11 assist di Jaylen Brown. Darius Garland e Donovan Mitchell combinano 39 punti (21+18), ma i Cavs perdono la terza in fila.

Out per infortunio Lebron James, i Los Angeles Lakers mettono la settima e sconfiggono New Orleans 133-121. Protagonista il solito Luka Doncic, che mette a referto 34 punti, 12 rimbalzi e 7 assist. Lo segue Austin Reaves con 33 punti e 8 assist. Nona sconfitta nelle ultime dieci per i Pelicans. Oklahoma piega un’ottima Portland a domicilio. 123-115 per i Thunder, usciti indenni da una battaglia punto a punto durata per tutti i tempi regolamentari. 26 punti per Shai Gilgeous-Alexander e 16+8+5 per Jalen Williams, alla seconda partita stagionale. Ai Trail Blazers, orfani di Lillard e Holiday, non basta la straordinaria tripla doppia da 31 punti+19 rimbalzi+10 assist di Deni Avdija.

New York domina Toronto al Madison Square Garden. 116-94 per i Knicks, che mandano tutto il quintetto in doppia cifra. Karl-Anthony Towns guida con 22 punti e 8 rimbalzi. Bene anche Josh Hart (20 punti+12 rimbalzi) e Jalen Brunson (18 punti+7 assist. Atlanta si salva dopo due overtime a Philadelphia. 142-134 per gli Hawks, con sempre Trae Young ai box, aggrappati a un Jalen Johnson da 41 punti e 14 assist. 76ers ko nonostante i 44 punti+9 assist di Tyrese Maxey e i 28 di Quentin Grimes. Rientra in campo dopo quasi un mese (9 novembre) Joel Embiid, che chiude con 18 punti in 30 minuti sul parquet.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Rischi cyber, aumentarne la consapevolezza è una necessità strutturale

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ROMA (ITALPRESS) – “I rischi informatici sono un argomento complesso: il rischio cyber è difficilmente percebile subito. Aumentare la consapevolezza deve essere visto come una misura strutturale necessaria”. Lo ha detto Bernardo Palazzi, Advisor for Awarness Division, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ospite di Focus ESG, format tv dell’Agenzia Italpress.
fsc/gsl

Tennis in lutto: scomparso Nicola Pietrangeli

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ROMA (ITALPRESS) – Il tennis italiano piange la scomparsa della sua icona. E’ morto a 92 anni Nicola Pietrangeli, unico giocatore italiano inserito nella Hall of Fame del tennis mondiale. E’ ancora oggi il primatista mondiale di tutti i tempi in Coppa Davis per partite giocate (164), incontri vinti in singolare (78-32) e in doppio (42-12). Ha formato con Orlando Sirola la coppia più vincente di sempre nella manifestazione (34 successi in 42 partite) ma l’ha vinta solo da capitano, nel 1976. Il suo merito maggiore, ha sempre dichiarato, è stato l’aver portato l’Italia in Cile, aver vinto la partita sul piano diplomatico e politico contro chi spingeva per il boicottaggio come forma di protesta contro il regime del generale Augusto Pinochet.
Campione della “Dolce Vita” resa marchio e identità da Federico Fellini, Pietrangeli è stato considerato fra i dieci migliori tennisti del mondo fra il 1957 e il 1964, quando le classifiche le stilavano i giornalisti.
Ha trionfato due volte al Roland Garros, nel 1959 e 1960, anni in cui è stato indicato come numero 3 del mondo. Ha vinto due volte agli Internazionali d’Italia e vinto complessivamente 48 titoli, ai quali si aggiungono la medaglia d’oro ai IV Giochi del Mediterraneo di Napoli nel 1963 (battendo lo spagnolo Manuel Santana) e quella di bronzo nel doppio insieme a Sirola. Ha conquistato anche la medaglia di bronzo nel singolare maschile al torneo di esibizione di tennis ai Giochi Olimpici di Città del Messico nel 1968. “Se mi fossi allenato di più – ha detto -, avrei vinto di più ma mi sarei divertito di meno”.
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(ITALPRESS).

Addio a Nicola Pietrangeli, l’icona del tennis italiano aveva 92 anni. Mercoledì la camera ardente al Foro Italico e poi i funerali

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ROMA (ITALPRESS) – Il tennis italiano piange la scomparsa della sua icona. È morto a 92 anni Nicola Pietrangeli, primo giocatore italiano inserito nella Hall of Fame del tennis mondiale, poi seguito da Gianni Clerici. E’ ancora oggi il primatista mondiale di tutti i tempi in Coppa Davis per partite giocate (164), incontri vinti in singolare (78-32) e in doppio (42-12). Ha formato con Orlando Sirola la coppia più vincente di sempre nella manifestazione (34 successi in 42 partite) ma l’ha vinta solo da capitano, nel 1976. Il suo merito maggiore, ha sempre dichiarato, è stato l’aver portato l’Italia in Cile, aver vinto la partita sul piano diplomatico e politico contro chi spingeva per il boicottaggio come forma di protesta contro il regime del generale Augusto Pinochet. Campione della “Dolce Vita” resa marchio e identità da Federico Fellini, Pietrangeli è stato considerato fra i dieci migliori tennisti del mondo fra il 1957 e il 1964, quando le classifiche le stilavano i giornalisti.

Ha trionfato due volte al Roland Garros, nel 1959 e 1960, anni in cui è stato indicato come numero 3 del mondo. Ha vinto due volte agli Internazionali d’Italia e vinto complessivamente 48 titoli, ai quali si aggiungono la medaglia d’oro ai IV Giochi del Mediterraneo di Napoli nel 1963 (battendo lo spagnolo Manuel Santana) e quella di bronzo nel doppio insieme a Sirola. Ha conquistato anche la medaglia di bronzo nel singolare maschile al torneo di esibizione di tennis ai Giochi Olimpici di Città del Messico nel 1968. “Se mi fossi allenato di più – ha detto -, avrei vinto di più ma mi sarei divertito di meno”.

CAMERA ARDENTE E FUNERALI

La camera ardente per Nicola Pietrangeli sarà allestita al Foro Italico, a Roma, sul campo “Pietrangeli”, mercoledì dalle 9 alle 14. I funerali saranno celebrati alle 15 a Ponte Milvio presso la Chiesa di Santa Maria della Gran Madre di Dio. Lo fa sapere la famiglia dell’ex campione di tennis.

CONI, 1′ SILENZIO IN OCCASIONE MANIFESTAZIONI PROSSIMI GIORNI

Il Presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, invita le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un momento di raccoglimento in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si svolgeranno in Italia nei prossimi giorni a partire da oggi, in memoria di Nicola Pietrangeli, icona del mondo del tennis. Lo si legge in una nota del Coni.

IL COMUNICATO DELLA FAMIGLIA

“La famiglia Pietrangeli annuncia con profondo dolore la scomparsa di Nicola Pietrangeli, venuto a mancare oggi, circondato dall’affetto dei suoi cari. Figura iconica dello sport italiano e internazionale, esempio di eleganza, talento e dedizione, ha segnato in modo indelebile la storia del tennis e ha rappresentato per generazioni un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. La sua passione, il suo spirito competitivo e la sua ironia rimarranno per sempre patrimonio di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, di seguirlo e di amarlo. Nei prossimi giorni saranno comunicate le informazioni relative alle esequie e agli eventuali momenti pubblici di commemorazione”. Questo il comunicato diffuso oggi dalla famiglia di Nicola Pietrangeli. “La famiglia desidera ringraziare sin d’ora quanti stanno esprimendo vicinanza e affetto, testimoniando ancora una volta quanto profonda e diffusa sia stata l’eredità sportiva e umana di Nicola Pietrangeli”, si legge ancora nella nota odierna.

MELONI “HA FATTO LA STORIA DELLO SPORT”

“Oggi perdiamo una figura che ha fatto la storia dello sport con straordinario talento e passione. Nicola Pietrangeli è stato un simbolo del tennis italiano, il primo azzurro a vincere uno Slam, inserito nella Hall of Fame mondiale, un campione capace di ispirare diverse generazioni e che ha portato in alto il nome dell’Italia nel mondo. Condoglianze alla sua famiglia, ai tanti tifosi che lo hanno sostenuto nel corso della sua carriera e a chi gli ha voluto bene”. Così, su X, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

ABODI “CI LASCIA UNA LEGGENDA, HA SCRITTO LA STORIA”

“Oggi è un giorno triste per l’Italia, in particolare per lo sport, ci lascia una leggenda, Nicola Pietrangeli, simbolo del tennis nazionale e internazionale. La sua storia, i suoi successi e il suo stile hanno segnato generazioni di appassionati, contribuendo in modo indelebile alla crescita e alla diffusione di questa meravigliosa disciplina nella nostra Nazione”. Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. “È difficile saper coniugare la grandezza dello sportivo con la semplicità dell’uomo, per certi versi un rivoluzionario che ha scritto la storia del tennis italiano, ecco Nicola era proprio questo, ma soprattutto ci lascia un amico, una persona schietta che ha combattuto intensamente e che ci regala un’eredità immensa, non solo sportiva, ma culturale e valoriale. Sono certo che il suo esempio continuerà a vivere nei nostri ricordi e nel futuro dello sport”, ha aggiunto.

BUONFIGLIO “AMBASCIATORE AUTENTICO DEI NOSTRI VALORI”

“La scomparsa di Nicola Pietrangeli addolora profondamente tutto lo sport italiano. Con lui perdiamo non solo un campione straordinario, ma un’icona, un simbolo eterno della sua disciplina. Pietrangeli ha incarnato il tennis italiano: il suo talento, il suo carisma e le sue vittorie hanno attraversato indissolubilmente intere generazioni”. Così il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio. “Con i suoi successi ha portato l’Italia sulla ribalta internazionale, aprendo la strada a una tradizione che oggi continua a brillare grazie anche al solco da lui tracciato. Oggi perdiamo un punto di riferimento assoluto, un ambasciatore autentico dei valori che accomunano il nostro mondo. Alla sua famiglia, al presidente Angelo Binaghi e all’intero movimento del tennis italiano va il cordoglio più sincero mio e del CONI”, ha aggiunto.

BINAGHI “GRAZIE NICOLA, PERDIAMO UN SIMBOLO E IO UN AMICO”

“Oggi il tennis italiano perde il suo simbolo più grande, e io perdo un amico”. Comincia così la lunga lettera-ricordo pubblicata sul sito della Federazione Italiana Tennis e Padel dal presidente Angelo Binaghi. “Nicola Pietrangeli non è stato soltanto un campione: è stato il primo a insegnarci cosa volesse dire vincere davvero, dentro e fuori dal campo. È stato il punto di partenza di tutto quello che il nostro tennis è diventato. Con lui abbiamo capito che anche noi potevamo competere con il mondo, che sognare in grande non era più un azzardo”, ha aggiunto Binaghi. “Quando si parla di Nicola, si pensa subito ai record, alle Coppe Davis, ai titoli e ai trionfi che resteranno per sempre nella nostra storia. Ma la verità è che Nicola era molto di più. Era un modo di essere. Con la sua ironia tagliente, il suo spirito libero, la sua voglia inesauribile di vivere e di scherzare, riusciva a rendere il tennis qualcosa di umano, di vero, di profondamente italiano. Parlare con lui era sempre un piacere e una sorpresa: potevi uscire da una conversazione ridendo a crepapelle o con una riflessione che ti restava dentro per giorni”, ha proseguito il numero uno della FITP.

“Nel mio ufficio c’è una foto a cui tengo moltissimo: io bambino, raccattapalle in una sfida di Coppa Davis a Cagliari, e davanti a me proprio lui, Nicola Pietrangeli. Ogni volta che la guardo, mi sembra di tornare a quel giorno. E mi rendo conto che, in fondo, tutto per me è cominciato lì. Quella foto non è solo un ricordo: è un simbolo. Il simbolo di come un bambino possa innamorarsi di uno sport grazie a chi lo incarna in modo così pieno e naturale. Per me Nicola non era solo il più grande giocatore della nostra storia. Era il tennis, nel senso più profondo del termine”, ha scritto ancora Binaghi. “Gli devo molto, come uomo e come presidente. Non solo per quello che ha fatto per la Federazione e per tutti noi, ma per come lo ha fatto: con stile, con coraggio, con quella sua irriverenza che era il segno dei veri fuoriclasse. A modo suo, Nicola non è mai cambiato: diretto, sincero, incapace di essere banale. Anche quando provocava, lo faceva con un’intelligenza che nasceva dall’amore profondo per il nostro sport”, ha precisato il numero uno della FITP.

“Oggi ci piace pensare che abbia raggiunto in cielo Lea, e che insieme stiano già giocando uno straordinario doppio misto, divertendosi come solo loro sapevano fare. Due icone del tennis italiano, inseparabili anche lassù. Ma per noi che restiamo, è un colpo durissimo. Nel giro di poco più di un anno abbiamo perso due pezzi della nostra anima. Due persone che hanno scritto la nostra storia e che continueranno a ispirarci, ogni giorno, dentro e fuori dal campo”, si legge poi nella lettera odierna. “Ci mancherà la sua voce, ci mancherà il suo sorriso, quella sua capacità di dire sempre quello che pensava, senza paura e senza filtri. Oggi salutiamo un monumento del nostro sport, ma anche un amico vero. Uno di quelli che ti dicono le cose in faccia, che sanno farti arrabbiare e poi ridere un secondo dopo. E questo, nel mondo di oggi, vale più di mille trofei. Grazie, Nicola. Per tutto quello che ci hai dato e per tutto quello che continuerai a rappresentare per il tennis italiano”, ha concluso Binaghi.

MALAGÒ “CIAO NIC, SABATO SONO VENUTO AD ABBRACCIARTI”

“Ciao Nic. Sabato sono venuto ad abbracciarti. Ma io ti voglio ricordare sempre così”. E’ quanto ha scritto su Instagram Giovanni Malagò, ex presidente del Coni e attuale presidente della Fondazione Milano-Cortina, postando una foto di Nicola Pietrangeli, in bianco e nero, in un campo da tennis, intento a fare uno dei suoi proverbiali rovesci. Nella foto postata la dedica di Pietrangeli: “A Giovanni, amici da sempre… per sempre”.

VOLANDRI E GARBIN “GRAZIE DI TUTTO, LEGGENDA”

I capitani dei team azzurri di Coppa Davis e di BJK Cup, Filippo Volandri e Tathiana Garbin, esprimono il loro cordoglio per la scomparsa della leggenda del tennis azzurro. “Oggi il nostro tennis perde un gigante. Nicola Pietrangeli è stato il primo idolo e il primo vero punto di riferimento per chiunque abbia amato questo sport. Per noi che indossiamo o abbiamo indossato la maglia azzurra, non è mai stato soltanto un grande campione del passato”, ha detto Volandri. “Dalla battuta ironica al consiglio più serio, aveva sempre il modo giusto per farti riflettere e per ricordarti cosa significhi rappresentare l’Italia. Era libero, diretto, autentico: per questo unico. Ha aperto la strada a tutti noi. Le sue vittorie, la sua personalità e il suo modo di vivere il tennis hanno permesso all’Italia di credere di poter competere ai massimi livelli. Siamo cresciuti con i suoi racconti, con la sua passione travolgente, con la sua capacità di farci sentire parte di una storia più grande. Perdiamo un simbolo e un maestro, ma il suo spirito resterà con noi, in ogni Coppa Davis e in ogni ragazzo che entra in campo con la maglia azzurra. Grazie, Nicola, per tutto ciò che hai rappresentato e continuerai a rappresentare per il nostro tennis”, ha aggiunto il capitano dell’Italia di Davis.

A fargli eco Garbin: “Nicola per me è stato molto più di un grandissimo campione. È stato un punto fermo del nostro tennis, una presenza che sentivi sempre lì, anche quando non era fisicamente accanto a te. Per la mia generazione , e per tutte quelle che sono venute dopo , rappresentava una guida silenziosa: un esempio, una voce autorevole, il custode vero della nostra storia”. “Aveva un modo unico di trasmettere amore per questo sport e per la maglia azzurra. Bastavano poche parole, una battuta, un aneddoto, e subito ti ricordava quanto fosse speciale ciò che stavamo vivendo. Era diretto, sincero, autentico. Ascoltarlo era un privilegio, perché ogni volta ti lasciava qualcosa dentro. La sua storia resterà per sempre intrecciata a quella di Lea Pericoli: insieme hanno acceso la prima grande luce del tennis italiano, facendo innamorare intere generazioni e dando stile, anima e identità al nostro movimento”, ha aggiunta la capitana azzurra.

“Oggi perdiamo una pietra miliare del nostro sport, ma quello che Nicola ci ha lasciato va ben oltre i risultati e i trofei. Vive nelle nostre Nazionali, nelle ragazze che scendono in campo con il sogno di indossare l’azzurro, in chi ogni giorno lavora per portare avanti quei valori che lui ha incarnato così bene. Grazie Nicola, per la strada che hai aperto e per l’esempio che continuerai a essere per tutti noi. Buon viaggio, leggenda”, ha concluso Garbin.

LE ALTRE REAZIONI

“Nicola era ‘il mio amico’. Io lo voglio ricordare con allegria: Nicola è stato un personaggio straordinario, al di là di essere un campione assoluto, che ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere nel periodo in cui giocava”. Così Adriano Panatta, ai microfoni di “Storie Italiane”, su Rai 1, ricordando Nicola Pietrangeli. “Alla mia nascita lui era un 17enne che giocava al tennis Parioli ed era già una promessa, poi abbiamo fatto un po’ il cambio della guardia io e lui. Abbiamo anche giocato il doppio insieme, ci siamo divertiti tanto e abbiamo fatto le vacanze insieme. Io e Nicola eravamo molto amici“, ha aggiunto Panatta. “La cosa che mi faceva più male in questo ultimo periodo era che non volevo che soffrisse: lui ha avuto un colpo tremendo quando è morto Giorgino (suo figlio, ndr.) poco tempo fa. L’ultima volta che l’ho chiamato, pochi giorni fa, gli ho detto ‘alzati dal letto, accidenti a te’. Lui mi ha risposto dicendomi che non voleva alzarsi. Però ha fatto una vita bellissima”, ha concluso l’ex tennista azzurro, uomo di punta del team di Coppa Davis azzurro capitanato da Pietrangeli vincitore della prima “mitica” insalatiera per i colori italiani.

“E’ un gran brutto lunedì. Nicola Pietrangeli è stato il nostro capitano nella prima vittoria in Coppa Davis, in Cile nel 1976, ma soprattutto é stato il primo grande giocatore italiano, recordman assoluto per quanto riguarda i match disputati in Coppa Davis, un record che nessuno potrà mai togliergli”. Così, in un video pubblicato da Sport Mediaset, Paolo Bertolucci, che nel ’76 vinse la Coppa Davis da giocatore, con Pietrangeli capitano. “E’ stato il nostro primo eroe tennistico, da ragazzini lo guardavamo giocare a bocca aperta, nel bianco e nero dei primi incontri di Davis. Nicola aveva anche una grande personalità, era un grande personaggio, che ha scritto pagine indelebili. E’ il tennis italiano. Purtroppo, dopo Lea Pericoli, abbiamo perso anche lui”, ha aggiunto Bertolucci.

“Ho appena saputo della triste notizia della ‘dipartita’ di un grande del tennis italiano e mondiale. Le mie più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia e tutto il tennis italiano. RIP Nicola”. Così, su X, Rafa Nadal.

“L’Italia piange la scomparsa di Nicola Pietrangeli. Icona del tennis italiano, uno dei più grandi sportivi nazionali del secolo scorso. Il primo azzurro a vincere uno Slam. Sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari. Riposa in pace”. Così Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

“Ci lascia uno dei più grandi tennisti italiani di sempre, il primo azzurro a vincere uno Slam. Una leggenda dello sport nazionale e internazionale. Buon viaggio”. Lo ha scritto Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis, ci lascia a 92 anni. Primatista assoluto in Coppa Davis e protagonista di tante pagine indimenticabili, il suo ricordo resterà nella memoria di tutti. Alle persone a lui care giungano le mie condoglianze e quelle del Senato della Repubblica”. Questo il messaggio del presidente del Senato, Ignazio La Russa.

“La scomparsa di Nicola Pietrangeli priva il tennis di un protagonista della sua storia. Campione straordinario, autore di imprese indimenticabili, resterà un punto di riferimento per intere generazioni. Il mio pensiero va ai familiari, agli amici e al mondo del tennis, che oggi piange un suo esponente eccellente”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).