venerdì, Luglio 4, 2025
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Mancini “Cambio regime in Iran se Israele limita i raid, 7 ottobre una debacle del Mossad”

ROMA (ITALPRESS) – “Si sta discutendo in queste ore fra i Pasdaran e c’è qualcuno che vorrebbe entrare in una sorta di negoziato soprattutto verso l’Europa per tentare di sostituire Khamenei. Il cambio (di regime, ndr) può avvenire se Israele limita quello che sta facendo: se circoscrive in maniera molto precisa i bombardamenti e non uccide i cittadini, ma neutralizza solo gli scienziati e il clero iraniano. Perché quelli sono il 30% della popolazione iraniana, mentre il restante 70% vuole la pace con Israele”.

Così Marco Mancini, ex dirigente del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), in una videointervista organizzata dal quotidiano “Il Riformista”.

“Con la polizia morale è difficile riuscire ad avere un cambiamento. Lì occorrerebbe continuare questa chirurgica attività che sta facendo Israele. Allora, quel 70% di intellettuali che vuole mandar via Khamenei e tutti i suoi sodali penso che si possa attivare”, aggiunge.

“Da tempo c’è questo contrasto fra i Pasdaran sotto il comando di Khamenei e le forze armate regolari sotto il presidente. Credo che in questo momento il motivo per il quale Khamenei ha delegato ancora più potere ai Pasdaran sia contrastare la richiesta silenziosa, che viene dal presidente iraniano, di poter mandare in esilio non solo lo stesso Khamenei ma tutta la nomenclatura. Ci riescono? Non lo so – prosegue Mancini -. Al momento c’è una sorta di legge marziale: i Pasdaran di Khamenei, contro il volere dell’esercito del presidente, stanno eseguendo molto condanne a morte”.

“Israele non ha armi sufficienti e così potenti da poter neutralizzare bunker al di sotto di una certa profondità. Al momento io non credo che Teheran riesca a utilizzare armi non convenzionali su Israele. E credo che Israele voglia questa volta effettivamente risolvere il problema iraniano: vogliono neutralizzare Khamenei e vogliono soprattutto fermare completamente il programma nucleare di Teheran”, ha detto ancora Mancini.

“Il 7 ottobre del 2023 si è concretizzata una debacle dell’intelligence, soprattutto del Mossad, del servizio segreto che dovrebbe operare al di fuori di Israele. E si è dimostrato che anche lo Shin Bet, il servizio di intelligence militare, non ha funzionato. A David Barnea, capo del Mossad, l’anno scorso a Roma gli venne chiesto cosa non è funzionato. E lui ha risposto che si sono fidati troppo dell’elettronica”, prosegue Marco Mancini.

“L’intelligence non ha funzionato perché non è stata penetrata Hamas: non c’è stata nessuna attività di penetrazione e di reclutamento di fonti per capire e anticipare quello che deve fare l’intelligence. L’intelligence anticipa l’azione criminosa, ma quando raccoglie i cadaveri per strada ha fallito la sua stessa funzione. Non avevano nessuna fonte, ovvero un palestinese iscritto al partito di Hamas reclutato che gli potesse dire qualcosa – ha aggiunto -. Vi faccio un piccolo esempio: uno di quei deltaplani che abbiamo visto utilizzare da Hamas è un’invenzione di Hezbollah e ci vogliono 6 mesi per essere addestrati nell’uso, ancor di più se c’è anche una persona che deve sparare con un kalashnikov che non è un’arma di precisione. Io mi domando: dove erano i droni e i satelliti a controllare? Questo è l’errore che ha commesso l’intelligence israeliana, appoggiarsi esclusivamente sulla tecnologia”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

Difesa, Crosetto “I tempi sono cambiati, anche la Nato deve cambiare”

ROMA (ITALPRESS) – “Garantire sicurezza significa avere il coraggio di pensare anche all’impensabile. Ogni giorno. E’ una responsabilità gravosa, ma essenziale, che riguarda ciascuno di noi. Sicurezza non è solo assenza di guerra o difesa dai pericoli esterni. E’ coesione sociale, fiducia nelle Istituzioni, leadership capace e lungimirante. E’ stabilità. Il mondo è cambiato, ma temo che molti non se ne siano accorti. Anche la Nato deve adeguarsi a questo cambiamento, evolvere per continuare garantire pace e mutua difesa: e deve farlo iniziando a parlare con il sud del mondo”.

Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo a un convegno all’Università degli Studi di Padova. “Siamo passati da un mondo in cui contavano i valori a un mondo in cui conta il valore economico. Siamo passati dall’epoca delle grandi democrazie, delle conquiste sociali, all’epoca delle grandi potenze e non ce ne siamo accorti. In questo cambiamento noi abbiamo un dovere: che è quello di presidiare le conquiste di migliaia di anni che ci hanno portato a codificare un diritto internazionale”.

“Oggi il potere si misura con nuovi strumenti: chi guida la tecnologia guida il mondo. La sicurezza – ha aggiunto – passa dal controllo delle risorse strategiche, dalle catene di approvvigionamento. Siamo nel cuore di una rivoluzione: il Digital Order, che sta riscrivendo gli equilibri globali, i modelli di sviluppo, perfino la nostra idea di sovranità. L’Europa non può permettersi di restare alla finestra. Servono visione, volontà e investimenti concreti in ricerca e innovazione. Le minacce oggi hanno nuove forme. L’intelligenza artificiale e il quantum computing sono sempre più strumenti di potere. Proprio per questo servono menti preparate, risorse e visione. Preservare il nostro patrimonio di idee, conoscenza, cultura, valori, identità è oggi – più che mai – una missione di sicurezza nazionale”, ha concluso Crosetto.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Adottato in Cdm il Piano nazionale per la qualità dell’aria

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato adottato oggi in Consiglio dei Ministri il Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria, strumento strategico per il contrasto all’inquinamento atmosferico e per l’adeguamento dell’Italia agli obblighi ambientali previsti dalla normativa europea.

Il Piano è frutto del lavoro della Cabina di Regia istituita presso la Presidenza del Consiglio e di un percorso condiviso con Regioni e Ministeri competenti.

“E’ un piano ambizioso ma realistico – dichiara il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratinche punta a conciliare tutela della salute, sostenibilità ambientale e compatibilità economico-finanziaria. Una risposta concreta alle sfide europee e un segnale chiaro ai cittadini e alle imprese: migliorare la qualità dell’aria è un impegno comune e non più rinviabile”.

Con una dotazione complessiva di circa 2,4 miliardi di euro – di cui 1,7 miliardi stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – il Piano prevede interventi in quattro ambiti principali: dalla promozione di tecniche a minore impatto emissivo in agricoltura agli investimenti per la mobilità sostenibile; dalla promozione di impianti più efficienti nel riscaldamento civile fino a campagne di comunicazione mirate rivolte ai cittadini.

Tra le misure più significative sono previsti due programmi del MASE, per 800 milioni di euro destinati ai Comuni per progetti su casa-scuola, casa-lavoro, trasporto pubblico locale e sharing mobility; uno sconto sugli oneri di sistema elettrici per incentivare il cold ironing nei porti, riducendo le emissioni delle navi in sosta; il rafforzamento dei controlli sull’utilizzo di impianti domestici obsoleti a biomassa.

“Il Piano, che stabilisce responsabilità precise per ogni misura, prevede infine un sistema strutturato di monitoraggio con una cooperazione tra amministrazioni centrali, regionali e locali per una nuova governance della qualità dell’aria, fondata su integrazione, responsabilità e partecipazione”, spiega in una nota il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

Tendenza positiva nelle prenotazioni del primo semestre 2025

ROMA (ITALPRESS) – Il primo semestre 2025 ha registrato una tendenza complessivamente positiva sul piano delle prenotazioni, secondo l’Osservatorio AIDIT Federturismo Confindustria che ha interpellato le agenzie di viaggi aderenti. Il 40,7% assegna un voto più che sufficiente ad un andamento contraddistinto da spesa controllata e forte prenotazione anticipata nel tentativo di circoscrivere gli aumenti di prezzo. Un andamento che premia soprattutto crociere e Mar Rosso.

Ma non tutti hanno registrato un trend positivo. C’è anche un 28,2% di agenzie di viaggi per le quali l’estate vacanziera 2025 si presenta non soddisfacente all’appello di mid term del booking. Quasi la metà degli operatori segnala un’evoluzione della clientela: più attenta (49,3%), più esigente (37,3%) e alla ricerca di proposte nuove (23,2%), segno di un mercato che richiede costante aggiornamento e capacità di adattamento.

Per le mete più richieste, cioè quelle di corto/medio raggio, il budget destinato per singolo dossier (una pratica = 2,5 persone) ha un’incidenza maggiore (48,6%) nella fascia 2-3mila euro mentre il 32,9% si colloca fra 3-5mila euro. E ancora, lo scontrino medio per il lungo raggio arriva fino a 10mila euro per il 58% delle pratiche, mentre non supera i 5mila euro per il 32,2%. Il 4,6% dei viaggiatori ha potuto concedersi una spesa di oltre 10mila euro per le vacanze estive 2025.

Il balneare italiano merita una riflessione a parte: il 74,9% delle agenzie di viaggi vede allocato il budget fra i 2 e 5 mila euro a pratica andando a collocarsi fra le prenotazioni più anticipate di sempre. Infatti, il 73,5% lo ha prenotato fra i 30 e i 120 giorni prima della partenza con una percentuale del 15,3% arrivata addirittura con oltre 120 giorni di anticipo. In merito agli elementi discriminanti sull’acquisto di un pacchetto turistico, risulta sempre più fondamentale “La prossimità dell’aeroporto rispetto al domicilio”.

Osservando la geografia vacanziera, il value for money colloca l’Italia al quarto posto nelle scelte in agenzia di viaggi. Con la Puglia a fare la parte del leone, seguita da Sardegna, Calabria, Sicilia e Campania. Per il medio raggio le scelte dei viaggiatori hanno premiato Egitto, Grecia e Spagna, seguite dalle crociere nel Mediterraneo Occidentale e Orientale. Sul lungo raggio, le richieste per gli Stati Uniti battono ancora tutti, seguiti da Giappone, Thailandia, Indonesia, Zanzibar, Tanzania e Caraibi.

Certamente tra le tendenze di spicco c’è l’affermazione dell’advance booking: se le crociere si confermano prodotto tradizionalmente a prenotazione anticipata di almeno 120 giorni, le vendite di corto e medio raggio presentano un netto ridimensionamento del last minute. Quasi la metà delle pratiche sul lungo raggio (48%) è stata chiusa con almeno 4 mesi di anticipo e il 37,6% in un periodo che supera i tre mesi dalla data di partenza.

Nel complesso, il voto finale degli esami di mid term della stagione clou delle vacanze per gli italiani è un 7: una buona preparazione, con margini di crescita. L’acuirsi delle instabilità geopolitiche delle ultime settimane rappresentano certamente una preoccupante minaccia, ma il clima del trade resta fiducioso. AIDIT, alla luce di ciò, si ripromette di effettuare ulteriori monitoraggi, per accertarsi che le positive premesse del primo semestre, risultino poi effettivamente confermate.

– foto ufficio stampa AIDIT Federturismo Confindustria (Domenico Pellegrino – presidente AIDIT)-

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Zaia in visita alla Michelotto Engineering

PADOVA (ITALPRESS) – Soltanto in questo millennio si contano 1300 successi in gara e 178 campionati mondiali Costruttori FIA vinti da vetture preparate a Padova nell’atelier di Giuliano Michelotto, ma siccome il primo amore non si scorda mai, oggi, alla presenza del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ci sono stati festeggiamenti per le nozze d’oro dal primo campionato assoluto vinto, il Trofeo dei Rally Nazionali del 1975, conquistato dalla Lancia Stratos guidata da Tony Fassina.

Nell’occasione il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, da sempre un sincero amante delle automobili, è venuto a congratularsi con i due protagonisti di quella prima impresa, Giuliano Michelotto e Tony Fassina, anche per il loro successo imprenditoriale che si è consolidato nel tempo. Sia la Michelotto Engineering che il Gruppo Fassina sono infatti diventate due eccellenze italiane con le radici ben piantate in Veneto.

Nell’occasione il Presidente Zaia ha voluto visitare anche l’intera Michelotto Engineering, lusingando i presenti con una sintesi perfetta: “questa azienda dà la dimensione di che cosa significhi fare le cose con serietà”.

Si è poi complimentato con Tony Fassina ricordando con estrema precisione i suoi grandi successi sportivi (tre titoli italiani, un titolo europeo e la grande vittoria nel rally mondiale di Sanremo) sottolineando come da pilota al volante sia poi diventato anche una vera eccellenza del territorio con il Gruppo Fassina, leader in Italia in campo automobilistico. Interrogato se fosse stanco di vincere, Michelotto ha chiarito che oggi il suo sogno è “che l’azienda continui a mietere successi non più grazie a lui mai agli uomini che dovranno portarla avanti nel tempo” mentre Tony Fassina ha sottolineato che “quando ho smesso di correre come pilota ho cominciato a correre davvero come imprenditore, ed sono contento di continuare a farlo a dispetto degli 80 anni già alle porte”.

– Foto Ufficio stampa Michelotto Engineering –

(ITALPRESS)

QuiEuropa Magazine – 20/6/2025

ROMA (ITALPRESS) – In questo numero:
– Dazi e crisi geopolitiche rallentano la crescita dell’Eurozona
– Nel 2024 il 32% del bilancio alla transizione green
– Turismo, crescono gli arrivi in Europa
sat/gsl