domenica, Novembre 9, 2025
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Prenotazioni multiple a nome dello stesso paziente, 10 medici deferiti a Firenze

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FIRENZE (ITALPRESS) – A conclusione di una serie di controlli posti in essere per verificare le tempistiche delle liste di attesa dell’Azienda universitaria ospedalieria di Careggi di Firenze, i Carabinieri del Nas hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Firenze, dieci medici specializzandi. Il completo esame della documentazione fornita dall’Azienda Ospedaliera Careggi (che ha fornito la massima collaborazione nel corso dello svolgimento degli accertamenti) ha infatti permesso di rilevare che nel periodo luglio-agosto 2023 i medici specializzandi, in concorso tra loro, procedevano a registrare sull’applicativo gestionale Cup 2.0. dell’ospedale di Careggi varie prestazioni di specialità ed esami diagnostici, inserendo molteplici prenotazioni, anche nello stesso giorno, a nome del medesimo paziente che aveva invece prenotato una sola visita, andando così a saturare, per più giorni, le agende dell’unità e rendendo di fatto impossibile la prenotazione da parte dei soggetti che avevano necessità di svolgere quelle particolari visite o prestazioni.

Con tale metodologia, attuata soprattutto nella fascia oraria della prima mattina, i medici si garantivano una giornata lavorativa meno densa di impegni nei mesi di luglio ed agosto, andando così a interrompere e/o turbare il regolare svolgimento del pubblico servizio in ordine ad almeno 290 prenotazioni. Per tali fatti, all’esito dell’esercizio dell’azione penale da parte della Procura della Repubblica di Firenze, è stata fissata udienza predibattimentale per il 19 febbraio 2027.

– foto screenshot Nas Carabinieri –

(ITALPRESS).

Gaza e Ucraina, per due italiani su cinque il ruolo di Donald Trump è positivo: il sondaggio

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ROMA (ITALPRESS) – Da diverso tempo, il presidente USA Donald Trump sta proferendo il suo impegno per tentare di raggiungere degli accordi di pace nelle zone di guerra. Dopo la tregua – ancora instabile – raggiunta tra Israele e Hamas, l’impegno di Trump si sta indirizzando verso i tentativi di mediazione con annunci, trattative e richieste di incontri per arrivare alla pace tra Russia e Ucraina. Nel complesso, nonostante gli scenari ancora vacillanti, quasi 2 italiani su 5 riconoscono un ruolo positivo del Presidente Trump per quanto sta tentando di fare per Gaza e Ucraina, mentre poco più del 30% lo giudica in modo negativo, con una netta spaccatura delle opinioni a livello elettorale.

Infatti, se da un lato gli elettori dell’area di Governo apprezzano e condividono l’operato di Trump, dall’altro gli elettori di centrosinistra e delle opposizioni ne riconoscono un ruolo negativo.

C’è da sottolineare, però, come l’atteggiamento di Trump e le sue risposte alle critiche e alle contestazioni – come nel caso dell’ultimo video postato su Truth in cui, a bordo di un aereo, rovescia letame sui manifestanti – viene ritenuto la dimostrazione del suo carattere autoritario dalla maggioranza degli italiani e in modo trasversale da destra a sinistra. Dati Only Numbers – Realizzato il 20-21/10/2025 con metodologia CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne

-Foto grafico Euroweek-
(ITALPRESS).

Mattarella a Firenze, visita alla mostra Beato Angelico a Palazzo Strozzi

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Mattarella a Firenze, visita alla mostra Beato Angelico a Palazzo Strozzi

FIRENZE (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Firenze per visitare la mostra Beato Angelico in esposizione a Palazzo Strozzi. A guidare Mattarella nella visita alla mostra il direttore di Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, Stefano Casciu, direttore generale dei musei nazionali della Toscana e Carl Brandon Strehlke, curatore della mostra del Beato Angelico. Ad accogliere Mattarella all’esterno di Palazzo Strozzi presenti anche il presidente della Fondazione Palazzo Strozzi, Luigi De Siervo, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e la sindaca di Firenze, Sara Funaro.

xb8/tvi/mca1

(Fonte video: Quirinale)

Sahara occidentale, gli Usa preparano l’apertura di un consolato a Dakhla

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RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – L’apertura del futuro consolato degli Stati Uniti a Dakhla compie un nuovo passo in avanti. Una delegazione consolare americana si trova attualmente nella città del Sahara marocchino per incontrare le autorità locali e avviare le procedure preliminari all’inaugurazione della sede diplomatica. Lo rivela oggi Africa Intelligence. La missione conferma le recenti dichiarazioni di Massad Boulos, consigliere speciale del presidente Donald Trump per l’Africa, secondo cui Washington “si appresta ad aprire un consolato a Dakhla”.

La decisione rientra nel solco dell’annuncio fatto da Donald Trump il 10 dicembre 2020 sul riconoscimento della sovranità marocchina sul Sahara. L’iniziativa si collega inoltre all’impegno formale degli Stati Uniti nel promuovere la presenza delle imprese americane nella regione. Un orientamento ribadito dal vicesegretario di Stato Christopher Landau, a New York, dopo un incontro con il ministro marocchino degli Esteri Nasser Bourita, a margine della 80 Assemblea generale dell’Onu. Si ricorda che il Consiglio di Sicurezza del’Onu si appresta a votare il 30 ottobre una risoluzione di cui gli Stati Uniti sono il Pen holder che riconosce la sovranità del Marocco sul Sahara e l’iniziativa di autonomia come base alla soluzione definitiva.

– foto Yabiladi –

(ITALPRESS).

Al San Raffaele di Milano l’eccellenza della Chirurgia Protesica

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MILANO (ITALPRESS) – “Il dolore al ginocchio diventa un campanello d’allarme se si presenta anche a riposo, cioè quando non si sta caricando il peso sulle articolazioni. Un dolore di questo tipo impedisce di eseguire le normali azioni quotidiane e, quando non bastano più gli antinfiammatori o la terapia conservativa, è necessario rivolgersi a un ortopedico per stabilire il percorso di cura migliore, eventualmente chirurgico”. A sottolinearlo è Francesco Verde, primario di Chirurgia Protesica Mininvasiva e Robotica di Anca e Ginocchio presso IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. La chirurgia diventa infatti necessaria per risolvere alcune problematiche legate al ginocchio artrosico. “Si tratta di una patologia degenerativa della cartilagine che riveste le superfici articolari. Quando si consuma la cartilagine, le superfici articolari entrano in contatto, quindi l’osso scivola sull’osso, e questo scatena il dolore e la limitazione funzionale. Questa condizione viene definita gonartrosi, cioè un’artrosi a carico dell’articolazione del ginocchio”, spiega Verde. Nella fase iniziale, l’artrosi al ginocchio viene curata “con una terapia conservativa basata sui farmaci, sulla terapia fisica e sulle infiltrazioni, che possono essere di acido ialuronico, di piastrine o di cellule staminali. Quando queste non funzionano più, allora si ricorre alla chirurgia e si innestano le protesi di ginocchio”. Esistono diversi tipi di impianti protesici per il ginocchio e scegliere quello giusto per ciascun paziente è fondamentale. Si può spaziare “dalle protesi monocompartimentali, che possono essere utilizzate da sole o in associazione alle protesi totali a conservazione di entrambi i crociati, a quelle a conservazione del solo crociato posteriore, o quelle a sacrificio anche del crociato posteriore. La scelta è basata su due criteri fondamentali”, precisa il primario. “Quanto è grave l’artrosi che interessa il ginocchio e quali sono le esigenze funzionali del paziente, cioè che movimenti ha bisogno di fare. E’ chiaro che uno sportivo ha delle esigenze diverse rispetto a una persona anziana. Tenendo in considerazione anche questo aspetto è possibile selezionare anche il tipo di impianto”. Detto questo, prosegue, “un buon risultato dipende dalla collaborazione dell’intero team che lavora intorno a questa patologia, dagli anestesisti, che settano insieme a noi un percorso fast track, alla partecipazione dei fisiatri e dei fisioterapisti, fondamentali per ottenere il miglior esito finale”. L’Unità, infatti, ha approntato un percorso Fast Track tra i più innovativi in Italia che comprende: tecniche chirurgiche mininvasive, apparecchiature dedicate al recupero veloce con riduzione del dolore, assistenza post operatoria e programmi riabilitativi personalizzati. Questo per consentire al paziente di rimettersi in piedi post intervento già dopo 4-6 ore e di essere immediatamente affiancato da un protocollo accelerato di rieducazione funzionale. “Abbiamo delle protesi a conservazione di entrambi i crociati che permettono a degli sportivi di alto livello di tornare pienamente in attività”, prosegue il dottor Verde. “Dopodichè l’intervento assistito della chirurgia robotica ci permette di aggiungere due vantaggi sostanziali. Prima di tutto, è possibile pianificare tridimensionalmente, quindi in modo molto più realistico e preciso, e, secondo, permette di realizzare l’impianto in maniera perfetta e questo si traduce inevitabilmente in un risultato migliore”, conclude.
– foto IRCCS Ospedale San Raffaele-
(ITALPRESS).

Al San Raffaele di Milano l’eccellenza della Chirurgia Protesica

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MILANO (ITALPRESS) – “Il dolore al ginocchio diventa un campanello d’allarme se si presenta anche a riposo, cioè quando non si sta caricando il peso sulle articolazioni. Un dolore di questo tipo impedisce di eseguire le normali azioni quotidiane e, quando non bastano più gli antinfiammatori o la terapia conservativa, è necessario rivolgersi a un ortopedico per stabilire il percorso di cura migliore, eventualmente chirurgico”. A sottolinearlo è Francesco Verde, primario di Chirurgia Protesica Mininvasiva e Robotica di Anca e Ginocchio presso IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. La chirurgia diventa infatti necessaria per risolvere alcune problematiche legate al ginocchio artrosico. “Si tratta di una patologia degenerativa della cartilagine che riveste le superfici articolari. Quando si consuma la cartilagine, le superfici articolari entrano in contatto, quindi l’osso scivola sull’osso, e questo scatena il dolore e la limitazione funzionale. Questa condizione viene definita gonartrosi, cioè un’artrosi a carico dell’articolazione del ginocchio”, spiega Verde. Nella fase iniziale, l’artrosi al ginocchio viene curata “con una terapia conservativa basata sui farmaci, sulla terapia fisica e sulle infiltrazioni, che possono essere di acido ialuronico, di piastrine o di cellule staminali. Quando queste non funzionano più, allora si ricorre alla chirurgia e si innestano le protesi di ginocchio”. Esistono diversi tipi di impianti protesici per il ginocchio e scegliere quello giusto per ciascun paziente è fondamentale. Si può spaziare “dalle protesi monocompartimentali, che possono essere utilizzate da sole o in associazione alle protesi totali a conservazione di entrambi i crociati, a quelle a conservazione del solo crociato posteriore, o quelle a sacrificio anche del crociato posteriore. La scelta è basata su due criteri fondamentali”, precisa il primario. “Quanto è grave l’artrosi che interessa il ginocchio e quali sono le esigenze funzionali del paziente, cioè che movimenti ha bisogno di fare. E’ chiaro che uno sportivo ha delle esigenze diverse rispetto a una persona anziana. Tenendo in considerazione anche questo aspetto è possibile selezionare anche il tipo di impianto”. Detto questo, prosegue, “un buon risultato dipende dalla collaborazione dell’intero team che lavora intorno a questa patologia, dagli anestesisti, che settano insieme a noi un percorso fast track, alla partecipazione dei fisiatri e dei fisioterapisti, fondamentali per ottenere il miglior esito finale”. L’Unità, infatti, ha approntato un percorso Fast Track tra i più innovativi in Italia che comprende: tecniche chirurgiche mininvasive, apparecchiature dedicate al recupero veloce con riduzione del dolore, assistenza post operatoria e programmi riabilitativi personalizzati. Questo per consentire al paziente di rimettersi in piedi post intervento già dopo 4-6 ore e di essere immediatamente affiancato da un protocollo accelerato di rieducazione funzionale. “Abbiamo delle protesi a conservazione di entrambi i crociati che permettono a degli sportivi di alto livello di tornare pienamente in attività”, prosegue il dottor Verde. “Dopodichè l’intervento assistito della chirurgia robotica ci permette di aggiungere due vantaggi sostanziali. Prima di tutto, è possibile pianificare tridimensionalmente, quindi in modo molto più realistico e preciso, e, secondo, permette di realizzare l’impianto in maniera perfetta e questo si traduce inevitabilmente in un risultato migliore”, conclude.
– foto IRCCS Ospedale San Raffaele-
(ITALPRESS).

Dal Mic 10 milioni dedicati al cinema e all’audiovisivo nelle scuole

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ROMA (ITALPRESS) – Il cinema e l’audiovisivo entrano nelle scuole italiane grazie al Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Sono stati pubblicati gli esiti del bando “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale”, finalizzato a favorire iniziative utili alla diffusione della cultura dell’immagine e alla formazione del pubblico giovane nelle scuole italiane. Con un importo complessivo di quasi 10 milioni di euro, per l’anno scolastico 2025/2026 sono stati finanziati 138 progetti che coinvolgeranno oltre 370 mila studenti, 13 mila docenti, 3.200 plessi e 563 sale. Gli interventi, organizzati da enti pubblici e privati che operano nell’ambito sociale, educativo e culturale, sono stati valutati e scelti per l’originalità dei contenuti e l’innovazione dei processi presentati. Questi 138 progetti si aggiungono agli 11 soggetti già ammessi, all’inizio di settembre 2025, al finanziamento di 2 milioni di euro. Grazie alle economie maturate nelle precedenti edizioni del Piano, le risorse disponibili sono aumentate, consentendo di sostenere un numero più ampio di progetti di qualità.

Tutti i progetti avranno come finalità lo sviluppo di una conoscenza critica e consapevole dei media e della filiera produttiva cinematografica e audiovisiva, con particolare attenzione al modo in cui il settore audiovisivo tratta tematiche importanti come il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, la dispersione scolastica, l’educazione alla legalità, l’educazione ambientale, l’inclusione di studenti con disabilità, la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e di genere e il contrasto alla pirateria audiovisiva. Le attività avranno luogo su tutto il territorio nazionale. Il Lazio si distingue per il numero più elevato di progetti presentati (22), seguito da Emilia-Romagna (15), Campania (13) e Puglia (12). Il bando vuole favorire una diffusione capillare della proposta e delle azioni del Piano, coinvolgendo territori situati al di fuori delle aree metropolitane e dei capoluoghi di provincia e regione. Obiettivo che si sposa a pieno con la missione del “Piano Olivetti”, fortemente voluto dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che intende promuovere e diffondere la cultura nelle periferie, nelle aree interne e in quelle svantaggiate, caratterizzate da marginalità sociale ed economica, degrado urbano e spopolamento.

– foto logo Ministero della Cultura –

(ITALPRESS).

Fontana “L’Intelligenza Artificiale incide sulle nostre scelte quotidiane”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’intelligenza artificiale e l’automazione dei sistemi fanno valutazioni. Incidono sulle scelte quotidiane. Algoritmi sempre più sofisticati orientano quello che leggiamo, acquistiamo e, talvolta, anche quello che pensiamo. Ogni giorno cediamo, magari senza rendercene conto, frammenti della nostra autonomia, abituandoci a non scegliere più. Questo scenario solleva profondi interrogativi etici e giuridici. Fino a che punto possiamo delegare la responsabilità delle nostre decisioni? Quali sono i limiti del controllo dell’uomo e le conseguenze per i nostri diritti, per la nostra libertà e per la nostra sicurezza? Sono questioni che toccano il cuore stesso della democrazia e che rendono particolarmente significativa la scelta di affrontarle qui alla Camera dei deputati”. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, in apertura della lectio magistralis del professor Marco Camisani Calzolari a Montecitorio.

fsc/mca1

(Fonte video: Camera dei Deputati)

Schifani “La Sicilia vive un momento magico. Sul secondo mandato decidono coalizione e cittadini” / Video

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CATANIA (ITALPRESS) – “La Sicilia sta vivendo un momento magico in questa legislatura e grazie all’impegno il governo nazionale, del ministro Salvini, il premier Meloni e del nostro governo che sta facendo da controcanto a quello che è l’impegno finanziario dell’esecutivo centrale. Siamo qui per collaborare, cosi come abbiamo collaborato finanziariamente con il governo centrale stanziando un miliardo e trecento milioni per la realizzazione del ponte sullo Stretto. La politica del fare credo che sia utile ai cittadini e serve a tutti i nostri amici corregionali per credere sempre di più nella possibilità di ulteriore crescita della Sicilia, non cambiamento. Lavoro per migliorarla non per cambiarla, perché sono orgoglioso della mia sicilianità, orgoglioso del mio popolo, orgoglioso di quello che stiamo facendo tutti assieme”. Lo ha dichiarato il presidente delle Regione Siciliana, Renato Schifani, alla stampa prima dell’inaugurazione della nuova linea Bicocca – Catenanuova tratto dell’itinerario Palermo, Catania, Messina.

“Da quando mi sono insediato non è mai mancato un incontro con i giornalisti in cui, il giorno dopo, non si parlava di uno Schifani-bis. È come se il tema della stampa fosse principalmente, o esclusivamente, lo Schifani-bis. Io lavoro, e ritengo che un programma serio e concreto da parte di un presidente della Regione – poi, se il mio è serio o concreto, saranno i cittadini a dirlo”, ha spiegato. “Ho in campo i termovalorizzatori, le terme, i processi di privatizzazione. C’è tutto un programma che sta andando avanti. Poi, tra l’altro, la regola è sempre stata quella della conferma delle Regioni uscenti, almeno nella nostra coalizione, però è evidente che deciderà la coalizione: non decido da solo. Sono espressione di una coalizione con cui sto lavorando bene, le scelte sono collegiali. Devo dire che i dati economici che stiamo consumando ci incoraggiano moltissimo”.

“La Regione, lo scorso anno, è cresciuta molto ed è crollata la disoccupazione. È un governo che si pone in sintonia e in continuità con quella che è stata l’azione del governo Musumeci, perché i fatti non avvengono soltanto per caso, ma evidentemente perché si è ereditato un percorso che è stato portato avanti da Nello (Musumeci, ndr) in un momento in cui ha dovuto affrontare – l’ho detto sempre, non lo invidio a nessuno – la gestione del Covid-19” conclude Schifani.

– foto xo5/Italpress –

(ITALPRESS).

Schifani “La Sicilia vive un momento magico, lavoro per migliorarla e non per cambiarla” / Video

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CATANIA (ITALPRESS) – “La Sicilia sta vivendo un momento magico in questa legislatura e grazie all’impegno il governo nazionale, del ministro Salvini, il premier Meloni e del nostro governo che sta facendo da controcanto a quello che è l’impegno finanziario dell’esecutivo centrale. Siamo qui per collaborare, cosi come abbiamo collaborato finanziariamente con il governo centrale stanziando un miliardo e trecento milioni per la realizzazione del ponte sullo Stretto. La politica del fare credo che sia utile ai cittadini e serve a tutti i nostri amici corregionali per credere sempre di più nella possibilità di ulteriore crescita della Sicilia, non cambiamento. Lavoro per migliorarla non per cambiarla, perché sono orgoglioso della mia sicilianità, orgoglioso del mio popolo, orgoglioso di quello che stiamo facendo tutti assieme”. Lo ha dichiarato il presidente delle Regione Siciliana, Renato Schifani, alla stampa prima dell’inaugurazione della nuova linea Bicocca – Catenanuova tratto dell’itinerario Palermo, Catania, Messina.

– foto xo5/Italpress –

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