giovedì, Ottobre 23, 2025
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Crosetto “L’Europa sia unita perché possiamo costruire ancora un futuro di pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Un piacere poter parlare non di emergenze, non di guerre ma, finalmente, anche di speranza. Perché la speranza non nasce da sola: va coltivata, difesa, curata ogni giorno. Ogni volta che si prospetta una tregua alla violenza e si apre un varco umanitario, come quello di Rafah, si riaccende una possibilità di vita, di dialogo, di pace. E in questo percorso l’Italia c’è. Con i suoi Carabinieri, con le sue Forze Armate, con la sua umanità in divisa. Siamo richiesti nel mondo non solo per la nostra professionalità, ma per la nostra umanità: perché dove altri impongono la forza, noi tendiamo la mano. È un patrimonio che non appartiene a un governo, ma a un popolo. Viviamo tempi in cui la sicurezza, la tecnologia, la difesa tornano centrali. Non per paura, ma per responsabilità: perché la pace si protegge solo se si è capaci di difenderla. E allora serve un’Europa che superi i propri egoismi, che torni a essere comunità, che unisca le forze nella ricerca, nella difesa, nella visione. Perché da soli siamo piccoli. Insieme, possiamo ancora costruire il futuro di pace”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto a Modena in occasione dell’evento S.E.M.I.2025 sul tema “Intelligenza Culturale. Eccellenza italiana e umanesimo tecnologico”.

-Foto account X Ministero Difesa-
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Orsini “Occorre evitare che i giovani e le loro imprese vadano all’estero”

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CAPRI (NAPOLI) (ITALPRESS) – “Abbiamo bisogno di dare forza e merito e forza al merito dei giovani, per evitare che i giovani e le imprese dei giovani vadano all’estero. Credo sia tema da trattare anche in legge di bilancio”. Lo ha detto Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria, sul palco del 40° convegno di Capri dei Giovani Imprenditori di Confindustria. “È un dato drammatico”, ha aggiunto in merito alle 153mila imprese guidate da giovani che negli ultimi dieci anni si sono spostate all’estero o hanno chiuso. Secondo Orsini “è necessario rendere attrattivo il Paese”.

“La ricchezza del Paese non la fai con l’Irpef e le pensioni ma generando lavoro e rendendo il Paese competitivo, quindi mi auguro che siano al centro gli investimenti per l’industria”. Lo ha detto Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria, sul palco del 40° convegno di Capri dei Giovani Imprenditori di Confindustria, in riferimento alla manovra.

E sugli scioperi: “Quando vedo tutti questi scioperi, dico: ‘guardate, attenzione’, in un Paese dove c’è poca produttività, non è che facciamo male alle imprese, ma al Paese, alle famiglie. Quindi, attenzione. Penso che oggi serva un atto di responsabilità da parte di tutti. Giusto il diritto alla manifestazione, ma quando alcuni pezzi sfociano in violenza, credo che… Noi non vogliamo il dialogo con la violenza. Siamo quelli del dialogo, per sederci attorno a un tavolo e risolvere il problema. Quando vediamo violenze, credo siano strumentalizzate”.

– foto IPA Agency –

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Novant’anni fa nasceva Pavarotti: la leggenda della lirica

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ROMA (ITALPRESS) – Novanta anni fa (12 ottobre) nasceva a Modena il grande tenore Luciano Pavarotti, leggenda della lirica. Fin da bambino, si innamora della musica e del canto grazie al padre Fernando, fornaio dell’esercito e cantante amatoriale, che gli aveva trasmesso questa passione. Inizialmente non pensa di trasformarla in una professione, tanto da decidere di studiare per diventare insegnante di educazione fisica.

Non lascia, però, lo studio del canto con i maestri Arrigo Pola ed Ettore Campogalliani e, nel 1961, interpreta per la prima volta Rodolfo ne “La Bohème” di Puccini (personaggio che lo porterà a essere conosciuto in tutto il mondo): è un successo straordinario. Basti citare l’esibizione del 1972 (dopo il debutto alla Scala del 1965 e quello a Miami, negli Usa, nella “Lucia di Lammermoor”) alla Metropolitan Opera House di New York con l’opera “La Fille du Régiment”: Pavarotti esegue nove difficilissimi “do” acuti e il pubblico va in delirio, richiamandolo sul palco per ben 17 volte, record tuttora imbattuto. Nel 1990 dà vita, insieme a Josè Carreras e Placido Domingo, a “I Tre Tenori” che si esibiscono alle Terme di Caracalla, con la direzione di Zubin Mehta, in occasione della finale del Campionato del Mondo di calcio a Roma.

Le interpretazioni di “O Sole Mio”, “La vie en rose” e “Memory” sono ancora nell’immaginario collettivo di tutti noi. L’anno dopo, sempre per citare alcuni dei suoi straordinari successi, si esibisce all’Hyde Park di Londra davanti a 250mila persone e, nel 1993, al Central Park di New York, applaudito da mezzo milione di persone, e a Parigi, sotto la Torre Eiffel, davanti a 300mila persone.

Pavarotti ha messo anche il suo talento e la sua fama al servizio della solidarietà: dal 1992 al 2003 si sono svolti a Modena i concerti del “Pavarotti & Friends” che ha visto sul palco i più famosi artisti della scena musicale pop e rock italiana e internazionale impegnati in straordinari duetti con il tenore: da Andrea Bocelli ad Anastacia, da Barry White a Jon Bon Jovi, da Eric Clapton e Bono Vox, da Céline Dion ad Elton John e Sting e, per rimanere nei confini nazionali, da Jovanotti a Lucio Dalla, da Eros Ramazzotti a Laura Pausini, da Renato Zero a Zucchero.

Nel 2007 Pavarotti si ritira nella sua villa di Modena per curare il cancro al pancreas che lo ha colpito e, il 6 settembre di quell’anno, muore. Lascia la moglie Nicoletta Mantovani e la loro figlia Alice (sopravvissuta, nel parto, al gemello Riccardo), e le figlie Lorenza, Cristina e Giuliana nate dal matrimonio con la prima moglie Adua Veroni.

-Foto IPA Agency-
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Festa dell’ottimismo, Funaro “Firenze ha nel dna pace e confronto”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “La festa dell’ottimismo è un momento di confronto importante tra visioni anche contrapposte. Firenze ha nel suo dna l’incontro, anche nei momenti più complessi, lo abbiamo dimostrato in diverse occasioni. Firenze ha la pace, il confronto, l’incontro nelle sue tradizioni”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Sara Funaro, a margine della Festa dell’ottimismo de “Il Foglio”, organizzata nel capoluogo toscano.

eb/fsc/mca1

Zelensky “Con Trump telefonata produttiva, può fermare la guerra”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “Ho avuto una telefonata molto positiva e produttiva con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Mi sono congratulato con lui per il suo successo e per l’accordo in Medio Oriente che è riuscito a raggiungere, un risultato straordinario. Se una guerra può essere fermata in una regione, allora sicuramente anche altre guerre possono essere fermate, inclusa quella russa”. Così su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ho informato il Presidente Trump degli attacchi della Russia al nostro sistema energetico e apprezzo la sua disponibilità a sostenerci – ha aggiunto Zelensky -. Abbiamo discusso delle opportunità per rafforzare la nostra difesa aerea, nonchè degli accordi concreti su cui stiamo lavorando per garantirlo. Ci sono buone opzioni e idee concrete su come rafforzarci davvero”.
“La parte russa deve essere pronta a impegnarsi in una vera diplomazia: questo si può ottenere con la forza. Grazie, Signor Presidente!”, ha concluso Zelensky.

– foto Ipa Agency –
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Bernini “Ho scritto ai rettori, le occupazioni sono troppe e così si viola il diritto allo studio” / Video

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Stiamo lavorando sulla programmazione triennale dei fondi dell’Università, dell’enti di Ricerca e dell’Alta formazione, per evitare che ci siano degli andamenti sinusoidali, vogliamo dare una continuità al finanziamento dell’Università, della Ricerca e dell’Alta formazione”. Lo ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a margine della Festa dell’ottimismo de “Il Foglio” a Firenze.

“Le nostre parole chiave sono semplificazione, fondi e inclusività“, ha aggiunto. “Le occupazioni sono troppe: ho scritto una lettera a tutti i rettori dicendo che dobbiamo provvedere a tutto questo, un eccesso di occupazione significa privazione di un diritto fondamentale, che è il diritto allo studio – ha osservato Bernini -. Stiamo ricevendo lettere dagli studenti, dai ricercatori e dai dottorandi richieste di aiuto perchè non riescono più, non potendo accedere alle segreterie, ad avere pagate le loro borse di studio. Siamo al paradosso. All’Università, e ci mancherebbe, si può manifestare liberamente. Ma si deve lavorare, si deve studiare”. 

IL VIDEO

-Foto IPA Agency-
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Mattarella e Brugnaro a Palazzo Ducale per il 35° anniversario della Commissione di Venezia

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il sindaco di Venezia Brugnaro ha accolto questa mattina a Palazzo Ducale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato in città in occasione della celebrazione del 35° anniversario della Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa.

“Venezia è orgogliosa di essere la vostra casa. Qui avete trovato e troverete sempre porte aperte per i progetti che uniscono diritto, cultura e partecipazione, per parlare soprattutto alle giovani generazioni” il saluto del primo cittadino al Capo dello Stato e alle autorità presenti. Nel corso della cerimonia, ospitata nella Sala dello Scrutinio, il primo cittadino ha ricordato la nascita della Commissione per la Democrazia attraverso il Diritto: “Venezia è l’unica sede italiana del Consiglio d’Europa: l’Ufficio di Programma è ospitato in un immobile prestigioso di proprietà del Comune, che si affaccia su Piazza San Marco, alle Procuratie Vecchie. E’ un presidio di dialogo permanente tra istituzioni europee, città e società civile, che ci rende orgogliosi e responsabili – ha detto il sindaco – È un modo concreto per dire che i diritti non vivono solo nei codici, ma nelle pratiche quotidiane delle persone e dei luoghi”.

Ad aprire la cerimonia sono stati il segretario generale del Consiglio d’Europa Alain Bersete e la presidente della Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa Claire Bazy Malaurie. Sono seguiti gli interventi di Maia Sandu, presidente della Repubblica di Moldova, di Gordana Siljanovska-Davkova, presidente della Repubblica di Macedonia del Nord e dell’ex Presidente della Repubblica di Lettonia, Egils Levits. Poi il saluto alle numerose autorità presenti del vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale italiano. Alle celebrazioni hanno preso parte le massime autorità di alcuni Stati membri del Consiglio d’Europa e rappresentanti di organizzazioni internazionali, il corpo diplomatico accreditato presso il Consiglio d’Europa, i vertici delle istituzioni del Consiglio d’Europa, oltre a numerose autorità civili e militari. Istituita nel 1990, la Commissione Venezia “per la democrazia attraverso il diritto” è l’organo consultivo del Consiglio d’Europa in materia di diritto costituzionale.

La cerimonia è stata preceduta dall’inaugurazione della mostra “Democrazia attraverso il diritto: dalla Serenissima Repubblica alla Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa”, ospitata dalla Fondazione Musei Civici del Comune di Venezia negli Appartamenti del Doge fino al 6 gennaio 2026. Nata dalla collaborazione tra la sede italiana del Consiglio d’Europa, la Commissione di Venezia, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Veneto e Trentino – Alto Adige, l’Archivio di Stato di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia ed il Consiglio Regionale del Veneto, propone un confronto storico-giuridico tra le leggi fondanti il sistema elettivo della Serenissima ed il moderno stato di diritto affermatosi in Europa. Il percorso espositivo racconta la storia del diritto e della democrazia, intrecciandola con la città di Venezia come modello di governo. Intervenendo all’inaugurazione il primo cittadino ha rivolto un invito a cittadini, studenti e visitatori a scoprire attraverso l’esposizione “come le istituzioni nascano da valori e responsabilità condivise”.

– foto ufficio stampa Comune di Venezia –

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Todde “Gadoni può rinascere con nuove idee e nuova energia”

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GADONI(ITALPRESS) – Un viaggio nella memoria mineraria della Sardegna con uno sguardo rivolto al futuro. A Gadoni la presidente della Regione, Alessandra Todde, e l’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani, hanno partecipato alla presentazione del volume “Funtana Raminosa. Erranti per le lente gallerie smarriti nell’oblio”, curato da Gabriele Calvisi, promosso dall’Associazione culturale dei minatori Cuprum, in collaborazione con il Comune di Gadoni. La giornata è iniziata con una visita alla miniera di Funtana Raminosa, guidata da Franco Moro, presidente dell’associazione Cuprum. La presidente Todde e l’assessore Cani, insieme al curatore Calvisi, hanno incontrato alcuni ex minatori e visitato gli spazi raccontati nel libro, simbolo di una storia che ancora parla alla comunità locale. Successivamente, al Centro Polifunzionale di via Umberto I, si è tenuta la presentazione ufficiale del volume, moderata dal giornalista de L’Unione Sarda Giuseppe Deiana. All’incontro hanno preso parte, oltre ai curatori e a Franco Moro, anche Miriam Floris, vedova di Giambattista Novella, geologo della miniera, il sindaco di Gadoni, Francesco Peddio, il presidente della Fondazione Berlinguer, ed ex parlamentare, Tore Cherchi, e soprattutto gli ex minatori e moltissimi cittadini di Gadoni, che non hanno lasciato un posto libero in sala.

“Oggi per me è un’emozione essere a Gadoni e visitare la miniera di Funtana Raminosa“, ha detto la presidente Todde. “Parlare con i minatori, sfogliare il libro che racconta le loro vite, i loro volti, le loro mani: in quelle pagine c’è tutta la passione, la fatica e la dignità di un lavoro che ha segnato profondamente questa comunità. Questi luoghi hanno bisogno di nuova vita, di essere ripensati e valorizzati. È attraverso la memoria di ciò che è stato che possiamo costruire una prospettiva futura. Penso ai grandi progetti trasformativi di cui stiamo discutendo, come l’Einstein Telescope, e alla possibilità di riportare nelle miniere un’economia nuova, sostenibile e innovativa. Gadoni e la sua miniera possono e devono essere ripensate come un luogo di rinascita. La condivisione di oggi è un passo importante per accendere nuove idee, nuova energia e una nuova economia per queste comunità”.

Un concetto che è stato ripreso dall’assessore dell’Industria, Emanuele Cani. “Quella di oggi – ha affermato Cani – è una bella occasione per restituire valore a un luogo che ha segnato la storia e l’identità di tante persone. Attraverso il lavoro di ricerca e la presentazione di questo libro ci viene consegnata la memoria di quegli spazi, ma anche il volto umano di chi li ha vissuti. Abbiamo un dovere morale: ridare a queste comunità, e in particolare ai giovani, la possibilità di trarre da quei territori un reddito, un lavoro, una prospettiva concreta per restare e costruire il proprio futuro qui. Le nuove tecnologie e le prospettive legate all’estrazione delle materie prime critiche possono trasformare le miniere dismesse in una nuova opportunità di sviluppo e di occupazione. Come Regione vogliamo creare le condizioni perché questi luoghi tornino a essere spazi di vita, di lavoro e di dignità”.

Il libro, pubblicato da Isolapalma (Grafiche Ghiani), raccoglie 190 fotografie e 37 pagine di testi dedicati alla miniera di Funtana Raminosa e alla memoria dei suoi protagonisti. Le fotografie sono di Gabriele Calvisi e Roberto Deidda. I testi di Matteo Cara, Salvatore Cherchi, Giovanni Dettori, Andreano Madeddu, Giambattista Novella e Sandro Putzolu. Hanno collaborato Sandro Boi, Miriam Deidda, Mario Deligia, Ginetto Melis, Francesco Moro e Gianni Porru. La pubblicazione del libro è stata sostenuta dalla Fondazione di Sardegna. Ha il patrocinio gratuito della RAS – Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia di Nuoro, del Comune di Gadoni e della società Igea SpA-Interventi geo ambientali. Una testimonianza collettiva che, come ha sottolineato la presidente Todde, “riporta al centro il valore delle persone, delle comunità e della loro storia, ma soprattutto la possibilità di costruire un futuro nuovo a partire dalle proprie radici”. “Volevo in un filo per raccontarci e per riconoscerci”, ha detto il curatore Gabriele Calvisi durante il suo intervento, “la fotografia è un parente molto stretto del ricordo, perché la fotografia, così come il ricordo, quando appare dà un colpo al cuore, immediato. Non è come la parola, che ha bisogno di discorrere, che ha bisogno dei predicati. Ecco perché ho mostrato i paesaggi i volti, gli sguardi i segni di ciò che è rimasto di quella storia secolare”.

– foto ufficio stampa Regione Sardegna –

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Lotta alla contraffazione, sequestrati all’Aeroporto di Malpensa oltre 1,5 milione e mezzo di figurine e giocattoli contraffatti

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VARESE (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese e i Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno portato a termine, nei giorni scorsi, un’importante attività finalizzata al contrasto del fenomeno della contraffazione transnazionale dei marchi. In particolare, le quotidiane attività di analisi dei flussi commerciali di merci in arrivo presso l’Aeroporto di Malpensa hanno consentito di individuare diverse spedizioni di prodotti provenienti dalla Cina, per un peso complessivo superiore a 12 tonnellate, giunte sul territorio nazionale come “merce in transito” che, tramite successivo trasporto su gomma, avrebbero avuto come destinazione sia il mercato nazionale che quello dell’Unione Europea.

Dopo un’accurata ispezione doganale, la merce è risultata costituita principalmente da set di figurine raffiguranti personaggi e frasi prive di senso generati mediante intelligenza artificiale, largamente diffusi tra i prodotti commerciali rivolti agli adolescenti, nonché da mini pupazzi da collezione in stile “urban toy” recanti marchi quali: “Skifidol italian brainrot”, “Disney”, “Pop Mart”, “The Monster”, “Biginto Energy Pop Mart”, “Lovely Doll Pop Mart” e “Cocacola Pop Mart”. Trattasi di prodotti entrati a pieno titolo nella cultura popolare del nostro Paese e pubblicizzati da parte di noti influencer con milioni di visualizzazioni sui canali social, ove procedono al “pack opening” delle bustine scoprendo e commentandone in live il contenuto. Le successive verifiche peritali hanno confermato la mancanza del requisito di originalità dei prodotti sequestrati. 

-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza-
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