mercoledì, Aprile 2, 2025
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Milano, incendio al mercato ortofrutticolo. Nessuna persona coinvolta

Milano, incendio al mercato ortofrutticolo. Nessuna persona coinvolta

MILANO (ITALPRESS) – I Vigili del fuoco di Milano hanno lavorato tutta la notte per un incendio scoppiato intorno all’una all’interno del mercato ortofrutticolo di proprietà della società Sogemi. Le fiamme hanno colpito in particolare un’area formata da tre capannoni per una superficie totale di 2500 mq, adibite al carico/scarico vicini agli ambienti adibiti alle celle frigorifero. I Vigili del fuoco, pur nella complessità dello scenario, sono riusciti a contenere le fiamme e soprattutto ad evitare che queste raggiungessero l’area dei distributori di carburanti.

Fonte video: Vigili del Fuoco Milano
trl/mca2

Milano, incendio notturno al mercato ortofrutticolo. Nessuna persona coinvolta

MILANO (ITALPRESS) – I Vigili del fuoco di Milano hanno lavorato tutta la notte per un incendio scoppiato intorno all’una all’interno del mercato ortofrutticolo di proprietà della società Sogemi.

IL VIDEO DELL’INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO

Le fiamme hanno colpito in particolare un’area formata da tre capannoni per una superficie totale di 2500 mq, adibite al carico/scarico vicini agli ambienti adibiti alle celle frigorifero. I Vigili del fuoco, pur nella complessità dello scenario, sono riusciti a contenere le fiamme e soprattutto ad evitare che queste raggiungessero l’area dei distributori di carburanti.

L’azione delle numerose squadre intervenute (quindici in tutto ) è valsa anche a contenere e ad abbassare la nube di fumi e detriti. È stata anche monitorata l’area con il personale del nucleo NBCR. Non risultano persone coinvolte. Al momento sul posto, insieme ai carabinieri di Rogoredo, ci sono ancora due mezzi VVF per monitorare l’area.

-Foto Vigili del Fuoco Milano-
(ITALPRESS).

Roberto Benigni e “Il sogno”, un viaggio tra Europa, storia e libertà

MILANO (ITALPRESS) – A dieci anni da I dieci comandamenti, Roberto Benigni è tornato in televisione con Il Sogno, show in diretta su Raiuno e in Eurovisione, in contemporanea su Rai Radio2 e in streaming su RaiPlay.

Il premio Oscar ha alternato ironia e riflessione, tra attualità, storia e politica. Con il suo inconfondibile stile, Benigni ha messo in fila temi che sono andati dalla costruzione dell’Unione Europea ai pericoli del nazionalismo, da Ventotene alla cura per la guerra passando per battute su Elon Musk, Giorgia Meloni, Donald Trump e il panorama internazionale.

Tra riferimenti al passato e alla contemporaneità, il comico toscano ha portato in scena un monologo in cui ha celebrato le conquiste dell’umanità e messo in guardia sui rischi del presente. Roberto Benigni ha aperto il suo show Il Sogno salutando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “che so che ci sta guardando”, e papa Francesco. “Come non salutare il Santo Padre, che guarisca presto. Ieri ha detto una frase che mi ha commosso: bisogna disarmare le parole per disarmare le menti e la terra. Che papa meraviglioso che abbiamo!”.

Non mancano battute su Donald Trump e Elon Musk, con riferimenti ai recenti eventi di Sanremo. “Mi ha chiamato Meloni e mi ha rassicurato: tra me e Musk non c’è niente, lo giuro sulla mia Tesla”, ha scherzato. L’attore si è soffermato sul ruolo dell’Europa nella storia dell’umanità, elencando le conquiste culturali e scientifiche del Continente: “La circolazione del sangue, la chimica moderna, la coscienza di classe, l’interpretazione dei sogni, la natura del tempo e dello spazio, la struttura dell’universo, come spaccare l’atomo”.

Benigni non ha mancato di sottolineare anche le contraddizioni delle guerre: “Una gara, una gara a chi la inventava più bella! Anni di guerra senza smettere mai. Nessuno si ricordava più perché era cominciata. Erano morti loro, i figli, i nipoti. Ma perché facciamo questa guerra? Boh, guarda su Wikipedia. Solo che Wikipedia all’epoca non c’era”.

L’attore ha poi riflettuto sul Novecento e sul percorso che ha portato alla nascita dell’Unione Europea. “Abbiamo fatto un po’ tardi, ma l’abbiamo fatto. Cos’è che caratterizza davvero il Novecento, che lo distingue da ogni altro secolo?”, chiede al pubblico per arrivare all’Unione Europea. “Ci siamo arrivati tardi, ma alla fine ci siamo arrivati. La Società delle Nazioni, l’ONU, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Fondo Monetario Internazionale e, infine, l’impresa più straordinaria di tutte: l’Unione Europea”.

“Non c’è epoca della storia umana dove si sia visto qualcosa di simile”, ha continuato Benigni, sottolineando il valore di un’unione che per la prima volta ha visto Stati sovrani decidere liberamente di concedere parte della loro sovranità a un’istituzione comune. “Non più la divisione, ma l’unità. Non più la sopraffazione, ma un modo completamente nuovo di stare nella storia”.

Anche Putin “vuole entrare in Europa, ma lo fa a modo suo, con i carri armati”, ha detto sottolineando con sarcasmo l’attuale scenario geopolitico. Il monologo ha poi toccato il tema del nazionalismo e i rischi che questo comporta per la stabilità europea. “State attenti, perché il cammino non è concluso. Dobbiamo stare vigili, perché nella storia dell’Europa la guerra non è stata un’eccezione, ma la regola”, ha ricordato evidenziando come il nazionalismo sia stato il carburante di tutte le guerre europee degli ultimi due secoli, contrapponendolo ai principi fondativi dell’Unione Europea.

“Il nazionalismo non è un’ideologia politica, è una fede integralista, un’ossessione”, ha aggiunto riflettendo sul valore della pace in Europa. “Io appartengo alla prima generazione della storia d’Europa che non ha conosciuto la guerra. E voi sarete la seconda, la terza, forse la quarta. Questo è un fatto colossale, clamoroso, miracoloso”.

Il monologo si è soffermato poi sul patriottismo e sulla visione di un’Europa unita, citando Garibaldi: “Nel 1860 scrisse una lettera alle potenze europee, dicendo che era giunto il tempo di smetterla, di passare la vita a minacciarsi, a farsi la guerra, a odiarsi, a uccidersi. E come si può fare? Per esempio, scrisse: supponiamo che l’Europa formasse un solo Stato. Formiamo un solo Stato in Europa”.

“Il vero patriottismo, che è amore, esclude il nazionalismo, che è odio. Perché i nazionalisti odiano il mondo. Ne hanno paura. Il motore dei nazionalisti è la paura”, ha aggiunto. Riferendosi alla Seconda guerra mondiale, racconta l’origine del Manifesto di Ventotene, scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, ricordando come le loro idee abbiano gettato le basi per la nascita dell’Unione Europea: “Questi nomi bisogna conoscerli, bisogna ricordarseli, perché sono stati degli eroi, gli eroi della nostra storia”.

Benigni non ha dimenticato una riflessione sul valore della pace: “Io appartengo alla prima generazione della storia d’Europa che non ha conosciuto la guerra. E voi sarete la seconda, la terza, forse la quarta. Questo è un fatto colossale, clamoroso, miracoloso”.

-Foto ufficio stampa show “Il sogno”-
(ITALPRESS).

Favola Cinà a Miami, sconfitto Comesana in due set. Out Bellucci

MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Federico Cinà da sogno. Esordio da favola per il 17enne palermitano, numero 441 Atp, al “Miami Open”, il secondo Masters 1000 della stagione, in scena sul duro dell’Hard Rock Stadium con un montepremi di 11.255.535 dollari.

Opposto al qualificato argentino Francisco Comesana, numero 67 del mondo, Cinà si è imposto per 7-6 (4) 7-6 (2), guadagnandosi così il secondo turno contro Grigor Dimitrov, 14esima testa di serie.

Doppio figlio d’arte – il papà Francesco è stato un buon tennista ed è stato per anni il coach di Roberta Vinci; la mamma, Susanna Attili, è arrivata fino al gradino 407 del ranking Wta – il giovanissimo tennista palermitano, che diventerà maggiorenne il prossimo 30 marzo, era all’esordio assoluto in un Masters 1000 grazie alla wild card ricevuta a inizio mese. Quattro titoli junior e due titoli nel circuito ITF, un M15 a Brazau nel 2024 e a Sharm el-Sheikh il 2 marzo scorso, Cinà è sbarcato a Miami dopo la sua prima finale challenger in carriera, persa domenica a Hersonissos, in Grecia.

Niente da fare invece per Mattia Bellucci, il 23enne azzurro di Busto Arsizio ha ceduto al taiwanese Chun-Hsin Tseng in due set per 7-6 (5), 6-2.

-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).

Brevi di cultura vicentina. La Palma di Bolca al Museo Naturalistico Archeologico

Brevi di cultura vicentina. La Palma fossile di Bolca al Museo Naturalistico Archeologico, lezioni di storia in streaming dopo il tutto esaurito all’Olimpico; Quartieri letterari porta ad Anconetta un libro di Alessia Fiorentino.

Il Museo Naturalistico Archeologico espone la palma fossile di Bolca

museo naturalistico archeologico la Pala di Bolca
La palma di Bolca che da domani sarà esposta al Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza

Nella mattinata di domani, giovedì 20 marzo, alle 11, al Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza verrà presentata al pubblico la palma fossile di Bolca donata nel 2024 da Luciana Lampertico Marchisio in memoria del marito Fedele Lampertico (1929-2023). Un ricordo tangibile e duraturo del discendente dell’illustre senatore del Regno, l’omonimo Fedele Lampertico, a due anni dalla scomparsa, per mantenere viva la memoria e il legame della famiglia Lampertico con la città.

Di quasi due metri di altezza, la palma fossile proviene molto probabilmente dalla Purga di Bolca (Verona), area famosa per la sua flora e fauna tropicali: vi sono state rinvenute, infatti, palme, coccodrilli e testuggini d’acqua dolce. La palma fossile di Bolca, che conserva il tronco e le foglie, ha un’età di circa 42 milioni di anni (Eocene).

L’assessore alla cultura del comune di Vicenza Ilaria Fantin ha spiegato che grazie alla donazione della palma il museo di Santa Corona verrà arricchito con un “angolo Bolca”: «Un ringraziamento sentito va pertanto a Luciana Lampertico Marchisio, che con generosità e lungimiranza, ha voluto donare alla città un reperto importante sia per la sua storia sia per il valore scientifico. Alla donazione è seguita la fase di conservazione e poi valorizzazione: siamo certi sarà un altro elemento attrattivo per il museo». Infatti, dopo essere stata trasportata in Museo, la palma è stata pulita e consolidata dalla ditta Paleostudy di Paolo Reggiani (Piove di Sacco, Padova). Ora il prezioso fossile è stato installato al primo piano del Museo Naturalistico e Archeologico.

L’incontro di presentazione è aperto al pubblico. Per informazioni www.museicivicivicenza.it

Vicenza Storia Festival al Teatro Olimpico di Vicenza, esauriti gli abbonamenti ma si potrà seguire in streaming

vicenza storia festival
Vicenza Storia Festival, teatro Olimpico esaurito, lezioni trasmesse in streaming

Vicenza Storia Festival al Teatro Olimpico di Vicenza, la serie di otto incontri sul tema Oriente e Occidente, che vedrà alternarsi sul palco del capolavoro di Palladiano storici famosi da tutta Italia, potrà essere seguita in streaming. Dopo il sold out totale in un giorno e la grande richiesta di partecipazione, per permettere a un numero maggiore di persone di fruire dell’evento, è stato deciso di trasmettere gli incontri in diretta streaming sia su sito ufficiale, profilo Facebook e canale YouTube del Giornale di Vicenza, sia sui canali social della Città di Vicenza, Facebook e YouTube.

Un’opportunità che gli organizzatori hanno pensato di offrire al grande pubblico, dal momento che i 470 posti disponibili sono andati esauriti in un solo giorno con la vendita degli abbonamenti. Gli incontri, si terranno dall’11 al 13 aprile, con ospiti Alessandro Barbero, Alessandro Vanoli, Laura Pepe, Vito Mancuso, Francesca Cenerini, Simona Colarizi, Maria Giuseppina Muzzarelli, Luciano Canfora.

Rassegna Quartieri letterari. Il 26 marzo ad Anconetta la vicentina Alessia Fiorentino presenterà il suo libro “Due onesti bugiardi”

quartieri letterari
La locandina di presentazione della serata

Nell’ambito della rassegna “Quartieri letterari” della Biblioteca Bertoliana, mercoledì 26 marzo alle 20.30 la sede di Anconetta della biblioteca, in via dall’Acqua 16, ospiterà Alessia Fiorentino, autrice del libro “Due onesti bugiardi”.

In dialogo con Arrigo Martini del gruppo di lettura Telegram “Audioracconti”, l’autrice presenterà il suo romanzo d’amore, che narra di un sogno ricorrente che per la protagonista diventa campanello d’allarme per mettere in discussione la sua vita e le sue scelte. Alessia Fiorentino, vicentina, classe 1990, scrive sotto lo pseudonimo di Una Bionda e Una Penna e gestisce l’omonimo blog, all’interno del quale si trovano racconti di matrice rosa e articoli sul tema della genitorialità. Ha appena vinto il concorso letterario indetto dall’associazione culturale “La lanterna” di Camponogara con il racconto “A piccoli passi”, che verrà premiato il prossimo 27 aprile a Dolo nell’ambito dell’evento “Veneto in copertina”.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Qui il comunicato ufficiale del Comune di Vicenza

Ucraina, Leavitt “Zelensky ha ringraziato Trump per il sostegno”

Ucraina, Leavitt

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Il presidente Trump ha informato in modo esaustivo il presidente Zelensky sulla sua conversazione con Putin nelle questioni chiave discusse, hanno esaminato la situazione a Kursk e hanno concordato di condividere le informazioni in modo ravvicinato tra il loro personale di difesa con l’evolversi della situazione sul campo di battaglia. Zelensky ha ringraziato Trump per un inizio produttivo”. A dirlo è la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt nel corso della conferenza stampa nella sala briefing.
xp6/mgg/gtr

Svelata l’origine delle arance rosse

Svelata l’origine delle arance rosse

ROMA (ITALPRESS) – Grazie al sequenziamento del genoma di 20 varietà di arance siciliane sono state individuate quelle mutazioni in grado di svelare l’origine, l’evoluzione e la differenziazione delle arance, utili per la tracciabilità genetica delle arance a polpa rossa, quali Moro e Tarocco. Lo studio, effettuato dal CREA Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura di Acireale grazie all’ampio patrimonio agrumicolo disponibile nelle sue collezioni, è stato pubblicato sulla rivista internazionale The Plant Genome. Le analisi, effettuate su 20 tipologie di arancio dolce, hanno consentito di individuare le mutazioni in grado di differenziarle le une dalle altre, identificando i marcatori che contribuiscono a svelarne l’origine e la diversificazione: dati alla mano, l’origine della arance pigmentate potrebbe risalire a un gruppo specifico di arance bionde comuni. Lo studio, quindi, consente di delineare l’evoluzione e la storia delle arance pigmentate. I nuovi marcatori individuati rappresentano un sistema per la tracciabilità di piante e frutti delle varietà Tarocco e Moro. Queste arance con il passare del tempo, accumulano spontaneamente mutazioni nel proprio DNA, rendendosi quindi geneticamente diverse dai campioni sequenziati all’inizio e da cui erano state identificate le mutazioni.

mgg/gtr

Nagelsmann “Vogliamo vincere la Nations League”

MILANO (ITALPRESS) – “Dobbiamo abituarci a vincere per poterci abituare alle qualificazioni mondiali. Vorremmo vincere la Nations League: dobbiamo affrontare un avversario molto forte, ma dobbiamo battere l’Italia, questo è il nostro compito”. Lo ha dichiarato il ct della nazionale tedesca Julian Nagelsmann durante la conferenza stampa alla vigilia dell’andata dei quarti di Nations League contro l’Italia al Meazza. “Bisogna vedere come evolverà la partita – ha aggiunto il ct – Non vogliamo fare troppa tattica, vogliamo vincer entrambe le gare. Ho letto e sentito che Retegui non ci sarà, questo potrebbe cambiare la partita. Ma il nostro approccio sarà lo stesso, l’importante è che i giocatori sappiano cosa fare”. Secondo Nagelsmann “entrambe le squadre attaccheranno, entrambe difenderanno, sappiamo che sarà necessario avere tutti a disposizione”. “Non direi che il calcio tedesco è più moderno rispetto a quello italiano, sono i club che devono fare il primo passo in avanti per dare la possibilità ai giovani allenatori di allenare, non è una questione di età, la cosa più importante è avere una bella idea di calcio – dice poi il giovane ct tedesco – Luciano Spalletti ha un’idea molto brillante, indipendentemente dalla sua età”.

LE PAROLE DI SPALLETTI

Insieme al ct tedesco, in conferenza stampa presente anche il difensore centrale Antonio Rudiger: “Spalletti è stato molto importante nella mia carriera, ha tratto il meglio da me, pensavo di essere un bravo difensore, ma mi ha insegnato molto. Sono molto contento di poterlo rivedere. Ma io sono qui per vincere per il mio paese, sarà una gran bella partita, l’Italia sarà un avversario complicato da affrontare”. E ancora: “C’è una grande rivalità, sarà una grande partita, sono due squadre molto importanti, giocare a San Siro è incredibile, non vedo l’ora di giocare”, ha aggiunto l’ex Roma, che ha avuto Spalletti come allenatore proprio ai tempi dell’avventura giallorossa.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Giornate Fai, 22 e 23 marzo aprono le porte di Palazzo della Valle

ROMA (ITALPRESS) – Le Giornate del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) si arricchiscono a Roma dell’apertura di Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, sabato 22 e domenica 23 marzo.

Per la più antica organizzazione professionale agricola italiana si tratta di un debutto, nell’ambito dell’appuntamento del FAI, che completa il percorso di valorizzazione architettonica e artistica avviato con il restauro della facciata e del piano nobile, culminato con l’inaugurazione, un anno fa, insieme al Presidente della CEI, Cardinale Matteo Maria Zuppi.

Palazzo della Valle racchiude la storia dell’agricoltura italiana, non solo per i 6.000 volumi di economia agraria, diritto del lavoro, agronomia etc. catalogati nel prezioso archivio storico, ma anche per i numerosissimi incontri istituzionali, eventi di cultura e approfondimento scientifico che lo hanno reso nel tempo un luogo di riferimento importante per l’imprenditoria e la politica. L’edificio risale al Cinquecento e fu la dimora del Cardinale Andrea della Valle, vescovo di Crotone e di Mileto, umanista e mecenate, che lo fece costruire intorno al 1510 lungo la Via Papalis (odierno Corso Vittorio Emanuele II), così chiamata perché un tempo percorsa dai cortei pontifici.

La sua architettura porta la firma di celebri artisti del Rinascimento. Il cortile, con le sue arcate sostenute da colonne di marmo e granito di origine romana, rappresenta uno degli elementi più suggestivi dell’edificio. Dal 1948 il palazzo è la sede nazionale di Confagricoltura.

Durante le Giornate FAI, i visitatori, partendo dal cortile e salendo dalla scala monumentale, potranno accedere agli ambienti del primo piano, di rilevante valore storico e artistico, come la Sala Serpieri (dedicata al fondatore dell’economia agraria, Arrigo Serpieri), fulcro degli eventi più importanti della Confederazione. Il soffitto a cassettoni è impreziosito da decorazioni dorate e dallo stemma del cardinale Andrea della Valle.

Le pareti affrescate mostrano paesaggi agresti, rovine e figure allegoriche, che testimoniano lo stretto legame tra l’edificio e il mondo agricolo, da sempre al centro delle attività e dell’impegno della Confederazione. Le altre tappe dell’itinerario comprendono la Sala Biblioteca, che custodisce la maggior parte dell’archivio di libri storici, e la Sala Donini, dedicata al promotore della confluenza in Confagricoltura (nel 1920, anno ufficiale di nascita della Confederazione) delle maggiori associazioni agricole esistenti. Il palazzo sarà visitabile ai soci FAI dalle 9.30 alle 18.

-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).

Lavoro, Fumarola “Il mercato è cambiato e servono nuove risposte”

ROMA (ITALPRESS) – “Il riformismo in Italia ha sempre avuto un percorso difficile. È stato colpito dalla violenza delle Brigate Rosse, che hanno assassinato figure come Marco Biagi, Massimo D’Antona, Ezio Tarantelli, tutti impegnati nel ripensare il mondo del lavoro in chiave moderna. Ma è stato ostacolato anche da chi ha preferito il populismo, l’antagonismo sterile, la disintermediazione e la contrapposizione ideologica tra impresa e lavoro. Oggi serve recuperare il tempo perduto. Partecipazione, contrattazione e concertazione devono essere i pilastri di un riformismo che veda uniti sindacati, imprese e governo in una responsabilità comune. Non si tratta di corporativismo né di consociativismo, ma di costruire nell’autonomia reciproca e con piena soggettività politica di ognuno, un modello di relazioni industriali che garantisca salari più alti e maggiore produttività, nuove tutele e formazione di qualità, piena occupazione e buona flessibilità”. E’ quanto sottolinea in un’intervista a Italia Oggi la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola.

“È sbagliato pensare di governare il mercato del lavoro a colpi di referendum. Il Jobs Act, pur con i suoi limiti, ha introdotto strumenti importanti: ha contrastato le dimissioni in bianco, colpito le false partite Iva, reso universali gli ammortizzatori sociali, incentivato il contratto a tempo indeterminato e avviato un progetto nazionale sulle politiche attive. Pensare che abolendolo si risolvano le criticità del nostro sistema-lavoro – osserva Fumarola – è illusorio: per certi versi le tutele peggiorerebbero, come per le indennità ai licenziati. Il mondo del lavoro è cambiato e servono nuove risposte. Per questo la CISL propone uno Statuto della Persona nel mercato del lavoro che assicuri protezione e promozione del lavoratore lungo l’intero percorso attivo. Dobbiamo garantire continuità professionale e tutele anche nelle transizioni lavorative, rafforzando politiche attive, apprendimento continuo, protezione del reddito, orientamento nel sistema produttivo”, concluso la leader della Cisl.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).