NEW YORK (ITALPRESS) – Lo storico accordo è stato annunciato in occasione del gala per i 50 anni della National Italian American Foundation. La NIAF otterrà i diritti esclusivi per l’utilizzo del marchio Lega Serie A e beneficerà di una significativa visibilità televisiva, inclusi Led e pubblicità durante la trasmissione nordamericana della finale di Coppa Italia e della Supercoppa Italiana.
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Calcio come ponte fra Italia e Usa, nasce la partnership Lega A-Niaf
Numeri record per il progetto Recopet a Palermo, Todaro “Un risultato per l’ambiente”
PALERMO (ITALPRESS) – “Il risultato raggiunto a Palermo è un segno tangibile di come la collaborazione tra cittadini, azienda e istituzioni stia dando risultati concreti a favore dell’ambiente”. Così Giovanni Cassuti, Presidente di Corepla, a margine della presentazione dei risultati raggiunti sul territorio comunale con il progetto RECOPET, che si è svolta nel dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo.
“Con 2 milioni di bottiglie in PET raccolte e destinate al riciclo grazie ai nostri ecocompattatori, abbiamo avviato un cambiamento positivo che valorizza il concetto di economia circolare – ha aggiunto -. Un successo che è il risultato della positiva risposta della comunità che ha partecipato attivamente a un sistema virtuoso in grado di generare un impatto duraturo per migliorare la qualità del territorio”.
Il progetto mira a sensibilizzare la comunità verso i comportamenti più virtuosi come il bottle-to-bottle, ossia trasformare le bottiglie in PET usate in nuove bottiglie, così da contrastare la dispersione dei rifiuti e preservare il patrimonio artistico e naturalistico siciliano. Grazie a questa iniziativa, a partire da giugno 2024, sono stati installati in modo capillare sul territorio comunale 41 ecocompattatori di nuova generazione, di cui due nei centri commerciali Forum e Guadagna, e tre nell’ Università degli Studi di Palermo.
Un’operazione che si traduce in oltre 75.000 Kg di bottiglie in PET conferite e riciclate. Il progetto RECOPET si affianca ad un’altra iniziativa, a cura di RAP, che prevede il posizionamento presso l’Università degli Studi di Palermo di una stazione ecologica mobile informatizzata per la micro-raccolta dei RAEE di tre tipi di raggruppamenti diversi e che stazionerà per una quindicina di giorni nell’Ateneo.
L’ecoisola con identificazione dell’utenza a mezzo tessera sanitaria, consente il monitoraggio delle attività di conferimento, del livello di riempimento dei contenitori interni ed eventuali anomalie tramite accesso a portale internet. Dotata di pannelli solari è completamente autonoma da alimentazione elettrica.
La stazione ecologica è stata finanziata all’85% a mezzo fondo istituito secondo l’Accordo di Programma tra ANCI, Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e Centro di Coordinamento RAEE. “Un piccolo traguardo”, secondo il presidente di Rap Giuseppe Todaro, “ma che assieme agli altri segna una netta inversione di tendenza”.
“In questi anni – e in particolare negli ultimi mesi – l’azienda che ho l’onore e l’onere di guidare – aggiunge Todaro – sta facendo sforzi e passi avanti significativi. Ogni progetto, ogni assunzione, ogni tassello è un frammento di un percorso molto più complesso che punta innanzi tutto a mettere in sicurezza i conti, e poi a migliorare la qualità del servizio. Ma qualsiasi azione è vana se non c’è, contestualmente, la collaborazione dei cittadini. A loro – a tutti noi – viene chiesto “semplicemente” di smaltire correttamente i rifiuti che produciamo, differenziando il più possibile. Riuso e riciclo sono le uniche vie per uscire definitivamente dal tunnel dell’emergenza. E iniziative come Recopet sono fondamentali per sensibilizzare la comunità. Quando abbiamo iniziato a installare gli eco-compattatori – ben 41 nel 2024 – temevamo una risposta tiepida da parte della cittadinanza. Oggi invece “festeggiamo”, per modo di dire, la duemilionesima bottiglia riciclata attraverso questo sistema. Sono piccoli passi, ma tutti nella giusta direzione”.
Al cittadino che ha conferito la duemilionesima bottiglia, saranno spediti dei premi in plastica riciclata e un buono di 200 euro da spendere presso i soggetti partner al progetto Recopet. Soddisfatto anche l’assessore comunale all’ambiente, Pietro Alongi: “Stiamo facendo un lavoro determinato fino alla fine affinché cambiamo questa città, lo voglio ribadire per l’ennesima volta, ma per cambiare questa città ci vuole anche il contributo dei cittadini. Se i cittadini saranno dalla nostra parte, noi siamo accanto ai cittadini. Abbiamo l’obiettivo nel 2026 di raggiungere una quota percentuale di differenziata che arrivi attorno al 65% che era una sfida quasi impossibile, considerato che quando sono mi sono insediato la differenziata era 16%”.
– Foto xd6/Italpress –
(ITALPRESS)
Indiana batte Cleveland e vola a Est, Detroit affonda i Knicks
INDIANAPOLIS (USA) (ITALPRESS) – Cleveland inizia già a pensare ai play-off, Indiana ringrazia e si assicura il fattore campo almeno per il primo turno. Tyrese Haliburton (23 punti, 10 assist, 8 rimbalzi) e Aaron Nesmith (22 punti) guidano i Pacers nel 114-112 sui Cavs che hanno lasciato a riposo 4 titolari e centrando la sesta vittoria di fila sono certi di chiudere fra le prime 4 a Est, traguardo che mancava dal 2014.
A tiro c’è anche la terza piazza visto che New York cede 115-106 in quello che potrebbe essere il prologo del primo turno dei play-off contro Detroit. Cade Cunningham (36 punti e 8 assist) il migliore nei Pistons dove Simone Fontecchio vede il campo per appena sei minuti senza lasciare il segno (appena un rimbalzo a referto).
Detroit ha ancora la chance di raggiungere la quinta posizione occupata da Milwaukee, in serie positiva da sei partite: 136-111 su New Orleans con 28 punti e 11 rimbalzi di Giannis Antetokounmpo e 20 punti e 7 assist di Porter jr. I Bucks si portano a 46-34 contro il 44-36 dei Pistons ma le ultime due gare di regular season metteranno di fronte le due squadre. In chiave play-in preziosa vittoria di Atlanta su Brooklyn per 133-109 con 38 punti di Zaccharie Risacher e 24 punti e 12 assist di Trae Young: Hawks sempre più ottavi e verso la sfida con Orlando.
A Ovest serata da urlo per Anthony Edwards e Minnesota: 141-125 sui Grizzlies con 44 punti della 23enne guardia di Atlanta e un terzo quarto da record (52 punti) per i Wolves. Che festeggiano il sesto successo nelle ultime sette gare, grazie anche a un Julian Randle da 31 punti e 10 rimbalzi, e agganciano al sesto posto nella Western Conference – l’ultimo utile per accedere direttamente ai play-off – la stessa Memphis e Golden State.
– Foto IPA Agency –
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I cambiamenti climatici rallentano la Corrente Circumpolare Antartica
ROMA (ITALPRESS) – La Corrente Circumpolare Antartica (ACC), la più forte corrente oceanica del Pianeta, rallenterà del 20% entro la metà del secolo a causa del cambiamento climatico. L’aumento delle temperature, più marcato ai poli, sta accelerando la fusione dei ghiacci artici, causando l’immissione di acqua dolce e fredda che rallenta la corrente.
Lo rivela uno studio dell’Università di Melbourne, pubblicato su Environmental Research Letters, che ha avvisato che questo rallentamento potrebbe innescare una serie di eventi a catena, con impatti a lungo termine sul clima e sulla biodiversità. Tra gli effetti più probabili: un aumento delle temperature locali, accelerando ulteriormente lo scioglimento dei ghiacci e creando un circolo vizioso. La Corrente Circumpolare Antartica, funge anche da barriera naturale contro le specie invasive, la cui riduzione potrebbe minacciare la biodiversità dell’Antartide. La perdita di questa barriera potrebbe avere conseguenze imprevedibili sull’ecosistema antartico. È fondamentale – evidenzia lo studio – adottare misure per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare il riscaldamento globale, al fine di proteggere l’Antartide e il suo ecosistema. La transizione verso fonti di energia rinnovabile e la promozione di pratiche sostenibili sono essenziali per affrontare questa sfida. La comunità scientifica sottolinea poi l’importanza della ricerca e del monitoraggio costante dell’Antartide per comprendere appieno le conseguenze del rallentamento della Corrente Circumpolare Antartica.
gsl
Copernicus, la terra continua a scaldarsi
ROMA (ITALPRESS) – La terra è sempre più calda. A dirlo sono i dati del Programma di osservazione della Terra Copernicus. Marzo 2025 è stato il secondo più caldo della storia a livello globale, con una temperatura media sulla superficie terrestre di 14,06 gradi. Circa 0,65 sopra la media del trentennio di riferimento 1991-2020 e 1,60 sopra il livello pre-industriale di marzo. Lo scorso mese però è stato di 0,08 gradi più freddo di quello record del 2024. Secondo i dati di Copernicus, marzo 2025 è stato il 20esimo degli ultimi 21 nel quale la temperatura globale dell’aria sulla superficie è stata di più di 1,5 gradi sopra il livello pre-industriale. Secondo Samantha Burgess, Responsabile strategico per il clima presso Ecmwf, “marzo 2025 è stato il marzo più caldo per l’Europa, evidenziando ancora una volta come le temperature continuino a battere i record. È stato anche un mese con estremi di precipitazioni contrastanti in tutta Europa, con molte aree che hanno vissuto il loro marzo più secco mai registrato e altre il loro marzo più umido negli ultimi 47 anni”. Sempre il mese scorso, evidenziano ancora i dati, il ghiaccio marino artico ha raggiunto la sua estensione mensile più bassa per il mese nei 47 anni di dati satellitari, il 6% al di sotto della media. Si tratta del quarto mese consecutivo in cui l’estensione del ghiaccio marino ha stabilito un record minimo per il periodo dell’anno. Poiché il ghiaccio marino artico ha raggiunto anche la sua massima estensione annuale a marzo, il mese ha segnato il massimo annuale più basso mai registrato per la regione.
gsl
Dazi, Xi Jinping “Cina e Ue siano unite, una guerra che non ha vincitori”
PECHINO (CINA) (ITALPRESS) – Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato a Pechino il premier spagnolo Pedro Sanchez. Nel corso del colloquio, il leader cinese – come riporta l’agenzia cinese Xinhua – ha sottolineato che di fronte a una situazione internazionale complessa e grave, “la Cina e l’Europa dovrebbero assolvere alle proprie responsabilità internazionali, salvaguardare congiuntamente la tendenza alla globalizzazione economica e l’ambiente del commercio internazionale e resistere congiuntamente alle pratiche di prepotenza unilaterale, non solo per salvaguardare i propri legittimi diritti e interessi, ma anche per salvaguardare l’equità, la giustizia, le regole e l’ordine internazionale”.
Xi Jinping ha sottolineato che “non ci saranno vincitori in una guerra tariffaria e che andare controcorrente rispetto al mondo significherebbe isolarsi”. Indipendentemente da come cambi l’ambiente esterno, “la Cina resterà fiduciosa, manterrà la calma e si concentrerà sul fare bene i propri interessi”.
Sia la Cina che l’Unione Europea “sono importanti economie mondiali e convinte sostenitrici della globalizzazione economica e del libero scambio. La loro produzione economica complessiva rappresenta più di un terzo del totale mondiale e hanno instaurato uno stretto rapporto di simbiosi economica”.
– Foto IPA Agency –
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Dazi, Weber “Con gli Usa possiamo definire regole comuni”
ROMA (ITALPRESS) – “I dazi imposti dagli Stati Uniti sono dannosi per tutti. Quindi il nostro messaggio agli Stati Uniti è: per favore, fermatevi. L’idea è riportare Washington al tavolo dei negoziati per una discussione reale e sostanziale su come organizzare il commercio a lungo termine tra Europa e Stati Uniti, basato su regole e su un’intesa comune. La reazione europea è equilibrata. Noi siamo responsabili, ma è anche chiaro che l’Europa non può essere messa sotto pressione dall’amministrazione statunitense. Chiediamo il rispetto di dialogare nel merito”.
Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente del Ppe Manfred Weber. “Accolgo con grande favore la pausa di 90 giorni decisa da Trump e in risposta decisa anche dalla Commissione e dagli Stati membri. Ci dà tre mesi per sederci insieme e discutere”, spiega.
“È vero che l’Europa eccelle nella produzione di buoni prodotti e abbiamo un surplus commerciale con gli Stati Uniti sui beni. D’altra parte, gli americani sono forti nei servizi. Quindi, se Trump si concentra maggiormente sui beni europei, dovremmo concentrarci maggiormente sui servizi americani. Siamo pronti ad avviare immediatamente colloqui con gli amici americani su come rispondere alla vera questione sul tavolo, ovvero la Cina perché non è un’economia di mercato classica. L’America e l’Europa devono restare unite e trovare un’intesa comune. Insieme rappresentiamo il 50% del Pil mondiale. Possiamo definire le regole per il domani”, sottolinea Weber.
“Bisogna evitare qualsiasi escalation. Gli Usa sanno che tutte le opzioni da parte europea sono sul tavolo. È il tempo di negoziare: dobbiamo proporre al dealmaker Trump un accordo che abbia solo vincitori e nessun perdente”, chiosa il leader del Ppe.
– Foto IPA Agency –
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Federbeton, Gallini “Il Pnrr spinge il settore, progetti non si fermino”
MILANO (ITALPRESS) – “Nel 2024 nonostante l’incertezza del quadro macroeconomico, il settore in Italia ha avuto una crescita stimata intorno all’1-2%. Ci sono dinamiche diverse all’interno di questo risultato: abbiamo visto un rallentamento del settore privato mentre la crescita è stata principalmente sostenuta dai lavori pubblici. I progetti supportati dal Pnrr stanno dando risultati positivi che compensano il calo del privato. Una notizia positiva è che stiamo assistendo allo sviluppo di progetti in tutto il Paese, dal Trentino alla Sicilia”. Lo afferma Stefano Gallini, presidente di Federbeton, associazione della filiera italiana del cemento, clinker e calcestruzzo, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Rappresentiamo più di 2.600 aziende, oltre 13 miliardi di fatturato e 36.500 addetti. Un driver dell’economia, stimato dal nostro ufficio studi in circa il 5% degli investimenti in costruzioni”, spiega Gallini. “Cemento e calcestruzzo hanno un’origine naturale, le materie prime vengono poi modificate per assumere determinate caratteristiche chimiche. L’importante è che vengano da processi produttivi certificati di alta qualità e noi ci prendiamo la responsabilità di quelli italiani – sottolinea il presidente di Federbeton -. Sappiamo come lavoriamo, siamo ovviamente controllati dalle autorità e ne siamo ben felici, abbiamo invece qualche dubbio sui materiali che provengono dall’estero. Ci sono meno controlli, poi nel trasporto c’è un minimo di deterioramento del prodotto. Poter utilizzare dei prodotti di altissima qualità e più sostenibili penso sia la priorità dei nostri clienti e del Paese. Il mercato sta dando dei segnali abbastanza positivi. Il paradosso sarebbe avere progetti italiani con fondi italiani ma sviluppati con prodotti esteri”.
“Siamo un settore energivoro, quindi abbiamo avuto l’impatto dei rincari, soprattutto nella prima parte del conflitto russo-ucraino – spiega Gallini -. Sono state prese delle contromisure, anche dal governo, non ultimo il decreto Bollette che è stato recentemente discusso, che però purtroppo non ci considera. Questo pacchetto è stato disegnato sulle regole del 2019, quindi non più attuali rispetto all’evoluzione che il mondo e l’Europa hanno avuto. Ci auguriamo di essere considerati per il pacchetto di misure che verrà approvato per il 2025. Sicuramente l’energia è una componente importantissima della nostra produzione”.
Per quanto riguarda i dazi annunciati dal presidente degli Stati Uniti, l’impatto immediato sul settore “non dovrebbe essere devastante, nel senso che i nostri mercati sono molto regionali e nazionali – afferma il presidente di Federbeton -. C’è però un flusso di materiali che da alcuni Paesi dell’area mediterranea vanno verso gli Stati Uniti. Quelli sicuramente saranno impattati dai dazi e c’è il rischio che invece di confluire verso gli Usa vengano poi reimmessi nei mercati europei. Quindi ci può essere un problema legato alle ulteriori importazioni di materiali da paesi Ue ma anche extra UE, soprattutto Paesi nordafricani”.
Inoltre i dazi stanno già causando “instabilità e incertezza, di nervosismo sui mercati”. Federbeton auspica che in questo quadro i progetti pubblici “vengano comunque portati avanti con la giusta direzione, con la giusta determinazione. Ci sono i progetti, ci sono i fondi, quindi ci auguriamo che tutto prosegua come è stato portato avanti fino a questo momento”, sottolinea Gallini.
Per i prossimi mesi l’associazione di categoria intende “continuare a fare quello che sa fare bene: prodotti per lo sviluppo del Paese. Siamo un driver importante dell’economia e vogliamo continuare a esserlo – afferma il presidente -. Stiamo lavorando anche sugli aspetti della sostenibilità e dell’innovazione di prodotto. Inoltre abbiamo una mission importante riguardo all’immagine del settore. C’è tanto valore nei prodotti che facciamo e vogliamo far sì che l’opinione pubblica abbia di noi una visione diversa rispetto al passato. Ci sono diverse iniziative che Federbeton sta portando avanti, come Porte Aperte, l’apertura delle fabbriche alle comunità. Abbiamo lanciato un podcast, che si chiama Grigio Forte, che ci permetterà attraverso l’aiuto della professoressa Tullia Iori di andare a vedere più in profondità alcune delle opere iconiche del Paese, come Torre Velasca a Milano o il Maxxi a Roma. Inoltre siamo presenti con diverse iniziative anche al Fuorisalone di Milano”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
Federbeton, Gallini “Filiera cemento driver di crescita per il Paese”
MILANO (ITALPRESS) – “Nel 2024 nonostante l’incertezza del quadro macroeconomico, il settore in Italia ha avuto una crescita stimata intorno all’1-2%. Ci sono dinamiche diverse all’interno di questo risultato: abbiamo visto un rallentamento del settore privato mentre la crescita è stata principalmente sostenuta dai lavori pubblici. I progetti supportati dal Pnrr stanno dando risultati positivi che compensano il calo del privato. Una notizia positiva è che stiamo assistendo allo sviluppo di progetti in tutto il Paese, dal Trentino alla Sicilia”. Lo afferma Stefano Gallini, presidente di Federbeton, associazione della filiera italiana del cemento, clinker e calcestruzzo, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Rappresentiamo più di 2.600 aziende, oltre 13 miliardi di fatturato e 36.500 addetti. Un driver dell’economia, stimato dal nostro ufficio studi in circa il 5% degli investimenti in costruzioni”, spiega Gallini. “Cemento e calcestruzzo hanno un’origine naturale, le materie prime vengono poi modificate per assumere determinate caratteristiche chimiche. L’importante è che vengano da processi produttivi certificati di alta qualità e noi ci prendiamo la responsabilità di quelli italiani – sottolinea il presidente di Federbeton -. Sappiamo come lavoriamo, siamo ovviamente controllati dalle autorità e ne siamo ben felici, abbiamo invece qualche dubbio sui materiali che provengono dall’estero. Ci sono meno controlli, poi nel trasporto c’è un minimo di deterioramento del prodotto. Poter utilizzare dei prodotti di altissima qualità e più sostenibili penso sia la priorità dei nostri clienti e del Paese. Il mercato sta dando dei segnali abbastanza positivi. Il paradosso sarebbe avere progetti italiani con fondi italiani ma sviluppati con prodotti esteri”.
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Italpress €conomy – Puntata dell’11 aprile 2025
ROMA (ITALPRESS) – L’economia e la finanza a portata di tutti. Nella centoventitreesima puntata di Italpress Economy, Claudio Brachino intervista Stefano Gallini, presidente di Federbeton, e con Giuliano Zoppis affronta i principali temi economici del momento.
mrv/gsl/sat