domenica, Dicembre 28, 2025
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Von der Leyen “L’Europa ha un piano preciso per invio truppe in Ucraina”

ROMA (ITALPRESS) – L’Europa in merito all’invio di truppe in Ucraina ha “un piano piuttosto preciso”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso di una intervista al Financial Times.
Esiste una “chiara tabella di marcia” per i possibili schieramenti, ha sottolineato la presidente della Commissione europea. “Le garanzie di sicurezza sono fondamentali e assolutamente cruciali – ha aggiunto -. Abbiamo una tabella di marcia chiara e un accordo alla Casa Bianca, questo lavoro sta procedendo molto bene”. Poi, ha spiegato che le capitali europee stanno lavorando a piani per “uno schieramento di truppe multinazionali e il sostegno degli americani”. “Il presidente Trump ci ha rassicurato che ci sarà una presenza americana come parte del backstop – ha affermato -. Questo è stato molto chiaro e ripetutamente ribadito”. “Il senso di urgenza è molto forte”, ha sottolinea Von der Leyen, che ha anche aggiunto: “Putin non è cambiato, è un predatore”.
– foto Ipa agency –
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Dal porto allo stadio, Tangeri guarda al futuro

TANGERI (MAROCCO) (ITALPRESS) – Una porta sul mondo. Da sempre Tangeri, per la sua posizione strategica di fronte allo Stretto di Gibilterra, ha rappresentato per il Marocco uno sbocco vitale sul mare ma negli ultimi anni la città ha accelerato la sua crescita, fra logistica e infrastrutture. Col calcio come volano. L’espansione del Tanger Med non si arresta, per quanto si tratti già del più grande porto di tutta l’Africa e del Mediterraneo: un flusso annuo di circa 9 milioni di container, 7 milioni di passeggeri e 700 mila tir la dice lunga sul suo ruolo, tanto da rendere necessarie nuove fasi di sviluppo (la più recente ha visto pochi mesi fa la luce come Tanger Med 2). C’è poi la linea ferroviaria ad alta velocità che dal 2018 collega Casablanca, Rabat e Tangeri: un progetto che era stato accolto con scetticismo e che invece in poco tempo sta già raccogliendo i suoi frutti perchè trovare posto sul treno è quasi un’impresa. Troppo comodo percorrere i circa 500 km che da Casablanca portano a Tangeri in meno di due ore a fronte delle oltre cinque che servirebbero spostandosi in auto. E l’obiettivo dichiarato per i Mondiali del 2030 è spingersi oltre, allungando la linea fino a Marrakech. Già, i Mondiali. Perchè in tutto il Marocco si sta già guardando un po’ più in là, con la Coppa d’Africa in programma da metà dicembre che farà da crash test in vista di quello che si annuncia come un evento storico per il Paese, co-organizzatore assieme a Spagna e Portogallo (senza dimenticare alcune gare della fase a gironi in Sudamerica per onorare il Centenario della prima edizione) della Coppa del Mondo. Tangeri sarà una delle sedi ed entro fine mese sarà completato il rinnovato Grand Stade de Tanger. Inaugurato nel 2011 con una capacità di 45 mila posti e sottoposto a un primo restyling nel 2020 (capienza portata a 65 mila spettatori), l’impianto si rifà di nuovo il trucco. Sotto la regia dell’architetto Anouar Amaoui che ne aveva già curato la prima versione, è stata eliminata la pista di atletica e abbassato il livello del campo in erba per migliorare la visibilità dagli spalti e creare nuovi Sky Box – ispirati a quelli della Mercedes Benz Arena di Atlanta – che permetteranno allo stadio di allargare ulteriormente la sua capienza fino a 75 mila posti. Un impegno da 360 milioni di dollari (circa 308 milioni di euro) da parte del governo, che ha affidato tutti i lavori alle aziende del posto con una speciale consulenza tedesca sull’anello di metallo lungo un chilometro utilizzato per le coperture. Un gioiello al quale hanno lavorato 200 mila operai, che sarà pronto per la Coppa d’Africa ma che ha già un piede nel futuro, un appuntamento sotto gli occhi del mondo davanti al quale Tangeri non intende sfigurare.
– foto ufficio stampa Federcalcio Marocco –
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GP Olanda, Isola “Piastri ha gestito bene i momenti cruciali”

ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – “Un Gran Premio che, nonostante le previsioni, è rimasto incerto fino all’ultimo, soprattutto a causa delle numerose neutralizzazioni causate da incidenti e ritiri. Ha vinto Piastri non soltanto per la competitività della sua monoposto ma anche perché ha gestito alla perfezione tutti i momenti cruciali, come le tre ripartenze dopo la safety-car”.

Lo ha dichiarato Mario Isola, direttore Motorsport di Pirelli, dopo il Gp d’Olanda di F1. “Per quanto riguarda le gomme, l’elemento più positivo emerso nel fine settimana è che, nonostante avessimo portato qui una terna di pneumatici da asciutto più morbida dello scorso anno, tutte e tre le mescole si siano dimostrate competitive in gara, come dimostra anche la suddivisione del chilometraggio citata in precedenza. La Hard è stata la più performante, assicurando un buon livello di prestazione su stint anche molto lunghi, come hanno dimostrato ad esempio i due piloti della Haas, che hanno percorso più di due terzi di gara con lo stesso treno di C2. Questa mescola si è comportata meglio rispetto a quanto avevamo visto nelle tre sessioni di prove libere, consentendo ai piloti di poter spingere anche già nelle ripartenze. Chi, come McLaren e Aston Martin, ne aveva conservati entrambi i set per la gara ha potuto trarne un vantaggio. Medium e Soft, dal canto loro, hanno offerto una prestazione abbastanza simile, il che è importante soprattutto per quanto riguarda la più morbida delle due”.

“Ora – ha proseguito Isola ci attende il Gran Premio di casa per la Pirelli, dove festeggeremo insieme a tutti gli appassionati il traguardo che abbiamo raggiunto oggi: cinquecento Gran Premi in Formula 1, il fornitore di pneumatici con più presenze nella massima competizione automobilistica, un risultato che ci rende orgogliosi e che è il frutto della passione, della competenza e dell’impegno che tanti uomini e donne in Pirelli hanno dimostrato dal 1950 ad oggi. Da Monza inizieremo un nuovo conteggio”.

– Foto Ufficio stampa Pirelli –

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A Venezia Assayas racconta lo spin doctor di Putin con ‘Il mago del Cremlino’

VENEZIA (ITALPRESS) – Tutte le menzogne che la politica sa esprimere, ovvero storia segreta dello spin doctor di Vladimir Putin: c’è l’omonimo romanzo di Giuliano da Empoli dietro “Il mago del Cremlino”, il nuovo film di Olivier Assayas in Concorso a Venezia 82. Un dramma morale e politico o un biopic immaginario, dedicato alla figura fittizia di Vadim Baranov, dietro la quale si cela quella reale di Vladislav Surkov, l’uomo che ha trasformato Vladimir Putin da grigio capo del KGB a nuovo zar della Russia post sovietica.

Scritto dallo stesso regista assieme all’infallibile Emmanuel Carrière, “Il mago del Cremlino” nelle parole di Olivier Assayas “non è un film sull’ascesa di un singolo uomo, né sulla forza con cui viene imposto il potere: radicato in eventi reali e contemporanei, è piuttosto una riflessione sulla politica moderna, o meglio, sulla cortina fumogena dietro cui oggi si nasconde”.

Tanto basta a inquadrare un’opera che, come sempre nel cinema del regista francese, lavora sulla flagranza delle relazioni colte attraverso una macchina da presa agilissima e pervicace e mira a ricostruire oltre vent’anni di storia della Russia contemporanea attraverso il racconto che il potente Vadim Baranov fa a un immaginario giornalista americano in procinto di scrivere la sua biografia.

A interpretare lo spin doctor è Paul Dano, perfettamente a suo agio nella quieta ambiguità di una figura che agisce nelle zone d’ombra del potere russo, forgiando il trono di Vladimir Putin, per il quale Assayas s’è affidato alla recitazione sempre determinante di Jude Law. La ricostruzione della carriera di Baranov è determinante per ricostruire le trasformazioni succedutesi nella società e nel sistema di potere russo dopo la caduta dell’URSS.

Figlio di un funzionario di partito, Baranov prima si cala nella vita intellettuale underground moscovita, dove conosce il suo primo e unico amore, Ksenia. Poi fiuta l’aria e capisce che è il sistema comunicativo la chiave d’accesso al potere e diventa produttore televisivo per una emittente privata, ruolo che gli permetterà di entrare in contatto con l’allora capo del KGB, Vladimir Putin, quando sarà individuato come successore dell’ormai dimissionario Boris Eltsin.

Ne diventerà lo spin doctor, portandolo al successo elettorale ma soprattutto comprendendone perfettamente il temperamento e adeguando le sue azioni, grazie anche a una straordinaria capacità di capire le effettive leve che governano il mondo contemporaneo. Olivier Assayas serra il ritmo per oltre due ore e offre un affresco intrigante e coinvolgente di una scena politica che mai come oggi appare tanto nodale quanto oscura nelle sue effettive strategie. Ricco di intuizioni e analisi estremamente interessanti, “Il mago del Cremlino” è un falso biopic che in realtà scandaglia gli ultimi vent’anni di storia mondiale con strumenti estremamente precisi. Resta un’opera un po’ spiazzata nella filmografia del regista per tematiche e conformazione, ma conferma il suo stile incisivo e la capacità di palleggiare tra personaggi, situazioni e dialoghi con grande agilità e maestria.

– Foto IPA Agency –

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Numero di Vingegaard alla Vuelta, Traeen salva la maglia rossa

VALDEZCARAY (SPAGNA) (ITALPRESS) – Jonas Vingegaard vince in solitaria la nona tappa della Vuelta a Espana 2025, la Alfaro-Valdezcaray di 195.5 chilometri, il norvegese Torstein Traeen (Bahrain-Victorious) mantiene la maglia rossa, ma il danese ha stravolto la classifica generale portandosi a 37″.

E’ stata una gara caratterizzata dal maltempo e gestita dai big sin dalle prime pedalate, nei primi 40 chilometri il gruppo dei migliori ha controllato senza lasciar partire fughe. A rompere l’equilibrio è stato Michal Kwitakowksi (Ineos Grenadiers), seguito a ruota da Archie Ryan (EF Education-EasyPost). I due sono stati poi raggiunti da Michel Hessmann (Movistar), Kevin Vermaerke (Picnic PostNL) e Liam Slock (Lotto), i cinque sono riusciti a mantenere un vantaggio intorno ai due minuti.

Il ricongiungimento è avvenuto ai -13, all’inizio della salita Vingegaard e Giulio Ciccone (Lidl-Trek) hanno tentato l’affondo, poi il danese ha tirato dritto fino alla vittoria anticipando sul traguardo il britannico Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) e il portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG), entrambi a 24″.

Domani il giorno di riposo a Pamplona, martedì si riparte con la decima tappa, la Sendaviva-El Ferial Larra Belagua di 175 chilometri, con un arrivo in salita abbastanza impegnativo.

– Foto Image –

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Salpata da Barcellona e Genova la Global Sumud Flotilla per aiuti a Gaza

ROMA (ITALPRESS) – Sono salpate da Barcellona, in maggior numero, da Genova e da altri porti del Mediterraneo per la più grande missione civile internazionale via mare mai vista prima. Altre imbarcazioni il 4 settembre partiranno da Tunisia, Grecia e Sicilia. Si chiama Global Sumud Flotilla ed è la più grande iniziativa indipendente mai avviata finora per cercare di portare aiuti umanitari ai civili della Striscia di Gaza e rompere l’assedio navale che Israele ha imposto sulla Striscia. La Flotilla è composta da decine di barche con a bordo delegazioni di attivisti e professionisti da 44 Paesi del mondo.
A Barcellona tra le prime navi a salpare quelle con a bordo l’attivista svedese Greta Thunberg, l’attivista brasiliano Thiago Avila, l’ex sindaca Ada Colau che hanno salutato la folla presente. Migliaia di persone, circa 5 mila, si sono radunate al Moll de la Fusta per salutare la flottiglia, sventolando bandiere palestinesi.
– foto Ipa agency –
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Piastri vince il Gp d’Olanda, ritiro Norris, male le Ferrari

ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – Oscar Piastri spaziale a Zandvoort. Il pilota australiano della McLaren capitalizza al massimo la pole position centrata sabato e vince il Gran Premio d’Olanda 2025 di Formula 1, conquistando il suo nono successo in carriera. Alle sue spalle si piazzano la Red Bull di un solido Max Verstappen e la Racing Bulls di un sorprendente Isack Hadjar, che sale per la prima volta in carriera sul podio. Duro colpo per l’altra McLaren di Lando Norris che, a meno di dieci giri dal termine, è costretto al ritiro a causa di un problema sulla sua monoposto, che potrebbe essere pesantissimo in ottica Mondiale. Notte fonda anche la Ferrari che, ad una settimana dal Gran Premio d’Italia, deve fare i conti con il ritiro di Lewis Hamilton e Charles Leclerc. Il doppio zero della Rossa pesa molto anche in ottica secondo posto nel Mondiale costruttori, soprattutto considerando il quarto posto ottenuto dalla Mercedes di George Russell a Zandvoort. Doppia penalizzazione per Andrea Kimi Antonelli, che ha causato l’incidente di Leclerc: il pilota italiano chiude la gara in sedicesima posizione. Strepitosa rimonta di Oliver Bearman (Haas) che, partendo dalla pit-lane, conquista un ottimo sesto posto davanti alle Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso; completano la top 10 Yuki Tsunoda (Red Bull) ed Esteban Ocon (Haas).
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Piastri vince il GP d’Olanda davanti a Verstappen, doppio ritiro per la Ferrari

ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – Oscar Piastri spaziale a Zandvoort. Il pilota australiano della McLaren capitalizza al massimo la pole position centrata sabato e vince il Gran Premio d’Olanda 2025 di Formula 1, conquistando il suo nono successo in carriera. Alle sue spalle si piazzano la Red Bull di un solido Max Verstappen e la Racing Bulls di un sorprendente Isack Hadjar, che sale per la prima volta in carriera sul podio.

“Ho controllato la gara quando era necessario, mi sono sempre sentito in controllo – dice Piastri -. Ho sfruttato la velocità quando era necessario. È stata una gara particolare e diversa rispetto a quella dell’anno scorso. Sono contento di tutto il lavoro che ho fatto per migliorare. All’inizio del weekend sembrava complicato, ma poi sono riuscito a mettere tutto insieme. Sono contento del passo che avevo oggi – ha aggiunto l’australiano, che partiva in pole – Ci sono state alcune safety car che hanno messo un po’ di pepe, ma siamo riusciti a gestire tutto. Ringrazio tutto il team che mi ha aiutato. Ripartire dal vertice è molto positivo, ma la strada è ancora lunga”.

Duro colpo per l’altra McLaren di Lando Norris che, a meno di dieci giri dal termine, è costretto al ritiro a causa di un problema sulla sua monoposto, che potrebbe essere pesantissimo in ottica Mondiale.

Notte fonda anche la Ferrari che, ad una settimana dal Gran Premio d’Italia, deve fare i conti con il ritiro di Lewis Hamilton e Charles Leclerc. Il doppio zero della Rossa pesa molto anche in ottica secondo posto nel Mondiale costruttori, soprattutto considerando il quarto posto ottenuto dalla Mercedes di George Russell a Zandvoort. Doppia penalizzazione per Andrea Kimi Antonelli, che ha causato l’incidente di Leclerc: il pilota italiano chiude la gara in sedicesima posizione.

Strepitosa rimonta di Oliver Bearman (Haas) che, partendo dalla pit-lane, conquista un ottimo sesto posto davanti alle Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso; completano la top 10 Yuki Tsunoda (Red Bull) ed Esteban Ocon (Haas).

– Foto IPA Agency –

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Incidente sul palco per Raphael Gualazzi, nessun ferito

ROMA (ITALPRESS) – Grande spavento ieri sera quando durante il concerto di Raphael Gualazzi ad Agnone Cilento, frazione del comune di Montecorice (SA), è venuta giù parte della struttura dell’impianto luci.

Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Gualazzi e i musicisti della sua band – in una nota – ci tengono a far sapere che stanno bene. Il tour di Gualazzi prosegue questa sera a Galatina per un nuovo live “sold out” con orchestra. Il sollievo per l’artista e management è sapere che nell’incidente il pubblico non è stato coinvolto ma, allo stesso tempo, c’è il rammarico perché ad oggi ancora accadono episodi del genere che possono mettere in pericolo non solo chi vive il palco ma, soprattutto, chi vuole godersi lo spettacolo.

– Foto d’archivio IPA Agency –

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Katz conferma l’uccisione del portavoce di Hamas “Presto toccherà ad altri”

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato ucciso Abu Obeida, portavoce delle Brigate Qassam di Hamas. La conferma è arrivata attraverso X dal ministro della Difesa israeliano, Israel Katz: “E’ stato eliminato a Gaza e mandato a incontrare tutti i membri eliminati dell’asse del male provenienti da Iran, Gaza, Libano e Yemen, nel profondo dell’inferno”. “Congratulazioni all’Idf e allo Shin Bet per la perfetta esecuzione”, aggiunge Katz, sottolineando: “Presto, con l’intensificarsi della campagna contro Gaza, incontrerà molti altri suoi complici: assassini e stupratori di Hamas”.

– Foto IPA Agency –

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