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Concorso organistico internazionale Fiorella Benetti Brazzale-Città di Vicenza

La terza edizione del Concorso organistico internazionale Fiorella Benetti Brazzale Città di Vicenza, in corso in questi giorni, ricordare la prima direttrice del Conservatorio Pedrollo, organista di fama internazionale prematuramente scomparsa nel 1992 e valorizza il repertorio e l’eccezionale patrimonio strumentale italiano.

La premiazione, su invito, è in programma venerdì 6 ottobre alle 19 nella sala di San Bartolomeo del Museo civico di Palazzo Chiericati. Seguirà, alle 21, il concerto finale dei vincitori nella cattedrale, aperto al pubblico.

Il concorso si rivolge ai giovani organisti di qualsiasi nazionalità, fino a 38 anni d’età, ed è organizzato dall’associazione musicale Ensemble l’Archicembalo in collaborazione con l’associazione Amici della musica di Asiago-Fiorella Benetti Brazzale, con il patrocino del Comune e della Diocesi di Vicenza.

Il ricco patrimonio organario e culturale (44 strumenti solo nella città di Vicenza e 260 in tutta la provincia) diventa un opportunità culturale per la promozione di talenti musicali provenienti da tutto il mondo (quest’anno da Ungheria, Giappone, Francia, Germania e Italia) che si confontano con una giuria formata da personalità d’eccezione nell’ambito culturale europeo.

Il concorso si svolge nella chiesa di San Giuliano, nella Cattedrale e nella chiesa di San Domenico annessa al Conservatorio di Vicenza.

La competizione si articolerà in due fasi. La prima fase consiste nella prova eliminatoria sullo storico organo De Lorenzi del 1843 della chiesa di San Giuliano e sull’organo Zeni in stile barocco della chiesa di San Domenico. La seconda fase, quella finale, alla quale saranno ammessi cinque candidati, si terrà nella Cattedrale il 6 ottobre.

Grazie ad uno sponsor unico, Brazzale S.p.a., che sostiene l’iniziativa, convergeranno a Vicenza le migliori abilità musicali con l’opportunità di esibirsi davanti ad una giuria internazionale con nomi diventati dei riferimenti culturali internazionali: Andrea Macinanti presidente di giuria (docente di organo al Conservatorio di Bologna), Pier Damiano Peretti (professore presso l’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna), Martin Neu (organista titolare della chiesa di S. Pietro e Paolo di Reutlingen, Germania), Javier Artigas Pina (professore di organo e clavicembalo presso il conservatorio superiore di Murcia, Spagna), Enrico Zanovello (docente al Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza).

Il concorso vicentino si svolge nel capoluogo della provincia che oltre a possedere un patrimonio organario d’eccellenza, vanta una significativa presenza di organisti diplomati al Conservatorio Arrigo Pedrollo. La competizione si distingue, inoltre, in ambito nazionale per la peculiarità di proporre ai candidati un repertorio totalmente italiano dal ‘700 ad oggi. Accanto alle grandi Toccate in Do e Fa maggiore di J. S. Bach, i brani in programma si muovono fra compositori dell’800, quali Gaetano Valeri, Vincenzo Petrali, Giovanni Morandi e, per la prova finale, pagine significative di Marco Enrico Bossi, Oreste Ravanello e Terenzio Zardini. Pezzo d’obbligo per questa fase anche un brano scritto dal compositore Eugenio Maria Fagiani: la Fantasia sulla antifona gregoriana “Ave Maria” che vuole essere un omaggio alla memoria della professoressa Benetti-Brazzale e alla sua passione per il canto gregoriano.

L’Associazione Musicale Ensemble l’Archicembalo con il suo direttore artistico Enrico Zanovello, a cui fa capo l’intera organizzazione del concorso, è anche l’ente che da 26 anni programma il Festival Concertistico Internazionale “Organi storici del vicentino un patrimonio da ascoltare” che con lo svolgimento di più di 700 esibizioni organistiche ha portato la provincia di Vicenza ad un primato nazionale per i concerti per organo. Per i primi tre classificati al concorso sono in palio premi in denaro per un valore totale di 5mila euro oltre all’organizzazione di concerti (3 per il primo classificato, 2 per il secondo e 1 per il terzo), a cura della giuria, in occasione di alcuni dei più importanti festival organistici italiani, tra cui il Festival Concertistico Internazionale “Organi storici del vicentino”, l’Asiagofestival, il Festival Organistico Internazionale “Città di Treviso e della Marca Trevigiana”, gli Organi Storici in Cadore, Asolo Musica – Veneto Musica, la Rassegna Concerti d’organo a Bressanone e Badia Musica, la Rassegna Organistica dell’Associazione Amici della Musica “Walter De Angelis” di Campobasso.

Fiorella Benetti Brazzale e la città di Vicenza

Fiorella Benetti Brazzale (1934 – 1992), compositrice, pianista, organista e musicologa, fondatrice dell’Istituto Musicale Città di Thiene, molto si è spesa, nel corso della sua vita, per la salvaguardia ed il rispetto degli organi. Ha fondato l’Asiagofestival, rassegna musicale internazionale dell’estate asiaghese, giunta quest’anno alla 57esima edizione Con il marito Valentino Brazzale detto Tino, ha avuto tre figli – Gian Battista, Roberto e Piercristiano – oggi alla guida della Brazzale spa. Importantissimo il legame di Fiorella Benetti con Vicenza: è lei, da prima direttrice del neonato Conservatorio statale “Arrigo Pedrollo”, a scegliere quella che ancora oggi è la sede del Conservatorio di Vicenza, l’ex convento di San Domenico. Questo legame di Fiorella Benetti con il Conservatorio viene valorizzato ancor più dal concorso in quanto la prima prova si terrà nella chiesetta annessa all’ex convento e nella quale si trova l’organo di Andrea Zeni, realizzato nel 2010 secondo lo stile proprio degli organi barocchi, particolarmente adatto al repertorio di quel periodo. L’organo è stato protagonista di tutto il percorso umano e musicale di Fiorella Benetti Brazzale che, nel 1992, si è spenta a causa di un malore, che l’ha colpita proprio accanto alla “consolle” dell’organo di Asiago.

 

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Fonte: Concorso organistico internazionale Fiorella Benetti Brazzale-Città di Vicenza , Comune di Vicenza

Fondazione THE BANK, nasce a Bassano del Grappa l’Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea

Nasce a Bassano del Grappa (VI) un’istituzione nazionale dedicata esclusivamente alla pittura contemporanea con l’obiettivo di avvicinare il pubblico all’arte, in un’ottica di apertura e accessibilità.

Oltre 1.000 dipinti come base per il costituendo Museo della Pittura Contemporanea, una biblioteca specializzata, un centro di ricerca, di formazione specialistica e di produzione di mostre, cataloghi e libri d’arte per sostenere gli artisti del presente, italiani e internazionali.
I vertici della Fondazione sono costituiti da Antonio Menon, Cesare Biasini Selvaggi e Paolo Zanatta.

Tra le attività del 2023: un roadshow di presentazione della Fondazione in varie città italiane, un Premio dedicato alla pittura contemporanea, la pubblicazione della “Storia della Pittura italiana contemporanea 1980-2020” edita da SKIRA e le mostre di Federico Guida, Michele Moro e Sergio Padovani.

Fondazione THE BANK - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea, Bassano 
del Grappa. Ph. Tommy ilai & Camilla M

La Fondazione THE BANK – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea è un’istituzione nazionale dedicata esclusivamente alla pittura contemporanea. Un centro di ricerca e di formazione specialistica con l’obiettivo di avvicinare all’arte italiana e internazionale un pubblico sempre più vasto.

Istituita nel mese di agosto 2023 dal collezionista Antonio Menon, suo Presidente, la Fondazione è un’istituzione no-profit che ha le proprie radici nella raccolta d’arte conosciuta come The Bank, in quanto allestita all’interno di un’ex filiale della Banca Commerciale Italiana. Gli spazi di Bassano del Grappa (VI), trasformati nel 2019 in museo privato a seguito di un accurato intervento di archeologia industriale, sono oggi sede della Fondazione THE BANK.

La Collezione The Bank, avviata nel 2001 e costituita attraverso il dialogo con artisti, galleristi, curatori e critici, è in comodato permanente alla Fondazione. Oltre 1.000 dipinti che riflettono la pluralità delle ricerche pittoriche dagli anni Ottanta del Novecento a oggi, in Italia e in alcune parti del mondo, con opere di Giovanni Frangi, Luca Pignatelli, Andrea Martinelli, Nicola Verlato, Marco Petrus, Alessandro Papetti, Giovanni Iudice, Agostino Arrivabene, Sergio Padovani, Giovanni Gasparro, Federico Guida, Ariel Cabrera Montejo, Santiago Ydanez, Alfio Giurato, Chiara Sorgato, Romina Bassu, Greta Frau, Nicola Caredda, Federico Lombardo, Cristiano Tassinari, Enrico Robusti, Daniele Galliano, Maurizio Bottoni e Marco Fantini tra gli oltre 150 autori presenti. La scelta di dar vita alla Fondazione segna il passaggio dal collezionismo privato a una produzione culturale organizzata, luogo di conservazione ed esposizione di un patrimonio aperto alla dimensione pubblica e alla collettività.

Partendo da questo patrimonio, che si arricchisce periodicamente attraverso la committenza e la produzione di nuove opere, la Fondazione ha individuato specifici campi di interesse, nei quali lavorare per diventare nel tempo un punto di riferimento: pittura contemporanea italiana e internazionale (con una sezione dedicata anche alla scultura di figura contemporanea); archivi fotografici e banche dati documentarie di pittori contemporanei, storici dell’arte e galleristi; biblioteca specializzata in pittura contemporanea; tutela e conservazione delle opere, sostegno alle diverse generazioni di pittori e pittrici attraverso la realizzazione di mostre e di produzioni editoriali specializzate (cataloghi, monografie, cataloghi ragionati).
La Fondazione persegue la propria missione anche attraverso la gestione, la promozione e la valorizzazione del costituendo Museo della Pittura Contemporanea, delle opere d’arte della Collezione The Bank ricevute in comodato, di quelle acquisite a qualsiasi titolo e delle attività culturali connesse.

Il Museo della Pittura Contemporanea avrà sede presso la Fondazione, in attesa dell’individuazione di una destinazione permanente anche in una struttura di proprietà pubblica, nell’ambito di un progetto museale da sviluppare in partenariato speciale e con gli strumenti vigenti di cooperazione pubblico-privato in ambito culturale. Tra i primi musei europei dedicati esclusivamente alla pittura contemporanea, è una struttura attiva nel campo della conservazione, catalogazione, studio e divulgazione della pittura, con un’attenzione rivolta anche alla scultura di figura contemporanea. È previsto che il Museo operi in un contesto nazionale e internazionale, mantenendo tuttavia un forte radicamento nel territorio veneto.

Per rendere disponibili alla comunità scientifica e al grande pubblico le proprie raccolte, anche attraverso prestiti museali, la Fondazione ha intrapreso un progetto per la catalogazione informatizzata. Questo porterà alla creazione di banche dati digitali ricchissime, con immagini di grande qualità e documenti preziosi, accessibili gratuitamente online attraverso un sito web dedicato.

A questi impegni si intende affiancare un’intensa attività di formazione, di ricerca e di sperimentazione, con l’obiettivo di trasferire i contenuti propri della pittura contemporanea a pubblici diversi (scuole, famiglie, adulti) e di creare con loro esperienze di educazione, di riflessione e di gioco.

La Fondazione si propone anche di organizzare occasioni di specializzazione, arricchimento e confronto, complementari alla didattica accademica e universitaria, attraverso summer school e seminari di formazione specialistica su temi legati alla pratica e alla storia della pittura contemporanea, alla cura e gestione degli archivi d’artista (ma anche di gallerie, storici e critici d’arte specializzati nella pittura contemporanea), rivolti a studiosi, studenti ed esperti del settore.

La Fondazione promuove, inoltre, premi, borse di studio, convegni e pubblicazioni scientifiche, conferenze e incontri di alta divulgazione aperti al pubblico.

La Fondazione privilegia un approccio interdisciplinare e “policy-oriented”, reso possibile da un team di ricerca che conterà anche su un network nazionale e internazionale di istituzioni, musei, università e centri di ricerca. Si propone infine di partecipare attivamente al sistema dell’arte e della cultura veneta, suo ambito territoriale d’origine, nell’attivazione e condivisione di reti, in dialogo con gli enti pubblici, il terzo settore culturale, le comunità locali, le aziende.

I vertici della Fondazione sono costituiti da: Antonio Menon, Presidente; Cesare Biasini Selvaggi, Segretario generale; Paolo Zanatta, Conservatore delle collezioni.

La Fondazione THE BANK – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea sarà presentata nell’ambito di un roadshow in varie città italiane (Verona, Torino, Bassano del Grappa, Roma, Milano, ecc.), così da contribuire al processo di diffusione e valorizzazione della pittura contemporanea. Primo appuntamento, sabato 14 ottobre alle ore 16.45 nell’Area Talk di ArtVerona, Padiglione 12, dove sarà proclamato il vincitore della prima edizione del “Premio Fondazione THE BANK per la pittura contemporanea” e sarà presentato il progetto editoriale “Storia della Pittura italiana contemporanea 1980-2020” di Cesare Biasini Selvaggi, edito da Skira Editore.

La Fondazione è inoltre promotrice di due mostre di Federico Guida: “Arbor”, a cura di Mimmo di Marzio, Marco Violi e Federico Deana, Museo e Pinacoteca diocesani di Imola, Oratorio di San Rocco, Imola, fino al 7 gennaio 2024; “Mary’s finger”, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, Il Pomo da DaMo | Arte Contemporanea, Imola, fino al 7 gennaio 2024. Sono inoltre in programma esposizioni personali dedicate a Michele Moro e Sergio Padovani.

Per maggiori informazioni sull’attività della Fondazione THE BANK-Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea: T. +39 335 718 0804, [email protected], www.fondazionethebank.org, www.facebook.com/thebankcontemporaryartcollection, www.instagram.com/fondazione_the_bank.

Il Liberty a Vicenza

Storie Vicentine ci racconta lo stile liberty a Vicenza, sia nei villini, nei castelletti, nei  prospetti finemente decorati, sia nelle case popolari, che erano arricchite con raffinate
lavorazioni di intonaci e finiture colorate.

Nell’ultimo decennio dell’Ottocento, in architettura nacque lo stile Liberty. Si sviluppò durante la famosa “Belle Epoque” e si caratterizzò principalmente per l’ornamento e la decorazione. Si diffuse in vari paesi d’Europa, con nomi diversi. In Italia fu chiamato Liberty o stile floreale, in Spagna il termine fu arte Modernista, in Germania diventò di Jugendstil, in Austria Secessione Viennese, mentre in Francia fu adottata l’espressione Art Nouveau. Questa fu la denominazione che maggiormente si utilizzò per descrivere il Liberty.

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Un villino della Belle Epoque

Ogni nazione però aggiunse qualcosa proveniente dalla propria cultura, ma nonostante questo i caratteri distintivi erano univoci: uso di materiali colorati, il ferro, il vetro, forme asimmetriche, ornamenti ispirati ad elementi della natura come fiori, alberi e uccelli, linee sinuose. Su tutto si applicò il nuovo stile a partire dalle abitazioni fino a tessuti, mobili, abiti, gioielli, oggetti decorativi, arti applicate in genere.

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Un villino in stile liberty

La creazione di gioielli raggiunse un livello molto alto, la figura sinuosa della donna ricorreva spesso, oltre a motivi geometrici o floreali. Numerosi furono gli artisti che adottarono il Liberty, tra questi: Alphonse Mucha, con i suoi manifesti pubblicitari e la carta da parati, molto attivo a Parigi. Le sue opere sono con colori molto leggeri, figure femminili e fantasie ispirate ai fiori. Gustave Klimt, il pittore che maggiormente rappresentò questo stile in Austria. Usò figure geometriche molto stilizzate e reinterpretò il mosaico.

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I prospetti sono finemente decorati

Emile Gallé, artista del vetro, fu una figura di spicco nelle arti decorative, elaborando motivi con animali e piante, prediligendo l’iris. Molto noti i suoi vasi slanciati e sinuosi, si dedicò anche alla progettazione di mobili. In Italia, secondo il giornalista torinese Emilio Thovez, la nuova corrente si affermò come “arte floreale” perché era molto decorativa e naturalistica. Nel 1902 vi fu a Torino l’esposizione internazionale d’arte decorativa moderna, importante evento espositivo internazionale e primo su questa tematica.

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Un altro villino in stile liberty

In seguito a ciò vi fu un proliferare del nuovo stile. Il liberty ebbe il suo maggior successo nell’architettura, grazie ad alcuni dei maggiori progettisti dell’epoca come gli architetti Raimondo D’Aronco e Pietro Fenoglio. Questo stile si affermò inizialmente a Palermo e Torino, città dove si possono trovare alcune tra le più famose opere, per poi svilupparsi in molte altre città italiane, tra queste anche Vicenza.

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E i colori…spiccano

Ho sempre ammirato questo tipo di architettura, forse anche con una leggera invidia di chi ha la possibilità di vivere all’interno di una simile bellezza. Con questa mia ricerca fotografica ho voluto raccoglierne alcuni esempi presenti in vari punti della città. In molti casi un attento restauro li ha riportati agli splendori di cento anni fa, lasciando ai posteri la possibilità di ammirarne ancora per molto tempo la bellezza.

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Bellezza senza tempo

Di Tiziano Casanova (foto dell’autore) da Storie Vicentine n.12-2023

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Il liberty in città
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Un balcone caratteristico

Terrestri torna all’Astra di Vicenza con il grande teatro contemporaneo italiano

Il teatro è un’esplosione, un incantesimo di storie e arte, una sinfonia di emozioni. All’Astra di Vicenza tornaTerrestri?, la rassegna serale di teatro contemporaneo curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione del Veneto e la collaborazione tecnica di Nardi Out Door. E quest’anno torna con un punto di domanda in più e un’immagine creata dalla macchina, che sottende il pensiero dell’uomo, a rappresentarla. Siamo ancora solo terrestri o stiamo diventando anche altro?

Dal 3 novembre al 21 maggio, il cartellone propone appuntamenti di qualità con spettacoli e artisti pluripremiati. Protagonisti della stagione serale vicentina i grandi nomi Antonio Rezza, Mario Perrotta e Roberto Castello, le compagnie sempre innovative Sotterraneo, Kepler-452, Fanny & Alexander e Muta Imago, i giovani affermati Matilde Vigna e Lorenzo Maragoni e i nuovi artisti Baladam B-side, Alberto Boubakar Malanchino e Fieno/Di Chio.

A presentare la rassegna ci sono oggi a Palazzo Cordellina, in Biblioteca Bertoliana, l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin e i direttori de La Piccinaia, Nina Zanotelli e Sergio Meggiolan, ideatori e curatori della stagione.

«Il ritorno della rassegna serale “Terrestri?”, curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza, è un’occasione straordinaria per tutti i cittadini di esplorare il valore del teatro contemporaneo di innovazione e i nuovi linguaggi artistici dello spettacolo dal vivo-, ha commentato Ilaria Fantin, assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città -. Lo spettacolo della compagnia Fanny&Alexander dedicato a Primo Levi, in particolare, che si terrà nella sala consiliare per la Giornata della Memoria, è un contributo ad una riflessione collettiva sul nostro essere umani. Un’iniziativa per ricordare quant’è importante preservare la testimonianza di eventi passati e stimolare il dibattito critico all’interno della nostra comunità».

«La storia è l’elemento comune che unisce le diverse proposte in programma in questa nuova rassegna – hanno spiegato Nina Zanotelli e Sergio Meggiolan, ideatori e curatori della stagione di La Piccionaia – che offre ai cittadini momenti preziosi di riflessione, dialogo e condivisione: spicca soprattutto l’impegno di voler affrontare tematiche centrali del nostro vivere presente, attuali, che riguardano l’ambiente, le relazioni sociali, l’economia e la storia, appunto, per mezzo di scritture originali e classici attualizzati. È un’occasione importante per incontrare artisti di alta levatura nazionale e internazionale, vivere l’arte teatrale contemporanea, coinvolgere la comunità in momenti di condivisione e promuovere il dialogo culturale».

La rassegna

L’angelo della storia di Sotterraneo inaugura la rassegna venerdì 3 novembre. La compagnia di Firenze torna a Vicenza, a distanza di due anni, con il lavoro vincitore del Premio Ubu come miglior spettacolo dell’anno 2022, una coproduzione con Marche Teatro, ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatro Nacional D. Maria II. “Nella raffinata drammaturgia che prende le mosse da Walter Benjamin, da Yual Noah Harari e da altri pensatori per procedere poi del tutto autonoma – spiega Maddalena Giovannelli nella recensione pubblicata su Il Sole 24 ore – Sotterraneo dispiega davanti agli occhi della platea una costellazione di eventi storici senza reciproca connessione […]. Ma a legare come un filo invisibile tutte le vicende rievocate ne L’Angelo della Storia, cucite in una composizione scenica rigorosa e calligrafica, è soprattutto una riflessione sulla potenza del racconto per l’essere umano. Convinzioni personali, modelli di realtà, auto-convincimenti […]”. Gli artisti hanno portato a Vicenza quasi tutta la loro produzione negli anni, creando un rapporto privilegiato con il Teatro Astra.

In scena sabato 18 novembre lo spettacolo di teatro documentario From Syria: is this a child? di Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio, realizzato in collaborazione con Mishwar Ong, vincitore del Vincitore premio Young&Kids 2022 miglior spettacolo al FIT – Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea di Lugano e Menzione della giuria al Premio Scenario infanzia 2020. Uno spettacolo che intreccia ai codici del teatro, i codici del cinema del reale e in cui la narrazione dal vivo, che parte da fonti autentiche e dalle storie vere dei soggetti protagonisti, si avvale di dispositivi tecnologici come camere in diretta, cellulari, proiettori, schermi, per dialogare con il video documentario. Uno spettacolo che non racconta solo di una guerra specifica, ma affronta il problema dell’effetto delle guerre sulle persone e lascia in sospeso, per tutti, una domanda: che adulto vuoi diventare? Siamo ancora tutti in tempo per rispondere.

In programma venerdì 1 dicembre l’ultima proposta del regista e coreografo tre volte Premio Ubu Roberto Castello, compagnia Aldes, dal titolo In girum imus nocte et consumimur ingni (Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco). Lo spettacolo, il cui titolo è un enigmatico detto latino, palindromo e dalle origini incerte, fonde cinema, danza e teatro. Sulla scena illuminata dalla fredda luce di un videoproiettore che scandisce spazi, tempi e geometrie, i personaggi diafani si dibattono con una gestualità brusca, emotiva e scomposta che arriva al limite della trance, mentre il ritmo martellante della musica e del movimento ipnotizza lo spettatore e crea un’empatia quasi fisica con la fatica degli interpreti. Sul palco Mariano Nieddu, Stefano Questorio, Giselda Ranieri, Ilenia Romano e Roberto Castello portano in scena l’opera che ha ricevuto la menzione speciale al BeFestival a Birmingham nel 2016, dopo il debutto nel 2015.

Matilde Vigna, dopo il successo della scorsa stagione, torna all’Astra venerdì 15 dicembre con L’ultima figlia. In scena con Daniela Piperno, l’attrice veneta, che oltre a scrivere il testo ha curato la regia con Anna Zanetti, offre una riflessione su ciò che accade dopo la morte. Su chi resta e chi “va in cielo” come ci dicevano da piccoli, e compie quel viaggio misterioso e incomprensibile per chi resta solo sulla terra.

Un’indagine intorno alle opere di Italo Calvino, con in mente una parola: libertà. Come una specie di vertigine il nano, Calvino, la libertà è lo struggente monologo fatto di parole e musica scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta, quattro volte Premio Ubu, prodotto da Pemàr, Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro all’Astra venerdì 19 gennaio. In scena un uomo, o meglio, la sua voce interiore. È la sua anima che fa spettacolo. Tra i tanti abitanti delle pagine dei romanzi di Calvino, è quello meno libero: ha un corpo, una lingua e una mente che non rispondono alla sua urgenza di dire, di agire. Oggi e solo oggi, però, ha deciso di fare spettacolo della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. Una mirabile lezione di libertà e autodeterminazione.

Venerdì 2 febbraio spazio al giovane talento Alberto Boubakar Malanchino. L’attore nato a Cernusco sul Naviglio (MI) da padre italiano e madre del Burkina Faso è il protagonista di Sid. Fin qui tutto bene, lo spettacolo con la regia e la drammaturgia di Girolamo Lucania e la produzione Cubo Teatro vincitore del Premio In-Box 2023. Un torrenziale monologo che è un concerto hip hop suonato dal vivo. Scorrono schegge di vita, di bullismo, di consumo, di ragazzi annoiati, dei “fuck you”, di canne, droga, desolazione, di vagabondaggi nei “templi del consumo”.

Antonio Rezza torna sul palco vicentino sabato 24 febbraio con Pitecus, lo spettacolo scritto con Flavia Mastrella. RezzaMastrella, un combinato artistico inimitabile nel panorama teatrale contemporaneo, Leoni d’Oro alla carriera per il Teatro alla Biennale di Venezia 2018 tornano al Teatro Astra presentando una delle loro prime creazioni. Un racconto delle storie di tanti personaggi, un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato: stracci di realtà si susseguono senza filo conduttore, sublimi cattiverie rendono comici e aggressivi anche argomenti delicati.

Un ritorno atteso venerdì 1 marzo anche quello di Kepler-452. La compagnia di Bologna propone Il Capitale Un libro che ancora non abbiamo letto la storia di un incontro tra una compagnia di teatro e un gruppo di operai metalmeccanici in una fabbrica occupata. Al centro della scena la narrazione di vent’anni in fabbrica a fare dei pezzi, delle differenze tra chi lo ha fatto e chi non lo ha mai fatto, dell’estrazione di plusvalore, della chiusura di una fabbrica tra tante, di cosa succede quando un gruppo di operai decide di tentare di fare la storia, di come per qualche tempo le logiche del Capitale vengano estromesse da un perimetro di spazio, quello di uno stabilimento industriale occupato. Di come il Capitale, prima o poi torni a presentare il conto.

Muta Imago porta in scena venerdì 15 marzo Tre sorelle di Anton Cechov: sul palco Federica Dordei, Monica Piseddu, Arianna Pozzoli con la regia di Claudia Sorace, la drammaturgia e il suono a cura di Riccardo Fazi e le musiche originali di Lorenzo Tomio eseguite dal vivo. La compagnia nata a Roma nel 2006 nel 2022 ha ottenuto il Premio Ubu come miglior progetto sonoro per Ashes. Tre sorelle apre un orizzonte ampio di ricerca dedicato alla drammaturgia sonora e al rapporto tra tempo e drammaturgia. Ogni cosa è già successa, o forse deve ancora accadere, tra le pareti di un edificio sospeso nello spazio-tempo, ultimo rifugio nel cuore di un buco nero, sospeso in un eterno presente bloccato tra un passato da ricordare con nostalgia e un futuro che si fa fatica a immaginare.

Un altro atteso ritorno è quello di Lorenzo Maragoni (Amor Vacui): l’attore, regista, autore teatrale e poeta con il suo Grandi Numeri, co-produzione di TrentoSpettacoli e Teatro Metastasio Prato, sabato 6 aprile ci parla di come ci stiamo conoscendo tramite gli algoritmi e i big data. La comprensione dei nostri comportamenti, delle nostre scelte e dei nostri gusti non è mai stata così profonda. In quello che è stato già chiamato il Secolo della solitudine, ci sentiamo visti, e capiti. Prima funzione dell’arte, poi funzione della terapia, oggi la conoscenza è diventata questione di avere abbastanza dati. Ma quando ci saremo conosciuti del tutto, ci sentiremo ancora liberi? Ci innamoreremo ancora? Saremo ancora capaci di scrivere una poesia?

Chiude il programma in abbonamento, venerdì 19 aprile, Pigiama Party del Collettivo Baladam B-side. una ricerca sul rapporto tra finzione e realtà nel nostro mondo ipermediato e racconta, parlando apparentemente d’altro, alcune derive malsane della comunicazione contemporanea, in cui la massiccia presenza di informazioni contraddittorie ha trasformato l’era dell’informazione alla portata di tutti in un inferno di sovrastrutture identitarie e verità fittizie, in cui diventa sempre più difficile attivare una propria interpretazione personale priva di bias, pregiudizi, modelli e narrazioni altrui.

Tre, infine, gli appuntamenti speciali fuori abbonamento realizzati in rete con i soggetti del territorio. In occasione della Giornata della Memoria, sabato 27 gennaio appuntamento nella Sala del Consiglio Comunale di Vicenza con Fanny&Alexander e il loro Se questo è Levi con Andrea Argentieri, regia Luigi De Angelis e la drammaturgia di Chiara Lagani. Uno spettacolo interattivo dove il pubblico è chiamato e invitato a una sorta di question time, ponendo al personaggio Primo Levi alcune domande a partire da un elenco di quesiti realmente posti allo scrittore nel corso della sua vita, intorno all’esperienza nei lager, ma non solo. Lo spettacolo si svolge nel luogo istituzionale della città per far incontrare gli spettatori con i pensieri lucidi del grande autore sull’Olocausto e la sua eredità, che hanno avuto il peso di un’udienza ufficiale, per chi è venuto dopo di lui. Un lavoro che è valso il Premio Speciale Ubu 2019 a Fanny & Alexander per il progetto e il Premio Ubu 2019 come miglior attore o performer under 35 ad Andrea Argentieri.

Per il Festival Danza in rete 2024 venerdì 8 marzo all’Astra è in calendario Insel, l’evento organizzato da Fondazione Teatro Comunale di Vicenza in collaborazione con La Piccionaia: concept, coreografia e voci a cura di Panzetti Ticconi; interpreti Sissj Bassani, Efthimios Moschopoulos, Aleksandra Petrushevska e Julia Plawgo; composizione musicale di Demetrio Castellucci; musica e voce di Gavino Murgia; disegno luci a cura di Annegret Schalke; costumi di Werkstattkollektiv. In italiano, inglese e tedesco la connessione linguistica e storica tra le parole Isola/Island/Insel e isolamento sottolinea il legame simbolico tra l’isolamento imposto o interiore e un volontario distacco dal mondo. Da Robinson Crusoe a Shakespeare passando per le ricerche del geografo e storico Jared Diamond, lo spettacolo costruisce uno spazio fittizio di isola deserta ed esplora il personaggio del naufrago o dell’esiliato, il senso di un’isola, la sua geografia emotiva, spirituale e fisica.

Chiude il cartellone martedì 21 maggio La stanza di Agnese, lo spettacolo di e con Sara Bevilacqua e la produzione di Meridiani Perduti teatro in scena in occasione della Giornata della Legalità 2024. L’evento organizzato in collaborazione con Associazione Libera contro le mafie e Biblioteca della Legalità narra di come sono trascorsi i trent’anni dalla strage di Via D’Amelio. Di una ferita ancora aperta nel cuore dell’Italia. Tante le indagini, i processi, i depistaggi e le sentenze per una verità, forse, troppo dura da accettare.

Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21. Gli abbonamenti sono in vendita in due formule: il completo per l’intera rassegna (intero a 110 euro, ridotto a 100 euro e 65 euro per studenti delle scuole superiori e Vicenza University Card), il carnet cinque spettacoli a scelta libera (intero a 65 euro, ridotto a 55 euro) e Card studenti con cinque spettacoli a scelta a 30 euro (utilizzabile anche da più studenti per lo stesso spettacolo).

Gli abbonamenti sono acquistabili all’Ufficio del Teatro Astra (Contrà Barche 55) dal mercoledì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.45, sabato dalle 10 alle 13.

I biglietti per i singoli spettacoli saranno in vendita dal 28 ottobre.

Informazioni per il pubblico: Ufficio Teatro Astra, Contrà Barche 55 – Vicenza; telefono 0444 323725, [email protected], www.teatroastra.it

A disposizione del pubblico il parcheggio del Circolo Tennis Palladio 98. Il parcheggio ha capienza limitata: si consiglia di arrivare in anticipo. Per altri parcheggi limitrofi, consultare il sito https://vicenzaparcheggi.it/

 

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Fonte: Terrestri torna all’Astra di Vicenza con il grande teatro contemporaneo italiano , Comune di Vicenza

Non solo musica all’Hangar Palooza Festival al Parco della Pace

Il primo grande evento a Parco della Pace, l’Hangar Palooza Festival, il Festival dei festival, dal 13 al 15 ottobre propone un ricco programma di iniziative per tutte le età.

Sono infatti previste conferenze, dibattiti, workshop, cineforum, un mercatino artigianale e biologico, spettacoli, animazione per bambini, visite guidate, writer, oltre ai già annunciati dj set e musica live dei Derozer, Casino Royale e Populous e di tanti altri. La gran parte delle attività sarà a partecipazione libera, per alcune invece sarà richiesta la prenotazione sul sito www.hangarpalooza.it, attiva nei prossimi giorni. Sarà inoltre a disposizione un’area truck food.

Hangar Palooza è promosso dal Coordinamento Festival di Vicenza (Jamrock, Lumen, Riviera Folk, Ferrock, From Disco To Disco, Spiorock) con il sostegno del Comune di Vicenza.

Il festival si aprirà ufficialmente venerdì 13 ottobre alle 18, mentre la mattinata sarà dedicata alle scuole.

«Hangar Palooza sarà un vero e proprio festival, con attività adatte a un pubblico assolutamente eterogeneo previste a quasi tutte le ore della giornata – commenta l’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai -. È un’importante novità per Vicenza, che può sempre più essere chiamata “La città dei festival”».

I bambini si potranno divertire con l’animazione a cura del La Ludo sabato 14 e domenica 15 dalle 10 alle 12 e poi sabato alle 17 con Arciragazzi e lo spettacolo busker “Ti racconto, storie con oggetti prendono vita” con Giulia Rossi e “I 4 elementi”. Altri due spettacoli busker sono in programma domenica alle 18 con la magia comica e kamishibai (antico metodo giapponese di raccontare storie) di Mr. Coso e le marionette e i pupazzi di El Bechin.

Conferenze, dibattiti, workshop sono previsti durante tutte e tre le giornate. Sabato alle 9.30 si potrà partecipare al laboratorio di introduzione alla comunicazione non violenta di M. B. Rosenberg a cura di Angela Attianese, formatrice e facilitatrice CNV certificata dal CNVC (su prenotazione). Alle 10 l’incontro “Viaggio nell’universo dei sistemi famigliari” a cura di Laboratorio idee per il Sociale della Casa di Cultura Popolare. Alle 12, su prenotazione, proiezione del documentario “Junk” a cura di Cooperativa Insieme mentre alle 14 conferenza dal titolo “Il concetto del tempo diverso, libero, speciale, giusto per ogni bambino” con Zennaro Donatella a cura di Faiberica S.C.S.

Domenica alle 9.30 Legambiente propone una conferenza dedicata all’inquinamento atmosferico, mentre alle 11.30 nell’ambito del Progetto Sulla Soglia le cooperative sociali Tangram e Insieme e l’associazione Rete Famiglie Aperte si terrà il talk sulla giustizia riparativa “Come oro tra le crepe”, l’arte gentile di riparare le relazioni. Alle 14.30, su prenotazione, saranno proposti il workshop di decorazione di oggetti con Stella Tasca e il workshop di ricamo creativo con Eleonora Zerbetto a cura di Insieme Cooperativa Sociale x Fact!.

Sabato e domenica alle 9 la scuola Shri Yoga Vicenza sarà a disposizione con Yasmine Sinno per una lezione di yoga aperta a tutti.

Il Cinema Odeon propone il Cine club in due fasce orarie, alle 18 il sabato e la domenica, e alle 2 di notte venerdì e sabato. Sabato alle 18 al Cine Club si potrà vedere “Short Time” in collaborazione con Working Title Film Festival- Festival del Cinema del Lavoro, domenica invece toccherà a “Doc Time: Jordan Rise Rided” da un progetto di Non Dalla Guerra, Caritas Jordan, La Mente Comune Ciclofficina, Collettivo Orkestrada Circus. Le proiezioni delle due di notte sono su prenotazione: venerdì, Cine Club si trasforma in Horror Club con il film “Cannibal Holocaust” di Ruggero Deodato, sabato per Cult Night in arrivo “The Warriors – I guerrieri della notte di Walter Hill”.

A conclusione del programma musicale della prima e della seconda serata di Festival, venerdì e sabato a mezzanotte, si potrà assistere a Geo Fire Show” uno scenografico spettacolo di giocoleria per grandi e bambini.

Sabato 14 e domenica 15 ottobre, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18, si possono prenotare visite al Parco della Pace, in piccoli gruppi che saranno accompagnati dai volontari dell’organizzazione, dai volontari delle associazioni Lipu e WWF, dai tecnici del servizio ambiente, energia e territorio del Comune di Vicenza. Sarà, così, possibile iniziare a conoscere il parco assieme alla sua flora e alla sua fauna.

Durante le tre giornate di Festival saranno allestiti il mercato alimentare di Coldiretti con produttori locali, dalle 9 di sabato e domenica; Tacate el Mercatin, mercatino itinerante di arte, artigianato e vintage dalle 11 di sabato e domenica.

Mentre Silene propone un brunch alle 12 di sabato e di domenica, su prenotazione. La domenica è prevista anche la degustazione di vini naturali.

Informazioni

Ingresso gratuito fino alle 18, a seguire 1 euro per sostenere le spese di organizzazione.

Sarà a disposizione un parcheggio con un piccolo contributo per sostenere le spese di organizzazione. L’intenzione è comunque quella di incentivare l’arrivo al parco con altri mezzi a piedi con l’autobus (è disponibile la corsa numero 9) oppure in bicilcetta.

Sarà a disposizione una postazione per il bike-sharing: si potranno utilizzare e-bike e biciclette muscolari per raggiungere il Parco della Pace e per spostarsi dal parco verso altre zone della città. RIDEMOVI Spa, l’azienda che gestisce il servizio per il Comune di Vicenza, proporrà sconti dedicati alla tre giorni di festival.

Per informazioni:
www.hangarpalooza.it
www.facebook.com/hangarpalooza.vicenza
https://instagram.com/hangarpalooza 

 

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Fonte: Non solo musica all’Hangar Palooza Festival al Parco della Pace , Comune di Vicenza

Inaugurata la mostra in Basilica palladiana “La proporzione aurea”

Domenica 1 ottobre, è stata inaugurata in Basilica palladiana la mostra “La proporzione aurea”.

«Siamo orgogliosi – dichiara il sindaco Giacomo Possamai – di ospitare un progetto che segna un’alleanza di successo tra iniziativa privata e promozione pubblica. È una sfida ambiziosa che accogliamo nella splendida cornice della Basilica palladiana, simbolo di un’epoca, il Rinascimento, in cui l’uomo cercò di realizzare l’equilibrio armonico tra città e natura».

Non si tratta di una semplice esposizione, infatti, ma di uno spettacolare percorso immersivo tra passato, presente e futuro, tra arte, scienza e tecnologia, in un luogo, la Basilica palladiana, che simboleggia l’eternità di una riflessione matematica e razionale sulla bellezza ma anche la capacità di trasformazione dell’arte.

La mostra prosegue a Palazzo Cordellina (sede della Biblioteca Civica Bertoliana), dove il tema della proporzione aurea viene affrontato seguendo un percorso bibliografico e documentario condotto metaforicamente dal matematico Luca Pacioli.
Prodotta da Relazionésimo e accolta dall’amministrazione comunale di Vicenza, l’esposizione si potrà visitate fino al 10 dicembre, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso 17.30).

Informazioni e biglietti: www.relazionesimo.com

 

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Fonte: Inaugurata la mostra in Basilica palladiana “La proporzione aurea” , Comune di Vicenza

Corsi di Formazione Orchestrale, Società del Quartetto: Leon Spierer passa il testimone al figlio Carlos. Tre concerti a Vicenza e Provincia

Ennesima edizione dei Corsi di Formazione Orchestrale promossi dalla Società del Quartetto. Leon Spierer passa il testimone al figlio Carlos, direttore d’orchestra e stimato docente a livello internazionale. I 19 giovani archi che studiano con Spierer restituiscono al pubblico i risultati del lavoro svolto. Concerti a Costabissara il 5 ottobre, al Conservatorio di Vicenza il 6 e a Villa Cordellina di Montecchio sabato 7.

I Corsi di Formazione Orchestrale rivolti agli studenti dei Conservatori del Veneto e promossi dalla Società del Quartetto di Vicenza proseguono nel solco della famiglia Spierer. Il violinista Leon, protagonista per svariati anni del programma di formazione, quest’anno ha infatti passato il testimone al figlio Carlos, direttore d’orchestra e stimato docente in prestigiosi Istituti Superiori di musica e in seguitissime master class.

All’iniziativa, che prevede per tutti i partecipanti anche una borsa di studio, sono stati ammessi diciannove studenti di strumenti ad arco provenienti dai Conservatori di Venezia, Padova, Verona e Vicenza.

Il lavoro svolto nelle giornate di studio con il maestro Spierer sarà presentato pubblicamente in tre concerti in programma giovedì 5 ottobre alle ore 20:30 all’Auditorium Falcone Borsellino di Costabissara, venerdì 6 alle ore 18 alla Sala concerti del Conservatorio di Vicenza e sabato 7 a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore.

Il programma si apre sulle carezzevoli note della Serenata per archi in Sol minore Opus 242 di Carl Reinecke, composta nell’autunno del 1898 e considerata in assoluto la più bella delle nove Serenate uscite dalla sua ispirata penna.

A seguire Carlos Spierer e i suoi giovani allievi si confrontano con l’ipnotico minimalismo di Arvo Pärt. Fratres, scritto nel 1977, è forse il primo brano nel quale l’autore estone esplora compiutamente la tecnica del “tintinnabuli” da lui sviluppata al culmine di un periodo di profonda crisi artistica e spirituale.

In chiusura di concerto c’è la celebre Simple Symphony di Benjamin Britten, pezzo del 1934 che contribuì a farlo conoscere al grande pubblico e nello stesso tempo a ridare slancio al repertorio colto inglese.

Cresciuto a Berlino, Carlos Spierer si è avvicinato alla musica all’età di sei anni e si è formato in direzione orchestrale con Klauspeter Seibel alla Hochschule für Musik di Amburgo. Vincitore del Concorso di direzione d’orchestra dello Schleswig-Holstein Music Festival con Leonard Bernstein, ha poi intrapreso una brillante carriera che l’ha portato alla direzione musicale del Teatro dell’Opera di Kiel, dell’Orchestra Sinfonica di Gävle in Svezia, dell’Orquesta Sinfónica de Minería di Città del Messico e dell’Opera di Giessen in Germania. Come direttore ospite ha guidato importanti compagini in Estonia, Polonia, Argentina, Giappone, Norvegia, Svezia e Germania.

Carlos Spierer è uno stimato insegnante di direzione d’orchestra. Tiene master class al Texas Music Festival e all’Università di Houston, oltre a insegnare regolarmente all’UNAM di Città del Messico.

Il concerto di giovedì 5 ottobre a Costabissara è realizzato con gli “Amici del 5° Piano” dell’Ospedale San Bortolo. Ingresso gratuito con donazione libera.

Info: www.quartettovicenza.org

“Di qua e di là del fiume Guà”, domenica 8 ottobre a Montecchio Maggiore

La Pro Loco Alte Montecchio APS continua a promuovere  la conoscenza del  territorio organizzando  una passeggiata lungo l’argine del fiume Guà.

La passeggiata si terrà Domenica 8 ottobre con partenza alle ore 9.00 da Via dei Trozi n.2, presso la sede della Pro Loco (ritrovo ore 8:30)

Sarà una passeggiata guidata e animata lungo l’argine del fiume che segna i confini del nostro territorio. Racconteremo il lavoro del custode delle chiuse dell’acqua  che, dalla sua casa lungo l’argine, gestiva i tempi di chiusura dell’acqua del fiume, per evitare che le alluvioni che scendevano da Recoaro e Valdagno creassero danni ai raccolti della valle.

L’attore e regista Pino Costalunga rappresenterà  a suo modo la rabbia e la disperazione dei contadini che, nel secolo scorso, risiedevano nelle campagne della Gualda, del Molinetto e della Paglierina, zone in cui, con l’arrivo di forti temporali, arrivavano da Recoaro e Valdagno le furiose “Brentane“  che con la loro irruenza distruggevano case e stalle, creando disperazione e morte tra la nostra gente.

L’evento è inserito nel progetto finanziato da Camera di Commercio Vicenza dal titolo: L’A.B.C. dell’Accoglienza e il turismo x tutti: A. Come Accogliere. B . Come Benessere, C. Come Condividere.  La passeggiata gode del patrocinio del comune di Montecchio Maggiore e il sostegno  di Acque del Chiampo. Durante tutto il percorso è garantito il servizio di LIS (lingua italiana dei segni).

Il fondo strada del percorso  di circa 4 km è tutto asfaltato, adatto a passeggini e carrozzine.  Cani ammessi se tenuti al guinzaglio. Parcheggio consigliato in piazza Marconi a Montecchio Maggiore. A fine percorso seguirà una degustazione di prodotti locali.

Costo partecipazione: euro 5,00 soci Pro Loco, euro 7,00 non soci. Gratuito sotto i 12 anni. Biglietto comprensivo di passeggiata animata e degustazione.

Si ringraziano per la collaborazione:

  • Antonio Fabris, docente e scrittore naturalista.

  • Silvio Parise, Presidente del Consorzio di bonifica  Alta  Pianura Veneta.

  • Roberto Borghero, dirigente ufficio Cultura città di Montecchio Maggiore.

  • Luciano Chilese, professore e storico del territorio.

Le iscrizioni alla passeggiata si possono fare passando in Pro Loco da lunedì a venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00.  Oppure domenica prima della partenza dalle ore 8.30 alle ore 9.00. Per info si può chiamare al n.340 0796224 o scrivere a: [email protected]

F@Mu 2023, “Apriti museo”: a Vicenza caccia al tesoro sabato 7 ottobre

Vicenza aderisce alla Giornata nazionale delle famiglie al museo promossa da F@Mu con il patrocinio del Ministero della Cultura e lo farà offrendo sabato 7 ottobre una Caccia al tesoro gratuita alle famiglie e ai bambini per dare loro l’opportunità di conoscere i beni culturali all’interno dei musei e dei monumenti.

Apriti museo è il tema di F@Mu 2023 il cui testimonial sarà “Diario di una schiappa”, serie editoriale di successo che ha come protagonista il “mitico” Greg.

L’iniziativa è organizzate dall’assessorato alla cultura, al turismo e all’attrattività della città assieme ai partner del circuito museale cittadino, Intesa Sanpaolo con le Gallerie d’Italia – Vicenza, CISA Andrea Palladio per Palladio Museum, Museo Diocesano di Vicenza, Museo del Gioiello e il Museo del Santuario di Monte Berico, Biblioteca civica Bertoliana con la collaborazione della cooperativa Scatola Cultura e del Consorzio Vicenza è.

I gruppi, composti da famiglie con al massimo due adulti per ogni bambino dai 6 ai fino ai 12 anni, potranno partecipare gratuitamente alla caccia al tesoro alla scoperta delle bellezze culturali della città, scegliendo tra due diversi itinerari in centro storico o a Monte Berico, e partecipando alle numerose attività didattiche proposte via via nei musei del circuito cittadino. Per tutti i partecipanti è previsto un kit con una shopper e omaggi a chi arriverà alla fine del gioco.

Per partecipare alla caccia tesoro e alle attività didattiche organizzate nei musei, le famiglie con bambini devono innanzitutto iscriversi a uno dei due itinerari proposti, contattando entro il 5 ottobre i servizi educativi del Palladio Museum: [email protected], 0444323014.

Il percorso a Monte Berico si svolgerà tra il Santuario e il Museo del Risorgimento e della Resistenza.
La partenza sarà alle 10, 11, 14.30 e 15.30 dal Santuario di Monte Berico dove verrà consegnato il kit. Ogni turno prevede la partecipazione di 7, 8 nuclei familiari al massimo. L’arrivo è previsto entro le 16.30 al Museo del Risorgimento e della Resistenza dove i bambini riceveranno un premio finale a sorpresa.

L’itinerario in centro storico prevede la partenza dalle 10 fino al massimo alle 15.30. I luoghi di partenza, assegnati al momento della prenotazione, sono differenti e da ognuno partiranno fino ad un massimo di 30 nuclei familiari: Ufficio Informazione e accoglienza turistica di piazza Matteotti, Gallerie d’Italia – Vicenza, Palladio Museum, Museo del Gioiello, Museo Diocesano. L’arrivo è previsto a Palazzo Thiene (entro le 17.30) con la consegna di un premio finale a sorpresa.

Saranno coinvolti il Museo civico di Palazzo Chiericati, la sede della Biblioteca civica Bertoliana di Palazzo Costantini, il Museo del Gioiello, il Museo Diocesano e l’area archeologica della Cattedrale, le Gallerie d’Italia – Vicenza, il Palladio Museum, il Museo del Risorgimento e della Resistenza, il Santuario di Monte Berico.

Attività nei musei

Museo civico di Palazzo Chiericati
Spazio al 3D!

Una storia dell’arte tutta da toccare grazie alle copie tattili 3D realizzate al Museo di Palazzo Chiericati. I bambini saranno bendati e attraverso delle semplici indicazioni lette dai genitori potranno “vedere con le mani”. In aula didattica si procederà alla creazione di un piccolo manufatto in argilla.

Biblioteca civica Bertoliana – Palazzo Costantini
Ascolta la storia della schiappa e il tuo l… acchiappa

Letture ad alta voce condotte da volontari in due fasce orarie, dalle 10.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 17, saranno tratte da “Il Diario di una schiappa” che è il testimonial di FAMU quest’anno unitamente ad una presentazione dei servizi della biblioteca per poter prendere a prestito i libri che incuriosiranno.
Le letture saranno organizzate in turni ogni 15 minuti: 10.30,10.45, 11, 11.15, 11.30, 11.45 e dalle 15.30 alle 17 (15.30, 15.45, 16, 16.15, 16.30, 16.45).

Museo del Gioiello
Non solo oro

L’attività al Museo del Gioiello durante la giornata F@MU – rivolta ai piccoli e con il supporto dei grandi – consiste in un percorso sensoriale alla scoperta dei materiali che compongono i gioielli esposti. I ragazzi saranno invitati a pescare un oggetto da una scatola e scoprire in quale sala e in quale teca del museo è presente il gioiello realizzato con quel materiale specifico. In questo modo scopriranno che il gioiello non è solo in oro, ma anche in materiali insoliti come tessuto, plastica, legno, pietre.
Durante il laboratorio i partecipanti dovranno realizzare un proprio gioiello con lo stesso materiale pescato durante il gioco.
Questa breve attività vuole portare i ragazzi a interrogarsi sul tatto, quel senso potente che a volte dimentichiamo di avere poiché l’occhio risponde prima alle nostre curiosità. Non solo la vista, ma anche il toccare diventa fonte di meraviglia e scoperta per tutti.

Museo Diocesano e area archeologica della Cattedrale

Schiappe” al museo!

Guidate dal testimonial di F@Mu 2023, Greg Heffley, le famiglie si troveranno ad affrontare –in Museo Diocesano- un percorso irto di ostacoli, prove di coraggio, burle divertenti e troveranno qualcosa di inatteso. Genitori e figli potranno così conoscere le opere ivi conservate attraverso attività scherzose, a tratti “paurose”, cercando di utilizzare un solo senso alla volta per avvicinarsi tutti assieme al tema dell’accessibilità museale e dell’inclusione. Come il protagonista del libro “Il diario di una schiappa”, i partecipanti vivranno mille e più avventure… all’insegna di un museo dove tutto può accadere.
L’attività si svolgerà in autonomia con un operatore del museo a supporto.

Gallerie d’Italia – Vicenza
Apriti, palazzo!

Attraverso una serie di tappe svelate da formule magiche, i partecipanti riusciranno a scoprire segreti e tesori nascosti nelle sale dell’antica dimora di Palazzo Leoni Montanari. Un viaggio all’insegna del divertimento, che parlerà a bambini e ragazzi in chiave accessibile e inclusiva, per rendere il museo un luogo accogliente per tutti. Il percorso, da svolgere in autonomia, prevede la consegna di un kit di schede con giochi e racconti guidati dal mitico protagonista di “Diario di una schiappa”. Attività gratuita per famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni, con partenza dalle 10 fino alle 15.30. L’iniziativa, proposta in occasione di F@MU, è inserita anche nell’ambito del nuovo programma nazionale “è cultura!”, aperto a tutti, inclusivo e intergenerazionale, promosso dall’Associazione Bancaria Italiana per valorizzare il ruolo chiave dei protagonisti del mondo bancario e finanziario nel promuovere lo sviluppo socioculturale del paese.

Palladio Museum
Art for Peace

Obiettivo di questa Giornata è “trasmettere i valori dell’accoglienza a tutti i bambini”. Per farlo, il Palladio Museum presenterà loro una donna davvero speciale, di certo la più indicata a raccontare di luoghi bellissimi perché aperti a tutti, dove chiunque possa sentirsi accolto. Questa figura straordinaria è modellata dallo scultore Lorenzo Rubini, su uno dei camini palladiani del museo.

Museo del Risorgimento e della Resistenza
LItalia del Risorgimento a piccoli grandi dettagli

Al Museo del Risorgimento e della Resistenza viene proposta una caccia all’indizio guidata da micro dettagli che diventano macro: i ragazzi dovranno riconoscere un particolare ingrandito. Sarà una visita speciale, adatta anche a persone ipovedenti, per conoscere la storia risorgimentale della città di Vicenza, che per l’occasione si guadagnò la medaglia d’oro al valor militare. Inoltre si lavorerà poi con i macro dettagli per creare un collage con la creazione simbolica di un’Italia unita.

Santuario di Monte Berico
Un diario di viaggio fuori tempo”

La proposta del museo d’arte sacra di Monte Berico, in occasione della Giornata Nazionale F@Mu, si ispira ai valori dell’ospitalità, dell’accoglienza e dell’incontro tra persone di culture, abilità, visioni e interessi diversi. Il filo rosso è il viaggio nei suoi vari significati: si può viaggiare camminando, desiderando, cantando, sognando. La protagonista del racconto sarà una grande conchiglia a ventaglio, pronta a svelare alcune storie profumate, golose e persino prodigiose. Ai partecipanti verrà proposta un’esperienza creativa, in cui avranno modo di realizzare un medaglione “porta-ricordi”, impreziosito con elementi tattili e olfativi. La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo.

Per informazioni: Palladio Museum [email protected], 0444323014.

 

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Fonte: F@Mu 2023, “Apriti museo”: a Vicenza caccia al tesoro sabato 7 ottobre , Comune di Vicenza

“Vicenza e la montagna”, ritorna il festival dedicato alla cultura delle terre alte

Ritorna “Vicenza e la montagna”, il festival dedicato alla cultura delle terre alte.
La manifestazione, giunta alla XIV edizione grazie alla collaborazione tra la sezione CAI di Vicenza, la sezione Giovane Montagna di Vicenza, la Società Alpinisti Vicentini, l’associazione MontagnaViva di Costabissara, si terrà a Vicenza dal 3 ottobre al 12 novembre.
L’edizione di quest’anno, sostenuta dal Comune di Vicenza, è caratterizzata dalla collaborazione con la Biblioteca Bertoliana, che ospiterà la mostra “Illustrazioni in alta quota – Flora e fauna delle nostre montagne” di Annalisa e Marina Durante.
Novità della rassegna sarà la realizzazione di un Laboratorio di disegno per bambini e di un Workshop di acquarello per adulti, tenuti dalle illustratrici della mostra, durante i quali i partecipanti verranno guidati alla realizzazione di un disegno naturalistico.
Oltre alle proiezioni di film di montagna al Cinema Patronato Leone XIII, il festival propone inoltre tre serate di incontri con presentazione di libri e filmati, tutti ad ingresso libero.

Il programma è stato presentato questa mattina a Palazzo Trissino dall’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin e dal responsabile del festival Franco Pavan. Erano presenti il vicepresidente del Club alpino italiano sezione di Vicenza Claudio Baccarin, il presidente della Società alpinisti vicentini Enrico Priante e il presidente della Giovane Montagna Giorgio Bolcato.
«Il Comune di Vicenza e la Biblioteca Bertoliana – ha dichiarato l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin – hanno accolto con grande interesse la proposta dei promotori del festival che ogni anno accende per un intero mese i riflettori sulla montagna. Quest’anno, in particolare, ospitiamo nella prestigiosa sede di Palazzo Cordellina la raffinata esposizione dedicata all’illustrazione naturalistica, con la bella appendice dei laboratori in cui adulti e bambini potranno sperimentare questo particolare modo di avvicinarsi alla natura».

La mostra “Illustrazioni in alta quota”
La mostra di illustrazioni naturalistiche “Illustrazioni in alta quota” sarà visitabile dal 14 ottobre al 12 novembre ad ingresso libero nella “Sala Caffetteria” al piano terra di Palazzo Cordellina, sede della Biblioteca Civica Bertoliana (contra’ Riale 12).
Aquila, volpe, cince, cervo, civetta…le opere a colori ad acquerello e matite e quelle a grafite delle illustratrici Annalisa e Marina Durante, vincitrici di numerosi premi internazionali, porteranno a Vicenza la flora e fauna delle nostre montagne, osservate con sguardo attendo ed illustrate con grande tecnica e maestria.
L’inaugurazione della mostra, venerdì 13 ottobre alle 20.30 , sarà accompagnata da una dimostrazione di tecnica di disegno naturalistico e dalla presentazione del libro delle illustratrici “Disegniamo gli animali. Guida al disegno naturalistico con le matite colorate” (Il Castello editore) nel “Salone Centrale Dalla Pozza” al piano nobile di Palazzo Cordellina.
La mostra sarà aperta con ingresso libero dal 14 ottobre al 12 novembre tutti i giorni , escluso il lunedì, dalle 10 alle 18.
Le opere installate saranno messe in vendita a partire dal 13 novembre. Una parte del ricavato sarà devoluto per gli eventi di Vicenza e la Montagna 2024.

Le illustratrici
Annalisa e Marina Durante, sorelle gemelle, sono illustratrici e artiste naturalistiche. Attratte fin da bambine dal mondo degli animali e dal disegno, hanno fatto delle loro passioni la propria professione. Marina ama il trekking, le immersioni e la fotografia e viaggia raggiungendo luoghi inesplorati dove la natura regna incontrastata, alla ricerca d’immagini fotografiche che sono ispirazione per i suoi disegni.
La curiosità per gli animali di Annalisa è sottile e delicata, la sua natura è fatta di sussurri e lieto ascolto. Ama stare nei giardini e nei boschi in silenzio e in meditazione per osservare e ascoltare la vita nascosta.
Le loro illustrazioni sono state pubblicate su libri di molti paesi del mondo dalla Cina all’America. Sono state ospiti del Parco nazionale delle Galapagos per illustrare l’avifauna locale. Hanno lavorato per la FAO illustrando diverse specie di pesci.
Specializzate nell’insegnamento del disegno naturalistico tengono corsi dal vivo e on line e workshop rivolti a bambini, ragazzi e adulti e sono docenti di disegno naturalistico presso la storica Scuola del Castello di Milano.
Vantano diversi premi in concorsi nazionali e internazionali di wildlife art.
Per informazioni: www.duranteillustrations.com

I due laboratori
Sabato 14 ottobre nella sede Giovane Montagna di Vicenza, in via Borgo Scroffa 18, è possibile frequentare il workshop di acquarello naturalistico per adulti “Disegna la natura”, con le illustratrici della mostra Annalisa e Marina Durante.
In questo incontro Annalisa e Marina insegneranno una tecnica di disegno semplice ma efficace. Attraverso vari passaggi guideranno i partecipanti alla realizzazione di un disegno di quattro giovani civette.
I posti a disposizione sono limitati, l’iscrizione è obbligatoria. Costo 30 euro.
Domenica 15 ottobre nella “Sala Berty” di Palazzo Costantini, in Biblioteca Civica Bertoliana le due illustratrici propongono il Laboratorio di disegno naturalistico per bambini dai 7 ai 14 anni 2Disegniamo lo scoiattolo”.
In questo incontro Annalisa e Marina guideranno i partecipanti alla realizzazione di un disegno di uno scoiattolo. Si procederà poi alla colorazione del piccolo roditore utilizzando le matite colorate con la tecnica del chiaroscuro, creando le sfumature.
I posti a disposizione sono limitati, l’iscrizione è obbligatoria. Il laboratorio è gratuito.

Per informazioni e iscrizioni

Lisa 328.2061637 – email: [email protected]

Le proiezioni e gli incontri

La XIV edizione di “Vicenza e la montagna” prende il via martedì 3 ottobre alle 20.45 con la proiezione nella sala cinematografica Patronato Leone XIII del film Custodi, di Marco Rossitti.
Il film presenta una carrellata di esperienze in località diverse e dai caratteri fortemente identitari (Valle friulana di Resia, Appennino reggiano, lagune da pesca, Val Venosta, Magredi, Dolomiti di Brenta, Dolomiti feltrine, Lessinia veronese).
Si tratta di brevi ritratti che sottolineano l’importanza del prendersi cura del territorio, del valore di tradizioni rivitalizzate nel rispetto della memoria, degli equilibri fra uomo e natura. Anche i testi musicali accompagnano, senza prevaricare, i silenzi dei luoghi. Marco Rossitti, il regista, ha scandagliato il Friuli Venezia Giulia e molte altre regioni del Nord Italia alla ricerca di storie di sconosciuti, ma fondamentali, custodi dei loro territori.
Il film ha vinto il Premio Speciale Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, perché documenta la consapevolezza delle comunità rispetto agli eccezionali valori universali riconosciuti da Unesco e la capacità di una conservazione attiva del territorio.
Sarà presente in sala il regista.

Giovedì 5 ottobre la sala polifunzionale Patronato Leone XIII ospita alle 20.45 la serata Dalla Laguna alle Dolomiti, con le fotografie scattate da Stefano Maruzzo dal parapendio con cui sorvola le montagne.
Stefano Maruzzo, classe 1965, vicentino. È cameraman e fotografo professionista di paesaggio e architettura. Ha lavorato per anni con diversi network locali e nazionali, oltre che per varie case editrici. Appassionato di montagna e sport estremi, si dedica da sempre a questo tipo di fotografia. Pratica fin da giovanissimo il volo libero con deltaplano e parapendio. Da una quindicina di anni si dedica alla fotografia aerea usando un parapendio a motore. Per anni ha volato nelle sue amate Dolomiti, e oltre a varie mostre fotografiche dedicate, ha collaborato alla stesura di un importante volume “Montagne del Veneto”. Gli anni trascorsi come cameraman, professione che ha fatto fin dai primi anni 90, gli danno anche l’opportunità di conoscere profondamente il territorio veneto.

Martedì 10 ottobre, nel 90° anniversario della fondazione della sezione di Vicenza della Giovane Montagna di cui è stato presidente dal 1935 al 1938, Toni Gobbi sarà il protagonista della serata a lui dedicata dalla rassegna e da Grivel con la proiezione nella Sala cinematografica Patronato Leone XIII alle 20.45 del film La traccia di Toni – Toni Gobbi da cittadino a guida alpina.
Il film del regista Antonio Bocola racconta la vita di Toni Gobbi (1914-1970), famoso alpinista e guida alpina, cresciuto a Vicenza ma trasferitosi a Courmayeur nel 1940. Gobbi ha partecipato alle spedizioni nelle Ande Patagoniche (1957/1958) e al Gasherbrum 4 (1958) ed è stato probabilmente la prima guida cittadina italiana, nonché un grande innovatore della professione a tutti i livelli. E’ stato presidente delle Comitato Valdostano Guide (dal 1957 al 1966) e anche Presidente del Consorzio Nazionale Guide e Portatori del CAI dal 1965. Fin dagli anni ’40 è stato un attivo divulgatore delle sue attività attraverso numerosi scritti e conferenze. Nel 1965 è stato uno dei fondatori della UIAGM (unione internazionale delle guide alpine), nata proprio da una sua idea sviluppata a partire dagli anni ’50.Il film è costruito su una grande varietà di materiali: una quindicina di interviste a famigliari, conoscenti, amici e collaboratori di Toni, ormai anziani ma con ricordi vivi e intensi, e molti filmati d’epoca, alcuni dei quali digitalizzati per l’occasione e mai diffusi prima.

Martedì 17 ottobre nella sala cinematografica Patronato Leone XIII alle 20.45 è in programma la proiezione dei film Altavia 4000, di Luca Matassoni e Marco Tonolli.
Il film racconta la storia di un’amicizia che ha come sfondo i giganti delle Alpi. Gabriel Perenzoni e Nicola Castagna si conoscono durante i corsi per diventare guide alpine e scoprono di avere un sogno in comune: scalare tutti gli 82 Quattromila delle Alpi in una sola stagione. Il film racconta l’esperienza della scalata soffermandosi sul lato umano della storia, sui rapporti e sulle relazioni tra i protagonisti e dei protagonisti. Altavia 4000 è un viaggio attraverso le Alpi, un’avventura alla scoperta di se stessi e dei legami profondi che nascono lassù.
Il film ha vinto il premio “Città di Imola” al 71° Trento Film Festival.
Saranno presenti in sala i registi.
Nella stessa serata sarà proiettato Ice Merchants, film d’animazione del portoghese João Gonzalez.
Ogni giorno, padre e figlio si lanciano con un paracadute dalla loro vertiginosa casa appesa a una montagna, per recarsi al villaggio, molto lontano sotto di loro, dove vendono il ghiaccio che producono.
Vincitore di numerosi premi, nel 2022 Gonzales è diventato il primo regista di animazione portoghese ad essere premiato al Festival di Cannes con Ice Merchants, che è diventato anche il primo film portoghese ad essere nominato per un Oscar.
João Gonzalez, regista, animatore, illustratore e musicista portoghese, è interessato a unire la sua formazione musicale e la pratica dell’animazione d’autore, rivestendo il ruolo di compositore e talvolta anche di strumentista nei film che dirige, accompagnandoli a volte con performance dal vivo.

Giovedì 19 ottobre il festival prosegue nella sala polifunzionale Patronato Leone XIII con la proiezione alle 20.45 del film La lunga scala verso l’Annapurna di Ennio Savio e Rosanna Bassan.
La proiezione descrive l’esperienza di un gruppo di amici appassionati di montagna, nel cammino lungo le valli del Nepal per raggiungere il campo base dell’Annapurna, uno degli Ottomila più affascinanti della catena himalayana, tra inaspettate piogge monsoniche che rischiano di vanificare lo scopo del viaggio e incontri straordinari con gli infaticabili abitanti dei villaggi.

Martedì 24 ottobre alle 20.45, infine, in collaborazione con il Trento Film festival 365 nella la sala cinematografica Patronato Leone XIII viene proiettato il film Ephemeral del regista Alastair Lee che mostra da vicino l’arrampicata scozzese in inverno, una stagione effimera che offre uno spettacolo senza precedenti.
La macchina da presa segue gli esperti scalatori Guy Robertson e Greg Boswell nella loro ricerca di nuove vie invernali nelle Highlands scozzesi. Greg e Guy riescono a completare prime ascese straordinarie in alcuni dei più impressionanti scenari di arrampicata.
Nel film sono intervistati anche Simon Richardson e Helen Rennard, due importanti alpinisti scozzesi.
La pellicola ha vinto il premio Ritter Sport per aver messo in scena la passione e lo spirito di avventura e condivisione che guidano i due alpinisti alla ricerca di nuove vie invernali nella severa Scozia.

La mostra, le proiezioni e gli incontri sono ad ingresso libero.

Per informazioni
www.vicenzaelamontagna.it

 

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Fonte: “Vicenza e la montagna”, ritorna il festival dedicato alla cultura delle terre alte , Comune di Vicenza