giovedì, Dicembre 18, 2025
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Lagalla”Con progetto waterfront saneremo ferita tra Palermo e il mare”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Stiamo cercando di suturare tutta la ferita che c’era tra Palermo e il suo mare. È iniziata con il molo trapezoidale, con la riqualificazione importante fino a Sant’Erasmo, adesso ci restano altri due pezzi rilevanti, importanti, uno il waterfront della via Crispi che insiste proprio sull’asse centrale della città e tutta la costa sud, dove sono iniziati i lavori di bonifica del Parco Libero Grassi e dove i progetti di riqualificazione della costa stessa sono in questo momento in gara presso Invitalia”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a margine della sottoscrizione del protocollo per la progettazione e la realizzazione del waterfront di via Crispi.
xd6/col3/azn

A luglio l’export si conferma in crescita sia su base mensile che su base annua: ecco i dati Istat

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ROMA (ITALPRESS) – A luglio 2025, l’export si conferma in crescita su base sia mensile, sostenuto dalle sole vendite dirette verso i mercati extra Ue, sia annua. Lo riferisce l’Istat. Queste dinamiche sono in parte influenzate da vendite di elevato impatto (cantieristica navale), al netto delle quali si stima un aumento congiunturale dello 0,8% e una crescita tendenziale del 6,1%. Nei primi sette mesi dell’anno, la dinamica tendenziale dell’export è positiva (+2,9%), grazie alle vendite di un numero ristretto di settori; quella dell’import è più sostenuta (+4,8%). L’avanzo commerciale (+30,7 miliardi di euro), quasi totalmente imputabile agli scambi con i paesi extra Ue, è in riduzione rispetto ai primi sette mesi del 2024 (+36,0 miliardi). Il lieve aumento congiunturale dei prezzi all’import si deve ai rialzi dei prezzi di alcuni prodotti energetici (petrolio greggio ed energia elettrica); su base annua, la flessione si accentua a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con luglio 2024, quando i rialzi dei prezzi dei prodotti energetici furono più marcati.

A luglio 2025 si stima una crescita congiunturale più ampia per le esportazioni (+1,2%) rispetto alle importazioni (+0,7%). L’aumento su base mensile dell’export si deve alle maggiori vendite verso l’area extra Ue (+2,4%), mentre l’export verso l’area Ue è stazionario. Nel trimestre maggio-luglio 2025, rispetto al precedente, l’export si riduce dell’1,5%, l’import dell’1,8%. A luglio 2025 l’export cresce su base annua del 7,3% in termini monetari e del 6,9% in volume. La crescita tendenziale dell’export in valore è più sostenuta per i mercati extra Ue (+9,9%) rispetto a quelli Ue (+4,8%). L’import registra un incremento tendenziale del 6,1% in valore, che coinvolge in misura molto più marcata l’area extra Ue (+13,1%) rispetto a quella Ue (+0,8%); in volume, le importazioni crescono dell’1,1%.

Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export si segnalano: mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+45,6%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+28,5%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,0%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,1%). Si riducono su base annua le esportazioni di autoveicoli (-5,3%) e apparecchi elettrici (-3,8%).

Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’aumento dell’export nazionale sono Stati Uniti (+24,1%), Spagna (+13,8%), paesi ASEAN (+37,4%), Francia (+4,7%), Svizzera (+9,5%), Polonia (+12,5%) e Regno Unito (+9,0%). Soltanto Paesi Bassi (-7,8%), Cina (-4,0%) e Turchia (-2,5%) forniscono contributi negativi. Nei primi sette mesi del 2025, l’export registra una crescita tendenziale del 2,9%, spiegata dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+37,2%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+13,9%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,3%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+3,9%).

Per tutti gli altri settori si rilevano diminuzioni nelle vendite: le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,8%) e autoveicoli (-9,7%). Il saldo commerciale a luglio 2025 è pari a +7.908 milioni di euro (era +6.817 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-4.111 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-4.839 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici sale da 11.656 milioni di luglio 2024 a 12.019 milioni di luglio 2025. Nel mese di luglio 2025 i prezzi all’importazione aumentano dello 0,3% su base mensile e flettono del 3,0% su base annua (da -2,7% di giugno).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Palermo, Tardino “Intesa waterfront passo avanti importante per città”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Presentiamo un accordo col Comune, un grande lavoro per la riequilibratura delle waterfront di via Crispi. Si tratta di un finanziamento importante, 12,5 milioni di euro di euro che insistono sui fondi FSC 21-27 di titolarità della Regione Siciliana e ringraziamo per questo l’assessore Alessandro Aricò, che sono stati assegnati al Comune di Palermo per i quali noi oggi siamo stazione appaltante e unico soggetto attuatore dell’intero progetto. Il Comune di Palermo ci ha scelto in questa qualità per le nostre competenze professionali conclamate e ringrazio la squadra dell’autorità anche per questo. È un ulteriore passo avanti nella collaborazione tra città e porto, è certamente un passo avanti importante per la fluidità del traffico veicolare e pedonale nella via Crispi che non può continuare a rappresentare un ostacolo per i cittadini palermitani ma anzi deve essere un valore aggiunto nel loro rapporto tra città e mare”. Così il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Annalisa Tardino a margine della sottoscrizione del protocollo per la progettazione e la realizzazione del waterfront di via Crispi.
xd6/col3/azn

Focus Salute – Cromosomi, le sorprese in comune tra uomo e donna

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MILANO (ITALPRESS) – Uomini e donne hanno in comune 45 cromosomi su 46. Pensare in parallelo è vitale, perché le somiglianze nelle basi biologiche della salute e della vita sono maggiori delle differenze. Interessante: nelle donne sane in età fertile, il testosterone è presente in quantità molto superiori agli estrogeni, con l’eccezione della gravidanza. Negli uomini sani, gli estrogeni sono presenti, in quantità costanti e inferiori al testosterone, dalla pubertà fino a tarda età. Che cosa fanno, questi ormoni condivisi? Perché gli uomini devono avere gli estrogeni e le donne il testosterone, per essere più sani, più vivaci sessualmente e perfino più fertili? Nel centunesimo numero di Focus Salute, format tv dell’Italpress, la professoressa Alessandra Graziottin, ginecologa e oncologa, presenta i vantaggi del conoscere le somiglianze biologiche, tra uomini e donne, cominciando dai due ormoni cardinali, testosterone ed estrogeni, per progetti di salute luminosi e persuasivi, condivisi nella coppia e nella famiglia.

sat/gsl

Scatta “L’ORAZERO IN TOUR”, Renato Zero da gennaio in concerto nei palasport

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MILANO (ITALPRESS) – Fresco di release del suo ultimo singolo “Senza”, e in attesa di festeggiare il compleanno -che cadrà il 30 settembre- sulle note delle 19 tracce del nuovo album “L’Orazero”, in uscita per Tattica il 3 ottobre e disponibile da oggi in pre-order e pre-save, Renato Zero fa partire ufficialmente il conto alla rovescia per la sua nuova grande avventura live. Annunciate oggi le prime 23 date della nuova tournée che da gennaio ad aprile 2026 animerà i principali palasport italiani. Si parte il 24 gennaio da Roma, la sua città, con una catena di sei appuntamenti che lo vedrà live sul palco del Palazzo dello Sport, per proseguire poi a Firenze (Nelson Mandela Forum), Torino (Inalpi Arena), Mantova (Palaunical), Conegliano (Prealpi San Biagio Arena), Bologna (Unipol Arena), Pesaro (Vitrifrigo Arena), Eboli (Palasele), Bari (Palaflorio) e Messina (Palarescifina).

-Foto ufficio stampa Goigest-

(ITALPRESS).

Modric è tornato a fare rivedere le stelle

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Milan e Bologna hanno chiuso un turno di campionato felicemente influenzato – era ora – da due effervescenti e folli partite della Nazionale. Ma avevano la testa altrove. A non perdere. Finchè Modric è tornato a far rivedere le stelle. Perchè è Modric, un dio. Ma il Milan non è ancora il Milan che vuole Allegri. Gran sabato, piuttosto. E’ bello parlarne. Uno dei tanti che hanno maldetto e malscritto del 5-0 di Italia-Estonia e del 5-4 di Italia-Israele, condannando chi ha pienamente accettato – come me – le due partite e i risultati, mi ha chiamato:”Adesso ti manca solo dire che Juve-Inter 4-3 è stata meglio di Italia-Germania del’70…”. Sento una risatina e la trasformo paradossalmente in un insulto quando rispondo – scherzando ma non troppo sul memorabile evento- “Perchè no?”. “Sei il solito str….provocatore”. Forse, ma competente. A parte il valore spettacolare e sportivo di quella lontana battaglia messicana – indimenticabile per la romanzesca vittoria, per le emozioni offerte, per la grandezza di protagonisti come, fra tutti, Riva e Rivera – ho memoria di episodi fatali (il gol di Schnellinger) come di errori tecnici dei tedeschi che hanno lasciato ai posteri l’immagine simbolica del grande Beckenbauer, una Germania col braccio al collo ferita sì dagli Azzurri ma soprattutto dagli errori del suo tecnico – Helmut Schoen – il quale suggerì a Brera il famoso titolo DANKESHOEN, un sentito grazie al suo qualunquismo tattico.
Gli è che spesso i narratori di fantastici “zero a zero pieni di giuoco” partono lancia in resta contro le goleade che non abbiano – come nel ’70 – un grande valore patriottico; oppure che siano firmate da squadre avversarie che devono farci paura, come l’11 a 1 della Norvegia contro la Moldova: è vero che i nostri guai sono spesso provocati da squadre che appartengono a un’altra storia, ma preferisco le vittorie contro le grandi dell’82 e del 2006 per definire il profilo mondiale della nostra Nazionale.
E veniamo dunque al sabato santo di Juve-Inter 4-3 (come di Fiorentina-Napoli 1-3) per ribadire il plauso alle goleade rifilate a Estonia e Israele, ispiratrici di un felice risveglio degli attacchi prima languenti. A Torino s’è visto un calcio eccellente fra due squadre non “aperte” a una sfida smargiassa ma a un ritmo e a una qualità di gioco che ha permesso, a partire dal gol di Kelly, un’alternanza rigorosamente costruita con azioni firmate da Calhanoglu (2) e Yildiz, fino alla romanzesca resa dei conti firmata dai bravissimi fratelli Thuram, prima Marcus per l’Inter, poi Kephren per la Juve. Poco dopo, un Napoli che in attesa di vincere un altro scudetto onora quello appena cucito sulle maglie – lontano dal post Spalletti di Garcia – con una prestazione degna della guida che De Laurentiis ha felicemente conquistato. Ho pensato che dopo tanto spolvero la domenica avrebbe riproposto i ritmi di sempre e invece – orrore – il campionato ha riproposto tesi offensive. Giusto per i tre punti l’Udinese e il Toro si sono accontentati di vincere 1-0 a Pisa e a Roma (dove sicuramente la sconfitta vale un polemicissimo 4-0). L’Atalanta, visto che si ritroverà fra poche ore con Napoli, Juve e Inter sulla scena della Champions, ha voluto fare la sua sparata, un pokerone al Lecce firmato Scalvini, De Kateleare (2), Zalewski. Se permettete – sono con Juric – alla faccia di Mister Lookman.

Mattarella “Diritti dei bambini a rischio, a Gaza condizione disumana”

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ROMA (ITALPRESS) – “La condizione dell’infanzia nel mondo, costituisce un costante richiamo alle coscienze. I diritti dei bambini sono continuamente a rischio e sovente vengono lesi non soltanto nelle zone di guerra, dove siamo in presenza di una vera emergenza umanitaria che colpisce in particolare l’infanzia. Questo stato di cose rappresenta un peso di inciviltà insostenibile per la comunità internazionale. Sono queste le tragiche conseguenze della brutale violenze delle guerre”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale il premio Burgio.
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(Fonte video: Quirinale)

Scossa di terremoto 5.2 a sud-est di Malta, non sono stati segnalati danni

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LA VALLETTA (MALTA (ITALPRESS/MNA) – Questa mattina è stato registrato un terremoto di magnitudo 5.2 a sud-est di Malta, che ha provocato scosse avvertite in diverse località. L’evento sismico si è verificato alle 11:55, con epicentro situato a circa 205 chilometri a est delle isole maltesi e a una profondità di circa 10 chilometri sotto il mare.

Sebbene Malta non si trovi direttamente su una grande faglia, la sua vicinanza al punto di incontro tra le placche tettoniche africana ed eurasiatica rende questi tremori sottomarini tutt’altro che rari. I residenti hanno riferito una breve sensazione di scuotimento, ma al momento non sono stati segnalati danni.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Stress e intestino: un legame che pesa sulla salute delle donne

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MILANO (ITALPRESS) – Una nuova ricerca dell’Osservatorio Yakult svela lo stretto legame tra benessere psico-fisico e salute intestinale. Da un’indagine commissionata da Osservatorio Yakult ad AstraRicerche, emerge che il 57% delle donne si ritiene spesso stressata, contro il 44% degli uomini.
Le donne si fanno carico degli impegni privati e familiari più degli uomini (64% vs 42%) e sono più sensibili a preoccupazioni “pubbliche” come guerre, criminalità, inflazione o
instabilità politica. I disturbi intestinali interessano più le donne che gli uomini (54% vs 37%) e le prime sono più consapevoli dell’esistenza del legame tra intestino e cervello (asse intestino-cervello): il 44% afferma che il proprio intestino influenza sia il benessere generale sia l’umore; il 40%
ritiene che lo stato mentale incida direttamente sulla salute intestinale.
La nuova ricerca dell’Osservatorio Yakult, condotta da AstraRicerche, istituto italiano indipendente di ricerche di mercato, fotografa un Paese affaticato, con un forte divario di genere nel carico mentale e fisico. Solo il 41% delle donne si dichiara soddisfatta della propria vita.
La ricerca è stata presentata in anteprima al Tempo delle Donne, la festa-festival di Corriere della Sera, nel live talk “La pancia lo sa” a cura della giornalista e saggista scientifica Eliana Liotta e commentata da Cosimo Finzi, Direttore di AstraRicerche, Silvio Danese, Direttore di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva all’IRCCS Ospedale San Raffaele, e Michela Matteoli, Direttrice del programma di Neuroscienze presso l’Istituto Clinico Humanitas e Docente Ordinario di Farmacologia ad Humanitas University.
Dall’indagine – condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 65 anni per sesso, età, area geografica – emerge che nel 2025 quasi la metà degli intervistati sta “così così”.
Solo il 44,9% si è detto soddisfatto e questa percentuale scende ulteriormente se si guarda alle donne, dove solo il 42% ha vissuto un anno positivo, contro il 48% degli uomini. Con una forbice che si allarga a 47% (donne) vs 58% (uomini) nella fascia d’età più giovane che va dai 18 ai 29 anni. La percezione del cambiamento rispetto all’anno precedente conferma un quadro diviso: se da un lato il 31,4% degli italiani dichiara un miglioramento, dall’altro il 26,4% ha sperimentato un peggioramento, con una tendenza più marcata tra le donne (29% rispetto al 24% dichiarato dagli uomini).
“Insieme a Osservatorio Yakult abbiamo voluto misurare il benessere reale, quello vissuto nella quotidianità, dentro le case e le teste delle persone. E ciò che emerge è il crescente disequilibrio tra uomini e donne, soprattutto fra le più giovani” – afferma Cosimo Finzi. “Le donne lavorano “ufficialmente” meno ore, ma si fanno carico di gran parte delle responsabilità domestiche e familiari. Questo si traduce in più stress, meno tempo per sè e una percezione di benessere inferiore”.
Quando gli intervistati sono chiamati a valutare il proprio livello di impegno domestico e familiare, il 64% delle donne dichiara un impegno domestico medio-alto, contro il 42% degli uomini, con un picco nelle 40-49enni del 72% (vs il 40% per i coetanei maschi). Cucinare, pulire casa, occuparsi dei figli sono attività che spesso non sono una scelta ma una necessità, comportando un significativo livello di preoccupazione.
Ma le ansie femminili non sono solo relative alla sfera privata e familiare. I livelli di preoccupazione tra le donne sono infatti molto elevati, sia per quanto riguarda la propria cerchia affettiva (ad esempio per la salute o la stabilità economica dei propri cari), sia per dinamiche esterne come guerre, criminalità, inflazione o instabilità politica. L’indice di “preoccupazione pubblica” è significativamente più alto nelle donne (43%) che negli uomini (32%), confermando una maggiore esposizione emotiva al contesto sociopolitico. Le conseguenze si osservano in maniera chiara sul piano emotivo e psicologico: il 57% delle donne afferma di sentirsi spesso stressata, contro il 44% degli uomini.
Silvio Danese commenta: “Intestino e stati d’animo possono inquinarsi reciprocamente. Infatti, gli scambi lungo l’asse intestino-cervello avvengono tramite ormoni, ma in gioco entrano anche il sistema immunitario e il microbiota enterico, il popolo di microrganismi che abita nel profondo delle viscere. In effetti, l’intestino è tappezzato da migliaia di neuroni, le stesse cellule nervose dell’encefalo, che comunicano attraverso gli impulsi elettrici”. Sul piano della salute intestinale solo 4 intervistati su 10 si dicono soddisfatti (salute buona o ottima) e gli uomini superano le donne (43% vs 39%) in questa affermazione. Il 44% delle donne è consapevole che il proprio intestino influenza il benessere generale e l’umore. E il 40% di esse ritiene che anche lo stato mentale influenzi direttamente la salute intestinale. Tuttavia, solo il 32% degli italiani si sente ben informato sull’intestino, e appena il 18% conosce il concetto di asse intestino-cervello.
L’indice di problemi intestinali è medio/alto per le donne (54%, mentre per gli uomini si attesta al 37%) e il 33% delle intervistate afferma che l’intestino è spesso dolorante (vs 27% degli uomini), ma soprattutto le donne sono consapevoli che intestino e cervello si influenzano reciprocamente: affermazione vera per il 78,7% degli intervistati, con una comprensione nettamente maggiore nelle donne (85%) rispetto agli uomini (72%).
Aggiunge Michela Matteoli: “Negli ultimi anni, varie ricerche hanno ipotizzato che la composizione del microbiota intervenga nello sviluppo dei disturbi neurodegenerativi. Mangiare verdura, frutta, legumi e cereali integrali, come suggerisce la dieta mediterranea, è fondamentale per rifornire di fibre la parte a noi favorevole dei batteri con cui conviviamo”. Solo il 32,4% ritiene di conoscere bene l’intestino e il suo funzionamento: un dato molto inferiore ad altri organi del nostro corpo; presso gli uomini la conoscenza non supera il 28% (donne 37%), la GenZ si ferma al 29%. Il 64,7% degli intervistati, infine, afferma di volerne sapere di più sull’intestino e sul suo impatto sulla salute.
“I risultati della ricerca parlano chiaro: serve più consapevolezza e conoscenza” – conclude Arianna Rolandi, Direttrice Science and Corporate Communication di Yakult Italia. “Osservatorio Yakult persegue l’obiettivo di intercettare i bisogni emergenti legati al benessere psico-fisico delle persone.
Questo ci consente di sviluppare progetti e azioni concrete di educazione alimentare e stili di vita sani.
Al centro della nostra attenzione, l’asse intestino-cervello e la salute del microbiota intestinale, entrambi preziosi alleati del benessere mentale e fisico”.
-foto ufficio stampa Yakult-
(ITALPRESS).

Stress e intestino: un legame che pesa sulla salute delle donne

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MILANO (ITALPRESS) – Una nuova ricerca dell’Osservatorio Yakult svela lo stretto legame tra benessere psico-fisico e salute intestinale. Da un’indagine commissionata da Osservatorio Yakult ad AstraRicerche, emerge che il 57% delle donne si ritiene spesso stressata, contro il 44% degli uomini.
Le donne si fanno carico degli impegni privati e familiari più degli uomini (64% vs 42%) e sono più sensibili a preoccupazioni “pubbliche” come guerre, criminalità, inflazione o
instabilità politica. I disturbi intestinali interessano più le donne che gli uomini (54% vs 37%) e le prime sono più consapevoli dell’esistenza del legame tra intestino e cervello (asse intestino-cervello): il 44% afferma che il proprio intestino influenza sia il benessere generale sia l’umore; il 40%
ritiene che lo stato mentale incida direttamente sulla salute intestinale.
La nuova ricerca dell’Osservatorio Yakult, condotta da AstraRicerche, istituto italiano indipendente di ricerche di mercato, fotografa un Paese affaticato, con un forte divario di genere nel carico mentale e fisico. Solo il 41% delle donne si dichiara soddisfatta della propria vita.
La ricerca è stata presentata in anteprima al Tempo delle Donne, la festa-festival di Corriere della Sera, nel live talk “La pancia lo sa” a cura della giornalista e saggista scientifica Eliana Liotta e commentata da Cosimo Finzi, Direttore di AstraRicerche, Silvio Danese, Direttore di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva all’IRCCS Ospedale San Raffaele, e Michela Matteoli, Direttrice del programma di Neuroscienze presso l’Istituto Clinico Humanitas e Docente Ordinario di Farmacologia ad Humanitas University.
Dall’indagine – condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 65 anni per sesso, età, area geografica – emerge che nel 2025 quasi la metà degli intervistati sta “così così”.
Solo il 44,9% si è detto soddisfatto e questa percentuale scende ulteriormente se si guarda alle donne, dove solo il 42% ha vissuto un anno positivo, contro il 48% degli uomini. Con una forbice che si allarga a 47% (donne) vs 58% (uomini) nella fascia d’età più giovane che va dai 18 ai 29 anni. La percezione del cambiamento rispetto all’anno precedente conferma un quadro diviso: se da un lato il 31,4% degli italiani dichiara un miglioramento, dall’altro il 26,4% ha sperimentato un peggioramento, con una tendenza più marcata tra le donne (29% rispetto al 24% dichiarato dagli uomini).
“Insieme a Osservatorio Yakult abbiamo voluto misurare il benessere reale, quello vissuto nella quotidianità, dentro le case e le teste delle persone. E ciò che emerge è il crescente disequilibrio tra uomini e donne, soprattutto fra le più giovani” – afferma Cosimo Finzi. “Le donne lavorano “ufficialmente” meno ore, ma si fanno carico di gran parte delle responsabilità domestiche e familiari. Questo si traduce in più stress, meno tempo per sè e una percezione di benessere inferiore”.
Quando gli intervistati sono chiamati a valutare il proprio livello di impegno domestico e familiare, il 64% delle donne dichiara un impegno domestico medio-alto, contro il 42% degli uomini, con un picco nelle 40-49enni del 72% (vs il 40% per i coetanei maschi). Cucinare, pulire casa, occuparsi dei figli sono attività che spesso non sono una scelta ma una necessità, comportando un significativo livello di preoccupazione.
Ma le ansie femminili non sono solo relative alla sfera privata e familiare. I livelli di preoccupazione tra le donne sono infatti molto elevati, sia per quanto riguarda la propria cerchia affettiva (ad esempio per la salute o la stabilità economica dei propri cari), sia per dinamiche esterne come guerre, criminalità, inflazione o instabilità politica. L’indice di “preoccupazione pubblica” è significativamente più alto nelle donne (43%) che negli uomini (32%), confermando una maggiore esposizione emotiva al contesto sociopolitico. Le conseguenze si osservano in maniera chiara sul piano emotivo e psicologico: il 57% delle donne afferma di sentirsi spesso stressata, contro il 44% degli uomini.
Silvio Danese commenta: “Intestino e stati d’animo possono inquinarsi reciprocamente. Infatti, gli scambi lungo l’asse intestino-cervello avvengono tramite ormoni, ma in gioco entrano anche il sistema immunitario e il microbiota enterico, il popolo di microrganismi che abita nel profondo delle viscere. In effetti, l’intestino è tappezzato da migliaia di neuroni, le stesse cellule nervose dell’encefalo, che comunicano attraverso gli impulsi elettrici”. Sul piano della salute intestinale solo 4 intervistati su 10 si dicono soddisfatti (salute buona o ottima) e gli uomini superano le donne (43% vs 39%) in questa affermazione. Il 44% delle donne è consapevole che il proprio intestino influenza il benessere generale e l’umore. E il 40% di esse ritiene che anche lo stato mentale influenzi direttamente la salute intestinale. Tuttavia, solo il 32% degli italiani si sente ben informato sull’intestino, e appena il 18% conosce il concetto di asse intestino-cervello.
L’indice di problemi intestinali è medio/alto per le donne (54%, mentre per gli uomini si attesta al 37%) e il 33% delle intervistate afferma che l’intestino è spesso dolorante (vs 27% degli uomini), ma soprattutto le donne sono consapevoli che intestino e cervello si influenzano reciprocamente: affermazione vera per il 78,7% degli intervistati, con una comprensione nettamente maggiore nelle donne (85%) rispetto agli uomini (72%).
Aggiunge Michela Matteoli: “Negli ultimi anni, varie ricerche hanno ipotizzato che la composizione del microbiota intervenga nello sviluppo dei disturbi neurodegenerativi. Mangiare verdura, frutta, legumi e cereali integrali, come suggerisce la dieta mediterranea, è fondamentale per rifornire di fibre la parte a noi favorevole dei batteri con cui conviviamo”. Solo il 32,4% ritiene di conoscere bene l’intestino e il suo funzionamento: un dato molto inferiore ad altri organi del nostro corpo; presso gli uomini la conoscenza non supera il 28% (donne 37%), la GenZ si ferma al 29%. Il 64,7% degli intervistati, infine, afferma di volerne sapere di più sull’intestino e sul suo impatto sulla salute.
“I risultati della ricerca parlano chiaro: serve più consapevolezza e conoscenza” – conclude Arianna Rolandi, Direttrice Science and Corporate Communication di Yakult Italia. “Osservatorio Yakult persegue l’obiettivo di intercettare i bisogni emergenti legati al benessere psico-fisico delle persone.
Questo ci consente di sviluppare progetti e azioni concrete di educazione alimentare e stili di vita sani.
Al centro della nostra attenzione, l’asse intestino-cervello e la salute del microbiota intestinale, entrambi preziosi alleati del benessere mentale e fisico”.
-foto ufficio stampa Yakult-
(ITALPRESS).