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Elezioni Regionali, alleanza Occhiuto-Sud chiama Nord: “Strategica per tutto il centrodestra” / Video

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “La sanità calabrese era stata lasciata in macerie dai commissari nominati dal governo Conte e dal Pd: da Cotticelli che si perse il piano Covid, a Zuccatelli che sosteneva che il virus si trasmettesse solo dopo quindici minuti di baci con la lingua, fino a Longo, una brava persona ma senza competenze sanitarie. Io in questi quattro anni ho lavorato per ricostruire e oggi abbiamo creato le condizioni per l’uscita dal commissariamento, che avverrà già dalle prossime settimane”. Con queste parole l’ex presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha aperto la presentazione della lista di Sud chiama Nord a sostegno della sua candidatura alle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre.

Occhiuto ha parlato di un’alleanza “strategica non solo per il Sud ma per tutto il centrodestra nazionale”, capace di valorizzare amministratori e sindaci “che dimostrano come anche nel Mezzogiorno ci siano eccellenze nella gestione della cosa pubblica”. Un modello, ha aggiunto, che in Sicilia “è già radicato” e che in Calabria “può diventare un punto di forza per il futuro del centrodestra”.

IL VIDEO DI OCCHIUTO

Accanto a lui, il leader di Sud chiama Nord e sindaco di Taormina, Cateno De Luca, ha spiegato le ragioni della scelta: “Il nostro sostegno a Roberto Occhiuto nasce dalla stima per un uomo del fare, capace di determinare un cambiamento in una terra difficile, spesso usata come bancomat della politica. È una scelta che va oltre le sfumature politiche, perché parliamo di un amministratore che ha deciso di restare sul territorio, assumendosi rischi e responsabilità”.

De Luca ha poi sottolineato la linea del movimento: “Le alleanze si fanno sui contenuti e sugli uomini e le donne capaci di attuarli. Siamo pragmatici, abituati ad amministrare e a rendere funzionanti i municipi, e queste sono le caratteristiche che riteniamo fondamentali”.

IL VIDEO DI CATENO DE LUCA

Alla conferenza è intervenuta anche la presidente del movimento ed ex viceministro dell’Economia, Laura Castelli, che ha definito Reggio Calabria “il luogo simbolo per costruire non solo un ponte di infrastrutture, ma anche un ponte di idee e soluzioni per rafforzare il Paese”. “Questo – ha aggiunto Castelli – è un momento politico importante per noi, e la presenza di Cateno De Luca e Roberto Occhiuto, due amministratori che hanno dimostrato di saper riformare con coraggio e innovazione, segna l’inizio di un percorso che potrà aprire nuove collaborazioni. In Sicilia siamo all’opposizione e lì intendiamo restare, ma come movimento nazionale portiamo soluzioni che vogliamo arrivino a chi ha la possibilità di metterle in pratica”. 

IL VIDEO DI CASTELLI

-Foto xr6/Italpress-
(ITALPRESS).

Job Day PA, Zangrillo “I giovani ci chiedono ambienti di lavoro più stimolanti e dinamici”

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ROMA (ITALPRESS) – “Aprire le porte degli uffici pubblici, come stanno facendo oggi le diverse amministrazioni, è un passo importante soprattutto per le nuove generazioni”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, durante l’evento “Job Day PA” organizzato dalla Provincia di Lecco in occasione della celebrazione dei suoi 30 anni.

L’incontro, che ha visto la partecipazione di tanti giovani, è stato l’occasione per ricordare le iniziative messe in campo dal Dipartimento della Funzione pubblica per attrarre e trattenere talenti. “Abbiamo innovato e digitalizzato le procedure di reclutamento, attraverso il portale inPA, e ridotto i tempi di durata dei concorsi passando da una media di due anni a circa 180 giorni. Stiamo rafforzando le competenze delle nostre persone puntando in modo particolare sulle capacità trasversali, sempre più necessarie per guidare le transizioni in atto”, ha sottolineato il ministro.

“La vera sfida, ora, è quella di introdurre percorsi di carriera e di crescita. I giovani ci chiedono ambienti di lavoro più stimolanti e dinamici. È questo l’obiettivo del disegno di legge ‘merito’, ora all’esame del Parlamento, che prevede innovativi sistemi di misurazione e valutazione della performance e, nel rispetto dei principi scolpiti nella Costituzione, nuove possibilità di crescita sulla base dei risultati raggiunti. Un passaggio fondamentale per motivare le nostre persone, accrescere il senso di appartenenza e offrire servizi sempre più efficienti ai nostri utenti, cittadini e imprese”, ha concluso Zangrillo.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Agenzia del Demanio, investimenti in crescita e 120 milioni di risparmi per lo Stato

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ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi tre anni gli investimenti sul patrimonio dello Stato sono cresciuti del 144% raggiungendo 3,9 miliardi nel 2024, gli interventi avviati sono cresciuti dell’11,4%, la spesa per locazioni passive e costi di funzionamento si è ridotta di 120 milioni (-11,2%). E’ quanto emerge rapporto annuale 2025 dell’Agenzia del Demanio, ente pubblico economico che gestisce 44 mila immobili dello Stato per un valore di 62,8 miliardi, presentato alla Camera dei deputati alla presenza di istituzioni e stakeholder, oltre al Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, sono intervenuti il Vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli e il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. Al centro l’utenza: le pubbliche amministrazioni centrali, che necessitano di una logistica efficiente e moderna, i cittadini, orientati a servizi innovativi e spazi pubblici di relazioni, i territori protagonisti dei processi di rigenerazione. L’Agenzia misura gli impatti degli interventi in termini ESG.

Tra i principali risultati emerge che: il 69% dei consumi di energia primaria si è ridotta rispetto alla situazione ante intervento; non c’è stato aumento del consumo di suolo; il 47% della superficie interessata ora è permeabile; l’85% degli interventi ha riqualificato aree urbane dismesse, restituendole alla vita attiva delle comunità; il 57% delle operazioni ha integrato misure di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici; il 100% degli interventi è stato progettato senza consumo di suolo; il 42% ha adottato strategie di recupero sostenibile del territorio. Il rapporto 2025 riporta i dati del Piano Strategico Industriale e del primo Piano di Sostenibilità, che si aggiunge alla Rendicontazione di Sostenibilità redatta seguendo i criteri della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) in forma volontaria e asseverata da un ente indipendente.

“Il nuovo Piano Strategico Industriale proietta gli obiettivi dell’Agenzia al 2028 e prevede l’avanzamento continuo delle attività in termini di sostenibilità, digitalizzazione e innovazione, con il rafforzamento di interventi di riuso dell’immobile pubblico, della stretta collaborazione con gli Enti Locali e delle operazioni di valorizzazione attraverso il mercato”, ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Il riuso dell’immobile pubblico, la rete di competenze, l’innovazione tecnologica e la partecipazione dei territori e degli investitori privati guidano l’azione dell’Agenzia. La missione è gestire il patrimonio immobiliare dello Stato, farlo rivivere in una dimensione innovativa adeguata al mutato contesto delle città, offrire dunque spazi utili, accessibili e sostenibili – ha proseguito -. Il patrimonio immobiliare dello Stato, memoria e l’identità culturale del cittadino, viene riusato per divenire strumento di sviluppo, per fornire risposte alle nuove istanze della città e attrattività verso i giovani grazie a tecnologia e a digitalizzazione”.

Il modello innovativo di gestione del patrimonio immobiliare pubblico si basa soprattutto sulla collaborazione con gli Enti Locali e sulla costruzione di una rete con università e centri di ricerca. Questo approccio ha dato vita ai Piani Città degli immobili pubblici, strumento che consente di pianificare la migliore destinazione urbanistica degli immobili in coerenza con gli obiettivi di sviluppo dei territori. L’Agenzia ha già avviato 24 Piani Città in tutta Italia e prevede di sottoscriverne 65 entro il 2028.

Ogni Piano parte dall’analisi dei contesti e delle peculiarità locali per rispondere alle nuove esigenze demografiche, abitative e sociali, attraverso tre assi: rigenerazione urbana, transizione ambientale ed energetica, valorizzazione sociale e culturale. Per quanto riguarda l’innovazione digitale, in qualità di stazione appaltante qualificata l’Agenzia sta portando avanti l’uso avanzato del Building Information Modeling (BIM) dalla progettazione all’esecuzione, per ottimizzare l’intero ciclo di vita degli immobili. La valorizzazione del patrimonio immobiliare necessita del coinvolgimento dei privati. Il nuovo portale degli immobili pubblici disponibili, “Crea valore, investi con noi”, è uno strumento per attrarre investitori e stakeholder, facilitando l’attivazione di iniziative di partenariato pubblico-privato. Sono esempi l’ex Città dello Sport di Tor Vergata a Roma, oggetto di un avviso per la sua trasformazione in una “Green City”, l’ex Polverificio Borbonico di Scafati (Salerno), destinato a polo turistico-culturale nell’area archeologica di Pompei. Sempre per coinvolgere il mercato sono stati pubblicati 18 bandi di uso temporaneo per favorire la fruizione immediata del patrimonio pubblico in disuso aprendolo ad attività culturali, servizi per le comunità, spazi per giovani e famiglie.

– foto xb1/Italpress –

(ITALPRESS).

Calabria, Occhiuto “Conte e Pd hanno lasciato macerie nella sanità”

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “La sanità calabrese era stata lasciata in macerie dai commissari nominati dal governo Conte e dal Pd: da Cotticelli che si perse il piano Covid, a Zuccatelli che sosteneva che il virus si trasmettesse solo dopo quindici minuti di baci con la lingua, fino a Longo, una brava persona ma senza competenze sanitarie. Io in questi quattro anni ho lavorato per ricostruire e oggi abbiamo creato le condizioni per l’uscita dal commissariamento, che avverrà già dalle prossime settimane”. Lo ha detto l’ex presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, durante la presentazione della lista di Sud chiama Nord a sostegno della sua candidatura alle elezioni regionali in programma il 5 e 6 ottobre.

xr6/pc/mca2

Corteo pro Palestina, in migliaia nel fiorentino: traffico della A1 bloccato per un’ora, tensione fuori dall’azienda Leonardo

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FIRENZE (ITALPRESS) –  In migliaia si sono ritrovati questa mattina alla rotonda davanti all’uscita autostradale di Calenzano, sulla A1, bloccando il traffico per circa un’ora, e creando disagi sia alle auto in entrata che a quelle in uscita dal casello autostradale. I manifestanti, che dichiarano di essere circa 10mila persone, si sono ritrovati in tale luogo perché il fulcro dell’iniziativa organizzata dai sindacati di base in occasione dell’odierno sciopero generale per Gaza.

Una bandiera palestinese è stata affissa sulla struttura denominata Ruota del tempo, realizzata dall’artista israeliano Dani Karavan, opera che si trova sulla rotonda davanti all’uscita autostradale di Calenzano. L’obiettivo dei manifestanti è arrivare fino a Campi Bisenzio, ed esattamente al piazzale delle officine Leonardo, azienda che produce armamenti presa di mira per i rapporti con Israele.

Al momento molte strade di collegamento nella zona della Piana fiorentina, ovvero nei comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, risultano bloccate o si segnalano per forti rallentamenti nella viabilità.

TENSIONE DAVANTI ALL’AZIENDA LEONARDO A CAMPI BISENZIO

All’arrivo dei manifestanti del corteo pro Gaza partito in mattinata dalla rotonda autostradale di Calenzano (Firenze) davanti alla sede dell’azienda Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze), si sono registrati alcuni attimi di tensione. Infatti proprio un gruppo di manifestanti si è avvicinato alla recinzione della Leonardo creando un piccolo varco, ma non riuscendo ad entrare perchè un’altra recinzione ne ha bloccato l’accesso. Sono stati lanciati sempre da parte di alcuni manifestanti, all’interno dell’azienda, sassi e petardi, cercando di colpire agenti di polizia schierati in tenuta anti sommossa. Lanciati cori contro la Leonardo, accusata di fornire armi all’esercito israeliano.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Elezioni in Calabria, De Luca “Con Occhiuto alleanza strategica”

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “Il nostro sostegno a Roberto Occhiuto nasce dalla stima per un uomo del fare, capace di determinare un cambiamento in una terra difficile, spesso usata come bancomat della politica. È una scelta che va oltre le sfumature politiche, perché parliamo di un amministratore che ha deciso di restare sul territorio, assumendosi rischi e responsabilità”. Lo ha detto il leader di Sud chiama Nord e sindaco di Taormina, Cateno De Luca, presentando la lista del suo movimento a sostegno della candidatura di Occhiuto alle elezioni regionali in Calabria del 5 e 6 ottobre.

xr6/pc/mca2

Il pegno, un’antica garanzia che sostiene il presente

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MILANO (ITALPRESS) – Quando si parla di “pegno”, l’immaginario collettivo si sposta subito a immagini d’altri tempi: i Monti di Pietà, la scena di Totò in Miseria e nobiltà con il cappotto impegnato per pochi spiccioli, il gesto di chi, in difficoltà, cede momentaneamente un bene per ottenere liquidità. Eppure, oggi più che mai, il pegno è uno strumento vitale per l’economia. A dimostrarlo è il nuovo volume “Il pegno” di Vittorio Occorsio ed Elena Guardigli, uscito nel Commentario Schlesinger (che prende il nome dal suo fondatore e direttore per molti anni, prima che fosse continuato da F.D. Busnelli e G. Ponzanelli, sempre edito Giuffrè, ora Lefebvre Giuffrè).
Si tratta di oltre ottocento pagine fitte che analizzano ogni singolo aspetto dell’istituto secondo la scansione degli articoli del Codice Civile e della Legge sul Pegno non Possessorio, e così facendo illustrano restituiscono al pegno tutta la sua attualità. L’opera racconta come questa forma di garanzia reale, disciplinata dal codice civile e da leggi speciali, non sia affatto un istituto polveroso, ma un pilastro della vita economica contemporanea. E lo fa con uno stile che tiene insieme l’analisi giuridica e la concretezza delle situazioni reali, parlando sia agli studiosi sia a chi, nel mondo delle imprese e delle banche, si confronta ogni giorno con la necessità di tutelare il credito.
Perchè il pegno conta ancora? La risposta è semplice: senza garanzie, non c’è credito. E senza credito, non c’è crescita. Per le imprese, il pegno è la chiave per ottenere finanziamenti, spesso decisivi per lo sviluppo o per superare momenti di crisi. Dalla possibilità di impegnare azioni e quote societarie fino al pegno su crediti, strumenti finanziari e beni aziendali, questa garanzia accompagna l’impresa moderna in tutte le sue fasi: dalla nascita di una start-up fino alla ristrutturazione di un’azienda in difficoltà. Non a caso, il legislatore ha introdotto il cosiddetto pegno mobiliare non possessorio (d.l. 59/2016), che consente all’imprenditore di continuare a utilizzare i beni offerti in garanzia: un’innovazione fondamentale che concilia sicurezza per i creditori e operatività per chi fa impresa, che fa seguito alle normative degli anni Novanta sul pegno su prosciutti e sulle forme di Parmigiano.
Ma l’opera non dimentica i cittadini comuni. Accanto alle imprese, anche i privati ricorrono al pegno, spesso in silenzio, per far fronte a necessità improvvise: dal pagamento di una bolletta o di un affitto arretrato, fino alle spese mediche. Come dimostrano i dati OSCE e Istat, in un’Italia in cui milioni di persone vivono a rischio di povertà o esclusione sociale, il credito su pegno rappresenta ancora un’àncora di salvezza, una risposta rapida che evita il ricorso a canali pericolosi o usurari. L’analisi degli Autori illumina anche questo versante, troppo spesso trascurato, mostrando come dietro un istituto giuridico si nascondano storie di vita quotidiana, fatte di bisogni e dignità da preservare.
La forza del volume sta proprio qui: nell’aver restituito al pegno la sua doppia anima. Da un lato, sofisticato strumento giuridico, con regole precise e complessi dibattiti dottrinali; dall’altro, leva economica e sociale concreta, capace di incidere sulle scelte di famiglie e imprese. Non un fossile del diritto, ma un meccanismo vivo, che si adatta ai tempi: basti pensare all’uso crescente delle nuove tecnologie, dalla dematerializzazione dei titoli al possibile impiego della blockchain.
La prefazione di Stefano Lucchini, Chief External Relations and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo e presidente FEDUF, evidenzia bene questo aspetto: il pegno è uno strumento che accompagna tanto il mondo della finanza e dell’impresa quanto i cittadini comuni. E’ la garanzia che permette di trasformare beni in liquidità, sostenendo il tessuto produttivo e insieme proteggendo chi, senza altre alternative, vi ricorre.
In definitiva, “Il pegno” di Occorsio e Guardigli non è solo un commento autorevole al codice civile: è anche un libro che parla del presente. Ricorda che dietro le formule giuridiche ci sono aziende che cercano credito per crescere, famiglie che affrontano momenti difficili, banche che bilanciano rischi e opportunità. E mostra come un istituto antico, se reinterpretato con sguardo moderno, possa diventare uno strumento di inclusione, sviluppo e resilienza.
Nel contesto attuale, in cui l’economia richiede flessibilità e il sistema finanziario chiede certezze, opere come questa aiutano a comprendere che il diritto non è una materia per addetti ai lavori, ma una infrastruttura fondamentale della vita collettiva. E’ questo lo spirito che attraversa il Commentario Schlesinger e che gli Autori hanno saputo tradurre in un libro che unisce rigore, utilità e visione.
Un’opera sistematica su questo istituto, anche con il commento alla normativa sul pegno non possessorio, non era stata mai fatta: non interesserà soltanto giuristi e operatori del diritto, ma chiunque voglia capire da vicino come funziona davvero il motore nascosto della nostra economia: quel meccanismo silenzioso, ma essenziale, che lega credito e garanzia. Perchè senza pegno – ieri come oggi – il credito rischia di restare un privilegio per pochi.

– Foto Lefebvre Giuffrè –

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Mercedes-Benz e TransMedics insieme per trasporto organi per trapianti

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ROMA (ITALPRESS) – TransMedics Group, azienda di tecnologia medica che sta trasformando la terapia dei trapianti per pazienti con insufficienza terminale di polmoni, cuore e fegato, ha annunciato una collaborazione strategica con Mercedes-Benz Group per introdurre, per la prima volta, una flotta di veicoli Mercedes-Benz Classe V, dedicati esclusivamente al trasporto di organi in tutta Italia.

La collaborazione è in linea con la più ampia strategia commerciale di TransMedics volta a replicare in Europa il successo del proprio NOP statunitense, attraverso la costruzione di una rete logistica dedicata, sia aerea che terrestre, che integri la piattaforma innovativa di perfusione OCS e i servizi clinici di TransMedics. Il prossimo lancio potrebbe gettare le basi per una rete logistica europea multi-paese, interamente dedicata ai trapianti, finalizzata ad ampliare l’accesso agli organi donati e a supportare un numero maggiore di pazienti in attesa di trapianto. Nell’ambito della collaborazione, TransMedics distribuirà e gestirà diversi veicoli Mercedes-Benz V-Class in quattro principali hub italiani del NOP a Milano, Roma, Padova e Bari.

I veicoli saranno dotati di specifiche avanzate di sicurezza, conformi ai rigorosi requisiti del trasporto di organi per trapianto, garantendo un ambiente protetto per organi, medici e attrezzature durante le missioni di trasporto.

Il lancio iniziale degli hub italiani del NOP è previsto entro la fine del 2025. Ogni hub sarà dotato dei sistemi OCS Lung, Heart e Liver e sarà gestito da un team esperto di perfusionisti clinici. TransMedics intende garantire supporto tecnologico, clinico e logistico continuativo a centri trapianti, organizzazioni di procurement e èquipe chirurgiche, al fine di incrementare l’utilizzo degli organi donati per i trapianti in Italia. Il Centro di Comando Nazionale avrà sede presso l’hub NOP di TransMedics a Santa Giulia, Milano.

“Questa collaborazione tra TransMedics e Mercedes-Benz sottolinea il nostro comune impegno a fornire la migliore tecnologia e i migliori servizi per salvare vite,” ha dichiarato Waleed Hassanein, M.D., Presidente e Amministratore Delegato di TransMedics. “La nostra iniziativa NOP in Italia rappresenta un primo passo cruciale per ampliare a livello globale l’accesso alla nostra tecnologia salvavita OCS a favore dei pazienti che ne hanno necessità”.

“Siamo orgogliosi di supportare TransMedics con i nostri veicoli di prima classe, progettati per operazioni altamente professionali e critiche. Insieme puntiamo a innalzare gli standard del trasporto medico, consentendo ai team clinici di concentrarsi su ciò che conta di più: salvare vite” ha aggiunto Dario Albano, Managing Director di Mercedes-Benz Vans Italia.

foto: ufficio stampa Mercedes-Benz Group Italia

(ITALPRESS).