sabato, Luglio 5, 2025
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City Angels, i volontari che ogni notte aiutano chi dorme per strada

ROMA (ITALPRESS) – In Italia migliaia di persone vivono in condizioni di marginalità sociale, spesso invisibili agli occhi delle istituzioni: secondo i dati Istat e delle principali organizzazioni umanitarie, si stima che oltre 96mila persone siano senza dimora, con una presenza significativa nelle grandi città; a queste si aggiungono individui che pur avendo un tetto vivono in situazioni di povertà estrema, isolamento sociale, disagio psichico o dipendenze. Si tratta spesso di persone che hanno perso il lavoro, anziani soli, migranti, giovani emarginati, vittime di violenza domestica o persone uscite da percorsi penitenziari o di cura.

“Il Comune da solo non può risolvere tutte le criticità, specialmente quelle più grandi. L’attività di City Angels è assolutamente necessaria: a Milano i nostri ragazzi partono in tre gruppi alle 21 dalla stazione centrale e iniziano a girare per la città al fine di assistere le persone che dormono in strada, che adesso li conoscono; a tantissimi viene proposto di andare in un ricovero, perché i posti ci sono, ma il 90% si rifiuta categoricamente quindi ogni sera i nostri volontari gli forniscono medicine, cibo e tutte le necessità”, ha dichiarato Daniela Javarone, madrina dei City Angels, intervistata da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.

Per una simile attività sono arrivati riconoscimenti importanti, ma l’emergenza non sembra arrestarsi: “Di recente siamo stati premiati con la Rosa Camuna, che è la maggior onorificenza della Regione Lombardia – racconta Javarone, – Questo è un ulteriore premio, abbiamo avuto anche Ambrogini d’Oro e in generale il palmares è sterminato. Tutte queste persone che dormono in strada danno molto fastidio alla gente, c’è molto più interesse verso gli animali: a Milano sono un po’ tutti arrabbiati, la situazione è diventata più pericolosa perché non sai mai chi hai davanti e il 70% di chi dorme per strada ha problemi mentali. Abbiamo una casa famiglia che il Comune di Milano ci ha dato in gestione, anche se all’inizio era in condizioni disastrate: lì c’è un servizio medico capace di fronteggiare le situazioni più drammatiche, purtroppo il Comune ci lascia ricoverare solo uomini ma all’occorrenza c’è anche il servizio di psicologia”.

La madrina dei City Angels spiega poi la procedura per entrare a farne parte: “Durante l’anno ci sono due periodi per le selezioni: chi viene chiamato dopo le iscrizioni deve fare un’accurata diagnosi medica e se sta bene viene istruito nelle palestre messe a disposizione dalla polizia. Non è un lavoro facile, perché ci si può trovare di fronte a situazioni di pericolo, ma sono talmente tante le richieste che i gruppi si possono anche ruotare: ognuno di questi ha un caposquadra, che è una figura che ha grande esperienza nei City Angels”.

Javarone si sofferma poi sul momento più toccante della sua avventura: “È stato quando ho conosciuto Mario Furlan: è stato uno strano gioco del destino, in cui sapevo che dovevo finire quello che avevo iniziato. Il merito dei miei inizi con City Angels è stato di un mio carissimo amico giornalista: molte volte, tornando a casa dalla Scala, passavamo davanti alla stazione e vedevamo tutte quelle situazioni di disagio. Un giorno, mentre ero ospite a Tele Nova, ho visto Furlan e ho voluto che avesse il mio indirizzo: quando ho accettato ho dovuto avvisare il mio segretario degli Amici della lirica, ma non sapevo come dirglielo e l’ho presa alla lontana. Il ricavato dei nostri eventi veniva dato ai meno fortunati, ma ho comunque deciso di fare la madrina di City Angels: sapevo di poter essere utile a loro, perché dandogli visibilità si può creare un ponte in due mondi. I soldi per andare avanti ci arrivano da diverse persone, ma non dura tanto perché spesso chi ci finanzia perde la motivazione quasi subito”.

– foto tratta da video Medicina Top –

(ITALPRESS).

Cinema & Spettacoli Magazine – 25/6/2025

ROMA (ITALPRESS) – In questo numero:
– “F1” con Brad Pitt e Javier Bardem
– “Spirit World” di Eric Khoo con Catherine Deneuve
– “Eternal – Odissea negli abissi”, sci-fi di Ulaa Salim con Simon Sears
– “Come fratelli”, dramma di Antonio Padovan
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Fiat Grande Panda premiata come “Best Small Car” agli Autocar Awards

TORINO (ITALPRESS) – Fiat Grande Panda è stata nominata “Best Small Car” agli Autocar Awards 2025. Il riconoscimento, ricevuto dalla più antica e autorevole rivista automobilistica britannica, è importante per il nuovo modello FIAT, che ne sottolinea l’esclusivo design, pratico ed accessibile.

Costruita sulla piattaforma Stellantis Smart-Car, un’architettura molto flessibile che supporta sia propulsori ibridi che elettrici, la Grande Panda incarna lo spirito pionieristico e pratico dell’originale e amatissima Fiat Panda degli anni ’80. Con dimensioni compatte e una forte personalità, la nuova Grande Panda offre un’avvincente combinazione di design italiano accattivante, ingegneria all’avanguardia e mobilità sostenibile.

“La Grande Panda è ciò che accade quando una casa automobilistica presta attenzione e rispetta non solo la propria tradizione, ma anche un approccio innovativo, per conferire al suo nuovo modello un autentico appeal sia tra gli acquirenti abituali sia tra coloro che si affidano a Fiat per la prima volta. ‘Dalla scritta ‘Pandà impressa sulla carrozzeria alla cornice del sistema di infotainment che ricorda la vecchia pista di prova FIAT sul tetto dello stabilimento del Lingotto, l’auto rappresenta un approccio creativo e piacevolmente allegro al design” ha dichiarato Mark Tisshaw, direttore di Autocar.

La Grande Panda è disponibile con un propulsore completamente elettrico che combina una batteria da 44 kWh e un motore elettrico da 83 kW (113 CV), per un’autonomia WLTP di 320 km. In alternativa, la versione ibrida è dotata di un motore turbocompresso a 3 cilindri da 1,2 litri da 110 CV, abbinato a una batteria agli ioni di litio da 48 V e a un sofisticato cambio automatico a doppia frizione eDCT a 6 rapporti. Rimanendo fedele alla praticità e alla funzionalità della Fiat Panda originale, la Grande Panda è ricca di idee ingegnose, tra cui un cavo di ricarica a spirale integrato brevettato, esclusivo del modello elettrico.

Inoltre, il supporto per la ricarica a corrente alternata (AC) fino a 7 kW è alloggiato sotto il cofano, liberando spazio nel bagagliaio e rendendolo più facile da maneggiare e pulire durante l’uso quotidiano. La Grande Panda offre ai clienti una soluzione di mobilità attenta all’ambiente grazie all’utilizzo di materiali sostenibili nella sua produzione. Infatti, ogni Grande Panda contiene materiali riciclati provenienti da 140 cartoni per bevande, utilizzati negli interni del veicolo, e la versione Grande Panda La Prima include il rivestimento della plancia in “BAMBOX Bamboo Fiber Tex®”, un tessuto dedicato contenente vere fibre di bambù. La Fiat Grande Panda completamente elettrica è disponibile negli allestimenti (RED) e La Prima, mentre la Grande Panda Hybrid è offerta nelle versioni Pop, Icon o La Prima.

foto: ufficio stampa Stellantis

(ITALPRESS).

Meloni al vertice Nato “Impegni assunti sostenibili per l’Italia”. La premier incontra Zelensky e i leader europei

L’AJA (PAESI BASSI) (ITALPRESS) – “Salutiamo con soddisfazione l’avvio di un cessate il fuoco nella crisi tra Israele e Iran. Un tema su cui bisogna continuare a lavorare è arrivare ad un accordo sul nucleare iraniano tra Iran e Stati Uniti. Ne ho parlato con il presidente Trump e nel corso dell’assemblea plenaria ho ribadito che la stessa determinazione serve per arrivare ad altri due cessate il fuoco: in Ucraina, dove la Russia non sembra voler fare passi in avanti, e a Gaza dove la situazione è insostenibile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del vertice Nato.

“Tutti quanti si rendono conto che un cessate il fuoco a Gaza è necessario e che oggi sia più facile ottenerlo. Penso che tutti capiscano che questo è il momento in cui bisogna cercare di ottenerlo”, ha aggiunto la premier.

“Questo è un vertice importante anche per gli impegni che vengono assunti. Sono impegni significativi e sostenibili per l’Italia. Si tratta di spese necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza in un contesto che lo necessita, ma in una dimensione che ci consente di assumere questi impegni sapendo già che non distoglieremo un euro dalle altre priorità del Governo a difesa e a tutela degli italiani”, ha sottolineato in riferimento all’impegno di aumentare le spese della difesa fino al 5% del Pil.

“Abbiamo portato al vertice alcune questioni che sono molto importanti per l’Italia: in particolare, l’attenzione sul fianco sud dell’alleanza, dove io ho cercato di spiegare ai colleghi anche quali sono le minacce”, ha precisato. “Vediamo una Russia che oggi si proietta sempre di più nel Mediterraneo, dopo aver perso la sua proiezione navale che era data dalla sua influenza in Siria. Ci sono molte minacce ibride e molti attori ostili che lavorano sul fianco sud dell’alleanza: è una delle questioni che ci stanno più a cuore”, ha aggiunto.

“Ho sentito molti numeri dati in questi giorni, un po’ dalla stampa e un po’ dal Parlamento, che mi sembrano molto distanti dalla realtà. Dopodiché noi abbiamo ovviamente fatto i nostri calcoli per il 2026 e non riteniamo che ci serva utilizzare la escape clause. Poi chiaramente per gli anni a venire si valuterà sulla base di quella che è la situazione economica”, ha detto rispondendo a una domanda su un eventuale ricorso allo scostamento di bilancio per soddisfare gli impegni sull’aumento delle spese per la difesa. “C’è però un elemento che secondo me è importante e che soprattutto chi si occupa di economia conosce bene: chiaramente una parte importante di queste risorse, se noi siamo bravi, verrà utilizzato per rafforzare imprese italiane. Quando quella parte di risorse importanti viene utilizzata per rafforzare imprese italiane, questo crea una politica economica espansiva che produce risorse. Quindi è un circolo virtuoso, se lo sappiamo utilizzare bene”, ha aggiunto.

“Sono contenta che il vertice confermi il sostegno pieno all’Ucraina da parte di tutti gli alleati. Avremo tra poco qui una riunione con il presidente Zelensky e credo che questo sia un messaggio molto importante”, ha spiegato.

Infine, sui dazi “la discussione continua ad andare avanti. Sono abbastanza ottimista sul fatto che si riuscirà” ad arrivare ad un accordo. Sull’ipotesi di un accordo al 10% tra Stati Uniti ed Unione Europea come quello siglato tra Washington e Londra, Meloni ha risposto di essere “abbastanza d’accordo perché la misura del 10% non era per noi particolarmente impattante. Penso inoltre che una decisione al 10% ci permetta di continuare a lavorare anche su questioni che ci stanno particolarmente a cuore rispetto anche ad alcune contestazioni che gli Stati Uniti ci muovono”.

INCONTRO TRA LA PREMIER, ZELENSKY E I LEADER EUROPEI

Al termine del Vertice NATO dell’Aja il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro con i leader di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, con il segretario generale della NATO e con il presidente dell’Ucraina. “L’incontro ha permesso di approfondire gli sforzi in corso e il sostegno all’azione degli Stati Uniti a favore del cessate il fuoco per un percorso negoziale che conduca ad una pace giusta e duratura in Ucraina. È necessario che la Russia dimostri di volersi impegnare seriamente nei colloqui, contrariamente a quanto fatto finora. I leader hanno quindi ribadito il continuo sostegno all’Ucraina, alla sua autodifesa e alla sua industria della difesa, anche a fronte dei brutali attacchi russi contro i civili, e il mantenimento della pressione sulla Russia attraverso nuove sanzioni”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Meloni al vertice Nato “Gli impegni assunti sulla difesa sono sostenibili per l’Italia”

L’AJA (PAESI BASSI) (ITALPRESS) – “Salutiamo con soddisfazione l’avvio di un cessate il fuoco nella crisi tra Israele e Iran. Un tema su cui bisogna continuare a lavorare è arrivare ad un accordo sul nucleare iraniano tra Iran e Stati Uniti. Ne ho parlato con il presidente Trump e nel corso dell’assemblea plenaria ho ribadito che la stessa determinazione serve per arrivare ad altri due cessate il fuoco: in Ucraina, dove la Russia non sembra voler fare passi in avanti, e a Gaza dove la situazione è insostenibile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del vertice Nato.

“Tutti quanti si rendono conto che un cessate il fuoco a Gaza è necessario e che oggi sia più facile ottenerlo. Penso che tutti capiscano che questo è il momento in cui bisogna cercare di ottenerlo”, ha aggiunto la premier.

“Questo è un vertice importante anche per gli impegni che vengono assunti. Sono impegni significativi e sostenibili per l’Italia. Si tratta di spese necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza in un contesto che lo necessita, ma in una dimensione che ci consente di assumere questi impegni sapendo già che non distoglieremo un euro dalle altre priorità del Governo a difesa e a tutela degli italiani”, ha sottolineato in riferimento all’impegno di aumentare le spese della difesa fino al 5% del Pil.

“Abbiamo portato al vertice alcune questioni che sono molto importanti per l’Italia: in particolare, l’attenzione sul fianco sud dell’alleanza, dove io ho cercato di spiegare ai colleghi anche quali sono le minacce”, ha precisato. “Vediamo una Russia che oggi si proietta sempre di più nel Mediterraneo, dopo aver perso la sua proiezione navale che era data dalla sua influenza in Siria. Ci sono molte minacce ibride e molti attori ostili che lavorano sul fianco sud dell’alleanza: è una delle questioni che ci stanno più a cuore”, ha aggiunto.

“Ho sentito molti numeri dati in questi giorni, un po’ dalla stampa e un po’ dal Parlamento, che mi sembrano molto distanti dalla realtà. Dopodiché noi abbiamo ovviamente fatto i nostri calcoli per il 2026 e non riteniamo che ci serva utilizzare la escape clause. Poi chiaramente per gli anni a venire si valuterà sulla base di quella che è la situazione economica”, ha detto rispondendo a una domanda su un eventuale ricorso allo scostamento di bilancio per soddisfare gli impegni sull’aumento delle spese per la difesa. “C’è però un elemento che secondo me è importante e che soprattutto chi si occupa di economia conosce bene: chiaramente una parte importante di queste risorse, se noi siamo bravi, verrà utilizzato per rafforzare imprese italiane. Quando quella parte di risorse importanti viene utilizzata per rafforzare imprese italiane, questo crea una politica economica espansiva che produce risorse. Quindi è un circolo virtuoso, se lo sappiamo utilizzare bene”, ha aggiunto.

“Sono contenta che il vertice confermi il sostegno pieno all’Ucraina da parte di tutti gli alleati. Avremo tra poco qui una riunione con il presidente Zelensky e credo che questo sia un messaggio molto importante”, ha spiegato.

Infine, sui dazi “la discussione continua ad andare avanti. Sono abbastanza ottimista sul fatto che si riuscirà” ad arrivare ad un accordo. Sull’ipotesi di un accordo al 10% tra Stati Uniti ed Unione Europea come quello siglato tra Washington e Londra, Meloni ha risposto di essere “abbastanza d’accordo perché la misura del 10% non era per noi particolarmente impattante. Penso inoltre che una decisione al 10% ci permetta di continuare a lavorare anche su questioni che ci stanno particolarmente a cuore rispetto anche ad alcune contestazioni che gli Stati Uniti ci muovono”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Il 28 giugno test ride in tutta Italia per la gamma moto Suzuki

TORINO (ITALPRESS) – Sabato 28 giugno Suzuki darà il benvenuto all’estate con un’iniziativa speciale: l’apertura straordinaria dei concessionari della rete Suzuki presenti su tutto il territorio nazionale. Durante la giornata, sarà possibile scoprire da vicino la gamma moto Suzuki e prenotare una prova su strada con il modello preferito tra quelli demo disponibili.

I test ride previsti in occasione del Porte Aperte si possono prenotare attraverso la piattaforma dedicata (https://moto.suzuki.it/dealer/testride.aspx). Per iscriversi occorre accedere al sito Suzuki, selezionare la funzione Provala e specificare la moto che si desidera guidare. A quel punto il sistema propone l’elenco dei concessionari presso i quali la moto è disponibile. Una volta individuato il dealer, non resta che inserire i dati e prenotare uno slot nelle fasce orarie indicate. In alternativa, è possibile contattare direttamente il concessionario di fiducia o quello più vicino, scoprendo quali sono i modelli in prova e prendendo direttamente accordi per il test ride.

Gli appassionati potranno provare la gamma GSX, partendo dalla crossover GX dotata di motore a quattro cilindri da 152 CV con telaio e forcellone in alluminio che abbina una meccanica ad alte prestazioni e una ciclistica di chiara derivazione sportiva a una impostazione di guida e a caratteristiche che esaltano la vocazione al turismo.

L’equipaggiamento spazia dalle sospensioni elettroniche, all’ABS con funzione cornering “Frenainpiega”, passando per il cruise control, giusto per fare qualche esempio.
Per chi vuole una moto grintosa, agile e reattiva è disponibile la GSX-8R. Pensata anche per la pista e protagonista del Trofeo monomarca GSX-8R Cup, adotta un motore bicilindrico da 776 cc, che sviluppa 83 CV di potenza e 78 Nm di coppia. Il pacchetto tecnico, condiviso anche dalla versione naked GSX-8S, assicura un equilibrio perfetto tra potenza e maneggevolezza, con una ciclistica che garantisce agilità, precisione e stabilità su strada così come tra i cordoli.

La medesima base meccanica è sviluppata in chiave Adventure Tourer con le V-Strom 800SE e 800DE, sigle che ne raccontano la vocazione SE “Street Explorer” e DE “Dual Explorer”. La differenza più evidente tra i due allestimenti è rappresentata dalle ruote. Nel primo caso, ci sono cerchi in lega leggera e ruota anteriore da 19 pollici, mentre la DE ha ruote a raggi con anteriore da 21 pollici.

A sottolineare la maggiore vocazione fuoristradistica della DE è anche la presenza di raffinate sospensioni regolabili a corsa lunga e di regolazioni specifiche per il sistema “Aprisereno” (Suzuki Traction Control System) con la funzione G, ossia Gravel. Cambiano inoltre le triangolazioni tra sella, pedane e manubrio, per favorire il controllo nella guida in piedi, tipica dell’off-road. Si tratta dello stesso sdoppiamento dell’offerta che caratterizza le V-Strom 1050SE e 1050DE, spinte invece dal collaudato bicilindrico a V da 107 CV e 100 Nm, incastonato in un leggero e robusto telaio in alluminio. Come nel caso della citata GX, il loro equipaggiamento ha come fiore all’occhiello la piattaforma inerziale, che supporta svariati evoluti sistemi di assistenza alla guida che rendono ogni viaggio più divertente, piacevole e sicuro. La disponibilità dei modelli in prova può variare in base al singolo concessionario.

foto: ufficio stampa Suzuki

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Il futuro dell’agricoltura è circolare

Il futuro dell’agricoltura è circolare

ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi anni, l’adozione di pratiche agricole sostenibili è diventata un tema centrale nel panorama agricolo globale. Secondo una recente ricerca condotta dall’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano, il 74% delle aziende agricole ha adottato pratiche circolari per migliorare la sostenibilità delle proprie operazioni.

Questo approccio mira a ridurre l’impatto ambientale, promuovendo nel contempo una gestione più efficiente delle risorse naturali.
Tra le strategie adottate dalle aziende agricole vi sono:
– Riciclo dei Materiali: con un utilizzo efficiente e riciclo dei materiali agricoli per minimizzare gli sprechi e ridurre l’uso di risorse non rinnovabili.
– Agricoltura Rigenerativa: Tecniche agricole che promuovono la salute del suolo, migliorando la fertilità e la resistenza delle colture senza dipendere da fertilizzanti chimici.
– Economia Circolare: Implementazione di modelli economici che favoriscono la riparazione, il riuso e il riciclo dei prodotti agricoli, riducendo così la produzione di rifiuti.

L’adozione di pratiche agricole circolari non solo contribuisce alla conservazione dell’ambiente, ma offre anche vantaggi economici significativi.
Le aziende che abbracciano la sostenibilità circolare spesso registrano:
-Riduzione dei Costi Operativi: Minimizzazione degli sprechi e dell’uso di input costosi come fertilizzanti e pesticidi.
-Accresciuta Resilienza: Maggiore capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e alle variazioni delle condizioni meteorologiche.
– Accesso a Nuovi Mercati: Risposta alla crescente domanda dei consumatori per prodotti agricoli sostenibili e tracciabili.

Lo studio, evidenzia poi che l’adozione di pratiche circolari avviene con modalità differenti a seconda della dimensione aziendale. L’82% delle imprese molto grandi adotta pratiche circolari, contro il 77% delle grandi, il 76% delle medie e il 73% delle piccole.
Nonostante i progressi significativi, ci sono ancora sfide da affrontare nel promuovere la sostenibilità circolare nell’agricoltura. Tra queste vi sono la necessità di investimenti in ricerca e innovazione, la formazione degli agricoltori sulle nuove pratiche sostenibili e la creazione di politiche pubbliche incentrate sulla sostenibilità.
Guardando al futuro, l’adozione diffusa di pratiche agricole circolari non solo può contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura, ma anche alla creazione di un settore agricolo più resiliente e competitivo globalmente.

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La pasta proteica conquista gli italiani

La pasta proteica conquista gli italiani

ROMA (ITALPRESS) – L’Italia si conferma regina mondiale della pasta. Secondo un’elaborazione di Unione Italiana Food su dati Istat, nel 2024 quasi il 60% della produzione nazionale è stato esportato, raggiungendo oltre 200 paesi. Gli italiani restano i primi consumatori con oltre 23 kg pro capite all’anno, anche se le tendenze stanno cambiando.
Un alimento iconico come la pasta, infatti, si sta adattando ai gusti e alle esigenze dei consumatori del terzo millennio.
Negli ultimi anni, il Belpaese ha visto un aumento della domanda di pasta alternativa, realizzata con farine di legumi come ceci, lenticchie o piselli, che ha superato i 163 milioni di euro di vendite annue.
Ma, secondo i dati dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy, la passione dei consumatori italiani oggi è la pasta proteica. Il suo giro d’affari è cresciuto del 4,5% l’anno, arrivando a 1,9 miliardi di euro.
Le differenze con la pasta di semola di grano duro a livello di tenuta in cottura, sapore e colore sono minime. A fare la vera differenza è il livello nutrizionale. L’apporto proteico supera infatti del 20% quella tradizionale e si attesta al 12-13%.
Se da una parte i marchi specializzati in pasta proteica puntano ad un pubblico che per stile di vita o intolleranze alimentari la preferiscono a quella tradizionale, dall’altra troviamo i grandi marchi che hanno iniziato a produrre la propria versione calvando il trend per attrarre non solo le persone più attente a una dieta equilibrata ma anche i consumatori occasionali e curiosi.
Un’altra importante differenza sta nel prezzo. La pasta proteica ha un costo quasi doppio rispetto a quella classica. Parlando di marchi generalisti, si arriva anche a 6,95 euro al kg contro una media di 2-3 euro al kg per quella di grano duro. Un prodotto di aziende specializzate, invece, può costare anche 16 euro al kg.
gsl

Begaj “Italia migliore avvocato per adesione Albania in Ue”

Begaj

CATANZARO (ITALPRESS) – “Tra i due Paesi è in corso un partenariato strategico. Considero l’Italia il migliore avvocato per la nostra adesione all’Europa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica di Albania, Bajram Begai, che per la terza volta ha visitato la Calabria, incontrando in particolare il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e a seguire il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, il Presidente della Provincia, Amedeo Mormile, ed un’ampia rappresentanza di sindaci e autorità locali.

xd2/pc/gtr

Piano Mattei, Minniti “Il futuro dell’Europa si giocherà in Africa”

Piano Mattei, Minniti

ROMA (ITALPRESS) – “La mia convinzione è che nei prossimi 20 anni il futuro dell’Europa si giocherà in Africa. I destini dei due continenti sono fortemente intrecciati per tre grandi questioni. La prima riguarda gli squilibri demografici, l’Africa cresce molto dal punto di vista demografico e l’Europa è in recessione demografica; quindi, per affrontare il tema dei flussi migratori bisogna farlo necessariamente con l’Africa perché i flussi migratori vanno governati anziché costruire muri. L’Africa poi è cruciale perché non è un continente povero ma potenzialmente ricchissimo, soprattutto dei metalli delle terre rare. La terza questione riguarda la sicurezza, perché in questo momento alcuni Paesi sono il principale incubatore di terrorismo internazionale insieme all’Afghanistan”. Così Marco Minniti, presidente della Fondazione Med-Or, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
mrv/sat