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Dal Mur oltre 27,5 milioni ai centri di ricerca per 20 progetti, Bernini: “I ricercatori sono il cuore pulsante del sistema”

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ROMA (ITALPRESS) – Via libera ai finanziamenti del terzo bando del Fondo Italiano per la Scienza (FIS 3), il programma nazionale che sostiene la ricerca di base più innovativa. Il ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato le graduatorie: tra le oltre 5.000 candidature valutate, sono stati 326 i progetti di eccellenza finanziati, per un investimento complessivo superiore a 432 milioni.

Lo stanziamento complessivo destinato a 20 progetti risultati vincitori rispettivamente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (15), dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (2), dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (2) e della Stazione Zoologica Anton Dohrn (1) ammonta a 27.592.839,43 euro, è distribuito nei macrosettori Life science, Physical sciences and engineering e Social science and humanities. Nello specifico, al CNR, lo stanziamento totale di 20.763.681,27 euro è destinato per il settore Life science con un finanziamento di 7.113.667,20 euro, per il macrosettore Physical sciences and engineering 10.290.218,47 euro e 3.359.795,60 euro per il settore Social science and humanities.

Per quanto riguarda lo stadio di carriera dei vincitori del Consiglio Nazionale delle Ricerche, 7.843.536,27 euro finanziano sette progetti presentati da ricercatori emergenti nella categoria Starting grant; 7.500.339 euro sostengono cinque progetti di studiosi in carriera inclusi nella categoria Consolidator grant; infine 5.419.806 euro sono stati assegnati a tre progetti proposti da ricercatori affermati, i cosiddetti Advanced grant.

Per l’Istituto Nazionale di Astrofisica lo stanziamento di 2.633.860,40 euro è destinato al settore Physical Sciences and Engineering. Relativamente allo stadio di carriera dei vincitori, 1.160.354 euro finanziano un progetto presentato da ricercatori emergenti nella categoria Starting grant; 1.473.506,40 euro sostiene un progetto di studiosi in carriera inclusi nella categoria Consolidator grant. All’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale andranno 2.404.303,76 euro destinati al macrosettore Physical Sciences and Engineering e finanzieranno due progetti presentati da ricercatori emergenti nella categoria Starting grant. La Stazione Zoologica Anton Dohrn riceverà di 1.790.994 euro per il settore Life Science finanziando così un progetto proposto da ricercatori affermati, i cosiddetti Advanced grant.

“I ricercatori sono il cuore pulsante di questo sistema. Il loro lavoro è fondamentale, genera conoscenza, apre nuove frontiere, crea opportunità per le generazioni future. La ricerca italiana è competitiva e capace di confrontarsi con i migliori standard mondiali, dentro una visione che guarda all’Europa e alla cooperazione internazionale”, ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

“Il FIS 3, che quest’anno ha garantito un finanziamento eccezionale, si accompagna a una strategia più complessiva. Con la legge di Bilancio garantiamo continuità e stabilità alle risorse – ha aggiunto – Il nuovo Fondo unico per la ricerca offre certezze: criteri trasparenti, bandi pubblicati entro il 30 aprile e risorse definite. Nel 2025 parliamo di 460 milioni, a cui si aggiungono 150 milioni destinati ai PRIN, ora bandi annuali con dotazione minima garantita. Il bando FIS 3 si inserisce in questa strategia complessiva di rafforzamento del sistema della ricerca. Congratulazioni ai ricercatori che hanno ottenuto il finanziamento nell’ambito del Fondo Italiano della Scienza. Questo è un passo decisivo per dare alla ricerca italiana il tempo, gli strumenti e la stabilità necessari per generare innovazione e futuro”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Emangiomi infantili, cosa sono e come trattarli

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BARI (ITALPRESS) – Nel corso di “SkinLongevity”, magazine televisivo dell’agenzia Italpress, Antonino Di Pietro intervista Domenico Bonamonte, dermatologo e professore della Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Gli emangiomi infantili il tema al centro del colloquio.

sat/gsl

Torino, la città dove la posta viaggia a energia pulita

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TORINO (ITALPRESS) – A Torino la posta viaggia sempre più spesso a zero emissioni. E’ il risultato di un investimento concreto di Poste Italiane che trasforma edifici, mezzi e abitudini quotidiane della città. Con i quattro impianti fotovoltaici attivi installati da Poste Italiane negli impianti cittadini viene garantita una potenza complessiva di 408 kWp e una produzione stimata di circa 450 MWh all’anno. Un contributo che consente di ridurre l’emissione di 118 tonnellate di Co2 ogni anno, equivalenti all’assorbimento di oltre 4 mila alberi. Con l’energia ricavata dai soli impianti di Corso Grosseto e via Marsigli, il gruppo riesce così a coprire l’intero fabbisogno energetico dei veicoli elettrici utilizzati dai portalettere della città. “A Torino – ha dichiarato Samuele Bilello, presidio Immobiliare Piemonte Poste Italiane – stiamo portando avanti vari interventi strutturali che hanno l’obiettivo di ridurre le emissioni. Stiamo sostituendo le vecchie caldaie con nuove pompe di calore, abbiamo installato 40mila corpi illuminanti LED e abbiamo anche installato gli smart building che ci permettono di controllare da remoto i nostri uffici. Abbiamo anche installato quattro impianti fotovoltaici di grandi dimensioni con una superficie totale pari a 15 campi da tennis. Questi impianti ci permettono, con la flotta di mezzi elettrici, di consegnare la posta a zero emissioni. Questi traguardi e queste trasformazioni concrete delle nostre strutture ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo di Poste Italiane delle zero emissioni”. Nel centro di distribuzione di corso Tazzoli, cuore della logistica cittadina, convivono mezzi elettrici, impianti fotovoltaici di nuova generazione e sistemi avanzati di gestione intelligente degli edifici. Il percorso sta già dando i risultati sperati: dal confronto tra i consumi elettrici 2021-2022 e 2024-2025 emerge una riduzione del 17,8% nonostante l’aumento dei mezzi elettrici e l’ammodernamento degli impianti. Gli edifici sono dotati di sistemi BMS, capaci di monitorare in tempo reale illuminazione, climatizzazione e consumi ottimizzando i carichi e riducendo gli sprechi. La riduzione delle emissioni è garantita anche dalle nuove pompe di calore che hanno sostituito le vecchie caldaie a gas presenti negli immobili aziendali e dalla nuova illuminazione a LED che ha ridotto i consumi di oltre il 60%. Grazie al progetto “Smart Building”, in provincia di Torino 190 uffici sono dotati di un sistema di monitoraggio e gestione integrata intelligente e automatizzata degli impianti ed è previsto un risparmio medio del 15% sui consumi di energia elettrica e del 10% sui consumi di gas. “Il progetto di sostenibilità avviato da Poste Italiane a Torino – ha dichiarato Federico Galiera, Recapito Torino Tazzoli Poste Italiane – è un esempio concreto di come la nostra azienda stia investendo nel futuro del territorio. L’elettrificazione della flotta, l’installazione degli impianti fotovoltaici e la modernizzazione degli edifici non sono interventi simbolici, ma azioni che hanno un impatto reale sulla qualità dell’aria, sull’efficienza energetica e sulla vita quotidiana delle comunità. I veicoli garantiscono il recapito con più efficienza, più sicurezza e più carico, rispondendo così in maniera positiva alla crescente domanda generata dall’e-commerce. Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti e del contributo che il nostro lavoro offre all’ambiente e alla città”. Anche la flotta dei mezzi di trasporto per la città, infatti, si rinnova: gli addetti alle consegne possono contare su 40 furgoni elettrici e 59 auto elettriche che si aggiungono ai 108 tricicli elettrici e 28 quadricicli elettrici utilizzati ogni giorno dai portalettere. Per supportare la nuova flotta, nel Centro di Distribuzione di corso Tazzoli, sono state installate 86 colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli per un totale di 267 in tutta Torino. Le particolari caratteristiche e gli allestimenti dei nuovi veicoli ad energia pulita, realizzati appositamente per Poste Italiane, aumentano inoltre la sicurezza per i conducenti e la capacità di carico.
-foto xb4/Italpress –
(ITALPRESS).

ReArm Europe, maggiori fondi UE per gli investimenti legati alla difesa

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La legislazione adottata in via definitiva martedì con 519 voti a favore, 119 contrari e 25 astensioni e già concordata con il Consiglio, consentirà di destinare maggiori fondi dell’UE agli investimenti legati alla difesa. Lo riferisce una nota del parlamento europeo. La legislazione modifica i criteri di finanziamento di programmi UE esistenti, fra i quali la Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP), Horizon Europe, il Fondo europeo per la difesa, il programma Europa digitale e il Meccanismo per collegare l’Europa (CEF).

Nel corso dei negoziati con il Consiglio sul testo legislativo, il Parlamento ha ampliato il campo di applicazione delle misure includendo l’obiettivo di rafforzare la resilienza di fronte agli attacchi ibridi in corso e alle ingerenze straniere. I deputati hanno inoltre ottenuto un maggiore supporto per l’industria della difesa ucraina, assicurando la partecipazione del paese al Fondo europeo per la difesa.

Il programma di ricerca Horizon Europe sosterrà applicazioni civili con potenziali applicazioni militari (dual use). Le “tecnologie della difesa” saranno aggiunte come quarto settore strategico della Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP), con il sostegno che sarà esteso alle piccole e medie imprese, comprese le start-up e le piccole imprese a media capitalizzazione (small mid-cap entreprise, in inglese), che altrimenti faticherebbero ad accedere ai finanziamenti. La legislazione consentirà inoltre il finanziamento UE di infrastrutture di trasporto a duplice uso nell’ambito del Meccanismo per collegare l’Europa, compresi i corridoi per la mobilità militare, per i quali la Commissione potrà stabilire condizioni relative al paese di origine delle attrezzature, dei beni, delle forniture o dei servizi utilizzati.

“L’UE sta finalmente adattando i suoi strumenti alla realtà della sicurezza odierna. Non si tratta di nuovi bilanci, ma di usare in modo più intelligente e strategico i programmi esistenti. Il Parlamento ha ottenuto priorità chiave – tra cui la partecipazione dell’Ucraina al Fondo Europeo per la Difesa e un maggiore sostegno all’innovazione rilevante per la difesa – salvaguardando al contempo i principi fondamentali. Questo costituisce un precedente importante su come l’Europa dovrebbe gestire gli investimenti nella difesa in futuro. Gli strumenti ci sono; ora occorre passare alla fase di attuazione” ha dichiarato il relatore Rihard Kols (ECR, Lettonia).

La legislazione dovrà ora essere formalmente adottata dal Consiglio, prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e l’entrata in vigore. La proposta della Commissione europea, presentata il 22 aprile 2025 e qualificata come “mini-omnibus”, mira a rafforzare gli investimenti legati alla difesa all’interno del bilancio dell’UE. In risposta all’aggravarsi delle minacce geopolitiche, il testo puntava a rafforzare la base tecnologica e industriale della difesa europea attraverso finanziamenti provenienti dai bilanci esistenti. La proposta faceva seguito al libro bianco “Difesa europea – Prontezza 2030”, incentrato sul rafforzamento dell’autonomia strategica e della competitività dell’UE nel settore della difesa.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Accesso ai farmaci, sfida sempre più decisiva

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MILANO (ITALPRESS) – Nel corso di “SkinLongevity”, magazine televisivo dell’agenzia Italpress, Antonino Di Pietro intervista Delia Colombo, dermatologa e farmacologa. L’accesso ai farmaci il tema al centro del colloquio.

sat/gsl

Tg Università – 16/12/2025

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione:
– Intesa Sanpaolo premia sei tesi di laurea sulla disabilità
– UnitelmaSapienza, anno accademico al via con un dibattito sull’Intelligenza artificiale
– Messina, laurea honoris causa a Paola Cortellesi nel ricordo di Lorena e Sara

fsc/abr/gtr

Truffe agli anziani, sgominata banda con base a Napoli

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GENOVA (ITALPRESS) – I Carabinieri di Genova hanno sgominato un’organizzazione criminale accusata di truffe agli anziani. L’operazione, su richiesta della Procura di Napoli, ha portato all’arresto di 15 persone, mentre altre due sono finite ai domiciliari e quattro sottoposte a obbligo di dimora. Le indagini hanno ricostruito 33 truffe tra maggio 2024 e gennaio 2025, messe a segno in diverse regioni italiane, con guadagni illeciti superiori ai 300mila euro. Gli anziani venivano contattati telefonicamente da finti Carabinieri o avvocati, e convinti a consegnare denaro o gioielli per salvare presunti parenti da incidenti stradali. Il gruppo aveva ruoli ben definiti: “telefonisti” che contattavano le vittime, “trasfertisti” che ritiravano denaro e gioielli, e “corrieri” per il trasporto dei proventi. La banda gestiva anche call center a Napoli e si avvaleva di orafi per riciclare i gioielli. Il denaro illecito è stato investito in immobili e un’agenzia di scommesse.
pc/azn/ia

“Miami Fiesta” di DJ Onofri e DJ Program Band fa ballare l’America Latina

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – C’è un sound che sta facendo ballare l’America Latina e porta una firma tutta italiana. Si intitola “Miami Fiesta” il nuovo singolo di DJ Onofri & DJ Program Band, un brano travolgente, ballabile e straordinariamente orecchiabile che, dal giorno della sua uscita, è entrato con forza nella programmazione dei locali latinos di Miami. DJ Onofri, DJ e produttore italiano che vive e lavora tra l’Italia e Miami Beach, questa volta ha centrato in pieno l’obiettivo: una canzone capace di unire ritmo, energia e atmosfera internazionale, diventando in pochissimi giorni un vero fenomeno musicale.

I numeri parlano chiaro: oltre 56.000 download nelle prime 48 ore, un risultato che ha proiettato Miami Fiesta direttamente in corsa per i Latin Grammy nella categoria DJ-Producer. Il brano sarà inoltre ospite ufficiale al prossimo Festival di Viña del Mar, uno degli eventi musicali più prestigiosi al mondo.

Un finale d’anno davvero importante per DJ Onofri, che il 31 dicembre sarà in console nella splendida discoteca Coco Azul di Toronto, in Canada, per un Capodanno all’insegna della grande musica internazionale. Miami Fiesta è un progetto realizzato interamente da DJ Onofri, con la voce di Jacopo Tano Galli e l’immagine della splendida cubana Janet Perez, una combinazione che rende il brano una hit destinata a durare nel tempo. “Sto vivendo una seconda giovinezza con questo brano – dichiara DJ Onofri – e sono già felice di poter annunciare che sto lavorando a un remix per questa estate. Grazie a tutti e grazie alla produzione Master Program, che da sempre crede nei miei progetti”.

– Foto Italian Television –
(ITALPRESS).

Livorno, smantellata banda dedita a spaccio, rapine ed estorsioni

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LIVORNO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno hanno eseguito una vasta operazione antidroga nelle province di Livorno, Pisa e Prato. Nove persone, di nazionalità tunisina e albanese, sono state arrestate in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Livorno. Gli indagati sono accusati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della continuazione, oltre a reati legati all’uso di armi, rapina ed estorsione. L’operazione, denominata “Penny Black” e coordinata dalla Procura labronica, ha visto anche il supporto del Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Santa Maria di Galeria. Le indagini hanno consentito di smantellare un gruppo criminale ben organizzato e radicato nel territorio, attivo nello spaccio di hashish e cocaina per un quantitativo stimato di circa un chilo di droga a settimana. Il sodalizio disponeva di basi logistiche utilizzate per lo stoccaggio degli stupefacenti e faceva uso di veicoli a noleggio per le attività illecite. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo avrebbe fatto ricorso anche a metodi violenti, tra cui il porto abusivo di armi e l’esplosione di colpi di fucile in luogo pubblico a scopo intimidatorio, oltre a estorsioni per il recupero di crediti legati allo spaccio.
tvi/azn/ia

(fonte video Carabinieri)

Metro C di Roma, inaugurate le Archeostazioni Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia

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ROMA (ITALPRESS) – Il centro storico della Capitale vanta da oggi due nuove fermate della Linea C della Metropolitana: Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia, archeostazioni realizzate dal consorzio Metro C guidato da Webuild insieme a Vianini Lavori nell’ambito dei lavori commissionati da Roma Metropolitane per conto di Roma Capitale. Con l’apertura di queste due stazioni e 3 nuovi km di linea, il progetto ridisegna la mobilità urbana tra centro e periferia, grazie anche all’interscambio con l’esistente Linea B della metro. Il progetto ha al contempo permesso di restituire alla città i reperti rinvenuti durante gli scavi, a testimonianza dell’impegno nella valorizzazione dell’incredibile patrimonio culturale di Roma e grazie ad un lavoro sinergico tra imprese e istituzioni.

Si è svolto oggi il viaggio inaugurale della nuova tratta con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Ad accogliere i Ministri, erano presenti Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, Vincenzo Onorato, Amministratore Delegato Vianini Lavori. Presenti anche, tra l’altro, il Commissario Straordinario per l’opera Maria Lucia Conti, l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e il Capo Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale avocante, Alfonsina Russo.

“La consegna delle stazioni Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia rappresenta, per Roma e per l’Italia, un traguardo di portata strategica che coniuga in modo esemplare il progresso infrastrutturale con la tutela del nostro patrimonio storico, grazie ad una visione comune del futuro della città che accomuna imprese, istituzioni e comunità – ha dichiarato Salini -. Ringrazio le tante aziende della filiera, partner di eccellenza, e soprattutto le persone che a questo progetto hanno lavorato e che hanno portato a Roma competenze uniche, sviluppate nei più grandi progetti al mondo. Stiamo costruendo, oggi, un sistema di trasporto che migliora concretamente la vita delle persone, garantendo tempo recuperato al traffico e aria più pulita per le generazioni che verranno, integrando l’eccellenza costruttiva con la storia millenaria”.

La stazione Colosseo/Fori Imperiali, collocata sotto Via dei Fori Imperiali tra il Colosseo e la Basilica di Massenzio, dialoga con il contesto monumentale. Con una larghezza che varia tra 30 e 50 metri e una profondità che raggiunge 32 metri, si sviluppa su quattro livelli interrati e presenta anche un collegamento diretto con la fermata Colosseo dell’esistente Linea B. Il progetto museale di allestimento interno, curato e finanziato dal Parco archeologico del Colosseo e sviluppato con la partecipazione della Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Architettura e Progetto), offre un percorso narrativo che accompagna i passeggeri attraverso la storia, dall’ingresso fino alle banchine.

Sorge in un’area ricca di storia anche Porta Metronia, situata in Piazzale Ipponio accanto alle Mura Aureliane. Il corpo della stazione si sviluppa su una pianta rettangolare su 5 livelli interrati, fino a una profondità massima di 30 m sotto il piano stradale. Durante gli scavi è emerso un vasto complesso militare antico (II secolo d.C.), la Casa del Comandante, con affreschi e mosaici pavimentali. Il progetto della stazione è stato ridefinito pr La Linea C, una delle infrastrutture più complesse realizzate a Roma, si estenderà per 29 km con 31 stazioni fino a Farnesina. Ad oggi sono completate 24 stazioni per la tratta da Monte Compatri/Pantano, capolinea a est, fino a Colosseo/Fori Imperiali, nel centro storico.

Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia rientrano tra le sei archeostazioni previste lungo la Linea C, insieme a San Giovanni (già operativa), Venezia (in costruzione), Chiesa Nuova e San Pietro (in progettazione). Sviluppato con la direzione scientifica del Ministero della Cultura e con le Sovrintendenze competenti, il progetto delle archeostazioni rappresenta una opportunità per valorizzare i numerosi reperti emersi nel corso dei lavori, occasione per realizzare su tutta la tratta 625.000 metri cubi di scavi in modalità archeologica.

Per gestire le complessità legate alla particolare natura archeologica e geologica del sottosuolo, sulla Linea C è stata adottata la tecnica del “top-down archeologico”, sviluppata appositamente per le stazioni del centro storico di Roma e applicata anche a Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia. Questa metodologia consente di costruire solai intermedi durante l’avanzare progressivo dello scavo dall’alto verso il basso, garantendo stabilità strutturale e continuità nelle indagini archeologiche mentre si procede con la costruzione. Webuild, sempre con il consorzio Metro C, è attualmente impegnata nella realizzazione della stazione Venezia e della tratta che collegherà Venezia a Clodio/Mazzini, passando sotto il Tevere. Per la stazione Venezia, proprio in queste settimane è stata avviata la macrofase 2. In parallelo, procede la progettazione esecutiva delle stazioni Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano e Clodio Mazzini, mentre è in corso la progettazione definitiva per le stazioni Auditorium e Farnesina.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).