Contrà Santa Corona. Laterale di Corso Palladio (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). La chiesa prende il nome da una reliquia: la Spina della Corona posta sul capo di Cristo durante la Crocifissione. Nel 1261 il Podestà di Vicenza Marco Quirini “donò mille danari alla fabbrica della Chiesa di Santa Corona” Nella chiesa è sepolto il Beato Bartolomeo da Breganze, già Vescovo di Vicenza.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà Santa Caterina, dalla chiesa parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto
Contrà Santa Caterina. Già Contrà Berga. Berg in tedesco equivale a monte (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). La denominazione di Berga è ormai scomparsa nel linguaggio comune, vedi: il teatro romano di Berga, Borgo Berga, cicli Berga. Il borgo, piuttosto popolato, era attraversato dalla linea tranviaria Vicenza-Montagnana.
Il nome di Contrà Santa Caterina deriva dalla chiesa parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto. In un convento vicino risiedevano le monache umiliate, un ordine religioso che propugnava una vita più austera, soppresso nel 1571; la chiesa attuale è del 1807, di proprietà comunale.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà San Tommaso, dalla chiesa di San Tomaso Apostolo eretta nel 1222
Contrà San Tommaso. La chiesa di San Tomaso Apostolo venne eretta nel 1222 dall’ordine dei Canonici di San Marco in Mantova, già presente a Sarego presso la chiesa di S. Eusebio (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).
I monaci avevano chiesto di edificare in Campo Marzo, ma fu concessa questa area. La chiesa di San Tommaso fu sede del Distretto Militare, ora Guardia di Finanza.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà San Silvestro, già Porton del Luzzo
Contrà San Silvestro. Già Porton del Luzzo (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).

Contrà San Silvestro trae il nome dall’antica chiesa dedicata a San Silvestro, detta San Silvestro di Berga per distinguerla da un’altra dedicata a Santo Stefano, in quel di Porta Nova. La chiesa è annoverata tra i più antichi monumenti della città, datata A.D. 752 dai Benedettini di Nonantola (Modena).
Nel 1524 le nobil donne Domicilla Thiene, Febronia Trissino, Lodovica Caldogno e Perpetua Muzan lì si stabilirono con altre religiose. Nel 1797 furono allontanate dai Francesi, passando a S.Pietro.
Con i Decreti Napoleonici, il complesso di San Silvestro diventa proprietà demaniale, usato come ospedale militare e sede del Battaglione Vicenza. Ora è in disuso
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà San Paolo, dal nome dell’antica cappella chiusa al culto
Contrà San Paolo. La chiesa di San Paolo Apostolo era una delle sette antiche parrocchie vicentine (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).

In forza del Decreto Napoleonico 18 dicembre 1807, che ordinava la soppressione e l’accorpamento delle chiese della città, la parrocchia di San Paolo e quella di San Michele, finirono nella chiesa dei Servi.
Qui mi sposai nel lontano 1969. L’antica cappella fu chiusa al culto e ridotta ad abitazione privata.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrada San Marcello, dal nome di una delle sette parrocchie di Vicenza
Contrada San Marcello. La via prende il nome da una delle sette parrocchie della città (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). La chiesa dedicata a San Marcello, Papa martire morto a Roma il 16 gennaio 309.
Fu la prima chiesa documentata con un privilegio di Papa Urbano del 1186, restaurata nel 1640, cessò di funzionare nel 1807 a seguito dei provvedimenti di Napoleone. Nel 1821 fu affidata alla congregazione di San Filippo Neri (Filippini).
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà San Gaetano Thiene, che Papa Clemente X canonizza nel 1671
Contrà San Gaetano Thiene. Gran uomo e gran Santo. Nel IV centenario della morte del Santo, con delibera del consiglio comunale 25 ottobre 1948, la via venne intitolata a San Gaetano Thiene (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr), nato a Vicenza nell’ottobre 1480 nella casa di Pusterla, dal conte Gaspare e Maria Porto.
Giovanissimo, perde il padre e la madre diventa sua tutrice.
Frequenta l’Università Patavina e nel 1504 si laurea in Diritto Civile e Canonico. Si trasferisce a Roma, dove a 36 anni decide di farsi prete; fu ordinato sacerdote il 30 dicembre 1516.
Nel 1518 muore sua madre, sistema l’eredità dei beni paterni e si dedica interamente all’amore per Cristo e il prossimo.
La morte lo coglie il 7 agosto 1547. Il Papa Clemente X nel 1671 lo canonizza.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà San Francesco Vecchio per distinguerlo da San Francesco del borgo di Pusterla
Contrà San Francesco Vecchio. San Francesco Vecchio per distinguerlo da San Francesco del borgo di Pusterla (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Con questo nome si indicava una sindacaria cioè una intera zona della città.
Esisteva una chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi adibita a dimora nel 1237 dai Frati minori, trasferiti dal Carpagnon, perché “dimora delle pubbliche meretrici”.
La chiesa rimane aperta al culto sino al 1600 per poi essere adattata a Seminario sino al 1854, quando fu inaugurato il nuovo seminario.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Contrà San Francesco dall’omonimo convento di Clarisse su concessione di Papa Alessandro VI
Contrà San Francesco. Nel 1497 cinque nobili Vicentini, Giacomo e Leonardo Thiene, Tommaso Scroffa, Giacomo Gualdo e Cristoforo Barbaran acquistarono da Pietro Pagliarino, per 600 ducati, un terreno nel Borgo di Pusterla, con orto, pozzo, forno, case, circondato da mura; vi doveva sorgere un convento di Clarisse su concessione di Papa Alessandro VI (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).
Il 28 aprile 1503, le prime sei monache di famiglie nobili della città fecero ingresso nel convento. La loro residenza durò per trecento anni fino alla venuta di Napoleone, quando il monastero fu ridotto a caserma e le suore trasferite a Santa Chiara.
Il fabbricato con la chiesa, che si trovava dove è ora la scuola elementare Luigi da Porto, fu demolito senza lasciare traccia alcuna.
