domenica, Marzo 16, 2025
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8 marzo, a Mestre si parla di diritti e parità di genere con il teatro, il cinema e alla radio

VENEZIA (ITALPRESS) – Giornata internazionale della donna: l’8 marzo si parla di diritti, si discute di parità di genere, si educa alla non violenza. A Mestre lo si è fatto, tra dirette radio, proiezioni, dibattiti e persino in un laboratorio teatrale, perché la Giornata per i diritti delle donne, nel Comune di Venezia, è lunga un mese e fatta di 120 eventi, per incontrarsi, discutere e creare sensibilità attorno ai temi dell’uguaglianza. “Momenti per riflettere sulle conquiste economiche, sociali e politiche raggiunte, sui diritti acquisiti, ma anche sulle sfide per il futuro, sulle discriminazioni esistenti e per parlare delle violenze che purtroppo, anche sul nostro territorio, le donne ancora subiscono”, è stata la riflessione della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, che ha ricordato il cartellone del Marzo Donna e ha seguito alcuni degli eventi programmati oggi in città.

Una giornata iniziata al cinema Dante di Mestre, dove era presente anche l’assessore comunale Elisabetta Pesce, e organizzata dall’associazione SI.AMO. Progetti Solidali: gli spettatori hanno assistito alla proiezione del film “Il diritto di contare”, alla quale è seguito un breve dibattito: l’assessore Pesce ha evidenziato come la donna sia finalmente presente anche nel corpo della Polizia municipale. E si è parlato del via libera del Consiglio dei Ministri al disegno di legge per l’introduzione del delitto di femminicidio.

La presidente Damiano ha commentato il provvedimento come un grande passo in avanti: “Una novità fondamentale e storica dal punto di vista giuridico ma non dovrà mancare l’educazione e la sensibilizzazione sul tema”. Più tardi il foyer dell’ M9 Museum ha invece ospitato la maratona radiofonica dell’8 marzo, con le speaker di Radio Base Venezia: anche qui ospiti, interviste, dibattiti. Sempre al Museo del Novecento: Corpi in azione – Esplorare e trasformare la violenza di genere. L’educazione al contrasto delle discriminazioni e del sessismo si è fatta stando su un palcoscenico. Attraverso un sistema di giochi, esercizi e tecniche basati sull’interattività e la partecipazione, donne, ma anche uomini, si sono allenati a trovare strategie e risposte soddisfacenti per costruire relazioni sane e felici basate sul consenso.

Promosso da M9, Cooperativa LaEsse, Centro Antiviolenza del Comune di Venezia, inserito anch’esso tra gli appuntamenti ed eventi del Marzo donna 2025, il Laboratorio è stato, per la presidente Damiano, occasione per salutare e ringraziare le associazioni: “Abbiamo 120 eventi in un mese, testimonianza di un territorio vivo e in fermento. Con Marzo Donna si chiudono le celebrazioni per il trentennale del Centro Antiviolenza del Comune e al contempo iniziano le celebrazioni per i trent’anni della prima casa rifugio; oggi il territorio può contare su quattro abitazioni”.

Federterme “I dati Istat confermano il trend positivo del turismo in Italia”

ROMA (ITALPRESS) – “I dati diffusi dall’ISTAT confermano il trend positivo del turismo in Italia nel 2024, con un incremento dell’11,1% delle presenze nel quarto trimestre e un totale di 458,4 milioni di presenze nell’anno, segnando un nuovo record rispetto al 2023 (+2,5%)”. Così in una nota Federterme Confindustria. “Particolarmente rilevante – prosegue la nota – la crescita del turismo internazionale, con oltre 250 milioni di presenze straniere (+6,8%), che rappresentano il 54,6% del totale. Questi numeri consolidano l’Italia al secondo posto in Europa per presenze turistiche, superando la Francia e dietro solo alla Spagna. In questo contesto, il settore termale si conferma un asset strategico, non solo per la sua capacità di attrarre un turismo orientato al benessere e alla salute, ma anche come leva fondamentale per la destagionalizzazione”.

“Le località termali – si legge ancora – grazie alla loro offerta integrata che coniuga salute, relax e natura, permettono di distribuire i flussi turistici durante tutto l’anno, contribuendo alla sostenibilità del comparto e alla crescita delle economie locali. L’aumento delle presenze turistiche è un segnale positivo per tutto il settore e conferma il ruolo chiave del termalismo all’interno dell’offerta turistica nazionale. Le terme rappresentano un modello di turismo sostenibile e continuativo, capace di attrarre visitatori anche nei periodi tradizionalmente meno affollati, rispondendo a una domanda sempre più crescente di benessere e qualità della vita”.

“Investire sul termalismo – continua la nota – significa rafforzare la competitività dell’Italia nel mercato europeo e internazionale, promuovendo un turismo di qualità, sostenibile e attrattivo in ogni periodo dell’anno. Valorizzare le destinazioni termali vuol dire puntare su un’offerta turistica distintiva, capace di generare benefici economici e sociali per i territori e per l’intero comparto”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Incendio Palermo, Vigili del Fuoco “Ogni ipotesi al vaglio”

Incendio Palermo, Vigili del Fuoco

PALERMO (ITALPRESS) – “L’attività di spegnimento è stata frenetica, le operazioni sono state complesse. Ci troviamo ad avere a che fare con un fuoco covante, in condizioni di sotto ossigenazione. E’ un fuoco molto subdolo, abbiamo dovuto intervenire sulle strutture per non far propagare il fuoco, tagliando una porzione del tetto. Il fuoco adesso è circoscritto, sono in atto le bonifiche della zona interessata dall’incendio per evitare focolai residui. Noi saremo qui sul posto tutta la notte, sarà previsto un presidio fisso di Polizia affinché non entri nessuno che non abbia titolo a entrare nell’appartamento”. Così il Direttore regionale dei Vigili del Fuoco per la Sicilia, Agatino Carrolo, in un punto stampa a Palermo nella zona dell’incendio divampato questa mattina tra via Daita e via Sella. “Sono in atto indagini di polizia giudiziaria, al momento tutte le ipotesi sono al vaglio, non si esclude alcuna ipotesi”, ha aggiunto.

xd6/pc/sat/mca1

Pellegrino riacciuffa i granata, al Tardini è 2-2 tra Parma e Torino

PARMA (ITALPRESS) – Il Parma va due volte sotto, ma si rialza e acciuffa il 2-2 contro il Torino nel match del Tardini valido per la 28esima giornata del campionato di Serie A 2024/2025: alle reti siglate da Eljif Elmas e Che Adams risponde la doppietta di Mateo Pellegrino. Un punto a testa per muovere la classifica.

ECCO COME E’ ANDATA COMO-VENEZIA

Il racconto del match

Nei primi minuti di gioco le due squadre scelgono un approccio molto cauto, concedendosi una fase di studio. All’8′ dalla Curva dei ducali vengono lanciati in campo degli oggetti, che portano alla sospensione della sfida per circa un minuto. Al 14′ Biraghi ci prova direttamente su calcio di punizione, ma la palla viene deviata in corner da Vogliacco. Al 19′ i padroni di casa vanno vicini al vantaggio con Valeri, ma qualche secondo più tardi è il Torino ad andare a segno con Eljif Elmas: il macedone salta Delprato e conclude sul secondo palo per l’1-0 dei suoi. Il Parma prova subito a reagire alzando i giri del motore, ma fa fatica a costruire delle pericolose occasioni da rete. A pochi secondi dall’intervallo gli emiliani hanno una clamorosa tripla occasione prima con Vogliacco e Bonny, che vengono fermati sulla linea di porta da Milinkovic-Savic e Adams, e poi con Cancellieri che colpisce la traversa. Si va al riposo sul parziale di 0-1.

Nella ripresa mister Cristian Chivu prova a scuotere i suoi attraverso delle sostituzioni che, nell’arco di pochi minuti, portano i frutti sperati. Nonostante i ritmi non altissimi, la compagine gialloblù riesce a trovare un lampo con il neo-entrato Mateo Pellegrino che, su assist di Valeri, firma il gol del pareggio. Il Torino inizialmente accusa il colpo, ma dopo i cambi effettuati da Paolo Vanoli torna a spingere per cercare un nuovo vantaggio. Al 72′ Vlasic mette un interessante pallone in area di rigore, la deviazione di Maripan favorisce Che Adams, che di precisione batte Suzuki. Il Parma si riversa nella metà campo avversaria per provare a riprendere nuovamente la gara e ci riesce all’82’ ancora con Mateo Pellegrino che, sugli sviluppi di un corner calciato da Hernani, mette a referto il tocco decisivo per il pareggio. Nel finale le due squadre sono spaccate e provano a sfruttare gli spazi per colpire l’avversario, ma devono accontentarsi del 2-2. In virtù di questo risultato il Parma sale a 24 punti in classifica, mentre il Torino consolida l’undicesimo posto andando a quota 35. Nel prossimo turno i ducali saranno impegnati all’U-Power Stadium contro il Monza sabato 15 marzo alle 15, mentre i piemontesi ospiteranno l’Empoli all’Olimpico Grande Torino.

– Foto Image –

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Il Venezia beffa il Como nel recupero, finisce 1-1 al Sinigaglia

COMO (ITALPRESS) – All’ultimo respiro il Venezia di Eusebio Di Francesco riesce a strappare un punto al Sinigaglia contro il Como, interrompendo così una striscia di quattro partite senza reti. Nell’anticipo del sabato di Serie A, lo scontro salvezza fra lariani e lagunari termina 1-1. Succede tutto nel secondo tempo: alla rete dell’ex Fiorentina Ikone, entrato poco prima dopo l’intervallo, ha risposto nel finale Gytkjaer su rigore. Un pari alla fine meritato per quanto prodotto dalle due formazioni nel corso del match.

ECCO COME E’ ANDATA TRA PARMA E TORINO

Il racconto del match

I grandi protagonisti della prima frazione sono senza ombra di dubbio i due portieri, decisivi nel mantenere il risultato in equilibrio. Il primo a mettersi il luce è l’ex Inter Radu, che al 22′ riesce a deviare sul palo il colpo di testa di Smolcic. Nel finale i comaschi sfiorano il vantaggio anche con Nico Paz, il cui tiro dalla distanza esce di un soffio sotto lo sguardo attento di Javier Zanetti, presente in tribuna. Dall’altra parte, anche Butez compie due interventi fondamentali: al 29′ respinge con un piede il destro a incrociare di Zerbin, mentre al 35′ nega il gol a Duncan, autore di un colpo di testa ravvicinato, con una parata straordinaria sulla linea. Nonostante il netto predominio nel possesso palla (72%), i padroni di casa faticano a trovare varchi nella compatta difesa dei lagunari.

All’intervallo Fabregas non esita a intervenire sull’undici titolare: fuori Strefezza e l’ammonito Jack, dentro Ikone e Dossena. Le mosse del tecnico spagnolo si rivelano subito vincenti. Dossena porta solidità al reparto arretrato, mentre Ikone impiega soli quattro minuti per lasciare il segno, realizzando la rete dell’1-0, la sua prima con la maglia del Como. Recuperata palla a centrocampo, l’ivoriano si lancia verso la porta, supera con un rimpallo fortunato Nicolussi Caviglia e, di sinistro, infila il pallone nell’angolino basso. Dopo il gol subito il Venezia fatica ad organizzare un contrattacco, peccando di scarsa convinzione e rischiando di subire il 2-0 in diverse occasioni. Al 75′ Radu tiene a galla i suoi, parando i tentativi di Ikone e Goldaniga. Il finale della partita sembra scritto anche perchè gli attacchi del Venezia sono disordinati e inconcludenti. All’ultimo minuto, però, una pesante ingenuità di Smolcic concede una chance dal dischetto agli ospiti. Il difensore croato, infatti, stende Carboni in area, rovinando una prestazione sino a quel momento perfetta. Dagli undici metri va Gytkjaer che firma un 1-1 che ha il sapore di beffa per la squadra di Fabregas.

– foto Image –

(ITALPRESS).

Medicina di genere, Professioni Sanitarie a confronto a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Si è svolto sabato 8 marzo 2025, presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il convegno accreditato ECM “Medicina di genere: la prospettiva delle Professioni Sanitarie”. L’evento, organizzato dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio con il patrocinio del Comune di Milano e dell‘Università Vita-Salute San Raffaele, ha visto l’intervento di numerosi esperti, accademici e rappresentanti di Fondazioni nazionali e regionali.

“La medicina di genere è un tema sempre più stringente e attuale”, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine, Diego Catania. “Grazie alle diverse prospettive e alle voci autorevoli di professori e di referenti nazionali e regionali per la medicina di genere – ha aggiunto -, vogliamo ipotizzare azioni strategiche per rendere il nostro Servizio Sanitario Nazionale sempre più inclusivo, cercando di dare una possibile risposta alla domanda: qual è il ruolo delle Professioni Sanitarie in questa evoluzione?”.

I saluti istituzionali si sono aperti con l’intervento dell’Assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolè, che ha parlato dell’importanza di rimettere al centro le risorse umane del sistema salute per creare un contesto di cura inclusivo. Presenti anche Piero Ferrante, Presidente della Federazione Nazionale Ordini Fisioterapisti; Barbara Maria Cantoni, Segretario dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi, Monza e Brianza; Rudy Alexander Rossetto, Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia; Nadia Rovelli, Presidente dell’Ordine Interprovinciale della Professione di Ostetrica/o di Bergamo, Cremona, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza Brianza e Sondrio, e Paolo Giovanni Viola, Presidente dell’Ordine dei Chimici e Fisici della Lombardia, a testimonianza di una sinergia fra i referenti delle Professioni a livello regionale e nazionale sul tema dell’equo accesso alle cure.

Il convegno ha preso il via con l’intervento della Dottoressa Francesca Maranghi, Prima Ricercatrice del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha introdotto il tema della medicina di genere, la sua applicazione nel Servizio Sanitario Nazionale e il ruolo dell’ISS nell’eseguire studi sperimentali incentrati sulle differenze di genere allo scopo di identificare gruppi di popolazione vulnerabili. In seguito, la Dottoressa Franca Di Nuovo, Referente della Medicina di Genere di Regione Lombardia e Componente dell’Osservatorio Nazionale della Medicina di Genere, ha presentato una panoramica delle azioni di Regione Lombardia per un equo accesso alle cure, e la Dottoressa Cinthia Farina, Referente della Medicina di Genere dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e del Gruppo di Approfondimento Tecnico sulla Medicina di Genere di Regione Lombardia, ha approfondito le strategie attuate da una grande azienda sanitaria per implementare un approccio attento e inclusivo.

Hanno moderato gli interventi il Dottore Moreno Zanardo, Responsabile Scientifico, e il Professore Giuseppe Banfi, Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.

Nella seconda parte della mattinata, coordinata dalla Dott.ssa Ambra Cerri, Direttrice Operativa della Ricerca presso IRCCS Policlinico San Donato, e dal Dottore Fabio Corbino, Referente del Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine, i relatori hanno messo a fuoco l’importanza delle variabili di genere in un’ottica di prevenzione e di raccolta dati su larga scala.

La Professoressa Serenella Castelvecchio, Responsabile Laboratorio Ecocardiografia e Follow-up Area Cardiochirurgica-Cuore-Adulto presso IRCCS Policlinico San Donato, ha parlato della valutazione del rischio cardiovascolare nelle donne, mentre la Professoressa Rossella Tomaiuolo, Professoressa Associata in Biochimica Clinica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, si è concentrata sulle modalità di raccolta e di interpretazione dei dati in una prospettiva attenta alle differenze genere. L’intervento della Professoressa Cinzia Bressi, Professoressa Associata in Psichiatria presso Università degli Studi di Milano, si è invece focalizzato sul Questionario sul Ruolo di Genere (GeRoQ), elaborato dall’Università in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano.

Il Questionario ‘GeRoQ’, frutto di una preziosa sinergia con l’Ordine, ha l’obiettivo di identificare gli elementi che contribuiscono alle differenze nell’accesso alle cure” dichiara la Prof.ssa Bressi. “Abbiamo cercato di dare rilievo anche ad aspetti più ‘sommersì del fenomeno, come l’impatto del ruolo di genere interiorizzato nel richiedere o ricercare determinate cure, o la disparità nella distribuzione delle responsabilità domestiche fra uomo e donna, che può comportare una minore disponibilità di tempo per eseguire controlli medici. Dobbiamo essere consapevoli di tutte le variabili in atto per implementare azioni correttive efficaci”.

In ultimo è intervenuta la Ricercatrice Dottoressa Elisa Sala, che ha parlato di medicina di genere dal punto di vista del Centro Studi Fondazione “The Bridge”, osservatorio privilegiato che mette in rete istituzioni, accademia, associazioni di pazienti e caregiver e società scientifiche per riflettere sullo stato dell’arte del sistema salute.

“Il futuro della sanità si costruisce formando Professionisti consapevoli” commenta il Responsabile Scientifico e Vicepresidente dell’Ordine, Moreno Zanardo. “La necessità di adottare un approccio diverso alle cure, più inclusivo ed equo, richiede l’acquisizione di nuove conoscenze realizzate in corsi interdisciplinari, grazie all’aggiornamento continuo e al confronto con gli esperti del settore. In questo modo è possibile trasferire le scoperte della ricerca e della letteratura scientifica nell’operato quotidiano dei Professionisti Sanitari”.

Aggiunge il Referente del Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine, Fabio Corbino: “Decostruire i bias sociali e culturali e promuovere una prospettiva genere-consapevole può fare la differenza in diversi ambiti: nel rapporto con la persona assistita, nell’identificazione dei sintomi e nella corretta individuazione del percorso di cura più appropriato per ciascuna e ciascuno”.

“Da anni l’Ordine pone una particolare attenzione all’offerta formativa rivolta agli iscritti”, conclude il Presidente Catania. “Il nostro obiettivo è individuare le direttrici del progresso del sistema sanitario e gli aspetti trasversali che riguardano la crescita delle Professioni. Tutti coloro che hanno partecipato al convegno ne usciranno con una diversa consapevolezza in merito all’inclusività delle cure e alle differenze di genere, che applicheranno e renderanno operativa nell’esercizio delle proprie competenze. E’ così che le Professioni Sanitarie si rendono protagoniste del cambiamento, innescando una spinta evolutiva necessaria dall’interno del sistema salute”.

– Foto ufficio stampa Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –

(ITALPRESS).

Medicina di genere, Professioni Sanitarie a confronto a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Si è svolto sabato 8 marzo 2025, presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il convegno accreditato ECM “Medicina di genere: la prospettiva delle Professioni Sanitarie”. L’evento, organizzato dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio con il patrocinio del Comune di Milano e dell’Università Vita-Salute San Raffaele, ha visto l’intervento di numerosi esperti, accademici e rappresentanti di Fondazioni nazionali e regionali. “La medicina di genere è un tema sempre più stringente e attuale”, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine, Diego Catania.
“Grazie alle diverse prospettive e alle voci autorevoli di professori e di referenti nazionali e regionali per la medicina di genere – ha aggiunto -, vogliamo ipotizzare azioni strategiche per rendere il nostro Servizio Sanitario Nazionale sempre più inclusivo, cercando di dare una possibile risposta alla domanda: qual è il ruolo delle Professioni Sanitarie in questa evoluzione?”.
I saluti istituzionali si sono aperti con l’intervento dell’Assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolè, che ha parlato dell’importanza di rimettere al centro le risorse umane del sistema salute per creare un contesto di cura inclusivo. Presenti anche Piero Ferrante, Presidente della Federazione Nazionale Ordini Fisioterapisti; Barbara Maria Cantoni, Segretario dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi, Monza e Brianza; Rudy Alexander Rossetto, Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia; Nadia Rovelli, Presidente dell’Ordine Interprovinciale della Professione di Ostetrica/o di Bergamo, Cremona, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza Brianza e Sondrio, e Paolo Giovanni Viola, Presidente dell’Ordine dei Chimici e Fisici della Lombardia, a testimonianza di una sinergia fra i referenti delle Professioni a livello regionale e nazionale sul tema dell’equo accesso alle cure.
Il convegno ha preso il via con l’intervento della Dottoressa Francesca Maranghi, Prima Ricercatrice del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha introdotto il tema della medicina di genere, la sua applicazione nel Servizio Sanitario Nazionale e il ruolo dell’ISS nell’eseguire studi sperimentali incentrati sulle differenze di genere allo scopo di identificare gruppi di popolazione vulnerabili. In seguito, la Dottoressa Franca Di Nuovo, Referente della Medicina di Genere di Regione Lombardia e Componente dell’Osservatorio Nazionale della Medicina di Genere, ha presentato una panoramica delle azioni di Regione Lombardia per un equo accesso alle cure, e la Dottoressa Cinthia Farina, Referente della Medicina di Genere dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e del Gruppo di Approfondimento Tecnico sulla Medicina di Genere di Regione Lombardia, ha approfondito le strategie attuate da una grande azienda sanitaria per implementare un approccio attento e inclusivo.
Hanno moderato gli interventi il Dottore Moreno Zanardo, Responsabile Scientifico, e il Professore Giuseppe Banfi, Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.
Nella seconda parte della mattinata, coordinata dalla Dott.ssa Ambra Cerri, Direttrice Operativa della Ricerca presso IRCCS Policlinico San Donato, e dal Dottore Fabio Corbino, Referente del Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine, i relatori hanno messo a fuoco l’importanza delle variabili di genere in un’ottica di prevenzione e di raccolta dati su larga scala. La Professoressa Serenella Castelvecchio, Responsabile Laboratorio Ecocardiografia e Follow-up Area Cardiochirurgica-Cuore-Adulto presso IRCCS Policlinico San Donato, ha parlato della valutazione del rischio cardiovascolare nelle donne, mentre la Professoressa Rossella Tomaiuolo, Professoressa Associata in Biochimica Clinica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, si è concentrata sulle modalità di raccolta e di interpretazione dei dati in una prospettiva attenta alle differenze genere. L’intervento della Professoressa Cinzia Bressi, Professoressa Associata in Psichiatria presso Università degli Studi di Milano, si è invece focalizzato sul Questionario sul Ruolo di Genere (GeRoQ), elaborato dall’Università in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano.
“Il Questionario ‘GeRoQ’, frutto di una preziosa sinergia con l’Ordine, ha l’obiettivo di identificare gli elementi che contribuiscono alle differenze nell’accesso alle cure” dichiara la Prof.ssa Bressi. “Abbiamo cercato di dare rilievo anche ad aspetti più ‘sommersì del fenomeno, come l’impatto del ruolo di genere interiorizzato nel richiedere o ricercare determinate cure, o la disparità nella distribuzione delle responsabilità domestiche fra uomo e donna, che può comportare una minore disponibilità di tempo per eseguire controlli medici. Dobbiamo essere consapevoli di tutte le variabili in atto per implementare azioni correttive efficaci”.
In ultimo è intervenuta la Ricercatrice Dottoressa Elisa Sala, che ha parlato di medicina di genere dal punto di vista del Centro Studi Fondazione “The Bridge”, osservatorio privilegiato che mette in rete istituzioni, accademia, associazioni di pazienti e caregiver e società scientifiche per riflettere sullo stato dell’arte del sistema salute.
“Il futuro della sanità si costruisce formando Professionisti consapevoli” commenta il Responsabile Scientifico e Vicepresidente dell’Ordine, Moreno Zanardo. “La necessità di adottare un approccio diverso alle cure, più inclusivo ed equo, richiede l’acquisizione di nuove conoscenze realizzate in corsi interdisciplinari, grazie all’aggiornamento continuo e al confronto con gli esperti del settore. In questo modo è possibile trasferire le scoperte della ricerca e della letteratura scientifica nell’operato quotidiano dei Professionisti Sanitari”.
Aggiunge il Referente del Gruppo di Lavoro Equità di Genere dell’Ordine, Fabio Corbino: “Decostruire i bias sociali e culturali e promuovere una prospettiva genere-consapevole può fare la differenza in diversi ambiti: nel rapporto con la persona assistita, nell’identificazione dei sintomi e nella corretta individuazione del percorso di cura più appropriato per ciascuna e ciascuno”.
“Da anni l’Ordine pone una particolare attenzione all’offerta formativa rivolta agli iscritti”, conclude il Presidente Catania. “Il nostro obiettivo è individuare le direttrici del progresso del sistema sanitario e gli aspetti trasversali che riguardano la crescita delle Professioni. Tutti coloro che hanno partecipato al convegno ne usciranno con una diversa consapevolezza in merito all’inclusività delle cure e alle differenze di genere, che applicheranno e renderanno operativa nell’esercizio delle proprie competenze. E’ così che le Professioni Sanitarie si rendono protagoniste del cambiamento, innescando una spinta evolutiva necessaria dall’interno del sistema salute”.

– Foto ufficio stampa Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –

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Pogacar senza rivali, vince in solitaria la Strade Bianche 2025 e cala il tris

SIENA (ITALPRESS) – Nemmeno la caduta a 50 chilometri dal traguardo, nemmeno la spalla insanguinata. I conti su quali siano i danni si faranno domani, oggi è il momento di festeggiare ancora: Tadej Pogacar riprende da dove aveva lasciato lo scorso anno, ovvero dominando in lungo e in largo. Lo sloveno ha vinto la Strade Bianche 2025, ancora una volta in solitaria: stavolta lo scatto decisivo è arrivato ai -18, ma cambiando l’ordine il risultato resta sempre lo stesso. La svolta della gara – un percorso lungo le strade senesi di 213 chilometri – è arrivata a 78 chilometri dall’arrivo, quando Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) ha attaccato: pronta la risposta dello sloveno il quale ha rilanciato subito l’azione e nel giro di pochi chilometri i due hanno ripreso i fuggitivi. Si è formato dunque un terzetto di testa insieme a Connor Swift (Ineos Grenadiers), ma a 50 chilometri dall’arrivo il campione del mondo in carica è scivolato in discesa andando a finire nel fossato. Pogacar si è rialzato subito, immediato il cambio di bicicletta per raggiungere lo stesso Pidcock, staccato poi nel settore 15, sul Colle Pinzuto: da lì la fuga solitaria fin sul traguardo, per la terza volta nella sua carriera (eguagliato Fabian Cancellara).

Le parole di Pogacar

“È un grandissimo successo ed è bello sapere che mi verrà intitolato un settore di sterrato – ha dichiarato al termine della gara -. Sono felice anche se sarebbe stato meglio evitare di cadere. Conosco bene quel tratto di strada ma ho calcolato male la velocità. Mi sono ripreso e non ho sentito troppo il dolore, almeno fino al finale. Quando ho cambiato bici ero un po’ preoccupato però alla fine è andato tutto bene. La corsa è stata molto veloce, c’era una fuga insidiosa e ci ha costretti ad andare forte fin dall’inizio”. Inizia dunque sotto il segno di Pogacar la stagione delle classiche: sabato 22 marzo spazio alla 116a edizione della Milano-Sanremo.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Veneto, Mantovan “Il Bando PARI ha permesso di sperimentare soluzioni innovative”

VENEZIA (ITALPRESS) – Si è concluso con successo e grande partecipazione l’evento finale del Bando PARI (Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere), promosso dalla Regione del Veneto nell’ambito del PR Veneto FSE+ 2021-2027, per affrontare le sfide della parità ed equilibrio di genere nel mondo del lavoro. L’iniziativa, svoltasi in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ha rappresentato un momento cruciale di confronto, moderato dalla giornalista Anna De Roberto, tra istituzioni, università, enti di formazione, servizi per il lavoro e imprese, mettendo in evidenza dati, strategie e azioni concrete per ridurre le disuguaglianze di genere.

“L’ampia partecipazione e il livello del dibattito confermano che il tema della parità di genere è centrale per il futuro del nostro mercato del lavoro e della nostra società in generale”, ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro e alle Pari Opportunità del Veneto, Valeria Mantovan. “Il Bando PARI ha permesso di sperimentare soluzioni innovative e creare reti di collaborazione per promuovere l’occupazione femminile e un cambiamento culturale nel mondo del lavoro. Ora è fondamentale consolidare e ampliare queste iniziative, affinché la parità diventi una realtà concreta e non solo un obiettivo da perseguire”.

Le ricerche presentate durante l’evento hanno messo in luce le principali criticità e opportunità in vari ambiti: dal gender pay gap alle sfide della leadership femminile, dalle difficoltà di accesso al credito per le imprenditrici alla necessità di modelli organizzativi più inclusivi, alle difficoltà vissute delle donne che lavorano nell’area portuale di Venezia. Particolare attenzione è stata posta sul peso degli stereotipi di genere, che influenzano le scelte formative e professionali delle giovani donne, e sull’importanza di politiche urbane e servizi di prossimità per conciliare vita lavorativa e familiare. Uno dei risultati più tangibili è la firma di dieci protocolli territoriali che hanno consolidato le reti che si sono sviluppate durante l’attuazione dei progetti nella prospettiva di comuni azioni future.

I progetti finanziati dal Bando PARI hanno sperimentato azioni pilota concrete, costruendo reti di collaborazione tra imprese, enti pubblici e università, e promuovendo iniziative di sensibilizzazione per favorire l’occupazione femminile, in particolare nei settori STEM.

– foto ufficio stampa Regione Veneto –

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Incendio a Palermo, crolla buona parte del tetto dell’appartamento

PALERMO (ITALPRESS) – Sono complesse le operazioni di spegnimento dell’incendio che a Palermo, all’angolo tra via Quintino Sella e via Libertà, è avvenuto nell’abitazione del professore emerito ed ex sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio Cardinale, e di sua moglie, l’ex magistrato Annamaria Palma Guarnier. Una decina di pattuglie dei vigili del fuoco impegnate, più un elicottero. Sul posto è arrivato lo stesso Cardinale, visibilmente scosso e supportato da una serie di amici e conoscenti. L’incendio ha completamente distrutto l’appartamento, situato all’ultimo piano dello stabile e contenente al proprio interno un’ampia biblioteca. Crollata buona parte del tetto. L’intera palazzina è stata messa in sicurezza dai vigili del fuoco pochi minuti dopo il propagarsi delle fiamme.

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