lunedì, Dicembre 22, 2025
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Veneto, Stefani “Dalla burocrazia al sociale, ecco i temi per il 2026”

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Veneto, Stefani "Dalla burocrazia al sociale, ecco i temi per il 2026"

VENEZIA (ITALPRESS) – “Apriremo il tavolo di contrasto alla burocrazia, altro grande tema che abbiamo presentato. Rilanciato in campagna elettorale con tutte le associazioni di categoria e sarà convocato a gennaio. Oltre a questo la grande sfida della formazione tecnica e professionale, il percorso verso la holding autostradale del nord-est, un’altra grande sfida importante che dovremo percorrere Insieme l’importanza di una forte attenzione al mondo del sociale, residenze sociali per anziani attrezzate, quartieri inclusivi, villaggi inclusivi e una sanità sempre più territoriale, sfruttando anche la rete delle case di comunità e l’implementazione della tecnologia al servizio della sanità”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Alberto Stefani, a margine della conferenza stampa

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Veneto, Stefani “Legge sui caregiver può cambiare la vita a tanti cittadini”

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VENEZIA (ITALPRESS) – “Io ho lanciato la sfida al Consiglio regionale di approvare entro breve termine la proposta di legge sui caregiver, che è una proposta di legge che tra l’altro io avevo presentato appena 25enne in Parlamento. e che può cambiare la vita a più di un veneto su quattro, perché più di un Veneto su quattro assiste un familiare e c’è bisogno di fare nei loro confronti dei piccoli grandi passi che possono davvero migliorare la vita a tantissimi nostri cittadini”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Alberto Stefani, a margine della conferenza stampa di auguri per il Natale.

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I Carabinieri di Napoli tirano le somme, 3500 arresti nel 2025

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NAPOLI (ITALPRESS) – Brindisi di fine anno alla Caserma Pastrengo di Napoli dove questa mattina c’è stato il tradizionale appuntamento pre natalizio con il Comando provinciale dei carabinieri per tirare le somme dell’attività svolta dall’Arma nel 2025. Nel corso dei dodici mesi appena trascorsi, caratterizzati da un impegno costante e un’intensa azione di contrasto alla criminalità, i reparti del Comando partenopeo hanno arrestato 3.495 persone e ne hanno denunciate 13 mila 295 (424 mila 286 le persone identificate, 233 mila 511 i veicoli ispezionati). Ben 21 invece i latitanti catturati, molti di questi nell’elenco ministeriale e rintracciati all’estero. Sul versante della lotta al traffico illecito di stupefacenti i risultati sono importanti: centinaia gli arresti e diverse le tonnellate di droga sequestrate in un anno.

Importanti anche i numeri relativi alle armi. Nel corso del 2025 (con dati aggiornati al 1° dicembre), i carabinieri hanno sequestrato 189 armi da fuoco, 141 da taglio e 374 armi improprie (nunchaku, mazze, tirapugni, etc.). Massima attenzione alla sicurezza stradale: 5.620 veicoli sono stati posti sotto sequestro, 3.303 fermati amministrativamente, 25.880 le contravvenzioni. Oltre 21 milioni di euro il totale delle sanzioni comminate per violazioni al Codice della Strada. Una menzione alle infrazioni più gravi: 4.591 quelle per guida senza assicurazione, 3.372 per guida senza patente e 4.719 per guida senza revisione.

A raccontare l’impegno dei carabinieri partenopei è il Generale di Brigata Biagio Storniolo, Comandante provinciale dei carabinieri di Napoli: “L’incontro di oggi – spiega Storniolo – è anche l’occasione, oltre ai naturali bilanci di fine anno, per evidenziare lo straordinario impegno profuso dai carabinieri sul territorio. Il ruolo delle tenenze e delle stazioni carabinieri simboleggia e conferma quel legame unico con le comunità e la funzione di rassicurazione sociale quotidianamente assicurata. I dati – dice il Comandante – hanno il loro peso, certo, ma a fare davvero la differenza sono le persone: professionisti spesso silenziosi, lontani dai riflettori, senza i quali nessun ingranaggio funzionerebbe alla perfezione”.

E tra gli uomini a disposizione del comandante Storniolo c’è il maresciallo ordinario Antonio Silvestre (nucleo investigativo di Napoli – Sezione Cyber Investigations): “Il web – racconta Silvestre – non dorme mai. Dietro un profilo falso, un messaggio criptico o un indirizzo IP nascosto c’è spesso qualcuno convinto di poter mantenere l’anonimato. La nostra sfida è ricordargli che le tracce digitali parlano, sempre. Le persone immaginano hacker e codici che scorrono a schermo. In realtà è un lavoro fatto di pazienza chirurgica: incastri, confronti, verifiche. Quando finalmente arrivi al punto, è come riaccendere la luce in una stanza dove qualcuno pensava di essere al sicuro nel buio”.

La centrale operativa è lo snodo fondamentale di migliaia di richieste di aiuto dei cittadini. Le linee del 112 ricevono in media oltre 3200 chiamate nell’arco delle 24 ore. Sul lavoro incessante di tutti gli operatori dietro le cuffie, il maresciallo maggiore Letterio Bonaccorso: “Quando il telefono squilla, non sai se dall’altra parte c’è un anziano solo, un ragazzo spaventato, una donna o una famiglia in pericolo. Tu ascolti, percepisci le difficoltà e i disagi, e in pochi secondi devi capire cosa serve davvero. È un lavoro di testa, certo, ma anche di cuore”. Tema fondamentale la violenza di genere, un argomento sul quale l’Arma ha investito e continuerà a investire ogni necessaria risorsa.

Il capitano Valentina Bianchin, Comandante della compagnia di Casoria è specializzata sul fenomeno. “Quando una donna entra in caserma dopo anni di silenzi, non porta solo una denuncia, bensì un pezzo della sua vita. Il nostro compito è ricomporre, proteggere, ascoltare senza giudicare e agire senza esitazioni. Il momento più emozionante è quando percepisci che “non si sente più sola”. È lì che comprendi che non stai svolgendo solo un compito tecnico, bensì un lavoro dai risvolti soprattutto umani. E quando una di loro ti scrive, mesi dopo, solo per dire ‘sto meglio’, ecco… quella è la nostra vera vittoria”.

Il tenente colonnello Giuseppe Peluso, comandante della sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo di Napoli, porta invece all’attenzione un altro aspetto caratteristico del suo ruolo: “La scena del crimine parla, ma parla piano. Devi chinarti, osservare, entrare in una logica che non lascia spazio alla fretta. Un’impronta, una fibra, un elemento di troppo: ogni dettaglio può cambiare la storia che hai davanti. Molti pensano che sia un lavoro da telefilm: in realtà è fatto di interminabili ore in silenzio, luci fredde e ragionamenti che devono incastrarsi al millimetro. Ma quando un’indagine si chiude grazie a un frammento minuscolo che solo tu avevi notato, è come completare un puzzle che nessuno vede, ma che vale giustizia”.

In questo periodo dell’anno soprattutto è incessante l’attività degli artificieri e degli esperti di esplosivi che lavorano alacremente anche per sensibilizzare il cittadino all’uso consapevole dei fuochi d’artificio. È di queste ore l’arresto di un 21enne a Pollena Trocchia trovato in possesso di 21 chili di cobra in un negozio di ortofrutta. “Quando arriviamo su un ordigno sospetto, il rumore intorno scompare. Restano la concentrazione, e la responsabilità di sapere che da ogni gesto dipende la sicurezza di molte persone. Non esistono margini di errore. È un lavoro che richiede preparazione tecnica continua, ma soprattutto equilibrio mentale. La paura c’è ed è giusto che ci sia: serve a rimanere concentrati e non abbassare la guardia” racconta il luogotenente Gaetano Savarese.

Un capitolo centrale dell’attività del 2025 è stato il contrasto alla criminalità organizzata. Il Generale Storniolo sottolinea come “la lotta alle mafie non sia fatta solo di grandi numeri, ma di indagini lunghe, complesse, che richiedono tempo, metodo e una profonda conoscenza del territorio. È un lavoro di squadra che colpisce i clan nei loro assetti, nelle loro economie e nei loro equilibri”.

Nel corso dell’anno, i Carabinieri del Comando provinciale di Napoli, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno condotto numerose operazioni di rilievo nei confronti delle principali compagini criminali operanti nel capoluogo e nella città metropolitana. Tra le più importanti, nella nottata del 2 dicembre 2025, l’esecuzione di un’ordinanza cautelare nei confronti di 21 soggetti del clan Licciardi di Secondigliano, mentre lo scorso 17 novembre, un’altra vasta operazione aveva interessato i territori di Nola, Cicciano e Casamarciano. A settembre i carabinieri hanno inferto un duro colpo ai clan attivi nel quartiere San Giovanni a Teduccio, con l’arresto di due soggetti responsabili di una “stesa” armata avvenuta nel periodo pasquale. A Caivano, il 29 luglio, un’operazione ha colpito lo storico clan Ciccarelli.

Tornando ancora a ritroso nel tempo troviamo l’operazione del 25 giugno a Ponticelli, dove Carabinieri e Polizia Locale hanno eseguito sequestri e sgomberi di immobili comunali occupati abusivamente e trasformati in una vera e propria roccaforte del clan De Martino. Nel corso dell’anno sono state inoltre smantellate organizzazioni camorristiche attive nei quartieri occidentali di Napoli, come i clan Troncone e Frizziero, coinvolti in traffico di droga, estorsioni, contrabbando e nel controllo di attività illecite come parcheggiatori abusivi e ormeggi, nonché sodalizi dediti al narcotraffico innovativo, come il sistema di “delivery della droga” sviluppato tra l’agro nolano, Napoli, Avellino e Palermo. “Colpire la criminalità organizzata – conclude il Generale Storniolo – “significa restituire spazi di libertà ai cittadini onesti, indebolire il controllo mafioso sull’economia e riaffermare la presenza concreta dello Stato. È una battaglia che non si ferma e che continuerà anche nel 2026 con la stessa determinazione”.

– Foto xc9/Italpress –
(ITALPRESS).

Milano-Cortina alle porte, Mattarella consegna il Tricolore agli alfieri azzurri

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato al Quirinale ai portabandiera azzurri il tricolore in vista della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026. Il 6 febbraio a Milano i portabandiera saranno Federico Pellegrino e Arianna Fontana, mentre a Cortina toccherà ad Amos Mosaner e Federica Brignone sfilare col tricolore. Chiara Mazzel e Renè De Silvestro saranno invece i due portabandiera azzurri in occasione della cerimonia di apertura delle Paralimpiadi in programma il 6 marzo 2026 a Verona. “Le gare olimpiche e paralimpiche sono legate da valori umani e sociali – ha ricordato durante la cerimonia il Capo dello Stato – In questo tempo difficile sarà molto importante il messaggio di pace e amicizia. Sarà importante la diffusione di questo messaggio da parte di tutti gli atleti e le atlete. Sono certo che tutti gli atleti e atlete renderanno onore all’Italia con il loro comportamento. Vi auguro grandi successi”. “Sarà un appuntamento unico gareggiare nelle Olimpiadi nel nostro paese – le parole del presidente del Coni, Luciano Buonfiglio – E’ un avvenimento che dopo 20 anni ritorna nel nostro paese e stavolta la bandiera rimarrà nei nostri confini con un impegno: quello di un tricolore che sventolerà sempre di più, al quale tutti noi dedichiamo il nostro lavoro e il nostro impegno. Saremo attenti, resterà con noi nella nostra amata Italia e verrà custodita da quattro atleti”. “Tutti sappiamo che al nostro fianco
c’è lei, il nostro primo tifoso, il nostro baluardo che non ci ha
mai fatto mancare affetto e vicinanza di cui questa volta abbiamo
tanto bisogno. A nome di questi ragazzi e ragazze le diciamo
ancora una volta grazie”, ha aggiunto Buonfiglio rivolgendosi al presidente Mattarella. “Agli atleti viene consegnato non solo il
tricolore, ma la maglia azzurra che rappresenta il sogno di tanti
adolescenti. Mancano 46 giorni e ognuno di voi ha la capacità di
arrivare all’obiettivo con grande concentrazione. Ma c’è anche
l’emozione dei cantieri, di uomini e donne che hanno lavorato per
essere pronti il 6 febbraio e il 6 marzo in questo incrocio di
sport che non ha confini e divisioni. Cercheremo tutti di essere
all’altezza, consapevoli del fatto che quello per cui lavoriamo
non è solo un appuntamento epocale ma anche ciò che lasceremo, dal punto di vista delle infrastrutture materiali e quelle
immateriali, con la cultura dello sport, del rispetto e del lavoro condiviso”, ha osservato il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. “E’ un momento particolare, sono i
nostri Giochi, che si svolgeranno 20 anni dopo Torino. Il
movimento paralimpico è cresciuto, sul lato della considerazione,
della stima, dell’integrazione, della pari dignità tra olimpici e
paralimpici. Tanto ancora bisogna fare sul lato dell’avviamento
dello sport paralimpico, che necessita di esperti e specialisti
che possano indirizzare l’atleta. Tutte le istituzioni possono
collaborare per far sì che l’Italia sia al passo dei grandi paesi. Abbiamo una squadra competitiva, cercheremo di competere al massimo”, ha assicurato il presidente del Cip, Marco Giunio De
Sanctis. Emozionati gli alfieri azzurri nel ricevere il tricolore dalle mani di Mattarella. “Rappresenteremo il Paese a
cuore aperto e mente ferma con la determinazione di dare il buon
esempio”, ha ammesso Arianna Fontana. “Mentirei se dicessi di non essermi mai immaginato in testa alla delegazione e con il Paese alla spalle. Il mio pensiero va a mio nonno Gino, uomo del dovere. Lui, ovunque sia, è felice per me”, ha detto commosso Federico Pellegrino. “Partecipare ad un’Olimpiade in casa è una fortuna e un grande privilegio, da un lato è anche un grande stress, ma sarò la prima a cogliere solo gli aspetti positivi di questo privilegio”, ha concluso Federica Brignone.
– Foto Ufficio Stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

Focus Salute – Musica, perché migliora e ringiovanisce le funzioni del cervello

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MILANO (ITALPRESS) – Perché la musica è alleata della salute a tutte le età? Quali funzioni attiva nel cervello? Nel centoquindicesimo numero di Focus Salute, format tv dell’Italpress, la professoressa Alessandra Graziottin, ginecologa e oncologa, analizza il ruolo della musica sulle diverse funzioni cerebrali, il tipo di ormoni che vengono attivati a seconda del genere musicale e la capacità della musica di riattivare intense memorie autobiografiche.

sat/gsl

Ue, Moratti “La revisione del Green Deal è una battaglia vinta”

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MILANO (ITALPRESS) – Quella del Green deal “è una grande battaglia che ho fatto mia, insieme a Forza Italia e al Partito Popolare, perchè per come era impostato dalla Commissione precedente, era orientato in maniera molto ideologica solo sulla sostenibilità ambientale senza tener conto dell’importanza della sostenibilità economica e della sostenibilità sociale. Un Green Deal che penalizzava le imprese sul tema dell’automotive, pilastro importantissimo per l’Europa, con dei numeri drammatici. La battaglia è stata quella di rivedere i tempi, rivedere gli strumenti e rivedere le regole. Sui tempi abbiamo ottenuto che nel 2035 non ci sarà più l’obbligo di non avere i motori endotermici, limitando comunque le emissioni. Quindi questa è una battaglia vinta”. Lo afferma Letizia Moratti, europarlamentare del Ppe e presidente della Consulta di Forza Italia, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Altra battaglia vinta è quella della neutralità tecnologica; abbiamo inserito la flessibilità sulle tecnologie per arrivare alla decarbonizzazione: non più solo elettrico, ma anche le altre tecnologie. Non ancora vinta, ma che continueremo a fare – assicura -, è quella sulle quote di carbonio che le aziende sono obbligate a comprare se non riescono a rispettare il target di avere un certo numero di veicoli elettrici. Si tratta di un target assurdo perchè è il mercato che determina la domanda”.
Poi Moratti racconta la giornata di lavoro che il Ppe ha organizzato a Milano: “Ci tenevo a fare incontrare i parlamentari del gruppo con esponenti del mondo imprenditoriale. I due temi principali sono stati il mercato dell’energia e quello dei capitali. L’energia da noi è un grande problema, perchè l’Italia non ha investito nel nucleare – osserva -, quindi è ulteriormente svantaggiata rispetto ad altri Paesi europei. Ma anche questo è un tema da affrontare a livello europeo. Serve creare un mercato integrato dell’energia, creare la possibilità di avere libertà nelle interconnessioni. Vuol dire anche dare la possibilità, per esempio, di utilizzare degli strumenti come la cattura del carbonio creando un valore aggiunto. Significa arrivare al disaccoppiamento del costo delle rinnovabili da quello del gas, perchè è un è un artificio quello di tenerli insieme e contribuisce ad innalzare i prezzi. Significa anche costruire delle infrastrutture, investire nel biometano, investire in energie alternative alla all’elettrico. Quindi c’è un grande lavoro da fare. Noi come Partito Popolare su questi temi siamo molto impegnati”.
Infine, agricoltura e difesa. “Il bilancio pluriennale, che è stato votato dalla Commissione e che adesso arriva in Parlamento, non ci convince per quanto riguarda l’agricoltura perchè sono stati accorpati i fondi di Coesione e quelli della PAC. Questo accorpamento ha portato a una riduzione dei fondi per gli agricoltori di circa 90 miliardi. Quando arriverà in Parlamento lavoreremo per riportare i fondi com’erano. L’agricoltura è una filiera importante da tutelare”, aggiunge Moratti.
“Noi non possiamo pensare che sia sempre l’America a difendere l’Europa. L’Europa deve diventare adulta, il che non significa assolutamente togliere i fondi alla sanità, alla formazione, significa però avere la capacità di essere in condizione di creare dei deterrenti, significa difendere i nostri confini. L’Europa è indietro su questo”, conclude.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

Roma, l’Assemblea Capitolina ha approvato il Bilancio di previsione per gli anni 2026, 2027 e 2028

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ROMA (ITALPRESS) – L’Assemblea Capitolina ha approvato il Bilancio di previsione per gli anni 2026, 2027 e 2028 che investe in particolar modo su case popolari e welfare, oltre che sulla cura del decoro cittadino. Il bilancio di previsione di parte corrente ammonta complessivamente a circa 5,7 miliardi nel 2026, un incremento considerevole se comparato con gli stanziamenti iniziali del 2021 e del 2022 (pari, rispettivamente, a 5,1 e 5,4 miliardi).

Con il bilancio approvato viene mantenuto inalterato il livello di risorse ormai garantito al sociale e la scuola pari, complessivamente, a 1,5 miliardi di euro. Con particolare riferimento all’assistenza domiciliare (servizio per il quale Roma Capitale spende circa 130 milioni di euro di cui ben 110 milioni che arrivano direttamente dalle casse comunali) lo sforzo dell’Amministrazione è stato quello di garantire ai Municipi, sin dall’inizio dell’anno le risorse necessarie.

L’effetto positivo per Roma dell’uscita dal Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) porterà le risorse necessarie per un ulteriore intervento volto a dimezzare le liste d’attesa per l’assistenza domiciliare. Significativo l’incremento di risorse destinato al diserbo e agli sfalci, circa 20 milioni di euro nel 2026 che permetterà quasi di raddoppiare gli interventi, salendo da 4 a 7 passaggi per far fronte ad un’altra delle conseguenze del cambiamento climatico. Importanti anche i 3,7 milioni di euro stanziati per tenere aperte le tensostrutture che ospitano centinaia di senza dimora e che erano state inaugurate in occasione del Giubileo.

Per quanto riguarda il piano degli investimenti, le previsioni di spesa per il triennio 2026-2028 ammontano complessivamente a 6,97 miliardi di euro di cui fanno parte anche i fondi vincolati, che per il 2026 ammontano a circa 1,3 miliardi di euro, di cui 302 milioni di fondi PNRR e 117 milioni di fondi giubilari. Specificamente per il diritto all’abitare, l’Amministrazione ha stabilito un intervento che non ha precedenti tanto per risorse quanto per effetti concreti; un piano di acquisto da 250 milioni (200 solo nel 2026) per oltre 1000 case popolari.

Tra le opere principali, è opportuno segnalare due importanti interventi che riguardano il Municipio X: il Parco della Madonnetta, con uno stanziamento di 10 milioni tra il 2026 e il 2027, e la sistemazione delle aree demaniali di Castel Porziano, con 5 milioni di euro nel 2026. In bilancio sono inoltre stanziati circa 74,8 milioni per le manutenzioni straordinarie delle linee della metropolitana oltreché circa 70 milioni di euro nel 2026 per il rafforzamento degli investimenti del ciclo dei rifiuti.

“Abbiamo approvato nuovamente nei tempi il Bilancio di previsione grazie al contributo di tutta l’Assemblea capitolina. Garantiamo investimenti senza precedenti nell’acquisto di case popolari, manteniamo gli alti livelli raggiunti nel sostegno a tutto il Welfare, mettiamo più fondi per le politiche relative al decoro cittadino mentre l’uscita dal Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) porterà le risorse necessarie per dimezzare finalmente le liste d’attesa per l’assistenza domiciliare. Consolidiamo e rafforziamo le scelte strategiche di questi anni e ci prepariamo alla fase post Giubileo ma, se tutto verrà confermato, abbiamo altre due novità positive: il superamento della gestione commissariale del debito pregresso, scelta condivisa con il Governo che ringrazio e che fa bene sia ai conti dello Stato che a quelli di Roma, e l’accordo raggiunto per l’uscita della Capitale dal sistema di perequazione orizzontale all’interno del Fondo di Solidarietà Comunale che ci ha privati finora di una parte delle risorse che pure ci spettavano. Facciamo passi avanti per il bene della città e per farle riconoscere quella specificità che merita” ha spiegato il Sindaco Roberto Gualtieri.

Secondo il Vicesindaco e assessore al Bilancio, Silvia Scozzese: “Abbiamo proseguito con successo nel lavoro di efficientamento della macchina amministrativa e di recupero dell’evasione messo in campo sin dall’insediamento dell’Amministrazione Gualtieri, liberando risorse per mantenere i livelli raggiunti di spesa corrente nonostante il venir meno delle risorse straordinarie legate al Giubileo e pur scontando gli effetti dei tagli previsti dalle leggi di bilancio nazionali, pari a circa 50 milioni di euro solo per il 2026. Con il bilancio, grazie all’aiuto prezioso di tutti gli assessorati e dei municipi, abbiamo inoltre rimodulato sensibilmente le risorse di parte capitale per poter investire sulle priorità della città. Questo è un Bilancio di previsione fondamentale, che potrà poi contare sullo sblocco di ulteriori risorse sia dopo il Rendiconto finanziario capitolino sia dopo la definitiva approvazione della Finanziaria nazionale in discussione in Parlamento; mi riferisco, in particolare, all’emendamento che consente a Roma Capitale di uscire dalla componente orizzontale del Fondo di solidarietà comunale, che non risolve il tema del sottofinanziamento di Roma ma che per lo meno le consente di uscire da un meccanismo penalizzante al fine di garantire una distribuzione delle risorse attraverso criteri più adeguati e coerenti con le caratteristiche e il ruolo di Capitale d’Italia”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Vasto incendio a Catania nella zona industriale, i Vigili del Fuoco in azione

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CATANIA (ITALPRESS) – Un vasto incendio è divampato nella tarda serata di ieri nella zona industriale di Catania, in località Ponte Primo Sole. Le fiamme hanno interessato un centro benessere e diverse attività commerciali adiacenti, coinvolgendo complessivamente tre edifici. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Catania con il distaccamento Sud, una squadra dalla sede Centrale, i Vigili del Fuoco volontari di Maletto, un’autoscala e numerose autobotti. All’arrivo delle squadre, l’incendio risultava già esteso e generalizzato, rendendo necessario un intervento immediato su più fronti. A supporto delle operazioni sono intervenuti anche il Corpo Forestale e la Protezione Civile. Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dal Funzionario di Servizio dei Vigili del Fuoco presente sul posto. Il lavoro dei soccorritori è proseguito per tutta la notte per contenere le fiamme, mettere in sicurezza le strutture e impedire la propagazione dell’incendio agli edifici vicini. Al momento sono ancora in corso le operazioni di bonifica. Non si registrano feriti.

tvi/mca2/gtr
Fonte video: Vigili del Fuoco

Catania, vasto incendio nella zona industriale: Vigili del Fuoco al lavoro tutta la notte / Video

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CATANIA (ITALPRESS) – Un vasto incendio è divampato nella tarda serata di ieri nella zona industriale di Catania, in località Ponte Primo Sole, coinvolgendo un centro benessere e diverse attività commerciali adiacenti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Catania con il personale del distaccamento Sud, una squadra dalla sede Centrale, i Vigili del Fuoco volontari del distaccamento di Maletto, un’autoscala e numerose autobotti di supporto.

All’arrivo delle squadre, le fiamme risultavano già generalizzate e interessavano più fabbricati distinti, rendendo necessario un intervento immediato con l’impiego di tutte le risorse disponibili. L’incendio ha coinvolto complessivamente tre edifici.

A supporto delle operazioni sono intervenuti anche il Corpo Forestale e la Protezione Civile. Sul posto era presente il Funzionario di Servizio dei Vigili del Fuoco, che ha diretto e coordinato le operazioni di spegnimento.

Le squadre hanno operato su più fronti per contenere le fiamme, mettere in sicurezza le strutture interessate ed evitare la propagazione dell’incendio agli edifici limitrofi. Le operazioni di spegnimento si sono protratte per tutta la notte e, al momento, sono ancora in corso le attività di bonifica.

IL VIDEO

-Foto ufficio stampa Vigili del Fuoco-
(ITALPRESS).

La favola di Natale del calcio italiano e le ‘Signore Arabè a Riyadh

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La Fiorentina ha vinto. Alla grande. Duecento giorni dopo l’ultima volta in campionato, quello scorso (era il 25 maggio). E questa è la favola di Natale del calcio italiano che ha trovato sui campi di casa motivi per non dover lamentare l’assenza delle Signore Arabe spedite a Riyadh alla conquista di gloria e petrodollari. La manita viola – gol al ’21, ’42, ’50 , ’56 , ’68, giocateli al lotto normale e super – meriterebbe pagine gialle, non per sondare indirizzi telefonici, ma perchè ha aggiunto un bel capitolo alla romanzesca e misteriosa avventura dei Viola. All’inizio del match, insieme alla speranza disperata, gli esosi tifosi – in buona parte colpevoli della disfatta della squadra, costretta da loro eterno malumore a eliminare Italiano e Palladino – discutevano ancora dei problemi societari. Viene annunciato l’arrivo di un dirigente tecnico di valore – il premiatissimo Paratici, ex Juve dei giorni di gloria – e suscita commenti maliziosi il risveglio della Bella Addormentata primancora dell’esordio terapeutico del Principe. Paratici fa dunque miracoli e si muove verso un posto in Europa con una squadra in ultima posizione o è bastato il suo nome per convincere una squadra dì fannulloni a fare sul serio?
Io propendo per quest’ultima versione perchè la squadra si è mossa alla grande e non solo per la sorprendente arrendevolezza dell’Udinese. I tifosi son tornati a gridare “rispettate i nostri colori” nonostante il clamoroso successo perchè evidentemente “i ragazzi” hanno deciso finalmente – e non si capisce perchè – dì fare sul serio. Guardate chi ha firmato la cinquina: Mandragora, Gudmundssun, Ndour e doppietta di Moise Kean. Sono gli stessi delle nove batoste italiche e di quella vergogna svizzera. Un salto a Lourdes o un una presa di coscienza di professionisti a gettone milionario? Chiedere a Vanoli è inutile, è una vittima come Pioli al quale si deve riconoscere che ha provato a denunciare quei vagabondi sortiti da un’edizione straordinaria di “Amici miei”.
C’è poi la favolona della Juve ma di questa bisogna dar merito soprattutto a Spalletti. Sì, alla vigilia di Natale è nato Lucio, l’ultima versione del poliedrico signore di Certaldo, un pò alla volta più audace dello Spallettone ferito dalla Nazionale.
La Juve – come è più della Fiorentina – i giocatori li aveva, nessuno riusciva a ricavarne una squadra, Spalletti, prima incerto nel valutare Yildiz, ne ha poi fatto il protagonista del convincente risveglio e dopo la sagra bolognese ha deciso di ridimensionare l’Odiamata Roma.
Tutto qui (e un bentornato al Toro) il preNatale di
Napoli-Bologna a RiyadH che, comunque vada, sarà un successo.
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(ITALPRESS).