mercoledì, Dicembre 24, 2025
Home Blog Pagina 4

Cina: riesaminato un rapporto su applicazione risultati scientifici e tecnologici

0

PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – I legislatori cinesi stanno attualmente riesaminando un rapporto sulla promozione dell’applicazione dei risultati scientifici e tecnologici.

Il rapporto del Consiglio di Stato, presentato lunedì al Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo per la delibera, mostra che, dall’inizio del periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025), la Cina ha registrato un aumento significativo sia nel volume sia nella qualità delle applicazioni dei risultati scientifici e tecnologici, trasformando efficacemente le innovazioni in forze produttive.

Secondo il rapporto, il valore complessivo dei contratti tecnologici firmati a livello nazionale è aumentato da 2.830 miliardi di yuan (circa 402 miliardi di dollari) nel 2020 a 6.840 miliardi di yuan nel 2024, con un aumento del 141,7%.

L’adozione di nuove tecnologie ha accelerato l’ottimizzazione e l’aggiornamento delle industrie tradizionali, mentre le industrie strategiche emergenti hanno continuato a espandersi, si legge nel documento.

Nel 2024, il valore aggiunto delle imprese manifatturiere ad alta tecnologia di dimensioni superiori a quella designata è stato del 42% in più rispetto al 2020, e settori di frontiera come l’intelligenza artificiale e la biotecnologia sono emersi come nuovi motori della crescita economica.

L’integrazione tra innovazione scientifica e tecnologica e innovazione industriale sta accelerando: le imprese contribuiscono a oltre il 77% della spesa totale nazionale in ricerca e sviluppo e detengono il 73,7% di tutti i brevetti nazionali validi di invenzione, secondo il rapporto.

Il documento sottolinea inoltre che la Cina ha sostanzialmente messo in atto un quadro istituzionale per l’applicazione dei risultati scientifici e tecnologici. Le leggi e i regolamenti pertinenti vengono costantemente perfezionati, e un sistema di politiche per promuovere tale trasformazione è stato essenzialmente istituito.

(ITALPRESS).

Cirio “Lavoreremo affinché il 2026 sia un anno in cui il Piemonte rimanga centrale”

0

TORINO (ITALPRESS) – “Erano trent’anni che questa regione non aveva un piano socio-sanitario, l’ultimo risaliva al ’95-’96, questo vuol dire che non c’era stata programmazione. Quando oggi ci lamentiamo che mancano i posti letto e il personale, è perché da trent’anni questa regione non si dotava di una mappa di programmazione. L’abbiamo approvata con un lavoro impegnativo che ha coinvolto la giunta e il consiglio regionale, oggi abbiamo la prospettiva chiara di un nuovo piano socio-sanitario che pone le condizioni reali per il superamento delle liste d’attesa, che per la prima volta stanno diminuendo nel nostro Piemonte. Non vuol dire che il problema è risolto, ma che la strada è quella giusta”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, commenta la fresca approvazione del nuovo piano socio-sanitario avvenuta fra i banchi del consiglio a Palazzo Lascaris, a Torino. “È bello parlare delle Atp Finals perché sono importanti, ma se poi non siamo in grado di fare un’operazione a un anziano e lo facciamo aspettare un anno, vuol dire che non avremo fatto niente di buono – ha detto Cirio – La mia soddisfazione è che chiudo un 2025 in cui le liste di attesa si stanno accorciando, quindi nel 2026 sarò felice di poter essere qua per certificare che abbiamo restituito il diritto alla salute e che non bisogna avere i soldi per curarsi nella sanità privata, questo non lo accetteremo mai in Piemonte. Il diritto alla salute è la prima delle nostre preoccupazioni”.

Se il via libera al piano socio-sanitario è appena arrivato, fra pochi giorni è in programma l’inaugurazione dell’A33 Asti-Cuneo, un’infrastruttura attesa da tempo e che porterà benefici al territorio, anche sul piano economico. “Io ho iniziato a fare politica per l’Asti-Cuneo, era il 1994-95, anni in cui a Castagnito si facevano le manifestazioni per strada protestando perché c’erano morti, insicurezza e inquinamento – spiega il governatore del Piemonte – Dopo trent’anni poniamo una soluzione a una ferita grave che ha colpito il Piemonte, per me è soprattutto il mantenimento di un impegno. Ci abbiamo lavorato e la apriamo il 30 dicembre, sarà percorribile per tutta la sua lunghezza, si entra ad Asti e si esce a Cuneo senza uscire dall’autostrada. Per un pezzo breve di qualche chilometro c’è ancora un unico senso di marcia che ad aprile verrà raddoppiato, ora è in corso il completamento dei due viadotti”.

I fronti aperti in Piemonte comprendono ovviamente anche il lavoro, che ancora oggi passa attraverso l’automotive e l’industria manifatturiera. Poche settimane fa, nello stabilimento di Mirafiori è partita la produzione della nuova 500 ibrida. “Quest’anno abbiamo portato a casa un risultato importante, perché Mirafiori nel 2024 aveva fatto poco più di 30 mila auto, mentre attraverso il nuovo modello della 500 ibrida che si affianca alla 500 elettrica si portano le auto prodotte a Mirafiori a 130-140 mila unità. Sono già più di 400 le persone che sono state assunte nelle ultime settimane proprio grazie a questo nuovo modello – ha detto Cirio – Quindi noi chiediamo a Stellantis di andare avanti nella direzione che abbiamo concordato all’interno di un contratto e che ci vede tutti impegnati a fare la nostra parte. A questo affianchiamo i dati relativi a tutta l’industria aerospaziale che ha commesse garantite per i prossimi 15 anni, i dati di crescita del Pil che vedono il Piemonte per la prima volta fra le prime regioni del Nord a trainare la crescita italiana, il dato dell’occupazione per cui abbiamo i numeri migliori degli ultimi vent’anni. Tutti questi elementi ci fanno dire che i problemi ci sono ancora, ma tanti li stiamo risolvendo e che con lavoro, impegno e serietà potremo anche nel 2026 porre soluzione ai temi che stanno a cuore alla vita reale dei cittadini”.

Il bilancio di fine anno pone anche l’obbligo di cominciare a guardare al 2026 che sta per iniziare, durante cui il Piemonte dovrà continuare ad attrarre investimenti sul proprio territorio. “Lavoreremo perché il 2026 sia un anno in cui il Piemonte rimanga centrale. Quando io diventai presidente, il Piemonte lamentava il fatto che era un po’ al di fuori degli scenari politici nazionali e delle rotte di interesse economico principali – ha detto Cirio – Oggi questo non c’è più, il Piemonte è richiesto dai grandi eventi che scelgono la nostra regione ed è centrale in qualsiasi dinamica politica. Prova ne sia che qui a Torino è stata aperta la Fondazione dell’Intelligenza Artificiale e che gli investimenti che le Nazioni Unite stanno facendo qui a Torino e in Piemonte si stanno potenziando. La centralità della politica fa sì che si abbiano gli strumenti per risolvere i problemi”.

– foto xn3/Italpress –

(ITALPRESS).

Cina: chiesta all’Olanda la revoca del provvedimento su Nexperia

0

PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il ministero cinese del Commercio lunedì ha dichiarato che il governo olandese dovrebbe revocare immediatamente il proprio provvedimento amministrativo riguardante il produttore di semiconduttori Nexperia, una filiale oltreoceano dell’azienda cinese Wingtech.

Un portavoce del ministero ha osservato che la vicenda Nexperia è stata innescata da un intervento amministrativo inappropriato da parte del governo olandese nelle operazioni aziendali e ha chiesto che il provvedimento venga revocato immediatamente.

Il portavoce ha esortato il governo olandese a creare condizioni favorevoli per i negoziati tra le aziende coinvolte e a contribuire al ripristino della sicurezza e della stabilità delle catene industriali e di fornitura globali dei semiconduttori.

Il governo cinese ha già adottato misure concrete per concedere esenzioni alle esportazioni conformi destinate all’uso civile, creando così le condizioni essenziali per la stabilità e il flusso senza ostacoli della catena di fornitura dei semiconduttori, ha affermato il ministero.

(ITALPRESS).

Cina: il villaggio di Manhai rinasce con turismo e tradizioni etniche (3)

0

MOJIANG (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Un’istruttrice (la terza a sinistra) insegna ai bambini a realizzare lavori di intreccio in bambù in un centro per viaggi studio nel villaggio di Manhai, nella contea autonoma Hani di Mojiang della città di Pu’er, nella provincia sud-occidentale cinese dello Yunnan, il 20 dicembre 2025.

Il villaggio di Manhai, situato nella contea, ospita abitanti appartenenti a diversi gruppi etnici. Negli ultimi anni, con il sostegno del governo locale, il villaggio ha compiuto progressi significativi nella rivitalizzazione rurale. Manhai ha riconvertito abitazioni inutilizzate in strutture ricettive familiari e centri per viaggi di studio. Ha inoltre valorizzato il proprio patrimonio culturale immateriale, come l’intreccio del bambù, per sviluppare corsi per viaggi studio e prodotti culturali e creativi. Inoltre, Manhai ha formato gli abitanti del villaggio nella gestione delle strutture ricettive famigliari e nel ruolo di istruttori durante tali viaggi studio. Oggi il villaggio ha attirato numerosi turisti e imprenditori in visita e intenzionati ad avviare attività.

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Cina: il villaggio di Manhai rinasce con turismo e tradizioni etniche (2)

0

MOJIANG (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Una forestiera proveniente dalla provincia sud-occidentale cinese del Sichuan controlla le verdure che ha piantato nel villaggio di Manhai, nella contea autonoma Hani di Mojiang della città di Pu’er, nella provincia sud-occidentale cinese dello Yunnan, il 20 dicembre 2025.

Il villaggio di Manhai, situato nella contea, ospita abitanti appartenenti a diversi gruppi etnici. Negli ultimi anni, con il sostegno del governo locale, il villaggio ha compiuto progressi significativi nella rivitalizzazione rurale. Manhai ha riconvertito abitazioni inutilizzate in strutture ricettive familiari e centri per viaggi di studio. Ha inoltre valorizzato il proprio patrimonio culturale immateriale, come l’intreccio del bambù, per sviluppare corsi per viaggi studio e prodotti culturali e creativi. Inoltre, Manhai ha formato gli abitanti del villaggio nella gestione delle strutture ricettive famigliari e nel ruolo di istruttori durante tali viaggi studio. Oggi il villaggio ha attirato numerosi turisti e imprenditori in visita e intenzionati ad avviare attività.

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Cina: il villaggio di Manhai rinasce con turismo e tradizioni etniche (1)

0

MOJIANG (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Dei turisti consumano un pasto nel villaggio di Manhai, nella contea autonoma Hani di Mojiang della città di Pu’er, nella provincia sud-occidentale cinese dello Yunnan, il 20 dicembre 2025.

Il villaggio di Manhai, situato nella contea, ospita abitanti appartenenti a diversi gruppi etnici. Negli ultimi anni, con il sostegno del governo locale, il villaggio ha compiuto progressi significativi nella rivitalizzazione rurale. Manhai ha riconvertito abitazioni inutilizzate in strutture ricettive familiari e centri per viaggi di studio. Ha inoltre valorizzato il proprio patrimonio culturale immateriale, come l’intreccio del bambù, per sviluppare corsi per viaggi studio e prodotti culturali e creativi. Inoltre, Manhai ha formato gli abitanti del villaggio nella gestione delle strutture ricettive famigliari e nel ruolo di istruttori durante tali viaggi studio. Oggi il villaggio ha attirato numerosi turisti e imprenditori in visita e intenzionati ad avviare attività.

-Foto Xinhua-
(ITALPRESS).

Al Brotzu parte la nuova terapia genica per la beta-talassemia, Todde “Svolta per i pazienti”

0

CAGLIARI (ITALPRESS) – La Presidente Alessandra Todde, assessore ad interim della Sanità, ha partecipato stamane all’Arnas Brotzu alla presentazione ufficiale del percorso per l’applicazione della terapia genica avanzata per la cura della beta-talassemia. Si apre da questo momento una nuova prospettiva in Sardegna per il trattamento delle malattie ereditarie del sangue, all’interno dell’ospedale cagliaritano individuato come unico centro accreditato regionale e tra i primi in Italia per l’impiego dell’innovativa procedura. “La talassemia è una delle malattie più antiche e radicate nella storia del popolo sardo. Ha segnato la vita di centinaia di persone e delle loro famiglie, imponendo per decenni trasfusioni continue e sacrifici quotidiani enormi”, ha dichiarato la Presidente al margine dell’iniziativa. “Oggi possiamo dire che per questi pazienti si apre una svolta. Al Brotzu prende avvio una terapia genica avanzata che utilizza le cellule staminali, opportunamente modificate, per permettere all’organismo di produrre un’emoglobina funzionante e ridurre, fino a eliminare, il ricorso alle trasfusioni. È una procedura altamente specialistica, possibile solo in centri dotati di competenze multidisciplinari, terapie intensive dedicate, sistemi accreditati per la raccolta e la processazione cellulare e personale formato nel trapianto ematopoietico. Per questo”, prosegue la Presidente “è un fatto politico e sanitario poter dire che questo centro di eccellenza è qui, in Sardegna. Non solo al servizio dei pazienti sardi, ma aperto anche a chi dal resto d’Italia vorrà curarsi qui”.

Ancora: “Le competenze sulla talassemia non nascono oggi. Vengono da lontano: dal lavoro, dalla visione e dal sacrificio del professor Antonio Cao e di tutti i clinici che hanno costruito nel tempo l’eccellenza del Microcitemico. Un patrimonio che non deve andare disperso, ma riconosciuto e rafforzato”. “È importante sottolineare che quello che annunciamo oggi è il risultato di un grande lavoro di squadra, ottenuto grazie al lavoro multidisciplinare di tante persone che si sono dedicate, spendendo energie e tempo per raggiungere un obiettivo ambizioso, che può cambiare realmente la vita delle persone”. “Di solito siamo abituati a raccontare ciò che non funziona, e i problemi non mancano, ma restituire fiducia ai cittadini significa anche raccontare ciò che funziona, ciò che dimostra che la sanità pubblica, quando è sostenuta da competenze e investimenti, può fare la differenza”, ha concluso la Presidente Todde.

– foto di repertorio ufficio stampa Regione Sardegna –

(ITALPRESS).

Galvagno “Approvata dall’Ars una legge di stabilità lodevole”

0
Galvagno "Approvata dall'Ars una legge di stabilità lodevole"

CATANIA (ITALPRESS) – “Credo che sia stata approvata una Legge di Stabilità, ribadisco, che è assolutamente lodevole. Sono rimaste moltissime cose fuori e mi auguro che tra gennaio e febbraio se il Parlamento vorrà lavorare ci sarà la possibilità di poterci confrontare e partorire tutte quelle norme che ricordo sono passate dalle commissioni di merito, hanno fatto l’iter parlamentare che dovevano chiaramente seguire e che quindi hanno dignità politica per essere trattate nella finestra tra gennaio e febbraio”. Così il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, che, nella sede dell’Ars di Catania ha tenuto il tradizionale incontro di fine anno con la stampa per lo scambio degli auguri, occasione utilizzata anche per una relazione sull’attività parlamentare e sulla legge di stabilità appena approvata. “Per quanto riguarda la Democrazia Cristiana – sottolinea – dobbiamo dire grazie ai deputati che sono rimasti in Aula senza avere neanche un rappresentante all’interno della giunta, perché hanno dato un appoggio esterno, sono rimasti la maggior parte fino a voto finale e questa è una valutazione che dovrà fare il presidente della Regione Siciliana circa il prosieguo”. xo1/vbo/mca1

Gattuso “Azzurri con grande senso di appartenenza, i Mondiali un chiodo fisso”

0

ROMA (ITALPRESS) – Prime feste natalizie da commissario tecnico e sarebbe fin troppo facile cercare di indovinare il regalo che Rino Gattuso chiederebbe a Babbo Natale. Regali non ce ne saranno e il Mondiale bisognerà conquistarselo passando dai play-off e di sicuro anche in questi giorni di festa, per “Ringhio”, il chiodo fisso sarà la prossima estate in Usa, Canada e Messico. “Il Natale per me sono le luci, l’atmosfera, il presepe. È sempre qualcosa di bello, mi piace. Sono uno che lascerebbe l’albero tutto l’anno dentro casa perché ti porta serenità, allegria e mi fa ricordare l’infanzia, quando c’era poco, ma quel poco che arrivava era sempre bene accetto”. Gennaro Gattuso festeggerà giovedì il suo primo Natale da commissario tecnico e si appresta a salutare un 2025 che lo ha portato sulla panchina di quella Nazionale tanto amata da calciatore. Un legame profondo, un rapporto passionale che ha vissuto il suo apice il 9 luglio del 2006, quando all’Olympiastadion di Berlino si è laureato campione del Mondo. Al timone di quell’Italia c’era Marcello Lippi, che ha ribadito in più occasioni di rivedersi oggi in uno dei suoi allievi preferiti: “Lo ringrazio – dichiara Gattuso nell’intervista rilasciata a Donatella Scarnati e pubblicata su Vivo Azzurro TV – e non nego che da quando sono ct ho fatto tanto copia e incolla di quello che ha fatto lui”.

“L’essere coerente, l’essere vero, se vuoi creare un gruppo c’è solo una strada. Dare quella fiducia in più a un giocatore quando è un po’ in difficoltà, quando qualcuno pensa di non farcela aiutarlo a provarci fino alla fine. Dare senso di appartenenza. Lui su questo è stato un maestro”, ha aggiunto Gattuso parlando di Lippi. “Quando mi è stato proposto di diventare ct ho detto subito di sì, senza chiedermi quali fossero i pro e i contro. Ho accettato e non me ne pento, sono orgoglioso di rappresentare il mio Paese. Mi sento un privilegiato, un uomo molto fortunato. Ho la possibilità di allenare la Nazionale italiana e penso che milioni di persone si vorrebbero trovare al mio posto. Ho tanta responsabilità, ma la responsabilità ce l’ho avuta anche all’età di dodici anni: quando sono andato a Perugia, stavo in una stanza e il pensiero era che non potevo tornare a casa, altrimenti avrei fallito. È da una vita che convivo con le pressioni, spero di dare il massimo e di regalare con i miei ragazzi una gioia all’Italia intera”. Sei partite, cinque vittorie e una sola sconfitta. È questo il bilancio dei primi sei mesi da ct di Gennaro Gattuso, che ha raccolto una Nazionale ferita dalla rovinosa caduta a Oslo con la Norvegia risollevandola nello spirito e restituendole un’identità e un carattere forte.

“Sapevo di essermi preso una grande responsabilità e che non era facile, ma devo dire che nelle sei partite che abbiamo fatto, tranne nell’ultima in cui abbiamo sbagliato il secondo tempo, i giocatori hanno dato tutto. La squadra si è sempre fatta trovare pronta. Ho visto atteggiamenti molto positivi, mentalità positiva e grande senso di appartenenza. Ho trovato un gruppo di ragazzi che sta cercando di dare tutto quello che ha. Penso che si percepisca”. La data segnata in rosso sul calendario è quella di giovedì 26 marzo, quando a Bergamo l’Italia affronterà l’Irlanda del Nord nella semifinale dei play-off. Qualora riuscissero a superare il primo ostacolo, gli azzurri dovrebbero quindi fare le valigie per giocarsi il pass Mondiale martedì 31 marzo a Cardiff o Zenica con la vincente della sfida tra Galles e Bosnia. Dopo il presidente Gravina, però, anche il ct invita a fare un passo alla volta: “Non dobbiamo commettere lo stesso errore di quattro anni fa con la Macedonia del Nord. Il calcio moderno dice che partite facili non esistono più, che un’avversaria può sempre metterti in difficoltà. L’importante è saper reagire, non andare in down se succede qualcosa di negativo, ma dare continuità per 90 minuti”. Serviranno calma e sangue freddo: “Tra tre mesi ci giocheremo qualcosa di importante, tutta la nazione ci sta aspettando. Ci vuole tranquillità, dovremo arrivarci con la giusta mentalità e con l’amor proprio per il Paese che rappresentiamo e per questa maglia. Vediamo di farci trovare pronti per quello che ci aspetta”.

“Il chiodo fisso è andare al Mondiale, tornare lì dove siamo stati per tantissimi anni, anche da protagonisti. Dobbiamo volerlo a tutti i costi, non cominciare a vedere i fantasmi alla prima difficoltà”. È troppo presto per pensare al match con l’Irlanda del Nord, meglio concentrarsi sul presente: “Devo vivere alla giornata. Non sono più il Gattuso di una volta, quello che aveva un obiettivo e si preparava solo per quello. Oggi sono una persona diversa, faccio un lavoro totalmente diverso. Sono il primo a dover dare tranquillità, devo sbagliare il meno possibile e fare le scelte giuste. Se mi mettessi a pensare adesso alla partita di marzo non ci arriverei lucido. La lucidità e l’energia si devono perdere oggi su quello che andiamo a vedere, su quello che propone il nostro calcio e sulle scelte che dobbiamo fare. Quando arriveremo a Coverciano, in quei dieci giorni ci dedicheremo a preparare al meglio la partita”. Nei giorni scorsi Gattuso è volato a Riad per assistere alle semifinali della Supercoppa italiana, e da qui a marzo, insieme ai suoi assistenti seguirà con la massima attenzione tutti i convocabili: “Vivrò questi tre mesi lavorando. Girando e vedendo partite. E poi parlando con i miei ragazzi. Li sento spesso, non solo i veterani. Mi piace chiacchierarci, sto molto a contatto con loro”.

“Noi abbiamo giocatori forti, anche se è un dato di fatto che sono pochi gli italiani nel nostro campionato. In questi mesi ho apprezzato molto i sacrifici fatti dai ragazzi, c’è chi è stato male ed è rimasto tutto il tempo con noi. Nella mia carriera sono arrivato tante volte con le stampelle a Coverciano. È giusto così, un gruppo non si crea stando solo tre o quattro giorni insieme”. Anche gli italiani sembrano apprezzare il carattere di una Nazionale che viaggia compatta verso l’obiettivo: “Da quando sono ct la squadra è sempre stata seguita. Sulla Rai è stata vista da 6-7 milioni di telespettatori. Penso che sia la testimonianza che alla gente piace vedere l’Italia e che siamo stati bravi in questi mesi a riaccendere l’entusiasmo”. Un entusiasmo che non manca di certo al condottiero degli azzurri, che vuole guardare avanti senza voltarsi indietro: “Quando non avrò più l’adrenalina, il sangue che pulsa, allora ripenserò a quello che ho fatto nel mio passato. Ora però ho cose più importanti a cui pensare”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).