lunedì, Dicembre 15, 2025
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Cina: industria IA del Paese supererà 1,2 trilioni di yuan nel 2025

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Secondo un istituto di ricerca del Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione, nel 2025 il valore del settore chiave dell’industria dell’intelligenza artificiale (AI) della Cina dovrebbe superare 1,2 trilioni di yuan (circa 170 miliardi di dollari).

L’Accademia Cinese di Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni (CAICT) ha sottolineato, durante un forum industriale recentemente tenutosi a Pechino, che la tecnologia IA ha raggiunto un punto di svolta cruciale, accelerando il suo passaggio dall’innovazione tecnica alla generazione di forze produttive nel mondo reale.

L’istituto ha evidenziato importanti miglioramenti nei modelli IA di grandi dimensioni quest’anno, con le loro capacità di comprensione linguistica e multimodale che sono aumentate rispettivamente del 30% e del 50%.

Anche il settore dell’intelligenza incorporata, che integra l’intelligenza artificiale con la robotica, ha registrato una rapida espansione, assicurandosi oltre 40 miliardi di yuan di finanziamenti e coinvolgendo più di 350 aziende lungo tutta la catena industriale.

Oltre all’IA, la CAICT ha delineato una roadmap per la connettività di prossima generazione durante l’evento, prevedendo che la Cina lancerà applicazioni commerciali del 6G intorno al 2030, con una distribuzione su larga scala prevista per il 2035.

(ITALPRESS).

Cina: Paese adotterà diverse misure per stabilizzare crescita investimenti

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Sabato, il principale pianificatore economico della Cina ha dichiarato che nel prossimo anno verranno adottate diverse misure per stabilizzare la crescita degli investimenti.

Le misure includeranno il ricorso a varie tipologie di fondi di investimento governativi, un moderato aumento della dimensione degli investimenti del bilancio centrale e il proseguimento dell’utilizzo di nuovi strumenti finanziari basati su policy, ha riferito la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (NDRC) nel corso di una conferenza di lavoro.

Il prossimo anno, la NDRC agirà per stimolare gli investimenti privati, migliorare l’attuazione dei programmi di permuta dei beni di consumo, potenziare il consumo di servizi, coltivare nuovi motori di crescita ed espandere l’apertura di alto livello.

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Cina: pienamente operativo progetto di sviluppo secondario del giacimento di Liuhua

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La China National Offshore Oil Corporation ha annunciato domenica che il progetto di sviluppo secondario del giacimento di Liuhua, il primo giacimento petrolifero in acque profonde del Paese, è entrato pienamente in funzione.

Questo traguardo segna un importante passo avanti nella capacità della Cina di sviluppare giacimenti complessi di petrolio e gas in acque profonde.

Situato nel bacino della foce del fiume delle Perle, il giacimento di Liuhua è il più grande giacimento offshore in calcare corallino della Cina in termini di riserve geologiche accertate. Dalla messa in funzione iniziale nel 1996, il giacimento ha prodotto oltre 20 milioni di tonnellate di petrolio greggio.

Tuttavia, nello strato del fondale marino rimangono riserve considerevoli stimate in 140 milioni di tonnellate, che richiedono uno sviluppo secondario per sfruttarne il potenziale.

Il progetto di sviluppo secondario comprende due giacimenti, Liuhua 11-1 e Liuhua 4-1, situati in un’area con una profondità media dell’acqua di circa 305 metri. Il progetto prevede 32 pozzi di produzione.

Da quando il primo gruppo di pozzi ha iniziato a operare nel settembre 2024, la produzione giornaliera di petrolio greggio è salita a un livello record di 3.900 tonnellate.

(ITALPRESS).

Cina: Pechino aprirà nuova sezione della Grande Muraglia

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La sezione della Grande Muraglia di Pechino a Jiangjunguan, un passo storicamente strategico, verrà aperta al pubblico, hanno annunciato domenica le autorità.

A seguito dei lavori di restauro, dei rinforzi d’emergenza e del miglioramento ambientale, la sezione nel distretto di Pinggu dovrebbe aprire già entro la fine del 2026, secondo quanto riferito dall’Ufficio municipale per il patrimonio culturale di Pechino.

La Grande Muraglia a Pechino, costruita principalmente durante la dinastia Ming (1368-1644), si estende per oltre 500 chilometri attraverso diversi distretti. Il distretto di Pinggu vanta ricche risorse con più di 200 siti distribuiti su oltre 50 chilometri.

Il passo di Jiangjunguan è il primo grande varco all’estremità orientale della Grande Muraglia dei Ming all’interno di Pechino. Storicamente una via di transito cruciale, è stato un luogo di importanza strategica conteso dalle forze militari.

Shi Qiang, vice capo dell’ufficio di gestione dei beni culturali del distretto, ha affermato che le recenti preparazioni per l’apertura della sezione precedentemente chiusa hanno incluso la rimozione delle erbacce e la posa di percorsi in ghiaia, preservando al contempo le caratteristiche originarie della struttura.

Promuovere l’apertura delle sezioni della Grande Muraglia e designarle come aree visitabili è un modo importante per trasmettere l’eredità culturale, ha dichiarato Bi Jianyu, funzionario dell’Ufficio municipale per il patrimonio culturale di Pechino.

Negli ultimi anni, diverse sezioni aperte della Grande Muraglia a Pechino hanno integrato cultura e turismo valorizzando il loro significato storico e culturale attraverso attività come visite notturne e viaggi di studio, trasformando le risorse in un vantaggio per lo sviluppo, ha aggiunto Bi.

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Impresa Robinson nel Super G di St.Moritz, terza Sofia Goggia

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ST. MORITZ (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Secondo podio in due giorni per Sofia Goggia a Sankt Moritz, in Svizzera, nel giorno dell’impresa di Alice Robinson nel primo Super G femminile della stagione di Coppa del Mondo di sci alpino. Il tempo di 1’14″84 regala alla gigantista neozelandese il primo podio della sua carriera nella specialità, davanti alla francese Romane Miradoli (2°, +0″08) e alla fuoriclasse azzurra (3°; +0″19), che bissa la terza piazza di ieri in discesa e trova il 64esimo podio in carriera in Coppa del Mondo (il nono a St. Moritz). Solo quarto posto per Lindsey Vonn (4°, +0″27). Sesta posizione per Elena Curtoni (+0″53), davanti a Laura Pirovano (8°, +0″60). E’ caduta Emma Aicher, fresca di successo ieri in discesa. Uscita di scena anche per Mikaela Shiffrin, al ritorno nella velocità.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Robinson conquista il Super-G di Sankt Moritz, Goggia ancora terza

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ST. MORITZ (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Secondo podio in due giorni per Sofia Goggia a Sankt Moritz, in Svizzera, nel giorno dell’impresa di Alice Robinson nel primo Super G femminile della stagione di Coppa del Mondo di sci alpino. Il tempo di 1’14″84 regala alla gigantista neozelandese la prima vittoria della sua carriera nella specialità, davanti alla francese Romane Miradoli seconda (+0″08) e alla fuoriclasse azzurra (+0″19), che bissa la terza piazza di ieri in discesa e trova il 64esimo podio in carriera in Coppa del Mondo (il nono a St. Moritz).

Solo quarto posto per Lindsey Vonn (4°, +0″27). Sesta posizione per Elena Curtoni (+0″53), davanti a Laura Pirovano (8°, +0″60). È caduta Emma Aicher, fresca di successo ieri in discesa. Uscita di scena anche per Mikaela Shiffrin, al ritorno nella velocità.

“Ho mostrato continuità e solidità. Temevo molto la Shiffrin. Scendendo sentivo di avere un margine allucinante, ma se sono terza con quel margine è un segno positivo. Ho disputato una bella prova, sono stata intelligente su alcuni punti, poi avrei potuto spingere un po’ di più”. Lo ha detto a Rai Sport Sofia Goggia. Un’altra iniezione di fiducia dopo il terzo posto di ieri in discesa: “Questi risultati, sebbene non siano stati eccelsi, visto che non ho mai vinto, mi danno tanta fiducia. Oggi ero particolarmente tranquilla, in partenza non avevo molti pensieri e avevo le linee bene in testa. Mi sono fidata dei miei allenatori e dei miei piedi, ma so che posso spingere di più sulle curve”, ha aggiunto l’azzurra.

ORDINE D’ARRIVO

1. Alice Robinson (Nzl) in 1’14″84
2. Romane Miradoli (Fra) a 0″08
3. Sofia Goggia (Ita) 0″19
4. Lindsey Vonn (Usa) 0″27
5. Laura Gauche (Fra) 0″38
6. Malorie Blanc (Sui) 0″53
6. Elena Curtoni (Ita) 0″53
8. Laura Pirovano (Ita) 0″60
9. Cornelia Huetter (Aut) 0″88
10. Kajsa Vickhoff Lie (Nor) 0″90

19. Roberta Melesi (Ita) 1″55
33. Nadia Delago (Ita) 2″63
38. Vicky Bernardi (Ita) 2″86
39. Nicol Delago (Ita) 2″93
45. Sara Thaler (Ita) 3″81
DNF. Asja Zenere (Ita)
DNF. Sara Allemand (Ita)

CLASSIFICA GENERALE

1. Mikaela Shiffrin (Usa) 458 punti
2. Alice Robinson (Nzl) 394
3. Lara Colturi (Alb) 302
4. Julia Scheib (Aut) 280
5. Paula Moltzan (Usa) 267
6. Camille Rast (Sui) 263
7. Lena Duerr (Ger) 260
8. Emma Aicher (Ger) 259
9. Sara Hector (Swe) 244
10. Sofia Goggia (Ita) 240

20. Laura Pirovano (Ita) 104
25. Lara Della Mea (Ita) 83

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Meloni chiude Atreju: “L’alleanza di centrodestra mette al servizio dell’Italia una visione condivisa”

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ROMA (ITALPRESS) – Siete uno spettacolo meraviglioso e voglio veramente ringraziarvi per questo entusiasmo, per la vostra energia contagiosa, per questo impegno senza sosta in queste giornate che profumano di buona politica e appartenenza. Vedervi qui così numerosi mi ripaga di ogni giorno impossibile, di ogni notte passata senza dormire abbastanza, di ogni fine settimana passato a lavorare per cercare di fare tutto quello che possiamo per il bene di questa nazione”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad Atreju. “Siete la risposta più bella, più limpida, più potente a chi ancora ha il coraggio di raccontarci che gli ideali non contano più, che la passione non serve, che la politica è solo un gioco di palazzo fatto di tatticismi e convenienze, che il sacrificio è inutile, che gli italiani sono stupidi, che tanto i politici sono tutti uguali e che siccome non può cambiare niente, tanto vale fare come hanno fatto tutti gli altri. Luoghi comuni che questo evento smonta uno a uno”. 

“L’Italia ha può contare su un’alleanza che non nasce per ravanare qualche poltrona, ma per mettere al servizio della nazione una visione condivisa, fondata sulla libertà sulla responsabilità. Non siamo un incidente della storia, non siamo un accordo di convenienza, non siamo una somma di disperazioni come accade ad altri: noi siamo una comunità di destino, costruita mattone su mattone in trent’anni di battaglie comuni”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad Atreju. “Lo so che molti sperano che il dibattito tra i partiti della maggioranza finisca per degenerare per mandare il governo a casa però qualcosa mi dice che non accadrà”, sottolinea. “Il problema della sinistra è che giudica noi partendo da quello che vivono e sono loro, sperano nell’implosione della maggioranza perché a loro banalmente è sempre andata così. Dalle nostre parti è diverso: si discute per ragionare insieme e per trovare una sintesi, che abbiamo sempre trovato perché c’è una differenza di fondo che fingono di non vedere. Noi siamo alleati e siamo amici, ci capiamo l’un l’altro”. 

“Le ammucchiate sono quelle che la sinistra ha fatto per anni in Parlamento e tenta ancora oggi di replicare pur di gestire il potere ed è un comportamento anni luce distante da quello che noi facciamo qui, cioè ascoltare con riguardo persone il cui pensiero non condividiamo, ma ci interessa, anche per confermare a noi stessi e al mondo che non ci ammucchieremo mai con loro”.

TAJANI “ABBIAMO CAMBIATO QUESTO PAESE”

“La mia presenza non vuole essere soltanto una presenza formale, ma per riconfermare un impegno che tutti noi abbiamo preso nel 1994 quando insieme abbiamo cambiato questo Paese, quando abbiamo impedito al Partito comunista di governare l’Italia. L’accordo che volle Berlusconi oggi è ancora vivo”. Così Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, intervenendo ad Atreju

“La coalizione si candida a vincere anche le elezioni del 2027. Questa è una coalizione che dà speranza, che guarda in avanti – prosegue -, ci conosciamo da tanti anni e siamo tutti militanti, i gradi contano poco, questo è il motivo per il quale siamo impegnati in politica e non abbiamo mai cambiato bandiera. Abbiamo sempre difeso la nostra bandiera e non abbiamo mai rinunciato ai nostri valori e continueremo a batterci per questi. Sono qui più da militante che da dirigente. Questo governo ha una visione, sappiamo cosa vogliamo, dove andare, come impegnarci, quale deve essere l’Italia dei prossimi 10-15 o 20 anni. Questa è la grande differenza tra chi guarda solo a domani mattina e chi guarda avanti. Una coalizione fatta da donne e uomini che hanno il senso della patria, tutte le nostre scelte sono frutto di una visione”.

“Siamo l’unico Paese in Europa che può garantire” un governo stabile “sui tavoli europei c’è sempre lo stesso premier e lo stesso ministro, cambiano gli altri e noi rimaniamo. Tutto ciò ci ha permesso di raggiungere risultati importanti anche fuori dai confini nazionali. Se siamo un interlocutore importante con gli Usa, questo permette a noi di essere protagonisti. L’Europa deve cambiare. Io sono un convinto europeista ma questo non significa essere un sostenitore della macchina burocratica europea. Dobbiamo avere il coraggio di difendere l’Europa politica”, aggiunge.

SALVINI “PROVANO A FARCI LITIGARE, NON CI RIUSCIRETE MAI”

“Provano sempre a metterci contro, a farci litigare. Dico agli amici giornalisti: mettetevi l’anima in pace, non ci riuscirete mai. Se prima c’era stima, da tre anni e mezzo c’è amicizia umana e personale che è un collante che va al di là del collante elettorale”. Così Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenendo ad Atreju.

Sul referendum: “Votare sì al referendum sulla giustizia è un dovere morale e chi non vota poi non si lamenti. Il sì alla separazione delle carriere non è il punto di arrivo, ma una fase di passaggio perché questi 32mila italiani aspettano anche la responsabilità civile dei magistrati che, se sbagliano devono pagare come tutti i lavoratori e le lavoratrici”. 

Sul Ponte sullo Stretto: “Il Paese non può essere unito se tutta l’Italia non è unita. Io do la mia parola e farò di tutto per avviare i benedetti cantieri per il Ponte sullo Stretto. Non ci fermeranno le alghe, i pipistrelli e i piccioni, sarà un’opera pubblica che il mondo studierà e invidierà”.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Lupi “Da 30 anni il centrodestra è unito, lavoriamo per cambiare l’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dal 1994 il centrodestra è unito e compatto portando le sue differenze e questa giornata finale lo dimostra. Stiamo lavorando veramente per cambiare l’Italia e adesso abbiamo delle sfide importanti dal referendum per la giustizia all’approvazione della legge di bilancio”. Lo afferma Maurizio Enzo Lupi, deputato e presidente di Noi Moderati, a margine dell’ultima giornata ad Atreju. xb1/vbo/mca3

Caligiuri “Diffondere la cultura della sicurezza è una necessità sociale”

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Il Distretto AeroSpaziale della Sardegna (DASS) ha organizzato, per domani e martedì, alle ore 17, rispettivamente presso la Sala eventi Opificio Innova – Sa Manifattura in viale Regina Margherita 3 e nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari in via Marengo 2, due eventi sul tema dell’intelligence che può essere considerata oggi una necessità sociale. E’ infatti indispensabile agli stati per garantire la democrazia, la sicurezza, il benessere dei cittadini e può aiutare le persone a difendersi dalla disinformazione dilagante. Può quindi rappresentare uno strumento fondamentale per il nuovo secolo, il terreno dove si vince o si perde la sfida del mondo che verrà. Per affrontare questi temi non poteva mancare il professore Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence, che in occasione del primo evento presenterà il suo ultimo libro dal titolo “Intelligence” edito da Treccani e nel secondo terrà un seminario dal titolo “L’intelligence in guerra. Il mondo alla fine di un mondo”.

In entrambe le occasioni è prevista una tavola rotonda che consentirà un intenso confronto sugli argomenti trattati a cui parteciperanno Piero Arangino, ex capo centro Aisi, Francesco Greco, dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia di Stato Sardegna, Giovanni Giuseppe Ortolani, direttore della sede di Cagliari della Banca d’Italia nella giornata del 15 dicembre e lo stesso Piero Arangino, Natale Ditel, segretario generale dell’autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, Francesco Micozzi, avvocato esperto di diritto dell’informatica in quella del 16.

“Sarà un grande onore – evidenzia il Presidente del DASS Cao – presentare il professore Mario Caligiuri al pubblico che vorrà assistere e svolgere il ruolo di moderatore delle tavole rotonde previste che si preannunciano particolarmente interessanti. Desidero ringraziare il dott. Raimondo Schiavone e Opificio Innova per aver ospitato il primo evento”.

“Diffondere la cultura della sicurezza – sottolinea il professore Caligiuri – è una necessità sociale. A questa logica, risponde la presentazione del libro sull’intelligence pubblicato dalla casa editrice Treccani, uno dei simboli culturali del Paese. E la circostanza che in Sardegna le iniziative vengano promosse dal distretto aerospaziale assume un rilievo davvero particolare”.

“Il distretto – conclude il Presidente Cao – continua a svolgere un ruolo rilevante non solo in chiave scientifica e tecnologica con particolare riferimento alle attività in corso per consentire al progetto Small mission to Mars di decollare ma anche in termini divulgativi e di approfondimento affrontando con l’ausilio di personalità del calibro del prof. Caligiuri tematiche di particolare interesse in un momento potenzialmente molto critico per la storia dell’umanità”.

– Foto ufficio stampa Società Italiana di Intelligence –
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Sciopero, alimentare tensioni danneggia i lavoratori

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di Raffaele Bonanni

ROMA (ITALPRESS) – Ogni autunno, immancabile, lo sciopero generale torna a occupare la scena pubblica come se fosse lo strumento decisivo per cambiare le politiche economiche del governo. Ma nessuna manovra di bilancio è mai stata modificata da una giornata di protesta. È un fatto noto, quasi banale. Quando al governo non siedono interlocutori considerati “amici”, la piazza diventa il rifugio abituale, trasformando il conflitto in fine e non in mezzo. Così si alimentano tensioni che finiscono per colpire proprio i lavoratori, anziché tutelarli.

I problemi dell’Italia, però, non nascono oggi. Salari deboli, bassa produttività, pressione fiscale elevata, spesa pubblica inefficiente: sono nodi irrisolti che attraversano governi e maggioranze di ogni colore. Per questo, se davvero si volesse il bene del Paese, bisognerebbe scegliere la via più utile e responsabile: il confronto. Un confronto vero, tra sindacati e associazioni imprenditoriali, per costruire soluzioni condivise e realistiche da sottoporre al Governo. Serve una proposta unitaria che tenga insieme i diversi livelli istituzionali – Stato, Regioni, Comuni – in una Repubblica segnata da un pluralismo spesso disordinato. Troppe riforme sbagliate hanno moltiplicato centri di spesa e ridotto l’efficienza complessiva. Raccontare solo una parte della realtà significa abbandonare il terreno della rappresentanza per scivolare in quello della propaganda.

Al contrario, il dialogo portato avanti da Cisl, Uil e da altre organizzazioni ha già prodotto risultati concreti: attenzione al rafforzamento dei salari, detassazione degli aumenti contrattuali, strumenti più efficaci rispetto ai vecchi premi di produttività. L’Italia è un Paese trasformatore e vive dei suoi fattori di sviluppo. Indebolirli per ideologia è un errore grave. È accaduto con il nucleare bandito come fonte di energia a basso costo; accade con una spesa pubblica improduttiva che alimenta tasse elevate; accade con un sistema educativo troppo distante dal mondo della produzione, incapace di valorizzare merito, competenze e partecipazione. Tutto ciò allontana il Paese dalla cultura dello sviluppo.

In una fase segnata da tensioni globali e ritardi strutturali, servirebbero collaborazione e responsabilità. Un patto sociale tra lavoro e impresa potrebbe ridare direzione all’agenda dello sviluppo e della competitività. La Costituzione assegna alle forze sociali un ruolo centrale nel riequilibrio del sistema istituzionale. Un grande patto sociale non è un sogno, ma un dovere. Chi preferisce sventolare scioperi a ogni piè sospinto continui pure: il prezzo, come sempre, lo pagano i cittadini.

– Foto xc9/Italpress –
(ITALPRESS).