martedì, Settembre 16, 2025
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Rutte “Solidarietà a Polonia, da Russia mosse sconsiderate”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Gli alleati hanno espresso solidarietà alla Polonia e hanno denunciato il comportamento sconsiderato della Russia. E’ in corso una valutazione completa dell’incidente. Ciò che è chiaro è che la violazione di ieri sera non è un caso isolato”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, commentando la violazione dello spazio aereo polacco da parte di droni russi. “Il Consiglio Nord Atlantico si è riunito stamattina e ha discusso la situazione alla luce della richiesta di consultazioni presentata dalla Polonia ai sensi dell’articolo 4 del Trattato di Washington”, ha spiegato Rutte.

“Il Comandante Supremo Alleato continuerà a gestire attivamente la nostra posizione di deterrenza e difesa lungo l’intero fianco orientale. Gli alleati sono determinati a difendere ogni centimetro del loro territorio. Monitoreremo attentamente la situazione lungo il nostro fianco orientale, con le nostre difese aeree costantemente pronte”, ha aggiunto.

Secondo il segretario generale della Nato, le difese aeree alleate sono state attivate e hanno garantito con successo la difesa del territorio Nato. Diversi alleati sono stati coinvolti, oltre alla Polonia. Tra questi, F-16 polacchi, F-35 olandesi, AWACS italiani, velivoli da trasporto cisterna multiruolo della Nato e Patriot tedeschi. Desidero esprimere il mio apprezzamento ai piloti e a tutti coloro che hanno contribuito a questa risposta rapida e competente”, ha dichiarato.

L’episodio, ha infine osservato Rutte, “non fa che rafforzare l’importanza della Nato e il percorso concordato dagli alleati al Vertice dell’Aia di quest’anno. Dobbiamo investire di più nella nostra difesa, aumentare la produzione di difesa in modo da avere ciò che ci serve per dissuadere e difendere, e dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina, la cui sicurezza è interconnessa alla nostra”. Rutte ha concluso sottolineando che “la Russia sta conducendo una pericolosa guerra di aggressione contro l’Ucraina, che prende continuamente di mira i civili e le infrastrutture civili. Gli alleati sono determinati a intensificare il loro sostegno all’Ucraina di fronte alla crescente campagna russa”.

(ITALPRESS).
-Foto Ipa Agency-

Lete lancia “I Mestieri del Futuro”, operazione Back to School

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PRATELLA (CASERTA) (ITALPRESS) – In occasione del ritorno sui banchi di scuola, Acqua Lete presenta “I Mestieri del Futuro”, un’iniziativa pensata per i più piccoli e dedicata al formato 50 cl.
Rivolta alla fascia d’età 4-14 anni, l’operazione nasce con l’obiettivo di stimolare la fantasia e incoraggiare i bambini a immaginare il proprio mestiere da grandi, “accompagnandoli in un percorso divertente e coinvolgente, capace di mantenere saldissimo il legame con la componente umana anche nell’era digitale”, si legge in una nota.
Cuore dell’attività è un minisito interattivo, accessibile tramite QR code presente sulle confezioni, che attraverso un quiz ricco di stimoli visivi e creativi invita i giovani esploratori del futuro a far emergere le proprie aspirazioni personali: https://www.acqualete.it/mestieridelfuturo/
“I mestieri ideati, le descrizioni e i percorsi formativi associati offrono ai ragazzi un’esperienza unica: un viaggio che unisce dimensione umana, magia e immaginazione, proiettandoli verso un futuro al tempo stesso tenero e visionario – prosegue la nota -. “I Mestieri del Futuro” rappresenta per la GDO un’opportunità di comunicazione valoriale, capace di arricchire l’esperienza quotidiana delle famiglie insieme al brand di acque minerali effervescenti naturali più amato e da sempre vicino alle esigenze delle nuove generazioni”.

– News in collaborazione con Acqua Lete –
– Foto ufficio stampa Acqua Lete –

(ITALPRESS).

Università, Catania (FNO TSRM e PSTRP) “Nostre professioni in tenuta”

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ROMA (ITALPRESS) – Il quadro emerso dalle prove di accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie restituisce luci e ombre, ma il “bicchiere mezzo pieno” c’è: tiene l’attrattività complessiva dell’area sanitaria tecnica, della riabilitazione e della prevenzione.
In particolare, alcuni profili mostrano una marcia in più. Nell’area sanitaria tecnica spiccano Dietisti (D/P 2,9: 1.720 domande su 603 posti) e Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (D/P 2,7: 4.249 domande su 1568 posti, +8% rispetto al 2024); nell’area della riabilitazione Logopedisti (D/P 4,8: 4.713 domande su 1032 posti, +21% rispetto al 2024) e Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (D/P 2,0; 807 domande su 412 posti, +3% rispetto al 2024); nell’area della prevenzione e promozione della salute Osteopatia (D/P 2,5; 395 domande su 155 posti, +18%), in un quadro generale di 57.985 domande per 33.695 posti nelle università statali (D/P medio 1,7; domande -1,5%, posti +3,8%).
Dichiara Diego Catania, Presidente della Federazione nazionale Ordini TSRM e PSTRP: “Vogliamo ribadire un messaggio chiaro: le nostre professioni, grazie al loro profilo specializzato e specialistico, mantengono un forte appeal e devono essere salvaguardate come valore imprescindibile per il Sistema Salute. Dove l’attrattività è più alta riscontriamo il riconoscimento della caratura delle professioni; dove, invece, persistono minore attrattività e scarso riconoscimento, è necessario intervenire subito con misure correttive. Se non investiamo sulle professioni ad oggi più in sofferenza, rischiamo di disperdere fondamentali competenze specialistiche, con un inevitabile impatto negativo sulla qualità delle cure e dell’assistenza”.
Per alcuni profili, in particolare, i dati mostrano un rapporto inferiore a 1 tra domande e posti disponibili: Educatore Professionale (D/P 0,6), Tecnico Audiometrista (0,5) e, con D/P 0,4, Tecnico Ortopedico, Tecnico Audioprotesista, Assistente Sanitario e Terapista Occupazionale (pur con un +33% di domande): un segnale di attrattività insufficiente e di potenziale affaticamento strutturale. Pur sapendo che le graduatorie successive (seconda e terza scelta) prospettano un parziale recupero, occorre una cura d’urto mirata: aggiornamento degli inquadramenti e delle aree di pratica, incentivi economici specifici (tirocini retribuiti, borse vincolate), percorsi di carriera ben definiti e campagne di orientamento dedicate nelle scuole e sul territorio. In assenza di azioni tempestive, ci si ritroverà ad affrontare importanti carenze in ambiti cruciali (prevenzione, salute pubblica, riabilitazione, audiologia e ortoprotesica), con la conseguente impossibilità di rispondere adeguatamente ai bisogni della cittadinanza.
La FNO TSRM e PSTRP individua tre principali assi di intervento: la salvaguardia del valore specialistico delle professioni, con la definizione e il riconoscimento nazionale di competenze avanzate, aree di pratica estesa e percorsi di carriera coerenti con la responsabilità e l’autonomia acquisite; la valorizzazione dei professionisti dal punto di vista contrattuale e organizzativo, attraverso leve retributive mirate, flessibilità oraria, ambienti di lavoro sostenibili e sviluppo professionale continuo, e infine l’istituzione di borse e sostegni ai tirocini delle professioni sanitarie, in particolare nei territori a più alto costo della vita.
Conclude Catania: “La tenuta delle professioni sanitarie deve diventare una priorità nazionale. Occorre attuare misure immediate attraverso la cabina di regia interministeriale: calendario nazionale dei bandi con finestre di iscrizione più ampie e orientamento mirato, borse per i tirocini e soluzioni housing per i fuori sede, incentivi/indennità per i profili carenti; nonchè riforme strutturali: percorsi di carriera e pratica avanzata e formazione con tutoraggio riconosciuto. Come ho ripetuto più volte, inoltre, è ora di lasciarsi alle spalle il vincolo di esclusività per le professioni sanitarie, che blocca e penalizza la crescita dei professionisti. Il nostro obiettivo dev’essere quello di attrarre, formare, trattenere e valorizzare profili altamente specializzati, che rappresentano una risorsa imprescindibile per il Sistema Salute. Solo così potremo evitare la dispersione delle competenze e garantire davvero l’universalità e l’efficacia delle cure”.
-foto ufficio stampa FNO TSRM e PSTRP-
(ITALPRESS).

Università, Catania (FNO TSRM e PSTRP) “Nostre professioni in tenuta”

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ROMA (ITALPRESS) – Il quadro emerso dalle prove di accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie restituisce luci e ombre, ma il “bicchiere mezzo pieno” c’è: tiene l’attrattività complessiva dell’area sanitaria tecnica, della riabilitazione e della prevenzione.
In particolare, alcuni profili mostrano una marcia in più. Nell’area sanitaria tecnica spiccano Dietisti (D/P 2,9: 1.720 domande su 603 posti) e Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (D/P 2,7: 4.249 domande su 1568 posti, +8% rispetto al 2024); nell’area della riabilitazione Logopedisti (D/P 4,8: 4.713 domande su 1032 posti, +21% rispetto al 2024) e Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (D/P 2,0; 807 domande su 412 posti, +3% rispetto al 2024); nell’area della prevenzione e promozione della salute Osteopatia (D/P 2,5; 395 domande su 155 posti, +18%), in un quadro generale di 57.985 domande per 33.695 posti nelle università statali (D/P medio 1,7; domande -1,5%, posti +3,8%).
Dichiara Diego Catania, Presidente della Federazione nazionale Ordini TSRM e PSTRP: “Vogliamo ribadire un messaggio chiaro: le nostre professioni, grazie al loro profilo specializzato e specialistico, mantengono un forte appeal e devono essere salvaguardate come valore imprescindibile per il Sistema Salute. Dove l’attrattività è più alta riscontriamo il riconoscimento della caratura delle professioni; dove, invece, persistono minore attrattività e scarso riconoscimento, è necessario intervenire subito con misure correttive. Se non investiamo sulle professioni ad oggi più in sofferenza, rischiamo di disperdere fondamentali competenze specialistiche, con un inevitabile impatto negativo sulla qualità delle cure e dell’assistenza”.
Per alcuni profili, in particolare, i dati mostrano un rapporto inferiore a 1 tra domande e posti disponibili: Educatore Professionale (D/P 0,6), Tecnico Audiometrista (0,5) e, con D/P 0,4, Tecnico Ortopedico, Tecnico Audioprotesista, Assistente Sanitario e Terapista Occupazionale (pur con un +33% di domande): un segnale di attrattività insufficiente e di potenziale affaticamento strutturale. Pur sapendo che le graduatorie successive (seconda e terza scelta) prospettano un parziale recupero, occorre una cura d’urto mirata: aggiornamento degli inquadramenti e delle aree di pratica, incentivi economici specifici (tirocini retribuiti, borse vincolate), percorsi di carriera ben definiti e campagne di orientamento dedicate nelle scuole e sul territorio. In assenza di azioni tempestive, ci si ritroverà ad affrontare importanti carenze in ambiti cruciali (prevenzione, salute pubblica, riabilitazione, audiologia e ortoprotesica), con la conseguente impossibilità di rispondere adeguatamente ai bisogni della cittadinanza.
La FNO TSRM e PSTRP individua tre principali assi di intervento: la salvaguardia del valore specialistico delle professioni, con la definizione e il riconoscimento nazionale di competenze avanzate, aree di pratica estesa e percorsi di carriera coerenti con la responsabilità e l’autonomia acquisite; la valorizzazione dei professionisti dal punto di vista contrattuale e organizzativo, attraverso leve retributive mirate, flessibilità oraria, ambienti di lavoro sostenibili e sviluppo professionale continuo, e infine l’istituzione di borse e sostegni ai tirocini delle professioni sanitarie, in particolare nei territori a più alto costo della vita.
Conclude Catania: “La tenuta delle professioni sanitarie deve diventare una priorità nazionale. Occorre attuare misure immediate attraverso la cabina di regia interministeriale: calendario nazionale dei bandi con finestre di iscrizione più ampie e orientamento mirato, borse per i tirocini e soluzioni housing per i fuori sede, incentivi/indennità per i profili carenti; nonchè riforme strutturali: percorsi di carriera e pratica avanzata e formazione con tutoraggio riconosciuto. Come ho ripetuto più volte, inoltre, è ora di lasciarsi alle spalle il vincolo di esclusività per le professioni sanitarie, che blocca e penalizza la crescita dei professionisti. Il nostro obiettivo dev’essere quello di attrarre, formare, trattenere e valorizzare profili altamente specializzati, che rappresentano una risorsa imprescindibile per il Sistema Salute. Solo così potremo evitare la dispersione delle competenze e garantire davvero l’universalità e l’efficacia delle cure”.
-foto ufficio stampa FNO TSRM e PSTRP-
(ITALPRESS).

Von der Leyen “Non credo nei dazi, ma accordo con Usa dà stabilità”

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STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Io non credo nei dazi. I dazi non sono altro che tasse. Ma l’accordo garantisce una stabilità cruciale nelle nostre relazioni con gli Stati Uniti in un periodo di grave insicurezza globale”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, davanti alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, nel discorso sullo stato dell’unione.
“L’80% dei nostri scambi commerciali avviene con paesi diversi dagli Stati Uniti. Dobbiamo quindi sfruttare nuove opportunità. In un momento in cui il sistema commerciale globale si sta sgretolando, noi garantiamo norme globali stipulando accordi bilaterali, come quelli con il Messico o il Mercosur. Oppure negoziamo un accordo storico con l’India, che sarà ultimato entro la fine di quest’anno”, ha proseguito.

sat/gsl (Fonte video: Commissione Europea)

Welfare, Manfredi “La grande sfida è quella della prossimità”

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ROMA (ITALPRESS) – “La grande sfida che abbiamo nei prossimi anni è quella della prossimità. Abbiamo parti importanti del Paese che si sentono escluse dai servizi, ma abbiamo anche tanti anziani o famiglie marginali. Spingere sempre di più verso servizi digitali che si accoppiano a quelli di prossimità è la chiave per garantire diritti a tutti”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in occasione della firma del protocollo di intesa con l’Inps.

xb1/ads/mca3

Inps, Fava “Con sportelli nei Comuni colmiamo distanza con cittadini”

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ROMA (ITALPRESS) – “Vogliamo essere presenti in tutti quei comuni dove c’è isolamento, lo facciamo per raggiungere tutti i cittadini. La distanza più grande non è quella dei chilometri ma quella tra il cittadino e i suoi diritti. Vogliamo colmare questa distanza. La distanza di chi vive in città con i servizi a portata di mano e chi vive nei borghi dove le complicazioni sono enormi”. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, nel corso della firma del protocollo di intesa con l’Anci.
xb1/ads/mca1

Inps, Fava “Istituto solido, nel 2024 crescita contributiva del 5,5%

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo chiuso un 2024 con un saldo positivo molto importante, forse unico, 15 miliardi con una crescita contributiva del 5,5%. L’Istituto è solido, questo è un messaggio importante per tutti i cittadini. Faremo in modo che continui questa solidità e affidabilità nel tempo di questo Istituto, spina dorsale del Paese, migliorando soprattutto sul fronte dei nuovi contribuenti che sono i giovani”. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, a margine della firma del protocollo di intesa con l’Anci.

xb1/ads/mca1

Sbarchi senza sosta e hotspot al collasso a Lampedusa, 180 migranti trasferiti con un volo verso Bergamo

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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – Non si arrestano gli sbarchi a Lampedusa, nonostante le avverse condizioni del mare. Settantaquattro migranti, tra cui un neonato e una donna incinta, sono giunti sull’isola a bordo di due imbarcazioni, intercettate dalle motovedette di Guardia costiera e Guardia di finanza. Tutti sono stati accompagnati, dopo i primi accertamenti sanitari, presso l’hotspot di contrada Imbriacola. Dopo il trasferimento di ieri sera di 300 persone con il traghetto di linea, nella struttura si trovano adesso 1.420 migranti. Oggi, a causa delle cattive condizioni meteo marine, sono fermi entrambi i traghetti di linea. Così, per ridurre il numero di presenze nell’hotspot, è stato organizzato il trasferimento di 180 migranti con un volo diretto a Bergamo.

– Foto d’archivio IPA Agency –

(ITALPRESS).

Protocollo d’intesa tra Inps e Anci per gli sportelli telematici nei Comuni / Video

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ROMA (ITALPRESS) – Favorire l’attivazione e la promozione dei Punti utenti evoluti (PUE) e dei Punti cliente di servizio (PCS) presso i Comuni italiani, con particolare attenzione alle aree interne e le isole minori. E’ l’obiettivo della collaborazione tra Anci e Inps prevista nel protocollo di intesa firmato a Roma dai presidenti Gaetano Manfredi e Gabriele Fava. I Punti utente e i Punti cliente sono sportelli telematici Inps e sportelli virtuali di accesso ai servizi coadiuvati dalla presenza di un funzionario comunale.

Un progetto già sperimentato in 23 Comuni di 7 Regioni che ora è pronto a diventare una rete nazionale. Anci ed Inps individueranno ulteriori iniziative per migliorare l’accessibilità alle prestazioni Inps, con Anci che supporterà l’Inps nella raccolta di feedback e nell’analisi dell’esperienza degli enti comunali che hanno attivato il PUE o il PCS. Oggi più di 4.500 Comuni italiani non hanno un ufficio Inps nelle vicinanze. Significa che milioni di cittadini sono costretti a spostarsi. Inoltre, Anci ed Inps promuoveranno attività di comunicazione e informazione per gli utenti sull’importanza e i benefici dell’utilizzo dei PUE e dei PCS.

Questo anche in relazione alle finalità del Progetto “Inps in rete per l’inclusione” che fa riferimento all’Accordo quadro di collaborazione tra Inps, Anci, Caritas italiana, Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa Italiana, sottoscritto il 27 marzo 2025. Il progetto è finalizzato a valorizzare e rafforzare la rete di protezione sociale a livello nazionale e locale e la sinergia in favore dei soggetti in difficoltà sociali ed economiche. “Il protocollo tra Inps e Anci non è un atto formale è un patto di prossimità e di responsabilità. È la scelta di avvicinare ulteriormente lo Stato dentro ogni comunità, soprattutto in quelle più fragili, affiancando e supportando i sindaci con le prestazioni Inps“, afferma il presidente dell’Inps, Gabriele Fava. “Questo accordo segna un passo avanti verso un nuovo modello di servizio, centrato sulla consulenza e sulla capacità di accompagnare i cittadini in scelte sempre più complesse. Un modello che sa unire innovazione digitale e contatto umano, per ridurre il digital divide e dare risposte rapide anche a chi vive nei luoghi più remoti. Nei prossimi tre anni lavoreremo insieme ai sindaci, con l’Anci per estendere questa rete in tutto il Paese”, conclude.

Per il presidente dei Comuni, Gaetano Manfredi, “offrire un accesso facilitato ai servizi Inps è un passo concreto verso l’inclusione sociale e digitale, soprattutto nelle aree interne che, a causa di una limitata connettività e della posizione geografica, soffrono difficoltà di accesso ai servizi essenziali, come quelli previdenziali e assistenziali dell’Inps. L’attivazione dei PUE e dei PCS va quindi a rafforzare il ruolo dei Comuni come presidi territoriali e punti di contatto essenziali tra lo Stato e i cittadini – osserva – offrendo la possibilità ai cittadini di accedere ai servizi dell’Inps direttamente presso il proprio comune. Una soluzione particolarmente utile per le persone anziane, per coloro che non hanno familiarità con gli strumenti digitali, o per chi vive in luoghi dove recarsi in una sede Inps fisica è complicato. In tal senso, l’intesa tra Anci e Inps rappresenta un modello virtuoso di collaborazione istituzionale che mette al centro il cittadino, specialmente quello che vive in contesti più marginali. Questo impegno congiunto è fondamentale per costruire una società più equa e accessibile, dove i servizi non sono un privilegio, ma un diritto per tutti”, conclude.

– foto xb1/Italpress –

(ITALPRESS).