Salvini incontra il consigliere federale svizzero Rosti, focus sullo stato della cooperazione
ROMA (ITALPRESS) – Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato questa mattina presso la sede del dicastero Albert Rosti, consigliere federale della Confederazione Svizzera per Trasporti, Ambiente Energia e Comunicazioni.
Al centro del colloquio l’aggiornamento sullo stato della cooperazione italo-svizzera nel settore dei trasporti, anche alla luce del memorandum d’intesa firmato dal ministro nel 2023 in occasione del primo incontro con il consigliere Rosti. Durante l’incontro sono stati approfonditi anche tutti gli interventi che interessano le infrastrutture facenti parte del corridoio TEN-T Reno Alpi e il cui sviluppo contribuisce al raggiungimento degli obiettivi principali del medesimo corridoio.
-Fonte Mit-
(ITALPRESS).
Spettacoli di una volta al Teatro Olimpico
(Articolo di Fabio Gasparini sugli spettacoli di una volta al Teatro Olimpico da Vicenza In Centro n. 11-2025).
EDIPO RE fu nel 1585 lo spettacolo che inaugurò il teatro Olimpico. Fu riproposto varie volte e ne fa la storia un prezioso libro di Antonio Stefani per l’Accademia Olimpica.
Particolarmente interessante è la narrazione della rappresentazione del 1948, quella che segnò la rinascita del Teatro nel secondo dopoguerra.
Nell’occasione fu recitato il testo di Sofocle tradotto dal grande grecista Manara Valgimigli; le musiche furono composte dal Maestro Arrigo Pedrollo, Regista fu Guido Salvini, gli attori furono i migliori allora presenti sui palcoscenici italiani: Ricci, Ruggeri, Ninchi, Foà, ed altri notissimi al tempo. Straordinaria la composizione del Coro con molti giovani destinati alla
massima fama: Mastroianni, Manfredi, Strehler! Il regista scelse per gli attori costumi ispirati a quelli rinascimentali disegnati dal Maganza per l’Edipo di quattro secoli prima.
Lo spettacolo ebbe tale successo che fu rappresentato subito dopo a Parigi e Londra, accompagnato da uno scenario costruito apposta dai laboratori della Fenice: una riproduzione (scala 1/3) della fronte scena palladiana, in legno e gesso sostenuta da intelaiatura metallica smontabile; trattasi dell’olimpichetto ricomparso di recente in un recondito magazzino comunale. Altra memorabile rappresentazione fu quella del 1955 con EDIPO A COLONO in cui Sofocle narra il seguito e la fine della vicenda di Edipo; nell’occasione entrò per la prima volta all’Olimpico la neonata RAI-TV che trasmise lo spettacolo in diretta nazionale. In due rappresentazioni successive dell’EDIPO RE all’Olimpico, nel 1963 e nel 1973, fu adottata la traduzione di Salvatore Quasimodo (premio Nobel) e gli attori protagonisti furono scelti tra gli ottimi: Giancarlo Sbragia, Tino Carraro, Anna Miserocchi e Valentina Fortunato. Per meglio inquadrare il recente passato dell’Olimpico confrontiamo il manifesto disegnato da Otello De Maria per un EDIPO di allora e il manifesto per la stagione degli spettacoli classici del 2025.
Ing. Fabio Gasparini
La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Vicenza
(Articolo di Enrico Rossi sulla chiesa dei Santi Filippo e Giacomo da Vicenza In Centro n.11-2025)
Ora si parla di restituire ai cittadini la bella chiesa del 1548 dei Santi Filippo e Giacomo sita nell’omonima piazzetta e via in pieno Centro Storico. Pochi ricordano che questa bellissima chiesa dopo la distruzione della Cattedrale di Vicenza nel 1945, ospitò sino al 1955 la parrocchia del Duomo e quindi tutte le famiglie del Centro città compresi i “ragazzi delle macerie” che in questo caso si chiamavano anche i “tosi del domo”. All’interno la chiesa di “San Giacomo” ha una unica navata con cinque cappelle e attico retto da lesene corinzie; ricca di tele del Maganza, di Maffei e del Liotto con una cantoria che ospitava l’organo funzionante con un grosso mantice a mano azionato, con fatica, dai soli chierichetti. Tra le numerose lastre tombali che interrompono il pavimento, ricordo la sepoltura dello scultore vicentino Orazio Marinali. Il Parroco era l’arciprete Mons. Giovanni Albiero, sacerdote capace e preparato ma molto severo, non apparentemente vicino ai giovani. Facevano da contrapposto i cappellani che si succedettero don Alfonso Burato, don Severino Tiso, don Luciano Carabaic, Don Giovanni Migliorini. In particolare, don Severino Tiso, per oltre sette anni e cioè sino al 1957, fu un cappellano speciale. Di lui si ricordano, oltre alle normali funzioni ecclesiastiche, quelle dirette in particolare ai giovani: la domenicale Messa del Fanciullo alle ore 9 (guai ad arrivare in ritardo: si veniva richiamati ad alta voce per nome e cognome da Mons. Albiero), la scuola di Dottrina Cristiana divisa in classi negli altari laterali; la preparazione alla prima comunione in S. Giacomo; la cresima a S. Corona; infine, era promotore di numerosi giochi presso il “circolo” (un primo piano di un palazzone nobile con tanto di salone adibito a teatro di Contrà Carpagnon al civico 11). Presso il Circolo si svolgevano anche le prove teatrali della “virtus et gaudium” per le rappresentazioni che vedevano affluire, oltre alle famiglie della parrocchia, anche numerose altre dell’intera città. Particolarmente apprezzate e ripetute le commedie, una delle quali cantata (oggi si direbbe musical) dal titolo: Sarà rosso sarà verde. Il tenore era il giovanissimo Rolando Albanese e gli altri principali attori Giorgio Sala (che sarà poi Sindaco di Vicenza), Sandro Brendolan (poi Primario urologo), Mariano Bertolo (poi dirigente pubblico a Milano), Dino Franceschi (poi medico internista), Bassani Felice e Bruno Farina. Quanti ricordi ci sarebbero da raccontare ma a me resta vivo quello della mia prima comunione in una chiesa colma di fiori ed amici cari e di una cresima in una grande chiesa di Santa Corona che sostituiva la Cattedrale che noi chiamavamo “el Domo”.
dott. Enrico Rossi
Oltre 110 chili di hashish trovata in un’auto nel Napoletano, proseguono le indagini
NAPOLI (ITALPRESS) – Oltre 110 chili di hashish impacchettata in 5 grossi borsoni. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri della tenenza di Arzano. La droga era in un’auto lasciata in strada in via Francesco Caracciolo, nel cuore di Casavatore, in provincia di Napoli. Una Lancia Y era ferma lungo la carreggiata, ancora con il motore acceso. I militari hanno notato il veicolo e i borsoni custoditi nell’abitacolo. La sorpresa quando, sfilate le zip, sono emersi centinaia di panetti di hashish pronti per essere tagliati e dosati. Il sequestro è scattato a carico di ignoti ma proseguono le indagini per individuare i proprietari del carico.
-Foto ufficio stampa Carabinieri-
(ITALPRESS).
Valditara “Sulla spesa per l’istruzione la situazione in Italia è migliore di come viene descritta”
ROMA (ITALPRESS) – “Se noi andiamo a guardare quanto si spende per l’istruzione scolastica, cioè l’ istruzione dai 3 ai 18-19 anni, troviamo che in realtà la situazione è molto migliore rispetto a quella che viene normalmente rappresentata. Cito i dati Eurostat: l’Italia con il 3,2% del Pil è praticamente in linea con la media Ue del 3,3 ed è superiore a Paesi come la Germania, che spende il 3,1 e uguale alla Spagna che spende il 3,2″. Così Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, intervenendo al Welfare Italia Forum 2025.
“Dove crolla l’investimento è nella spesa privata e anche qui andiamo a guardare i dati Eurostat: la percentuale, rispetto al Pil, è dello 0,1% in Italia, la media Ocse è dello 0,3. Gli altri Paesi, come la Germania, spendono e investono lo 0,4, quindi i privati, all’estero, investono molto di più nella formazione rispetto a quanto non investono in Italia che invece è un fanalino di coda”, ha aggiunto.
Il ministro Valditara ha ricordato che “il nostro Paese sconta anche il fatto di avere una delle popolazioni più vecchie al mondo, una delle popolazioni in cui i giovani sono pochi, quindi è evidente che se i giovani sono pochi scende anche la spesa per l’istruzione”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
A Ecomondo 2025 l’arte della trasformazione firmata Consorzi Cobat
RIMINI (ITALPRESS) – “Dove gli altri vedono solo prodotti a fine vita, noi vediamo infinite sfumature”: è da questa visione che nasce la partecipazione dei Consorzi Cobat a Ecomondo 2025, la principale fiera europea dedicata alla transizione ecologica e all’economia circolare, in programma a Rimini dal 4 al 7 novembre 2025 (Pad. B3 – Stand 109-208). All’interno dei Consorzi Cobat, tutto si rigenera e si trasforma in nuova vita. Il sistema multi-filiera e multi-consortile riunisce le migliori eccellenze italiane impegnate nella gestione sostenibile di prodotti e materiali a fine vita – batterie e accumulatori esausti, RAEE, pneumatici fuori uso, materiali tessili e compositi a fine vita – contribuendo ogni giorno alla costruzione di un modello concreto di Economia Circolare.
Come racconta il Bilancio di Sostenibilità 2024 presentato lo scorso ottobre, il sistema dei Consorzi Cobat ha consolidato la propria capacità di generare valore ambientale e industriale attraverso la raccolta, il riciclo e il recupero di risorse strategiche. A Ecomondo, i Consorzi scelgono di raccontare questo impegno non solo con i dati, ma con un linguaggio diverso: quello dell’arte, intesa come espressione della continua capacità umana di trasformare, innovare e rigenerare.
Allo stand Consorzi Cobat, i visitatori sono accolti in un percorso che unisce innovazione, responsabilità ambientale e creatività. L’arte diventa il filo conduttore di una narrazione che interpreta la rigenerazione come un processo non solo tecnologico, ma anche culturale e sociale.
A rappresentare questa visione è l’opera Material Thresholds di Riccardo Rizzetto, realizzata con il sostegno di Consorzi Cobat. La scultura, una colonna intrecciata di rame, tessuti e materiali elettronici recuperati, unisce elementi di natura e industria, restituendo alla materia un nuovo significato. Alla base, uno specchio apre una dimensione senza fine, mentre in cima una foglia d’oro sintetica trasfigura lo scarto in simbolo di energia e rinascita.
L’opera incarna la missione dei Consorzi Cobat: trasformare ciò che ha concluso il proprio ciclo d’uso in nuova risorsa, in un equilibrio costante tra tecnologia, estetica e responsabilità.
“La partecipazione a Ecomondo rappresenta per i Consorzi Cobat un’occasione per dialogare con imprese, istituzioni e cittadini sui temi centrali dell’economia del futuro: integrazione delle filiere, innovazione dei processi di riciclo, sviluppo di nuove tecnologie per il recupero dei materiali critici e servizi di tracciabilità avanzata”, ha dichiarato Michele Priori, Direttore Generale di Consorzi Cobat.
“Il modello di Consorzi Cobat si distingue – ha aggiunto il Presidente Michele Zilla – per la capacità di unire competenze specifiche legate alle filiere presidiate e un’integrata visione ambientale, offrendo ai Produttori un supporto operativo e strategico in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti. Un know-how tecnico consolidato e una costante attenzione alla normativa e all’innovazione rendono i Consorzi Cobat un punto di riferimento per il sistema nazionale della sostenibilità”.
Presso lo stand a Ecomondo 2025, visitatori e stakeholder potranno scoprire da vicino un sistema in costante evoluzione, dove ogni fine diventa un nuovo inizio e ogni materiale racconta una storia di rinascita. Un percorso che, tra arte e industria, ribadisce una convinzione profonda: nell’economia circolare non esiste spreco, ma solo potenziale da rigenerare.
– foto Riccardo Rizzetto per Consorzi Cobat –
(ITALPRESS).
A Ecomondo 2025 l’arte della trasformazione firmata Consorzi Cobat
RIMINI (ITALPRESS) – “Dove gli altri vedono solo prodotti a fine vita, noi vediamo infinite sfumature”: è da questa visione che nasce la partecipazione dei Consorzi Cobat a Ecomondo 2025, la principale fiera europea dedicata alla transizione ecologica e all’economia circolare, in programma a Rimini dal 4 al 7 novembre 2025 (Pad. B3 – Stand 109-208). All’interno dei Consorzi Cobat, tutto si rigenera e si trasforma in nuova vita. Il sistema multi-filiera e multi-consortile riunisce le migliori eccellenze italiane impegnate nella gestione sostenibile di prodotti e materiali a fine vita – batterie e accumulatori esausti, RAEE, pneumatici fuori uso, materiali tessili e compositi a fine vita – contribuendo ogni giorno alla costruzione di un modello concreto di Economia Circolare.
Come racconta il Bilancio di Sostenibilità 2024 presentato lo scorso ottobre, il sistema dei Consorzi Cobat ha consolidato la propria capacità di generare valore ambientale e industriale attraverso la raccolta, il riciclo e il recupero di risorse strategiche. A Ecomondo, i Consorzi scelgono di raccontare questo impegno non solo con i dati, ma con un linguaggio diverso: quello dell’arte, intesa come espressione della continua capacità umana di trasformare, innovare e rigenerare.
Allo stand Consorzi Cobat, i visitatori sono accolti in un percorso che unisce innovazione, responsabilità ambientale e creatività. L’arte diventa il filo conduttore di una narrazione che interpreta la rigenerazione come un processo non solo tecnologico, ma anche culturale e sociale.
A rappresentare questa visione è l’opera Material Thresholds di Riccardo Rizzetto, realizzata con il sostegno di Consorzi Cobat. La scultura, una colonna intrecciata di rame, tessuti e materiali elettronici recuperati, unisce elementi di natura e industria, restituendo alla materia un nuovo significato. Alla base, uno specchio apre una dimensione senza fine, mentre in cima una foglia d’oro sintetica trasfigura lo scarto in simbolo di energia e rinascita.
L’opera incarna la missione dei Consorzi Cobat: trasformare ciò che ha concluso il proprio ciclo d’uso in nuova risorsa, in un equilibrio costante tra tecnologia, estetica e responsabilità.
“La partecipazione a Ecomondo rappresenta per i Consorzi Cobat un’occasione per dialogare con imprese, istituzioni e cittadini sui temi centrali dell’economia del futuro: integrazione delle filiere, innovazione dei processi di riciclo, sviluppo di nuove tecnologie per il recupero dei materiali critici e servizi di tracciabilità avanzata”, ha dichiarato Michele Priori, Direttore Generale di Consorzi Cobat.
“Il modello di Consorzi Cobat si distingue – ha aggiunto il Presidente Michele Zilla – per la capacità di unire competenze specifiche legate alle filiere presidiate e un’integrata visione ambientale, offrendo ai Produttori un supporto operativo e strategico in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti. Un know-how tecnico consolidato e una costante attenzione alla normativa e all’innovazione rendono i Consorzi Cobat un punto di riferimento per il sistema nazionale della sostenibilità”.
Presso lo stand a Ecomondo 2025, visitatori e stakeholder potranno scoprire da vicino un sistema in costante evoluzione, dove ogni fine diventa un nuovo inizio e ogni materiale racconta una storia di rinascita. Un percorso che, tra arte e industria, ribadisce una convinzione profonda: nell’economia circolare non esiste spreco, ma solo potenziale da rigenerare.
– foto Riccardo Rizzetto per Consorzi Cobat –
(ITALPRESS).
Paola Iezzi torna con il nuovo singolo “Superstar”
MILANO (ITALPRESS) – Paola Iezzi torna con “Superstar”, il nuovo singolo (Columbia Records/Sony Music Italy) in radio e in digitale da venerdì 7 novembre. Con la produzione dei Room9 e di Etta, il brano -scritto da Paola Iezzi insieme ad Antonio Caputo, Danilo Cortellino, Vincenzo Colella e Leonardo Zaccaria- è una riflessione sulla fragilità nascosta tra i luccichii: su come la verità, oggi più che mai, possa facilmente perdersi dietro la superficie che brilla.
– foto ufficio stampa Goigest –
(ITALPRESS).
La Fiorentina esonera mister Pioli, Galloppa tecnico ad interim
FIRENZE (ITALPRESS) – Il “Pioli 2” si è già concluso. La Fiorentina, infatti, ha ufficializzato il divorzio con il tecnico ingaggiato a inizio stagione e che già aveva allenato la squadra viola dal 2017 al 2019. Il club del presidente Commisso, ha reso noto che “Stefano Pioli è stato sollevato, in data odierna, dall’incarico di allenatore della prima squadra maschile. La società desidera ringraziare il tecnico e il suo staff per la professionalità dimostrata nel corso del loro lavoro. La guida tecnica della prima squadra è stata, temporaneamente, affidata, a partire dall’allenamento di questo pomeriggio, a mister Daniele Galloppa”.
Il club gigliato, che non ha trovato l’accordo con Pioli per la risoluzione del contratto triennale, conta di ufficializzare nelle prossime ore il nome del nuovo allenatore viola. Al momento il favorito è Roberto D’Aversa.
Quello di Pioli è il terzo cambio in panchina dppo 10 giornate di campionato.
Il primo si era registrato dopo l’ottavo turno alla Juve, con l’esonero di Igor Tudor e l’ingaggio di Luciano Spalletti col breve interregno di Massimo Brambilla per la gara contro l’Udinese. Fatali al tecnico croato le tre sconfitte di fila fra campionato e Champions (Como, Real Madrid e Lazio) ma soprattutto un digiuno di vittorie che durava da un mese e mezzo, con la squadra precipitata al settimo posto con Atalanta e Udinese a quota 12.
Il ko interno con la Cremonese alla nona giornata e appena 3 punti in classifica figli di altrettanti pareggi spingono invece il Genoa a cambiare: via Vieira e guida ad interim al duo Murgita-Criscito.
Questa mattina il terzo cambio con la Fiorentina che ha deciso di esonerare Pioli. Il tecnico paga i risultati negativi: ultimo posto in classifica con 4 punti in 10 gare e un bilancio di 0 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte.
La squadra è stata temporaneamente affidata al tecnico della Primavera, Daniele Galloppa, ma nelle prossime ore la società dovrebbe ufficializzare il nome del successore di Pioli, con D’Aversa in pole.
Nella scorsa stagione furono in tutto 9 i cambi in panchina in serie A, il primo dei quali dopo appena 4 giornate con la Roma che decise di esonerare Daniele De Rossi ingaggiando Ivan Juric.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


