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Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu approva la risoluzione su Gaza, Trump “Un vero momento storico”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato il piano del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, che promette un “percorso verso uno Stato palestinese”. Tredici Paesi hanno votato a favore, nessun Paese ha votato contro e due Paesi – Russia e Cina – si sono astenuti. La proposta è stata adottata come Risoluzione 2803 del Consiglio di sicurezza. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accolto con favore la decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di approvare il suo piano per la Striscia di Gaza.

“Congratulazioni al mondo per lo straordinario voto di riconoscimento e sostegno al Consiglio per la pace, che sarà guidato da me e includerà i leader più forti e rispettati del mondo”, ha scritto Trump su Truth. “Questo passerà alla storia come uno dei più grandi riconoscimenti nella storia delle Nazioni Unite e porterà a ulteriore pace in tutto il mondo. È un vero momento storico. I membri del Consiglio e molti altri annunci entusiasmanti saranno pubblicati nelle prossime settimane”, ha aggiunto.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha accolto con favore l’approvazione del piano americano per Gaza da parte del Consiglio di sicurezza, definendolo “un passo importante verso l’istituzione di un cessate il fuoco” e ha esortato tutte le parti “a rispettarne i termini”. Guterres ha affermato che “ora lo slancio diplomatico deve tradursi in misure concrete urgenti e necessarie sul campo”. Secondo Guterres, “le Nazioni Unite sono impegnate ad ampliare gli aiuti umanitari e a guidare gli sforzi per far avanzare la prossima fase del cessate il fuoco, che porterà a un processo politico per raggiungere una soluzione a due Stati”.

UFFICIO NETANYAHU “PIANO TRUMP PORTERÀ PACE E PROSPERITÀ” IN MEDIO ORIENTE

Lo Stato di Israele e il primo ministro Benjamin Netanyahu si congratulano con il presidente Donald Trump e con la sua infaticabile squadra. Il coraggio e il sacrificio dei nostri coraggiosi soldati, insieme agli sforzi diplomatici del presidente Trump, hanno contribuito a riportare a casa tutti gli ostaggi ancora in vita e la maggior parte di quelli deceduti. Così su X l’ufficio di Netanyahu, dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato pienamente il piano in 20 Punti del presidente Trump e la nomina del Consiglio per la pace, che sarà guidato dal Presidente Trump.

“Crediamo che il piano del presidente Trump porterà alla pace e alla prosperità, poiché insiste sulla completa smilitarizzazione, il disarmo e la deradicalizzazione di Gaza”, prosegue l’ufficio di Netanyahu, secondo cui questo passo “porterà a una maggiore integrazione di Israele e dei suoi vicini, nonché all’espansione degli Accordi di Abramo. La leadership rivoluzionaria del presidente Trump contribuirà a guidare la regione verso la pace e la prosperità e un’alleanza duratura con gli Stati Uniti”. “In collaborazione con gli Stati Uniti e gli altri paesi che hanno sottoscritto il piano del presidente Trump, ci aspettiamo di ricevere tutti gli ostaggi deceduti senza indugio. E di avviare il processo di disarmo e smilitarizzazione della Striscia di Gaza e di porre fine al dominio di Hamas su Gaza”, prosegue l’ufficio del primo ministro. Infine, “Israele porge la sua mano in segno di pace e prosperità a tutti i nostri vicini e li invita a normalizzare le relazioni con Israele e a unirsi a noi nell’espulsione di Hamas e dei suoi sostenitori dalla regione”.

ANP “ATTUARE IMMEDIATAMENTE RISOLUZIONE ONU PER GAZA”

L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha accolto con favore l’adozione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite della bozza di risoluzione degli Stati Uniti su Gaza, che sancisce l’istituzione di un cessate il fuoco permanente e globale nella Striscia di Gaza, la fornitura senza ostacoli di assistenza umanitaria e il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e alla creazione di un proprio Stato indipendente. E’ quanto si legge in una dichiarazione diffusa dall’agenzia di stampa palestinese Wafa. L’Anp ha sottolineato l’urgente necessità di attuare immediatamente questa risoluzione sul campo, in modo da garantire il ritorno alla normalità, proteggere il popolo nella Striscia di Gaza, impedire lo sfollamento, assicurare il completo ritiro delle forze israeliane, consentire la ricostruzione, fermare l’indebolimento della soluzione dei due Stati e impedire l’annessione.

L’Anp ha espresso la sua piena disponibilità a cooperare con l’amministrazione statunitense, i membri del Consiglio di Sicurezza, gli Stati arabi e islamici, l’Unione Europea e i suoi Stati membri, le Nazioni Unite e tutte le parti della coalizione internazionale e i partner della Dichiarazione di New York, al fine di garantire l’attuazione di questa risoluzione in modo da porre fine alle sofferenze del nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est e promuovere il percorso politico che porta alla pace, alla sicurezza e alla stabilità tra palestinesi e israeliani, sulla base della soluzione dei due Stati fondata sul diritto internazionale e sulla legittimità internazionale. Inoltre, l’Anp ha ribadito la sua disponibilità ad assumersi le proprie piene responsabilità nella Striscia di Gaza, nel quadro dell’unità di territorio, popolo e istituzioni, considerando la Striscia parte integrante dello Stato di Palestina.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

Maltempo, frana nel Goriziano: recuperato anche il corpo della donna dispersa

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GORIZIA (ITALPRESS) – È stato recuperato, la notte scorsa, dalle squadre USAR (Urban Search and Rescue) dei Vigili del fuoco il corpo privo di vita della donna di 83 anni dispersa per il crollo della propria abitazione a Cormons, in provincia di Gorizia, coinvolta da una frana.

In precedenza era stato recuperato il corpo di un’altra vittima, un 32enne – Quirin Kuhnert, cittadino di nazionalità tedesca – travolto dal fango mentre cercava di soccorrere l’anziana.

Intanto, prosegue il lavoro delle squadre dei Vigili del fuoco per la messa in sicurezza del sito interessato dal cedimento. Nella frazione di Versa, territorio di Romans d’Isonzo, sono terminate stanotte le opere dei vigili del fuoco per l’evacuazione di persone bloccate dall’acqua nelle proprie abitazioni. Da stamattina sono in corso operazioni di pompaggio di aree allagate. In fase risolutiva gli interventi dei vigili del fuoco nelle zone di Udine, Palmanova, Trivignano e Manzano, colpite dal forte maltempo di ieri. Nelle due province del Friuli Venezia Giulia al momento stanno operando oltre 200 vigili del fuoco, tra cui personale in rinforzo giunto dalla regione Lombardia, dal Veneto e dall’Emilia Romagna.

MUSUMECI FIRMA MOBILITAZIONE STRAORDINARIA PROTEZIONE CIVILE

“Accogliendo la richiesta avanzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ho appena firmato il decreto per disporre, a supporto della Regione, lo stato di mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione civile. Il provvedimento si è reso necessario dopo l’ondata di maltempo che da ieri ha investito alcune province di quella Regione. Con la firma del decreto, consentiamo al nostro Dipartimento nazionale di assicurare il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della protezione civile, a supporto delle autorità regionali, allo scopo di concorrere al contrasto degli eventi estremi”. Così il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

MELONI SENTE FEDRIGA, VICINANZA A COMUNITÀ COLPITE

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, per essere aggiornata sulla situazione di maltempo che sta colpendo il territorio. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi, sottolineando che il presidente sta seguendo con attenzione l’evolversi degli eventi e mantiene un contatto diretto con il ministro Musumeci e con il Dipartimento della Protezione civile. Meloni ha espresso la vicinanza alle comunità interessate e ha rivolto un sentito ringraziamento a tutte le donne e gli uomini impegnati nelle operazioni di soccorso.

FEDRIGA “DA REGIONE RISORSE PER POPOLAZIONE E IMPRESE”

“Posso assicurare che la Regione metterà in campo anche nella prossima legge di bilancio risorse per dare risposte alla popolazione e alle imprese delle aree, in particolare nei territori di Cormons e di Romans d’Isonzo, che sono state colpite dalla straordinaria ondata di maltempo di queste ore”. Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga al termine della riunione in via telematica del Corem, il Comitato regionale per le emergenze, cui ha preso parte insieme all’assessore alla Protezione civile Riccardo Riccardi, ai prefetti di Gorizia e di Udine Ester Fedullo e Domenico Lione, e a tutte le autorità interessate a partire dai Vigili del fuoco e dai sindaci di Cormons e Romans, Roberto Felcaro e Michele Calligaris. Da parte della Regione è già stato stanziato un milione per i primi interventi urgenti e, come ha reso noto il governatore, il ministro della Protezione civile Nello Musumeci ha firmato la mobilitazione nazionale che permetterà alle altre Regioni di supportare il Friuli Venezia Giulia.

“Sono in corso tutte le operazioni di soccorso ed evacuazione delle aree colpite – ha aggiunto Fedriga – con i Vigili del fuoco in testa in collaborazione con la Protezione civile. La situazione meteo dovrebbe migliorare, anche se si prevede che una perturbazione, seppur in maniera meno forte, investa nelle prossime ore la regione anche nelle aree già colpite e su terreni già dissestati, motivo per il quale rimane in vigore l’allerta arancio un’ampia porzione del Friuli Venezia Giulia”.

“Si stanno evacuando tutte le persone che resistono nelle abitazioni di Versa – così l’assessore Riccardi -; solo successivamente saranno in azione le idrovore per il deflusso degli ingentissimi quantitativi di acqua, con la speranza che non ci siano altre situazioni di difficoltà che riguardino le persone. Le operazioni di soccorso si applicano anche agli animali rimasti intrappolati. Persone e mezzi della Protezione civile – ha evidenziato Riccardi – sono prontamente intervenuti per dare soccorso agli abitanti investiti dalle conseguenze del maltempo e saranno a disposizione nei prossimi giorni per fronteggiare l’emergenza, mentre sotto il profilo sanitario dislochiamo un’ambulanza addizionale a disposizione delle aree critiche”.

IL VIDEO DEI VIGILI DEL FUOCO

ESONDA IL FIUME TORRE, LE IMMAGINI DALL’ELICOTTERO

RICCARDI “DICHIARIAMO L’EMERGENZA REGIONALE, PRIORITA’ AL SOCCORSO DELLE PERSONE”

A seguito dell’ondata di maltempo che ha investito la Regione e in particolare i comuni di Cormons e di Romans d’Isonzo proroghiamo l’allerta la cui scadenza era fissata alle 12 di oggi, dichiariamo l’emergenza regionale e chiediamo la mobilitazione nazionale per avere il supporto delle altre Regioni: la priorità però ora sono le persone, con i due dispersi a Brazzano di Cormons, che speriamo di poter ritrovare al più presto e in buone condizioni, e i trecento residenti di Versa” dove è esondato il Torre. Così l‘assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi dalla sala operativa della Protezione civile di Palmanova.

“La situazione è impegnativa – continua l’assessore -: le trecento persone di Versa devono trovare una sistemazione per le prossime ore e per questo siamo in contatto con i sindaci e stiamo allestendo palestre con brandine in spazi riscaldati e con pasti che vengono organizzati in questi minuti dall’Ana”. “Ci attendevamo il maltempo – ha aggiunto Riccardi -, ma non con questo impatto e con queste conseguenze e ciò è dovuto allo scirocco: ha trattenuto la velocità e lo spostamento della perturbazione”. L’assessore è decollato poco prima di mezzogiorno con l’elicottero della Protezione civile regionale per una verifica diretta nelle aree più colpite.

-Foto screenshot video Vigili del Fuoco-
(ITALPRESS).

Germania e Olanda conquistano il pass per i Mondiali, Slovacchia e Polonia ai play-off

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ROMA (ITALPRESS) – Nessun colpo di scena alla Red Bull Arena di Lipsia, anzi: lo scontro al vertice del girone A lo vince nettamente la Germania, con la Slovacchia di Calzona che chiude seconda finendo ai play-off. A scacciare i fantasmi è Woltemade che sblocca la partita al 18′, poi Gnabry (29′) e la doppietta di Sanè (36′ e 41′) chiudono i conti prima dell’intervallo mentre nella ripresa Baku e Ouedraogo fissano il risultato sul definitivo 6-0. Prove di play-off a Belfast per l’Irlanda del Nord, “ripescata” via Nations League e fra le possibili rivali dell’Italia al primo turno: 1-0 contro Lussemburgo con Donley che porta avanti i suoi al 44′ dagli undici metri.

L’Olanda fa la sua parte, batte la Lituania e si prende il primo posto nel girone G che vale l’accesso diretto ai Mondiali. Alla Crujff Arena di Amsterdam finisce 4-0 per gli Orange, con l’ex milanista Reijnders che porta avanti i suoi al 16′ mentre nella ripresa, fra il 58′ e il 62′, vanno a bersaglio Gakpo su rigore, Simons e Malen. Proverà a inseguire il sogno mondiale ai play-off la Polonia, che deve alla fine accontentarsi del secondo posto dopo aver chiuso il girone vincendo a Ta’Qali contro la nazionale maltese guidata da De Leo: 3-2 il finale. Botta e risposta fra Lewandowski (32′) e Cardona (36′), polacchi ancora avanti con Wszolek (59′) e raggiunti da Teuma su rigore (68′) prima del gol-vittoria dell’interista Zielinski con la complicità di una deviazione di un difensore avversario al minuto 85.

Già qualificata ai Mondiali, la Croazia chiude il girone L con una vittoria in rimonta. A Podgorica il Montenegro guidato dall’ex attaccante di Roma e Juve Vucinic vola sul 2-0 dopo 17 minuti (in gol Osmajic e l’atalantino Krstovic), Perisic accorcia su rigore (37′) e nella ripresa Jakic (72′) e il granata Vlasic (87′) completano il ribaltone per il 3-2 finale. Test in vista dei play-off di marzo per la Repubblica Ceca, che a Olomouc vince largamente contro Gibilterra: 6-0, a segno Doudera, Chory, Coufal, Karabec, Soucek e Hranac.

PLAY-OFF EUROPEI, ECCO LA SITUAZIONE

In attesa dell’ultima giornata dei gironi B, C, H e J, si va delineando l’elenco delle squadre che prenderanno parte ai play-off europei che metteranno in palio quattro pass per i Mondiali 2026. Già qualificate come seconde nei gironi Slovacchia, Albania, Polonia, Repubblica Ceca, Italia, Irlanda e Ucraina, che poi saranno suddivise in tre fasce secondo il ranking Fifa. In quarta fascia, via Nations League, ci saranno invece Romania, Svezia, Irlanda del Nord e una fra Macedonia del Nord e Galles che domani si giocheranno il secondo posto nel gruppo J. Il sorteggio è in programma giovedì alle 13.

LE NAZIONALI GIÀ QUALIFICATE AI MONDIALI

AFC: Australia, Iran, Giappone, Giordania, Corea del Sud, Qatar, Arabia Saudita, Uzbekistan.
CAF: Algeria, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Ghana, Marocco, Senegal, Sudafrica, Tunisia.
CONMEBOL: Argentina, Brasile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Uruguay. OFC: Nuova Zelanda
UEFA: Inghilterra, Francia, Croazia, Portogallo, Norvegia, Germania, Olanda.

Ai play-off intercontinentali sono qualificate Bolivia, Nuova Caledonia, Repubblica Democratica del Congo, la vincente dello spareggio asiatico fra Emirati Arabi Uniti e Iraq (ritorno martedì, ad Abu Dhabi è finita 1-1) e le due migliori seconde dell’ultima fase di qualificazione Concacaf.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

 

Trump “Forse parlerò con Maduro. Attacchi in Messico contro traffico droga? A me andrebbe bene”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Sì probabilmente gli parlerò”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rispondendo nello Studio Ovale ai giornalisti che gli chiedevano se avesse in programma un colloquio con il leader venezuelano, Nicolas Maduro. “E’ difficile dirlo, Maduro ha causato danni enormi al nostro Paese a causa della droga. Maduro non ha fatto il bravo con gi Stati Uniti, ha riversato nel nostro Paese centinaia di migliaia di persone provenienti dalle prigioni. A un certo punto parlerò con lui”, ha spiegato. Alla domanda se lancerebbe attacchi contro il Messico per fermare il traffico di droga, Trump ha aggiunto: “Qualsiasi cosa per fermare la droga, se fosse necessario potremmo fare ciò che abbiamo già fatto. A me andrebbe bene”.

– Foto IPA Agency –

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Consiglio Supremo di Difesa “Preoccupa accanimento della Russia, pieno sostegno a Kiev”

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ROMA (ITALPRESS) – Si è conclusa la riunione del Consiglio supremo di difesa, al Quirinale. La riunione è durata circa tre ore. Tra i punti discussi il conflitto in Ucraina che “non mostra segnali di distensione”. Il Consiglio – si legge in una nota – “osserva con preoccupazione l’accanimento della Russia nel perseguire, a ogni costo, i propri obiettivi di annessione territoriale. Kiev resta bersaglio di continui bombardamenti contro infrastrutture critiche e civili, con gravi interruzioni energetiche e numerose vittime; il prezzo sostenuto dalla popolazione è sempre più pesante e iniquo”. Il Consiglio ha confermato “il pieno sostegno italiano all’Ucraina nella difesa della sua libertà. In questo senso si inquadra il dodicesimo decreto di aiuti militari. Fondamentale rimane la partecipazione alle iniziative dell’Unione Europea e della Nato di sostegno a Kiev e il lavoro per la futura ricostruzione del Paese”

“Il conflitto ha mostrato una trasformazione nella condotta delle azioni militari soprattutto per quanto riguarda l’impiego di droni, che la Russia utilizza anche violando lo spazio aereo della Nato e dei Paesi dell’Unione Europea. Se da un lato tali azioni hanno confermato la prontezza dell’Alleanza Atlantica, dall’altro evidenziano anche la necessità per l’Europa di adeguare le capacità ai nuovi scenari attraverso la definizione di progetti d’innovazione come quelli contenuti nel Libro bianco per la difesa 2030″, conclude la nota.

Sul fronte mediorientale, il Consiglio “valuta positivamente il raggiungimento del cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Desta grande preoccupazione il perdurare di episodi di violenza che causano un alto numero di vittime tra i civili. Va ribadito che i sentimenti suscitati dagli avvenimenti a Gaza non possono confluire in quello ignobile dell’antisemitismo che oggi appare talvolta riaffiorare”, prosegue la nota al termine della riunione. Il Consiglio sottolinea che “una pace duratura richiede un approccio regionale e multilaterale, capace di bilanciamento tra poteri locali e impegno internazionale, e deve necessariamente garantire il disarmo di Hamas”.

“È indispensabile l’attuazione del piano di pace di Sharm el-Sheikh, mantenendo il rispetto del cessate il fuoco da ambo le parti, con l’obiettivo finale di giungere alla conclusione dell’occupazione militare delle forze israeliane nella Striscia di Gaza e di avviarne la ricostruzione. In questo senso l’Autorità nazionale palestinese è un interlocutore fondamentale per l’Italia e la Comunità internazionale. L’Italia è presente nell’assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza e farà la sua parte anche per l’addestramento delle forze di Polizia palestinesi, e nella partecipazione alle iniziative dell’Unione Europea e della comunità internazionale”. Il Consiglio ribadisce che “una pace duratura nella regione è possibile solo attraverso il riconoscimento e la realizzazione della soluzione ‘due popoli due Stati’”

Il Consiglio supremo di difesa, nel corso della riunione al Quirinale, ha anche affrontato il tema della minaccia ibrida proveniente dalla Russia e da altri attori stranieri ostili, quale sfida complessa per la sicurezza dell’Europa e dell’Italia nonché per l’integrità dei processi democratici. Il Consiglio ha evidenziato “i gravi rischi di una minaccia in continuo incremento, basata sulla pervasività e diffusione di attività offensive fondate sulla velocità, sul volume e sull’ubiquità della tecnologia digitale, nonché sull’impiego malevolo dell’Ia”. Il Consiglio ha espresso “preoccupazione per la manipolazione dello spazio cognitivo, attraverso campagne di disinformazione, interferenze nei processi democratici, costruzione di narrazioni polarizzanti e sfruttamento delle piattaforme digitali per indebolire la fiducia nelle istituzioni e minare la coesione sociale”.

“A ciò si affiancano le operazioni cyber che possono avere come obiettivo le infrastrutture critiche, reti sanitarie, sistemi finanziari e piattaforme logistiche, con il fine di causare interruzioni, ritardi, frizioni e sfiducia sistemica”. Il Consiglio ha condiviso “la necessità, sottolineata anche in ambito europeo e dell’Alleanza Atlantica, di mantenere alta la vigilanza sulla tutela delle infrastrutture critiche nazionali, nella difesa contro gli attacchi cyber e nella dimensione cognitiva. Alle dimensioni tradizionalmente note si aggiungono oggi anche il dominio spazio e la dimensione subacquea, due ambiti la cui importanza va crescendo in modo esponenziale. L’insieme di queste minacce rappresenta una sfida alla quale occorre reagire con necessaria tempestività e capacità, anche attraverso la definizione di nuovi strumenti”.

Il Consiglio supremo di difesa ha preso in esame la situazione nel Sud del Libano “dove il quadro di sicurezza continua ad essere fragile, con perduranti violazioni della risoluzione n. 1701 del 2006 e il ripetersi di inaccettabili attacchi da parte israeliana al contingente di Unifil, attualmente a guida italiana”. Anche in relazione alle decisioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu di concludere la missione Unifil, “resta ineludibile garantire la sicurezza della Linea Blu, favorendo l’incremento delle capacità delle forze armate libanesi”. È stata affrontata inoltre la situazione critica in Libia e nel Sahel. “Si tratta di un’area cruciale per la sicurezza del continente europeo”. Il Consiglio esprime forte allarme “per il perdurare della guerra civile in Sudan, causa di una gravissima crisi umanitaria. L’Italia rimane impegnata per la stabilizzazione dei Balcani, in cui emergono alcune forti tensioni bilaterali”. Il Consiglio valuta che “le potenziali minacce derivanti da presenze ostili nel Mediterraneo meritino attenta considerazione anche da parte della Nato”.

Il Consiglio supremo di difesa, al termine dei lavori, ha espresso “sentimenti di intensa vicinanza e gratitudine per tutti i militari impegnati nelle varie operazioni in Italia e all’estero e, in particolare, per i militari italiani impegnati nella missione Unifil nel sud del Libano e in quelle nel fianco Est dell’Alleanza Atlantica, aree particolarmente critiche, per l’esemplare professionalità manifestata nell’assolvimento del loro compito”.

– Foto Ministero della Difesa –

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Ponte sullo Stretto, nuovo stop della Corte dei conti. Salvini “Resto fiducioso”

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ROMA (ITALPRESS) – La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza di oggi, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto del 1° agosto 2025, n. 190, del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, adottato ai sensi dell’articolo 2, comma 8, del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, n. 58, recante “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”, approvazione III atto aggiuntivo alla convenzione del 30 dicembre 2003, n. 3077, fra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la società Stretto di Messina. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro trenta giorni, con apposita deliberazione.
Secondo il Mit la mancata registrazione del decreto interministeriale che assentisce il III atto aggiuntivo del ponte sullo Stretto, arriva alla fine di un’ampia discussione svoltasi oggi innanzi alla Corte dei conti nel corso della quale è emerso, innanzitutto, il tema preliminare dell’effetto di preclusione che la mancata registrazione della delibera Cipess ha sulla decisione odierna. Il Mit rimane fiducioso sulla prosecuzione dell’iter amministrativo in attesa delle motivazioni della Corte.
“Nessuna sorpresa: è l’inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei conti. I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti. Resto assolutamente determinato e fiducioso”, commenta il vicepremier e ministro Matteo Salvini.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

Presentato in Senato il disegno di legge Bove sul primo soccorso “Combattiamo la disinformazione”

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ROMA (ITALPRESS) – Ogni anno in Italia circa 65.000 persone perdono la vita per mancanze o ritardi negli interventi di primo soccorso. Poi c’è l’altra faccia: l’Italia che si informa, che educa e che salva vite. Come quella di Edoardo Bove, vittima di un arresto cardiaco in campo durante Fiorentina-Inter del 1º dicembre 2024 e salvato dalla tempestività dei soccorsi. Porta il nome del calciatore il disegno di legge, voluto dai senatori di Azione, Marco Lombardo e Carlo Calenda e presentato oggi all’aula convegni del Senato, che punta a migliorare la formazione al primo soccorso nel nostro paese. “Sono onorato che la legge porti il mio nome, ma anche un po’ imbarazzato. Non è giusto prendersi il merito, perché c’è chi si spende da parecchio tempo e lotta da anni su questo tema”, ha detto Bove, visibilmente emozionato, ma allo stesso tempo determinato a tornare a indossare gli scarpini (“Voglio tornare a giocare, non so dove e quando, ma credo accadrà presto”). Per ora veste giacca e cravatta, portando un esempio anche in nome di chi rientra tra quei 65.000: “Dobbiamo combattere questa disinformazione. Prima che mi accadesse questo evento ero il primo a non conoscere i dati sugli arresti cardiaci e questa disinformazione porta le persone ad avere paura”, ha aggiunto Bove.

“Altri dati dimostrano che, quando viene chiesto chi interverrebbe sul primo soccorso, molti si tirerebbero indietro. Ma lo fanno per la paura di non sapere cosa fare. Quel che cerchiamo di fare è promuovere l’informazione riguardo il primo soccorso. Il rettangolo di gioco è quello delle scuole e dei centri sportivi. È il momento di alzare la mano per rispondere presenti e per dimostrare di voler fare qualcosa su questo argomento”, ha aggiunto il calciatore. “Dobbiamo costruire una comunità di soccorritori. Un defibrillatore automatico ha la stessa Iva di un televisore, al 22% – ha spiegato Lombardoma deve essere portata al 5% in quanto salvavita”. “Sono in Parlamento dal 2013 e questa è la terza legge su questo argomento, per questo la voce di Edoardo è fondamentale”, ha sottolineato la senatrice del PD, Simona Malpezzi. “Se abituiamo i giovani al primo soccorso, abituiamo il Paese ad un nuovo senso di responsabilità. La scuola è il cuore di questa riforma e può essere il motore di questo cambiamento culturale”, ha affermato invece la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli (Forza Italia).

Infine, la conclusione del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: “Di fronte a questo tema, non possiamo non stare dalla stessa parte. Stato e istituzioni hanno il dovere di mettere i cittadini nella condizione di preservare sé stessi e i propri cari. La vita è una tematica che deve essere al centro dei nostri pensieri. Mi sono confrontato con questa problematica che colpisce 65.000 persone – un numero pazzesco, forse non ce ne rendiamo conto -, questa è una guerra silenziosa, come gli incidenti stradali. Quarant’anni fa mio cugino, 13 anni, giocando a pallone d’estate con gli amici, rimase per terra. Era un tempo diverso, c’era meno conoscenza e meno consapevolezza”. L’informazione é l’obiettivo di una legge che vuole contribuire a salvare vite.

– foto mec/Italpress –

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Carlo Verdone sindaco di Roma per un giorno, Gualtieri “Una giornata bellissima”

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ROMA (ITALPRESS) – “È stata una giornata bellissima ed emozionante perché Carlo ama tantissimo Roma e i romani ed è ricambiato. C’è stato un affetto travolgente che ha reso le tappe del nostro giro straordinarie e commoventi”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha accompagnato oggi Verdone, primo cittadino di Roma, nel giorno del suo compleanno. “È rimasto colpito dai bambini che al parco di Villa Gordiani lo hanno abbracciato. Non e stata una passerella ma un giro vero dentro Roma e i quartieri, soprattutto più periferici, in cui ha portato amore, speranza ed empatia”. “Ha fatto delle proposte su cui stiamo ragionando. Per esempio stiamo valutando la possibilità, dentro la riqualificazione di via veneto, di realizzare un mercatino di libri e di antiquariato all’inizio di Villa Borghese”. Inoltre, ha concluso: “Poi ci ha dato una bellissima idea, che non rivelo, su una sala cinematografica chiusa e su come si potrebbe riqualificare. È venuto non solo con lo spirito di chi veniva festeggiato ma si è messo nei panni del sindaco e ha presentato delle idee molto interessanti su cui lavoreremo”.

xl5/tvi/mca1