Stradella Santa Barbara. Già chiamata San Eleuterio o stradella del Lotto o del genio (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Insegne di osterie o attività artigianali hanno sempre dato il nome alle località Lotto per la presenza di un botteghino del lotto; Genio per un caffè all’angolo della viuzza con Contrà Manin.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella Sangiovanni, dalla famiglia patrizia Sangiovanni proveniente da S. Giovanni Ilarione
Stradella Sangiovanni. Lunga 38 metri. Da contrà Pozzetto ai Santi Apostoli (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Più che una stradella è un vicolo cieco che conduceva alle scuole elementari. Il nome Stradella Sangiovanni deriva dalla famiglia patrizia Sangiovanni proveniente da S. Giovanni Ilarione nel veronese. Nel XV secolo i nobili si fecero costruire il bel palazzo gotico ai Santi Apostoli.
Giacomo Sangiovanni ottenne la cittadinanza vicentina il 6 ottobre 1405, nel Consiglio dei Nobili, aveva cinque posti. La stirpe dei Sangiovanni si estinse con Eleonora (1748-1834) andata sposa al conte Giovanni da Schio.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella San Pietro, larga appena 3,5 metri e chiamata anche viazzolla dal Lampertico
Stradella San Pietro. Lunga 100 metri. Da piazza S. Pietro a contrà Porta Padova (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Chiamata anche viazzolla dal Lampertico per identificare una stradina larga appena 3,5 metri. Il 3 giugno 1929 la commissione aveva proposto che Stradella San Pietro fosse intitolata al Rev. Domenico Bortolan “cittadino insigne”; la proposta non ebbe seguito perché il monsignore era morto un anno prima.
La legge 23 giugno 1927 n. 1188 vieta la denominazione di strade o piazze pubbliche a persone che non siano morte da almeno dieci anni. Il 18 agosto 1954, a mons. Bortolan fu intitolata una strada laterale di Viale della Pace.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella San Nicola e Piazzetta San Nicola, da chiesa dedicata al santo iniziata nel 1617
Stradella San Nicola e Piazzetta San Nicola. Da Ponte San Michele a contrà Busa S. Michele (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). La chiesa oratorio dedicata a San Nicola fu iniziata nel 1617 a cura della confraternita o fraglia di San Nicola. Papa Eugenio IV nel 1446 lo fece Santo.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella Retrone, già stradella Cul di Sacco Retrone dal francese “Cul de Sac”
Stradella Retrone. Già stradella Cul di Sacco Retrone. Lunga 60 metri (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Probabilmente dal francese “Cul de Sac”. Delibera podestarile del 24 febbraio 1931.
Il Retrone, scorre così lento «che par che retro vada». A suo tempo, prima della confluenza nel Bacchiglione al macello, il Retrone scorreva da solo sino al mare in quello che si chiamava Portus Edronis.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella Porta Lupia, già nota come strada della Lupietta
Stradella Porta Lupia. Già nota come strada della Lupietta (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Da contrà Porta Lupia a Stradella della Fossetta, per 50 metri. A suo tempo chiusa con un cancello per impedire il passaggio durante le ore notturne.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella Piancoli, da Piano del Colle perché più bassa di Piazza dei Signori e di San Faustino
Stradella Piancoli. Il nome alla strada è stato deliberato il 18 ottobre 1888 (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).. Secondo il conte Giovanni Da Schio, il nome dovrebbe significare Piano del Colle perché in effetti è più bassa della Piazza dei Signori e della zona di San Faustino.
Secondo altri, “piancoli” deriva da palancoli o planculi, una specie di saracinesca o steccato per riparare le abitazioni dalle alluvioni del Retrone. Con istanza del 15 marzo 1924, alcuni cittadini chiesero che Stradella Piancoli fosse denominata “Scudo di Francia”, dal nome di un antico albergo esistente in loco. La proposta fu respinta.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella Loschi già stradella Sale, la famiglia Loschi era una delle più potenti della città
Stradella Loschi già stradella Sale (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). La famiglia Loschi era una delle più potenti della città, ebbe uomini di governo e d’armi tra cui Antonio Loschi, morto nel 1441, cancelliere di Gian Galeazzo Visconti, segretario del Papa Martino V, al secolo Ottone Colonna. L’ultimo della stirpe fu il conte Luigi Loschi, morto a Bologna il 29 luglio 1848, aveva sposato Drusilla Dal Verme, nobildonna vicentina.
“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella della Racchetta, dal gioco della Pallamaio o Pallamano o ancora Pallamaglio
Stradella della Racchetta. Il nome della via deriva dal gioco della Pallamaio o Pallamano o ancora Pallamaglio, in un terreno adattato nel 1503 dal nobile vicentino Attila Trissino, sepolto nella chiesetta delle Grazie, edificata lì vicino (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).