lunedì, Novembre 25, 2024
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Modà, cresce l’attesa per il live previsto al Bassano Music Park

Bassano Music Park prende il via giovedì 22 giugno, alle 21 e 30 con il concerto dei Modà in Parco Ragazzi del ’99. È uno dei grandi eventi del programma dell’amministrazione comunale che ha deciso di creare questo spazio per la musica dal vivo, con grandi concerti ma anche appuntamenti ad ingresso libero. 

I Modà si esibiranno con orchestra dal vivo per festeggiare i loro 20 anni di storia. La band capitanata da Francesco “Kekko” Silvestre ha conquistato canzone dopo canzone, concerto dopo concerto il pubblico italiano ottenendo 1 disco di diamante, 9  dischi di platino e 2 dischi d’oro a cui si aggiungono 15 singoli certificati platino e 6 certificati oro e un lungo elenco di palazzetti e  stadi sold out in tutta Italia. Ma non è tutto. Il tour sarà inoltre l’occasione per festeggiare un’altra importante ricorrenza per  Francesco “Kekko” Silvestre (voce), Enrico Zapparoli (chitarra), Diego Arrigoni (chitarra), Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani  (batteria), ossia i dieci anni dalla pubblicazione di “Gioia”, l’album certificato 5 volte platino che ha segnato un importante punto di  svolta nella storia del gruppo milanese e che contiene le hit “Dove è sempre sole”, “Come in un film”, “Dimmelo” e “Se si potesse  non morire”. 

Venerdì 23 giugno Parco Ragazzi del ’99 diventa quindi palcoscenico di alcuni live, con l’evento Aperipark, aperitivo al parco  accompagnato dal dj set di Luciano Gaggia (dalle ore 18.30), seguito dall’esibizione di Liveplay, band di riferimento in Europa nel tributo ai Coldplay (ore 21.30). Oltre all’assoluta fedeltà alle sonorità (tutti i membri della band sono polistrumentisti), elemento distintivo dei Liveplay è la capacità di coinvolgere scenograficamente ed emotivamente il pubblico con videoproiezioni ed effetti speciali. Liveplay è la prima band in assoluto ad aver eseguito dal vivo tutti i brani degli album più recenti (“Ghost Stories”, “A Head Full Of Dreams”, “Kaleidoscope”, “Global Citizen EP”) con uno spettacolo che è ciò di più simile agli indimenticabili concerti dei Coldplay si sia mai visto. 

Sabato 24 giugno la festa continua nel week end con la musica tutta da ballare di 90 Wonderland, il party anni ’90 più grande  d’Italia, una serata di grandi successi, di un decennio glorioso, con le hit pop, rock e dance mixate a raffica. Energia, ritmo,  divertimento, un tuffo nel passato e fra i ricordi delle estati più belle, con la nostalgia alle spalle e la magica atmosfera musicale  degli anni ’90. Con la musica, una festa ricca di animazione, djs, ballerini, personaggi fantastici simboli dell’epoca, gadgets, effetti  speciali e super video show. Dalle 21.00 all’1.00. 

A chiudere, il 26 luglio (ore 21.30), una star della scena contemporanea, Madame, la vicentina Francesca Calearo, che ha appena  pubblicato il suo secondo album, L’Amore, a distanza di due anni dal suo disco d’esordio. Nel tempo trascorso nel mezzo, la  cantautrice e rapper è stata eletta artista più ascoltata degli ultimi dieci anni su Spotify; ha collezionato finora 35 certificazioni tra  platino e oro; è diventata la più giovane vincitrice della Targa Tenco per il miglior album d’esordio e per la miglior canzone, Voce,  che ha vinto anche il Premio Lunezia e il Premio Bardotti, entrambi per il miglior testo.

Bassano Music Park è promosso da Due Punti Eventi in collaborazione con il Comune di Bassano del Grappa e con il sostegno  di Bcc Verona Vicenza, Distillerie Nardini, Montegrappa, Gruppo Unicomm Emisfero-Famila, Arredo Group, FlyNet, Porto di Mare,  Vicentinox, Formaggio Piave Dop. Media partner: Il Giornale di Vicenza, TVA, TeleChiara, Radio Stella e Radio Company. 

Le prevendite di concerti di Modà (22 giugno) e Madame (26 luglio) sono disponibili on line e nei punti vendita. Gli eventi del 23 e del 24 giugno sono ad ingresso gratuito. 

Festa della Musica 2023: al Pedrollo di Vicenza una straordinaria maratona musicale

Il Conservatorio Pedrollo è lieto di annunciare una giornata ricca di eventi in occasione della prossima Festa della Musica, che si svolgerà il 21 giugno in tutta Italia. 

A Vicenza, la celebrazione della giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Vicenza, sarà caratterizzata da una varietà di performance musicali ad ingresso gratuito che coinvolgeranno studenti e giovani artisti di talento.

I concerti prenderanno il via alle 13.00 presso la Sala Guglielmo del Conservatorio, dove le classi di Ottoni presenteranno “Interstellar – Musiche da film”. Gli spettatori avranno l’opportunità di immergersi nelle emozionanti colonne sonore di celebri film come Star Wars, I magnifici sette, Gli Aristogatti e molti altri ancora.

A partire dalle 14.00 e fino alle 18.00, Palazzo Leoni Montanari ospiterà “VIVI LA VITA”, un affascinante viaggio attraverso la musica di tutti i tempi, interpretato dai giovani talenti del Conservatorio. Questo straordinario evento, realizzato in collaborazione con Gallerie d’Italia Vicenza, offrirà al pubblico un’esperienza musicale unica e coinvolgente, raccogliendo nelle incantevoli sale del palazzo 35 giovani artisti grazie ai quali risuoneranno una moltitudine di note: dalla Lirica al Jazz, dal Barocco alla Musica Contemporanea.

A conclusione della giornata, alle 18.30, il chiostro del Conservatorio farà da cornice all’opera per ragazzi “Amal – Oltre il Muro”, presentata nell’ambito della rassegna Note a cielo aperto.

L’opera, composta dalla talentuosa Camille van Lunen, è basata sul racconto “The Olive’s Secret Tale” (2018) dell’autore palestinese Waleed Daqqa ed è stata commissionata dal coro Amwaj di Betlemme ed Hebron. Questa emozionante performance racconta una storia di speranza, superando le barriere e celebrando l’unità attraverso la musica.

L’intera giornata sarà un’opportunità unica per immergersi nella bellezza e lasciarsi deliziare dalla musica in ogni sua declinazione. L’ingresso è libero per tutti gli eventi, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per ulteriori informazioni e per consultare i programmi completi degli eventi è disponibile il sito web del Conservatorio Pedrollo.

Lumen Festival, l’estate di Vicenza parte con grandi concerti: attesa per i live de Lo Stato Sociale e Derozer

Ad aprire l’estate a Vicenza sarà il Lumen Festival: letteralmente, visto che il sipario si alzerà il giorno del solstizio d’estate, mercoledì 21 giugno, e rimarrà su fino a domenica 25 giugno.

L’appuntamento è lungo le mura di Viale Mazzini in pieno centro città, dove il festival torna dopo due edizioni fuori dal territorio comunale. Nell’arco dei 5 giorni del Lumen Festival questa meravigliosa area verde prenderà vita con concerti, dj set, mercatini, bar e street food, installazioni luminose e molto altro ancora!

Come impegno nel contrasto al caro biglietti che rende sempre più dispendioso l’accesso a festival e concerti, per l’accesso a tutte le giornate del festival sarà sufficiente un’offerta di 3 euro (e di solo 1 euro per il primo giorno, mercoledì). Tutte le informazioni e il programma sono reperibili sul sito www.lumenfestival.com

PROGRAMMA

Quella del 21 giugno sarà la cosiddetta data zero, una sorta di “riscaldamento” per partire col piede giusto. Dopo l’inaugurazione nel pomeriggio alla presenza del Sindaco Giacomo Possamai, via con la musica live: prima con il duo Magenta&Gallucci, tra improvvisazioni di sax ed effetti elettronici su atmosfere UK Garage, Dubstep e Jungle, e poi a far ballare il pubblico tutta la sera ci penserà Yano Music Machine: un’istituzione della musica afro dallo stile inconfondibile, con DJ Yano accompagnato da una vera e propria band!

Giovedì 22 giugno l’offerta musicale sarà all’insegna del rap e dell’hip-hop. Sul palco Kid Yugi, rapper pugliese ormai riconosciuto tra i giovani artisti più forti in circolazione e tra le penne più promettenti del panorama italiano. Ad accompagnare l’intera serata saranno i dj di Nasty, il party hip-hop per eccellenza a Vicenza.

Venerdì 23 giugno spazio a Pop X, artista poliedrico, provocatorio, irriverente che in 15 anni di carriera ha raccolto seguaci in ogni dove grazie alla trasversalità e alla versatilità del suo talento. Sentirlo dal vivo, poi, è sempre un’esperienza indimenticabile, sconvolgente, eccitante. Prima di lui, sul palco una delle novità musicali più interessanti in circolazione, i Planet Opal: talentuosissimo duo elettronico la cui musica si ispira alla scena dance-punk e post-disco di New York. Per chiudere la serata, ci sarà l’after-party col format “Discoteca Lumen”.

Sabato 24 giugno sul palco c’è un gruppo che tutti conoscono e tantissimi amano: Lo Stato Sociale. Partiti dall’underground, sono ormai un fenomeno pop a tutti gli effetti, avendo anche partecipato due volte al Festival di Sanremo (prendendosi peraltro il secondo posto nel 2018). Sono diventati un fenomeno pop, sì, ma tenendosi sempre stretto il loro il pubblico fedele e affezionato della prima ora. I fan, vecchi e nuovi, adesso aspettano solo di riabbracciarli dal vivo. Prima di loro, spazio alla band vicentina degli Antartica, che dell’indie-pop de Lo Stato Sociale sono un po’ figli. Finiti i concerti non si va a casa, perché ci sarà l’after-party di YEP!, il format che è un’istituzione della vita notturna vicentina e durante tutto l’anno ha casa al Totem Club. Prima di tutto questo, da non perdere alle ore 19 il dibattito con l’autrice del libro “Tempesta” Camilla Ghiotto (figlia di Renzo Ghiotto dei “Piccoli Maestri”) e Camilla Corbetti, consigliera comunale di Vicenza.

lumen festival
Derozer

Domenica 25 giugno si chiude con una serata che riporta indietro le lancette agli anni ’90 e ai primi 2000. E riporta sul palco il meglio che la musica al tempo sapeva offrire: gli attesissimi ospiti sono i Derozer. Da Vicenza hanno scalato le classifiche musicali nazionali fino a diventare una delle band punk più famose e amate d’Italia: adesso tornano a scatenarsi sul palco e lo stesso farà, sotto il palco, il pubblico fedele che sempre li ha seguiti e sempre li seguirà. Ad aprire il loro concerto saranno i Melt, altra celebre band punk vicentina che con i Derozer ha condiviso palchi in tutta Italia negli anni ’90 e tornerà a farlo ora dopo decenni di distanza. Come il sabato, anche la domenica c’è un dibattito da non perdere dalle ore 19: si parla di moda sostenibile assieme al celebre e giovane imprenditore vicentino Matteo Ward (protagonista del recente documentario su SKY “Junk”) e alla Cooperativa Insieme di Vicenza.

Sir John Montagu IV Conte di Sandwich, inventore del panino

Sir John Montagu, IV conte di Sandwich, è stato un nobile, militare, ammiraglio e diplomatico britannico, che succedette nel titolo di Conte di Sandwich al nonno, il terzo Conte, all’età di dieci anni, nel 1729.

James Cook, l’esploratore, battezzò in onore del conte, quando lui era ancora in vita (1778), alcuni gruppi di isole come isole Sandwich. In alcuni casi esse vennero rinominate, come le Hawaii o le isole Sandwich Australi (di cui l’isola Montagu è l’isola maggiore) o ancora un piccolo arcipelago nei pressi delle Antille; diede il suo nome anche a un’altra isola dell’Alaska: l’isola Montagu.

Ma anche sir John si dedicava a progetti ed esplorazioni, tanto da arrivare all’80° parallelo nord nel vano tentativo di raggiungere il polo. Fece anche dell’altro, ovviamente, ma il suo capolavoro fu l’invenzione del panino.

Proviamo ad immaginarci l’intuizione su qualcosa che non esiste e riuscire ugualmente a dare al mondo una delle invenzioni più grandi. Perché il panino non esisteva affatto, ma il conte, con la perseveranza di un benedettino, creò dal nulla ciò che non c’era.

Il mondo intero gli è riconoscente, a partire dagli Americani, che ne hanno fatto una religione, e per finire, a tutti gli altri popoli del globo. Minimo quattro miliardi di persone mangiano uno o più panini al giorno.

È come una preghiera che sale all’anima di John, salvatore del mondo. Anche noi Veneti gli siamo riconoscenti, ma la soppressa l’abbiamo inventata noi, Vicentini in testa, col prodotto della Val Leogra, prima al mondo per qualità.

E a dire il vero, non so se il merito maggiore debba andare al conte o ai Vicentini del Nord. Leggendo dei tentativi per raggiungere la perfezione, si narra che ogni giorno il conte di Sandwich facesse un tentativo per arrivare alla rivelazione finale (mi ripeto: non sapeva neanche lui cosa cercasse, ma c’era questa grande intuizione che gli rodeva le budella). Fatto sta che in occasione di uno degli ultimi tentativi, sicuramente quello illuminante e risolutivo, si fece portare delle fette di carne e delle fette di pane.

Noi che ormai del panino sappiamo tutto, avremmo messo una fetta di carne tra due di pane, ma il conte non sapeva e quindi fece il contrario: mise una fetta di pane tra due di carne. Si mangiò quel panino anomalo, dopodiché ricevette l’illuminazione come gli Yogi dell’India e gli apparve come in sogno un panino vero: pane fuori e carne dentro.

Il panino era inventato, e il mondo aveva ricevuto una delle informazioni più importanti per godersi la vita. Nella situazione attuale, penso che se il IV conte di Sandwick tornasse in vita, debitamente informato sulla disastrosa situazione della fame nel mondo, animato da amore per l’umanità, si dedicherebbe alla soluzione del problema primario, tanto semplice quanto di difficile soluzione: per fare i panini ci vuole il pane e ci vuole il companatico (cum panem), e un buon 50% degli umani è privo di questi componenti necessari. Comunque, sentite grazie da tutti noi, John Montague, IV conte di Sandwick.

Di Lucio Panozzo da Vicenza In Centro (Maggio 2023)

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Vicenza, la piccola Atene del Veneto

Le bellezze di Vicenza ammirate, non solo, ma quello che più sorprende, imitate in tutto il mondo. Solo una città ha avuto tanta considerazione e insieme è stata copiata prima da Roma e a partire dall’illuminismo da varie città del mondo.

Questa città è Atene, quella di Pericle, della democrazia e dei grandi pensatori. Fortunata Vicenza anche se più spesso nominata e, temo nel pensarlo, più apprezzata all’estero che al suo interno.

Fra gli altri qualche mese fa in Spagna “La voz de Galicia” racconta la città del Palladio come città dell’eleganza, dalla grazia unica, città Unesco e rinascimentale, plasmata dal grande Palladio e con invito a visitarla.

Vicenza dal canto suo attira l’interesse degli studiosi che qui si radunano periodicamente per esporre il risultato delle proprie ricerche, presso il Palladio Museum, che con le sue mostre, corsi e seminari di studi tiene alto il nome del Palladio e della sua città.

Ma qui vi accorrono anche studenti di architettura provenienti principalmente dalle università americane della Florida, della Virginia, della Pennsylvania.

Peccato che qui non trovino una struttura che faciliti il loro impegno e il loro sacrificio, venuti così da lontano.

In mancanza di uno Studio da frequentare insieme ad altri giovani provenienti da varie parti del mondo, si accontentano di peregrinare attraverso la città e di alloggiare in qualche pensioncina di fortuna.

Vicenza ha un dovere per la sua storia e per il suo futuro di dotarsi al più presto di uno Studio di architettura dove studiosi e studenti, finora senza mai incontrarsi, possano finalmente condividere studi ed esperienze per un proficuo reciproco vantaggio.

Quanto giovamento anzitutto culturale ne trarrebbe Vicenza sempre più simile anche per gli studi all’antica e gloriosa Atene.

Di Giovanni Bertacche da Vicenza In Centro (Maggio 2023)

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Resistere, a Bassano del Grappa la rassegna letteraria si concentra su pianeta ed economia sostenibile

Entra nel vivo la settima edizione di Resistere, la rassegna di incontri letterari, organizzata a Bassano del Grappa da Libreria Palazzo Roberti.

Sono due gli appuntamenti in programma giovedì 15 giugno. Alla Libreria Palazzo Roberti (ore 18.00), il saggista, autore e conduttore televisivo Federico Taddia e la climatologa e fisica Elisa Palazzi si interrogano sullo stato di salute del pianeta e sugli interventi concreti per aiutarlo. “Bello mondo. Clima, attivismo e futuri possibili: un libro per capire quello che gli altri non vogliono capire” è infatti il titolo del libro scritto a quattro mani e uscito per Mondadori dove gli autori invitano a “prima studiare le cause legate ai fenomeni che stanno minacciando il nostro mondo: è fondamentale conoscere i rischi che stiamo correndo, ma soprattutto le modalità con cui possiamo prevenirli e adattarci. Il pianeta sta cambiando, e così dovremo fare noi. Scopriamo insieme cosa vuol dire parlare di aumento delle temperature e fusione dei ghiacciai, di deforestazione e preservazione della biodiversità, di polveri sottili e ciclo del carbonio: comprendere il sottile equilibrio che governa la Terra è il primo passo per prendercene cura”.

A seguire, alle 18.45, al Castello degli Ezzelini, l’economista Carlo Cottarelli parlerà di globalizzazione, tecnologia, criptovalute, ma anche dei pericoli che le cose ci sfuggano di mano. Nel suo libro “Chimere” (Feltrinelli) indaga infatti le grandi visioni riformiste che si sono spesso rivelate appunto pericolose chimere. Si tratta di questioni che riguardano noi e le generazioni future e che richiedono di affrontare il problema di una crescita compatibile con i vincoli ambientali, la necessità della stabilità monetaria, le conseguenze di un’eventuale deglobalizzazione.

È stato invece annullato l’evento delle 21.15 con la giornalista Lucia Annunziata e il deputato Bruno Tabacci.

La rassegna continua venerdì 16 giugno con l’attrice e scrittrice Chiara Francini che, come nei suoi libri, coinvolge il pubblico in un flusso emozionale, dai ricordi d’infanzia al dilemma della maternità (Libreria Palazzo Roberti, ore 17.00); il celebre psichiatra Vittorino Andreoli affronta il tema della vecchiaia, come metamorfosi di nuove possibilità, in una società che invece tende a negarla (Castello degli Ezzelini, ore 18.45);  l’autore di best-seller Antonio Manzini, attraverso il suo personaggio più famoso (l’investigatore Rocco Schiavone), indaga con disincanto la realtà (Castello degli Ezzelini, ore 21.15).

Sabato 17 giugno la psicologa ed esperta di “dipendenze affettive” Ameya Gabriella Canovi illustra i nuovi modelli di famiglia e la necessità di ripercorrere le eredità emotive e i traumi intergenerazionali che ci condizionano (Libreria Palazzo Roberti, ore 17.00);  il fondatore di Slow Food Carlo Petrini e l’economista e teologo di formazione gesuita Gaël Giraud si confrontano, con approcci diversi, sulle diseguaglianze del mondo (Castello degli Ezzelini, ore 18.45); Umberto Galimberti, filosofo e psichiatra, indaga la sfera delle emozioni, come forma di conoscenza, anche in linea con le nuove discipline scientifiche (Castello degli Ezzelini, ore 21.15).

Domenica 18 giugno il chimico Dario Bressanini e il biologo Giacomo Moro Mauretto cercano di sfatare  nel mondo del cibo i miti indotti dal marketing, nell’orizzonte soprattutto della sostenibilità (Sala Da Ponte, ore 17.00);  i due interpreti del capitalismo italiano Franco Bernabè e Massimo Gaggi, intervistati dalla giornalista Alessandra Sardoni, affrontano i problemi legati a globalizzazione,  sviluppo della tecnologia, potere monopolistico e democrazie in pericolo; infine, la cantante Malika Ayane, alla sua prima prova di autrice, svela la sua filosofia di vita alla ricerca della felicità (Castello degli Ezzelini, ore 21.15).

La rassegna letteraria Resistere è ideata e organizzata da Libreria Palazzo Roberti, con il patrocinio della Città di Bassano del Grappa.  Main sponsor della manifestazione: AGB, SIND Tech Solution e QUAKE Fashion Solutions. Partner della rassegna: Banca Mediolanum, Baxi, Mevis, EcoRicerche, Allnex, MAG Italia Group, Poli Distillerie, Mubre Costruzioni, CMP, Finleb, Fabio Gobbato Financial Advisor. In collaborazione con Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank. Partner tecnici: ALU, Fogher, Montegrappa, Leucos, Casa del Fiore, Osteria Terraglio. Media partner: Il Giornale di Vicenza, Corriere del Veneto, Radio Padova.

Le sedi sono gentilmente offerte dalla Città di Bassano del Grappa.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e senza prenotazione.

In caso di maltempo gli incontri in programma al Castello degli Ezzelini si terranno in Sala da Ponte. Le sedi possono subire cambiamenti. Si invita a consultare il sito o i canali social della libreria per ogni aggiornamento.

Virgilio Scapin e la cultura vicentina del ‘900

Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Virgilio Scapin frequentando la sua libreria in Contrà do Rode, dove ho apprezzato molti suoi pareri e consigli su libri ed autori. Sempre sorridente, ironico ed informatissimo, era un amabile interlocutore.

Lui stesso autore di racconti e romanzi ambientati nel vicentino, conquistò la nomina nella cinquina del Premio Campiello del 1995 con “Il bastone a calice”, storia della vita di una famiglia borghese in una villa veneta; altri suoi romanzi di successo sono stati “La giostra degli arcangeli” ed “Il chierico provvisorio”.

Ma non fu solo scrittore, fu bravissimo attore in due film memorabili: il divertentissimo “Signore e Signori” di Germi con Gastone Moschin e Virna Lisi in cui interpretò il mite pretino segretario del vescovo di Treviso e poco dopo il beffardo “Commissario Pepe” di Ettore Scola con Ugo Tognazzi, ambientato a Vicenza, in cui interpretava il giovane donnaiolo conte Lancillotto.

Fu inoltre raffinato esperto di arti culinarie venete; nel 1987 fondò a Sandrigo (nemo propheta in patria) la Venerabile Confraternita del Bacalà assieme all’avv. Benetazzo ed allo scrittore W. Stefani; confraternita ancora oggi attiva e rinomata; scrisse “i Magnagati” libro di curiosità culturali/culinarie vicentine.

L’importante presenza di Scapin nella cultura cittadina dell’epoca è stata ben chiarita dall’autore vicentino Marco Cavalli nel suo libro “In compagnia di Virgilio” ove spiega lo stretto legame tra Virglio Scapin e Neri Pozza: il romanzo di Scapin “La balda  gioventù” narra del vicentino Edoardo protagonista di vaghi trascorsi littori ed oziosa vita postbellica, attorniato da amici premurosi somiglianti a Barolini e Girotto; il racconto di Pozza “Eliseo” narra praticamente lo stesso personaggio, nello stesso ambiente cittadino di luoghi e personaggi.

Fu buon amico dello scultore vicentino Nereo Quaqliato che ne plasmò assai abilmente le amabili fattezze in un busto conservato  a Palazzo Chiericati ed in un bassorilievo apposto a sua memoria al fianco della vetrina che fu della sua libreria. Morì nel 2006 e riposa nel Cimitero cittadino.

Di Fabio Gasparini da Vicenza In Centro (Aprile 2023)

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Fiori d’estate, a Palazzo San Giacomo di Vicenza iniziativa per Centro antiviolenza

“Fiori d’estate”, è l’iiziativa in programma mercoledì 21 giugno 2023 nel chiostro di Palazzo San Giacomo a Vicenza: urban knitting, musica e letture per raccogliere fondi da destinare al Centro antiviolenza comunale.

Il chiostro antico, sede storica della Biblioteca civica Bertoliana, sarà teatro a partire dalle 19 e 15 di un colorato allestimento artistico, a cura delle volontarie dell’associazione “Come un incantesimo”.

Nel giorno del solstizio d’estate e della Festa della musica, infatti, una distesa di allegri pompon ricoprirà le aiuole e i cespugli del chiostro, mentre il pozzo, appena restaurato da Engim, si vestirà di fiori di lana e lanterne.

Questa nuova frontiera della street art è conosciuta in inglese come “urban knitting”, letteralmente lavoro a maglia urbano, o “yarn bombing”, bombardamento di filati. A Vicenza si chiamerà “Fiori d’estate” e consiste appunto nel ricoprire e addobbare alberi, panchine, giardini con decorazioni a maglia e all’uncinetto, per riappropriarsi degli spazi urbani.

Torna così in Biblioteca Bertoliana la creatività dell’associazione “Come un incantesimo”, in collaborazione con l’associazione Donna Chiama Donna, dopo il grande successo di Viva Vittoria Vicenza, l’iniziativa benefica andata in scena lo scorso novembre in piazza dei Signori, quando, ai piedi della Basilica Palladiana, è stata distesa una gigantesca coperta composta da quadrati lavorati ai ferri o a uncinetto da volontarie, che li avevano consegnati nelle biblioteche cittadine e nella sede dell’associazione.

Anche questa volta, 21 giugno fino al 30 giugno, durante gli orari di apertura della sede di Palazzo San Giacomo (www.bibliotecabertoliana.it/it/biblioteca/indirizzi-e-orari#BE), lasciando un’offerta in una cassetta apposita, sarà possibile portare a casa i pompon e gli allestimenti realizzati al chiostro antico di Palazzo San Giacomo, contribuendo in questo modo alla raccolta fondi destinata all’associazione Donna chiama Donna, che gestisce il centro antiviolenza di Vicenza (CeAv).

Per l’occasione è stato messo a punto un programma ricco di iniziative, a partire dalla possibilità di visitare il chiostro durante tutta la giornata di mercoledì 21 giugno. Inoltre, a partire dalle 19.15, gli studenti del liceo Fogazzaro leggeranno ad alta voce brani tratti dal libro della cuoca e food writer Gabrielle Hamilton “Sangue ossa e burro. L’educazione involontaria di uno chef”.

Le letture saranno accompagnate da intermezzi musicali, scelti ed eseguiti a cura delle flautiste Angela Rossi ed Emma Pilastro.

La serata si concluderà con un aperitivo sotto le stelle.

L’ingresso all’evento è libero. In caso di maltempo l’attività si svolgerà nella sala studio di Palazzo San Giacomo. Per informazioni: [email protected]

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Fonte: Comune di Vicenza

Teatro Comunale di Lonigo, presentata la nuova stagione: “Vi sorprenderemo”

È stato presentato questa mattina a Palazzo Pisani il Cartellone 2023-2024 del Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Lonigo, programma denso, inaspettato e aperto a un pubblico ampio, che riparte dal numero “trenta”, come gli anni dalla riconsegna del Teatro dopo un accurato restauro. Restauro che, quasi a riconfermare la cura che l’Amministrazione dedica al suo gioiello, vede riapparire le impalcature proprio in queste settimane, per consentire l’adeguamento degli impianti e offrire un maggiore comfort agli spettatori, oltre ad un risparmio energetico per la Comunità e per l’Ambiente. 

Il programma, licenziato dal Direttore artistico Alessandro Anderloni, dal 2023 riconfermato al timone del Comunale fino al 2025, trova alcuni volti molto amati dal pubblico accanto a novità sorprendenti, con spettacoli sensibili ai gusti di diverse generazioni, accostando stili e generi, esplorando la drammaturgia contemporanea e classica, la danza e la musica d’autore. Volti, autori e compagnie che, con disinvoltura, sono conosciuti anche dal pubblico televisivo, elemento che lascia emergere quanto sia la TV a chiedere più teatro e più talento. 

I numeri della stagione 2023-2024 sono riassunti con 13 spettacoli: 8 in abbonamento e 5 fuori abbonamento, con l’inizio fissato per venerdì 3 novembre e la conclusione, prima di lasciar spazio ai Festival di Generazione Teatro e Postounico, domenica 21 aprile 2024 

Il Sindaco di Lonigo Pierluigi Giacomello, lieto di presenziare ad ogni iniziativa lanciata dal «“suo” Teatro», anticipa la voglia di sorprese e dell’impegno sempre crescente dell’Amministrazione nel coinvolgere i cittadini perché siano coscienti del patrimonio culturale che hanno ricevuto in consegna. «Oltre agli spettacoli, in autunno sarà presentato un corposo volume edito da Berica Editrice, che ripercorrerà l’affascinante storia del Comunale, con molte fotografie e curiosità, il migliore dei modi per lasciare un segno di questo trentennale».

L’Assessore al Teatro Alberto Bellieni vuole manifestare il rinnovato ottimismo «per questa stagione che corrisponde al trentennale di un teatro antico, che non smette di meravigliare e accogliere quanti sono pronti a sognare una comunità migliore. Per l’occasione ci saranno delle sorprese, svelate durante la stagione stessa, per far sì che si possa camminare tutti insieme in questo progetto. Il Cartellone porterà una grande varietà di proposte, anche un musical per il periodo natalizio, ideale per le famiglie. Come Amministrazione auspichiamo per la riconferma della stagione precedente, che ci ha sostenuto nel fare sempre meglio. Voglio ringraziare la presidente Bedeschi e tutto il CDA, il Direttore Artistico Anderloni e l’intero staff che lavora per comunicare un teatro più coinvolgente e vicino alle persone».

Manuela Bedeschi, Presidente del Consiglio di Amministrazione, dichiara che «proprio per valorizzare il nuovo programma del Trentennale, sarà aggiunta una serata extra dove presenteremo un importante progetto editoriale dedicato al teatro. Stiamo organizzando la presentazione con una serata dedicata alla città, dove ci saranno i testimoni che in questi anni hanno vissuto e contribuito alla “ricostruzione” del nostro amato Teatro. Grazie all’impegno economico dell’Amministrazione comunale, siamo inoltre riusciti a ottenere la disponibilità per un bellissimo musical, che sarà il regalo di Natale per le famiglie e per quanti vorranno vivere la festività come un momento di grande bellezza».

Alessandro Anderloni si fa interprete dello spirito che ha animato le scelte del nuovo anno teatrale. «È una stagione trasversale e multi generazionale che rompe gli schemi e mescola i generi, che contamina il passato con il presente e con il futuro, che accoglie i “mostri sacri” e le promesse del palcoscenico. Abbiamo cercato, accostato, immaginato, osato. Ci confrontiamo con una stagione, la 2022/23, che ha segnato i numeri più alti degli ultimi dieci anni e tra quelli dalla riapertura del 1993. Sapremo fare meglio? Non lo so. Ma sono certo che sorprenderemo. Abbonarsi al Comunale di Lonigo per crederci».

Dal nuovo Cartellone emerge la scelta per ripartire dai classici del teatro e della letteratura rinnovando, soprattutto per le nuove generazioni, i moderni come San Francesco, Arlecchino, Romeo e Giulietta e il giallo di Agatha Christie. Questo vero e proprio “passaggio di consegne” tra attrici e attori delle diverse generazioni avranno i nomi di Simone Cristicchi (voluto a furor di popolo dal pubblico della scorsa stagione e in anteprima regionale con il suo nuovo spettacolo), Giulio Corso, Vanessa Gravina e Gioele Dix, solo per nominarne alcuni. La sorpresa più attesa sarà il fantasmagorico e tecnologico Lights in the Dark della compagnia giapponese E.L. Squad che porta a Lonigo la danza contemporanea spettacolarizzata con la tecnica dell’elettroluminescenza, in una tappa di un tour mondiale travolgente. Tra le attrici emergenti e già sorprendenti della nuova scena del teatro italiano, con un classico di Pirandello, arriverà a Lonigo Lucia Lavia. Non meno presente sarà la “quota risata”, con Paolo Cevoli, Vanessa Incontrada con Gabriele Pignotta e il dissacrante Natalino Balasso, amati dal pubblico perchè capaci di un’ironia consapevole. Una delle novità di quest’anno, a festeggiare i trent’anni dalla riapertura, sarà il Musical, con A Christmas Carol tratto da Charles Dickens, per la regia di Fabrizio Angelini, a chiusura dell’anno 2023: un momento magico per le famiglie, un testo imprescindibile per ogni generazione che voglia vivere lo spirito del Natale. La musica sinfonica sarà protagonista del concerto dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza. L’attenzione sarà rivolta anche alla tradizione della Commedia dell’Arte con Stivalaccio Teatro e alle compagnie locali, L’Archibugio e La Compagnia degli Orsi, i cui spettacoli garantiscono il rapporto di fiducia con il pubblico. 

La vita culturale del Teatro e di un’intera città è consentita grazie all’attenzione e al sostegno di molti attori economici che sono parte della vita degli Spettatori tra cui, oltre al fondamentale apporto dell’Amministrazione Comunale, Rino Mastrotto Group, Fondazione Farmacia Miotti, Autovega, Fabbrica Italiana Sintetici.

La campagna abbonamenti aprirà il 3 settembre 2023. Informazioni sul sito.

La Milanesiana al Teatro Olimpico con il concerto per Battiato con Cristicchi e Amara

“Torneremo ancora – Concerto mistico per Battiato”: Simone Cristicchi e Amara si esibiranno al Teatro Olimpico di Vicenza il 15 luglio prossimo nell’ambito de La Milanesiana”, manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi.

In esso, Simone Cristicchi e Amara affrontano con grazia e rispetto il repertorio mistico di Franco Battiato, facendosi portatori dei messaggi spirituali che hanno reso immortale la sua opera. Sarà un’occasione speciale per riscoprire una grande eredità in una nuova veste arrangiata dal Maestro Valter Sivilotti.

Pochi sono gli artisti come Franco Battiato, capaci con le loro opere di “cucire” terra e cielo, raggiungendo la rara armonia in grado di risvegliare e accarezzare l’anima.

Ha lasciato un patrimonio inestimabile, in cui alla forma canzone si sposa una profonda tensione spirituale: dalla preghiera universale “L’ombra della Luce” alla struggente “La cura”, passando per “E ti vengo a cercare” fino a “Torneremo ancora”, il suo ultimo brano inciso e non a caso il titolo scelto per il concerto.

Sul palco insieme a Simone Cristicchi e Amara ci saranno i solisti della Accademia Naonis di Pordenone: Lucia Clonfero (violino), Igor Dario (viola), Alan Dario (violoncello), U.T. Gandhi (percussioni), Franca Drioli (soprano).

Lo spettacolo inizierà dopo il prologo di Francesca Masiero e l’introduzione di Elisabetta Sgarbi.

La Milanesiana

La 24esima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, dopo l’anteprima ad aprile con Quentin Tarantino in libreria, fino al 27 luglio attraverserà 23 città italiane in 7 diverse regioni, con oltre 60 incontri ed eventi e più di 200 ospiti italiani e internazionali provenienti da diverse discipline.

E’ un festival di respiro internazionale che promuove il dialogo tra le arti e tesse relazioni tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport, fumetto.

Il tema di questa 24esima edizione è “Ritorni”, ispirato dallo scrittore nigeriano, Ben Okri. Un tema-mondo per interpretare la cronaca attuale (chi lascia la propria terra sperando di non farci più ritorno, chi parte sognando di tornarci), che abbraccia anche altri nuclei tematici: il rapporto con la natura, quello con l’intelligenza artificiale e quello tra genitori e figli.

La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli che in onore del nuovo tema l’ha raffigurata avvolta in un uroboro verde, ideale unione tra il tema della Natura e quello del Ritorno.

I Premi de La Milanesiana 2023:

Premio Rosa d’oro della Milanesiana a Abdulrazak Gurnah

Premio SIAE / La Milanesiana a Zerocalcare

Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle / La Milanesiana a Joël Dicker

Premio Omaggio al Maestro / La Milanesiana a Quentin Tarantino e Fatih Akin

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Fonte: Comune di Vicenza