ROMA (ITALPRESS) – Torna a crescere l’inflazione. Secondo i dati Istat, a giugno 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2% rispetto a maggio e dell’1,7% su base annua, in aumento rispetto all’1,6% registrato nel mese precedente. Confermata la stima preliminare. A trainare i prezzi è soprattutto l’accelerazione di quelli dei Beni alimentari non lavorati e dei Servizi relativi ai trasporti, mentre si attenua la flessione dei prezzi dei Beni durevoli. Decelerano, invece, i prezzi dei Beni energetici regolamentati. A giugno l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera al 2%, mentre quella al netto dei soli beni energetici resta stabile al 2,1%. L’inflazione acquisita per il 2025 è pari all’1,4% per l’indice generale e all’1,8% per la componente di fondo. A giugno, aumenta lievemente il tasso di crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”.
sat/azn
L’inflazione accelera a giugno
Tg Economia – 16/7/2025
Israele attacca la Siria, colpito il palazzo presidenziale di Damasco
DAMASCO (SIRIA) (ITALPRESS) – Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno attaccato il quartier generale del regime siriano a Damasco, in Siria, da dove i vertici militari conducono i combattimenti e inviano le forze del regime nell’area di Suweida. Lo riferisce l’esercito su X, aggiungendo che è stato attaccato anche un obiettivo nell’area del Palazzo presidenziale a Damasco.
“Le Idf continuano a monitorare gli sviluppi e le attività contro i civili drusi nel sud della Siria, e in conformità con il livello politico sono preparate per vari scenari”, conclude la nota. Il governo israeliano ha ordinato alle Idf di colpire siti governativi se non verranno ritirate le forze del regime da Suweida, città a maggioranza drusa nella Siria meridionale. “I colpi più pesanti sono partiti”, ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. Da parte sua, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto: “Stiamo lavorando per salvare i nostri fratelli drusi”.
IL BILANCIO E’ DI UN MORTO E DICIOTTO FERITI
E’ di un morto e 18 feriti il bilancio degli attacchi israeliani effettuati dall’Aeronautica israeliana contro obiettivi del regime a Damasco. Lo riferisce il ministero della Salute siriano citato dall’agenzia di stampa governativa Sana.
L’UNIONE EUROPEA “ESORTIAMO A RISPETTARE IL CESSATE IL FUOCO”
L’Unione Europea è allarmata dai continui scontri a Suweida, che hanno causato numerose vittime, e condanna fermamente le violenze segnalate contro i civili. Lo riporta una nota stampa della diplomazia europea. “Esortiamo tutte le parti ad attuare immediatamente l’accordo di cessate il fuoco raggiunto ieri, a proteggere i civili senza distinzioni e a porre fine ai discorsi d’odio e settari”, afferma la diplomazia europea. Le autorità di transizione del presidente ad interim Ahmad al-Sharaa “hanno la responsabilità di allentare la tensione e ripristinare la calma, di garantire la responsabilità per tutti i crimini e di portare avanti una transizione inclusiva. L’Ue è pronta a fornire assistenza”. L’Ue prosegue: “Alla luce dell’escalation degli attacchi israeliani sul territorio siriano, esortiamo tutti gli attori esterni a rispettare pienamente la sovranità e l’integrità territoriale della Siria”.
-Foto IPA Agency-
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Trieste, Genertel inaugura la nuova sede a Palazzo Stock
TRIESTE (ITALPRESS) – Un nuovo spazio prende vita a Trieste: è stato inaugurato oggi Palazzo Stock, sede rinnovata di Genertel (compagnia diretta di Generali). Un edificio restituito alla città grazie a un importante piano di rigenerazione, che ha saputo coniugare il valore della storia con le esigenze del mondo del lavoro contemporaneo. Il risultato è un workplace sostenibile, tecnologicamente avanzato e progettato per mettere al centro il benessere e la produttività delle persone favorendo la loro capacità di innovare ogni giorno.
Presenti alla cerimonia inaugurale il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza; l’assessore regionale alle Autonomie locali, Funzione pubblica, Sicurezza e Immigrazione della Regione Friuli-Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti; il Vescovo Enrico Trevisi, oltre al Country Manager & Ceo di Generali Italia Giancarlo Fancel, al Presidente di Genertel, Giovanni Liverani, all’Amministratore Delegato di Genertel, Giacomo Trovato e al Founder di Vittorio Grassi Architects, Vittorio Grassi.
“Trieste è la nostra casa. Siamo nati qui quasi due secoli fa, qui si trova la nostra storica sede, e sempre qui, poco più di trent’anni fa, è nata Genertel, la prima compagnia assicurativa diretta in Italia – ha detto Fancel -. Il legame con questa città e con le persone che la vivono è profondo, autentico e pieno di significato. Oggi sono davvero felice ed emozionato di essere presente all’inaugurazione di Palazzo Stock, un luogo che abbiamo voluto rigenerare con cura e visione. Non è solo una nuova sede per chi ogni giorno lavora con passione, ma un segno concreto di restituzione e apertura verso tutta la comunità”.
“La nuova sede di Genertel, realizzata grazie al progetto di Vittorio Grassi Architects, è stata progettata per le nostre persone: per favorire l’ispirazione, per incoraggiare la connessione, per puntare all’eccellenza – ha sottolineato Trovato -. Spazi aperti, ambienti flessibili, aree di incontro: ogni dettaglio è stato pensato per rendere di valore la presenza in ufficio, per un modo di lavorare più dinamico e più umano.
Condividere questo momento con tutte le colleghe e i colleghi, oltre alle Istituzioni presenti, è motivo di grande orgoglio”.
Il progetto di riqualificazione della sede Genertel in via Stock 2, all’interno del complesso industriale delle storiche distillerie, risalente al 1929, si distingue per il paramento in mattoni a vista, il basamento in pietra a bozze e le grandi finestrature in acciaio. Esempio tipico di architettura industriale del primo Novecento, è oggi sottoposto a tutela paesaggistica da parte della Soprintendenza per le sue facciate e componenti originarie.
La ridefinizione degli spazi si è ispirata a un modello di lavoro ibrido: spazi flessibili, condivisi e multifunzionali si alternano a postazioni mono o dual work, adattandosi alle nuove esigenze organizzative. Sul piano ambientale, il progetto ha integrato strategie passive di efficientamento energetico e l’installazione di nuovi impianti a basso impatto ambientale, in linea con le policy ESG e gli obiettivi carbon free del Gruppo.
L’edificio ha raggiunto la certificazione di sostenibilità LEED Gold.
Sono 192 le postazioni di lavoro presenti nella sede, che sono state progettate per massimizzare comfort e performance durante l’orario di lavoro in presenza; 6 le Meeting Room, definite con l’obiettivo di facilitare collaborazione, innovazione e lavoro di squadra; 15 gli Office&Meet per offrire spazi chiusi e riservati ai responsabili aziendali e ambienti adeguati per incontri ristretti one-to-one o fino a 3 persone; 4 i Gravity Point, uno in ogni piano operativo, che sono spazi multifunzionali progettati per dare maggior valore alla presenza in ufficio anche durante i momenti di pausa; 3 i Phone Booth, pensati come aree individuali utili a effettuare chiamate o brevi riunioni individuali che richiedano privacy e isolamento; 1 Quiet Room, dedicata a uso breve e individuale che consente di immergersi in una atmosfera serena e tranquilla.
– news in collaborazione con Generali Italia –
– foto ufficio stampa Generali Italia –
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Milano – Cortina, svelate le medaglie dei Giochi Olimpici e Paralimpici
VENEZIA (ITALPRESS) – Due donne, due campionesse, due mondi che si incontrano: a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, dove il Comitato Organizzatore dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali ha svelato le medaglie di Milano Cortina 2026 insieme a due leggende dello sport italiano come Federica Pellegrini e Francesca Porcellato.
All’evento sono intervenuti, oltre al padrone di casa Luca Zaia, al Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò e al suo CEO Andrea Varnier, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio e il Presidente del CIP Marco Giunio De Sanctis. Per il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Le medaglie che abbiamo visto oggi sono un simbolo molto forte: raccontano la fatica, la dedizione e il percorso che ogni atleta compie per arrivare al traguardo. Ma raccontano anche il lavoro silenzioso e fondamentale di chi, dietro le quinte, rende possibile tutto questo: organizzatori, volontari, tecnici, artigiani e tanti altri insostituibili protagonisti”. “Milano Cortina 2026 – aggiunge Zaia – sarà una grande occasione per tutto il Paese. Non solo sport e spettacolo, ma anche infrastrutture, accoglienza, promozione, occupazione. L’Italia ha dimostrato di saper fare squadra, e questi Giochi ne sono la prova. Un grazie sincero dal Veneto a chi ogni giorno lavora con passione e competenza per costruire questo evento: è grazie a loro se oggi possiamo iniziare a toccare con mano il risultato. Le medaglie sono solo l’inizio”.
“Una nuova e significativa tappa di avvicinamento verso quello che non esito definire uno degli eventi più importanti della storia sportiva del nostro Paese. Le medaglie, da sempre, sono sinonimo di Olimpiadi e rappresentano in maniera concreta il valore di una competizione davvero unica”, racconta il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. “Proprio come accaduto per le torce, anche le medaglie olimpiche sono una sintesi perfetta di design e tradizione, due elementi cardine del modo di pensare di noi italiani. Per scaramanzia non aggiungo altro, ma è chiaro che l’auspicio è quello di vederle al collo di atleti azzurri”. Per le medaglie dei Giochi 2026 è stato ideato un design essenziale, che mette al centro emozioni e lavoro di squadra, e simboleggia l’unione non solo di due città, Milano e Cortina, ma anche l’anima della vittoria e gli sforzi per conquistarla. Due metà unite dai valori Olimpici e Paralimpici. Due dimensioni che rappresentano il coronamento del percorso dell’atleta e di tutte le persone che l’hanno sostenuto per raggiungerlo. Un concetto che diventa una potente metafora per raccontare l’unione di mondi diversi che si riconoscono simili nello spirito delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi: un mondo dove la competizione non divide, ma unisce.
“Le medaglie di Milano Cortina 2026 sono molto più che semplici premi: sono il battito del cuore italiano, l’essenza del design che emoziona, il riflesso di un sogno che prende forma. Racchiudono l’identità di un Paese, la sua creatività, la sua passione per lo sport e per la bellezza” – racconta Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026.
“Ogni medaglia, Olimpica o Paralimpica, è un racconto inciso nel metallo: parla della fatica, della determinazione, dei sacrifici e delle speranze di chi ha vissuto per arrivare sul podio. Ma racconta anche la storia di un’Italia che crede nei valori più autentici dello sport. Chi la conquisterà non porterà con sè solo il tributo della vittoria, ma anche un frammento vivo dello Spirito italiano, un simbolo eterno di ciò che siamo capaci di sognare e realizzare insieme”.
Le medaglie sono realizzate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), una società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Fondata nel 1928, è leader in Europa per le soluzioni della stampa di sicurezza, per l’identità digitale e per il conio delle monete.
Le medaglie Olimpiche e Paralimpiche uniscono, infatti, eleganza, impatto visivo e sostenibilità.
Sono realizzate con un rivestimento protettivo ecocompatibile, atossico e riciclabile.
L’energia utilizzata proviene al 100% da fonti rinnovabili.
Per Paolo Perrone, Presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato “Le medaglie che abbiamo realizzato per celebrare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali rappresentano il saper fare e l’eccellenza del design italiano. Ognuno di questi pezzi è un’opera unica, frutto di un lavoro artigianale e allo stesso tempo dall’alto contenuto tecnologico. Le medaglie di Milano Cortina 2026 mettono al centro l’atleta, raccontano l’universalità dello sport, della fatica e dell’emozione della vittoria”.
Coerente con il concetto di Spirito Italiano, vibrante, dinamico e contemporaneo, e ispirato alle avanguardie italiane, il design delle medaglie dei Giochi, sviluppato dal team di design del Comitato Organizzatore, incarna “la determinazione e la passione dei grandi atleti di tutto il mondo, ma anche lo spirito Olimpico e Paralimpico” – spiega Raffaella Paniè, Brand, Identity and Look of the Games Director di Milano Cortina 2026. “Abbiamo concepito una medaglia che rappresenti purezza e il ritorno all’essenza. Con le nostre medaglie celebriamo la forza delle differenze: due metà uniche che si uniscono attraverso il simbolo Olimpico e Paralimpico per creare un messaggio forte e unitario.
Un concetto che vive anche nelle sue superfici, dove le due texture si incontrano e inizia una storia scritta dagli atleti, ma anche da tutte le persone che li hanno sostenuti: allenatori, compagni di squadra, famiglia e tifosi”.
Nell’organizzazione delle cerimonie di premiazione, l’esperienza dei medagliati è fondamentale e richiede un’attenzione meticolosa per creare un momento memorabile.
Per questo i medal box e medal tray assumono una grande rilevanza e a crearli, per Milano Cortina 2026, sarà Versalis (Eni), Official Supporter dei Giochi, già impegnata nella realizzazione delle Torce Olimpiche e Paralimpiche.
Oggetto di sogni e desideri, impegno e sacrifici, di ogni persona che abbia praticato anche solo una volta una disciplina sportiva, vincere una medaglia Olimpica o Paralimpica è uno dei traguardi più alti nello sport. E non potevano esserci due atlete più rappresentative per alzare il velo sull’oggetto più iconico dei Giochi.
Federica Pellegrini, la più grande nuotatrice italiana di sempre, ha vinto 2 medaglie Olimpiche (1 oro, 1 argento) e 11 ai Mondiali (6 ori, 4 argenti, 1 bronzo), dominando i 200 stile libero per oltre un decennio. Francesca Porcellato, “la rossa volante”, è un’icona Paralimpica italiana. Ha vinto 14 medaglie ai Giochi (3 ori, 4 argenti, 7 bronzi) e 12 ai Mondiali tra atletica, sci di fondo e handbike, partecipando a 9 Paralimpiadi estive (da Seul 1988 a Parigi 2024) e tre invernali (Torino 2006, Vancouver 2010 e Sochi 2014).
-foto ufficio stampa Regione Veneto –
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Fava “Obiettivo avvicinare l’Inps ai cittadini”
ROMA (ITALPRESS) – “La primissima sfida è quella relativa all’Intelligenza Artificiale che noi abbiamo già affrontato in maniera pioneristica, l’abbiamo introdotta, digitalizzando, automatizzando quasi tutte le prestazioni che abbiamo, non abbiamo sostituito nessuno, questa tecnologia aiuta nel migliorare la qualità del lavoro”. Lo ha detto il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, a margine della presentazione della relazione annuale dell’Istituto di Previdenza. “Tra le altre sfide c’è quella di trasformare l’Inps aperto a tutti, vicino a tutti i cittadini, tutta l’Italia – ha aggiunto – sempre più a servizio dei cittadini, ascoltando soprattutto e restituendo sottoforma di servizi, anche nuovi, in funzione del fabbisogno che intercettiamo”.
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Pioli riparte dalla Fiorentina “Avevo voglia di sfide”
FIRENZE (ITALPRESS) – Da un lato un legame fortissimo con Firenze e la Fiorentina, dall’altro la voglia di sfide che in Arabia Saudita, al netto di un ricco ingaggio, era un poì scemata. Al Viola Park prende vita il terzo capitolo in viola di Stefano Pioli, già calciatore dei gigliati dal 1989 al 1995 e poi allenatore dal 2017 al 2019. E’ al 59enne tecnico parmense che Rocco Commisso ha voluto affidare le chiavi di una squadra in crescita nelle ultime stagioni ma che ancora non è riuscita a fare l’ultimo passo, fra finali perse e Champions solo sfiorata.
“Firenze me la sento dentro, alla prima chiamata che mi hanno fatto ho sentito un’emozione, una sensazione positiva – esordisce Pioli nella conferenza stampa di presentazione – A Firenze e alla Fiorentina sono legato sotto tutti i punti di vista, ho sentito che era la cosa giusta da fare, non ho avuto nessun dubbio”. Una chiamata arrivata nel momento giusto. “Ho voglia di sfide, altrimenti avrei fatto scelte diverse. Ho vissuto un’altra cultura, un altro modo di vedere, di approcciarsi alla vita. Questo mi ha reso ancora più elastico di prima ma ho sentito dentro di me la volontà di avere delle sfide che mi possano ancora dare più emozioni, più pressioni, più stress. E’ quello che voglio. A parte Spalletti e Inzaghi, quest’anno ci sono tutti i migliori allenatori in serie A e volevo esserci anche io – prosegue Pioli – E se c’è una città e una squadra che possono regalarmi emozioni e a cui dare emozioni, quelle sono Firenze e la Fiorentina. Sono contento e orgoglioso di essere qua. Non mi sono mai sentito così preparato: tutte le esperienze e gli errori che ho fatto mi hanno permesso di essere un altro allenatore, un’altra persona rispetto a sei anni fa. Mi sento pronto e motivato per accettare questa sfida”.
Fissare obiettivi e traguardi non piace al tecnico che pensa solo a “puntare al massimo. Vogliamo alzare il livello, il tasso tecnico e fisico della squadra per poter essere competitivi, vogliamo essere protagonisti in tutte e tre le competizioni. In questi tre anni vogliamo provare a tornare a giocare in Champions, a vincere un trofeo”. Pensiero condiviso con Commisso. “Al presidente ho detto che ha investito tanto su di me ma che anche io ho investito tanto sulla Fiorentina. Entrambi vogliamo che la Fiorentina cresca, dia soddisfazioni a noi e ai tifosi, l’obiettivo è crescere di livello, migliorare e ottenere quei risultati che non sono arrivati in passato. Il presidente mi è piaciuto molto, è una persona diretta, chiara, con cuore: il rapporto è partito nella direzione giusta”.
Per quanto riguarda la squadra e l’ambiente, “ci sono tutte le condizioni per fare un grandissimo lavoro e mi sento pronto per farlo. Sono arrivato con grande energia e grande entusiasmo, i giocatori hanno le mie stesse emozioni e ambizioni, possiamo fare un ottimo lavoro. Nessuno deve arrivare al Viola Park senza entusiasmo, senza volontà di condividere un percorso. Ma ci sono qui tante persone di spessore che vogliono il massimo e dobbiamo mantenere queste caratteristiche. Non conta quello che ho fatto al Milan ma quello che farò oggi, domani, se la Fiorentina vuole tornare fra i top deve dimostrarlo. Allegri non ci ha messo fra le candidate per la Champions, l’ho già scritto sulla lavagna”.
Pioli sa che rispetto alla sua precedente esperienza “il livello è più vicino per 8-9 squadre, addirittura 10 se pensiamo agli investimenti che ha fatto il Como. Nello scorso campionato Lazio e Milan sono rimasti fuori dalle coppe e questo ti fa capire che c’è la possibilità di essere ambiziosi, che anche la Fiorentina può colmare questo gap”. Ma, avverte, “non dobbiamo guardare in casa degli altri, dobbiamo essere convinti di quello che facciamo, che bisogna crescere e investire. Lo spazio c’è anche se poi con 2 punti in più puoi finire in alto e con 3 punti in meno hai fallito la stagione”.
Confermato Ranieri capitano con un pensiero che non può mancare per Astori (“Ha inciso tanto nella mia vita professionale e non. Lo sento Davide, non ho mai smesso di sentirlo. C’è ed è giusto che sia con me”), Pioli si tiene stretto Kean, rimasto nonostante le sirene arabe. “Con Moise ho parlato, non so quanto posso aver inciso ma so che lui si trova molto bene a Firenze ed è grato al club. L’ho visto sereno, è molto forte. Lui, Dzeko e Gudmundsson insieme? Possono farlo, questa squadra ha le caratteristiche per essere imprevedibile e variabile, soprattutto nel reparto offensivo”.
L’idea del tecnico è “mettere in campo più giocatori possibili di qualità. Ma la qualità da sola non basta per vincere, servono anche disponibilità, energia, intensità. Di giocatori di qualità ne abbiamo, saranno importanti queste 2-3 settimane. Dopo le tre amichevoli in Inghilterra avrò le idee più chiare sulla squadra. Al 65-70% è già abbastanza completa, la società si è detta a intervenire qualora ci fosse bisogno ma avere tanti giocatori non fa bene: non puoi averne 30 e pensare che quando fai le partitine 11 contro 11 in dieci stiano fuori. Preferisco avere delle difficoltà per una o due partite o provare dei giovani che avere giocatori non contenti, non positivi”.
– foto Ipa Agency –
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Inflazione, Conte “Famiglie continuano a perdere potere d’acquisto”
ROMA (ITALPRESS) – “Ricordate il “carrello tricolore” di Meloni? No, esatto. Nessuno se ne è accorto. Una misura fallimentare che non ha minimamente aiutato le famiglie. Ora si stima un ulteriore aggravio di 320 euro l’anno a famiglia solo per mangiare e bere. A giugno il carrello della spesa è aumentato ancora con aumenti anche oltre il 4% sui principali prodotti alimentari come carne, pesce e verdure. Tutto mentre le famiglie continuano a perdere potere d’acquisto: rispetto a cinque anni fa le retribuzioni contrattuali fanno segnare -9%. Lo stipendio si restringe con le spese che aumentano a dismisura”. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.
“Che fine hanno fatto i 1.000 euro con un click? La realtà è che al Governo sanno dire solo “no” alle nostre proposte contro il carovita: dal salario minimo all’integrazione per i cassintegrati, passando per la riduzione delle tasse al ceto medio da finanziare con i proventi miliardi dei colossi del web a cui Meloni, invece, le tasse vuole tagliarle”, aggiunge.
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