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Zaia “Sul fine vita no battaglia ideologica, esiste dal 2019”

ROMA (ITALPRESS) – “Vanno rispettate le idee di tutti, di chi è a favore, di chi è contro e di chi ha dei dubbi. Dopodichè io non transigo su un aspetto, il fatto che ci sia un Paese dove alcune persone sono così ipocrite da far credere ai cittadini che non esiste il fine vita. Il fine vita in Italia esiste ed è autorizzato da una sentenza della Corte Costituzionale del 2019. In Veneto dal 2019 a oggi abbiamo avuto sette richieste, quattro bocciate, tre approvate, due hanno visto la gestione del fine vita di questi due poveri pazienti terminali e una in cui il paziente è morto per altri motivi. La sentenza ha due grandi lacune: non dice in che termini temporali l’Ulss deve rispondere al malato terminale e non stabilisce chi deve somministrare il farmaco”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ospite questa sera a “Zona Bianca” su Rete4.
Quanto alle cure palliative, “noi siamo i primi in Italia per cure palliative, lo dicono i dati nazionali, si può fare ancora di più e ci mancherebbe. Però per me è inaccettabile che si dica che la risposta a questa richiesta del fine vita sia investire sulle cure palliative. I pazienti che si sono rivolti a noi rifiutano le cure palliative, ne fanno una scelta di dignità. E’ una cosa talmente intima che non spetta a noi giudicare, penso che sia doveroso rispettare la volontà. Non è una battaglia ideologica, anzi io spero che ci sia una no-fly zone che questa non sia una battaglia che abbia una casacca politica”, aggiunge. Quanto alla situazione in Veneto “un passaggio è stato fatto e i numeri sono quelli, quindi non passerebbe. Pensiamo di fare in modo che ci sia almeno un regolamento, una circolare che stabilisca una regola quanto ai tempi di risposta”, chiosa Zaia.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

Edoardo Prati al Teatro Comunale di Vicenza con ‘Cantami d’amore’

Il 19 febbraio 2024, il Teatro Comunale di Vicenza ospiterà il debutto di Edoardo Prati con il suo spettacolo Cantami d’amore. Questo one-man-show nasce dal desiderio di un giovane talento di portare la bellezza dei classici della letteratura e della musica sul palcoscenico, mescolando in maniera unica ed emotiva il pensiero antico con l’attualità della generazione Z.

Lo spettacolo: tra poeti e musicisti

Con Cantami d’amore, Prati esplora i sentimenti universali dell’amore attraverso le parole dei grandi poeti e compositori, da Dante e Petrarca a Franco Battiato.

Edoardo Prati
Edoardo Prati

Lo spettacolo invita il pubblico a riflettere sulla natura dei sentimenti e le contraddizioni che li accompagnano, unendo la potenza delle parole e della musica in un racconto emozionante e coinvolgente.

Edoardo Prati: dal successo sui social alla scena teatrale

Giovane e appassionato di studi classici, Edoardo Prati è riuscito a conquistare una vasta audience sui social, dove ha saputo rendere accessibili temi complessi come filosofia, storia e arte. Con oltre 600.000 follower su Instagram e 250.000 su TikTok, Prati ha catturato l’interesse dei giovani, risvegliando la passione per la letteratura classica.

Il suo primo spettacolo teatrale è il coronamento di un percorso che ha unito il mondo virtuale con quello reale. I biglietti per Cantami d’amore sono disponibili alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, online su Ticketone, e tramite la Carta del docente.

Stefano Bollani porta il suo Piano Solo Tour al Teatro Comunale di Vicenza

Il celebre pianista Stefano Bollani porterà il suo Piano Solo Tour a Vicenza, il 18 febbraio 2025, presso il Teatro Comunale della città. Dopo un tour di anteprime internazionali nel 2024, tra cui concerti a Berlino, Zurigo e Milano, Bollani arriva in Italia con uno spettacolo unico, dove l’improvvisazione è protagonista assoluta. Ogni concerto è infatti un evento irripetibile, dove l’estro del momento guida il flusso musicale.

Piano Solo Tour: la magia dell’improvvisazione

Stefano Bollani non ha bisogno di un copione: Piano Solo è una performance che si trasforma ogni sera, un’esperienza completamente diversa per ogni spettatore.

Stefano Bollani Piano Solo Tour
Il pianista Stefano Bollani

Dal jazz alla musica classica, dai ritmi sudamericani alle improvvisazioni su brani di grandi artisti come Lucio Dalla e Frank Zappa, ogni concerto è un viaggio musicale senza confini. La grande chimica tra Bollani e il suo pubblico rende ogni serata unica, con il pubblico che contribuisce a creare il programma del concerto.

Il tour in Italia di Stefano Bollani

Il Piano Solo Tour 2025 toccherà diverse città italiane, con date che vanno dal 18 febbraio al 31 marzo. Dopo Vicenza, il tour proseguirà a Bologna, Udine, La Spezia, Moncalieri, Sassuolo, Sacile, Alba, Camogli e Firenze, per culminare al Teatro Petruzzelli di Bari. Ogni concerto rappresenta una rara occasione di assistere alla magia di Stefano Bollani, un artista che ha fatto dell’improvvisazione il suo marchio distintivo.

I biglietti per il Piano Solo Tour sono disponibili su tutti i principali circuiti di vendita. Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti, visita il sito ufficiale www.ponderosa.it.

Bottacin “Nuovo cantiere da 4,4 mln per argini Piave a San Donà”

VENEZIA (ITALPRESS) – L’assessore Bottacin si è recato in mattinata a San Donà per un sopralluogo al cantiere, i cui lavori sono stati consegnati questa settimana, per il rinforzo delle arginature del Piave, attualmente interessate da insufficienza di franco idraulico, che gli uffici regionali del Genio Civile compiranno attraverso la realizzazione di diaframmature.
“L’opera ha come obiettivo la riduzione del rischio residuo tramite il consolidamento delle arginature lungo vari tratti del fiume – spiega l’assessore -. In particolare il cantiere in partenza prevede la realizzazione di un diaframma plastico lamellare posto sulla sommità arginale sinistra, in corrispondenza di via Sansovino e fino all’altezza del ponte dei Granatieri, per uno sviluppo complessivo di oltre duemila metri”.
L’intervento si pone in continuità con un tratto già realizzato che ha previsto la diaframmatura dell’argine tra il ponte dei Granatieri e la località Palazzetto. “Con questo stralcio prevediamo la realizzazione di opere di rinforzo di parte dell’arginatura colpita da insufficienza di franco idraulico – dettaglia Bottacin -, che risulta maggiormente esposta al rischio di sormonto arginale o di cedimento durante un evento di piena. Procedendo con il consolidamento del rilevato si va infatti a ridurre il grado di pericolosità idraulica del territorio impedendo fenomeni quali la filtrazione, il sifonamento e il cedimento del corpo arginale, ovvero riducendo il rischio di aperture di brecce”.
Nello specifico è prevista l’esecuzione di un diaframma plastico continuo in jet-grouting monodirezionale, di spessore medio di 30 centimetri e una profondità variabile tra meno 10,5 metri sul lato di valle e meno 13.0 metri sul lato di monte dalla sommità arginale. I pannelli così realizzati sono fra di loro intersecati allo scopo di garantirne la continuità.
“La tecnica del jet-grouting prevede una prima fase di perforazione e una seconda di iniezione della miscela prescelta – specifica l’assessore -. In testa alla diaframmatura è inoltre prevista la realizzazione di una trincea di profondità adeguata per la raccolta e la gestione dei reflui di perforazione. Completa l’intervento la realizzazione di un muretto in sommità arginale per la regolarizzazione della livelletta del ciglio del rilevato a colmare gli abbassamenti esistenti”.
La metodologia realizzativa della diaframmatura è stata scelta anche per minimizzare le interferenze del cantiere con la viabilità locale ed in particolare con la Strafa Provinciale 52 tra San Donà ed Eraclea.
“L’intervento, per il quale abbiamo messo a disposizione 4,4 milioni di euro – conclude Bottacin -, vedrà come attività preliminari il decespugliamento della sponda e del piano golenale, oltre alla realizzazione delle piste di cantiere. Una volta completata l’opera si avrà una notevole riduzione del rischio”.
Condizioni meteo e imprevisti permettendo, si prevede di completare l’opera entro la fine dell’anno. Nel frattempo è in corso anche la progettazione di ulteriori due interventi, uno in sinistra orografica a monte rispetto a quello in partenza e l’altro in destra orografica a difesa dell’abitato di Musile. Non appena conclusa la progettazione sarà assegnata l’esecuzione mediante gara di appalto.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

(ITALPRESS).

Nel Triveneto Export di 10 miliardi al terzo trimestre 2024

VENEZIA (ITALPRESS) – Nel terzo trimestre 2024 i distretti del Triveneto hanno sfiorato i 10 miliardi di euro di esportazioni registrando una leggera flessione a prezzi correnti (-1,3%), in controtendenza rispetto alla media nazionale (+1,3%), che risulta in territorio positivo per il secondo trimestre consecutivo. Si evidenzia il recupero dei distretti del Friuli Venezia Giulia che segnano una crescita del +4,6% (pari a + 31,4 milioni di euro) grazie al sistema casa di Pordenone (Mobili e pannelli di Pordenone ed Elettrodomestici di Pordenone) e all’agro-alimentare (Caffè di Trieste e Vini e distillati del Friuli), mentre sia i distretti del Veneto (-1,9% pari a -153,8 milioni di euro) che quelli del Trentino-Alto Adige (-0,8% pari a -11,3 milioni di euro), sono in territorio negativo. Nei primi 9 mesi del 2024, i distretti del Triveneto hanno esportato 30,9 miliardi di euro, 133,6 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2023 (pari al -1,6%).
Emerge dal Monitor dei distretti industriali del Triveneto al terzo trimestre 2024, curato da Research Department Intesa Sanpaolo.
Si sono distinti per un netto miglioramento delle esportazioni i distretti dei Vini e delle bevande, soprattutto quelli veneti (Vini del Veronese e Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene) e quelli del Friuli, e. Buona è stata la tenuta anche dei restanti distretti dell’agro-alimentare, con alcuni positivi balzi delle vendite, come nel caso delle Carni di Verona(+5,5%), dei Dolci e pasta Veronese (+13,3%), dell’Ittico del Polesine e Veneziano (+7,9%) e delle Marmellate e succhi di frutta del Trentino-Alto Adige (+9,5%). Tra gli altri settori sono tornati in positivo le Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova e le Biciclette di Padova e Vicenza. Il sistema moda è stato maggiormente penalizzato dal rallentamento del ciclo economico globale, registrando una riduzione delle vendite all’estero, a eccezione dell’Oreficeria di Vicenza, che spicca al primo posto tra i distretti del Triveneto per aumento delle esportazioni nel terzo trimestre (+27,7 milioni di euro).
I mercati che hanno trainato tra luglio e settembre le vendite dei distretti del Triveneto sono stati quelli dell’Asia Centrale (Kirghizistan), Medio Oriente (Emirati Arabi Uniti, Israele e Arabia Saudita). Asia Orientale (Vietnam, Giappone e Repubblica di Corea) e Nord America (Canada). Sia che si considerino i primi 9 mesi, che il terzo trimestre del 2024 è evidente un rallentamento complessivo delle vendite nei mercati “vicini” europei e un’accelerazione nei mercati “lontani”. Tuttavia, anche in Europa non mancano indicazioni positive: le esportazioni verso la Germania, seppur complessivamente diminuite del 2,3% nel terzo trimestre, sono però aumentate in 20 distretti su 42. In Spagna hanno segnato un aumento del +3,4%, contribuendo alla crescita di più della metà dei distretti monitorati.
Rispetto ai precedenti due trimestri del 2024, è cresciuto il numero dei distretti in territorio positivo: erano 15 nel primo trimestre 2024, 19 nel secondo e sono diventati 23 su 42 nel terzo. Tra i primi dieci distretti con aumento dalle esportazioni superiore ai 9 milioni di euro, spiccano, oltre ai citati distretti (Oreficeria di Vicenza e 7 distretti dell’agroalimentare), il Grafico e Cartario e il Mobile e pannelli di Pordenone.
Nel terzo trimestre 2024 i distretti del Veneto hanno superato i 7,8 miliardi di euro di esportazioni a prezzi correnti, in calo del -1,9% sullo stesso periodo del 2023, nonostante sia migliorato, rispetto alla prima metà dell’anno, il numero di distretti che ha registrato un incremento delle vendite all’estero (circa la metà, cioè 14 su 27 sono in territorio positivo). Sul risultato complessivo pesa il calo delle esportazioni del sistema moda: l’Oreficeria di Vicenza è stata l’unica degli 8 distretti monitorati a crescere (+5,5%) trainata dalle vendite nei Paesi Bassi, in Francia e in Sud Africa. I rimanenti distretti sono tutti in territorio negativo con alcune differenze anche all’interno della filiera pelle: in leggero miglioramento la Calzatura veronese, che tra luglio-settembre ha ridotto il gap rispetto ai valori esportati nel 2023 (-3,7% 2024 vs. -7,2% media dei primi 9 mesi 2024), così pure la Concia di Arzignano (-1,2% tra luglio-settembre 2024 vs. -2,4% nei primi 9 mesi 2024), e la Calzatura sportiva e Sportsystem di Montebelluna (-11,3% tra luglio-settembre 2024 vs. -14,1% nei primi 9 mesi 2024). Netto invece il peggioramento delle Calzature del Brenta (-13,7%), le cui cause sono riconducibili al rallentamento della domanda di beni di lusso legata alle tensioni geopolitiche, all’impatto della crisi immobiliare sul mercato cinese e alle strategie di repricing effettuata da alcune multinazionali del settore.
Pesano inoltre le nuove preferenze di consumo nelle calzature che penalizzano la calzatura con tomaia di cuoio rispetto alle sneaker con tomaia di gomma, di fascia di prezzo più accessibile e in sintonia con una proposta di moda più informale le cui esportazioni a livello nazionale sono cresciute del +8,2%nei primi 9 mesi del 2024 (fonte Confindustria Assocalzaturifici). Per la Calzatura veronese, con una produzione di scarpe di fascia più informale, il mercato con maggiore crescita nel terzo trimestre è stata la Polonia (+66%), per la Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna, trainanti sono risultati gli Stati Uniti (+9,9%), mentre per la Calzatura del Brenta la Germania ha tenuto (+14,8%) ed è invece calato l’export verso la Francia (-9,4%), principale partner commerciale del distretto con il 64% delle esportazioni.
I due distretti del tessile e abbigliamento, pur registrando entrambi dei cali delle esportazioni tra luglio e settembre 2024, mostrano una diversa evoluzione: il Tessile e abbigliamento di Treviso presenta una leggera attenuazione delle perdite rispetto alla media dei primi nove mesi (-3,7% tra luglio e settembre vs -10,1% tra gennaio e settembre) grazie all’incremento delle vendite in Francia (+9,1%), in Polonia (+10,2%) e nella Repubblica di Corea (+20,8%), che non hanno compensato però il calo nel mercato tedesco (-13,8%). Nel Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno nel terzo trimestre sono rallentate le esportazioni (-11,2%), principalmente in Romania (paese partner nella filiera produttiva, da cui peraltro le importazioni sono invece migliorate), nel Regno Unito, in Cina e Negli Stati Uniti. L’Occhialeria di Belluno rallenta nel terzo trimestre (-5,5%) a causa del calo delle vendite sia nel mercato statunitense (-30,5%) che detiene il 30% delle esportazioni del distretto, che in Turchia e Hong Kong, rispettivamente HUB verso il Medio Oriente e l’Asia Orientale: anche in questo caso non mancano segnali positivi da mercati come il Messico (+35,7%) e per l’Europa da Paesi Bassi, Spagna e Germania.
I distretti della metalmeccanica veneta registrano un rallentamento nel terzo trimestre 2024, fatta eccezione per la Termomeccanica di Padova che resta in territorio positivo (+1,3%), grazie alla brillante crescita di vendite negli Stati Uniti (+50,4%), negli Emirati Arabi Uniti (più che triplicate) e nel mercato russo (+87,3%), che hanno consentito di compensare i cali che si sono manifestati nei maggiori mercati di sbocco europei come Regno Unito, Germania e Francia. La Termomeccanica scaligera, pur restando in territorio negativo (-8,3%), segna una lieve attenuazione delle perdite, grazie ad una ripresa tra luglio e settembre delle esportazioni nel Regno Unito e in Canada. La Meccanica strumentale di Vicenza registra invece un calo tra luglio e settembre (-2,0%) penalizzata dalle difficoltà in alcuni dei principali sbocchi di mercato (Germania, Spagna, Turchia, Stati Uniti, Russia e India), nonostante i promettenti aumenti delle vendite in mercati come la Cina (+33,3%), il Brasile (+72,2%) e gli Emirati Arabi Uniti (+87,8%). Più significativa la flessione delle Macchine agricole di Padova e Vicenza (-21,4%) che hanno risentito del calo in Australia, Germania, Francia e Stati Uniti.
Situazione decisamente positiva per il Grafico-Cartario veronese che anche nel terzo trimestre mantiene un andamento di crescita a doppia cifra (+25,0%), attribuibile all’eccezionale balzo registrato negli Stati Uniti, in cui le vendite sono più che quadruplicate, e agli altri ottimi risultati in Cina e nella Repubblica di Corea. Le Biciclette di Padova e Vicenza, dopo due anni in flessione, e un primo semestre che calava del -6,4%, tornano a crescere a doppia cifra (+11,4%) trainate da Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi, Spagna e Polonia. Le Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova per il secondo trimestre consecutivo crescono (+1,7%), spinte dalla brillante crescita negli Stati Uniti (+38,7%) e dai mercati di sbocco europei tornati in positivo (Francia, Spagna e Germania).
Migliorano le esportazioni anche i distretti del sistema casa: 4 distretti su 7 si riportano in territorio positivo tra luglio e settembre a cominciare dagli Elettrodomestici di Treviso (+0,6%) trainati da Polonia, Francia e Arabia Saudita, al Legno e arredo di Treviso (+2,0%) grazie a Francia e Stati Uniti, ai Sistemi per l’Illuminazione di Treviso, Venezia, Vicenza e Padova (+0,3%), cresciuti negli Emirati Arabi Sauditi e in Arabia Saudita, e al Marmo e granito di Valpolicella (+3,8%) spinto dal mercato statunitense e da quello britannico. Ancora ombre invece negli altri distretti del mobile veneto: i Mobili in stile di Bovolone (-15,6%) in contrazione per il 4° trimestre consecutivo su quasi tutti i mercati di sbocco a eccezione della Svizzera, sono stati penalizzati dalla mancata ripartenza del mercato russo e dal cambiamento in tema di arredamento dei consumatori; il Mobile del bassanese (0,1%) recupera nel terzo trimestre negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi Uniti, ma non abbastanza per compensare il calo nei Paesi Bassi, in Francia e Portogallo; i Prodotti in vetro di Venezia e Padova (-6,5%) calano nei principali mercati di sbocco (Stati Uniti, Germania, Francia) pur registrando una crescita consistente in Cina.
I distretti veneti dell’agroalimentare confermano la loro brillante performance sui mercati internazionali nei primi 9 mesi del 2024, segnando complessivamente un incremento dell’8,6%, grazie anche a un ottimo terzo trimestre (+9,4%). In particolare, migliorano nel terzo trimestre i vini (Vini del Veronese +9,7% e Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene +10,1%), grazie alla ripresa del mercato di sbocco tedesco per il distretto veronese, oltre che di Stati Uniti, Svizzera e Belgio, mentre per il distretto trevigiano sono stati determinanti Stati Uniti e Canada. I Dolci e pasta veronesi segnano la crescita più brillante tra luglio e settembre (+13,3%) trainati da Germania, Stati Uniti e Spagna, le Carni di Verona (+5,5%) crescono grazie ai mercati di sbocco europei, Francia in primis, l’Ittico del Polesine e del Veneziano (+7,9%) cresce in modo più sostenuto in Spagna e In Croazia.
I distretti del Trentino Alto Adige nel terzo trimestre 2024 hanno superato 1,4 miliardi di euro di esportazioni a prezzi correnti, lievemente al di sotto di quanto realizzato nello stesso periodo del 2023 (-11,3 milioni di euro pari a -0,8%). La crescita si è mantenuta sostenuta nei distretti dell’agro-alimentare (+6,7%), con risultati particolarmente brillanti per le Mele dell’Alto Adige (+12,9%), i Salumi dell’Alto Adige (+10,4%) e le Marmellate e succhi di frutta dell’Alto Adige (+9,5%). In crescita anche i distretti dei vini (Vini e distillati di Bolzano +1,5%, Vini e distillati d Trento +1,8), mentre solo le Mele del Trentino segnano un peggioramento delle vendite all’estero (-7,9%), che peraltro rivestono una minor importanza rispetto a quelle nel mercato interno.
Tuttavia, l’incremento delle esportazioni dei distretti agro-alimentari non ha del tutto compensato l’andamento negativo dei due distretti della Meccatronica (Meccatronica dell’Alto Adige -3,9% e Meccatronica di Trento -1,4%) e del Legno e arredamento dell’Alto Adige (-12,5%). All’interno del distretto meccatronico dell’Alto Adige sono cresciute le esportazioni di alcuni comparti come i macchinari per impieghi speciali, mentre altri hanno registrato una flessione, come ad esempio la componentistica auto: nel terzo trimestre si sono evidenziati segnali positivi di ripresa nel mercato tedesco (+26,8%), in quello francese (+28,5%) e negli Stati Uniti (+22,8%). Nella Meccatronica di Trento si registrano ottimi risultati nei macchinari per impeghi speciali e per la formatura dei metalli, mentre si sono osservati cali elevati sia nella componentistica auto che nelle macchine per l’agricoltura e silvicoltura: tra i mercati di sbocco determinanti gli importanti incrementi negli Stati Uniti (+26,5%) e in Messico (+34,2%), che non compensano però il rallentamento in Germania (-19,4%).
Nel terzo trimestre 2024, i distretti del Friuli Venezia Giulia hanno superato i 721 milioni di euro di esportazioni a prezzi correnti e si sono distinti per un incremento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+4,6%), nettamente superiore alla media distrettuale nazionale (+1,3%) e in controtendenza rispetto alle altre regioni del Triveneto. Merito soprattutto della ripresa del Mobile e pannelli di Pordenone (+4,3%), in territorio positivo per il secondo trimestre consecutivo, per effetto anche del rimbalzo sui dati piuttosto negativi del 2023, ma soprattutto grazie alle vendite negli Stati Uniti (+16,1%), in Spagna (+30,3%), in Polonia (+1,1%) e nei Paesi Bassi, che hanno compensato l’ulteriore contrazione nei mercati di sbocco più rilevanti (Regno Unito, Francia e Germania). Anche per gli Elettrodomestici di Pordenone valgono le considerazioni fatte per il Mobile: il distretto è in territorio positivo (+0,6%) nel terzo trimestre 2024 grazie al buon recupero in Francia (+34%) e in Germania (+30,1%), rilevanti mercati di sbocco che avevano registrato un arresto nel 2023. Buona la crescita registrata nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti. Le Sedie e complemento di arredo di Udine restano in territorio negativo (-4,2%), ma le vendite registrano una buona crescita negli Stati Uniti (+20,9%) e un balzo delle vendite in Tunisia, negli Emirati Arabi Uniti e promettenti risultati in Slovenia e Spagna.
Tra i distretti dell’agro-alimentare, tra luglio e settembre le esportazioni del Caffè di Trieste e dei Vini distillati del Friuli segnano una decisa accelerazione a doppia cifra (rispettivamente del +16,2% e del +18,4%): trainanti per il Caffè sono stati Austria, Stati Uniti, Paesi Bassi e Repubblica di Corea, mentre per i Vini hanno registrato una eccezionale crescita in Germania (+74,2%) e negli Stati Uniti (+44,4%). Il Prosciutto e altri carni conservate di Udine (la cui rilevazione dell’export si discosta da quella del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, poichè considera un insieme più ampio di carni conservate e di prodotti a base di carne) pur restando con valori inferiori a quelli esportati nel 2023 (-6,2%), tra luglio e settembre dà segnali di attenuazione delle perdite, grazie alle vendite tornate a salire con andamento dinamico in Germania (+77,9%).

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Bandi Csr 2023-2027, via ad 8 misure per 21 milioni di euro

VENEZIA (ITALPRESS) – “Via alle domande per 8 nuovi bandi relativi ad interventi CSR 2023-2027, con una dotazione economica di 21 milioni di euro, che permetteranno alle nostre imprese agricole di avere a disposizione energie e risorse essenziali, con un occhio particolare alla tutela dell’ambiente, della biodiversità, del suolo, dell’acqua e dell’aria”.
Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner, all’indomani dell’approvazione da parte della Giunta regionale di otto bandi del CSR 2023-2027 dopo il via libera della competente Commissione del Consiglio regionale.
I bandi riguardano quattro diversi interventi “a superficie”: conversione seminativi a prati e pascoli (SRA07); gestione attiva infrastrutture ecologiche (SRA10); allevatori custodi dell’agrobiodiversità (SRA14); mantenimento dell’agricoltura biologica (SRA29). Vanno ad integrare i bandi del Pacchetto Ottimizzazione Agronomica, già aperti per 30 milioni di euro, e attivano ulteriori risorse per 21 milioni di euro.
Nel dettaglio, il bando SRA07 promuove la conversione dei seminativi avvicendati a forme più estensive d’uso che non prevedono l’uso di fertilizzanti chimici di sintesi, diserbanti e altri prodotti fitosanitari, favorendo la tutela delle acque e dell’aria dall’inquinamento. La dotazione finanziaria è di 8.000.000 di euro.
Il bando SRA10.1 nelle sue 5 azioni prevede pagamenti per ettaro di superficie, per la gestione attiva di siepi allo scopo di migliorare la qualità delle acque, sostenere la biodiversità in aree agricole, riqualificare i paesaggi agrari. La dotazione finanziaria è di 5.000.000 di euro.
La misura SRA14 va a sostenere con 4 milioni di euro la conservazione delle razze animali a rischio di estinzione. Infine, il bando SRA29.2 va a incentivare con 4 milioni il mantenimento dell’agricoltura biologica. .
La scadenza di tutte le misure aperte è fissata al 15 maggio; la gestione operativa è affidata ad Avepa.

– Foto: ufficio stampa Regione Veneto –

(ITALPRESS).

Giornata mondiale contro il Cancro, Zaia “Dati positivi in Veneto”

VENEZIA (ITALPRESS) – “I dati in Veneto sono positivi. Il Registro tumori regionale ci dice che il cancro viene curato e che le aspettative di vita sono aumentate”. Lo ha detto stamattina il presidente del Veneto Luca Zaia in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro.
Zaia ha evidenziato il calo dell’1,8% per gli uomini e dello 0,2% per le donne. “Anche la sopravvivenza a 5 anni – ha detto il governatore -riserva ottime performance, perchè aumenta nel tempo per tutte le principali sedi colpite dal tumore, sia nei maschi che nelle femmine. Un successo da dedicare a tutti i nostri medici e ricercatori che, nella loro battaglia quotidiana subiscono meno sconfitte e sempre più vittorie. Un ruolo fondamentale – aggiunge – lo sta svolgendo anche l’organizzazione in rete che abbiamo scelto per l’oncologia veneta e l’attivazione delle breastunit con team multidisciplinari che si prendono in carico la donna colpita da un tumore al seno dalla diagnosi fino all’auspicata guarigione. Così facendo, la sopravvivenza a 5 anni per questa neoplasia è oggi al 91,1%, non lontana dal massimo raggiungibile, grazie alle diagnosi precoci e al miglioramento delle cure. Dati che ci dicono – conclude – che siamo sulla strada giusta e che dobbiamo continuare a percorrerla senza sosta e senza adagiarsi sugli allori”.
L’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin ha insistito sull’importanza della prevenzione: “Promuovere i sani e corretti stili di vita e incentivare gli screening che continuano a dare risultati straordinari, con centinaia di tumori scoperti precocemente e curati, è un aspetto fondamentale”. E ha aggiunto: “Nel 2024 abbiamo allargato la platea dello screening per il tumore del colon retto, a seguito dell’aumento dell’aspettativa di vita ed è uno degli screening che ha maggiore successo grazie al coinvolgimento della rete delle farmacie. Sempre nel 2024 abbiamo previsto l’abbassamento dello screening per il tumore al seno, da 49 a 45 anni, e abbiamo iniziato in questi giorni le prime verifiche su questo. Ricordo inoltre che tramite lo Iov ci sono anche percorsi dedicati a chi ha familiarità anche prima dei 45 anni”.
Lanzarin ha ricordato anche il programma per il contrasto del tumore al polmone che ha coinvolto, sempre tramite lo Iov, circa 400 grandi fumatori.
Nel 2023 sono stati diagnosticati 34.512 nuovi casi di tumore maligno, di cui 18.482 negli uomini e 16.030 nelle donne. Tra le neoplasie più frequenti, il tumore della mammella nelle donne (5.243 casi), il tumore della prostata negli uomini (4.202), il tumore del colon-retto (3.683) e il tumore del polmone (3.283).
Nei maschi sotto i 50 anni, le forme tumorali più comuni sono il tumore del testicolo e il melanoma, mentre tra gli over 50 il tumore della prostata è il più diffuso. Nelle donne, il tumore della mammella risulta il più frequente in tutte le fasce d’età, seguito dal tumore della tiroide tra le più giovani e dal colon-retto nelle più anziane.
I dati evidenziano una tendenza alla diminuzione dell’incidenza per molte neoplasie maschili, con l’eccezione del melanoma, in crescita del 3,7% annuo. Il tumore del polmone registra un calo del 3,8% all’anno, grazie alla riduzione del consumo di tabacco, mentre il tumore del colon-retto diminuisce del 4% grazie agli screening. Anche il tumore della prostata è in calo (-1% annuo), così come quello della vescica (-2,3% annuo dal 2009).
Tra le donne, l’incidenza del tumore della mammella si è stabilizzata dal 2000, con un lieve aumento tra i 70 e i 74 anni dovuto all’estensione dei programmi di screening. Il tumore del colon-retto ha registrato una riduzione del 3% dal 2008, mentre fanno eccezione il tumore del polmone (+0,4% annuo) e il melanoma cutaneo (+2,8%).
Sul fronte della mortalità, nel 2023 si sono registrati 13.691 decessi per tumori in Veneto (7.389 uomini e 6.302 donne), pari al 25% del totale dei decessi. Tra gli uomini, il tumore del polmone è la principale causa di morte oncologica (1.456 decessi), seguito dal colon-retto (704) e dalla prostata (589). Nelle donne, il tumore della mammella ha causato 978 decessi, seguito dal polmone (869) e dal colon-retto (637).
L’analisi dell’andamento della mortalità evidenzia un calo costante: negli uomini, il tasso di mortalità tumorale è diminuito dell’1,9% annuo fino al 2008 e del 2,6% successivamente. Nelle donne, il calo è stato dell’1,1% annuo, con riduzioni più marcate per il tumore del colon-retto (-2,5% dal 2006), della mammella (-1,2%) e dell’ovaio (-1,6%).

– Foto: da Video Regione Veneto –

(ITALPRESS).

Giovanni De Mio, detto Visentino, pittore e mosaicista

(Articolo di Lucio Panozzo su Giovanni De Mio da Vicenza In Centro n. 2-2025, periodico dell’associazione Vicenza in Centro aps).

Gualtieri Giovanni di Bartolomeo o Bortolamio (abbreviato in Mio) di Bernardo, detto De Mio (Demio, del Mio, Denio, Indernio, forse anche Dioneo) detto Fratino (Frattino, Fratini, Frattini, Fratina, Frattina), detto Visentino, detto Zuane Visentin, pittore e mosaicista (nasce quasi certamente a Schio tra il 1502 e il 1505, data presunta ricavata dalla data della prima opera, muore post 1564, data dell’ultima opera conosciuta, presumibilmente a Schio). Suoi lavori si trovano in parecchie zone d’Italia. Ricordo solo gli affreschi nella cappella Sauli (quinta a destra) del santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano, dove Leonardo dipinse la Cena. E questa non casuale vicinanza dei due pittori la dice lunga sulle qualità del Nostro. Non credo sia fuori luogo citare il fratello: Francesco, detto anch’egli de Mio, soprannome principale, è conosciuto anche come Lete e Fratino. Pittore e probabilmente anche scultore (documentato 1542 – 1565 – data del testamento). Anch’egli lascia Schio, ma non con la curiosità dell’artista che anima Giovanni, sebbene per una necessità che rimane oscura. Lascia un cartello sulla porta di casa, la mattina presto del giorno della partenza senza ritorno: “Addio, mia patria, non mi vedrai mai più”. Esistono opere in cui i due fratelli hanno collaborato. Tornando a Giovanni (che in ambito vicentino riceve un buon giudizio dal Palladio, che lo definisce “Huomo di bellissimo ingegno”), il
suo iter di pittore girovago lo porta in senso geografico a percorrere le strade d’Italia; in ambito artistico, ad iniziare la sua carriera seguendo tra i primi la “Maniera”, per passare
poi ad aderire a varie scuole, sempre in riferimento ai suoi viaggi e alle sempre nuove esperienze. Non si capisce se il suo girovagare sia il semplice itinerario per andare dove c’è richiesta della sua arte, o alla ricerca di sempre nuovi stili. A Vicenza questo pittore ha lasciato numerose opere, ma io vorrei parlare di una che non esiste più: gli affreschi nel palazzo dei nobili Pizzioni, detti Roda per la presenza di una ruota sul loro stemma (visibile). Come scrissi tempo fa su queste pagine, il palazzo è stato in parte ricostruito in occasione di un importante rifacimento edilizio che lo coinvolse. Feci un’ipotesi di poter cercare quella parte di affreschi che certamente si salvarono, magari coperti da una mano di calce. Ora torno sul consiglio di effettuare delle ricerche, in quanto nel frattempo sono venuto a conoscenza dell’esistenza di uno scanner specifico; quindi, è possibile trovare affreschi coperti da malta o da calce. Nella fattispecie l’ho visto in azione (in TV) a Istambul, nella grande chiesa moschea di SANTA SOPHIA, con risultati eccellenti.

Cognomi famosi: Bissari

(Articolo di Adriano Bevilacqua sul cognome Bissari da Vicenza in Centro n. 2- 2025, periodico dell’associazione Vicenza in Centro aps).

Pur avendo notizia storica solamente nel 1168 dove, in un atto di compravendita ai conti Maltraversi, all’epoca conservato nell’archivio dei monaci di S. Felice, appare come testimone Olderico Bissari, questa famiglia ha origini ben più antiche se, a quella data, già possedeva, nel peronio cittadino (l’attuale piazza dei signori) una torre, un giardino cintato e merlato ed un palazzo che si affacciava sulla piazza e arrivava, al retro, fino alla torre Carnaroli (oggi torre del tormento) Nel 1220 il comune acquisto il palazzo per farne residenza del podestà. I Bissari si trasferirono in un nuovo palazzo a isola, compreso tra contrà Vescovado, contrà porta castello, stradella del Duomo e la parte finale di contra S. Francesco vecchio. Nel 1226 il comune acquistò anche la torre; a proposito della quale, nel lato orientale, in una nicchia, si trova una statua femminile acefala con due bisce sul petto fatta scolpire dai Bissari a rimarcare l’origine del loro cognome.
Durante il dominio di Ezzelino IV da Romano, essendo i Bissari contrari al tiranno, si ritirarono da ogni attività pubblica, limitandosi a curare i propri interessi economici. Infatti, nel 1207 i fratelli Vito e Guardiello acquistarono dai canonici della cattedrale, il feudo di Creazzo, fino ad allora retto dalla famiglia Trissino, per la somma di 27000 Lire. Nel 1280 il vescovo Bernardo Nicelli cede il feudo vescovile di Costa Fabrica, Castelnuovo e della Coltura di Vicenza a Guidone Lozzo che nel 1285 rinuncia al territorio a favore di Gualdinello di Gualdinello Bissari, che gli corrispose 4250 denari piccoli. Con il feudo di Costa Fabbrica acquisirono anche il titolo di conti. Uno dei personaggi più famoso della famiglia fu Spinella Bissari. Nel 1364 fu investito, molto giovane, del titolo feudale alla morte del padre Giovanni e mantenne il titolo per quasi sessant’anni.
Fu deputato cittadino e sedò i tumulti tra il duca di Milano e il Carrara nel 1390. Con la dedizione di Vicenza a Venezia del 1404, mantenne la sua importane posizione tanto che nel 1406 ottenne come privilegio la cittadinanza veneziana. Ebbe una notevole carriera politica ed un ingente accumulo di beni. Senza discendenza, riuscì a far nominare erede del titolo, il figlio naturale Francesco Antonio. Caso raro nella storia, che un paese cambi il proprio nome, Costa Fabbrica, con quello della famiglia che ne deteneva il controllo, Costabissara. Solitamente è il signore del paese che prenda il nome del paese stesso. Nel corso del 500 emerge la figura di un altro Spinella- Fu un importante membro dell’accademia olimpica, tanto da meritare di essere raffigurato nel secondo ordine di statue dell’omonimo teatro, del quale fu anche uno dei fondatori. Ultimo erede della famiglia fu Girolamo Enrico Sforza Bissari alla cui morte il 1859 l’ingente patrimonio fu disperso tra vari eredi.
Adriano Bevilacqua

Un omaggio a Maurice Ravel al Teatro Comunale di Vicenza

La stagione di concerti della Società del Quartetto di Vicenza prosegue con un appuntamento imperdibile per gli appassionati della musica di Maurice Ravel. Lunedì 10 febbraio, alle 20:45 nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale, tre grandi nomi della scena musicale italiana – Pietro De Maria, Enrico Dindo e Massimo Quarta – si uniranno per una serata interamente dedicata al celebre compositore francese.

Tre maestri italiani celebrano Maurice Ravel

Il pianista Pietro De Maria, il violoncellista Enrico Dindo e il violinista Massimo Quarta sono tre figure di spicco della musica classica italiana. Ognuno di loro vanta carriere luminose che li hanno portati a collaborare con le principali orchestre e direttori d’orchestra internazionali.  Tra questi Riccardo Muti, Daniel Harding e Mstislav Rostropovich.

Maurice Ravel Massimo Quarta
Massimo Quarta

Distintisi in prestigiosi concorsi internazionali come il Paganini di Genova (Massimo Quarta), il Concorso Rostropovich (Enrico Dindo) e il Dino Ciani (Pietro De Maria), i tre musicisti non solo si sono affermati come solisti, ma hanno anche contribuito alla formazione di giovani talenti attraverso le loro attività didattiche in istituzioni di rilievo come il Mozarteum di Salisburgo e il Conservatorio della Svizzera Italiana.

Un programma interamente dedicato a Maurice Ravel

La serata si aprirà con la Sonata per violino e violoncello, composta da Ravel nel 1922 in memoria di Claude Debussy. Questa pagina musicale, ricca di armonie spiazzanti e dissonanze, rappresenta una delle composizioni più innovative del compositore francese.

 

Pietro de Maria Maurice Ravel
Pietro De Maria

A seguire, Pietro De Maria eseguirà al pianoforte Gaspard de la nuit, un’opera virtuosistica ispirata ai poemetti in prosa di Aloysius Bertrand. I tre movimenti – Ondine, Le gibet e Scarbo – catturano atmosfere oniriche e suggestive, portando il pubblico in un viaggio musicale unico.

Il programma si concluderà con il celebre Trio in La minore, composto nel 1914. L’opera, intrisa di influenze musicali basche e orientali, spicca per il suo carattere cosmopolita e la varietà dei suoi movimenti: dal luminoso esordio al Pantoum malese, fino alla Passacaglia e al brillante finale.

Informazioni e biglietti per l’omaggio a Maurice Ravel

Il concerto inizia alle 20:45 presso la Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza. I biglietti sono disponibili presso la Sede della Società del Quartetto (Vicolo Cieco Retrone 24), la biglietteria del Teatro Comunale (Viale Mazzini 39) e online sul sito www.tcvi.it.