sabato, Aprile 19, 2025
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Maltempo in Lombardia, alberi caduti e allagamenti

MILANO (ITALPRESS) – Il maltempo che sta interessando in queste ore il Nord Italia non ha risparmiato la Lombardia, dove si registrano alberi caduti in strada, allagamenti di abitazioni e locali interrati, problemi alla viabilità. Dalla mezzanotte di oggi i vigili del fuoco hanno svolto oltre 500 interventi in tutta la regione.

Per far fronte ai danni causati dal maltempo, in diversi comandi provinciali è stato potenziato il dispositivo di soccorso, richiamando personale libero dal servizio. Le aree più colpite risultano essere la città metropolitana di Milano e il suo hinterland, le province di Brescia, Lodi, Pavia e Cremona.

Raffiche di vento e parchi chiusi a Milano

Già dalla serata di ieri le forti raffiche di vento hanno provocato la caduta di alberi a Milano e resi necessari diversi interventi. Si prevede il perdurare di tale situazione anche nel corso della giornata di oggi. Per questo l’Ucl (Unità di crisi locale) che si è riunita nella serata di mercoledì ha deciso che oggi i parchi rimarranno chiusi.

E’ attiva l’allerta meteo gialla (rischio ordinario) idrogeologica, idrica, temporali e vento, quindi si invitano i cittadini e le cittadine a porre particolare attenzione in prossimità delle aree a rischio esondazione dei due fiumi, Lambro e Seveso, e dei sottopassi. In particolare, a causa del vento, si raccomanda di non sostare sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende. È importante provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possono essere spostati dalle intemperie.

– foto ufficio stampa Vigili del Fuoco –

(ITALPRESS).

A Palermo l’inaugurazione dell’Anno giudiziario tributario 2025, la cerimonia a Palazzo Steri

PALERMO (ITALPRESS) – Con i saluti del rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri si apre, nell‘Aula Magna di Palazzo Steri, la cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario tributario 2025.

“Questo è un luogo che accoglie tante inaugurazioni, non solo in ambito accademico: è con estremo piacere che voglio porgere il mio saluto a questa importante manifestazione che coinvolge il mondo tributario”, sottolinea Midiri.

Le parole di Novara

“Nel lungo periodo, circa un decennio, il numero di nuovi procedimenti sopravvenuti a livello nazionale, sia in primo che in secondo grado, è andato calando fino all’anno 2021, mentre ha subito una brusca impennata, per quanto riguarda i ricorsi in primo grado, nel 2022, nel 2023 e ancor di più nel 2024”. Lo afferma nella sua relazione il presidente della Corte di Giustizia tributaria di secondo grado della Sicilia, Antonio Novara, durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario 2025. “Per la Regione Sicilia i ricorsi in primo grado sono stati circa 224 mila, con la sopravvenienza più alta avutasi presso la Corte di primo grado di Catania – prosegue Novara -. Solo la Campania ha registrato numeri più alti. Le Corti siciliane di primo grado hanno, però, esaurito il maggior numero di ricorsi a livello nazionale, ben il 20,7% con 308.829 decisioni. Nonostante l’elevatissimo numero di definizioni, il dato dei ricorsi pendenti risulta, tuttavia, ancora assai critico: al 31 dicembre 2024 risultavano pendenti davanti alle Corti di primo grado ben 49.751 controversie (oltre 4mila in più rispetto a quelle pendenti alla fine dell’anno precedente e oltre 10mila in più rispetto a quelle pendenti al 31 dicembre 2022), con le punte maggiori soprattutto nelle due grandi città metropolitane. Il trend di sopravvenienze ha subito un’ulteriore accelerazione nel 2023, proseguita nel 2024 con l’iscrizione di ben 37.360 nuovi ricorsi; d’altro canto nel primo scorcio di quest’anno le controversie pervenute sono già 6.438, con punte allarmanti a Catania e Messina. Il susseguirsi ormai da più di tre anni dell’aumento delle sopravvenienze lascia temere che ci si trovi dinanzi a un fatto strutturale, che occorre fronteggiare con adeguate misure. Venendo alla Corte di secondo grado, vi è stata a livello nazionale una generale contrazione delle sopravvenienze fino al 2023, ma nel 2024 si è avuto un aumento del numero di nuovi procedimenti pari al 15% circa rispetto all’anno precedente”.

“La tendenza al rialzo nel 2024 – sottolinea il presidente Novara – si è registrata pressappoco nella stessa misura anche in Sicilia, ma dai primi dati del 2025 sembra destinata, purtroppo, ad aumentare. Nonostante l’encomiabile sforzo messo in atto per la riduzione dell’arretrato, desumibile dal numero di procedimenti d’appello definiti, nel panorama nazionale le pendenze davanti a questa Corte sono però rimaste, al 31 dicembre 2024, con il valore assoluto più alto (esattamente 20.144 procedimenti), pari al 23,98% del totale nazionale, con una diminuzione, però, di quasi il 2% sul dato nazionale. In sostanza, mentre davanti alle Corti siciliane di primo grado l’arretrato ha purtroppo fatto un ulteriore salto in avanti, imputabile soprattutto al considerevole incremento delle sopravvenienze, nella Corte di secondo grado è al contrario proseguita l’ottima performance riportata nel biennio 2020/2021 e consolidatasi nel 2022, nel 2023 e da ultimo anche nel 2024, nel quale l’arretrato ha registrato un calo di quasi 5mila procedimenti. In definitiva, nel corso del quinquennio che va dal 2020 al 2024 si è avuta una riduzione delle pendenze nel numero di oltre 21mila procedimenti, che ha comportato un decremento percentuale complessivo di oltre il 50% in soli cinque anni. Ritengo che gli obiettivi raggiunti possano essere ripetuti pure nel 2025 grazie all’impegno ininterrottamente dimostrato da tutti i componenti della Corte”.

“In ordine al processo telematico, le dotazioni strutturali necessarie al suo funzionamento esigono nell’immediato futuro un netto miglioramento. Infatti, se la norma che stabiliva che le udienze in primo grado davanti al giudice monocratico dovessero essere celebrate con collegamento da remoto è stata abrogata, è comunque prevedibile che, via via nel tempo, le udienze a distanza sia dinanzi al giudice unico che al giudice collegiale saranno la regola e quelle in presenza l’eccezione. Ciò ovviamente renderà indispensabile migliorare nella quantità e nella qualità gli strumenti informatici che, nella situazione attuale, creano ancora qualche difficoltà, soprattutto nel caso in cui più udienze si svolgano contemporaneamente – aggiunge Novara, – Sarà altrettanto inevitabile reperire gli spazi necessari. Di questi spazi credo che nessuna delle Corti di primo grado al momento disponga; né saranno sufficienti neanche quelli di cui attualmente gode la Corte regionale, che mi auguro possa essere ospitata in un immobile solo a essa riservato. In questo senso ho manifestato l’anno scorso il mio compiacimento per la dichiarazione fatta dal presidente della Regione circa la volontà di operare perché fosse assicurata alla Corte, unitamente ad altri uffici giudiziari, una sede adeguata alla dignità della funzione che essa esercita. Purtroppo nessuna novità ha fatto seguito a quella dichiarazione, ma sono certo che si tratta di questione nient’affatto accantonata e di cui mi preme sottolineare l’importanza. Se le criticità di cui ho detto verranno superate, non ravviso altri ostacoli all’ulteriore proficuo funzionamento del processo telematico, che può ritenersi ormai entrato nella vita quotidiana di tutti i giudici, i quali ne fanno uso, con rarissime eccezioni, per lo studio delle controversie e la redazione delle sentenze, così alleviando il lavoro delle segreterie e contribuendo a ridurre significativamente i tempi di deposito e di pubblicazione dei provvedimenti”.

– foto xd8/Italpress –

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Supporto alla fragilità, in Puglia 3,8 milioni agli Ambiti Territoriali Sociali

BARI (ITALPRESS) – “La Regione Puglia compie un ulteriore passo nel rafforzamento del welfare territoriale e approva un importante intervento in favore degli Ambiti Territoriali Sociali per l’attuazione di servizi sociali di supporto in favore delle persone con disabilità, anziani non autosufficienti e delle loro famiglie”. Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato lo stanziamento in materia di welfare approvato dalla Giunta regionale. Le risorse, pari a destinando 3.870.560 euro, sono finalizzate a rafforzare una rete pubblica e territoriale che sostenga concretamente chi si prende cura, ogni giorno, di persone in condizione di fragilità.

Il finanziamento permetterà: la creazione di strumenti per l’incrocio qualificato tra domanda e offerta di lavoro degli assistenti familiari; l’attivazione di servizi di supporto gestionale, legale e amministrativo per le famiglie; la costruzione di una rete stabile di collaborazione tra istituzioni, Centri per l’Impiego, Ambiti sociali ed Enti del Terzo Settore. Sarà istituito un Tavolo di coordinamento tra il Dipartimento Welfare e ARPAL Puglia, con l’obiettivo di integrare le azioni degli Ambiti Sociali e dei Centri per l’Impiego per creare un sistema efficace e trasparente, in grado di valorizzare la figura degli assistenti familiari ed offrire alle famiglie un supporto concreto e continuativo.

Gli Ambiti Territoriali potranno attivare i progetti anche in collaborazione con gli Enti del Terzo Settore, utilizzando strumenti di co-programmazione e co-progettazione, in linea con il Codice del Terzo Settore. La Regione Puglia conferma la scelta di promuovere un welfare comunitario e generativo, fondato sulla responsabilità condivisa e sulla valorizzazione delle capacità delle persone e delle comunità. “La qualità dell’assistenza deve fondarsi sulla centralità della persona, intesa anche quale consapevolezza ed empowerment di chi assiste la persona con disabilità, e sulla creazione di una rete articolata, differenziata e diffusa sul territorio di servizi di cura e di supporto, in grado di coprire gli spazi della continuità assistenziale, valorizzando la prossimità e il welfare comunitario” dichiara il consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia Ruggiero Mennea.

“Vogliamo costruire una rete di servizi che metta al centro le persone e le comunità di appartenenza. Le risorse saranno gestite per attivare sportelli di supporto, percorsi formativi per caregiver, servizi informativi e pratici per facilitare l’accesso a diritti, tutele ed opportunità lavorative” aggiunge la direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano.

– foto IPA Agency –

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Allerta rossa per maltempo in Piemonte, fiumi esondati e strade chiuse

ROMA (ITALPRESS) – Allerta rossa in Piemonte per il maltempo, che ha colpito nelle ultime ore tutto il Nord-Ovest. A Torino in pieno centro da ieri notte è stata disposta con un’ordinanza la chiusura dei Murazzi ad auto e pedoni, per l’innalzamento del livello del Po. La Protezione Civile monitora costantemente la situazione.

Nel resto della regione, a causa dell’innalzamento del fiume Sesia, sono state chiuse la statale “Biellese” nella località di Romagnano Sesia (provincia di Novara) e la statale 299 “Di Alagna” a Serravalle Sesia nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Nella stessa zona si registra l’innalzamento del fiume Strona, mentre si è verificata l’esondazione del torrente Anza a Calasca-Castiglione. Una frana a Bannio Anzino ha reso necessaria la chiusura della strada statale “Di Macugnaga”. Chiusa anche la statale 589 “Dei Laghi di Avigliana”, in provincia di Torino, per un allagamento.

Sono sette le valli per le quali Arpa ha dichiarato il livello massimo di pericolo: Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sansone e bassa Valsusa. A San Sebastiano, il Po ha superato il livello di pericolo e, sempre secondo Arpa, in 24 ore è salito da 2,4 metri a più di 6. In tutto il Piemonte finora sono stati 200 gli interventi dei vigili del fuoco per soccorri e salvataggi di persone in strada o nella propria abitazione. In montagna è arrivata anche la neve: come a Prali, nel Pinerolese, dove si registrano 50 centimetri di neve nelle ultime ore.

A Torino chiusi i Murazzi e quattro ponti

Prosegue l’emergenza maltempo a Torino. Dopo la chiusura alle auto e ai pedoni dei Murazzi per l’innalzamento delle acque del Po, sono stati chiusi anche il ponte Ferdinando di
Savoia per il superamento della soglia di guardia dello Stura, il ponte Amedeo VIII di strada Settimo e i ponti Carpanini e Bologna che attraversano la Dora. Dal Centro operativo comunale della Protezione Civile avvisano i cittadini di evitare di addentrarsi nei parchi cittadini, in particolare quello della Pellerina. Sempre per il maltempo, il collegamento ferroviario del Frejus rimarrà chiuso fino alle 5 della giornata di domani 18 aprile. Da
alcuni minuti invece sono stati riaperti i trafori autostradali del Frejus e del Monte Bianco.

Disagi contenuti in Liguria

Criticità contenute e localizzate in particolare in Valbormida a causa delle piogge delle ultime ore, con l’allerta gialla fino alle 15 di oggi, giovedì 17 aprile, sul centro e ponente ligure. Non risultano danni a persone o situazioni di isolamento. A Millesimo una frana ha interrotto la Sp28 bis dove si sta lavorando per la riapertura a senso unico alternato con semaforo. La Sp29 del Colle di Cadibona è parzialmente allagata tra Dego e Piana Crixia a causa dell’esondazione in alcuni tratti del torrente Pollovero.

Allagamenti anche lungo la Sp339 di Cengio a circa 200 metri dal confine con il Piemonte. A Osiglia è crollato un muretto che ha parzialmente ostruito la strada provinciale, ancora transitabile. Una frana ha interrotto la strada in frazione Montecala, tra Millesimo e Cosseria. Decine gli interventi dei Vigili del Fuoco anche sulla costa e nell’entroterra del Tigullio per caduta alberi a causa del vento forte. La sala operativa regionale della Protezione Civile è in contatto costante con i sindaci sul territorio. I previsori di Arpal sono al lavoro per l’emissione del prossimo bollettino meteo dopo le 12 con tutti gli aggiornamenti anche sull’allerta.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Crosetto “Forze straordinarie su missioni pace ma oggi serve altro”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo una difesa straordinaria costruita per fare qualcosa che in questo momento non è la nostra priorità: abbiamo costruito le forze armate soprattutto per fare le missioni di pace internazionale e, nel fare questo lavoro, siamo apprezzati da tutti. Ma adesso ci serve altro, ci serve anche la capacità di difendersi da possibili scenari negativi per noi, che fino a tre anni fa non pensavamo che potessero esserci”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ad “Agorà” su Raitre.

Bisogna “costruire dei sistemi di difesa che ci consentano di reagire di fronte alla pazzia di qualche paese e questo significa investire. Non significa dedicare tutte le risorse alla difesa, ma dedicare una parte giusta per questo momento storico che stiamo vivendo”.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Il Made in Italy farmaceutico alla sfida di Trump

di Stefano Vaccara

NEW YORK (ITALPRESS) – Alla vigilia della visita ufficiale della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Casa Bianca, il Consolato Generale d’Italia a New York ha ospitato un evento di alto profilo dedicato a uno dei settori di maggiore successo – e spesso meno celebrati – del Made in Italy: l’industria farmaceutica. Intitolato “Italian Pharma: A Business Success Story of Innovation and Excellence”, l’incontro si è svolto in occasione del Made in Italy Day, e ha visto l’apertura da parte del Console Generale Fabrizio Di Michele, che ha sottolineato l’importanza strategica del comparto per l’economia italiana e per le relazioni transatlantiche.

“Oggi celebriamo un settore strategico di eccellenza per la nostra economia e per i rapporti bilaterali con gli Stati Uniti, forse meno visibile rispetto ai simboli tradizionali del nostro stile, ma non meno fondamentale”, ha dichiarato Di Michele. “L’innovazione e la qualità del pharma italiano sono riconosciute a livello globale, come dimostrano gli importanti investimenti proprio qui nell’area del Tristate e in tutto il Paese”.

Moderato dal giornalista Mario Calvo-Platero, il dibattito ha visto protagonisti esponenti di vertice di Bracco, Kedrion e Menarini, tre gruppi con una solida presenza industriale, distributiva e scientifica negli Stati Uniti. Tra i relatori: Marco Campione, Presidente e CEO di Blue Earth Diagnostics (gruppo Bracco); Paolo Marcucci, Presidente di Kedrion; e Ken Hoberman, COO e co-fondatore di Stemline Therapeutics (gruppo Menarini). I relatori hanno sottolineato come gli Stati Uniti rappresentino oggi un hub cruciale per la ricerca, la produzione e l’accesso alle cure, in un contesto in cui l’export farmaceutico italiano verso gli USA ha superato i 10 miliardi di euro nel 2024, contribuendo a un valore complessivo della produzione di oltre 56 miliardi di euro.

“Bracco è orgogliosa di rappresentare la forza dell’industria farmaceutica italiana”, ha dichiarato Campione. “Gli Stati Uniti sono il nostro mercato principale per innovazione e manifattura avanzata”. “In Kedrion ci concentriamo sulle malattie rare e gravi”, ha affermato Marcucci. “Il mercato americano è essenziale per ampliare l’accesso globale alle terapie plasmaderivate”. “A Stemline siamo onorati di proseguire la missione ultracentenaria di Menarini nella salute globale”, ha aggiunto Hoberman.

Nel dibattito, la discussione si è ampliata anche a temi di attualità politica, in particolare i nuovi dazi annunciati da Donald Trump e la visita imminente della premier Meloni alla Casa Bianca. Durante le interviste rilasciate a Italpress, e in conversazioni informali, diversi relatori hanno espresso preoccupazione per il possibile impatto delle politiche protezionistiche americane su ricerca congiunta, catene di approvvigionamento biotech e investimenti transnazionali. L’iniziativa ha dimostrato come l’industria farmaceutica italiana sia oggi un modello di successo globale, ma anche un ponte strategico tra Italia e Stati Uniti, in un momento geopolitico delicato. Un settore che parla di eccellenza, innovazione e partnership, il vero volto del Made in Italy che guarda al futuro.

– foto xo9/Italpress –

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Mattarella ha lasciato l’ospedale

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, secondo quanto si apprende, ha lasciato l’ospedale Santo Spirito ed è giunto al Quirinale. Il Capo dello Stato è stato sottoposto a un intervento programmato per l’impianto di un pacemaker.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

US Space Force prepara un documento strategico per espandere la collaborazione internazionale

ROMA (ITALPRESS) – La U.S. Space Force sta ultimando un documento strategico volto a espandere la collaborazione internazionale in orbita, mentre la branca militare cerca di prepararsi a operare in un dominio conteso. Parlando allo Space Symposium, il capo delle operazioni spaziali del servizio, il generale Chance Saltzman, ha detto che presto pubblicherà una “Strategia di partnership internazionale”, descrivendola come un quadro per aumentare la collaborazione con gli alleati, migliorare l’interoperabilità, massimizzare la condivisione delle informazioni e garantire gli interessi collettivi nello spazio. “L’ho già detto e lo ripeto – ha sottolineato nel corso del suo intervento -: il potere spaziale è lo sport di squadra per eccellenza”.

La strategia è attualmente nelle fasi finali di coordinamento e sarà resa nota nelle prossime settimane. Lo sforzo della Forza spaziale per aumentare la collaborazione internazionale giunge mentre sia la Russia che la Cina hanno dimostrato negli ultimi anni avanzate capacità anti-satellite, sollevando le preoccupazioni dei funzionari della difesa degli Stati Uniti per le vulnerabilità dei sistemi spaziali che sono fondamentali per le comunicazioni, la raccolta di informazioni e l’allarme missilistico.

Saltzman, anticipando i contenuti della strategia, ha sottolineato che la vastità e la complessità delle operazioni spaziali rendono impossibile per ogni singola nazione proteggere il dominio da sola. “Il dominio spaziale è troppo grande, complesso e dinamico perché una singola nazione possa proteggerlo autonomamente”, ha osservato. Contrastare le azioni ostili contro gli Stati Uniti e gli alleati nello spazio, ha detto, “richiede uno straordinario grado di fiducia, coordinamento e impegno condiviso tra nazioni che condividono le stesse idee. La cooperazione con alleati, partner ed entità commerciali non è solo una buona idea, è essenziale”, ha aggiunto.

La nuova strategia arriva mentre la Forza spaziale, istituita nel dicembre 2019, continua a definire il suo ruolo operativo e a sviluppare le sue capacità in un contesto di crescente riconoscimento dello spazio come dominio bellico. La strategia si basa su iniziative già in corso, tra cui la nomina, l’estate scorsa, del maresciallo dell’aria britannico Paul Godfrey ad assistente capo delle operazioni spaziali per i concetti futuri e le partnership – la prima volta che un ufficiale non statunitense è stato integrato in una posizione così elevata all’interno della Space Force.

“La sua presenza ha creato un promemoria quotidiano nel quartier generale che ci ricorda che dobbiamo rimanere collegati. Dobbiamo considerare ciò che i nostri alleati e partner potrebbero pensare”, ha commentato Saltzman. Ha descritto la nuova strategia come una “infrastruttura per trasformare la politica in azione, garantendo un approccio unificato e resistente alla sicurezza spaziale internazionale”. Uno dei principi chiave contenuti nel documento è quello di sfruttare i vantaggi comparativi dei diversi partner.

“Si tratta di economia di base. Ognuna delle nostre nazioni e organizzazioni ha qualcosa da offrire”, ha detto Saltzman. “Il trucco sta nel concentrarsi sulle aree in cui abbiamo un vantaggio comparativo. Forse è la consapevolezza del dominio spaziale o i carichi utili ospitati. Forse è la capacità di lancio, o anche la semplice geografia di una stazione di terra”.

La Space Force condivide già i dati relativi alla consapevolezza del dominio spaziale con gli alleati e ha stabilito partnership con Paesi come la Norvegia e il Giappone su specifiche missioni spaziali. Tuttavia da parte americana è riconosciuto che un’integrazione più profonda richiederà il superamento di ostacoli significativi, in particolare per quanto riguarda le informazioni classificate. “Non sono soddisfatto dei nostri progressi nella declassificazione delle informazioni”, ha continuato il capo dell’ente spaziale USA.

“Dobbiamo essere più veloci. Dobbiamo passare dalla mentalità del “bisogno di sapere” a quella del “bisogno di condividere”. Le barriere che dobbiamo affrontare sono complicate, ma non sono insormontabili”. Saltzman ha sottolineato l’importanza delle esercitazioni congiunte per garantire la preparazione a potenziali conflitti futuri. “Se non siamo strettamente accoppiati nell’addestramento, se non conciliamo i nostri concetti operativi, se non integriamo le nostre capacità, avremo una curva di apprendimento molto ripida quando saremo chiamati in causa in una crisi o in un conflitto”, ha affermato.

La strategia delinea piani per incorporare più personale alleato nei processi di progettazione delle forze statunitensi “fin dall’inizio”, espandendo al contempo le esercitazioni congiunte e gli scambi di personale. Come esempio di partnership di successo, viene portata quella tra un’unità della Space Force a Tucson, in Arizona, e gli alleati in Sud America. “Con un equipaggio di soli guardiani e aviatori, il team ha condotto 19 importanti iniziative di cooperazione per la sicurezza in sette nazioni partner. Hanno aiutato a installare telescopi e centri operativi in tutto il continente. E forse la cosa più impressionante è che il team ha sfruttato le capacità commerciali per costruire un sistema di consapevolezza del dominio migliorato” per condividere i dati, ha aggiunto. “Questo è un incredibile passo avanti nell’integrazione dei partner in Sud America”.

– foto IPA Agency –

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La Serbia non accetta l’introduzione di nuove sanzioni UE contro la Bielorussia

BELGRADO (SERBIA) (ITALPRESS) – La Serbia è l’unico paese candidato all’adesione all’Unione Europea dei Balcani occidentali che non ha rispettato la nuova decisione di politica estera dell’UE sull’introduzione di ulteriori sanzioni contro la Bielorussia.

Tutti gli altri paesi candidati all’adesione all’UE dei Balcani occidentali (Macedonia del Nord, Montenegro, Albania e Bosnia-Erzegovina) si sono allineati a tale decisione del Consiglio dell’UE.

L’Unione europea ha deciso di aggiungere 25 persone e sette entità giuridiche della Bielorussia all’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi soggetti a misure restrittive a causa della situazione in Bielorussia e del coinvolgimento di Minsk nell’aggressione russa contro l’Ucraina.

– foto Tanjug –

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Sequestrata nel padovano discarica abusiva rifiuti di 2.000 mq

PADOVA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Padova, nell’ambito di un’attività di polizia ambientale condotta in collaborazione con militari del Reparto Operativo Aeronavale del Corpo, hanno sequestrato un’area di circa 2 mila mq adibita a discarica di rifiuti speciali classificati come pericolosi e non. In particolare, grazie ai sofisticati strumenti di bordo in dotazione al velivolo, presso un terreno nel comune di San Giorgio delle Pertiche (PD) veniva individuata la presenza di un’ingente quantità di rifiuti in evidente stato di abbandono.

I successivi riscontri, grazie ad una mirata attività di intelligence, permettevano di accertare l’esercizio non autorizzato di un’abituale attività di gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non, in assenza della prevista iscrizione al Catasto Nazionale dei Rifiuti ad opera di un soggetto titolare, fino al 2024, di partita I.V.A. operante nel settore delle confezioni varie per l’abbigliamento.

In ragione dei potenziali rischi per la salute derivanti dall’abbandono dei materiali rinvenuti, tra i quali bombole di gas, batterie esauste, estintori, elettrodomestici, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro dell’intera area, deferendo alla Procura della Repubblica di Padova il responsabile per le ipotesi di reato di gestione di rifiuti non autorizzata, punita dalle leggi del Testo Unico Ambientale, di violazione dei sigilli posti dai militari a tutela dell’area sequestrata e di oltraggio a pubblico ufficiale.

– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).