mercoledì, Marzo 19, 2025
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Arnas Garibaldi Catania “Attivi tutti i posti letto di terapia intensiva”

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CATANIA (ITALPRESS) – “L’Arnas Garibaldi ha da tempo completato gli interventi necessari e reso pienamente operativi e pienamente utilizzati dagli utenti tutti i posti letto di terapia intensiva e semintensiva, allineandosi così al decreto legge 34/2020 ed alle previsioni regionali e nazionali di ampliamento della rete ospedaliera”. E’ quanto precisa in una nota l’Arnas Garibaldi.
“All’interno dell’Azienda ospedaliera nel presidio ospedaliero Garibaldi-Centro di Piazza Santa Maria di Gesù, sono attualmente in piena attività: 20 posti letto di terapia intensiva, presenti nella nuova struttura di emergenza inaugurata dal presidente della Regione, 16 posti letti di terapia semintensiva, entrambi realizzati esclusivamente con fondi aziendali con il supporto di attrezzature assegnate a suo tempo dalla struttura commissariale”.
“Nel presidio ospedaliero di Nesima sono già operativi 10 posti letto di terapia semintensiva ad indirizzo pneumologico, realizzati questi dal soggetto attuatore individuato dal governo Regionale per l’emergenza Covid, Sono oggi in fase di realizzazione i lavori per l’ampliamento del Pronto Soccorso pediatrico che, comunque, non prevedono incremento di posti letto di terapia intensiva e subintensiva di cui al D.L. 34/2020” conclude la nota.

– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Arnas Garibaldi Catania “Attivi tutti i posti letto di terapia intensiva”

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CATANIA (ITALPRESS) – “L’Arnas Garibaldi ha da tempo completato gli interventi necessari e reso pienamente operativi e pienamente utilizzati dagli utenti tutti i posti letto di terapia intensiva e semintensiva, allineandosi così al decreto legge 34/2020 ed alle previsioni regionali e nazionali di ampliamento della rete ospedaliera”. E’ quanto precisa in una nota l’Arnas Garibaldi.
“All’interno dell’Azienda ospedaliera nel presidio ospedaliero Garibaldi-Centro di Piazza Santa Maria di Gesù, sono attualmente in piena attività: 20 posti letto di terapia intensiva, presenti nella nuova struttura di emergenza inaugurata dal presidente della Regione, 16 posti letti di terapia semintensiva, entrambi realizzati esclusivamente con fondi aziendali con il supporto di attrezzature assegnate a suo tempo dalla struttura commissariale”.
“Nel presidio ospedaliero di Nesima sono già operativi 10 posti letto di terapia semintensiva ad indirizzo pneumologico, realizzati questi dal soggetto attuatore individuato dal governo Regionale per l’emergenza Covid, Sono oggi in fase di realizzazione i lavori per l’ampliamento del Pronto Soccorso pediatrico che, comunque, non prevedono incremento di posti letto di terapia intensiva e subintensiva di cui al D.L. 34/2020” conclude la nota.

– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Asp Trapani, Croce “Entro il 31 marzo chiusi referti istologici 2024”

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TRAPANI (ITALPRESS) – “In riferimento alla notizia relativa al caso di una paziente di Mazara del Vallo che ha presentato una denuncia alla Procura di Marsala affermando di aver dovuto attendere otto mesi per avere il risultato di un esame istologico, la direzione generale dell’Asp di Trapani conferma l’impegno a chiudere entro il 31 marzo 2025 tutti i referti istologici relativi al 2024 e refertare tutti i campioni istologici pervenuti dai presidi ospedalieri del territorio di pertinenza entro il mese di gennaio 2025”.
Lo precisa il manager dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, in una nota dove sottolinea la determinazione di un netto cambio di passo rispetto al pregresso e la piena volontà di migliorare l’efficienza operativa e la risposta sanitaria. “L’ottimizzazione della gestione dei processi di refertazione è un punto prioritario della programmazione aziendale – ha detto Croce – Dal momento in cui sono emerse le criticità legate ai tempi di attesa relativi ai referti, ho immediatamente attivato una serie di convenzioni con Asp Catania, Azienda Ospedaliera Garibaldi di Catania e Policlinico di Palermo, al fine di esaurire nel più breve tempo possibile tutto l’arretrato. Inoltre – ha aggiunto – allo scopo di accelerare la refertazione dei campioni istologici, con particolare riferimento alle biopsie osteo midollari, è stato avviato con una azienda privata un apposito servizio di processazione e refertazione dei campioni, e ad oggi ammontano complessivamente a 2058 i casi istologici evasi, mentre ne restano ancora da esaminare 244”.
“Alla base del problema – ha sottolineato il manager – è la grave carenza di medici specialisti in Anatomia patologica che ha comportato macro criticità nella possibilità di rispettare la tempistica, considerata la presenza in azienda di tre dirigenti medici fino a dicembre 2024, a fronte di una dotazione organica che prevede nove unità. Per questo, è stato emanato un concorso pubblico per la copertura di 4 posti di dirigente medico di Anatomia patologica. Queste iniziative sono indicate dettagliatamente in una relazione già inviata al direttore generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute” conclude.

– Foto: ufficio stampa Asp Trapani –
(ITALPRESS).

Asp Trapani, Croce “Entro il 31 marzo chiusi referti istologici 2024”

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TRAPANI (ITALPRESS) – “In riferimento alla notizia relativa al caso di una paziente di Mazara del Vallo che ha presentato una denuncia alla Procura di Marsala affermando di aver dovuto attendere otto mesi per avere il risultato di un esame istologico, la direzione generale dell’Asp di Trapani conferma l’impegno a chiudere entro il 31 marzo 2025 tutti i referti istologici relativi al 2024 e refertare tutti i campioni istologici pervenuti dai presidi ospedalieri del territorio di pertinenza entro il mese di gennaio 2025”.
Lo precisa il manager dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, in una nota dove sottolinea la determinazione di un netto cambio di passo rispetto al pregresso e la piena volontà di migliorare l’efficienza operativa e la risposta sanitaria. “L’ottimizzazione della gestione dei processi di refertazione è un punto prioritario della programmazione aziendale – ha detto Croce – Dal momento in cui sono emerse le criticità legate ai tempi di attesa relativi ai referti, ho immediatamente attivato una serie di convenzioni con Asp Catania, Azienda Ospedaliera Garibaldi di Catania e Policlinico di Palermo, al fine di esaurire nel più breve tempo possibile tutto l’arretrato. Inoltre – ha aggiunto – allo scopo di accelerare la refertazione dei campioni istologici, con particolare riferimento alle biopsie osteo midollari, è stato avviato con una azienda privata un apposito servizio di processazione e refertazione dei campioni, e ad oggi ammontano complessivamente a 2058 i casi istologici evasi, mentre ne restano ancora da esaminare 244”.
“Alla base del problema – ha sottolineato il manager – è la grave carenza di medici specialisti in Anatomia patologica che ha comportato macro criticità nella possibilità di rispettare la tempistica, considerata la presenza in azienda di tre dirigenti medici fino a dicembre 2024, a fronte di una dotazione organica che prevede nove unità. Per questo, è stato emanato un concorso pubblico per la copertura di 4 posti di dirigente medico di Anatomia patologica. Queste iniziative sono indicate dettagliatamente in una relazione già inviata al direttore generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute” conclude.

– Foto: ufficio stampa Asp Trapani –
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Zaia “Il Veneto primo classificato nella classifica delle sanità”

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VENEZIA (ITALPRESS) – “La sanità veneta è la prima a livello nazionale. Lo ha reso noto oggi la più autorevole e indiscutibile delle fonti: il Ministero della Salute. Nelle approfondite ‘pagellè rese note oggi, infatti, non solo il nostro modello sanitario si conferma un’eccellenza nella prevenzione, nell’organizzazione territoriale e nelle cure ospedaliere ma dalla somma dei risultati in questi tre ambiti emerge al primo posto assoluto tra le regioni e provincie autonome italiane con un punteggio pari 287,1. E’ la conferma positiva del grande lavoro portato avanti in questi anni. Il mio ringraziamento va a tutti i professionisti che lo hanno reso possibile: medici, infermieri, operatori, tecnici e personale amministrativo”. Queste le parole del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, di fronte alla massima vetta raggiunta dalla sanità veneta nella classifica resa nota dal Ministero della Salute a conclusione dell’elaborazione dei risultati definitivi del monitoraggio della qualità dei servizi erogati e della quantità dei Lea garantiti riferiti al 2023.
“In un momento storico in cui uno degli obbiettivi è la deospedalizzazione e l’integrazione ospedale-territorio, molto gratificante è il primato assoluto, 95,6, a livello nazionale nella sanità distrettuale – sottolinea Zaia -. Ma anche l’elevato risultato, 97,5, nella prevenzione riconosce la positiva efficacia di un sistema in cui gli screening per le varie patologie garantiscono diagnosi precoci e, quindi, percorsi di cura più adeguati. Ci sono sicuramente ulteriori margini di miglioramento e siamo già al lavoro, come sempre. Lo confermano i risultati del 2024 nell’abbattimento delle liste d’attesa, una battaglia in cui abbiamo impegnato tutte le risorse del Fondo sanitario, di cui potevamo disporre, passando dai 27 milioni di euro nel 2023 agli oltre 48 nel 2024 e agli altrettanti previsti per il 2025. Continueremo ogni azione ci consentirà di garantire e rafforzare il livello raggiunto, a cominciare dagli investimenti in macchinari di ultima generazione che ci vedono impegnare ogni anno 70 milioni di euro”.
“Siamo una vera eccellenza a livello nazionale: la nostra Regione da molti anni si è sempre attestata nei livelli più alti della classifica ma possiamo guardare con orgoglio che questo ulteriore risultato è stato raggiunto con un sostanziale miglioramento in tutte le aree rispetto ai dati del 2022 – aggiunge il Governatore -. Questa indicazione segna che è stato definitivamente superato il guado del dopo pandemia e delle difficoltà rimaste in eredità dopo quel triste e complesso periodo. E’ il segno di quale grande lavoro è stato portato a termine nel raggiungimento degli obbiettivi e nella garantire servizi di qualità ai cittadini anche nelle maggiori difficoltà. Per questo, non è secondario constatare che il Veneto non ha mai fatto mancare la qualità ed ha raggiunto un simile risultato garantendo sempre l’equilibrio di bilancio. Diversamente da altre regioni, infatti, in questa fatica non è mai ricorso a manovre straordinarie ma impiegando al meglio i fondi del Servizio Sanitario. La sanità è già affidata per circa il 90% all’autonomia regionale disponibile nell’attuale ordinamento, questo traguardo indica quali orizzonti si aprirebbero per tutti con forme ulteriori come quella differenziata. E’ la conferma che è possibile pensare all’equa suddivisione del benessere anzichè a quella del malessere”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

Al cinema “L’orto americano”, horror gotico di Pupi Avati

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ROMA (ITALPRESS) – Film di chiusura della 81^ Mostra del Cinema di Venezia, arriva in sala il 6 marzo, distribuito da 01 Distribution, “L’orto americano”, l’horror gotico di Pupi Avati. Interpretato da Filippo Scotti, Roberto De Francesco, Armando De Ceccon, Chiara Caselli, Rita Tushingham, Massimo Bonetti, Morena Gentile, Mildred Gustafsson e Romano Reggiani, il film è una produzione Duea Film, Minerva Pictures con Rai Cinema, prodotto da Antonio Avati, Gianluca Curti e Santo Versace. Durante il periodo della Liberazione a Bologna, un giovane tormentato con il sogno di diventare scrittore si innamora perdutamente di una infermiera dell’esercito americano che ha visto una sola volta. Un anno dopo si trasferisce nel cuore del Mid West negli Stati Uniti dove si trova a vivere accanto ad un’anziana madre afflitta dalla misteriosa scomparsa della figlia e le loro case sono separate da un inquietante orto abbandonato. Il giovane intraprende così la ricerca della ragazza, che lo trascinerà in un incubo sempre più oscuro, fino a un sorprendente epilogo in Italia. “Ancora una volta – ha sottolineato Avati, regista bolognese classe 1938 – affrontiamo il genere ‘goticò, in questo caso non solo confermando quei luoghi della nostra regione che sono risultati così significativi, ma allargandoci per la prima parte del racconto a quell’America rurale che è del tutto simile alla nostra Emilia-Romagna”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Webuild, apre a Riyadh la futuristica stazione Metro a cono rovesciato

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RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Ha accolto i suoi primi passeggeri la Qasr Al Hokm Downtown Station, futuristica stazione a cono rovesciato della Metro di Riyadh. Simbolo del “costruire secondo bellezza” e delle ambizioni di sviluppo urbanistico della capitale saudita, unisce architettura moderna, tradizioni locali e tecnologie sostenibili. La stazione – una delle 22 presenti sulla Orange Line, la linea più lunga dell’intera rete metro driverless della capitale saudita inaugurata la scorso novembre – è stata realizzata da Webuild per conto della Royal Commission for Riyadh City.
fsc/gtr

Roberto Lipari, dalle pizzerie a Striscia e ora “L’Ultimo Spettacolo”

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MILANO (ITALPRESS) – Roberto Lipari, comico, attore e conduttore televisivo, noto al grande pubblico come conduttore di Striscia la Notizia, dal prossimo 3 aprile, partendo da Catania, sarà in tour con la sua nuovo piece “L’Ultimo Spettacolo”, che porterà in lungo e largo per tutta l’Italia – con una puntatina in Svizzera – toccando alcuni tra i teatri più prestigiosi. Intervistato da Italpress, il comico palermitano ha spiegato cosa ci sia dietro questo titolo, dei suoi esordi come comico nelle pizzerie (“dopo aver lavorato nelle pizzerie non mi fa paura nemmeno l’Ariston di Sanremo”), alla sua esperienza come “stand-up comedian” (“quando ho iniziato il termine stand-up comedy non esisteva, ma la faceva già Pino Caruso”) fino alla conduzione di Striscia la Notizia (“La vivo come se fossi all’ultimo banco a scuola”).

trl/gsl

Serbia, Gori inaugura scuola d’infanzia con fondi “Partita del Cuore”

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RACA (SERBIA) (ITALPRESS) – “Un’iniziativa di diplomazia sportiva, ma soprattutto di solidarietà”. Con queste parole l’Ambasciatore d’Italia in Serbia, Luca Gori, ha inaugurato la scuola dell’infanzia del distretto di Popovic, nel comune di Raca, insieme al Sindaco Branko Radosavljevic. Presenti alla cerimonia di apertura anche la Direttrice della Fondazione Novak Djokovic, Maja Kremic, e la Direttrice del settore PR e marketing di Banca Intesa, Sandra Lazarevic. La struttura è stata realizzata grazie alla raccolta fondi organizzata dall’Ambasciata d’Italia in Serbia in collaborazione con la Fondazione Djokovic e la Fondazione Intesa in occasione della “Partita del Cuore”, disputata il 5 ottobre scorso tra la Nazionale del Cuore Attori e Cantanti, guidata dal Presidente Giovanni Cali’, e i veterani della Stella Rossa. “Abbiamo voluto dedicare la Giornata dello sport italiano nel mondo – ha proseguito l’Ambasciatore – ad un’attività benefica rivolta ai più piccoli. Grazie alle donazioni di aziende e cittadini che hanno assistito alla partita di calcio abbiamo raggiunto un obiettivo importante: l’apertura della prima scuola dell’infanzia di questa piccola comunità, dove potranno iscriversi circa 40 bambini. È un risultato di cui siamo orgogliosi, che testimonia ancora una volta i profondi legami tra i nostri due Paesi e l’impegno dell’Italia a contribuire allo sviluppo sociale della Serbia”.

– Foto Ambasciata d’Italia in Serbia –

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Industria, per 2 italiani su 3 crisi ormai strutturale

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ROMA (ITALPRESS) – Sulla base dei dati dell’ultimo rapporto ISTAT, l’industria italiana, a dicembre 2024, ha registrato una flessione del 7,1% su base annua, con un calo del 3,1% rispetto a novembre. Una crisi che coinvolge diversi settori, ad eccezione del comparto energetico che cresce del 5,5%. Anche dal punto di vista della produzione si registrano contrazioni in quasi tutti i settori e le industrie registrano forti difficoltà. Una situazione che, secondo quasi 2 italiani su 3, è ormai strutturale, con un Paese in declino e non al passo delle altre potenze mondiali. E’ quanto emerge da un sondaggio di Euromedia Research.
Una percezione che coinvolge in modo uniforme e trasversale i cittadini dal nord al sud del Paese. Sono, invece, poco più di 1 italiano su 5 coloro che vivono questa crisi come una situazione temporanea e passeggera determinata da fattori contingenti. In generale, quindi, in uno scenario di questo tipo, oggi la metà degli italiani in ottica futura pensa alla propria situazione economica con pessimismo. Un trend che, tra alti e bassi, rimane costante da diversi anni. Infatti, pur registrando un calo rispetto, ad esempio, all’anno della pandemia (dove la media annuale dei «pessimisti ha toccato il 63,7%) la quota di coloro che guardano al futuro con negatività resta maggioritaria nel nostro Paese.
Il sondaggio di Euromedia Research è stato realizzato il 17 febbraio 2025 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

– Foto Euromedia Research –

(ITALPRESS).