PALERMO (ITALPRESS) – “Mettere piede dentro quel struttura storicacrea un’emozione non indifferente. Non avrei mai pensato di poterfare ingresso qui con questa qualifica”. Così Antonio Sfameni, nuovo Capo della Squadra Mobile di Palermo, a margine dellaconferenza stampa di presentazione che si è svolta al complesso Santa Elisabetta. Originario della provincia di Palermo, il nuovocapo della Mobile è entrato in Polizia nel 1989 con la qualificadi agente. Sfameni succede a Marco Basile. “Ci tengo a ringraziareil questore Calvino e tutta la squadra mobile. Io sono cresciutoqui dentro, se sono riuscito ad ottenere i risultati che hoottenuto è perché queste persone mi hanno aiutato e seguito”.
xd6/pc/gtr
Sfameni “Orgoglioso di essere nuovo capo Squadra Mobile di Palermo”
Mattarella “Solidarietà e impegno civile sono ossigeno per la società”
ROMA (ITALPRESS) – I Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana sono esempi di “solidarietà, senso di umanità, coinvolgimento nel farsi carico delle difficoltà di altre persone. Ed è giusto farli conoscere”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del conferimento delle onorificenze OMRI conferite “motu proprio” a cittadine e cittadini distintisi per atti di impegno civile.
“Non sono riconoscimenti a eroi. Le persone insignite vivono nella normale quotidianità. E’ questo il pregio del loro comportamento. Esprimono il senso di comunità”, ha sottolineato il capo dello Stato, che ha aggiunto: “Tante altre persone si ispirano a questi valori. Voi qui le rappresentate tutte. Per la società queste azioni e queste iniziative sono ossigeno”. Inoltre “i vostri comportamenti sono la negazione della solitudine. Siamo sommersi da messaggi e da immagini, ma la solitudine è un pericolo molto alto, in questa massa di flussi informativi le relazioni solo apparenti possono disorientare”, ha spiegato il presidente. Scegliere invece dell’indifferenza “l’impegno per chi è in difficoltà rende la vita sociale migliore. Voi siete una ricchezza importante. Grazie per quanto avete fatto”, ha concluso Mattarella.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
Talò “Connettività strategica per l’Africa e l’Occidente”
ROMA (ITALPRESS) – “Un tema importante che dobbiamo affrontare è quello della connettività. I cinesi da tempo si danno da fare con l’iniziativa Belt and Road che prevede anche una via della seta polare. Come Unione Europea, come Italia, ma anche come Occidente, possiamo lavorare per creare delle connessioni a noi convenienti. Il sostegno che è stato espresso anche al G7 in Puglia al progetto per il corridoio di Lobito, va in quella direzione: è un’iniziativa che vede insieme i paesi europei, il G7 e quindi anche gli Stati Uniti, per poter utilizzare le risorse del cuore dell’Africa – dove ci sono i grandi tesori minerari – e poterle più agevolmente portare ai porti dell’Oceano Atlantico. Ecco quindi come possiamo unire le cose tra piano Mattei, grandi progetti infrastrutturali di connessione e necessità di essere presenti in Africa con gli africani, per gli africani”. A dirlo Francesco Talò, già Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio, intervenuto a Radar, il format di Formiche TV in onda su Urania TV.
fsc/gtr
(Fonte video: Utopia Studios)
Rottamazione quater, guida alle scadenze
NAPOLI (ITALPRESS) – Per la settima rata della rottamazione quater la scadenza è fissata al 28 febbraio 2025, con la proroga al 5 marzo. Il punto dell’economista Gianni Lepre.
sat/gtr
Emiliano “Al Policlinico di Bari nuove ambulanze per neonati e adulti”
BARI (ITALPRESS) – Sono state consegnate al Policlinico di Bari quattro nuove ambulanze altamente specializzate, destinate a garantire un servizio di soccorso e trasporto avanzato per i pazienti più critici: due ambulanze di rianimazione, un’ambulanza bariatrica e un’ambulanza per le emergenze pediatriche (Sten).
Alla cerimonia di consegna hanno partecipato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Antonio Sanguedolce e i medici e gli operatori sanitari dei reparti interessati.
L’acquisto dei nuovi mezzi rientra in un progetto finanziato attraverso un finanziamento della Comunità Europea – POR PUGLIA FESR 14-20| Azione 9.12 denominato “ECO-Potenziamento del parco automezzi” dal valore complessivo di oltre 1,86 milioni di euro. Il progetto prevede l’Ecopotenziamento completo e l’acquisto di mezzi Diesel Euro 6, Elettrici ed ibridi. Le ambulanze acquistate sono in totale sette. Quelle attualmente arrivate sono tutte di “TIPO A “. Per le tre di “TIPO B” la consegna è stimata ad aprile.
“Quella di oggi – ha affermato il governatore – è una giornata molto importante, perchè stiamo rinnovando il parco di tutte le ambulanze con dispositivi rianimatori, a partire da quelli neonatali, un servizio che consente a tutti i nostri neonati di essere trasportati nel posto giusto al momento giusto, uno dei servizi di eccellenza del Policlinico che è coordinato dal professor Laforgia. Ovviamente ci sono poi le ambulanze per gli adulti, che sono anch’esse capaci, esattamente come un posto di rianimazione, di trasportare ovunque sul territorio regionale o italiano chi ne ha bisogno poichè in uno stato di necessità di rianimazione. Si tratta di un investimento importante, perchè sono dotazioni molto costose. Ma questo ci consentirà di gestire molte delle patologie e delle situazioni tempo dipendenti con maggiore tranquillità. Si pensi a cosa significa poter assistere sia i bimbi, sia gli adulti con una rianimazione mobile: significa dar loro il massimo della sicurezza e avere il tempo di portarli nel posto giusto, perchè tante sono le situazioni diverse che dobbiamo affrontare”.
“Il Policlinico di Bari – ha aggiunto Sanguedolce – è un hub regionale sia della rete di trasporto di emergenza neonatale, sia della rete delle rianimazioni. Con queste quattro nuove ambulanze, che sono a tutti gli effetti delle unità mobili di rianimazione dotate di tecnologie di ultimissima generazione, potenziamo in modo significativo la nostra capacità di intervento in situazioni critiche. Ne arriveranno altre 3 nell’ambito di un progetto di eco-potenziamento del parco automezzi dell’azienda finanziato attraverso fondi della Comunità Europea”.
– Foto: xa2/Italpress –
(ITALPRESS).
Conclusa a Bologna la terza edizione del progetto YOUZ
BOLOGNA (ITALPRESS) – Creatività e regole per le scuole e nelle università, corsi di aggiornamento per gli insegnanti sull’uso consapevole dell’intelligenza artificiale, creazione di una figura scolastica specializzata per guidare l’adozione di strumenti tecnologici. E poi inclusione sociale con mappe locali accessibili e sistemi Ai per l’assistenza agli anziani, e reti di sensori intelligenti per ottimizzare la viabilità e ridurre il traffico. Infine, creazione di un organo regionale per monitorare l’uso dell’Ai nelle aziende, garantendo una regolamentazione etica. Sono alcune delle sollecitazioni emerse dai lavori di gruppo dei giovani che hanno preso parte alle varie tappe di ‘YOUZ Aì, forum dedicato ai giovani con focus sull’intelligenza artificiale promosso dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto di ART-ER. A Bologna, presso il Tecnopolo, si è concluso il percorso su intelligenza artificiale, giovani generazioni e nuove opportunità, dopo gli appuntamenti di Bologna a giugno durante R2B, a Parma in ottobre, a Ferrara in dicembre e Modena in gennaio. Momenti in cui sono emersi argomenti e temi che hanno permesso di raccogliere e comprendere le aspettative dei giovani che la Regione porterà avanti nei prossimi mesi. La giornata di lavoro è stata chiusa dall’assessore regionale alle Politiche giovanili, Giovanni Paglia, con una sintesi del percorso di partecipazione e confronto fino ad oggi che ha interessato tutti i soggetti, pubblici e privati, che in Emilia-Romagna si occupano di giovani nei più diversi ambiti: educativo, formativo, lavorativo, sociale, sanitario, aggregativo, ricreativo, sportivo, religioso e culturale.
Al Tecnopolo non solo un momento conclusivo del percorso con giovani, studenti, docenti, operatori e istituzioni, ma anche di confronto con esperti provenienti dal mondo della ricerca, delle imprese, dell’università e del terzo settore. “La Regione ascolta i giovani per conoscere, attraverso le loro voci- ha detto l’assessore Paglia- i loro bisogni e obiettivi a partire dal territorio in cui vivono e dal contesto in cui si sviluppano relazioni, problemi, sogni e aspirazioni. YOUZ punta a valorizzare l’ecosistema regionale rivolto alle nuove generazioni, che attraverso una variegata serie di azioni coinvolge direttamente i giovani e chi lavora per e con essi. Il grande lavoro fatto in questi mesi, frutto di un’attività sinergica tra Regione ed Enti locali, ha portato alla costruzione di un documento condiviso che consentirà di accompagnare l’attivazione di spazi giovanili nuovi e di riqualificare quelli esistenti radicandoli fortemente nel contesto sociale di appartenenza”. “Oggi però si apre un nuovo percorso- ha concluso l’assessore-, per una ‘Generazione di ideè che al momento stiamo costruendo, in condivisione con gli amministratori alle politiche giovanili del territorio e che ci vedrà impegnati nel prossimo biennio”.
foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna
(ITALPRESS).
#ChiamalePerNome, al via la nuova campagna Sanofi per le malattie rare
ROMA (ITALPRESS) – In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare 2025 che coincide, come ogni anno, con l’ultimo giorno del mese di febbraio, Sanofi presenta la sua nuova campagna di sensibilizzazione su questo tema, #ChiamalePerNome.
La campagna intende portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’importanza di una maggiore conoscenza e consapevolezza delle malattie rare e sull’impatto che ciascuna malattia ha su chi vi convive e sui suoi familiari e caregiver, promuovendo un linguaggio rispettoso e scevro da pregiudizi, ma anche lontano da quei miti e stereotipi che tolgono umanità all’esperienza di vita della singola persona. Un messaggio che accompagnerà le attività di sensibilizzazione e informazione sulle malattie rare promosse da Sanofi nel corso del 2025, dalla giornata mondiale alle singole giornate dedicate ad alcune malattie rare lisosomiali ed ematologiche.
In Italia, oltre 2 milioni di persone convivono con una malattia rara, affrontando una miriade di piccole e grandi sfide quotidiane legate alla diagnosi tardiva e alla complessità nella gestione della patologia.
Per la campagna #ChiamalePerNome è stato realizzato un video che sarà disponibile sui canali Instagram, Linkedin e Facebook di Sanofi Italia da venerdì 28 febbraio, in occasione della Giornata mondiale delle malattie rare che pone l’accento proprio sull’importanza del linguaggio e della scelta delle parole quando si parla di malattie rare. Ogni persona con una malattia rara ha un nome, una storia e una voce che meritano di essere conosciute e ascoltate.
Per questo non dovrebbe vedersi assegnata alcuna ulteriore “etichetta” che ne sottolinei o amplifichi il valore oppure che intenda suscitare “compassione”.
Attraverso una narrazione evocativa, la campagna sottolinea l’urgenza di un’identificazione tempestiva e precisa delle malattie rare, affinchè nessun paziente rimanga senza risposte.
Inoltre, con sensibilità, il video evidenzia come l’empatia per ciascuna persona che convive con una malattia, tanto più se rara, passi anche e soprattutto attraverso un linguaggio che rispetti la sua dignità senza essere carica di pietismo o, ancor peggio, utilizzi termini bellici.
“Siamo orgogliosi di manifestare anche quest’anno, attraverso una nuova campagna di sensibilizzazione al largo pubblico il nostro impegno di più di quarant’anni nell’ambito delle malattie rare – ha detto Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia e Malta -. Un impegno che si manifesta non solo con le nostre competenze e il supporto alla comunità scientifica e di pazienti, ma anche tramite attività informative e di comunicazione, che fanno sì che il nostro messaggio possa vivere ben oltre la Giornata del 28 febbraio. Abbiamo un’expertise specifica nelle malattie da accumulo lisosomiale e in diverse patologie rare del sangue, dove abbiamo una decina progetti di ricerca clinica in fase 2 e 3, e oltre. Nel nostro quotidiano siamo al fianco dei pazienti, delle associazioni e del mondo istituzionale per contribuire a colmare il gap legislativo ed assistenziale per le persone con malattia rara, gli ostacoli nell’accesso alle terapie innovative e nella diagnosi tempestiva”.
Sono tra 7.000 e 8.000 le malattie rare oggi conosciute, molte delle quali altamente invalidanti e prive di terapie risolutive. Tra queste, un gruppo di particolare rilevanza è rappresentato dalle malattie da accumulo lisosomiale, patologie metaboliche ereditarie di origine genetica che possono compromettere anche seriamente la funzionalità di organi e apparati vitali e si manifestano prevalentemente nei primi anni di vita. Se non adeguatamente e tempestivamente trattate, possono incidere profondamente sulla qualità della vita dei pazienti e, in alcuni casi, anche sulla loro stessa sopravvivenza. Tra le principali patologie appartenenti a questo gruppo figurano la malattia di Gaucher, la malattia di Anderson-Fabry, la malattia di Pompe, la Mucopolisaccaridosi di tipo I (MPS I) e il deficit di sfingomielinasi acida (ASMD). La diagnosi precoce è un fattore determinante per contrastare la progressione di queste patologie, ma attualmente si sta ancora lavorando affinchè lo screening neonatale esteso per queste patologie sia implementato uniformemente su tutto il territorio nazionale.
Le malattie rare del sangue rappresentano un ulteriore ambito di particolare complessità, con patologie che possono avere conseguenze gravi e imprevedibili.
Tra queste, la Porpora Trombotica Trombocitopenica Acquisita (aTTP) è una grave malattia autoimmune della coagulazione che può manifestarsi con eventi acuti e improvvisi, mettendo a rischio organi vitali come cuore, cervello e reni. In queste condizioni, l’intervento tempestivo della medicina d’emergenza-urgenza risulta cruciale per evitare esiti potenzialmente fatali e garantire un trattamento efficace. Il rapido riconoscimento dei sintomi e l’accesso a cure specialistiche possono fare la differenza nella gestione della patologia, riducendo il rischio di complicanze e migliorando l’aspettativa di vita dei pazienti.
Sanofi è da oltre quarant’anni in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di terapie innovative per le malattie rare, con un’attenzione particolare alle patologie da accumulo lisosomiale.
A partire dagli anni ’80, grazie al lavoro pionieristico della biotech americana Genzyme – acquisita da Sanofi nel 2011 – sono state sviluppate le prime terapie enzimatiche sostitutive, che hanno rappresentato una svolta nella gestione di queste patologie. Questo impegno si è consolidato nel tempo grazie alla collaborazione con medici, istituzioni sanitarie e associazioni di pazienti, favorendo la trasformazione dell’innovazione scientifica in trattamenti sempre più efficaci. Negli ultimi anni, l’azienda ha ampliato il proprio campo d’azione anche alle malattie rare del sangue, introducendo in Italia il primo anticorpo monoclonale per il trattamento della Porpora Trombotica Trombocitopenica Acquisita (aTTP). Sanofi continua così a investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone che convivono con una malattia rara e delle loro famiglie. Nella propria pipeline di ricerca Sanofi conta una decina di molecole in fase avanzata di sviluppo clinico in patologie come la trombocitopenia immune, la malattia di Pompe a esordio infantile, la malattia di Fabry e la malattia di Gaucher di tipo 3, l’anemia emolitica autoimmune da anticorpi caldi, la carenza di alfa-1 antitripsina e l’emofilia A e B.
– credit foto Esperia Advocacy –
(ITALPRESS).
#ChiamalePerNome, al via la nuova campagna Sanofi per le malattie rare
ROMA (ITALPRESS) – In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare 2025 che coincide, come ogni anno, con l’ultimo giorno del mese di febbraio, Sanofi presenta la sua nuova campagna di sensibilizzazione su questo tema, #ChiamalePerNome.
La campagna intende portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’importanza di una maggiore conoscenza e consapevolezza delle malattie rare e sull’impatto che ciascuna malattia ha su chi vi convive e sui suoi familiari e caregiver, promuovendo un linguaggio rispettoso e scevro da pregiudizi, ma anche lontano da quei miti e stereotipi che tolgono umanità all’esperienza di vita della singola persona. Un messaggio che accompagnerà le attività di sensibilizzazione e informazione sulle malattie rare promosse da Sanofi nel corso del 2025, dalla giornata mondiale alle singole giornate dedicate ad alcune malattie rare lisosomiali ed ematologiche.
In Italia, oltre 2 milioni di persone convivono con una malattia rara, affrontando una miriade di piccole e grandi sfide quotidiane legate alla diagnosi tardiva e alla complessità nella gestione della patologia.
Per la campagna #ChiamalePerNome è stato realizzato un video che sarà disponibile sui canali Instagram, Linkedin e Facebook di Sanofi Italia da venerdì 28 febbraio, in occasione della Giornata mondiale delle malattie rare che pone l’accento proprio sull’importanza del linguaggio e della scelta delle parole quando si parla di malattie rare. Ogni persona con una malattia rara ha un nome, una storia e una voce che meritano di essere conosciute e ascoltate.
Per questo non dovrebbe vedersi assegnata alcuna ulteriore “etichetta” che ne sottolinei o amplifichi il valore oppure che intenda suscitare “compassione”.
Attraverso una narrazione evocativa, la campagna sottolinea l’urgenza di un’identificazione tempestiva e precisa delle malattie rare, affinchè nessun paziente rimanga senza risposte.
Inoltre, con sensibilità, il video evidenzia come l’empatia per ciascuna persona che convive con una malattia, tanto più se rara, passi anche e soprattutto attraverso un linguaggio che rispetti la sua dignità senza essere carica di pietismo o, ancor peggio, utilizzi termini bellici.
“Siamo orgogliosi di manifestare anche quest’anno, attraverso una nuova campagna di sensibilizzazione al largo pubblico il nostro impegno di più di quarant’anni nell’ambito delle malattie rare – ha detto Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia e Malta -. Un impegno che si manifesta non solo con le nostre competenze e il supporto alla comunità scientifica e di pazienti, ma anche tramite attività informative e di comunicazione, che fanno sì che il nostro messaggio possa vivere ben oltre la Giornata del 28 febbraio. Abbiamo un’expertise specifica nelle malattie da accumulo lisosomiale e in diverse patologie rare del sangue, dove abbiamo una decina progetti di ricerca clinica in fase 2 e 3, e oltre. Nel nostro quotidiano siamo al fianco dei pazienti, delle associazioni e del mondo istituzionale per contribuire a colmare il gap legislativo ed assistenziale per le persone con malattia rara, gli ostacoli nell’accesso alle terapie innovative e nella diagnosi tempestiva”.
Sono tra 7.000 e 8.000 le malattie rare oggi conosciute, molte delle quali altamente invalidanti e prive di terapie risolutive. Tra queste, un gruppo di particolare rilevanza è rappresentato dalle malattie da accumulo lisosomiale, patologie metaboliche ereditarie di origine genetica che possono compromettere anche seriamente la funzionalità di organi e apparati vitali e si manifestano prevalentemente nei primi anni di vita. Se non adeguatamente e tempestivamente trattate, possono incidere profondamente sulla qualità della vita dei pazienti e, in alcuni casi, anche sulla loro stessa sopravvivenza. Tra le principali patologie appartenenti a questo gruppo figurano la malattia di Gaucher, la malattia di Anderson-Fabry, la malattia di Pompe, la Mucopolisaccaridosi di tipo I (MPS I) e il deficit di sfingomielinasi acida (ASMD). La diagnosi precoce è un fattore determinante per contrastare la progressione di queste patologie, ma attualmente si sta ancora lavorando affinchè lo screening neonatale esteso per queste patologie sia implementato uniformemente su tutto il territorio nazionale.
Le malattie rare del sangue rappresentano un ulteriore ambito di particolare complessità, con patologie che possono avere conseguenze gravi e imprevedibili.
Tra queste, la Porpora Trombotica Trombocitopenica Acquisita (aTTP) è una grave malattia autoimmune della coagulazione che può manifestarsi con eventi acuti e improvvisi, mettendo a rischio organi vitali come cuore, cervello e reni. In queste condizioni, l’intervento tempestivo della medicina d’emergenza-urgenza risulta cruciale per evitare esiti potenzialmente fatali e garantire un trattamento efficace. Il rapido riconoscimento dei sintomi e l’accesso a cure specialistiche possono fare la differenza nella gestione della patologia, riducendo il rischio di complicanze e migliorando l’aspettativa di vita dei pazienti.
Sanofi è da oltre quarant’anni in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di terapie innovative per le malattie rare, con un’attenzione particolare alle patologie da accumulo lisosomiale.
A partire dagli anni ’80, grazie al lavoro pionieristico della biotech americana Genzyme – acquisita da Sanofi nel 2011 – sono state sviluppate le prime terapie enzimatiche sostitutive, che hanno rappresentato una svolta nella gestione di queste patologie. Questo impegno si è consolidato nel tempo grazie alla collaborazione con medici, istituzioni sanitarie e associazioni di pazienti, favorendo la trasformazione dell’innovazione scientifica in trattamenti sempre più efficaci. Negli ultimi anni, l’azienda ha ampliato il proprio campo d’azione anche alle malattie rare del sangue, introducendo in Italia il primo anticorpo monoclonale per il trattamento della Porpora Trombotica Trombocitopenica Acquisita (aTTP). Sanofi continua così a investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone che convivono con una malattia rara e delle loro famiglie. Nella propria pipeline di ricerca Sanofi conta una decina di molecole in fase avanzata di sviluppo clinico in patologie come la trombocitopenia immune, la malattia di Pompe a esordio infantile, la malattia di Fabry e la malattia di Gaucher di tipo 3, l’anemia emolitica autoimmune da anticorpi caldi, la carenza di alfa-1 antitripsina e l’emofilia A e B.
– credit foto Esperia Advocacy –
(ITALPRESS).
Sfameni nuovo capo Squadra Mobile Palermo “Emozionato per incarico”
PALERMO (ITALPRESS) – “Mettere piede dentro quel struttura storica crea un’emozione non indifferente. Non avrei mai pensato di poter fare ingresso qui con questa qualifica”. Così Antonio Sfameni, nuovo Capo della Squadra Mobile di Palermo, a margine della conferenza stampa di presentazione che si è svolta al complesso Santa Elisabetta. Originario della provincia di Palermo, il nuovo capo della Mobile è entrato in Polizia nel 1989 con la qualifica di agente. Sfameni succede a Marco Basile. “Ci tengo a ringraziare il questore Calvino e tutta la squadra mobile. Io sono cresciuto qui dentro, se sono riuscito ad ottenere i risultati che ho ottenuto è perchè queste persone mi hanno aiutato e seguito”.
“Dirigere la squadra mobile di Palermo è un onore e una responsabilità”. Così Vito Calvino, questore di Palermo ha presentato Antonio Sfameni come nuovo Capo della Squadra Mobile di Palermo. “Ha grande passione e amore per questo lavoro – ha aggiunto Calvino -. Si è questi esclusivamente dedicato da sempre a questo (nella mobile) e da queste parti. Ha conoscenza del territorio e della città, oltre che è di ogni angolo di questi uffici. Quali saranno le sue priorità? Tutto, non si può lavorare solo a segmenti”.
– Foto: xd6/Italpress –
(ITALPRESS).
Il surreale video di Trump con l’IA sul futuro di Gaza
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato sui suoi profili social un video realizzato con l’intelligenza artificiale che mette in scena il suo progetto annunciato in più occasioni sulla Striscia di Gaza sotto il controllo degli Usa. Il video mostra la situazione attuale, con la maggior parte degli edifici distrutta dai bombardamenti israeliani, e poi un futuro distopico fatto di grattacieli, discoteche, banconote che cadono dal cielo, ma anche anche un’enorme statua d’oro di Trump. In alcuni fotogrammi appare anche Elon Musk. In un’altra scena Trump beve un drink a bordo piscina con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il video ha scatenato fortissime critiche sui social e non solo da chi lo considera fortemente irrispettoso verso Gaza e i palestinesi.
sat/gtr
(Fonte video: profilo Instagram di Donald Trump)