mercoledì, Agosto 13, 2025
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“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella dei Munari, i mugnai. Era anche chiamata Busa dei Munari

Stradella dei Munari, i mugnai. Lunga 80 metri (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Era anche chiamata Busa dei Munari per una depressione della strada spesso allagata dalla piena del Bacchiglione che scorre vicinissimo. Il toponimo di Stradella dei Munari indica la presenza dei mulini, cioè le macchine per macinare le biade, il grano e altro.

Gli Statuti cittadini del 1264 prevedevano norme rigorose per l’esercizio del mestiere di mugnaio. Le regole emanate il 29 luglio 1557 obbligavano i mugnai «a tenere di cadauna condizione et qualità la bozza giusta, secondo la misura del comune di Vicenza sigillata per il pubblico bolladore con il bollo di San Marco».

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella dei Forti di Corso Padova, da alcuni fortilizi costruiti a difesa dell’ingresso in città

Stradella dei Forti di Corso Padova. Da corso Padova a Borgo Casale (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). La denominazione risale alla delibera del Consiglio Comunale del 22 luglio 1911. Il nome è originato da alcuni fortilizi costruiti a difesa dell’ingresso in città dalla Parte di Porta Padova.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella dei Filippini, durante il fascismo dedicata a Giovanni Berta, prima era Stradella dei Gesuiti

Stradella dei Filippini. Anticamente Stradella dei Gesuiti (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Con delibera podestarile 15 gennaio 1934 la stradella era stata intitolata al caduto fascista Giovanni Berta; alla fine del conflitto, il 19 dicembre 1945, su richiesta del Comitato di Liberazione Nazionale (C.L.N.) la Giunta deliberava “Stradella dei Filippini” per la presenza della chiesa sede della parrocchia di San Marcello.

I Filippini erano i preti di San Filippo Neri. Quando Napoleone nel 1810 soppresse molti ordini religiosi la chiesa fu accorpata con la cattedrale ma, nel 1840, ritornò ad essere parrocchia. Disegnata dal conte Antonio Piovene, contiene quadri di Giovanni Busato e di Ubaldo Oppi.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Stradella dei Cappuccini, da monastero “misto” che nel sec. XIII adottava regola di S. Benedetto

Stradella dei Cappuccini. Lunga 500 metri (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Il consiglio comunale, con delibera consiliare 22 luglio 1911, dette il nome attuale. Il nome deriva da un monastero che nel sec. XIII adottava la regola di S. Benedetto. Il convento era misto, cioè frati e monache.

Stradella dei Cappuccini (Colorfoto per ViPiù)
Stradella dei Cappuccini (Colorfoto per ViPiù)

I monasteri misti furono aboliti nel 1422; nel 1522 arrivarono i Minori Osservanti che lo resero splendente “amplo et bello, tutto dipinto della vita et miracoli de santo Francesco.” In questo convento nel secolo XVI dimorarono San Ignazio di Loyola e Francesco Saverio. Il convento si trasferì a San Biagio nel 1522.

Stradella dei Cappuccini, vista (Colorfoto per ViPiù)
Stradella dei Cappuccini, vista (Colorfoto per ViPiù)

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Strada del Megiaro, da «migliaro» che sta per miglio… la distanza dalla porta della città

Strada del Megiaro. Laterale viale della Pace  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Lunga 1110 metri. La lunga via a suo tempo era tutta in aperta campagna ed è interrotta da un passaggio a livello della linea ferroviaria Vicenza-Padova. La parola dialettale megiaro corrisponde a «migliaro» che sta per migliaio, miglio, che è la distanza dalla porta della città equivalente ad un miglio terrestre. Il miglio toscano o romano è lungo circa un chilometro e mezzo, esattamente 1471,23 metri.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Strada della Pergoletta, senza delibere di intitolazioni ma così chiamata dai residenti

Strada della Pergoletta. Dopo la Chiesa di Campedello a destra alla coltura  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Non ho trovato delibere comunali di intitolazioni, la strada è chiamata dai residenti “Pergoletta”. Il toponimo pergola indica un insieme di tralicci (gazebo) a sostegno di viti o altre piante rampicanti, anche per ombreggiare durante l’estate.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Piazzola San Giuseppe, da un sacello che esisteva lungo il muro del Palazzo Nizzero Dalle Ore

Piazzola San Giuseppe. La piazzetta ha preso il nome da un sacello che esisteva lungo il muro del Palazzo Nizzero Dalle Ore (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Il Capitello era stato costruito nel 1731 dalla Società di San Giuseppe e demolito nel 1812 assieme ad altre chiese dagli occupanti francesi. Il gruppo marmoreo della Sacra Famiglia è stato trasferito in Santa Maria del Foro.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Piazzetta Santi Apostoli, un “triangolo” dove sorgeva la chiesa dei 12 apostoli, e Piazzola Gualdi

Piazzetta Santi Apostoli. Un breve spazio triangolare su cui sorgeva la chiesa dedicata ai 12 apostoli (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).

Piazzola Gualdi. Trae il nome dal Palazzo eretto nel XIV secolo dal conte Nicolò Gualdo (qui la mappa). La famiglia dei nobili Gualdo faceva parte del consiglio della città dove, nel 1510, aveva sei posti.

Piazzola Gualdi (Vicenza-Francesco Dalla Pozza-Colorfoto per ViPiù)
Piazzola Gualdi (Vicenza-Francesco Dalla Pozza-Colorfoto per ViPiù)

Nel Palazzo fu ospite l’imperatore Carlo V, di passaggio per Vicenza. Sopra l’ingresso fu collocato, a cura del conte Nicolò Gualdo, il busto di Francesco Molino, senatore della Serenissima e capitano dell’isola di Creta. La famiglia si estinse con la morte della contessa Bianca Gualdo in Zilio il 5 gennaio 1935.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Piazzetta San Paolo ora Largo Neri Pozza, scrittore, editore, incisore, politico vicentino

Piazzetta San Paolo ora Largo Neri Pozza (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). Il Consiglio Comunale, con delibera 3 marzo 1947, deliberava il nome di Piazzetta, cambiato nel 2012 per la commemorazione di Neri Pozza nato a Vicenza il 5 agosto 1912 e morto il 6 novembre 1988. Scrittore, editore, incisore, politico vicentino. La città gli ha dedicato un busto bronzeo.

“Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”: Piazzetta Palladio, vi sorge il monumento che, nel 1861, Francesco Bressan edificò a sue spese

Piazzetta Palladio. Anticamente piazzetta della Rua  (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr). In questo piccolo spazio, circa 500 mq, sorge il monumento ad Andrea Palladio che, nel 1861, Francesco Bressan edificò a sue spese donandolo alla città per onorare il sommo architetto.

In questa piazzetta stazionava la Rua che, dopo essere stata montata, girava per la città tra Contrà Muscheria, Piazza Duomo, Vescovado, Piazza del Castello, corso Palladio, Santa Barbara, Piazza dei Signori.