mercoledì, Luglio 9, 2025
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Campagna complicata per l’olio d’oliva, ma l’industria resiste

ROMA (ITALPRESS) – Una campagna olearia complessa, che si conclude confermando le stime al ribasso dello scorso autunno, e che ha evidenziato i vecchi problemi del settore. Assitol, l’Associazione Italiana dell’industria olearia aderente a Federalimentare e Confindustria, analizza gli ultimi dati elaborati dalla Commissione Europea, invitando l’intera filiera ad una riflessione comune. Secondo le statistiche della UE, la produzione di oli d’oliva in Italia nella campagna 2024-25 si è attestata sulle 248mila tonnellate, registrando un calo di quasi il 25% rispetto alla campagna precedente, in controtendenza rispetto al resto del territorio europeo.

“Sapevamo già che sarebbe stata una campagna di scarica – spiega Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di Assitol -. Ad aggravarla, purtroppo, sono state le conseguenze della crisi climatica e le tensioni internazionali, che hanno reso più difficile la programmazione delle aziende”. Le difficoltà di reperimento di materia prima ed i timori sulle ipotesi di dazi americani hanno pesato sulle quotazioni di mercato, soprattutto in Italia. L’apporto del blending, l’arte di abbinare oli provenienti da cultivar diverse per dare vita ad un prodotto dal profilo sensoriale unico, capace di soddisfare le richieste dei consumatori, è stato provvidenziale.

“Grazie al know-how delle nostre imprese – osserva la presidente degli industriali – siamo riusciti a reggere in un momento complesso. Possiamo ben dire che l’Italia è al primo posto nel mondo nella ‘produzione’ di conoscenza sull’extra vergine d’oliva”. Anche i consumi nel canale retail non hanno subìto variazioni di rilievo, a conferma che l’extra vergine è molto amato dagli italiani. Inoltre, le imprese italiane hanno dimostrato di saper vigilare sulla genuinità e l’autenticità dei loro oli, grazie al sistema di monitoraggio del SIAN, che verifica i flussi in entrata e in uscita dal nostro Paese. Anche la Spagna sta discutendo l’ipotesi di ricorrere allo stesso sistema. “Assitol chiede da tempo che questo sistema di tracciabilità sia adottato in tutta Europa – rilancia la presidente del Gruppo olio d’oliva – in modo da estendere l’esperienza positiva del SIAN ai Paesi della UE e, in futuro, anche al di fuori, con l’obiettivo di tutelare l’autenticità del prodotto-olio”.

Come dimostra anche l’ultimo report dell’Icqrf, l’Istituto Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Ministero dell’Agricoltura), il comparto dell’olio d’oliva è tra i più controllati in Italia e, per numero di verifiche, si colloca al terzo posto, dopo il vino e le produzioni Dop/IGP, mantenendosi in linea con gli anni precedenti. La campagna olearia appena conclusa ha evidenziato, ancora una volta, la necessità di modernizzare l’intero sistema di produzione, con l’obiettivo di contrastare la crisi climatica e aumentare i quantitativi, che non bastano a soddisfare il fabbisogno dell’industria olearia, pari a 1 milione di tonnellate tra mercato interno ed estero.

È ancora presto per fare previsioni sulla prossima campagna, che sarà di carica. L’auspicio di Assitol è che ci siano condizioni migliori per tutti gli attori del comparto. “L’olio d’oliva è il risultato di un impegno di filiera – afferma Anna Cane -. Per questa ragione, riteniamo occorra una strategia forte e condivisa sui principali temi del mondo dell’olio di oliva. Anche la campagna contro il sottocosto, che Assitol promuove da tempo, deve coinvolgere tutti. Il valore del nostro extra vergine, banalizzato dal continuo ricorso alle promozioni, riguarda l’intera filiera, dal campo alla Grande Distribuzione”.

– foto IPA Agency –

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Trovato morto l’escursionista olandese disperso nel torinese

TORINO (ITALPRESS) – Un escursionista olandese è stato trovato morto nell’area di Valprato Soana, in provincia di Torino. Dallo scorso 18 giugno non si avevano sue notizie, così ieri sera i familiari hanno lanciato l’allarme.

Ad avviare la ricerca nella mattinata di oggi sono stati i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, insieme al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e con il supporto del reparto volo di Caselle Drago dei Vigili del fuoco.

Durante un sorvolo effettuato dall’elicottero, con a bordo i tecnici dei tre corpi coinvolti, è stata individuata la vittima. Le ricerche si sono concluse con il recupero del corpo e la consegna al medico legale.

– foto ufficio stampa Vigili del Fuoco –

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Bezos dona un milione di euro al Consorzio “Corila” di Venezia, Zaia “Grande sensibilità”

VENEZIA (ITALPRESS) – Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, e la sua compagna hanno donato un milione di euro al Consorzio “Corila”, impegnato nella ricerca scientifica internazionale sulla laguna unendo anche l’Università Ca’ Foscari, lo Iuav, il Cnr e l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale.

“La generosa donazione di Jeff Bezos e Lauren Sanchez rappresenta un atto di grande sensibilità e lungimiranza. Venezia non è solo una città simbolo del Veneto e dell’Italia, è un patrimonio dell’umanità che chiede attenzione, rispetto e cura. Sapere che personalità di rilievo mondiale scelgono non solo di celebrare qui momenti importanti della loro vita, ma anche di contribuire concretamente alla sua tutela, è un segnale forte di amore e responsabilità”, commenta il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Spero possano esserci anche altre iniziative di sostegno alla nostra Venezia e alla sua laguna. Questa donazione – aggiunge Zaia – dimostra che Venezia sa parlare al mondo, anche attraverso la scienza, la cultura e la sostenibilità. Il Veneto accoglie con riconoscenza questo gesto”.

– foto IPA Agency –

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Russia e Cina condannano gli attacchi Usa in Iran “Violato il diritto internazionale”

MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) – “La Russia condanna fermamente gli attacchi degli Stati Uniti contro una serie di impianti nucleari in Iran all’alba del 22 giugno, che hanno fatto seguito agli attacchi israeliani contro la Repubblica islamica”. Così in una nota il ministero degli Esteri russo. “La decisione irresponsabile di sottoporre il territorio di uno Stato sovrano ad attacchi missilistici e bomba, indipendentemente dagli argomenti utilizzati per giustificarla, viola gravemente il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che in precedenza avevano inequivocabilmente qualificato tali azioni come inaccettabili”, sottolinea il ministero.

ATTACCO USA IN IRAN, COLPITI TRE SITI NUCLEARI

CONTROFFENSIVA IRAN IN ISRAELE, MISSILI SU TEL AVIV E HAIFA

LE PAROLE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI CINESE

“La Cina condanna fermamente l’attacco statunitense all’Iran e il suo attacco agli impianti nucleari sotto la supervisione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Questa mossa degli Stati Uniti viola gravemente gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale e aggrava le tensioni in Medio Oriente”. Così il portavoce del ministero degli Esteri cinese, sottolineando poi come “la Cina invita tutte le parti in conflitto, in particolare Israele, a cessare il fuoco il prima possibile, a garantire la sicurezza dei civili e ad avviare il dialogo e i negoziati. La Cina è disposta a collaborare con la comunità internazionale per unire gli sforzi, sostenere la giustizia e compiere sforzi per ripristinare la pace e la stabilità in Medio Oriente”.

– foto IPA Agency –

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Giani “Al lavoro per riportare il Gran Premio di F1 al Mugello”

FIRENZE (ITALPRESS) – “In prospettiva un giorno vorrei ripristinare quel Gran Premio di Toscana che si era disputato, l’unica volta, durante il periodo del Covid, in cui la Formula 1 fu corsa al Mugello. Lavoro perché il Gran Premio di Toscana un giorno possa tornare ad esserci, magari anche più stabilmente”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel corso di una sua visita odierna al circuito dell’autodromo del Mugello dove quest’oggi si correrà il Gran Premio d’Italia di motociclismo.

E a chi gli ha chiesto un commento all’annuncio fatto due giorni fa dal Ceo della Dorna, Carmelo Ezpeleta, di come si stia lavorando al rinnovo contrattuale fra la stessa Dorna e l’autodromo toscano per continuare a disputerà sulla pista di Scarperia il Gran Premio d’Italia, Giani ha così commentato. “Io da quando sono presidente non ho mai mancato un anno di esserci, ma soprattutto ho cercato di dare quel supporto che è necessario. Lo farò ancora di più in quel passaggio delicato che è il cambio della modalità di gestione e concessione sul moto mondiale. Noi come Regione ci siamo”, aggiungendo poi, a chi gli ha chiesto se proprio l’istituzione da lui guidata potrà contribuire al rinnovo del contratto con Dorna per la disputa del Gp d’Italia nel Mugello: “Nei prossimi mesi troveremo le modalità organizzative e anche giuridiche in cui lo possiamo fare e saranno al centro di un tavolo che abbiamo deciso di instaurare con Paolo Poli. Non ci possiamo permettere di vedere un Mugello senza il Gran Premio d’Italia”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Iran, Crosetto “Attacco Usa cambia completamente lo scenario”

ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo seguendo da ieri sera, perchè alcuni spostamenti di aerei americani ci avevano dato la ragionevole certezza che potesse scattare un attacco. Questa notte c’è stato, era chiaro che il sito nucleare di Fordow fosse il punto di interesse principale di Israele, perchè centro del programma nucleare iraniano. Israele non aveva le capacità per colpire in modo significativo questo sito, situato sotto 90 metri di roccia: per questo sono intervenuti nella notte bombardieri americani B2 che hanno la capacità di penetrazione sotto terra più elevata al mondo”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, all’edizione straordinaria del Tg1. “Di questi bombardieri avevamo già visto gli spostamenti nei giorni precedenti, per cui la notizia non ci ha colto di sorpresa. Questo cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande, si apre anche da parte dell’Iran una risposta molto più forte che non riguarderà solo Israele ma rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani, che ne sono consapevoli”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda l’Italia “abbiamo già iniziato dall’altro ieri a prendere delle misure di protezione per mettere in sicurezza i contingenti italiani che non sono coinvolti e non sono neanche un obiettivo nella risposta iraniana. Ci siamo limitati a spostare quelli la cui vicinanza a possibili obiettivi americani poteva destare problemi”, ha concluso Crosetto.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

Pancalli “No a un Coni centralizzato, mai cercato scorciatoie”

ROMA (ITALPRES) – “Vorrei offrire una leadership che metta al centro la partecipazione delle federazioni e di tutti gli organismi sportivi e dei rappresentanti degli atleti, dei tecnici e del territorio. Non voglio un Coni centralizzato e autoreferenziale, ma un’istituzione che lavori in sinergia con tutti gli attori dello sport italiano, dove ogni disciplina e ogni atleta possano sentirsi valorizzati”. Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, è tra i candidati più autorevoli alla successione di Giovanni Malagò alla presidenza del Coni, le cui elezioni si terranno giovedì 26 giugno. “So bene quanto sia fondamentale un cambiamento che non riguardi solo le progettualità concrete, ma che tocchi anche i valori fondamentali dello sport, come la sua universalità e il suo essere per natura inclusivo e solidale – sottolinea all’Italpress il 61enne avvocato romano – Credo che il Coni debba rappresentare un modello di governance trasparente e partecipato e che lo sport debba offrire opportunità a tutti, senza barriere di tipo sociale ed economico”. Qualora fosse eletto, Pancalli ha ben chiaro quali sarebbero i suoi primi tre provvedimenti: “Di sicuro darei avvio a una grande fase di ascolto. Fra le prime iniziative che intendo attuare ci saranno sicuramente quelle finalizzate a ottenere una gestione più coordinata, inclusiva e capillare dello sport italiano. Tra queste, l’istituzione di una cabina di regia nazionale dello sport che dovrà riunire in un tavolo permanente Coni, ministro per lo Sport e i Giovani, il Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute, Cip per facilitare il dialogo tra i principali attori del settore e garantire coerenza tra il vertice, la base e i territori. Tra le mie priorità rientra anche il rafforzamento del ruolo del Consiglio Nazionale e della Giunta Coni. Intendo attribuire deleghe specifiche a gruppi di lavoro permanenti che si concentrino su temi strategici come innovazione, formazione, semplificazione amministrativa, gender balance e safeguarding. Vorrei inoltre promuovere un piano quadriennale per la diffusione dei valori olimpici e dello sport nelle scuole e nelle comunità, con il supporto di atleti Ambasciatori. Parallelamente, mi impegnerei nella riqualificazione e creazione di hub sportivi moderni in tutta Italia, per garantire pari opportunità di crescita a tutti gli sportivi e ridurre il divario territoriale”. In caso di elezione al vertice dello sport italiano, l’ex pentatleta e nuotatore azzurro lascerebbe la guida del movimento paralimpico tricolore, da qualche anno ai vertici mondiali per risultati e organizzazione: “Credo di aver raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissato e anche per questo considero terminato il mio percorso all’interno del movimento. E’ giusto che siano il futuro presidente e la nuova giunta a costruire una visione per il futuro e a mettere in campo nuove iniziative per la promozione, il sostegno e la diffusione dello sport paralimpico con la cura e la dedizione che questo movimento merita. Un movimento che oggi rappresenta un patrimonio prezioso per il Paese”. Un patrimonio di esperienze che Pancalli potrebbe mettere a disposizione di un nuovo incarico: “Essere presidente del Coni non significa soltanto guidare un’organizzazione, vuol dire custodire e tenere insieme un sistema vivo, complesso, fatto di storie, passioni, responsabilità e visioni diverse. E’ un ruolo che richiede visione strategica, capacità di ascolto, senso dell’equilibrio e la determinazione di saper decidere. Ma, soprattutto, richiede un autentico spirito di servizio. Nel mio percorso ho avuto la fortuna, e la responsabilità, di vivere lo sport in tutte le sue forme. Da pentatleta e atleta paralimpico so cosa significano la fatica, la dedizione, l’orgoglio di rappresentare qualcosa di più grande di sè. Da presidente del Comitato Italiano Paralimpico ho contribuito a costruire un movimento, a dargli voce e piena cittadinanza. Come vicepresidente del Coni e commissario della Figc in uno dei momenti più delicati della storia del nostro calcio, ho imparato cosa vuol dire decidere con lucidità, quando tutto intorno chiede soluzioni rapide e credibili. Non ho mai cercato scorciatoie: ho imparato sul campo cosa vuol dire lavorare per un obiettivo. Oggi, più che mai, serve una guida che non si limiti a rappresentare, ma che sappia generare coesione, fiducia, prospettiva. Il Coni deve tornare a essere la casa comune dello sport italiano. Il mio impegno – conclude Pancalli – è restituirgli pienamente questo ruolo: farne un punto di riferimento aperto, solido e autorevole per chi, ogni giorno, fa crescere lo sport nel nostro Paese”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Pancalli “No a un Coni centralizzato, mai cercato scorciatoie”

ROMA (ITALPRES) – “Vorrei offrire una leadership che metta al centro la partecipazione delle federazioni e di tutti gli organismi sportivi e dei rappresentanti degli atleti, dei tecnici e del territorio. Non voglio un Coni centralizzato e autoreferenziale, ma un’istituzione che lavori in sinergia con tutti gli attori dello sport italiano, dove ogni disciplina e ogni atleta possano sentirsi valorizzati”. Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, è tra i candidati più autorevoli alla successione di Giovanni Malagò alla presidenza del Coni, le cui elezioni si terranno giovedì 26 giugno. “So bene quanto sia fondamentale un cambiamento che non riguardi solo le progettualità concrete, ma che tocchi anche i valori fondamentali dello sport, come la sua universalità e il suo essere per natura inclusivo e solidale – sottolinea all’Italpress il 61enne avvocato romano – Credo che il Coni debba rappresentare un modello di governance trasparente e partecipato e che lo sport debba offrire opportunità a tutti, senza barriere di tipo sociale ed economico”. Qualora fosse eletto, Pancalli ha ben chiaro quali sarebbero i suoi primi tre provvedimenti: “Di sicuro darei avvio a una grande fase di ascolto. Fra le prime iniziative che intendo attuare ci saranno sicuramente quelle finalizzate a ottenere una gestione più coordinata, inclusiva e capillare dello sport italiano. Tra queste, l’istituzione di una cabina di regia nazionale dello sport che dovrà riunire in un tavolo permanente Coni, ministro per lo Sport e i Giovani, il Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute, Cip per facilitare il dialogo tra i principali attori del settore e garantire coerenza tra il vertice, la base e i territori. Tra le mie priorità rientra anche il rafforzamento del ruolo del Consiglio Nazionale e della Giunta Coni. Intendo attribuire deleghe specifiche a gruppi di lavoro permanenti che si concentrino su temi strategici come innovazione, formazione, semplificazione amministrativa, gender balance e safeguarding. Vorrei inoltre promuovere un piano quadriennale per la diffusione dei valori olimpici e dello sport nelle scuole e nelle comunità, con il supporto di atleti Ambasciatori. Parallelamente, mi impegnerei nella riqualificazione e creazione di hub sportivi moderni in tutta Italia, per garantire pari opportunità di crescita a tutti gli sportivi e ridurre il divario territoriale”. In caso di elezione al vertice dello sport italiano, l’ex pentatleta e nuotatore azzurro lascerebbe la guida del movimento paralimpico tricolore, da qualche anno ai vertici mondiali per risultati e organizzazione: “Credo di aver raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissato e anche per questo considero terminato il mio percorso all’interno del movimento. E’ giusto che siano il futuro presidente e la nuova giunta a costruire una visione per il futuro e a mettere in campo nuove iniziative per la promozione, il sostegno e la diffusione dello sport paralimpico con la cura e la dedizione che questo movimento merita. Un movimento che oggi rappresenta un patrimonio prezioso per il Paese”. Un patrimonio di esperienze che Pancalli potrebbe mettere a disposizione di un nuovo incarico: “Essere presidente del Coni non significa soltanto guidare un’organizzazione, vuol dire custodire e tenere insieme un sistema vivo, complesso, fatto di storie, passioni, responsabilità e visioni diverse. E’ un ruolo che richiede visione strategica, capacità di ascolto, senso dell’equilibrio e la determinazione di saper decidere. Ma, soprattutto, richiede un autentico spirito di servizio. Nel mio percorso ho avuto la fortuna, e la responsabilità, di vivere lo sport in tutte le sue forme. Da pentatleta e atleta paralimpico so cosa significano la fatica, la dedizione, l’orgoglio di rappresentare qualcosa di più grande di sè. Da presidente del Comitato Italiano Paralimpico ho contribuito a costruire un movimento, a dargli voce e piena cittadinanza. Come vicepresidente del Coni e commissario della Figc in uno dei momenti più delicati della storia del nostro calcio, ho imparato cosa vuol dire decidere con lucidità, quando tutto intorno chiede soluzioni rapide e credibili. Non ho mai cercato scorciatoie: ho imparato sul campo cosa vuol dire lavorare per un obiettivo. Oggi, più che mai, serve una guida che non si limiti a rappresentare, ma che sappia generare coesione, fiducia, prospettiva. Il Coni deve tornare a essere la casa comune dello sport italiano. Il mio impegno – conclude Pancalli – è restituirgli pienamente questo ruolo: farne un punto di riferimento aperto, solido e autorevole per chi, ogni giorno, fa crescere lo sport nel nostro Paese”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).