(Articolo di Michele Lucivero da VicenzaPiù Viva n.301, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).
Chiaretto di Bardolino DOC, Rosé 2024 Cottini, alcol 13% vol.
Nella degustazione di un vino è sempre estremamente importante prestare attenzione alla stagionalità, alla temperatura, alla territorialità, alla specifica circostanza, che può essere più o meno conviviale, oltre che, naturalmente, all’abbinamento con i cibi. Questo perché il consumo di un vino, soprattutto se si decide di assaggiarne diversi per diletto, non deve essere inteso come un mero accompagnamento, ma deve lasciare che lo stesso vino diventi il protagonista e tutto il resto intorno un piacevole corredo di un’esperienza indimenticabile.
Si chiama sinestesia questa esperienza sensoriale totale attraverso la quale la percezione olfattiva prende vita mediante allusioni uditive, visive, cromatiche, che si fissano nella memoria cognitiva molto più facilmente se sono ben connesse con momenti esistenziali intensi.
Tutto questo per dire che siamo in estate e in estate la temperatura sale, le occasioni per stare in piacevole compagnia aumentano e i vini, se scelti bene, diventano facilmente catalizzatori di emozioni. E con la temperatura che sale, quindi, occorre ricercare un po’ di refrigerio, per cui il Lago di Garda si candida a luogo ideale per una bevuta in compagnia davanti ad un piatto sicuramente poco impegnativo per non eccedere in carboidrati e grassi.
Abbiamo selezionato a questo giro un Chiaretto di Bardolino DOC Stile naturale di Cottini, un vino rosé biologico giovane, del 2024, prodotto da uve Corvina, Rondinella e Molinara, varietà autoctone della sponda veneta del Lago di Garda. Per ottenere il tipico colore, definito appunto chiaretto, l’uva viene raccolta a fine settembre e poi, dopo la pigiatura, viene macerata a freddo con le bucce per alcune ore. Il risultato è un vino dalle nuance rosa brillante che evoca i colori dei romantici tramonti sul Lago di Garda con profumi eleganti di rosa e viola (s’intende i fiori, ma se i colori vi richiamano alla mente i profumi, allora avete compreso il senso della sinestesia!). All’assaggio, che deve essere necessariamente ad una temperatura di 8-10° C, si avverte la freschezza di un vino giovane, mentre sul palato si conferma tutta la palette olfattiva che va dal fruttato al floreale fino alle erbe aromatiche e alle spezie.

Cryfus Castel del Monte DOC, Rosé Millesimato, 11,5 % vol.
Per una bevuta altrettanto godibile e briosa, ma decisamente mediterranea, abbiamo pensato ad un Cryfus rosé della Cantina Crifo di Ruvo di Puglia, una cantina cooperativa che negli ultimi anni si è rivelata in grado di imporsi sul mercato con prodotti di estrema qualità. Quello che proponiamo è un rosé spumantizzato con metodo Charmat prodotto da Bombino nero del Castel del Monte. Le uve, una volta raccolte ai primi di settembre, rimangono a contatto con le bucce per 4/6 ore al fine di consentire l’estrazione del colore, solo successivamente vengono sottoposte a pressatura. Il mosto ottenuto viene portato ad una temperatura di zero gradi centigradi, per poi passare in autoclave per essere sottoposto ad una sola fermentazione.
Se ne ricava un godibilissimo vino spumante rosato, carico nel colore, con una bollicina persistente e fine che al naso sprigiona sentori di lampone, fragola di bosco, more e melograno, ma anche di rosa e fiori di pesco. Al sorso si avverte il suo residuo zuccherino, tipico di un extra dry, ma la bollicina e l’acidità regolano e mettono in equilibrio il vino in bocca in modo da rendere assolutamente piacevole la bevuta.
Abbinamenti
Per l’abbinamento di questi due vini rosé, uno fermo e l’altro frizzante, non disdegniamo piatti ricercati, come il sashimi, il sushi e altre pietanze dalla complessa esecuzione, tuttavia se ci troviamo a degustare il Chiaretto di Bardolino in un locale alla moda nell’omonima località del veronese, sulla sponda del Lago di Garda, allora anche un tagliere di formaggi semistagionati e piccoli stuzzichini sarebbe l’ideale, mentre se ci troviamo in Puglia, magari a Trani in un ristorante vista mare sul porto, allora un accompagnamento del Crifus rosé con polpi e seppie crude chiuderebbe il cerchio di una territorialità esperita alla perfezione. Ultima nota non trascurabile: se arriva l’imbrunire e sale il languorino, allora una pizza semplice e gustosa in abbinamento a questi due vini rosé sarebbe un giusto compromesso gustativo per chiudere una serata in ottima compagnia.


