martedì, Dicembre 10, 2024

Danza in Rete Off: arrivano tre proposte performative a Vicenza

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Danza in Rete Off nell’ambito di Danza in Rete Festival avanza tre le proposte performative in programma sabato 15 aprile 2023: alle 17.00 nel salone d’onore di Palazzo Chiericati sarà presentato lo studio dell’Artista in Rete 2023, il coreografo Roberto Tedesco, “Simbiosi”, protagoniste le danzatrici Laila Lovino ed Eloise Listuzzi; alle 19.00 in Loggia del Capitaniato, andrà in scena la prima performance di Danza Urbana, in prima regionale, “NeverStopScrollingBaby” presentata dal Collettivo Vitamina; alle 21.00 al Teatro Astra di Vicenza, gli artisti EM+ | Emanuele Rosa /Maria Focaraccio, segnalati dall’Artista in Rete, proporranno in prima regionale le performance “HOW TO_Just Another Boléro” e “All you need is”.

Nell’ambito di Danza in Rete Festival si sono consolidate nel tempo azioni artistiche con obiettivi mirati, come il sostegno ai percorsi di formazione autoriale; così anche per l’edizione 2023 è stato selezionato l’Artista in Rete, Roberto Tedesco, un giovane coreografo che ha vissuto l’intero periodo del Festival partecipando agli spettacoli e attivando un intenso dialogo con gli artisti presenti, con gli operatori e gli spettatori, avendo l’opportunità di vivere un’esperienza andata ben oltre i consueti canoni delle residenze artistiche; ultimo step di questo approfondito percorso formativo, la presentazione di una sua creazione in progress e la segnalazione di giovani artisti emergenti, coreografi e/o danzatori.

L’Artista in Rete 2023 Roberto Tedesco ha scelto di portare in scena, sabato 15 aprile alle 17.00 nel salone d’onore di Palazzo Chiericati, uno studio del suo nuovo progetto artistico dedicato all’esperienza, con implicazioni di tipo psicanalitico, della “Simbiosi” come riporta il titolo della performance, interpretata da Laila Lovino e Eloise Listuzzi, musiche di Rival Consoles, Senking, Pan-American, Raime. La coreografia assume tratti quasi terapeutici, riflettendo sulle relazioni simbiotiche, a partire dal rapporto originario madre-neonato, relazioni nelle quali due persone si comportano come fossero una sola e dove spesso uno dei due decide per entrambi.

Il progetto artistico, una produzione KLM-Kinkaleri/Le supplici/mk, è stato realizzato con il sostegno di supportER, azione di Anticorpi – rete di rassegne, festival e residenze creative dell’Emilia Romagna e in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza – Festival Danza in Rete, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara – Festival di Danza Contemporanea, Scenario Pubblico Centro di Rilevante Interesse Nazionale.

Roberto Tedesco nasce nel 1992 in provincia di Cosenza. A 17 anni entra a far parte della Scuola del Balletto di Toscana diretta da Cristina Bozzolini; successivamente entra nella compagnia giovanile Junior Balletto di Toscana. Dopo due anni a Firenze Cristina Bozzolini, lo invita a far parte della compagnia Aterballetto, dove resta per dieci anni, periodo nel quale ha la possibilità di lavorare con grandi coreografi, tra i quali, Ohad Naharin, Jiri Kylian, Hofesh Shechter, William Forsythe, Johan Inger, Mauro Bigonzetti. Oltre che al suo ruolo di danzatore, si appassiona presto alla coreografia iniziando a sperimentare grazie alle serate giovani coreografi organizzate dalla compagnia. Come coreografo si è già messo in luce in prestigiosi contesti internazionali come l’International Choreographic Competition di Hannover e nazionali come la Vetrina della Giovane Danza d’Autore a Ravenna. Nel 2021 ha deciso di intraprendere un percorso artistico di coreografo indipendente.

Prenderanno avvio anche le azioni di Danza Urbana, sabato 15 aprile alle 19.00 in Loggia del Capitaniato, con la  coreografia del Collettivo Vitamina, formato da Alessandra Ferreri, Matteo Sedda, Joshua Vanhaverbeke che presenteranno – in prima regionale – “NeverStopScrollingBaby”, una performance ispirata al flusso continuo di informazioni, un gioco di accelerazioni e oscillazioni, interpretata da Matteo Sedda. Il trio presenterà a Danza in Rete Festival il suo primo progetto, suono e luci di Joshua Vanhaverbeke, una produzione Fuorimargine, Centro di Produzione di danza e arti performative della Sardegna, una creazione ai limiti del trash che intende esplorare le dinamiche che governano la nostra realtà iperconnessa e superfluida, una realtà costantemente alla ricerca di sensazioni, stimoli ed euforia. Il meccanismo che anima il lavoro è lo scrolling, il passare compulsivo da un’immagine all’altra richiamato nel titolo, un’invenzione che ha influenzato la vita di gran parte della popolazione mondiale, un gesto che ha cambiato il rapporto con il mondo, la percezione del tempo, il modo di elaborazione delle informazioni. La performance si anima come un flusso ipnotico di contenuti, progettato per provocare, sedurre e manipolare l’attenzione degli spettatori, come nella fruizione delle immagini dai device che utilizziamo quotidianamente, facendo scrolling. 

“NeverStopScrollingBaby” è progetto vincitore di Danza Urbana XL 2022 – azione del Network Anticorpi XL.

Il Collettivo Vitamina è composto da Alessandra Ferreri (regista), Matteo Sedda (danzatore cagliaritano di base a Bruxelles) e Joshua Vanhaverbeke (responsabile del disegno del suono e della luce); la loro ricerca si caratterizza particolarmente per le rappresentazioni dell’osceno e le manifestazioni dell’eccesso in tutte le sue forme. Il trash diviene per i tre artisti categoria estetica, chiave di comprensione del mondo contemporaneo. La nozione di pornografia dell’immagine accompagna la riflessione artistica del collettivo, orientando l’interesse per la cultura popolare e le sue derive online. 

L’ultimo, doppio appuntamento per l’intensa giornata di danza è in programma sabato 15 aprile alle 21.00 al Teatro Astra di Vicenza: gli artisti EM+ | Emanuele Rosa /Maria Focaraccio, segnalati dall’Artista in Rete Roberto Tedesco, proporranno in prima regionale due performance, entrambe in prima regionale. La serata è realizzata in collaborazione e con il contributo de La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale di Vicenza. Dopo le performance si svolgeranno gli Incontri con l’Artista, condotti da Vanessa Gibin.

HOW TO_ just another Boléro” (musica di Maurice Ravel, costumi firmati dai due artisti, luci di Michele Piazzi) è

un duo creato sulle celeberrime note del Boléro: il battere incessante del tamburo e la melodia dell’opera hanno guidato i due autori nella creazione di diciotto immagini, come diciotto sono le ripetizioni del tema, disposto in un graduale e continuo crescendo dal pianissimo iniziale fino al maestoso finale. Le immagini si plasmano l’una nell’altra, cercano un proprio spazio vitale e si adattano al tempo sospeso. I due performer, come animali in cattività, sono forzatamente costretti in una gabbia priva di sbarre, divenuta familiare e casalinga. Sembrano entrambi aver dimenticato la propria natura, i rispettivi ruoli e le norme di comportamento per una pacifica coesistenza. Alla stregua di animali addomesticati e dipendenti l’uno dall’altro, sono osservati a 360° dall’esterno, come principali attrazioni di uno zoo. Quasi totalmente denudati dei propri abiti terreni, i due sono destinati alla ripetizione delle medesime azioni, in un goffo loop di tentativi, sbagli e una finale, illusoria, fuga dall’alto. Senza alcun lieto fine, i due performer si arrendono alla propria condanna.

La performance, metafora della condizione esistenziale è una ricerca su come ci si comporta, si coopera, ci si ama, con toni a volte drammatici, a volte ironici. 

Il progetto coreografico è stato selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2021 – Network Anticorpi XL ed è risultato vincitore di Call from the Aisle 2021.

Nella seconda performance “All you need is” (musiche di David Gold & Gordon Rees, John Surman, Bee Gees) partendo da figure di alcuni balli di coppia tradizionali come il tango, il valzer, la salsa, i due autori e performer intendono esplorare e mettere in discussione la logica delle opposizioni binarie che dominano il nostro sistema di pensiero, la nostra cultura e la nostra società attraverso l’intromissione di un terzo elemento “nella relazione” (in scena, il danzatore Armando Rossi). Sulle note di una famosa composizione jazz, una danza a tre fatta di continui incastri, equilibri e interconnessione fisica prende forma, come metafora di una diversa costellazione di relazioni. “All you need is” rappresenta il secondo capitolo della ricerca intrapresa dai due autori sul tema dell’adattamento e coesistenza, dell’imparare o re-imparare, scoprire o ri-scoprire come ci si comporta.

Il progetto coreografico è risultato vincitore del Premio Twain_direzioniAltre ed è stato selezionato alla Vetrina della giovane danza d’autore 2022 – Network Anticorpi XL; ha vinto anche il bando Start and Go del Comune di Genova. Entrambe le creazioni di EM+ | sono produzioni S’ALA / spazio per artist+, C&C Company.

www.festivaldanzainrete.it

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